Kallas (Ue): la Russia non vuole fare alcuna concessioneRoma, 19 mar. (askanews) – L’alto rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, ha affermato oggi che non ci si può fidare di Mosca, dopo che una telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il russo Vladimir Putin ha portato a un accordo per interrompere temporaneamente gli attacchi alle strutture energetiche dell’Ucraina. “Se si leggono i due resoconti della chiamata, è chiaro che … la Russia non vuole davvero fare alcun tipo di concessione”, ha detto Kallas ai giornalisti a Bruxelles, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters.
Corte blocca ordine esecutivo Trump contro transgender nell’esercitoRoma, 19 mar. (askanews) – Una corte di Washington, DC ha bloccato l’ordine esecutivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che vieta alle persone transgender di prestare servizio nelle forze armate statunitensi, definendolo discriminatorio e violando i diritti di pari protezione.
La giudice Ana Reyes, nominata dall’ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha definito l’ordine esecutivo del presidente incostituzionale, discriminatorio e in violazione del diritto costituzionale alla pari protezione. “Considerando il verbale completo e per le ragioni sopra esposte, la Corte ACCETTA la nuova domanda di ingiunzione preliminare dei querelanti. La Corte specifica la portata dell’ingiunzione nell’ordinanza che accompagna questa opinione. Di sua iniziativa, la Corte sospende questa ingiunzione fino al 21 marzo 2025 per dare ai convenuti il tempo di considerare la presentazione di una mozione per una sospensione di emergenza nel circuito di D.C.”, si legge nella sentenza.
Secondo il documento, l’ordine esecutivo 14183, firmato da Trump il 27 gennaio 2025, e la direttiva del Segretario alla Difesa Pete Hegseth che vieta ai membri transgender del servizio senza eccezioni, sono stati approvati senza consultare l’esercito o analizzare i dati. La sentenza ha aggiunto che l’amministrazione Trump non è riuscita a fornire una ragione legittima per vietare tutte le truppe transgender o “alcuni studi o dichiarazioni che spieghino perché mantenere lo status quo in attesa di contenzioso graverebbe ingiustamente sull’esercito”.
In base alla sentenza, ai querelanti è stata concessa una nuova richiesta di ingiunzione preliminare. A gennaio, poco dopo il suo insediamento, Trump ha emesso un ordine esecutivo che vietava alle truppe transgender di prestare servizio apertamente nell’esercito. La prima causa da parte di persone transgender per annullare l’ordine è stata presentata quasi immediatamente dopo la firma dell’ordine. I repubblicani hanno emesso per la prima volta una direttiva per vietare il servizio militare transgender durante il primo mandato presidenziale di Trump nel 2016-2020. Tuttavia, Joe Biden l’ha revocata quando è entrato in carica.
Arrestato il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, uno dei principali rivali di ErdoganRoma, 19 mar. (askanews) – Il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, è stato arrestato dopo una perquisizione nella sua abitazione. Secondo quanto riportato da Ntv, le autorità avrebbero compiuto indagini su Imamoglu per presunti casi di terrorismo e corruzione.
“Centinaia di agenti di polizia sono arrivati alla mia porta. Faccio affidamento sulla mia nazione. La polizia ha fatto irruzione in casa mia e ha bussato alla mia porta”, ha detto Imamoglu sul suo canale X in un video messaggio. Il sindaco, esponente di spicco del centrosinistra turco, è uno dei principali rivali del presidente Recep Tayyip Erdogan. L’inchiesta in corso avrebbe coinvolto un centinaio di persone oltre il sindaco. “La procura”, secondo Ntv, “sta conducendo due indagini distinte”. Un primo filone d’indagine riguarderebbe “Imamoglu e altri imputati”, “accusati di avere agito congiuntamente con il Pkk e di avere collocato membri del Pkk in posti chiave”.
“Una seconda indagine”, ha spiegato la stessa fonte, starebbe “accertando casi di corruzione e tangenti”. In particolare, il mandato d’arresto contro Imamoglu sarebbe stato emesso per presunti “legami con gruppi terroristici”. Intanto, dopo l’arresto di Imamoglu, la prefettura di Istanbul ha vietato fino al 23 marzo manifestazioni politiche e letture in pubblico di comunicati stampa.
(nella foto un frame del videomessaggio di Imamoglu su X, prima di essere arrestato)
Ucraina, Witkoff: i colloqui su un accordo di cessate il fuoco iniziano domenica a GeddaRoma, 19 mar. (askanews) – Il segretario di Stato americano Marco Rubio e il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz torneranno in Arabia Saudita la prossima settimana per colloqui su un cessate il fuoco nella guerra della Russia con l’Ucraina, ha detto a Fox News l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff.
Parlando ore dopo che Trump ha tenuto una lunga telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, Witkoff ha detto che i colloqui su un accordo di cessate il fuoco “inizieranno domenica a Gedda”. Riferendosi a un cessate il fuoco sulle infrastrutture energetiche e sugli obiettivi nel Mar Nero, Witkoff ha detto: “Penso che entrambi siano stati concordati dai russi. Sono certamente fiducioso che gli ucraini saranno d’accordo”. L’inviato Usa ha quindi aggiunto che “da lì a un cessate il fuoco completo c’è una distanza relativamente breve”.
L’Ucraina ha accusato la Russia di avere effettivamente respinto la proposta di cessate il fuoco sostenuta dagli Stati Uniti, segnalando una raffica di attacchi alle infrastrutture civili ore dopo che Mosca aveva accettato di sospendere gli attacchi alla rete energetica del Paese. La Russia da parte sua ha affermato che un attacco di droni ucraini ha causato un piccolo incendio durante la notte in un deposito di petrolio situato vicino al villaggio di Kavkazskaya, nella regione di Krasnodar.
Witkoff ha ribadito che il cessate il fuoco proposto include “energia e infrastrutture in generale” ed ha elogiato il presidente russo Putin “per tutto ciò che ha fatto durante la chiamata per avvicinare il suo paese a un accordo di pace definitivo”.
Usa, pubblicati gli ultimi documenti riservati sull’assassinio di John F. KennedyRoma, 19 mar. (askanews) – I restanti documenti del governo statunitense sull’assassinio del presidente John F. Kennedy, avvenuto nel 1963, che sconvolse gli Stati Uniti e il mondo e diede origine a numerose teorie e speculazioni, sono stati resi pubblici ieri dall’amministrazione Trump. La decisione segue un ordine esecutivo firmato dal presidente a gennaio, che dispone la pubblicazione dei documenti rimanenti sugli assassinii di JFK, nonché di suo fratello Robert F. Kennedy e del leader per i diritti civili Martin Luther King. “Tutti i documenti trattenuti per motivi di riservatezza” sull’assassinio del presidente Kennedy sono “resi pubblici”, hanno annunciato gli Archivi nazionali degli Stati Uniti in una nota.
Negli ultimi decenni sono già state pubblicate milioni di pagine di documenti relativi a questo importante evento della storia americana. La CIA e l’FBI ne hanno vietato la pubblicazione adducendo motivi di sicurezza nazionale. La Commissione Warren, che ha indagato sull’assassinio del carismatico presidente democratico di 46 anni, ha concluso che l’omicidio è stato compiuto da un ex cecchino dei Marine, Lee Harvey Oswald, che ha agito da solo. Ma questa conclusione ufficiale non è bastata a placare le speculazioni secondo cui dietro l’assassinio del presidente Kennedy a Dallas, in Texas, ci fosse un complotto. E la lenta pubblicazione dei fascicoli da parte dello Stato ha alimentato varie teorie cospirative. Molti esperti ritengono improbabile che i documenti ancora in possesso dell’Archivio contengano rivelazioni rivoluzionarie o mettano fine alle diffuse teorie cospirative che circondano l’assassinio del 35° presidente degli Stati Uniti. Lee Harvey Oswald venne ucciso a colpi d’arma da fuoco dal proprietario di uno strip club, Jack Ruby, il 24 novembre 1963, due giorni dopo l’assassinio di Kennedy, mentre veniva trasportato in prigione. Finora, gran parte del materiale già diffuso conteneva informazioni puramente fattuali, tra cui decine di rapporti di agenti dell’FBI che hanno seguito piste che non hanno portato da nessuna parte. Molte di queste informazioni erano già note, come il fatto che la CIA, all’epoca ossessionata dal comunismo, aveva ordito diversi piani ridicoli per assassinare il leader cubano Fidel Castro.
Continuano i raid israeliani, almeno 10 morti in attacchi notturni a GazaRoma, 19 mar. (askanews) – Israele ha condotto attacchi aerei notturni su diverse aree della Striscia di Gaza, provocando almeno dieci morti. Lo riferisce la stampa locale, spiegando che l’esercito israeliano ha colpito anche a Rafah dopo che l’aeronautica militare delle Forze di difesa israeliane ha condotto raid a Gaza City e contro il campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia.
Attacchi da parte di aerei israeliani sono stati segnalati anche intorno a Khan Younis, nel sud di Gaza. Quds news, un’agenzia di stampa di Gaza collegata ad Hamas, ha riferito che il bilancio delle vittime nella rinnovata offensiva israeliana nell’enclave palestinese è salito a 429. Le autorità sanitarie controllate da Hamas avevano precedentemente stimato il bilancio delle vittime a 408.
Colloquio Trump-Putin, Casa Bianca: cessate il fuoco e pace in Ucraina, negoziati inizieranno “immediatamente”Roma, 18 mar. (askanews) – Donald Trump e Vladimir Putin hanno sottolineato la “necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina”, con dei negoziati che inizieranno “immediatamente” in Medio Oriente: è quanto si legge nel comunicato ufficiale diffuso dalla Casa Bianca al termine del colloquio telefonico fra i due Presidenti.
Entrambi i leader si sono detti d’accordo sul fatto che il conflitto “deve concludersi con una pace duratura”, sottolineando anche la necessità di “migliorare le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia”. “Il sangue e le risorse che sia l’Ucraina che la Russia hanno speso in questa guerra sarebbero stati meglio spesi per le esigenze dei loro popoli” prosegue il comunicato, ribadendo che il conflitto “non avrebbe mai dovuto iniziare e avrebbe dovuto concludersi molto tempo fa con un sincero sforzo di pace”. I due Presidenti hanno concordato che le iniziative miranti al raggiungimento di un accordo dovranno avere inizio “con un cessate il fuoco per quanto riguarda gli obbiettivi energetici e infrastrutturali, nonché con dei negoziati tecnici sull’attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero” per arrivare infine a “un cessate il fuoco completo e una pace permanente”; queste trattative inizieranno “immediatamente” in Medio Oriente. Infine, Trump e Putin hanno concordato che un futuro in cui i rapporti tra Stati Uniti e Russia venissero ristabiliti ha “enormi vantaggi, fra cui accordi economici e stabilità geopolitica quando la pace sarà raggiunta”.La conversazione telefonica odierna con il presidente russo Vladimir Putin è stata “molto buona e produttiva”, ha sottolineato successivamente il presidente Usa Donald Trump in un post su Truth Social, il suo social network. “La mia conversazione telefonica di oggi con il presidente Putin della Russia è stata molto buona e produttiva. Abbiamo concordato un immediato cessate il fuoco su tutte le infrastrutture energetiche e critiche, con l’intesa che lavoreremo rapidamente per ottenere un cessate il fuoco completo e, infine, una FINE di questa terribile guerra tra Russia e Ucraina”, ha scritto Trump. “Questa guerra – ha continuato – non sarebbe mai iniziata se fossi stato io il presidente! Sono stati discussi molti elementi di un contratto per la pace, incluso il fatto che migliaia di soldati stanno morendo, e sia il presidente Putin che il presidente Zelensky vorrebbero vedere la guerra finire. Quel processo è ora pienamente in atto e, speriamo, per il bene dell’umanità, portiamo a termine il lavoro!”
Zelensky: Putin non è pronto a metter fine alla guerra. Allarme antiaereo ed esplosioni a KievRoma, 18 mar. (askanews) – Le condizioni poste dal presidente russo Vladimir Putin nella telefonata odierna con il presidente Usa Donald Trump mostrano che il leader di Mosca non è pronto “a metter fine alla guerra”. L’ha stimato il leader ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa France Presse.
Intanto, dopo la telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e quello statunitense Donald Trump, sirene d’allarme ed esplosioni si sono sentite in serata nella capitale ucraina, Kiev, lo afferma l’agenzia di stampa France Presse. Le autorità di Kiev hanno invitato i cittadini a mettersi al riparo a causa del rischio di un attacco aereo russo.
Colloquio Trump-Putin, Casa Bianca: cessate il fuoco e pace in Ucraina, negoziati inizeranno “immediatamente”Roma, 18 mar. (askanews) – Donald Trump e Vladimir Putin hanno sottolineato la “necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina”, con dei negoziati che inizieranno “immediatamente” in Medio Oriente: è quanto si legge nel comunicato ufficiale diffuso dalla Casa Bianca al termine del colloquio telefonico fra i due Presidenti.
Entrambi i leader si sono detti d’accordo sul fatto che il conflitto “deve concludersi con una pace duratura”, sottolineando anche la necessità di “migliorare le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia”. “Il sangue e le risorse che sia l’Ucraina che la Russia hanno speso in questa guerra sarebbero stati meglio spesi per le esigenze dei loro popoli” prosegue il comunicato, ribadendo che il conflitto “non avrebbe mai dovuto iniziare e avrebbe dovuto concludersi molto tempo fa con un sincero sforzo di pace”.
I due Presidenti hanno concordato che le iniziative miranti al raggiungimento di un accordo dovranno avere inizio “con un cessate il fuoco per quanto riguarda gli obbiettivi energetici e infrastrutturali, nonché con dei negoziati tecnici sull’attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero” per arrivare infine a “un cessate il fuoco completo e una pace permanente”; queste trattative inizieranno “immediatamente” in Medio Oriente. Infine, Trump e Putin hanno concordato che un futuro in cui i rapporti tra Stati Uniti e Russia venissero ristabiliti ha “enormi vantaggi, fra cui accordi economici e stabilità geopolitica quando la pace sarà raggiunta”.
Ucraina, Cremlino accetta proposta Trump: stop di 30 giorni attacchi alle infrastrutture energetiche aRoma, 18 mar. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin, durante la sua odierna conversazione telefonica con il presidente Usa Donald Trump, ha accettato la proposta di una cessazione degli attacchi alle infrastrutture energetiche in Ucraina per 30 giorni. Lo ha dichiarato il Cremlino, al termine del colloquio.
“Durante la conversazione, Donald Trump ha avanzato una proposta affinché le parti in conflitto rinuncino reciprocamente agli attacchi alle infrastrutture energetiche per 30 giorni. Vladimir Putin ha accettato questa iniziativa e ha immediatamente impartito all’esercito russo l’ordine corrispondente”, si legge nel comunicato del Cremlino.