Seul: la Corea del Nord ha lanciato un missile balisticoRoma, 14 gen. (askanews) – La Corea del Nord ha lanciato oggi un missile balistico nel Mar del Giappone. Lo hanno riferito le forze armate della Corea del Sud, precisando che il lancio è avvenuto dall’area attorno a Pyongyang e che il missile ha percorso circa 1.000 chilometri prima di cadere in mare.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Yonhap, le forze armate sudcoreane hanno condannato il lancio, definito un “chiaro atto provocatorio”, aggiungendo di aver condiviso i dati sul missile nordcoreano con le autorità americane e giapponesi. Una fonte del governo giapponese citata dall’agenzia di stampa Kyodo ha fatto sapere che il missile sarebbe caduto al di fuori della zona economica esclusiva del Giappone.
Esplosioni in Yemen, colpito un sito Houthi a HodeidahRoma, 13 gen. (askanews) – Esplosioni sono state udite nella zona sud della città portuale di Hodeidah, controllata dal gruppo Houthi nella zona occidentale dello Yemen. Lo riporta l’emittente panaraba al Mayadeen. Secondo una fonte militare alleata degli Houthi, interpellata dalla France presse, sarebbe stato preso di mira “il sito da cui è stato lanciato un razzo degli Houthi, alla periferia di Hodeidah”. Una fonte della polizia ha confermato alla France Presse l’attacco.
La Cina: le elezioni non impediranno “l’inevitabile riunificazione” con TaiwanRoma, 13 gen. (askanews) – Le elezioni che si sono tenute a Taiwan “non modificheranno la tendenza allo sviluppo delle relazioni tra le due sponde dello Stretto, non altereranno l’aspirazione condivisa dei compatrioti dello Stretto di Taiwan a stringere legami più stretti e non impediranno l’inevitabile tendenza alla riunificazione della Cina”. Lo ha detto oggi il portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan del Consiglio di Stato cinese, Chen Binhua, dopo la vittoria alle presidenziali dell’isola di Lai Ching-te, candidato del Partito democratico progressista (Dpp). “La nostra posizione per risolvere la questione di Taiwan e realizzare la riunificazione nazionale rimane coerente e la nostra determinazione è solida come la roccia”, ha rimarcato Chen, citato dall’agenzia di stampa cinese Xinhua.
Il vincitore delle elezioni Lai: “Salvaguarderò Taiwan dalle minacce della Cina”Roma, 13 gen. (askanews) – Lai Ching-te si è detto “determinato a salvaguardare Taiwan dalle continue minacce e intimidazioni da parte della Cina”, sottolineando nel discorso tenuto dopo la sua vittoria alle presidenziali che il suo governo cercherà il dialogo con Pechino. Lo riporta la Bbc.
“Mantenere pace e stabilità nello Stretto di Taiwan” è una responsabilità importante, ha rimarcato Lai, aggiungendo che il suo governo “userà il dialogo al posto dello scontro” negli scambi con la Cina. Candidato del partito di governo (Dpp), attuale vicepresidente e veterano della politica, Lai è un forte sostenitore dell’autogoverno dell’isola, particolarmente inviso a Pechino che lo vede come un indipendentista. Nel corso della campagna elettorale, ha addolcito i toni nei confronti di Pechino, affermando che Taiwan spera di essere “amica della Cina”.
A Taiwan ha vinto l’autonomista Lai, il filocinese ha ammesso la sconfittaRoma, 13 gen. (askanews) – Il candidato del Partito Democratico Progressista (DPP) al governo a Taiwan, Lai Ching-te, è in testa con circa il 41,6% delle preferenze, stando ai risultati parziali diffusi dalla Commissione elettorale riguardanti circa il 60% dei seggi. Hou Yu-ih, candidato del Kuomintang, ha ottenuto il 33,2% dei voti, mentre Ko Wen-je, del Partito popolare di Taiwan, il 25,3%. Hou ha già ammesso la sconfitta. Lo riporta la Bbc. “Grazie a tutti. Ho fatto del mio meglio, sono molto triste di non aver potuto completare il cambio di governo. Mi dispiace molto”, ha detto Hou ai sostenitori riuniti nella sede del partito a Taipei.
Gli Usa hanno colpito un altro sito degli Houthi nello YemenRoma, 13 gen. (askanews) – L’esercito americano ha colpito un altro sito controllato dagli Houthi nello Yemen, ritenuto una minaccia per le navi commerciali nel Mar Rosso. Lo hanno rivelato fonti dell’amministrazione statunitense prima dell’ufficializzazione della nuova azione militare dopo quella di venerdì, che ha colpito 28 località e più di 60 obiettivi. Secondo due funzionari, gli Stati Uniti hanno stabilito che una installazione radar rappresentava ancora una minaccia per il traffico marittimo.
Il presidente Joe Biden aveva avvertito venerdì che gli Houthi potrebbero dover affrontare ulteriori attacchi. Gli Houthi dello Yemen hanno promesso feroci ritorsioni, innalzando il livello di rischio di conflitto allargato nella regione mediorientale, oltre alla guerra Israele-Hamas a Gaza. Nei bombardamenti coordinati dagli Stati Uniti – lanciatI in risposta a una recente campagna di attacchi con droni e missili contro navi commerciali nel Mar Rosso – sono state uccise almeno cinque persone e ferite sei, hanno detto gli Houthi. “Ci assicureremo di rispondere agli Houthi se continueranno questo comportamento oltraggioso, insieme ai nostri alleati”, ha affermato Biden da Emmaus, in Pennsylvania. Alla domanda se crede che gli Houthi siano un gruppo terroristico, il presidente americano ha risposto: “Penso che lo siano”. L’amministrazione ha formalmente cancellato gli Houthi dall’elenco delle “organizzazioni terroristiche straniere” e dei “terroristi globali designati” nel 2021, annullando una precedente decisione dell’amministrazione Trump.
Il Pentagono: siamo pronti a eventuali ritorsioni da parte degli HouthiRoma, 12 gen. (askanews) – Il portavoce del Pentagono Pat Ryder ha affermato, parlando ad Al Jazeera, che gli Stati Uniti sono preparati a una potenziale ritorsione da parte degli Houthi dopo gli attacchi anglo-americani che hanno preso di mira “obiettivi militari all’interno del territorio controllato dagli Houthi nello Yemen”. Tra i siti colpiti, ha spiegato Ryder, “strutture di stoccaggio missilistico, strutture di stoccaggio di droni, radar costieri, tutti obiettivi destinati a degradare e distruggere la loro capacità di condurre questo tipo di attacchi sconsiderati in futuro”. “Non abbiamo registrato alcuna ritorsione in questa fase da parte degli Houthi” ma “continueremo a monitorare da vicino” la questione e “saremo pronti a rispondere in modo appropriato”, ha spiegato il portavoce del Pentagono.
Agenzia Gb: “Missile contro nave” al largo dello YemenRoma, 12 gen. (askanews) – L’agenzia britannica per la sicurezza marittima Ukmto ha riferito di “un missile lanciato contro una nave a circa 90 miglia nautiche a sud-est di Aden, nello Yemen”.
Nel bollettino di aggiornamento sull’incidente registrato in precedenza, l’agenzia ha fatto sapere di aver appreso che il missile “è caduto in acqua a 400-500 metri” dalla nave, “seguito da tre piccole imbarcazioni”. “Il comandante ha riferito che non ci sono feriti o danni” e che la nave si sta dirigendo verso il porto più vicino.
Draghi: l’economia Ue si è indebolita, serve una roadmap con le prioritàMilano, 12 gen. (askanews) – L’economia europea ha fatto registrare un progressivo indebolimento, perdendo slancio e cedendo centralità nelle catene dell’offerta, a beneficio di altri Paesi come Stati Uniti e Cina. La guerra in Ucraina non ha fatto che confermare le fragilità del Vecchio Continente, non solo dal punto di vista economico ma anche in termini di modello geopolitico. Ne consegue la necessità di definire una roadmap ampia e dettagliata, che identifichi chiaramente priorità, linee d’azione e politiche da mettere in atto nei diversi settori. E’ questo il ragionamento fatto dall’ex presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso dell’incontro con il collegio dei Commissari Ue, stando a quanto riferiscono i collaboratori dello stesso Draghi.
G7, a Kiev al via il coordinamento italiano del Gruppo AmbasciatoriRoma, 12 gen. (askanews) – A Kiev si è svolta la prima riunione di coordinamento a guida italiana del gruppo degli Ambasciatori dei Paesi del G7 e del Capo Delegazione dell’Unione Europea. Organizzato presso la Sede diplomatica dell’Italia e presieduto dall’Ambasciatore Pier Francesco Zazo, l’incontro ha visto la partecipazione dei Rappresentanti di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Unione Europea.
In apertura, l’Ambasciatore Zazo ha presentato ai Colleghi le priorità della Presidenza italiana, dove l’Ucraina ha un ruolo centrale. “L’Italia conferma il sostegno forte e compatto del G7 all’Ucraina, che potrà continuare a contare su di noi e sul nostro impegno per una pace giusta e duratura, anche in vista della futura ricostruzione del Paese “, ha dichiarato l’Ambasciatore, sottolineando come l’ulivo – simbolo della Presidenza – rappresenti un segno universale di pace. “Nel 2024, il Gruppo di Supporto G7 rinnoverà il suo pieno sostegno al Governo e al popolo ucraino nel proprio percorso di riforme interne, con particolare riferimento al rafforzamento dello Stato di diritto, al contrasto alla corruzione, alla riforma giudiziaria, alla decentralizzazione, alla promozione della democrazia ed alla transizione verso un’economia verde”, ha proseguito l’Ambasciatore. “Risultati assai apprezzabili sono già stati conseguiti, come dimostrato dalla decisione positiva presa dal Consiglio Europeo in merito all’avvio dei negoziati di adesione dell’Ucraina all’UE. Tuttavia molta strada rimane ancora da percorrere: lungo questo cammino, l’Ucraina non sarà sola ma avrà al suo fianco il Gruppo di Supporto G7, le democrazie liberali e le economie più avanzate”.
Il Gruppo di Supporto degli Ambasciatori G7 a Kiev è stato istituito per decisione dei Leader al Summit di Elmau del 2015. Dalla sua nascita, il gruppo ha appoggiato il processo di riforme interne in Ucraina, lavorando con le istituzioni ucraine, in primo luogo il Governo e il Parlamento, con la società civile, le imprese e gli esperti. Per il 2024 spetta all’Ambasciata d’Italia il coordinamento e l’impulso dell’azione del Gruppo.