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Blinken promette a Zelensky: Usa continueranno a sostenere Ucraina

Blinken promette a Zelensky: Usa continueranno a sostenere UcrainaMilano, 16 gen. (askanews) – La promessa al presidente ucraino Volodymyr Zelensky è che il “sostegno” degli Usa – e anche degli altri Paesi alleati – a Kiev continuerà. Così il segretario di Stato americano Antony Blinken nel suo incontro a Davos con il leader di Kiev. “So che i nostri colleghi europei faranno la stessa cosa” ha detto secondo Afp.

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, presente anche lui, ha rassicurato Zelensky – che ha avuto sino ra anche un incontro con i maggiori fondi finanziari del mondo e con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg – che gli Stati Uniti e i loro alleati sono determinati “a garantire che la Russia perda e l’Ucraina vinca”. Nonostante una disputa nel Congresso americano sull’approvazione di nuovi finanziamenti, Blinken ha detto a Zelensky: “Siamo determinati a mantenere il nostro sostegno all’Ucraina e stiamo lavorando a stretto contatto con il Congresso per raggiungere questo obiettivo. So che i nostri colleghi europei faranno la stessa cosa”. Il tutto mentre si incontravano al World Economic Forum di Davos, in Svizzera.

Blinken promette a Zelensky: gli Usa continueranno a sostenere l’Ucraina

Blinken promette a Zelensky: gli Usa continueranno a sostenere l’UcrainaMilano, 16 gen. (askanews) – La promessa al presidente ucraino Volodymyr Zelensky è che il “sostegno” degli Usa – e anche degli altri Paesi alleati – a Kiev continuerà. Così il segretario di Stato americano Antony Blinken nel suo incontro a Davos con il leader di Kiev. “So che i nostri colleghi europei faranno la stessa cosa” ha detto secondo Afp.

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, presente anche lui, ha rassicurato Zelensky – che ha avuto sino ra anche un incontro con i maggiori fondi finanziari del mondo e con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg – che gli Stati Uniti e i loro alleati sono determinati “a garantire che la Russia perda e l’Ucraina vinca”. Nonostante una disputa nel Congresso americano sull’approvazione di nuovi finanziamenti, Blinken ha detto a Zelensky: “Siamo determinati a mantenere il nostro sostegno all’Ucraina e stiamo lavorando a stretto contatto con il Congresso per raggiungere questo obiettivo. So che i nostri colleghi europei faranno la stessa cosa”. Il tutto mentre si incontravano al World Economic Forum di Davos, in Svizzera.

Stoltenberg: a Davos ho incontrato Zelensky, c’è ottimismo

Stoltenberg: a Davos ho incontrato Zelensky, c’è ottimismoMilano, 16 gen. (askanews) – “È fantastico iniziare la giornata a Davos incontrando il presidente Zelensky”. Così il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg sui social. “Nonostante la grave situazione sul campo di battaglia, c’è motivo di ottimismo”, ha aggiunto. “L’Ucraina mantiene la propria indipendenza, gli ucraini hanno rifiutato la Russia e scelto l’Occidente” e Kiev “è più vicina alla Nato che mai” ha aggiunto postando la foto di una stretta di mano che vede entrambi sorridenti.

Dopo la nomina Attal, Macron parla alla Francia questa sera

Dopo la nomina Attal, Macron parla alla Francia questa seraMilano, 16 gen. (askanews) – Dopo l’incontro con le truppe, avvenuto ieri, il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron parlerà questa sera ai giornalisti nell’ambito del suo “incontro con la nazione”, ovvero una conferenza stampa pubblica che – non per la prima volta – infrange le tradizioni dell’Eliseo. L’occasione è per tracciare linee d’azione e cercare di dare nuova vita al suo secondo mandato quinquennale e forse spiegare le ragioni del rimpasto di governo che ha un nuovo e giovane premier: Gabriel Attal, 34 anni, esponente della “generazione Macron”.

L’evento inizierà con un discorso introduttivo del Presidente della Repubblica della durata di circa 20-30 minuti, poi il botta e risposta con i giornalisti – molto più lungo – diviso in circa tre parti: riforme, rimpasto della scorsa settimana, politiche internazionali. Per Macron il periodo è complesso. Il nuovo governo è giovane, ha visto a sorpresa l’arrivo di Rachida Dati, nota per poca diplomazia e posizioni non proprio amichevoli, ma ha tenuto pesi massimi come Gérald Darmanin o Bruno Le Maire. Oltre a dover tornare stasera di sicuro sulla controversia che circonda Amélie Oudéa-Castéra – neoministro dell’istruzione che manda i suoi figli a una nota scuola privata cattolica parigina -, per Macron il vero convitato di pietra è la crescita di Rassemblement National, il partito di Marine Le Pen. Una prospettiva che verso le europee di giugno, ma soprattutto per le presidenziali del 2027, è molto pericolosa per lui e il suo delfino Attal.

“C’è qualcosa di diverso dal solito modo di procedere che vuole che il presidente parli prima con i francesi, per annunciare il cambio di primo ministro”, ha detto Aquilino Morelle, ex consigliere di Francois Hollande in un’intervista con askanews dove ha anche spiegato che “Rassemblement National si nutre di una crisi di identità, vecchia di 40 anni”. Su TF1, Jordan Bardella, presidente di RN, 28 anni, è tornato sulla questione Oudéa-Castéra e ha liquidato la conferenza stampa odierna, annunciando di non aspettarsi nulla di nuovo.

In politica internazionale intanto, la posizione appare chiara: il primo viaggio del nuovo capo della diplomazia – ed ex compagno del premier Attal – Stéphane Séjourné è stato in Ucraina, da Volodomyr Zelensky. A poche ore da che lo stesso Attal avesse messo piede all’”inferno”, soprannome di Matignon. In base a un sondaggio di Elabe la nomina di Gabriel Attal a primo ministro, il 41% pensa che sia un bene per il Paese, il 28% un male, il 31% non ha un’opinione.

In quasi sette anni di mandato, il capo dello Stato francese ha rispettato la pratica solo due volte: la prima nell’aprile 2019 per ripristinare il dibattito dopo la crisi dei gilet gialli e la seconda nel dicembre 2021 per avviare la presidenza di turno del Unione Europea, poche settimane prima dell’inizio della guerra in Ucraina ma soprattutto ha alzato il velo sugli assi principali della sua presidenza di turno dell’UE ma soprattutto quando ha approfittato dell’occasione per criticare i suoi avversari politici nel bel mezzo della campagna presidenziale. Nella storia della Quinta Repubblica fu Charles de Gaulle il primo a rispettare le conferenze stampa: ne organizzò ben 17 nell’arco di un decennio. Anche Georges Pompidou si prestò al formato quasi dieci volte, proprio come François Mitterrand. Da allora, la pratica è stata realizzata con una certa riluttanza. (Di Cristina Giuliano)

In Germania dopo le proteste dei trattori a Berlino occhi puntati sul governo

In Germania dopo le proteste dei trattori a Berlino occhi puntati sul governoMilano, 16 gen. (askanews) – La manifestazione dei contadini è finita e tutti gli occhi sono ora puntati sulla politica in Germania: il presidente dell’Associazione degli agricoltori tedeschi Joachim Rukwied spinge per negoziati con il governo federale, ma vuole risultati. Prima di venerdì. E quello che emerge chiaro è “l’imbarazzo della SPD” perché “evidentemente un grande partito popolare non è più interessato alle preoccupazioni degli agricoltori”, commenta amaro il seguitissimo agrarheute, uno dei maggiori portali di notizie agricole. Oltre ovviamente a sottolineare il rischio elettorale: “Nel 2024 si terranno le elezioni in tre Lander della Germania orientale. Nessuno dovrebbe sorprendersi se l’AfD (partito di estrema destra tedesco, ndr) festeggiasse lì grandi successi”.

Ieri i trattori hanno ripreso a protestare, circolando e lasciando bloccate alcune parti del Paese: Berlino è stata la fotografia chiara di alcune delle cause della recessione, sullo sfondo delle grandi proteste dei lavoratori: oggi ai disagi provocati dai trattori si è sostituita la neve.”È viva la protesta degli agricoltori” scrive agrarheute. “Rukwied valuta la consultazione tra i gruppi parlamentari e l’associazione. Sembra deluso. Si trattava di argomenti di cui si discute da 30 anni. Sono in corso negoziati per ottenere ulteriore sicurezza nella pianificazione. Tuttavia consiglia di tenere calmi gli animi. ‘Siamo orientati alle soluzioni’, afferma Rukwied”. Ma dopo la manifestazione una cosa è certa: il conflitto tra il governo federale e gli agricoltori continua. Dopo il ministro federale dell’economia Robert Habeck e il cancelliere Olaf Scholz, anche il ministro delle finanze Christian Lindner si è gettato nella mischia. Ma visti i precedenti dei suoi colleghi, il rischio è alto. “Habeck non ha riconosciuto l’esplosività politica dell’abolizione dei sussidi per il diesel agricolo” precisa agrarheute. “In quanto ex ministro dell’Agricoltura, avrebbe dovuto sapere cosa avevano concordato i partner della coalizione nell’accordo sull’austerità. Ha anche cercato di mettere le manifestazioni dei contadini in una luce politicamente di destra” aggiunge agrarheute. E anche su Scholz piovono critiche: “invita alla moderazione e allo stesso tempo si permette di costruire una nuova cancelleria per quasi 800 milioni di euro ovvero l’equivalente di quasi due anni di diesel agricolo”, chiosa il portale.

Chi la spunterà? Sulla questione si cimentano esperti iperspecializzati come il politologo agricolo Peter H. Feindt sentito da Tagesschau, principale notiziario di Das Erste, primo canale televisivo della ARD, che afferma che l’associazione dei contadini e la comunità agricola nel suo insieme hanno una grande influenza sulla politica tedesca. Ogni volta che l’associazione degli agricoltori ha sostenuto un progetto, secondo Feindt è andato avanti – e se l’associazione degli agricoltori si è dimostrata scettica, non è andato. “Il risultato politico è spesso molto vicino alla posizione assunta in precedenza dall’associazione degli agricoltori” spiega. E con questo lancia la sua sua previsione.

Germania, dopo proteste trattori Berlino, occhi puntati su governo

Germania, dopo proteste trattori Berlino, occhi puntati su governoMilano, 16 gen. (askanews) – La manifestazione dei contadini è finita e tutti gli occhi sono ora puntati sulla politica in Germania: il presidente dell’Associazione degli agricoltori tedeschi Joachim Rukwied spinge per negoziati con il governo federale, ma vuole risultati. Prima di venerdì. E quello che emerge chiaro è “l’imbarazzo della SPD” perché “evidentemente un grande partito popolare non è più interessato alle preoccupazioni degli agricoltori”, commenta amaro il seguitissimo agrarheute, uno dei maggiori portali di notizie agricole. Oltre ovviamente a sottolineare il rischio elettorale: “Nel 2024 si terranno le elezioni in tre Lander della Germania orientale. Nessuno dovrebbe sorprendersi se l’AfD (partito di estrema destra tedesco, ndr) festeggiasse lì grandi successi”.

Ieri i trattori hanno ripreso a protestare, circolando e lasciando bloccate alcune parti del Paese: Berlino è stata la fotografia chiara di alcune delle cause della recessione, sullo sfondo delle grandi proteste dei lavoratori: oggi ai disagi provocati dai trattori si è sostituita la neve. “È viva la protesta degli agricoltori” scrive agrarheute. “Rukwied valuta la consultazione tra i gruppi parlamentari e l’associazione. Sembra deluso. Si trattava di argomenti di cui si discute da 30 anni. Sono in corso negoziati per ottenere ulteriore sicurezza nella pianificazione. Tuttavia consiglia di tenere calmi gli animi. ‘Siamo orientati alle soluzioni’, afferma Rukwied”. Ma dopo la manifestazione una cosa è certa: il conflitto tra il governo federale e gli agricoltori continua. Dopo il ministro federale dell’economia Robert Habeck e il cancelliere Olaf Scholz, anche il ministro delle finanze Christian Lindner si è gettato nella mischia. Ma visti i precedenti dei suoi colleghi, il rischio è alto. “Habeck non ha riconosciuto l’esplosività politica dell’abolizione dei sussidi per il diesel agricolo” precisa agrarheute. “In quanto ex ministro dell’Agricoltura, avrebbe dovuto sapere cosa avevano concordato i partner della coalizione nell’accordo sull’austerità. Ha anche cercato di mettere le manifestazioni dei contadini in una luce politicamente di destra” aggiunge agrarheute. E anche su Scholz piovono critiche: “invita alla moderazione e allo stesso tempo si permette di costruire una nuova cancelleria per quasi 800 milioni di euro ovvero l’equivalente di quasi due anni di diesel agricolo”, chiosa il portale.

Chi la spunterà? Sulla questione si cimentano esperti iperspecializzati come il politologo agricolo Peter H. Feindt sentito da Tagesschau, principale notiziario di Das Erste, primo canale televisivo della ARD, che afferma che l’associazione dei contadini e la comunità agricola nel suo insieme hanno una grande influenza sulla politica tedesca. Ogni volta che l’associazione degli agricoltori ha sostenuto un progetto, secondo Feindt è andato avanti – e se l’associazione degli agricoltori si è dimostrata scettica, non è andato. “Il risultato politico è spesso molto vicino alla posizione assunta in precedenza dall’associazione degli agricoltori” spiega. E con questo lancia la sua sua previsione.

Bce: l’inflazione attesa dai consumatori si attenua al 3,2%, il minimo da febbraio 2022

Bce: l’inflazione attesa dai consumatori si attenua al 3,2%, il minimo da febbraio 2022Roma, 16 gen. (askanews) – Le aspettative di inflazione dei consumatori dell’area euro si sono attenuate nell’ultimo mese, mentre quelle sulla crescita dei redditi hanno continuato a rafforzarsi leggermente. Lo riporta la Banca centrale europea sulla base dei risultati della sua indagine, relativa al mese di novembre.

Secondo l’ultima rilevazione, l’attesa mediana dei consumatori per l’inflazione sui prossimi 12 mesi si è attenuata al 3,2%, a fronte del 4% che si era registrato a ottobre. E’ nettamente calata anche la mediana sull’inflazione percepita sui passati 12 mesi, al 7% dal precedente 7,8%. Guardando più a lungo termine, per i prossimi tre anni ora l’attesa mediana di inflazione dei consumatori è al 2,2%, dal 2,5% di un mese prima. La Bce rileva che tutte queste misurazioni si attestano ai minimi dal febbraio del 2022. E’ anche leggermente diminuita l’incertezza che i consumatori attribuiscono al futuro dell’inflazione.

Per i redditi nominali ora l’attesa dei consumatori nell’area euro è per una crescita dell’1,2% sui prossimi 12 mesi, a fronte dell’1,1% della precedente rilevazione. Secondo l’indagine della Bce leggeri miglioramenti hanno riguardato anche le attese di su economia e mercato del lavoro.

Onu: la guerra a Gaza ha portato la carestia con velocità incredibile

Onu: la guerra a Gaza ha portato la carestia con velocità incredibileRoma, 16 gen. (askanews) – La guerra di Israele a Gaza ha portato la carestia con “una velocità incredibile”, ha detto alla Cnn il responsabile dell’agenzia Onu per i Soccorsi, Martin Griffiths, avvertendo che centinaia di migliaia di palestinesi stanno morendo di fame nell’enclave assediata.

La “grande maggioranza” dei 400.000 abitanti di Gaza definiti dalle agenzie delle Nazioni Unite come a rischio di morte per fame “sono in realtà in condizioni di carestia, non solo a rischio di carestia”, ha precisato, sottolineando che la guerra di Gaza “ha portato la carestia con una velocità così incredibile in prima linea”. Griffiths ha detto che il lavoro per fornire aiuti umanitari ai 300.000 abitanti di Gaza che rimangono nel nord della Striscia continua ad essere una sfida. “Se non si può fare affidamento sulla deconflittualità delle vie di accesso delle persone bisognose, se non si può fare affidamento sul fatto che gli ospedali non vengano attaccati… se non si può fare affidamento sul fatto che le persone debbano spostarsi da un luogo di insicurezza a un altro luogo di insicurezza… questi sono i problemi relativi alle consegne di aiuti umanitari”, ha affermato. “Non è una questione del numero di camion che possono entrare”.

Le banche statali cinesi inaspriscono le restrizioni sui finanziamenti ai clienti russi

Le banche statali cinesi inaspriscono le restrizioni sui finanziamenti ai clienti russiMilano, 16 gen. (askanews) – Le banche statali cinesi stanno inasprendo i limiti sui finanziamenti ai clienti russi dopo che gli Stati Uniti hanno autorizzato sanzioni secondarie sulle società finanziarie straniere che aiutano lo sforzo bellico di Mosca in Ucraina, hanno detto fonti a conoscenza della questione secondo Bloomberg, che scrive proprio mentre gli incontri a Davos entrano nel vivo. Almeno due banche cinesi hanno iniziato a rivedere le loro attività in Russia nelle ultime settimane, concentrandosi sulle transazioni transfrontaliere.

Nelle ultime settimane almeno due banche hanno ordinato una revisione delle loro attività in Russia, concentrandosi sugli affari transfrontalieri, hanno riferito le fonti, chiedendo di non essere identificate per questioni personali, scrive l’agenzia, precisando che le banche romperanno i legami con i clienti soggetti alla lista delle sanzioni e smetteranno di fornire qualsiasi servizio finanziario all’industria militare russa, indipendentemente dalla valuta e dal luogo delle transazioni. Gli Stati Uniti hanno intensificato la battaglia finanziaria per frenare la macchina da guerra della Russia e di conseguenza le banche statali cinesi stanno rivedendo i legami dei loro clienti con la Russia.

Mosca ha sventato un attacco ucraino con 12 droni in due province russe

Mosca ha sventato un attacco ucraino con 12 droni in due province russeRoma, 16 gen. (askanews) – La Russia ha sventato questa notte un attacco con 12 droni in due province al confine con l’Ucraina, ha riferito il Ministero della Difesa russo, che classifica questi incidenti come attacchi terroristici.

“I mezzi della difesa aerea hanno distrutto cinque droni ucraini e ne hanno intercettati altri tre sulla provincia di Voronezh; quattro droni sono stati intercettati sulla provincia di Belgorod”, ha detto la Difesa, citata dalla Ria Novosti.