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Tajani: rispettiamo la Corte costituzionale dell’Albania, ottimista su decisione

Tajani: rispettiamo la Corte costituzionale dell’Albania, ottimista su decisioneTirana, 22 dic. (askanews) – Missione in Albania per il ministro degli Esteri Antonio Tajani, per i tradizionali auguri di Natale ai militari impegnati all’estero e un incontro con il capo dell’esecutivo di Tirana, Edi Rama. Una visita che ha consentito al titolare della Farnesina di ritornare sul Protocollo firmato dai due Paesi per una gestione ordinata dei flussi migratori. “Noi rispettiamo le decisioni della Corte costituzionale albanese”, che ha sospeso l’accordo in attesa di una revisione. “Quando avrà deciso, procederemo”, ha detto il ministro.

La Corte costituzionale ha sospeso la sua attuazione dopo la presentazione di due ricorsi dell’opposizione, che ha sollevato dubbi sulla costituzionalità del testo. La prima udienza è prevista per il 18 gennaio. Se arriverà il via libera, il Protocollo sarà approvato dal Parlamento il giorno stesso e “l’Albania aiuterà l’Italia a raccogliere migranti che devono essere accompagnati nei loro paesi di origine” ha spiegato il ministro, assicurando che “sarà rispettato il diritto delle persone” che saranno trasferite con navi militari italiane nelle due aree messe a disposizione dall’Albania per l’identificazione dei migranti e l’esame della richiesta di protezione internazionale. “Non mi sono permesso valutazioni sull’esito della decisione, sarei stato scorretto”, ha poi aggiunto Tajani dopo l’incontro con Rama. “Voglio essere ottimista, sperando che in tempi rapidi ci sia una risposta positiva, così da andare avanti con questo progetto”. Al suo arrivo nel Paese dei Balcani occidentali, il vicepremier si è recato in visita al porto di Shengjin, area destinata ad ospitare la struttura in cui avrà luogo la prima identificazione degli immigrati. La seconda si trova a Gjader, tra le città di Lezha e Scutari. “La collaborazione nella lotta contro i trafficanti di esseri umani” rappresenta il fulcro centrale dell’accordo con Tirana, ha detto Tajani.

Nel porto di Shengjin sorgerà una struttura dedicata alle attività di soccorso, di prima assistenza e di rilevamento segnaletico e di impronte digitali. Nella seconda struttura sarà svolto l’esame della domanda di protezione internazionale e, per chi non ne avrà i requisiti, saranno effettuate le procedure per il rimpatrio. I due centri funzioneranno secondo la normativa italiana, europea e internazionale in materia, ha ricordato Tajani. Le procedure saranno quelle italiane e saranno svolte esclusivamente dalle autorità italiane amministrative e giudiziarie. “I centri saranno vicino a un ospedale, quindi anche per quanto riguarda gli aspetti sanitari tutti gli immigrati che arriveranno in Albania saranno tutelati nel modo migliore possibile”, ha aggiunto il ministro. Dopo aver lasciato il porto di Shengjin, Tajani si è diretto presso la sede dei Finanzieri italiani di stanza a Durazzo. I militari sono in tutto 24: nove di questi sono dispiegati a Valona. Il vicepremier ha testimoniato loro “la vicinanza” e “la riconoscenza” dell’Esecutivo e dello Stato per il lavoro fatto ogni giorno. “Siete l’immagine dell’Italia e parte importante della nostra politica estera”, “un fiore all’occhiello del Paese”, ha detto Tajani ai militari presenti.

L’occasione della visita è stata infine utile anche per affrontare un tema d’attualità politica: il voto sul Mes. Tajani ha spiegato che “apportando delle correzioni”‘ Forza Italia è “favorevole” alla sua approvazione. “Le nostre critiche al Mes sono critiche europeiste e non sovraniste, che abbiamo sempre fatto”, ha aggiunto il ministro, che non vede un rischio di isolamento dell’Italia a Bruxelles né motivi di una possibile spaccatura all’interno dell’esecutivo. “Il voto diverso in Parlamento ieri non ha niente a che vedere con la solidità del governo o la coesione della maggioranza”, ha precisato, prima di lanciare una “sfida” alla sinistra: l’opposizione sta utilizzando il Mes, pur nelle sue divisioni e nelle sue contraddizioni, come una questione di interesse nazionale. Non ho sentito una parola sull’Unione bancaria e sull’armonizzazione fiscale. Se vogliamo una politica macroecomica europea dobbiamo avere un pacchetto complessivo. La sfida che lancio alla sinistra è questa”. (di Corrado Accaputo)

Usa, Inflazione PCE novembre -0,1%, scende a +2,6% dato annuale

Usa, Inflazione PCE novembre -0,1%, scende a +2,6% dato annualeNew York, 22 dic. (askanews) – L’inflazione negli Stati Uniti ha decelerato in novembre dopo il rialzo di ottobre. La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolarla, il dato Pce (personal consumption expenditures price index), è scesa dello 0,%. Su base annuale è cresciuta del 2,6%, molto meno del +3% di ottobre e del +3,4% registrato in settembre.

La componente “core” del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,1% rispetto al mese precedente, quando aveva registrato un +0,3% e del 3,2% rispetto a un anno prima, meno del +3,5% registrato in ottobre. Analisti attendevano un aumento del 3,3% per il dato PCE core. Il valore Pce è contenuto nel dato diffuso dal dipartimento del Commercio relativo ai redditi personali e alle spese ai consumi. I cali riflettono gli effetti delle politiche restrittive messe in atto dalla Banca Centrale Usa.

Albania, Tajani a militari Gdf: “L’Italia vi è riconoscente”

Albania, Tajani a militari Gdf: “L’Italia vi è riconoscente”Tirana, 22 dic. (askanews) – Il governo italiano “vuole essere vicino a tutti i militari in missione all’estero”: “è giusto durante le festività che sentiate la vicinanza dell’Esecutivo e dello Stato italiano che vi è riconoscente per quello che fate tutti i giorni. Siete l’immagine dell’Italia e parte importante della nostra politica estera”. È quanto ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrando a Durazzo una rappresentanza dei 24 militari della Guardia di Finanza.

“Voi, come tutti i vostri colleghi che indossano un’uniforme, siete protagonisti di missioni di pace, di missioni che servono a contrastare il traffico di esseri umani, di droga, di armi” in un contesto che spesso “non è facile”, ha sottolineato Tajani, ricordando alcune delle missioni in cui sono impegnati i militari italiani all’Estero. Tajani, tra le altre, ha ricordato la Fregata che andrà a garantire la sicurezza dei trasporti nel Mar Rosso, i militari impegnati nella missione Unifil in Libano, in Kosovo, in Bosna-Erzegovina, in Africa. E “la presenza dei nostri militari serve ad aprire la strada alla presenza economica e politica: l’obiettivo e far crescere l’Italia”, ha aggiunto, sottolineando la presenza di tante aziende italiane in Albania.

“Attraverso di voi voglio far arrivare gli auguri del governo a tutti coloro che indossano l’uniforme, che rendono onore sempre a costo di grandi sacrifici” e il “senso di riconoscenza dello Stato e del governo”. E come “segnale di gratitudine sentita e convinta”, il governo “ha deciso di dedicare una parte della manovra al rinnovo del contratto del comparto sicurezza e difesa”, ha concluso Tajani. I militari “danno prestigio e credibilità al nostro Paese e sono “il fiore all’occhiello” dell’Italia.

Mes, Tajani: nessun rischio di isolamento a Bruxelles (e nemmeno per la solidità del governo)

Mes, Tajani: nessun rischio di isolamento a Bruxelles (e nemmeno per la solidità del governo)Tirana, 22 dic. (askanews) – “Non mi pare” ci sia un rischio di isolamento dell’Italia a Bruxelles dopo il voto del Parlamento sul Mes. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della sua visita in Albania. “È più importante la Costituzione europea o la riforma del Mes? È più importante la prima” e “la Francia e l’Olanda hanno bocciato la Costituzione europea e non mi pare che siano additate o nemiche dell’Europa, quindi nessuna ricaduta” nei rapporti con l’Europa, ha sottolineato Tajani, aggiungendo: “e non mi pare siano isolate”.

“La posizione di Forza Italia è diversa da quella della Lega e di Fratelli d’Italia, non siamo lo stesso partito e il governo non si basa sulla riforma del Mes”, ha inoltre sottolineato il ministro degli Esteri, aggiungendo che “il voto diverso in Parlamento ieri non ha niente a che vedere con la solidità del governo o la coesione della maggioranza”. “Siamo partiti diversi e il Mes non faceva parte degli accordi del governo o del programma elettorale”, ha sottolineato Tajani.

Strage di Praga, resta da identificare una delle 14 vittime. Alcuni stranieri tra i feriti

Strage di Praga, resta da identificare una delle 14 vittime. Alcuni stranieri tra i feritiRoma, 22 dic. (askanews) – Almeno tre stranieri sono rimasti feriti nella sparatoria avvenuta ieri all’Università Carlo di Praga. Lo ha dichiarato il ministero degli Interni ceco.

“Tra le persone ferite nell’attacco dell’uomo armato alla Facoltà di Lettere dell’Università Carlo ci sono tre stranieri, tra cui un cittadino dei Paesi Bassi e due cittadini degli Emirati Arabi Uniti”, ha scritto il ministero sul suo profilo X, l’ex Twitter. Per il momento, la polizia ha confermato che almeno 25 persone sono rimaste ferite, 10 delle quali gravemente. Inoltre, il ministro degli Interni ceco Vit Rakusan, citato dal portale Novinky.cz, ha dichiarato che gli esperti hanno identificato 13 delle 14 persone uccise nella sparatoria.

Praga è stata teatro di un omicidio di massa ieri, quando uno studente, David Kozak, ha aperto il fuoco all’Università Carlo nel centro della capitale ceca, sparando dai . La polizia ha dichiarato che l’attentatore si è suicidato. Secondo il capo della polizia ceca Martin Vondrasek, l’aggressore, 24 anni, si è recato a Praga dalla città di Hostoun con l’idea di togliersi la vita. Inoltre, prima della segnalazione della sparatoria, è stato trovato a Hostoun un corpo identificato come quello del padre dell’aggressore, ha dichiarato Vondrasek.

Le autorità della Repubblica Ceca stanno anche lavorando sulla teoria che il killer dell’università di Praga sia responsabile anche della morte di due persone la scorsa settimana nella foresta di Klanovicky, vicino alla capitale. La convinzione è che il killer, che non ha precedenti penali, abbia scelto le sue vittime a caso. La polizia ceca ha annunciato che sta intensificando le misure di sicurezza nelle scuole e in altri obiettivi sensibili dopo la sparatoria.

“A partire da oggi, abbiamo adottato misure preventive a livello nazionale in relazione agli obiettivi sensibili e alle scuole. Non abbiamo informazioni su alcuna minaccia specifica e si tratta in realtà di una precauzione, un segnale che siamo qui e pronti”, ha scritto la polizia sul suo profilo X. questi luoghi, ha avvertito.

Israele ad Hamas: sette giorni di tregua in cambio della liberazione di 35 ostaggi

Israele ad Hamas: sette giorni di tregua in cambio della liberazione di 35 ostaggiRoma, 22 dic. (askanews) – Israele ha proposto ad Hamas una pausa umanitaria di una settimana in cambio della restituzione di 35 ostaggi detenuti dal movimento integralista islamico palestinese, tra i quali feriti, donne e anziani. Lo ha riferito la Cnn, citando un alto funzionario statunitense.

Il funzionario si è rifiutato di commentare se il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, abbia risposto all’ultima proposta di Israele sul rilascio degli ostaggi. Il gruppo di 35 ostaggi potrebbe includere i tre uomini anziani rapiti dal kibbutz Nir Oz, nel sud di Israele, vicino al confine con la Striscia di Gaza, che sono apparsi di recente in un video diffuso dall’ala militare di Hamas. Nel frattempo, i funzionari statunitensi continuano a credere che ci sia la possibilità di ottenere il rilascio di altri ostaggi, malgrado ieri Hamas abbia dichiarato che non accetterà alcun colloquio per uno scambio di prigionieri fino a quando Israele non avrà terminato la sua operazione militare nella Striscia di Gaza.

Il 7 ottobre, Hamas ha lanciato un attacco missilistico su larga scala contro Israele dalla Striscia di Gaza, mentre i suoi combattenti hanno violato il confine, aprendo il fuoco contro i militari e i civili. Di conseguenza, oltre 1.200 persone in Israele sono state uccise e altre 240 sono state rapite. Israele ha lanciato attacchi di rappresaglia, ha ordinato il blocco totale di Gaza e ha lanciato un’incursione di terra nell’enclave palestinese con l’obiettivo dichiarato di eliminare i combattenti di Hamas e salvare gli ostaggi. Oltre 20mila persone sono state uccise finora a Gaza a causa degli attacchi israeliani, secondo le autorità locali. Il 24 novembre, il Qatar ha mediato un accordo tra Israele e Hamas per una tregua temporanea e lo scambio di alcuni prigionieri e ostaggi, oltre alla consegna di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Il cessate-il-fuoco è stato prorogato più volte ed è scaduto il 1 dicembre.

Ministro Tajani in Albania: auguri a Gdf e incontro con Edi Rama

Ministro Tajani in Albania: auguri a Gdf e incontro con Edi RamaTirana, 22 dic. (askanews) – Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, è arrivato oggi a Tirana, in Albania, per essere vicino ai militari italiani impegnati nelle missioni all’estero in occasione delle festività natalizie e portare loro gli auguri a nome del Governo. Al suo arrivo a Tirana, Tajani è stato accolto dall’omologo Igli Hasani, con cui ha avuto un breve colloquio all’aeroporto.

Tajani visiterà il Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza (Nufrom) di base a Durazzo. Nata inizialmente per contrastare il traffico di esseri umani, la missione dei nostri finanzieri, che opera in Albania da 26 anni, svolge un ruolo di primo piano nel contrasto ai traffici illeciti via mare e nella formazione delle forze di polizia albanesi. A Tirana, successivamente, il Vicepremier incontrerà il Primo Ministro albanese, Edi Rama. “Il rapporto con l’Albania è d’importanza strategica per l’Italia”, ha commentato Tajani alla vigilia della missione, “e intendiamo rendere la nostra cooperazione in materia migratoria un modello di riferimento”. Tajani ha inoltre aggiunto che “le relazioni italo-albanesi sono estremamente ricche e articolate: vogliamo dare seguito al lavoro che stiamo facendo per rafforzare la cooperazione in ambito economico e continueremo a sostenere l’Albania nel processo di adesione all’Unione europea”.

Il Vicepremier si recherà anche al porto di Shengjin per effettuare un sopralluogo nell’area dove sorgerà il centro per l’identificazione dei migranti, così come previsto dal Protocollo sulla cooperazione in materia migratoria Italia-Albania, sottoscritto a Roma lo scorso 6 novembre. In serata, prima del rientro a Roma, svolgerà una breve visita all’Università Cattolica Nostra Signora del Buonconsiglio.

Tunnel sotto la manica chiuso per sciopero, tutti i treni sospesi

Tunnel sotto la manica chiuso per sciopero, tutti i treni sospesiRoma, 21 dic. (askanews) – Uno sciopero inaspettato dei dipendenti francesi di Eurotunnel, la società che gestisce il tunnel sotto la Manica, ha portato alla chiusura della struttura, nella quale non transitano più treni da giovedì a mezzogiorno. Tutti i treni Eurostar che circolano nel tunnel così come le navette che trasportano auto e camion sono bloccati fino a nuova disposizione, mentre sono già iniziate le prime partenze per le vacanze.

Lo sciopero, indetto dai sindacati francesi, ha portato “alla completa interruzione del servizio e alla chiusura dei nostri terminal in Francia e nel Regno Unito”, ha affermato in un comunicato Getlink, la società madre di Eurotunnel. “Le organizzazioni sindacali hanno rifiutato il bonus eccezionale di 1.000 euro annunciato a fine anno dalla direzione e hanno indetto uno sciopero per chiederne il triplo”, ha continuato la direzione. L’annuncio della cancellazione dei treni pomeridiani dalla stazione di St-Pancras a Londra per Parigi, Bruxelles e Amsterdam ha provocato il panico tra i passeggeri, secondo un giornalista dell’AFP presente sul posto. I tanti viaggiatori che progettavano di tornare in Francia o in Belgio per le vacanze si sono precipitati ai loro telefoni per provare a cambiare il biglietto per il giorno successivo, o per prenotare velocemente uno dei voli ancora disponibili dalla capitale britannica. La compagnia Eurotunnel ha consigliato a tutti gli utenti di X di rinviare il proprio viaggio.

Gli agenti dell’accoglienza e quelli della sicurezza della stazione, che sembravano colti di sorpresa, hanno dovuto allontanare i passeggeri che avevano già superato i controlli di sicurezza e si trovavano sulla banchina.

Società, le parole che hanno definito il mondo nel 2023

Società, le parole che hanno definito il mondo nel 2023Roma, 21 dic. (askanews) – Il 2023 è stato un anno pieno di avvenimenti, le cui implicazioni si sono spesso avvertite anche a livello internazionale: dall’inflazione al peggioramento dell’emergenza climatica all’escalation dei conflitti geopolitici internazionali. Sono stati però anche mesi colmi di innovazioni tecnologiche e nuovi trend, tra la popolarizzazione dell’intelligenza artificiale e il fenomeno “Barbenheimer”.

Questi, informa una nota, sono solo alcuni degli elementi i che hanno caratterizzato il panorama di quest’anno, ciascuno accompagnato da termini e espressioni peculiari entrate a far parte del dibattito pubblico; così gli esperti e le esperte di Babbel – la piattaforma per l’apprendimento delle lingue che offre lezioni live e su app – propongono l’annuale retrospettiva linguistica, un viaggio nel tempo attraverso l’analisi di alcune delle parole protagoniste dell’anno trascorso. “Come sempre, il nostro impegno nell’analizzare i mesi passati e nell’elaborare la retrospettiva ha come obiettivo quello di raccogliere i termini che, illustrando fenomeni e eventi di rilievo, siano in grado di restituire un’immagine dei tempi che viviamo”, ha spiegato Sofia Zambelli, linguista e Curriculum Manager di Babbel Live. “Da linguista è poi interessante osservare come la lingua d’uso e lo slang mutino nel tempo, seguendo l’evoluzione del contesto extralinguistico e rivelandone sfumature talvolta inattese e sorprendenti”.

Il clima, l’ambiente e i disastri naturali: un anno da record Luglio 2023 è stato il mese più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media mondiale che ha superato, per la prima volta nella Storia, i 17 gradi celsius. Anche gli oceani e i mari hanno vissuto quello che esperti e esperte chiamano un “annus horribilis”: sempre nel mese di luglio, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto la temperatura superficiale di 30 gradi, di 5 punti percentuali sopra la media, mettendo a serio rischio gli equilibri che caratterizzano gli ecosistemi marini. Sono stati molti anche gli eventi catastrofici che hanno interessato le varie parti del mondo, accompagnati da un lessico specifico soggetto a variazioni locali.

Wildfire: letteralmente “fuoco selvaggio”, “fuoco non domato”, questo termine si usa nel mondo anglosassone per descrivere gli incendi, in particolare quelli boschivi; quest’anno, purtroppo, specialmente nei mesi di luglio e agosto, durante i quali molte zone del Mediterraneo, tra cui Grecia e Italia, si sono trovate in fiamme, il termine è stato menzionato molto spesso nei media. Stato di emergenza: nel 2023 sono state protagoniste di gravi alluvioni numerose regioni d’Italia, tra cui Emilia Romagna, Toscana e Marche. L’impatto di tali inondazioni, manifestatesi con una forza senza precedenti, è stato tale da richiedere la dichiarazione, per dodici mesi a partire da agosto, dello “stato di emergenza”. Tale condizione giuridica speciale, invocata in presenza o in imminenza di eventi catastrofici come terremoti, incendi, crisi sanitarie e alluvioni, permette di ricorrere a misure straordinarie al fine di proteggere cittadini e cittadine e riparare eventuali danni. Ciarán: questa la denominazione conferita al ciclone che, nel mese di novembre, si è abbattuto con particolare veemenza su Regno Unito, Francia, Spagna e Italia, con venti che hanno superato i 200 chilometri orari; Ciarán è un nome proprio maschile di origine irlandese, e significa “piccolo buio”, “piccolo oscuro”.

Se il 2022 ha visto l’inizio della guerra in Europa, il 2023 ne ha purtroppo testimoniato la continuazione; in contemporanea, l’escalation del conflitto in Medio Oriente ha innescato reazioni in tutto il mondo. In Italia, dove si è discusso intensamente di diritti civili e sociali, i recenti avvenimenti hanno portato una rinnovata attenzione su questioni cruciali. War fatigue: letteralmente “affaticamento da guerra” o “stanchezza da guerra”, negli ultimi mesi questa espressione ha cominciato ad apparire nei media internazionali in relazione alla guerra in Ucraina – anche nelle varianti “Ukraine war fatigue” e “Ukraine fatigue”. Il riferimento è al progressivo disinteressamento da parte dell’Occidente nei confronti delle sorti dell’Ucraina: a quasi due anni dall’invasione russa molti cittadini e cittadine temono di non poter più contare sull’appoggio promesso. Ceasefire: letteralmente “cessate il fuoco”, questa espressione inglese è stata adottata in tutto il mondo in seguito all’aggravarsi della situazione palestinese nell’autunno del 2023. Chi invoca il “ceasefire” chiede che vengano sospese tutte le attività militari per un determinato periodo di tempo nella zona colpita dal conflitto. Questo provvedimento può essere dichiarato unilateralmente o negoziato tra le parti in conflitto e mira a garantire la pace, almeno in via temporanea. “Mamma, distruggi tutto”: “Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto”: recita così la poesia dell’ attivista peruviana Cristina Torre Càceres divenuta virale a metà novembre in reazione alla notizia della morte della ventiduenne Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Questo assassinio ha marcato il 103esimo femminicidio registrato in Italia nel 2023 e ha spinto attivisti e attiviste, soprattutto donne, a chiedere l’impegno immediato di governo e cittadini nel contrastare questo fenomeno sistemico profondamente radicato nella società. Sono stati molti gli eventi e i fenomeni che hanno attirato l’attenzione della collettività, anche nel 2023. Eccone alcuni, secondo gli esperti e le esperte di Babbel. Deepfake: il 2023 è stato l’anno del boom mediatico dell’intelligenza artificiale, con il lancio di numerosi nuovi strumenti resi accessibili al pubblico e il conseguente diffondersi di una grande quantità di neologismi. Tra questi, il termine “deepfake” ha fatto il giro del web quando hanno cominciato ad apparire online video e immagini sintetici manipolati digitalmente per sostituire in modo convincente le sembianze di una persona con quelle di un’altra. Secondo gli esperti di Babbel, il termine è una parola macedonia che unisce “deep learning” – una tecnica di machine learning con la quale il computer impara a fare ciò che viene naturale all’essere umano – e “fake”, “falso, contraffazione”. Coronation: il 6 maggio 2023, a settant’anni da quella della madre, l’incoronazione di Charles III, Re del Regno Unito e degli altri 14 regni del Commonwealth, è stata in grado di attirare l’attenzione di molti spettatori anche al di fuori dello Stato insulare. Tra gli ospiti dell’Abbazia di Westminster si sono potuti contare i membri di altre famiglie reali d’Europa, leader politici internazionali, attori e pop star, tra cui Katy Perry, Lionel Richie e Nick Cave. Sommergibile: il 18 giugno 2023 si perdevano le tracce del sommergibile Titan con a bordo cinque persone, tra equipaggio e turisti, diretti ad esplorare il relitto del Titanic, a circa quattro chilometri sotto il livello del mare. Nei giorni prima del ritrovamento dei primi resti riconducibili al sottomarino dell’azienda statunitense OceanGate, avvenuto quasi una settimana dopo la sua sparizione, i media del mondo intero ne hanno documentato meticolosamente la ricerca. Nel pieno dell’Antropocene, l’era dominata dall’essere umano, capita che gli animali facciano sentire la propria presenza in maniera inattesa e talvolta scomoda – complice anche, naturalmente, il cambiamento climatico. Granchio blu: ha fatto parlare di sé nei mesi estivi questo piccolo crostaceo originario dell’Atlantico la cui espansione nel Mediterraneo continua a destare molta preoccupazione: definito infatti come una specie aliena invasiva, questo organismo rischia di decimare numerose specie autoctone, mettendo a rischio l’equilibrio dell’ecosistema marino. L’animale prende il nome, com’è facile intuire, dalla sua caratteristica colorazione azzurra, la quale lo rende particolarmente riconoscibile. JJ4, Amarena e Bambotto: le orse JJ4 e Amarena e il cervo Bambotto sono stati protagonisti di alcuni episodi che hanno riacceso le discussioni in merito alla convivenza tra animali selvatici ed essere umano, nonché all’impatto del cambiamento climatico sull’habitat di molte specie. Nell’aprile di quest’anno il plantigrado JJ4, per proteggere i propri cuccioli, ha attaccato e ferito a morte un runner in Trentino-Alto Adige; dopo le proteste dei movimenti ambientalisti ed antispecisti si stanno ancora valutando alcune opzioni alternative all’abbattimento, come il trasferimento in un altro Paese. L’orsa Amarena e il cervo Bambotto, ben conosciuti dalle rispettive comunità locali per la loro docilità, sono stati invece vittime di brutali uccisioni in Abruzzo e Veneto nell’autunno 2023, suscitando lo sgomento di gran parte dell’opinione pubblica. Punaises: di tutt’altra pasta la specie invasiva che sta tormentando la Francia — quella delle cimici dei letti. Curiosa l’origine del loro nome francese: secondo gli esperti di Babbel, la parola punaises deriverebbe infatti dal latino putinasius, “che puzza”, a sua volta costituito dall’unione di putere (“puzzare”) e nasus (“naso”). Il riferimento connotativo è all’odore sgradevole spesso associato a questi fastidiosi insetti. Come ogni anno, la retrospettiva linguistica di Babbel ha una sezione dedicata alla pop culture. Se in quella del 2022 spiccavano parole come “corsivo” e “Eurovision”, quest’anno è caratterizzata da riferimenti a cinema e musica leggera internazionale. Barbenheimer e Barbiecore: il 21 luglio 2023 uscivano nelle sale, in contemporanea, i tanto attesi blockbuster “Barbie”, per la regia di Greta Gerwig, e “Oppenheimer” di Christopher Nolan. L’annuncio del lancio in sincrono di queste due pellicole agli antipodi ha dato adito a dibattiti e meme, con molti che si chiedevano se guardarli entrambi subito e, se sì, in quale ordine – e con quale outfit. Il fenomeno ha avuto una risonanza tale da guadagnarsi una denominazione specifica declinata in diversi neologismi sincratici, tra i quali Barbenheimer, Oppenbarbie, Barbieheimer e Boppenheimer. “Barbie”, in particolare, ha portato con sé anche una serie di trend e tendenze, sia online che offline, tra cui l’estetica Barbiecore, che trae ispirazione dai look tra il pop e il kitsch dominati dai toni del rosa shocking e del fucsia caratteristici della leggendaria bambola statunitense. Swifties e la Taylor Tax: il 2023 è stato anche l’anno di debutto dell’”Eras tour” della popstar internazionale Taylor Swift, tanto atteso dai cosiddetti “swifties”, la comunità affiatata di fan della cantautrice. La denominazione è, dal 2017, un marchio registrato: la musicista si è occupata infatti personalmente della questione, assicurando alla sua fandom un particolare status, nonché un’identità nel panorama mediatico, dove Taylor Swift – e ciò che le gira attorno – fa spesso parlare di sé. Ha fatto discutere a tal proposito negli scorsi mesi il costo di alcuni biglietti dei concerti rivenduti a cifre esorbitanti: allo scopo di contrastare questo tipo di speculazione tipica del mercato secondario l’IRS, l’equivalente statunitense dell’agenzia delle entrate, ha proposto la cosiddetta “Taylor Tax”: la mancata dichiarazione dei profitti derivanti dalla rivendita dei biglietti dei concerti potrebbe far incorrere in severi controlli da parte del fisco. O’ Mar For (Mare Fuori): ambientata in un carcere minorile di Napoli, Mare Fuori è stata una delle serie televisive italiane più di successo del 2023, offrendo uno scorcio sulla vita nell’istituto penitenziario minorile e analizzando le molteplici sfaccettature del capoluogo campano e della sua cultura. Il nome della serie è tratto dalla sigla (“O’ Mar For”), cantata in dialetto napoletano da uno dei protagonisti (Edoardo, interpretato da Matteo Paolillo): la canzone, che vanta oltre 45 milioni di ascolti su Spotify, si apre con un’altra espressione ormai entrata nella cultura pop, “Appicc n’ata sigarett…” (“Accendi un’altra sigaretta…”). L’uscita della terza stagione a febbraio e gli aggiornamenti sulle riprese della quarta hanno catturato l’attenzione dei media e conquistato milioni di telespettatori nel 2023. La popolarità della serie è stata tale da aver ispirato anche un musical, attualmente in tour nei principali teatri italiani, e da aver contribuito in maniera significativa alla popolarità di Napoli come meta turistica2.

Crosetto ringrazia Mattarella per “valori” trasmessi “ogni giorno”

Crosetto ringrazia Mattarella per “valori” trasmessi “ogni giorno”Milano, 21 dic. (askanews) – “Voi siete le gambe su cui questi valori camminano e le braccia con cui questi valori sono trasferiti dall’Italia al resto del mondo”. Lo ha detto in un collegamento in videoconferenza con i militari italiani impegnati nei teatri operativi in Italia e all’estero, il ministro della Difesa Guido Crosetto, negli auguri del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro stesso. Valori di “libertà, rispetto” e “valori universali”, ha precisato il ministro, “e in questo, anche grazie a quello che lei, Presidente, (e ai valori che) ogni giorno ci fa vedere”, ha aggiunto rivolgendosi a Mattarella.

“La cosa più difficile da imparare sono i valori: quelli che nei momenti bui, ci aiutano”, ha aggiunto Crosetto. “E noi nei prossimi periodi vivremo e stiamo vivendo, momenti drammatici, eventi in cui non ci può aiutare l’esperienza, perché l’esperienza non esiste. Ci muoviamo quindi solo sulla base dei valori, solo sulla base di quello che riteniamo giusto, solo sulla base che alcune persone più di altre sanno insegnarci con la vita, più che con le parole” ha detto. “Lei signor Presidente ha rappresentato e continua a rappresentare il saldo perno sul quale la nostra democrazia e anche la nostra Difesa possono contare” ha detto Crosetto. “Per ricordarci nei momenti bui, che si susseguono anche nelle democrazie, quale sia la via, la luce, il punto d’arrivo che tutti noi dobbiamo perseguire”. Nella sede del Comando operativo di vertice interforze erano presenti il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ed il comandante del Covi, generale Francesco Figliuolo.

La Difesa per lo Stato è “un luogo di sicurezza, di tranquillità, di aiuto, di solidità, di sostegno alle libere istituzioni. È il fondamento e la base della democrazia, è la sua terzietà, il suo essere sempre fedele nei secoli – rubo il motto all’Arma dei Carabinieri – e in quello che consente a una democrazia di sentirsi sicura, mai in pericolo, sempre difesa, sempre accettata, qualunque sia l’idea, il sesso, il colore della pelle. Questo è la Difesa. La Difesa è il presidio a quei valori che non cambiano e non mutano al mutare dei governi. Di quei valori che si sono tramandati”, ha aggiunto il ministro. “USO TERMINE FAMIGLIA QUANDO PARLO DI DIFESA”

“In questi giorni difficili ho pensato di ricordarmi – a nome di tutti voi, di tutti noi – dei figli di quelle persone che sono scomparse in servizio quest’anno” ha detto Crosetto. “I bambini – ha proseguito – di quelle persone riceveranno un regalo, portato da due Carabinieri, Presidente della Repubblica, a nome di tutto il personale della Difesa. Perché era giusto che a Natale la Difesa si sostituisse al padre che hanno perso. Me lo ha ricordato una bambina di 9 anni quando al funerale del papà mi ha detto: ‘papà mi aveva promesso degli orecchini’. Ecco glieli fornirà la Difesa, Presidente. Perché essere una famiglia significa questo”. Crosetto ha chiesto ai militari “lontani” che considerassero il gesto del regalo di Natale, come un gesto “fatto da ognuno di voi, perché questo significa essere una famiglia: la consapevolezza che nei momenti di difficoltà si è vicini, non si è abbandonati” ha spiegato.