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Putin: “Vorrei congratularmi con Trump per aver vinto le elezioni”

Putin: “Vorrei congratularmi con Trump per aver vinto le elezioni”Milano, 7 nov. (askanews) – “Vorrei congratularmi con Trump per aver vinto le elezioni presidenziali americane”. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin parlando durante un dibattito trasmesso dalla tv russa al club Valdai. Il giorno del suo attentato Donald
Trump si è comportato come un “vero maschio”, “il suo comportamento mi ha impressionato, si è rivelato un uomo coraggioso” ha affermato Putin. “Una persona stupida e poco interessante non potrebbe ritrovarsi al vertice del potere negli Stati Uniti”, ha aggiunto.


 

Migranti, Orban: l’Ue è una giungla di regole, guardate il caso Italia

Migranti, Orban: l’Ue è una giungla di regole, guardate il caso ItaliaRoma, 7 nov. (askanews) – Il premier ungherese Victor Orban ha invitato a osservare “quanto sta succedendo ora in Italia” per sostenere la necessità di “una rivolta contro un approccio burocratico simile a una giungla di regole” che impedisce di risolvere la questione migratoria in Europa.


“In Italia il governo decide, poi la corte nazionale non segue le norme nazionali ma le decisioni della corte europea e così crolla tutto il sistema di difesa contro la migrazione irregolare”, ha detto Orban durante la conferenza stampa conclusiva del vertice della Comunità Politica Europea. Il premier ungherese ha ricordato che l’Ungheria è stata condannata dalla Corte europea di giustizia per le misure adottate contro i flussi migratori irregolari, citando il muro costruito durante la crisi migratoria del 2015, “che allora venne giudicato un crimine, ora non” lo sarebbe “più” e “un sistema che è l’unica soluzione per la questione migratoria, ossia che nessuno dovrebbe poter entrare in un paese senza aver ottenuto prima l’autorizzazione, il permesso”.


“Negli ultimi 10 anni ho partecipato a molti vertici e non ho sentito nessuna proposta migliore di quella che abbiamo adottato”, ha aggiunto Orban, sollecitando “una rivolta contro questo approccio burocratico simile a una giungla di regole” e affermando di essere “l’unico premier che è sopravvissuto alla crisi migratoria, perchè sono stato al fianco della gente, difendendo i nostri confini”. “Per risolvere la crisi migratoria propongo a tutti di abbandonare questa giungla di regole e di proteggere i nostri confini”, ha aggiunto, perchè “la maggioranza della popolazione è contro la migrazione irregolare” ma “i governi nazionali non possono rispondere alle richieste della popolazione, ma devono spiegare che non possono agire a causa delle sentenze” dei Tribunali internazionali.

Putin: il prossimo ventennio “potrebbe essere più difficile”

Putin: il prossimo ventennio “potrebbe essere più difficile”Milano, 7 nov. (askanews) – “Il prossimo ventennio potrebbe essere più difficile” mentre “la democrazia comincia sempre più a essere interpretata come il potere non della maggioranza, ma della minoranza”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al Club Valdai. “Il momento della verità sta arrivando, il precedente ordine mondiale è finito irrevocabilmente” ha aggiunto sostenendo che siamo testimoni del “completamente nuovo ordine mondiale che prende forma” e che c’è una lotta per la formazione di un nuovo mondo: “questa non è una lotta per il potere, ma uno scontro di principi”. “Ci incontriamo il giorno 7 novembre, data significativa il giorno della Rivoluzione russa”, ha detto. “Ci è capito di vivere in un’età di cambiamenti cardinali, di essere partecipanti di processi complessi” ha aggiunto. “Questi due decenni non sono stati solo pieni degli eventi più importanti, a volte drammatici, di portata veramente storica: davanti ai nostri occhi si sta formando un ordine mondiale completamente nuovo, a differenza di quello che conosciamo dal passato. Stanno nascendo nuovi poteri. I popoli sono più chiaramente consapevoli dei propri interessi, della propria autostima, della propria originalità e identità”.

Germania, Steinmeier manda a casa 3 ministri

Germania, Steinmeier manda a casa 3 ministriMilano, 7 nov. (askanews) – Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha mandato a casa il ministro delle Finanze Christian Lindner, il ministro della Giustizia Marco Buschmann e la ministra dell’Istruzione Bettina Stark-Watzinger, riferisce Spiegel.


Il ministro dei trasporti Volker Wissing resta invece nel governo federale, ma lascia il FDP. Ora assumerà anche la direzione del Dipartimento di Giustizia, precedentemente diretto da Buschmann. Ha ricevuto la nomina da Steinmeier per il nuovo ufficio. Inoltre Jorg Kukies è stato ufficialmente nominato successore di Lindner al Ministero delle Finanze. “Il presidente federale Frank-Walter Steinmeier ha accolto la richiesta del cancelliere federale Olaf Scholz e ha ufficialmente destituito il ministro delle finanze Christian Lindner dal suo incarico… Oltre a Lindner ha destituito anche il ministro della Giustizia Marco Buschmann e la ministra dell’Istruzione Bettina Stark-Watzinger “, scrive la pubblicazione.

Artigianato e innovazione, Antonacci Falegnamerie e DF Francia insieme

Artigianato e innovazione, Antonacci Falegnamerie e DF Francia insiemeRoma, 7 nov. (askanews) – Si è conclusa a Roma, presso il Convention Center La Nuvola di Roma, la terza edizione di Edilsocial Expo B-CAD, la principale fiera internazionale dedicata ai settori di Edilizia, Architettura e Design. L’evento ha rappresentato un’importante vetrina per i settori coinvolti, offrendo ad Antonacci Falegnamerie e DF Francia, storiche aziende romane specializzate nel settore della falegnameria di lusso e degli arredi su misura, l’opportunità di presentare al pubblico internazionale i frutti della loro recente alleanza strategica, fondata su principi di eccellenza e innovazione.


Il bilancio dell’evento per le due aziende alla loro prima partecipazione in fiera è stato estremamente positivo, a conferma dell’efficacia della loro collaborazione. Durante i tre giorni dell’Expo le due realtà hanno avuto l’occasione di entrare in contatto con numerosi operatori di settore, architetti e designer, permettendo di costruire nuove relazioni commerciali e potenziali collaborazioni per futuri progetti nazionali e internazionali. “La partecipazione a B-CAD ha confermato il potenziale della nostra alleanza strategica, una collaborazione basata sulla stessa capacità di affrontare il lavoro e di affrontare le varie dinamiche aziendali. Abbiamo voluto con tutte le nostre forze creare questo gruppo, grazie al quale possiamo affrontare con solidità le sfide di un mercato sempre più competitivo,” ha dichiarato Franco Francia, Direttore Generale di DF Francia.


L’alleanza tra Antonacci Falegnamerie e DF Francia si è già dimostrata vincente in progetti complessi, come la collaborazione per la realizzazione delle aree comuni del prestigioso Hilton Rome Eur La Lama. Quest’opera, nata dal progetto dell’Architetto Fuksas che ne ha disegnato la struttura dalla forma peculiare e da quello dello Studio Lorenzo Bellini Atelier che ne ha curato il design degli interni, rappresenta un esempio tangibile di come la sinergia tra le due aziende possa dar vita a progetti ambiziosi. Il successo di questa collaborazione rappresenta un incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa, portando avanti una visione comune e obiettivi condivisi, che permette di immaginare prospettive future per esplorare nuove opportunità internazionali. La strategia di crescita delle due aziende, senza trascurare il mercato nazionale, prevede ora il consolidamento della loro presenza su quello estero e l’ampliamento delle opportunità di business, soprattutto nei segmenti dell’hotellerie di lusso e delle boutique di alta gamma. “Il nostro obiettivo è rivolgerci sempre più al mercato estero, concentrandoci sull’esportazione, senza tuttavia trascurare il territorio nazionale, che in particolare a Roma ha ancora grandi potenzialità nel settore alberghiero” ha dichiarato Stefano Antonacci, Amministratore Delegato di Antonacci Falegnamerie. Tra gli eventi del calendario di quest’anno, la fiera ha ospitato un incontro dedicato al Valore del Made in Italy, come esempio di sostenibilità. Daniele Francia, Direttore Esecutivo di DF Francia – e Matteo Antonacci, Direttore di Produzione di Antonacci Falegnamerie, rappresentanti di terza generazione delle due aziende, hanno condiviso le loro opinioni, sottolineando l’importanza del capitale umano come risorsa fondamentale per il successo del Made in Italy nel mondo.


“La collaborazione tra le nostre due aziende non solo ci permette di unire i più alti standard di qualità con una capacità produttiva potenziata, ma trasmette anche un messaggio importante: affrontare progetti ambiziosi è possibile quando si combinano professionalità, innovazione e un’autentica attenzione alla sostenibilità”, ha dichiarato Daniele Francia. “Il capitale umano è il vero pilastro del nostro lavoro: senza la passione e l’impegno dei nostri artigiani, il Made in Italy perderebbe la sua essenza. Un sistema sostenibile deve prima di tutto saper rigenerare le risorse umane; la sostenibilità comincia proprio da qui, dalla capacità di formare e valorizzare i talenti del futuro. In un’epoca in cui la tecnologia sembra voler sostituire l’uomo, il nostro settore continua a dimostrare quanto sia fondamentale l’aspetto umano e l’emozione nel processo creativo. Il Made in Italy ha ancora molto da insegnare al mondo grazie a questi valori” ha concluso Matteo Antonacci.


Ed è proprio ad elementi di alto artigianato e da un’attenzione particolare alla sostenibilità dei materiali, che si è ispirato il design dello stand, confermando l’efficacia dell’approccio sinergico di Antonacci Falegnamerie e DF Francia. Lo spazio espositivo, realizzato dal designer Marco Cervellieri e coordinato da Corrirossi Management, ha riscosso un ottimo apprezzamento, grazie anche alla collaborazione con partner d’eccezione come Valeri per i metalli, Stone Arredo per il marmo, Profili per l’illuminazione, British Fires per il camino elettrico ad acqua e PIX per la struttura dei due sales table, che hanno contribuito a valorizzare il concept dello stand. La scultura centrale in bronzo realizzata dai fratelli Cristiano e Patrizio Alviti ha attratto l’attenzione dei visitatori, rafforzando l’immagine di aziende capaci di coniugare bellezza e funzionalità. Lo stand, sintesi perfetta di eleganza e innovazione, ha anche ricevuto un importante riconoscimento: il Building-Construction Architecture Design Awards 2024 da parte dell’organizzazione dell’evento Edilsocial Expo B-CAD. “Lo stand ha rappresentato al meglio la filosofia delle due aziende, unite dal comune intento di voler guardare al futuro, offrendo un servizio di alto livello, in cui l’attenzione al dettaglio è il suo segno distintivo” – ha dichiarato Marco Cervellieri, Interior e Lighting Designer dello stand. Grazie al successo di Edilsocial Expo B-CAD 2024, Antonacci Falegnamerie e DF Francia si preparano dunque a rafforzare la loro presenza sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di realizzare progetti sempre più personalizzati e sostenibili, confermando una visione orientata all’eccellenza e all’innovazione.

Nato, Rutte: Trump? Se la Russia vince in Ucraina è un rischio anche per gli Usa

Nato, Rutte: Trump? Se la Russia vince in Ucraina è un rischio anche per gli UsaMilano, 7 nov. (askanews) – “Se la Russia avesse successo in Ucraina, sarebbe un rischio per la sicurezza. Un rischio per la sicurezza non solo per l’Europa. Ma anche per l’America. Ed ecco perché ci siamo dentro insieme”. Lo ha detto Mark Rutte in olandese, entrando alla Puskas Aréna di Budapest.


La giornalista gli ha allora replicato: “Non mi sentirei completamente rassicurato come ucraino”. E Rutte ha risposto: “Anche lui, Zelensky ovviamente dovrà assicurarsi di ricostruire il suo rapporto con Trump. Ha già iniziato a farlo” ha aggiunto, precisando “a New York. Qualche mese fa. Si sono già chiamati ieri. Quindi Zelensky è perfettamente in grado di costruire da solo quella relazione”. “L’interesse è collettivo”, ha poi aggiunto sottolineando che non riguarda solo Europa o America ma “anche paesi come la Corea del Sud e Giappone”.

Usa2024, Legale Usa: con Trump principe Harry rischia lasciare Paese

Usa2024, Legale Usa: con Trump principe Harry rischia lasciare PaeseMilano, 7 nov. (askanews) – “Gli avvocati del principe Harry saranno molto impegnati nei prossimi quattro anni, poiché Donald Trump ha chiarito che se tornasse in carica, cercherebbe di far espellere Harry dal Paese”. Lo dice ad askanews Alphonse Provinziano, avvocato italoamericano e fondatore dello studio legale statunitense Provinziano & Associates, un vero principe del foro in California nonché raro esperto certificato in diritto di famiglia dal Consiglio di specializzazione legale dello Stato (solo l’1% degli avvocati specializzati in diritto di famiglia nello Stato ha ottenuto questa certificazione).


Secondo Provinziano “l’amministrazione di Joe Biden aveva protetto Harry. Una causa intentata dalla Heritage Foundation per chiedere maggiori informazioni è stata respinta, ma Trump potrebbe avere la meglio se si scoprisse che Harry non era stato sincero sul suo passato consumo di droga nella sua domanda di visto, nonostante lo abbia ammesso nella sua autobiografia e in varie interviste nel corso degli anni”. Trump ha ripetutamente affermato di pensare che a Harry non dovrebbe essere consentito di rimanere negli Stati Uniti poiché ha “tradito la regina”, oltre alla macchia per il fatto di non essere stato disponibile a parlare del suo passato consumo di droga nella sua domanda di visto.


In passato alcuni media in lingua inglese hanno parlato di un vero e proprio odio di Donald Trump per il principe Harry che metterebbe a rischio il suo futuro negli Stati Uniti. Greg Swenson, presidente dei Republicans Overseas UK, ha attaccato duramente Harry per aver scritto dell’assunzione di droghe nelle sue memorie, ovvero in “Spare”. Swenson ha anche detto a The Sun: “A Donald Trump non piacciono Harry e Meghan. Ama il Re ma non gli importa affatto di Harry”. E ancora: “Hanno incriminato Trump per aver travisato una voce di contabilità: si potrebbe sostenere che travisare l’uso di droga su un modulo per il visto sia più grave”.


L’ammissione sull’uso di droghe ha poi scatenato un’accesa polemica sulla questione se gli fosse consentito di rimanere nel Paese. Il think tank americano The Heritage Fund aveva già fatto ricorso contro la decisione dell’amministrazione Biden di mantenere riservati i dettagli del visto di Harry. Uno dei requisiti del visto è che l’interessato debba spuntare una casella per verificare se abbia assunto droghe, e molti ipotizzano che possa aver mentito. Tuttavia non si sa cosa fosse scritto sul modulo del visto di Harry. Ma tra le affermazioni contenute in “Spare”, Harry fa riferimento alle volte in cui si fece di cocaina a 17 anni, prima di sperimentare funghi allucinogeni e fumare marijuana. Ciò ha spinto un gruppo di esperti di Washington DC a chiedersi perché gli fosse stato permesso di entrare negli Stati Uniti nel 2020.


A questo si aggiungono le condizioni complicate del matrimonio con Meghan, che alcuni danno sull’orlo del baratro. Alcuni ritengono che se non gli fosse più consentito di vivere negli Usa, Harry potrebbe considerare il Portogallo dove possiede una casa.

Niccolò Fontana assume incarico di ambasciatore d’Italia in Iraq

Niccolò Fontana assume incarico di ambasciatore d’Italia in IraqRoma, 7 nov. (askanews) – Niccolò Fontana ha assunto oggi l’incarico di ambasciatore d’Italia a Baghdad. Lo rende noto la Farnesina.


Nato a Firenze il 6 luglio 1975, dopo aver conseguito la Maturità linguistica, Fontana si laurea in Scienze Politiche presso la facoltà “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze nel 1999. In seguito ad esame di concorso, il 29 dicembre 2000 è nominato Segretario di Legazione in prova nella carriera diplomatica. Dopo il primo incarico al Cerimoniale Diplomatico della Repubblica, nel 2004 assume come Secondo Segretario commerciale presso l’Ambasciata d’Italia a Santiago del Cile, ove svolge le funzioni di responsabile dell’Ufficio economico-commerciale in anni di forte sviluppo dei rapporti bilaterali e di costante crescita dell’interscambio e degli investimenti italiani nel Paese.


Nel 2008 è incaricato delle funzioni di Primo Segretario all’ambasciata a Washington, dove si occupa di politica interna statunitense, di rapporti con il Congresso e di temi di diplomazia pubblica. Nel 2012 Fontana rientra a Roma per prendere servizio presso il Servizio per la Stampa e la Comunicazione istituzionale della Farnesina, quale Capo dell’Ufficio Stampa italiana ed estera. Nel 2014 assume come Capo dell’Ufficio economico-commerciale all’Ambasciata a Mosca.


Nel 2019 è assegnato, come Primo Consigliere, alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York, ove si occupa di riforma del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, di procurement a beneficio delle aziende italiane e dei rapporti con il personale italiano nel sistema onusiano. Dal 2022 presta servizio come Vice Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale, e Direttore Centrale per la Comunicazione, della Farnesina. In tale veste, ricopre l’incarico di Portavoce del Ministero, occupandosi della comunicazione istituzionale della Farnesina e della sua rete diplomatico-consolare, e curando in prima persona la comunicazione del Ministro degli Esteri nel corso delle missioni all’estero e in occasione di incontri ed eventi internazionali in Italia.


Nel 2024 è nominato Ambasciatore d’Italia presso la Repubblica d’Iraq. Nel 2013 è insignito del Cavalierato dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Ha servito, quale volontario, nel 7° Reggimento Alpini di Feltre, partecipando anche alla missione NATO SFOR in Bosnia. Sposato dal 2003 con Tania Morrocchi, è padre di Pietro, Ginevra e Cosimo.

Tajani: Trump è un amico sicuro dell’Italia

Tajani: Trump è un amico sicuro dell’ItaliaRoma, 7 nov. (askanews) – Donald Trump? E’ un “amico sicuro dell’Italia” e gli italo-americani sono un “legame potente” con il nuovo presidente degli Stati uniti. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera.


“Gli Usa sono una grande democrazia. Sono contento che il popolo degli Stati Uniti abbia deciso con chiarezza a chi affidarsi per i prossimi 4 anni”, ha detto Tajani.“Sono contento che la decisione sia stata presa in maniera pacifica, serena, al momento senza scontri. Il nuovo presidente è stato eletto con una chiara maggioranza di elettori votanti e di grandi elettori: non c’è incertezza su cosa hanno scelto gli americani”, ha continuato il vicepremier.


Trump, secondo Tajani, “è un amico sicuro dell’Italia, e gli italo-americani sono un legame potente fra la nostra nazione e il nuovo presidente. Sono sicuro che il governo italiano e la nuova amministrazione americana sapranno lavorare insieme per proteggere i nostri popoli”.Preoccupa, tuttavia, il rischio che Trump innalzi i dazi provocando una guerra commerciale. “Dovremo evitare uno scontro sui dazi, parlando e negoziando: l’interscambio Ue-Usa nel 2023 ha sfiorato gli 850 miliardi di euro, con un saldo commerciale a favore dell’Europa di 156 miliardi di euro. La sola Italia ha avuto nel 2023 un saldo positivo di 40 miliardi di euro, gli Usa sono il nostro secondo mercato dopo la Germania”, ha ricordato Tajani. “L’export – ha proseguito – è la vita stessa dell’Italia. Trump ha sempre dimostrato di guardare con occhio attento all’Italia, già in passato ha fatto scelte diverse per noi rispetto ad altri Paesi”.


 

La Germania verso il voto anticipato

La Germania verso il voto anticipatoMilano, 7 nov. (askanews) – Germania a un passo da elezioni legislative anticipate dopo il siluramente del ministro delle finanze, il liberale Christian Lindner, su decisione del Cancelliere, Olaf Scholz. La maggioranza di governo, che si regge su una coalizione “semaforo” composta da socialdemocratici, verdi e liberali, sembra infatti arrivata al capolinea.


“Abbiamo bisogno di un governo efficace che abbia la forza di prendere le decisioni necessarie per il nostro Paese. Questo è ciò di cui mi sono preoccupato negli ultimi tre anni. Questo è ciò che mi preoccupa adesso” ha detto Scholz in un video pubblicato sui social. “Ho chiesto al presidente federale di destituire il ministro delle finanze. Chiunque si rifiuti di trovare una soluzione a questa situazione agisce in modo irresponsabile. Non esiste alcuna base di fiducia. Ho prestato giuramento: terrò sempre presente il benessere di tutto il nostro Paese” ha aggiunto il cancelliere.


“Questo o/o è veleno. O la sicurezza o la coesione, il sostegno all’Ucraina o l’investimento nel futuro della Germania: creare questa dicotomia è sbagliato, pericoloso e del tutto inutile. Non darò ai cittadini questa scelta” ha continuato.