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Ucraina, Zelensky: la scarsità di munizioni è umiliante per l’Europa

Ucraina, Zelensky: la scarsità di munizioni è umiliante per l’EuropaBruxelles, 21 mar. (askanews) – Per l’Ucraina “le munizioni sono una questione vitale. Sono grato per la creazione del Fondo di assistenza all’Ucraina che ammonta a 5 miliardi di euro e per il sostegno all’iniziativa della Repubblica Ceca per l’acquisto di munizioni per i nostri soldati. Questo aiuterà. Purtroppo l’uso dell’artiglieria in prima linea da parte dei nostri soldati è umiliante per l’Europa, nel senso che l’Europa può fornire di più. Ed è fondamentale dimostrarlo adesso”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando in videocollegamento al Consiglio europeo.


“Perché – ha aggiunto – se ci sarà abbastanza sostegno per l’Ucraina, ciò dimostrerà agli amici di Putin che ci sarà abbastanza sostegno anche se questa persona folle ordinerà l’espansione dell’aggressione ad altri paesi europei. Non dovremmo anticipare ciò che Putin ha in serbo per i Paesi Baltici o altre parti d’Europa se riusciamo a distruggere adesso il suo potenziale aggressivo”. “La notte scorsa – ha proseguito Zelensky – c’è stato un altro attacco missilistico contro Kiev. Abbiamo abbattuto 31 missili russi, compresi quelli balistici. In Ucraina apprezziamo molto tutto il sostegno alla nostra difesa. Tutta la difesa aerea fornita all’Ucraina, in particolare dai paesi europei, mantiene in vita le nostre città e i nostri villaggi. Ma i sistemi di difesa aerea esistenti non sono sufficienti a proteggere l’intero nostro territorio dal terrorismo russo”. “E non si tratta di centinaia di sistemi, ma di un numero raggiungibile – ha aggiunto -. Sapete tutti quali sono i passi da compiere. Vi esorto a contribuire a proteggere le nostre città: Kharkiv, Sumy, Dnipro, Odesa, Kherson e altre. Dobbiamo fornire una protezione affidabile ai cieli sopra la linea del fronte. Dobbiamo far sì che Putin perda la battaglia per il cielo ucraino e, se lo farà, perderà anche la terra”.


Il presidente ucraino ha inoltre sollecitato a risolvere la questione dell’uso dei beni russi congelati: “Abbiamo bisogno di progressi sull’utilizzo giusto dei beni congelati della Russia. L’aggressore dovrebbe pagare il prezzo più alto per la guerra, questo è in linea sia con la lettera che con lo spirito della legge. Quest’anno dobbiamo utilizzare le risorse russe per proteggere e ripristinare la vita in Ucraina, che l’aggressore sta distruggendo”. Infine, Zelensky ha rinnovato l’appello ad approvare il piano negoziale per l’adesione dell’Ucraina all’Ue: “Sarebbe un segnale all’Europa e un sostegno al nostro popolo”. “L’Ucraina – ha sottolineato Zelensky – sta adempiendo alla sua parte di impegni per le riforme e sappiamo che l’Ue ha un quadro negoziale pronto per il vostro esame. La sua approvazione potrebbe sostenere molto il nostro popolo e inviare il segnale giusto a tutta l’Europa dopo le elezioni del Parlamento europeo di giugno”.


“Questo – ha ribadito, parlando in videocollegamento al Consiglio europeo – è uno degli elementi chiave per motivare il nostro popolo nella lotta contro la Russia: gli ucraini hanno bisogno di vedere l’Ue avvicinarsi. E soprattutto durante questi mesi difficili, abbiamo bisogno di un senso di convergenza tra Ucraina e Ue, nel momento in cui la Russia dice al mondo che l’Occidente non è in grado di sostenerci nel modo di cui abbiamo bisogno e che ci sono deficit nelle forniture per la difesa”.

Italian design brands diventa Dexelance e si proietta verso l’estero

Italian design brands diventa Dexelance e si proietta verso l’esteroMilano, 21 mar. (askanews) – Italian design brands cambia nome e diventa Dexelance. Un rebranding, spiegano, ideato “per evidenziare il nuovo posizionamento del gruppo e sottolinearne il respiro sempre più internazionale”.


A un anno dalla quotazione a maggio 2023 e l’ingresso di un investitore come Tamburi Investment Partners, Dexelance all’interno del mercato dell’alto di gamma (core high-end design furnishing market, il cui valore a livello mondiale ammonta a circa 47 miliardi di euro, di cui circa il 25% è prodotto da aziende italiane, spesso di piccole dimensioni) aspita a continuare a crescere e svilupparsi, sia in modo organico che per acquisizioni. Il gruppo è attualmente formato da 11 imprenditori e o Ceo con le loro aziende e i loro 14 brand, tutti italiani, ma si proietta al futuro e verso l’estero per integrarne le gamme con progetti complementari, aggregando altre aziende eccellenti, sia nelle aree strategiche già presidiate, sia in altri segmenti. Per la distribuzione, Dexelance può contare già oggi su oltre 4.500 retail partners. Tra i nuovi segmenti di interesse, una particolare attenzione verrà posta sugli arredi per l’esterno, il bagno e il mondo delle superfici.


“Siamo stati il primo gruppo italiano del design a essersi quotato in Borsa – ha dichiarato Andrea Sasso, chairman & Ceo di Dexelance – La quotazione è un punto di partenza, e non di arrivo, che ci rende particolarmente orgogliosi, anche perché conclusa con successo in un contesto di mercato non facile per le quotazioni in tutta Europa. Da oggi, con la nascita di Dexelance non solo rafforziamo la nostra posizione a livello nazionale, ma ci poniamo l’ambizione di accelerare la crescita, sia organica sia per linee esterne, giocando un ruolo da protagonisti nel mercato di riferimento globale”. “Sin dalla fondazione di Italian design brands, da oggi Dexelance, il nostro obiettivo è stato supportare le singole imprese nelle nuove sfide poste dal mercato e aiutarle ad accelerare il processo di crescita che già avevano intrapreso, preservandone il Dna, i valori imprenditoriali e mantenendo gli imprenditori alla guida – ha aggiunto Giorgio Gobbi, managing director di Dexelance – A Gervasoni, fra i fondatori del Gruppo, in questi anni si sono aggiunte altre dieci aziende di successo. Oggi diamo il via a un nuovo corso, che auspichiamo ci porterà ad ampliare sempre di più la nostra presenza e collaborazione con aziende eccellenti in tutto il mondo”.


“Sono convinto che l’attuale periodo sia particolarmente adatto per consolidare e più che altro sviluppare un progetto molto affascinante, il sogno di dare una vera prospettiva di crescita ad imprenditori eccezionali, in un settore con un enorme potenziale, ma troppo frammentato per poter far fronte alle sfide che il mondo globale ci prospetta. Secondo le tradizioni ormai consolidate del modello di business di Tip, basato su M&A, aggregazioni strategiche e un grandissimo rispetto per gli imprenditori/partner, desideriamo continuare a convincere imprenditori ambiziosi e famiglie di industriali desiderosi di dare perennità alle rispettive aziende per realizzare un progetto al momento unico, con al centro il made in Italy di altissimo livello”, ha concluso Giovanni Tamburi, fondatore, presidente e amministratore delegato di Tamburi Investment Partners.

Il Dipartimento di Giustizia americano denuncia Apple: monopolio illegale di iPhone

Il Dipartimento di Giustizia americano denuncia Apple: monopolio illegale di iPhoneNew York, 21 mar. (askanews) – Il Dipartimento di Giustizia americano, giovedì, ha citato in giudizio Apple, sostenendo che che il produttore di iPhone ha il monopolio sul mercato della telefonia e danneggia consumatori, sviluppatori e aziende rivali. L’ecosistema di Apple, dall’Apple Watch ad Apple Pay, sostiene questo monopolio, secondo i pubblici ministeri. Il colosso della tecnologia ha bloccato gli sviluppatori di software e le società di giochi su mobile dall’offrire opzioni migliori su iPhone, con conseguente aumento dei prezzi.


La denuncia antitrust del governo, depositata in un tribunale federale del New Jersey, sostiene che Apple ha utilizzato il controllo dell’iPhone per impedire ai concorrenti di offrire servizi innovativi come portafogli digitali e giochi, limitando la funzionalità dei prodotti hardware che competono con i dispositivi Apple. La causa sostiene inoltre che Apple rende difficile per gli utenti passare a dispositivi che non utilizzano il sistema operativo Apple, come gli smartphone Android. “Questa causa minaccia chi siamo e i principi che distinguono i prodotti Apple in mercati fortemente competitivi”, ha risposto un portavoce di Apple in una nota, spiegando che “se avesse successo, ostacolerebbe la nostra capacità di creare il tipo di tecnologia che le persone si aspettano da Apple, dove hardware, software e servizi si intersecano”.

Borrell: Israele ha diritto di difendersi non di vendicarsi. A Gaza il fallimento dell’umanità

Borrell: Israele ha diritto di difendersi non di vendicarsi. A Gaza il fallimento dell’umanitàBruxelles, 21 mar. (askanews) – “Israele ha il diritto di difendersi, non di vendicarsi”, lo ha detto l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell a margine del Consiglio europeo a Bruxelles. “Sosteniamo il diritto di difesa di Israele – ha sottolineato – ma nello stesso tempo diciamo che deve essere praticato in accordo con il diritto internazionale umanitario. Quindi, perché non guardiamo se accade davvero? Perché non analizziamo a quello che sta succedendo davvero, per vedere se è in linea con il diritto internazionale? Altrimenti è pura retorica. Quindi, abbiamo un rappresentante speciale per i diritti umani: lavorerò con lui per studiare qual è la realtà sul terreno e riferirò ai ministri. Non possiamo chiudere gli occhi, lamentarci e non fare niente”, ha concluso.


Perché la situazione nella Striscia di Gaza è “peggiore che mai” e siamo “fortemente preoccupati per la situazione della popolazione che è inaccettabile e non può essere accettata. Quello che accade a Gaza non è una crisi umanitaria ma il fallimento dell’umanità. Non è un terremoto o un’inondazione è un bombardamento”, ha detto proseguito Borrell. “Il solo modo di fermare questa crisi – ha aggiunto – è permettere l’ingresso di più aiuti a Gaza. Paracadutiamo aiuti, ma c’è un aeroporto a un’ora di auto da dove paracadutiamo gli aiuti. Stiamo costruendo un porto, ma un porto c’è già: il confine è aperto così poco che gli aiuti non entrano a Gaza”. I bambini sono in condizioni tali che “se mangiano, muoiono. Devono assumere farmaci solo per tornare a potersi nutrire. Stanno morendo di fame: spero che il Consiglio mandi un messaggio forte a Israele”, ha concluso.

Il Centro satellitare Onu: distrutto il 35% degli edifici a Gaza

Il Centro satellitare Onu: distrutto il 35% degli edifici a GazaRoma, 21 mar. (askanews) – Il 35% degli edifici della Striscia di Gaza sono stati danneggiati o distrutti dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas. E’ quanto emerge dall’analisi delle immagini satellitari del Centro satellitare delle Nazioni Unite (Unosat).


Nella sua valutazione, Unosat ha utilizzato immagini ad alta risoluzione raccolte il 29 febbraio e le ha confrontate con immagini scattate prima e dopo l’inizio della guerra. Unosat ha scoperto che il 35% di tutti gli edifici della Striscia di Gaza – 88.868 strutture – sono stati danneggiati o distrutti. Di questi, Unosat ha identificato 31.198 strutture distrutte, 16.908 gravemente danneggiate e 40.762 moderatamente danneggiate, pari ad un aumento di quasi 20.000 strutture danneggiate rispetto alla precedente valutazione effettuata su immagini scattate a gennaio, sempre secondo il Centro satellitare delle Nazioni Unite. “I governatorati di Khan Younis e Gaza hanno sperimentato l’aumento più significativo dei danni, con Khan Younis che conta 12.279 ulteriori strutture danneggiate e Gaza City 2.010”, precisa Unosat. “La città di Khan Younis è stata colpita in modo particolarmente duro, con 6.663 strutture recentemente distrutte”, aggiunge.

Sette artisti della Tate per una nuova collaborazione con Swatch

Sette artisti della Tate per una nuova collaborazione con SwatchLondra, 21 mar. (askanews) – Turner, Mirò, Chagall, Leger, Matisse, Bourgeois e Barns-Graham: sette artisti dalle collezioni della Tate di Londra che ora trovano un altro modo per mostrarsi al pubblico su una nuova serie di orologi Swatch. L’azienda svizzera ha annunciato nella capitale britannica la collaborazione con l’istituzione museale e ha presentato la collezione di sette orologi dedicata a opere della Tate. “I dialoghi con la Tate – ha detto ad askanews Alain Villard, CEO di Swatch – sono cominciati più di un anno fa, avevamo da sempre in mente una collaborazione con loro e sapevano che siamo in grado di lavorare con i grandi musei, perché lo abbiamo già fatto con il MoMA di New York e il Centre Pompidou di Parigi. Questo ci ha aperto le porte”.


Dopo l’annuncio alla Tate Modern, con la direttrice esecutiva del museo, la presentazione degli orologi è avvenuta in un contesto decisamente artistico, con sale dedicate a ciascuna opera, per creare un’esperienza che va al di là del semplice oggetto di moda. “Grandissimo museo, grande serie di artisti, grande responsabilità – ha aggiunto Carlo Giordanetti, CEO dello Swatch Art Peace Hotel di Shanghai – perché rappresentare e catturare l’energia di questi artisti sicuramente non è facile, ma soprattutto mi viene da dire grande bellezza, nel senso che crediamo di avere racco stato sette episodi di arte moderna in una maniera ogni volta un po’ diversa, con delle piccole raffinatezze e delle piccole scoperte”. È interessante notare, per chi si occupa di strategie culturali, come sempre più i grandi musei puntino su un marketing che si rivolge a settori diversi della società, per diffondere il più possibile i propri messaggi. Intento condiviso anche da Swatch. “Quando pensiamo alla collaborazione con un museo – ci ha detto ancora Villard – l’obiettivo è sempre quello di aumentare la curiosità per scoprire dei capolavori d’arte. Tutti conoscono Matisse, ma forse non tutti conoscono Turner, quindi per noi è anche un modo di diffondere queste magnifiche opere che si possono anche mettere al polso. Credo sia una situazione win-win, noi celebriamo i tesori dei musei e i musei possono guadagnare nuovo pubblico in tutto il mondo”.


E il risultato sono orologi accessibili e accattivanti, ma che hanno in loro alcune delle più importanti e complesse lezioni dell’arte moderna. “Dopo tutte le collaborazioni che abbiamo fatto con i musei negli anni – ha concluso Giordanetti – possiamo dire che abbiamo una collezione d’arte da museo. Però un museo che deve essere facile da raggiungere, facile da avere, facile da portare. E deve anche essere un museo che ci rappresenta in qualche modo”. Questo è probabilmente il più forte punto di contatto tra i mondi della moda e dell’arte: la possibilità di offrire alle persone un modo di rappresentarsi e di rivedersi in quello che si indossa così come nell’arte che si guarda e che, in altre forme, si porta con sé.

Rushdie: Intelligenza artificiale minaccia letteratura di genere e sceneggiature

Rushdie: Intelligenza artificiale minaccia letteratura di genere e sceneggiatureRoma, 21 mar. (askanews) – L’intelligenza artificiale generativa potrebbe conquistare la scrittura di sceneggiature e generi letterari “come thriller e fantascienza”, ritiene il romanziere Salman Rushdie in un’intervista con la rivista letteraria francese NRF, pubblicata giovedì.


“Il problema è che queste creature imparano molto velocemente”, confida. Penso che sia più preoccupante per la letteratura di genere, come il thriller o la fantascienza, dove ciò che conta non è l’originalità della voce o del linguaggio. Lo stesso vale per gli sceneggiatori”, continua lo scrittore. Dato che “Hollywood crea costantemente nuove versioni dello stesso film, l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata per abbozzare le sceneggiature”. Ma per l’autore dei Versi satanici, scrittori come lui non hanno alcun interesse a farsi aiutare dall’intelligenza artificiale, né alcun motivo di preoccuparsi di possibili imitazioni. Lo scrittore ha fatto la prova chiedendo a ChatGPT di scrivere “200 parole in stile Salman Rushdie: Il risultato è stato un mucchio di sciocchezze”, spiega. “Nessun lettore che avesse letto una sola mia pagina avrebbe potuto pensare che fossi io l’autore. Piuttosto rassicurante.”


Secondo Salman Rushdie, “il sistema Ia semplicemente assimila enormi quantità di testo e produce una nuova versione. Nessuna originalità può essere trovata. Sembra che il sistema Ia sia anche completamente privo di senso dell’umorismo. Queste sono grandi lacune”. Le edizioni Gallimard, che pubblicano la rivista, pubblicheranno il 18 aprile “Il coltello”, il resoconto dell’attentato di cui Salman Rushdie è stato vittima nell’agosto 2022 a Chautauqua, nel nord-est degli Stati Uniti, durante una conferenza letteraria. Lo scrittore è stato aggredito da un americano di origine libanese sospettato di essere simpatizzante dell’Iran sciita. Gravemente ferito, ha perso la vista da un occhio. Salman Rushdie dal 1989 vive sotto la minaccia di morte a causa di una fatwa emessa dall’Iran dopo la pubblicazione del suo libro The Satanic Verses.

Gli Usa hanno presentato una risoluzione all’Onu per un cessate il fuoco immediato a Gaza

Gli Usa hanno presentato una risoluzione all’Onu per un cessate il fuoco immediato a GazaRoma, 21 mar. (askanews) – Gli Stati Uniti hanno presentato ieri ai membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu un progetto di risoluzione che chiede un “cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi” a Gaza, ha detto il segretario di Stato Antony Blinken, atteso oggi in Egitto per portare avanti i colloqui per una tregua tra Israele e Hamas.


“Abbiamo presentato una risoluzione ora all’esame del Consiglio di Sicurezza che chiede un cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi e speriamo vivamente che i paesi la sostengano”, ha detto Blinken al media saudita Al Hadath, a margine di una visita al regno dedicata al conflitto di Gaza. Una simile risoluzione invierebbe un “segnale forte”, ha aggiunto Blinken che ha sottolineato, durante un incontro con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, l’”impegno” americano per una soluzione “duratura” della crisi e per la creazione di un “futuro Stato palestinese” che offra garanzie di sicurezza a Israele.

Oltre 50 militanti di Hamas sono stati uccisi ad Al-Shifa nelle ultime 24 ore

Oltre 50 militanti di Hamas sono stati uccisi ad Al-Shifa nelle ultime 24 oreRoma, 21 mar. (askanews) – Le forze di difesa israeliane stanno proseguendo le loro operazioni all’ospedale Al-Shifa di Gaza ed hanno ucciso oltre 50 militanti nelle ultime 24 ore: lo hanno riferito le stesse forze armate dello Stato ebraico, precisando che la brigata Nahal dell’esercito sta inolgtre proseguendo il suo impegno operativo nel centro di Gaza, dove circa 20 militanti sono stati uccisi da ieri. Secondo l’Idf, dall’inizio dell’operazione all’ospedale Al- Shifa, circa 140 estremisti palestinesi sono stati uccisi dalle truppe.


Durante il raid, effettuato dall’unità di commando Shayetet 13 della Marina e dalla 401a Brigata Corazzata, l’Idf ha detto di aver localizzato infrastrutture appartenenti a gruppi terroristici e depositi di armi. Intanto, proseguono le operazioni militari anche a Khan Younis, nel sud della Striscia, dove la 7a Brigata corazzata israeliana ha lanciato un’offensiva contro Hamas nell’area di al-Qarara.


Secondo quanto precisato, le truppe hanno ucciso numerosi uomini armati e colpito dozzine di siti appartenenti ad Hamas, compreso un lanciarazzi.

In Francia critiche ed elogi per le foto di Macron con i guantoni da boxe

In Francia critiche ed elogi per le foto di Macron con i guantoni da boxeRoma, 21 mar. (askanews) – La pubblicazione delle foto ufficiali che mostrano Emmanuel Macron che colpisce un sacco da boxe è stata accolta con un misto di elogi e costernazione in Francia. Le foto del presidente francese, pubblicate martedì su Instagram dal suo fotografo ufficiale, Soazig de la Moissonnière, sono colorate in un lunatico bianco e nero e mostrano il presidente con i denti stretti e i bicipiti sporgenti mentre si allena. Gli utenti dei social media hanno presto iniziato a paragonarlo a Rocky Balboa, mentre altri hanno messo in dubbio il momento in cui Macron ha invitato l’Europa a intensificare la sua risposta alla guerra della Russia contro l’Ucraina . Alcuni hanno detto che le foto lo mostravano mentre si preparava ad affrontare il presidente Vladimir Putin, lui stesso non estraneo ai servizi fotografici progettati per mostrare le sue abilità sportive.