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M.O., Egitto attende risposte su piano in 3 fasi per fine guerra

M.O., Egitto attende risposte su piano in 3 fasi per fine guerraRoma, 29 dic. (askanews) – L’Egitto ha confermato oggi di aver presentato una proposta quadro per porre fine alla guerra a Gaza, compreso un piano in tre fasi per un cessate il fuoco, ha affermato il capo del Servizio di informazione statale egiziano Diaa Rashwan aggiungendo che né Hamas né Israele hanno ancora risposto a questa bozza, ma oggi al Cairo è attesa una delegazione di alto livello di Hamas.

La proposta è un tentativo “di avvicinare i punti di vista di tutte le parti interessate, nel tentativo di fermare lo spargimento di sangue palestinese e l’aggressione contro la Striscia di Gaza e ripristinare la pace e la stabilità nella regione”, afferma Rashwan. La prima fase del piano egiziano prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane, estendibili a tre o quattro, in cambio del rilascio di 40 ostaggi: donne, minori e uomini anziani, soprattutto malati. In cambio, Israele libererebbe 120 prigionieri palestinesi delle stesse categorie. Durante questo periodo, le ostilità si fermerebbero, i carri armati israeliani si ritirerebbero e gli aiuti umanitari entrerebbero a Gaza.

La seconda fase riguarderebbe un “discorso nazionale palestinese” sponsorizzato dall’Egitto volto a porre fine alla divisione tra le fazioni palestinesi – principalmente l’Autorità Palestinese dominata dal partito Fatah e Hamas – per portare alla formazione di un governo tecnocratico in Cisgiordania e Gaza che supervisionerebbe la ricostruzione della Striscia e aprirebbe la strada alle elezioni parlamentari e presidenziali palestinesi. La terza fase includerebbe un cessate il fuoco globale, il rilascio dei restanti ostaggi israeliani, compresi i soldati, in cambio di un numero da determinare di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane affiliati ad Hamas e alla Jihad islamica, compresi quelli arrestati dopo il 7 ottobre e alcuni condannati per gravi reati terroristici. In questa fase, Israele ritirerebbe le sue forze dalle città della Striscia di Gaza e consentirebbe agli sfollati del nord dell’enclave di tornare alle loro case.

Secondo quanto riporta il Times of Israel Hamas e la Jihad islamica palestinese hanno respinto il piano.

Usa 2024, Trump escluso da primarie repubblicane nel Maine

Usa 2024, Trump escluso da primarie repubblicane nel MaineRoma, 29 dic. (askanews) – Il massimo funzionario elettorale del Maine, il segretario di Stato Shenna Bellows, ha stabilito che Donald Trump non può candidarsi alla presidenza il prossimo anno nello stato attraverso le primarie repubblicane. Belllows ha affermato che Trump non è idoneo a causa delle sue azioni che hanno portato alla rivolta del Campidoglio degli Stati Uniti nel 2021.

Il Maine si unisce così al Colorado nel vietare a Trump la candidatura alle elezioni primarie in vista delle presidenziali. Entrambe le decisioni rischiano di essere impugnate in tribunale.

Iran, Usa-Gb-F-Ger e Gb: ha aumentato produzione Uranio arricchito

Iran, Usa-Gb-F-Ger e Gb: ha aumentato produzione Uranio arricchitoRoma, 28 dic. (askanews) – Grande preoccupazione per la ripartenza dell’arricchimento dell’Uranio da parte dell’Iran, segnalata dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica, è stata espressa in una dichiarazione congiunta diffusa dai governi degli Stati Uniti d’America, Francia, Germania e Regno Unito.

“Il rapporto dell’AIEA del 26 dicembre 2023 – si legge nella dichiarazione – evidenzia che l’Iran ha aumentato il tasso di produzione di uranio arricchito fino al 60% a Natanz e Fordow ai livelli osservati tra gennaio e giugno 2023. Questi risultati rappresentano un passo indietro da parte dell’Iran e si traducono nel fatto che l’Iran ha triplicato il tasso di produzione mensile di uranio arricchito fino al 60%. Condanniamo questa azione – proseguono i cinque governo occidentali – che si aggiunge alla continua escalation del programma nucleare iraniano. La produzione di uranio altamente arricchito da parte dell’Iran non ha alcuna giustificazione civile credibile e la produzione segnalata presso l’impianto di arricchimento del combustibile Fordow e l’impianto pilota di arricchimento del combustibile comporta ulteriori rischi significativi legati alla proliferazione”. “Prendiamo inoltre atto – si legge ancora nella dichiarazione – della decisione dell’Iran di ripristinare la stessa configurazione a cascata scoperta dall’AIEA a Fordow all’inizio di quest’anno. Il ritardo dell’Iran nel dichiarare questo cambiamento nel gennaio 2023 ha gettato seri dubbi sulla volontà dell’Iran di cooperare con l’AIEA in piena trasparenza. Queste decisioni dimostrano la mancanza di buona volontà dell’Iran nei confronti della riduzione della tensione e rappresentano un comportamento sconsiderato in un contesto regionale teso”.

“Esortiamo l’Iran – concludono i governi degli Stati Uniti d’America, Francia, Germania e Regno Unito – a invertire immediatamente questi passi e ad allentare il suo programma nucleare. L’Iran deve cooperare pienamente con l’AIEA per consentirle di fornire garanzie che il suo programma nucleare sia esclusivamente pacifico e di rinominare gli ispettori sospesi nel settembre 2023. Restiamo impegnati a favore di una soluzione diplomatica e riaffermiamo la nostra determinazione affinché l’Iran non debba mai sviluppare un’arma nucleare”.

Arriva a Mosca nuovo ambasciatore Israele: è donna, nata a Riga

Arriva a Mosca nuovo ambasciatore Israele: è donna, nata a RigaMilano, 28 dic. (askanews) – Il nuovo ambasciatore israeliano Simona Halperin inizierà presto a lavorare a Mosca: l’ambasciatore Alexander Ben Zvi – dopo 40 anni di servizio – concluderà la sua carriera diplomatica e andrà in pensione. Lo ha riferito l’ambasciata israeliana nella Federazione Russa sul suo canale Telegram.

L’ambasciata ha osservato che, al termine del suo mandato di tre anni in Russia, Ben Zvi ha sottolineato che “le relazioni russo-israeliane si stanno sviluppando in modo normale e che eventuali disaccordi che sorgono vengono risolti diplomaticamente”. In base al profilo Linkedin della nuova ambasciatrice, si tratta di un diplomatico di carriera, ex ambasciatrice di Israele a Singapore e Timor Est, dal 2010 al 2015 ha diretto l’Ufficio economico e culturale israeliano a Taipei dal 2010 al 2015.

Particolare non trascurabile: Halperin è nata a Riga, in Lettonia, nel 1969, e ha vissuto a San Pietroburgo (allora Leningrado) fino al rimpatrio in Israele nel 1976. Ed è stata insignita del premio “Excellent Employee (Excellent Team)” sia nel 1998 (presso l’ambasciata israeliana in Corea del Sud) che nel 2000 per il suo ruolo nella gestione della visita in Israele di Papa Giovanni Paolo II (parte del Pellegrinaggio giubilare di sua santità in terra santa, dal 20 al 26 marzo 2000, ndr).

M.O., Unrwa: manca il cibo, 40% popolazione Gaza a rischio carestia

M.O., Unrwa: manca il cibo, 40% popolazione Gaza a rischio carestiaRoma, 28 dic. (askanews) – L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che il 40% della popolazione di Gaza è ora a rischio di carestia: “Gaza è alle prese con una fame catastrofica. Il 40% della popolazione è oggi a rischio carestia. La realtà è che abbiamo bisogno di più aiuti. L’unica speranza rimasta è un cessate il fuoco umanitario”, si legge su X in un post.

Thomas White, direttore Unrwa a Gaza ha aggiunto: “Ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza, per trovare cibo e acqua”. E “nel sud di Gaza, l’Unrwa continua a distribuire farina, raggiungendo finora 145.724 famiglie. I pasti caldi vengono forniti nei rifugi trasformati in scuole dall’Unrwa, ma il numero medio di persone in questi rifugi è più di 12.000… quattro volte superiore alla capacità. Semplicemente non c’è abbastanza cibo”.

La Russia manda in carcere 2 poeti per le loro poesie contro la guerra

La Russia manda in carcere 2 poeti per le loro poesie contro la guerraMilano, 28 dic. (askanews) – Un tribunale di Mosca ha condannato a lunghe pene detentive due poeti russi che avevano preso parte a una lettura pubblica contro il conflitto in Ucraina. I sostenitori di Artiom Kamardine e Iegor Shtovba hanno gridato “Vergogna!” riporta l’agenzia Afp presente all’udienza. La corte ritiene che i due abbiano incitato all’odio e incoraggiato attività che minacciano la sicurezza dello Stato leggendo poesie contro l’invasione dell’Ucraina.

“Non sono un eroe e andare in prigione per quello che penso non ha mai fatto parte dei miei piani”, ha detto secondo Afp Artiom Kamardine alla corte nel suo discorso finale, pubblicato su Telegram dai suoi sostenitori. Implorando il giudice di lasciarlo “tornare a casa”, ha promesso in cambio di mantenere le distanze da qualsiasi “argomento delicato”. Artyom Kamardin è stato condannato a sette anni di prigione e Yegor Shtovba a cinque anni e sei mesi.

M.O., assist di Lavrov a Netanyahu: ci unisce la “denazificazione”

M.O., assist di Lavrov a Netanyahu: ci unisce la “denazificazione”Milano, 28 dic. (askanews) – Russia e Israele sono unite dalla “lotta contro il nazismo”. Così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che dice di dubitare della “teoria del complotto” secondo cui la leadership israeliana di Benjamin Netanyahu sapeva in anticipo dei piani di Hamas per un attacco il 7 ottobre, ma non ha intrapreso azioni preventive per consentire l’escalation del conflitto israelo-palestinese. Il tutto in una risposta più complessa, dove Lavrov ha prodotto alcuni assist a favore del Likud al governo in Israele e ha fatto capire chiaramente di preferire Netanyahu – che “non si è permesso” certe dichiarazioni nei suoi confronti – a differenza del precedente esecutivo israeliano Bennett-Lapid. Un mix di vecchie ruggini e nuove strizzate d’occhio.

E dire che era piaciuto eccome a Mosca un precedente articolo del giornalista investigativo americano e premio Pulitzer Seymour Hersh – e ripreso anche da Times – , che ipotizzava che dietro la fuga di gas dal Nord Stream ci sarebbe stato un sabotaggio “orchestrato dagli Stati Uniti”. Ora invece che il reporter pluripremiato afferma che il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, avrebbe addirittura saputo in anticipo dell’attacco di Hamas al territorio israeliano, Lavrov lo liquida come portatore di “teoria del complotto”. “Non posso ammettere, se questo è vero, che non siano state prese precauzioni o misure preventive. Tanto più, sapendo quanto l’esercito israeliano, le forze di sicurezza israeliane sanno come fare e sono sempre pronte a effettuare attacchi preventivi”, ha detto Lavrov in un’intervista a Ria Novosti e al canale televisivo Rossiya 24 trasmessa in diretta.

Lavrov ha poi fatto un parallelismo tra la guerra della Russia in Ucraina, e quella di Israele contro Hamas: “Netanyahu ha annunciato che Hamas deve essere distrutto come forza militare”, ha detto. Per poi aggiungere: “Ha anche detto che l’estremismo a Gaza deve essere completamente distrutto, questa sembra una denazificazione”, ha sostenuto Lavrov usando la stessa parola adoperata da Mosca per giustificare l’invasione dell’Ucraina. “Il fatto è che Benjamin Netanyahu, nonostante numerose dichiarazioni critiche da tutto il mondo e nonostante si trovi in una situazione grave, non si permette fare alcuna dichiarazione riguardo alla Russia”, ha sottolineato Lavrov. Il ministro ha ricordato che il premier israeliano ha avuto due volte una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin e che gli israeliani, come gli egiziani, hanno aiutato Mosca a evacuare i cittadini russi dalla Striscia di Gaza. “Dobbiamo quindi stare molto attenti alla nostra storia comune con Israele e, soprattutto, alla storia della lotta contro il nazismo. Questa è la cosa principale che ci unisce storicamente”, ha sostenuto oggi.

Lavrov non ha poi mancato di notare che un altro politico israeliano Yair Lapid si è “permesso” commenti “all’inizio della Operazione militare speciale” ovvero l’invasione russa dell’Ucraina, che Netanyahu “non si è permesso”. “Lapid, prima ancora ministro degli Esteri, ha reagito all’inizio della nostra operazione militare speciale in modo sorprendente: ‘Come osa la Russia usare la forza contro la popolazione civile?’. È stato disonesto e ne abbiamo parlato con lui”, ha dichiarato Lavrov. Lavrov ha detto di essersi “meravigliato” davanti alla reazione del precedente governo israeliano all’inizio della invasione russa dell’Ucraina, in quello che appare come un altro assist del capo della diplomazia di Mosca a Netanyahu. Lapid dal 2021 al 2022 è stato vice primo ministro e ministro degli esteri nel governo Bennett-Lapid. Lapid aveva definito “imperdonabili e scandalose” le dichiarazioni che il suo omologo russo Lavrov aveva rilasciato in merito agli ebrei in un’intervista alla televisione italiana (Rete 4, Mediaset) all’inizio del conflitto in Ucraina e aveva chiesto le scuse delle autorità russe. I commenti erano sulle radici ebraiche del presidente ucraino Zelensky (e quelle presunte dal ministro di Adolf Hitler) e sull’antisemitismo in generale. Questi ultimi furono aspramente criticati dalla comunità ebraica di Roma.

“Hitler non era ebreo e gli ebrei non si suicidarono durante l’Olocausto”, aveva replicato Lapid a Lavrov. “La forma più bassa di razzismo contro gli ebrei è accusare gli stessi ebrei di antisemitismo”, aveva aggiunto. Anche l’allora primo ministro israeliano Naftali Bennett aveva replicato: “L’uso dell’Olocausto del popolo ebraico come strumento di attacchi politici deve essere fermato immediatamente”, aveva fatto sapere attraverso il suo portavoce. Il servizio stampa del Ministero degli Esteri israeliano aveva anche convocato l’ambasciatore russo Anatoly Viktorov per un incontro con il vicedirettore generale del Ministero degli Esteri israeliano per chiarimenti in relazione al passaggio dell’intervista di Lavrov a rete 4. (Di Cristina Giuliano)

Lavrov: per gli Usa la Russia è un nemico? Mosca è pronta a qualsiasi sviluppo

Lavrov: per gli Usa la Russia è un nemico? Mosca è pronta a qualsiasi sviluppoMilano, 28 dic. (askanews) – “Gli Usa chiamano la Russia nemico, se è così, allora Mosca è pronta per qualsiasi sviluppo di eventi”. Così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che si dice fiducioso che “l’intero popolo russo, guidato dal presidente” Vladimir Putin, garantirà il cammino verso la vittoria, anche nel conflitto in Ucraina.

“La nostra vittoria non è stata solo diplomatica. Prima di tutto, è una vittoria forgiata in prima linea, nella zona del distretto militare settentrionale” afferma il capo della diplomazia russa, evidentemente in piena campagna elettorale per Putin, verso le presidenziali russe che si svolgeranno a marzo. Lavrov parlava in un’intervista a RIA Novosti e al canale televisivo Rossiya 24, rispondendo a una domanda sulla principale vittoria diplomatica della Federazione Russa nel 2023. “Quasi tutto il Paese, tutti gli strati della società hanno lavorato per la vittoria e continuano a lavorare per la vittoria”, ha sottolineato il ministro.

Lavrov ha dato una lunga intervista al presentatore televisivo e amministratore delegato del gruppo media russo Rossiya Segodnya, Dmitry Kiselev.

L’Onu chiede di porre fine alle uccisioni illegali dei palestinesi

L’Onu chiede di porre fine alle uccisioni illegali dei palestinesiRoma, 28 dic. (askanews) – Le Nazioni Unite avvertono che la situazione in Cisgiordania si sta rapidamente deteriorando e sollecitano Israele a “porre fine alle uccisioni illegali” contro la popolazione palestinese” in un nuovo rapporto.

“L’uso di tattiche e armi militari in contesti di applicazione della legge, l’uso della forza non necessaria o sproporzionata e l’applicazione di restrizioni di movimento ampie, arbitrarie e discriminatorie che colpiscono i palestinesi sono estremamente preoccupanti”, afferma in una nota il capo dei diritti delle Nazioni Unite Volker Turk.

Casa, idealista: quest’anno prezzi in aumento dell’1,7%

Casa, idealista: quest’anno prezzi in aumento dell’1,7%Roma, 28 dic. (askanews) – I prezzi delle abitazioni usate in Italia fanno registrare un incremento dell’1,7% nel corso del 2023, per attestarsi ad un valore medio di 1.843 euro al metro quadro. secondo l’ultimo report di idealista, il portale immobiliare leader per lo sviluppo tecnologico in Italia. Rispetto allo scorso trimestre, i prezzi sono aumentati dell’1,6% nell’ultima parte dell’anno.

“Il mercato immobiliare nel corso del 2023 – afferma Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di idealista – è stato notevolmente influenzato da una ‘tempesta perfetta’ rappresentata dall’incremento dei tassi ipotecari e dalla persistente carenza di immobili. Tale congiuntura ha reso l’acquisto di una casa fuori portata per molte persone, in particolare per gli acquirenti di prima casa, determinando un rallentamento della domanda dopo un biennio di notevole attività, possibilmente stimolato dalla previsione di un aumento dei tassi e dalla prepotente crescita dei canoni di locazione”. Nel prospettare il 2024, idealista prevede una stabilizzazione dei prezzi delle abitazioni, principalmente a causa della limitata disponibilità di immobili sul mercato, con dinamiche che mostreranno variazioni significative da capoluogo a capoluogo, con possibili cali maggiormente concentrati in zone centrali e meridionali. Tuttavia, per i giovani acquirenti, l’atto di acquistare sarà fortemente condizionato da diversi fattori, tra cui le pressioni salariali, la situazione finanziaria delle famiglie, il rallentamento dell’economia e, soprattutto, dalle oscillazioni dei tassi sui mutui, che si registrano notevolmente più alti rispetto a quelli di 12 mesi fa.

Il panorama dei prezzi immobiliari nelle principali città italiane presenta un andamento prevalentemente positivo nel corso di quest’anno, con 70 capoluoghi che registrano aumenti annuali, mentre 34 città su 104 monitorate da idealista evidenziano dei ribassi. I maggiori incrementi annuali spettano a Oristano (12,3%), Napoli (11,8%) e Barletta (11,2%), mentre ulteriori aumenti variano in un’ampia forchetta che va dal 9,8% di Biella allo 0,1% di Siena. Nei mercati con maggiori ribassi troviamo Vercelli (-5,8%), Trapani ed Enna (entrambe con un calo del 3,8%) seguite da Ragusa (-3,5%).