Nella notte raid russi su Kharkiv: quattro morti e oltre 10 feritiRoma, 4 apr. (askanews) – Quattro persone sono morte e più di dieci sono rimaste ferite questa notte in nuovi attacchi russi a Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina: lo hanno annunciato le autorità locali.
In particolare, tre membri del personale di soccorso ucraino sono morti durante un “secondo attacco” su un luogo appena bombardato in un “quartiere densamente popolato di Kharkiv”, ha annunciato il sindaco Igor Terekhov. Una quarta persona è stata uccisa in un raid contro un edificio residenziale in un altro quartiere della città, ha aggiunto Terekhov.
Sisma di magnitudo 6 in Giappone, nessuna vittimaRoma, 4 apr. (askanews) – Un terremoto sottomarino di magnitudo 6 si è verificato questa mattina al largo della costa del dipartimento di Fukushima, nel nord-est del Giappone, senza far scattare l’allerta tsunami. Lo ha riferito l’Agenzia meteorologica giapponese (JMA). Secondo i media locali, il sisma non avrebbe provocato danni o vittime. Il terremoto, avvertito anche a Tokyo, si è verificato il giorno dopo la violentissima scossa al largo di Taiwan che ha provocato nove morti e più di 1.000 feriti sull’isola, oltre a ingenti danni materiali.
Israele ha usato l’IA per individuare 37.000 obiettivi a GazaRoma, 3 apr. (askanews) – Nella guerra in atto nella Striscia di Gaza l’esercito israeliano ha fatto ricorso a un programma basato sull’intelligenza artificiale denominato “Lavender”, che nelle prime settimane di conflitto ha individuato fino a 37.000 palestinesi come sospetti militanti per possibili attacchi aerei. E’ quanto hanno riferito sei fonti di intelligence, tutte coinvolte nell’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per identificare gli obiettivi di Hamas e Jihad islamica palestinese nel corso del conflitto, alla testata israelo-palestinese +972 Magazine e al sito in lingua ebraica Local Call.
Dall’inchiesta è emerso che durante le prime fasi della guerra, l’esercito ha approvato il ricorso alle liste di obiettivi di Lavender senza richiedere verifiche più approfondite sui motivi della designazione o analisi dei dati grezzi di intelligence su cui si basavano. Una fonte ha affermato che il personale umano spesso fungeva solo da “timbro” per le decisioni della macchina, aggiungendo che, normalmente, avrebbe dedicato personalmente solo circa “20 secondi” a ciascun obiettivo prima di autorizzare un bombardamento, per assicurarsi che l’obiettivo fosse maschio. Inoltre, l’esercito israeliano ha attaccato sistematicamente le persone prese di mira mentre si trovavano nelle loro case, solitamente di notte, quando erano presenti tutte le loro famiglie, piuttosto che nel corso di un’attività militare. Questo ha portato alla morte di migliaia di palestinesi, la maggior parte dei quali donne e bambini o persone non coinvolte nei combattimenti. “Non eravamo interessati a uccidere gli agenti
Mosca: i musulmani preghino a casa per la fine del RamadanMilano, 3 apr. (askanews) – Le autorità di Mosca hanno raccomandato ai musulmani di “pregare a casa” per l’Eid al Fitr, la festa che pone fine al mese di digiuno del Ramadan. È il Dipartimento per le politiche nazionali e le relazioni interregionali della città ha inviato una lettera ai prefetti della capitale, chiedendo ai musulmani di essere informati sulle restrizioni in vigore a Mosca in occasione della fine del digiuno nel mese di Ramadan. In particolare, “si raccomanda ai credenti di eseguire la preghiera a casa”.
Il dipartimento chiede che queste informazioni siano messe a disposizione dei musulmani attraverso i loro datori di lavoro e che i credenti siano informati sulla trasmissione online dei servizi. Si chiede di prestare particolare attenzione ai migranti in arrivo dall’Asia centrale. Negli anni passati, la preghiera festiva si è svolta in sei luoghi della capitale: quattro moschee, oltre al Parco Sokolniki e al Centro tecnico sportivo. Le nuove raccomandazioni sono evidentemente legate all’attacco Isis al Crocus City Hall.
Stoltenberg: la Nato deve garantire all’Ucraina un duraturo aiuto militareMilano, 3 apr. (askanews) – “Dobbiamo modificare le dinamiche del nostro sostegno” e garantire “all’Ucraina un’assistenza di sicurezza affidabile e prevedibile a lungo termine, in modo da fare meno affidamento sui contributi volontari e più sugli impegni della NATO, meno sulle offerte a breve termine e più sugli impegni pluriennali”. Lo ha dichiarato a Bruxelles il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, che ha ribadito sicuro: “L’Ucraina diventerà membro della NATO. Questione è quando, non se”.
Sull’ordine del giorno Stoltenberg ha confermato che è in discussione un piano pluriennale: la stampa lo ha già definito “a prova di Trump”, ovvero un meccanismo per bypassare le criticità che un ritorno alla presidenza Usa del leader dei repubblicani americani costituirebbe. “I ministri – ha detto – discuteranno di come la Nato dovrebbe assumersi maggiori responsabilità nel coordinamento dell’equipaggiamento militare e dell’addestramento per l’Ucraina, ancorando tutto ciò all’interno di un solido quadro della NATO: discuteranno anche di un impegno finanziario pluriennale per il sostegno” a Kiev. Sui giornali internazionali oggi è emerso che esiste una proposta per un fondo quinquennale da 100 miliardi di euro e un piano visto come un modo per fornire aiuti a Kiev, sempre in vista di un’ipotesi Trump come vincitore delle prossime presidenziali americane di novembre. Poi parlando della riunione ministeriale, Stoltenberg ha precisato: “Questa riunione ministeriale porrà le basi per raggiungere un consenso su questi temi mentre ci prepariamo al vertice di Washington (9-11 luglio). Gli alleati della NATO forniscono il 99% di tutto il sostegno militare all’Ucraina”. E ancora: “Mosca deve capire che non può raggiungere gli obiettivi prefissati sul campo di battaglia” ha aggiunto.
Ma la Russia ha chi l’appoggia nell’invasione dell’Ucraina: “Gli amici della Russia in Asia sono vitali per continuare la sua guerra di aggressione (…) In cambio Mosca ipoteca il suo futuro a Pechino. La Corea del Nord e l’Iran stanno fornendo ingenti volumi di armi e munizioni. In cambio Pyongyang e Teheran ricevono tecnologia e forniture russe che li aiutano a sviluppare capacità missilistiche e nucleari avanzate. Ciò ha conseguenze sulla sicurezza regionale e globale. Quindi le nazioni di tutto il mondo che la pensano allo stesso modo devono restare unite per difendere un ordine globale governato dalla legge e non dalla forza. Domani discuteremo su come collaborare al meglio per raggiungere questo obiettivo” ha aggiunto Stoltenberg.
Stoltenberg: da Nato serve aiuto militare “prevedibile” a KievMilano, 3 apr. (askanews) – “Dobbiamo modificare le dinamiche del nostro sostegno” e garantire “all’Ucraina un’assistenza di sicurezza affidabile e prevedibile a lungo termine, in modo da fare meno affidamento sui contributi volontari e più sugli impegni della NATO, meno sulle offerte a breve termine e più sugli impegni pluriennali”. Lo ha dichiarato a Bruxelles il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, che ha ribadito sicuro: “L’Ucraina diventerà membro della NATO. Questione è quando, non se”.
Sull’ordine del giorno Stoltenberg ha confermato che è in discussione un piano pluriennale: la stampa lo ha già definito “a prova di Trump”, ovvero un meccanismo per bypassare le criticità che un ritorno alla presidenza Usa del leader dei repubblicani americani costituirebbe. “I ministri – ha detto – discuteranno di come la Nato dovrebbe assumersi maggiori responsabilità nel coordinamento dell’equipaggiamento militare e dell’addestramento per l’Ucraina, ancorando tutto ciò all’interno di un solido quadro della NATO: discuteranno anche di un impegno finanziario pluriennale per il sostegno” a Kiev. Sui giornali internazionali oggi è emerso che esiste una proposta per un fondo quinquennale da 100 miliardi di euro e un piano visto come un modo per fornire aiuti a Kiev, sempre in vista di un’ipotesi Trump come vincitore delle prossime presidenziali americane di novembre. Milano, 3 apr. (askanews) – Poi parlando della riunione ministeriale, Stoltenberg ha precisato: “Questa riunione ministeriale porrà le basi per raggiungere un consenso su questi temi mentre ci prepariamo al vertice di Washington (9-11 luglio). Gli alleati della NATO forniscono il 99% di tutto il sostegno militare all’Ucraina”. E ancora: “Mosca deve capire che non può raggiungere gli obiettivi prefissati sul campo di battaglia” ha aggiunto.
Ma la Russia ha chi l’appoggia nell’invasione dell’Ucraina: “Gli amici della Russia in Asia sono vitali per continuare la sua guerra di aggressione (…) In cambio Mosca ipoteca il suo futuro a Pechino. La Corea del Nord e l’Iran stanno fornendo ingenti volumi di armi e munizioni. In cambio Pyongyang e Teheran ricevono tecnologia e forniture russe che li aiutano a sviluppare capacità missilistiche e nucleari avanzate. Ciò ha conseguenze sulla sicurezza regionale e globale. Quindi le nazioni di tutto il mondo che la pensano allo stesso modo devono restare unite per difendere un ordine globale governato dalla legge e non dalla forza. Domani discuteremo su come collaborare al meglio per raggiungere questo obiettivo” ha aggiunto Stoltenberg.
Domani i 75 anni della Nato, in agenda un piano “a prova di Trump”Milano, 3 apr. (askanews) – La NATO sta progettando un piano quinquennale “a prova di Trump” da 100 miliardi di dollari per l’Ucraina e i ministri degli Esteri della Alleanza riuniti oggi ne discuteranno. A scriverlo sono diverse testate, con versioni leggermente differenti. In primis il Financial Times che pone tra i titoli principali la notizia.
In base a quanto riporta Bloomberg il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg propone di istituire un fondo di contributi alleati del valore di 100 miliardi di dollari in cinque anni per l’Ucraina come parte di un pacchetto che i leader dell’alleanza dovranno firmare quando si riuniranno a Washington a luglio. Gli alleati starebbero ancora discutendo la proposta di Stoltenberg e qualsiasi meccanismo contabile, compreso se includere gli aiuti bilaterali all’Ucraina nella somma complessiva, secondo persone che hanno familiarità con le discussioni citate da Bloomberg.
Mentre secondo Reuters c’è una proposta per un fondo quinquennale da 100 miliardi di euro e un piano visto come un modo per fornire aiuti a Kiev, sempre in vista di un’ipotesi Trump. “Le proposte del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg darebbero all’alleanza occidentale un ruolo più diretto nel coordinare la fornitura di armi, munizioni ed equipaggiamenti all’Ucraina mentre combatte l’invasione russa”, riporta l’agenzia citando come fonte dei diplomatici. Quello che appare chiaro è che il pacchetto di aiuti militari proposto proteggerebbe Kiev dai “venti di cambiamento politico”, ovvero l’elezione di Donald Trump alle presidenziali americane di novembre. Intanto il britannico Independent racconta che il ministro degli Esteri Lord Cameron vuole incoraggiare gli alleati della NATO a “intensificare e spendere di più per la difesa” di fronte all’aggressione russa.
La Nato celebrerà il suo anniversario domani, 4 aprile presso la sua sede a Bruxelles e al prossimo vertice del 9-11 luglio a Washington, DC, dove è stato firmato il suo trattato istitutivo. Dalla sua creazione il 4 aprile 1949, l’Alleanza transatlantica è passata da 12 membri fondatori a 32 paesi membri. I ministri degli Esteri dei 32 si incontreranno oggi a Bruxelles dove si svolgeranno discussioni informali sul prossimo segretario generale dell’Alleanza, ovvero il successore di Jens Stoltenberg. L’incontro fornirà informazioni su quanto gli alleati europei dell’Ucraina siano disposti a spingersi per sostenere lo sforzo bellico di Kiev, mentre il ben noto pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina del valore di circa 60 miliardi di dollari rimane bloccato al Congresso degli Stati Uniti.
Domani i 75 anni della Nato, in agenda piano “a prova di Trump”Milano, 3 apr. (askanews) – La NATO sta progettando un piano quinquennale “a prova di Trump” da 100 miliardi di dollari per l’Ucraina e i ministri degli Esteri della Alleanza riuniti oggi ne discuteranno. A scriverlo sono diverse testate, con versioni leggermente differenti. In primis il Financial Times che pone tra i titoli principali la notizia.
In base a quanto riporta Bloomberg il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg propone di istituire un fondo di contributi alleati del valore di 100 miliardi di dollari in cinque anni per l’Ucraina come parte di un pacchetto che i leader dell’alleanza dovranno firmare quando si riuniranno a Washington a luglio. Gli alleati starebbero ancora discutendo la proposta di Stoltenberg e qualsiasi meccanismo contabile, compreso se includere gli aiuti bilaterali all’Ucraina nella somma complessiva, secondo persone che hanno familiarità con le discussioni citate da Bloomberg.
Mentre secondo Reuters c’è una proposta per un fondo quinquennale da 100 miliardi di euro e un piano visto come un modo per fornire aiuti a Kiev, sempre in vista di un’ipotesi Trump. “Le proposte del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg darebbero all’alleanza occidentale un ruolo più diretto nel coordinare la fornitura di armi, munizioni ed equipaggiamenti all’Ucraina mentre combatte l’invasione russa”, riporta l’agenzia citando come fonte dei diplomatici. Quello che appare chiaro è che il pacchetto di aiuti militari proposto proteggerebbe Kiev dai “venti di cambiamento politico”, ovvero l’elezione di Donald Trump alle presidenziali americane di novembre. Intanto il britannico Independent racconta che il ministro degli Esteri Lord Cameron vuole incoraggiare gli alleati della NATO a “intensificare e spendere di più per la difesa” di fronte all’aggressione russa.
La Nato celebrerà il suo anniversario domani, 4 aprile presso la sua sede a Bruxelles e al prossimo vertice del 9-11 luglio a Washington, DC, dove è stato firmato il suo trattato istitutivo. Dalla sua creazione il 4 aprile 1949, l’Alleanza transatlantica è passata da 12 membri fondatori a 32 paesi membri. I ministri degli Esteri dei 32 si incontreranno oggi a Bruxelles dove si svolgeranno discussioni informali sul prossimo segretario generale dell’Alleanza, ovvero il successore di Jens Stoltenberg. L’incontro fornirà informazioni su quanto gli alleati europei dell’Ucraina siano disposti a spingersi per sostenere lo sforzo bellico di Kiev, mentre il ben noto pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina del valore di circa 60 miliardi di dollari rimane bloccato al Congresso degli Stati Uniti.
In campagna elettorale Trump ha definito gli immigrati “animali” e “non umani”Milano, 3 apr. (askanews) – Donald Trump in piena campagna elettorale per la presidenza, ha tenuto un feroce discorso elettorale nello stato del Michigan definendo gli immigrati illegali “animali”, “alieni criminali” e “non umani” che “devono tornare a casa loro”. Il discorso è stato trasmesso e messo su internet per intero da Fox.
“I democratici dicono: ‘Per favore, non chiamateli animali. Sono umani’. Io dico: ‘No, non sono umani. Sono animali’”, ha detto Trump in un discorso a Grand Rapids. “Nessun Paese potrebbe sopportare una invasione del genere” ha aggiunto. Trump ha spesso insinuato che gli immigrati che arrivano illegalmente negli Stati Uniti sono fuggiti dalle carceri e stanno diffondendo la criminalità negli Stati Uniti.
Le informazioni statistiche sugli immigrati sono incomplete, ma secondo i ricercatori, coloro che soggiornano illegalmente negli Stati Uniti non commettono crimini violenti più spesso dei residenti regolari.
Il capo Idf Halevi: i cooperanti uccisi per “errata identificazione”Roma, 3 apr. (askanews) – Il capo di Stato maggiore della Difesa israeliana Herzi Halevi ha detto oggi che l’uccisione di sette operatori umanitari della World Central Kitchen a Gaza è stata dovuta a una “errata identificazione” degli obiettivi da colpire. “Voglio essere molto chiaro: il raid non è stato effettuato con l’intenzione di danneggiare gli operatori umanitari della WCKitchen. Si è trattato di un errore conseguente ad un’errata identificazione – di notte, durante una guerra, in condizioni molto complesse. Non sarebbe dovuto succedere”, ha commentato.