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Meta annuncia lancio in Europa di Threads, app rivale di Twitter

Meta annuncia lancio in Europa di Threads, app rivale di TwitterNew York, 14 dic. (askanews) – L’amministratore delegato di Meta, Mark Zuckerberg ha annunciato, giovedì, il lancio di Threads, l’app rivale di Twitter, “a più paesi in Europa”, con l’intenzione di espandere il mercato oltre gli Stati Uniti.

Al momento del suo lancio iniziale, in luglio, Threads era stato reso disponibile per la maggior parte dei mercati di tutto il mondo, ma non nell’Unione Europea a causa delle norme stringenti sulla protezione dei dati nei servizi online. Gli utenti nell’UE possono scegliere di creare un profilo Threads collegato al proprio account Instagram o di utilizzarlo senza un profilo per cercare account, sfogliare e condividere contenuti, ma senza la possibilità di creare un post o interagire con i contenuti.

Meta, durante questi mesi ha lavorato per creare una versione web dell’app, un feed “following”, la possibilità di modificare un post e di effettuare ricerche con parole chiave, fino alla funzione di taggare gli argomenti.

La Bce conferma i tassi (e taglia le stime dell’inflazione) ma annuncia un taglio dello stock di titoli

La Bce conferma i tassi (e taglia le stime dell’inflazione) ma annuncia un taglio dello stock di titoliRoma, 14 dic. (askanews) – La Banca centrale europea ha confermato i livelli di tutti i tassi ufficiali per l’area euro. La decisione giunge al termine del Consiglio direttivo ed è in linea con le attese di mercati e analisti. A sorpresa, ha invece da subito preannunciato che dalla seconda metà del 2024 intende avviare una manovra di progressiva riduzione delle consistenze di titoli, prevalentemente pubblici, accumulati sul piano anticrisi Covid Pepp, mentre una manovra in tal senso è già in corso sul programma App.

Finora la Bce aveva sempre riaffermato che intendeva rinnovare l’integralità dei titoli in portafoglio sul Pepp fino a fine 2024. Ora, invece, dice che intende ridurre gli stock mediamente per 7,5 miliardi di euro al mese nel secondo semestre e che metterà fine ai rinnovi di bond da fine 2024. Intanto il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali resta quindi al 4,50%, il tasso sui depositi resta al 4% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,75%.

L’inflazione nell’eurozona ha mostrato continue attenuazioni e ora, al 2,4% a novembre dista meno di mezzo punto percentuale dall’obiettivo ufficiale dell’istituzione (2% simmetrico). La Bce afferma di attendersi una momentanea risalita nei mesi a venire. Al tempo stesso i tecnici dell’istituzione hanno rivisto al ribasso le previsioni di inflazione per l’area valutaria: al 5,4% quest’anno, al 2,75 sul 2024 e al 2,15 sul 2025.

I tecnici della Bce hanno rivisto al ribasso le previsioni di inflazione per l’area euro, stimano ora una media del 5,4% quest’anno, un 2,7% nel 2024 e 2,1% nel 2025 e poi un ulteriore calo all’1,9% nel 2026. Per l’inflazione di fondo (al netto di energia, alimentari ed altre voci) i tecnici della Bce stimano 5% quest’anno, 2,7% nel 2024, 2,3% del 2025 e 2,1% del 2026. Le nuove previsioni sono state riferite contestualmente alle decisioni del Consiglio direttivo. Lo scorso settembre la Bce aveva ritoccato al rialzo la previsione di inflazione di quest’anno al 5,6%, al ribasso al 3,2% quella sul 2024 e aveva limato l’attesa sul 2025 al 2,1%.

I tecnici della Bce hanno rivisto al ribasso anche le previsioni di crescita economica dell’area euro per quest’anno, allo 0,6%, e per il prossimo, allo 0,8%, mentre hanno confermato al +1,5% l’attesa di crescita del Pil dell’area sul 2025, indicando lo stesso livello anche sul 2026. Lo scorso settembre la Bce aveva rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica dell’area euro allo 0,7% su quest’anno, al +1% sul 2024 e al +1,5% sul 2025.

Ucraina, Zelensky al Consiglio europeo: l’Europa non ricada nell’indecisione, non è il momento di esitare

Ucraina, Zelensky al Consiglio europeo: l’Europa non ricada nell’indecisione, non è il momento di esitareBruxelles, 14 dic. (askanews) – “E’ molto importante che oggi l’Europa non ricada nell’indecisione. Nessuno vuole che l’Europa venga vista come inaffidabile oppure incapace di prendere le decisioni per cui si è preparata”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando in collegamento al Consiglio europeo di Bruxelles.

“Oggi – ha aggiunto – è un giorno speciale. E questo giorno passerà alla nostra storia. Che sia un bene o un male per noi, la storia catturerà tutto. Ogni parola, ogni passo, ogni azione e inazione. Chi ha combattuto per cosa. Quest’anno non abbiamo commesso alcun errore. Nemmeno uno. L’Europa ha vissuto quest’anno con dignità. Non c’è stata codardia, né indecisione. E Putin non ha guadagnato nulla nel corso dell’anno. Né nelle battaglie contro l’Ucraina, né nei suoi tentativi di dividere e umiliare gli europei. Ha perso tutto quest’anno. È fondamentale che abbia perso non solo in Ucraina, ma in ogni aspetto della vita europea. L’Europa ha mantenuto la sua unità. L’Europa non ha permesso che i suoi cittadini venissero trascinati in nessuna delle crisi che il Cremlino ha sempre sognato. Voi tutti avete capito che ora non è il momento delle mezze misure o delle esitazioni. L’Europa ha preso decisioni forti e le ha attuate in modo efficace. Sono grato per tale forza dell’Europa”.

Ucraina, Putin: ci sono 617mila soldati russi al fronte

Ucraina, Putin: ci sono 617mila soldati russi al fronteMilano, 14 dic. (askanews) – Ci sono 617 mila uomini al fronte e la situazione relativa alla disponibilità di droni per le truppe russe al fronte della guerra con l’Ucraina “sta migliorando”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in diretta tv. Putin ha sottolineato tuttavia che la situazione non è semplice, anche a causa della lunghezza del fronte che secondo la stima di Putin è di oltre 2000 km.

Putin rispondeva all’inviato di guerra del Primo Canale Dmitry Kulko che gli ha chiesto della carenza di droni. Il leader della Federazione Russa ha detto che la situazione sta migliorando e ha chiesto al giornalista di ammettere che ciò è vero. Kulko si è detto d’accordo e Putin ha parlato dell’aumento della fornitura e della produzione di droni. Putin ha anche parlato della situazione con le compagnie militari private parlando di una “lacuna” creata dal Ministero della Difesa. “C’è un problema. E penso che queste siano lacune che non avrebbero dovuto essere consentite dal ministero della Difesa”, ha detto il capo dello Stato, rispondendo alla domanda di un combattente a cui è stato negato il certificato di veterano di combattimento.

La situazione relativa all’assegnazione dello status di veterano ai soldati di compagnie militari private è una lacuna consentita dal ministero della Difesa della Federazione Russa, ha detto Putin. “Abbiamo avuto una mobilitazione parziale, abbiamo chiamato a raccolta 300.000 persone” ha detto Putin. “I ragazzi stanno combattendo bene, molto bene. Quattordici eroi della Russia. Penso che 244.000 siano nella zona di operazione militare speciale” ha aggiunto. “Dopodiché, abbiamo iniziato una campagna per attirare persone su base volontaria per firmare contratti con le forze armate. Ieri sera mi è stato detto che ne erano arrivati 486.000”, ha chiosato.

Putin svela numeri guerra in Ucraina e critica Usa “imperialisti”

Putin svela numeri guerra in Ucraina e critica Usa “imperialisti”Milano, 14 dic. (askanews) – Gli “obiettivi” della guerra in Ucraina per la Russia non cambiano e la guerra finirà solo quando Mosca li avrà raggiunti. Nulla di nuovo in questo dal presidente russo, Vladimir Putin che però nella odierna e lunga “linea diretta” tv di oltre 4 ore con la nazione – in format allargato a conferenza stampa di fine anno – ha rivelato alcune cifre che sinora non erano mai state ufficializzate. Ha detto in particolare quante persone sono impegnate nell’invasione e quanto lungo è considerato il fronte. Secondo Putin la Russia ha attualmente un totale di “617 mila persone” che combattono in Ucraina. “Combattono bene i ragazzi”, ha dichiarato. Ha inoltre affermato che oltre ai 300 mila uomini mobilitati in servizio lo scorso anno, altri 486 mila si sono arruolati volontariamente come soldati a contratto.

Putin ha anche parlato della situazione a Gaza, descrivendola come una “catastrofe” che si sta svolgendo su una scala che “non assomiglia per niente a quella dell’Ucraina”. Ha sottolineato il “ruolo guida” del leader turco Recep Tayyip Erdogan nei negoziati sulla Striscia di Gaza. Peraltro Erdogan aveva tentato di assumere un ruolo guida anche per la guerra in Ucraina, ma senza evidente successo. E proprio mentre il leader russo parlava, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa presso la sede dell’Alleanza a Bruxelles, ha avvertito nuovamente: “Se Putin vince in Ucraina, c’è il rischio reale che la sua aggressione non finisca lì”.

“Il flusso dei nostri uomini pronti a difendere con le armi in mano gli interessi della Patria non diminuisce”, ha detto Putin quasi in risposta alla Nato, invece che alla domanda in studio. “In tutto entro la fine dell’anno gli uomini saranno poco meno di mezzo milione. Perché avremmo bisogno di una mobilitazione?”, ha chiesto retoricamente. Tuttavia non ha fornito cifre sulle perdite militari, non ha detto se nel suo novero sono considerati anche i caduti, ma ha rivelato che i figli di persone all’interno della sua cerchia “stretta” hanno combattuto per le cosiddette compagnie militari private, e un certo numero di persone “vicine a me” sono morte. In passato, l’ormai altrettanto morto Evgenij Prigozhin, padrone ribelle della compagnia di mercenari Wagner, aveva rivelato che il figlio maggiore del portavoce di Putin, Dmitry Peskov aveva combattuto tra le sue fila. Mentre secondo l’intelligence Usa i caduti russi sono nell’ordine dei 315 mila. Quanto agli Usa, Putin ha mostrato il suo solito volto minaccioso. La corrispondente del New York Times Valerie Hopkins gli ha chiesto cosa vorrebbe in cambio la Russia per liberare il corrispondente del Wall Street Journal Evan Gershkovich e l’ex marine Paul Whelan. Putin l’ha gelata: “Per quanto riguarda un possibile scambio… vogliamo raggiungere un accordo, e tale accordo deve essere reciprocamente accettabile e soddisfare entrambe le parti”, ammettendo che è in corso comunque un dialogo.

“Gli Usa sono importanti e necessari”, ma la loro politica “imperialistica nuoce in primis a loro”, secondo Putin perchè se vogliono l’impero devono comportarsi da tale. La Russia, da parte sua, si dice pronta a ristabilire le relazioni con gli Stati Uniti. Ma secondo Putin non ci sono ancora le condizioni fondamentali per ripristinare le relazioni tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti; devono prima iniziare a “rispettare” Mosca, ha affermato il capo della Federazione Russa. Putin ha anche parlato di “colpo di stato” in Ucraina, compiuto prima dell’ascesa di Zelensky secondo lui, e sempre secondo lui necessario per creare un conflitto, “lo hanno fatto i nostri ‘amici’ degli Stati Uniti” – ha sottolineato – e “gli europei hanno fatto finta di non sapere nulla”, ha osservato il presidente.

Il capo di stato russo ha parlato durante la “linea diretta con la nazione”, un programma trasmesso in tv ma anche via radio e social da ormai oltre 20 anni in Russia. L’ultima domanda è toccata ad Andrei Kolesnikov, storico giornalista ombra del presidente russo e capo del pool del Cremlino. Gli ha chiesto che cosa rimpiange. Putin gli ha risposto lapidario: della troppa fiducia riposta nei partner occidentali. (Di Cristina Giuliano)

Putin al sosia che gli fa la domanda: “così posso parlare solo io”

Putin al sosia che gli fa la domanda: “così posso parlare solo io”Milano, 14 dic. (askanews) – “Parlare così posso solo io”. Così il presidente russo Vladimir Putin ha reagito a una domanda proposta durante la “linea diretta” sulla tv russa, da un suo doppio in video proposto da un “cittadino russo di San Pietroburgo”, chiaramente un deepfake raffigurante il presidente della Federazione Russa. “Questo è il mio primo sosia”, ha detto Putin. “Ho pensato e deciso che solo una persona avrebbe dovuto parlare come me con la mia voce, e quella persona devo essere solo io”, ha scherzato il presidente russo, dando seguito alle molte speculazioni sui suoi sosia.

Poi il leader russo ha risposto a una domanda di una bambina, Arina, che gli chiedeva se un robot potesse sostituire i suoi cari, e le ha assicurato che “sicuramente nessuno può sostituire la nonna”.

L’Ue chiede informazioni a Apple e Google su App Store e Google Pay

L’Ue chiede informazioni a Apple e Google su App Store e Google PayRoma, 14 dic. (askanews) – La Commissione europea ha recapitato una richiesta formale di informazioni a Google e Apple sulla base del nuovo di Digital Services Act (Dsa), in merito a come abbiano “diligentemente identificato qualunque rischio sistemico” riguardo ai rispettivi sistemi App Store e Google Pay. Lo riferisce lo stesso organismo comunitario con un comunicato.

Allo scopo di assicurare maggiore sicurezza per gli utenti, la Commissione, si legge, chiede anche di ricevere maggiori informazioni su l’attuazione, da parte dei sistemi App Store e Google Pay delle regole applicate ai mercati online e alla trasparenza correlata a pubblicità online. I due giganti teologici hanno tempo fino al 15 gennaio per fornire le informazioni richieste. In base alle loro risposte la Commissione “valuterà i prossimi passi. Questo potrebbe comportare l’apertura di procedure formali in base all’articolo 66 del Dsa”, che potrebbero implicare anche eventuali sanzioni, conclude la nota.

Metsola: è un vertice storico, l’allargamento è un win-win per tutti

Metsola: è un vertice storico, l’allargamento è un win-win per tuttiBruxelles, 14 dic. (askanews) – “Quello di oggi è un vertice storico del Consiglio europeo. Abbiamo visto un’unità senza precedenti durante la pandemia e dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Per quanto riguarda l’allargamento, è molto chiaro che si tratta di una situazione win-win per tutti. L’Ucraina dovrebbe ricevere il sostegno morale, politico e finanziario che merita e di cui tutti noi abbiamo bisogno per la nostra sicurezza. Lo stesso vale per la Moldova, la Georgia e la Bosnia Erzegovina”. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, arrivando al Consiglio europeo a Bruxelles. Sulla revisione del Quadro finanziario pluriennale, ha aggiunto, “dobbiamo essere realisti, il gap non è grande e penso che possiamo trovare una soluzione. Dobbiamo parlare anche della competitività, di cui non parliamo abbastanza”. Per Metsola serve anche un’intesa sul dossier migranti, perchè “non possiamo andare alle elezioni europee senza un accordo sulle migrazioni”.

Tajani: Draghi può fare tutto, ma è prematuro indicarlo

Tajani: Draghi può fare tutto, ma è prematuro indicarloRoma, 14 dic. (askanews) – “Credo che non si debba tirare Draghi per la giacca. Draghi è un personaggio di grande spessore, è stato un eccellente presidente della Bce, è stato presidente del Consiglio sostenuto anche dal mio partito. Draghi può fare qualsiasi cosa, ma mi pare prematuro indicarlo e metterlo in contrasto con altri. Conoscendo Draghi, non credo che voglia entrare a gamba tesa in una competizione. Mi sembra più una boutade, idee e indiscrezioni. L’Italia farà le sue scelte e indicherà il proprio commissario”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles per la riunione del Ppe in occasione del Consiglio europeo.

L’indicazione di Mario Draghi agli apici delle istituzioni comunitarie al momento “mi sembra più una boutade, indiscrezioni, idee”, ha spiegato Tajani, sottolineando che dopo le Europee “bisognerà trovare i giusti accordi per garantire stabilità e governabilità all’Unione europea così come è stato fatto in passato”. “Sono sicuro che troveremo la giusta soluzione e che l’Italia sarà protagonista e avrà dei rappresentanti di alto livello – ha aggiunto il ministro degli Esteri -. Questo deve rassicurarci e farci sentire tranquilli su quelle che saranno le istituzioni europee nei prossimi cinque anni”.

Slitta l’avvio del Consiglio Ue, Michel vedrà Orban per cercare l’intesa

Slitta l’avvio del Consiglio Ue, Michel vedrà Orban per cercare l’intesaBruxelles, 14 dic. (askanews) – Slitta di un’ora, alle 10.30, l’avvio del Consiglio europeo stamani a Bruxelles.

Prima dei lavori il presidente del Consiglio Charles Michel vedrà il premier ungherese Viktor Orban, per discutere dei ‘nodi’ da sciogliere, in particolare della posizione ungherese contraria all’apertura dei negoziati per l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea. Anche oggi, in un’intervista, Orban ha ribadito che “l’Ucraina non è realmente in grado di avviare negoziati, ma a causa della guerra, per ragioni geostrategiche, diciamo politiche, dobbiamo avviare i negoziati con loro. Penso che sia un errore. Questo è un errore, stiamo distruggendo l’Unione Europea”. All’incontro parteciperanno anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Anche la premier Giorgia Meloni (che nella notte ha avuto un lungo colloquio in hotel con Macron e Scholz) sta lavorando a un bilaterale con Orban a margine del summit.

“L’Ucraina non è realmente in grado di avviare negoziati, ma a causa della guerra, per ragioni geostrategiche, diciamo politiche, dobbiamo avviare i negoziati con loro. Penso che sia un errore. Questo è un errore, stiamo distruggendo l’Unione Europea”. Lo afferma il primo ministro ungherese Viktor Orban, in una intervista pubblicata su X dal suo portavoce Zoltan Kovacs.