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Vittoria Trump, esperti: duro colpo a lotta a cambiamento climatico

Vittoria Trump, esperti: duro colpo a lotta a cambiamento climaticoRoma, 6 nov. (askanews) – Molte personalità impegnate nella lotta al cambiamento climatico valutano in modo estremamente negativo la rielezione di Donald Trump come presidente, citando la sua passata posizione negazionista sul climate change e la promessa di trivellare per trovare più combustibili fossili. Ma – scrive il Guardian – affermano anche che il progresso verso un’energia pulita ed economica è ormai inarrestabile e che l’azione di stati, città e aziende può continuare l’azione per il clima negli Stati Uniti, come durante il primo mandato di Trump. Il vertice sul clima delle Nazioni Unite Cop29, che inizierà la prossima settimana in Azerbaigian, vedrà la partecipazione di funzionari di Biden.


Christiana Figueres, responsabile del clima delle Nazioni Unite dal 2010 al 2016, che ha supervisionato lo storico accordo di Parigi, ha affermato: Il risultato di queste elezioni sarà visto come un duro colpo all’azione globale per il clima, ma non può e non fermerà i cambiamenti in corso per decarbonizzare l’economia e raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi.


Stare dalla parte del petrolio e del gas equivale a restare indietro in un mondo in rapido movimento. Le tecnologie per l’energia pulita continueranno a superare i combustibili fossili. Esiste un antidoto alla rovina e alla disperazione. È l’azione sul campo, e sta accadendo in tutti gli angoli della Terra”. Bill Hare, climatologo e CEO di Climate Analytics, ha affermato:


L’elezione di un negazionista del clima alla presidenza degli Stati Uniti è estremamente pericolosa per il mondo. Stiamo già assistendo a danni estremi, perdite di vite umane in tutto il mondo a causa del riscaldamento di 1,3 °C indotto dall’uomo. Il presidente Trump non sarà al di sopra delle leggi della fisica e non lo sarà nemmeno il paese che guida. Se Trump manterrà la sua minaccia di ritirarsi dall’accordo di Parigi, il più grande perdente saranno gli Stati Uniti”.


Gina McCarthy, ex consigliere nazionale per il clima della Casa Bianca e amministratore dell’Environmental Protection Agency, ha affermato: Non importa cosa possa dire Trump, il passaggio all’energia pulita è inarrestabile e il nostro paese non tornerà indietro. La nostra coalizione è più grande, più bipartisan, meglio organizzata e pienamente preparata a fornire soluzioni per il clima, a dare impulso alle economie locali e a guidare l’ambizione climatica. Non possiamo e non lasceremo che Trump si frapponga alla libertà di dare ai nostri figli e nipoti la possibilità di crescere in comunità più sicure e sane”. Mitzi Jonelle Tan, di Youth Advocates for Climate Action Philippines, ha affermato: Paesi come le Filippine stanno già subendo impatti climatici devastanti. Mentre l’industria dei combustibili fossili e leader come Trump si aggrappano a un sistema in collasso, non possiamo cedere. Dobbiamo continuare a organizzarci e a fare campagne per porre fine all’era dei combustibili fossili”. La dott. ssa Friederike Otto, co-fondatrice di World Weather Attribution presso l’Imperial College di Londra, Regno Unito, ha affermato: Il cambiamento climatico non si preoccupa della politica o del partito al governo. Gli Stati Uniti saranno colpiti da tempeste più forti e ondate di calore più calde finché il mondo continuerà a bruciare petrolio, carbone e gas. Dire che il cambiamento climatico non è reale o smantellare le politiche climatiche non cambierà la situazione. Spero che i governi locali siano in grado di fare un passo avanti in molti luoghi”.

Usa2024, Trump: abbiamo fatto la storia

Usa2024, Trump: abbiamo fatto la storiaRoma, 6 nov. (askanews) – “Abbiamo fatto la storia, abbiamo raggiunto un risultato politico incredibile”: lo ha detto Donald Trump ai suoi sostenitori a West Palm Beach, in Florida, annunciando che “aiuteremo il nostro Paese a guarire”.


“L’America ci ha dato un mandato molto forte”, ha aggiunto, ringraziando “per essere stato rieletto come 47esimo presidente” degli Stati Uniti. Questo risultato, ha aggiunto, è l’inizio di “un’età dell’oro”.

Usa 2024, Trump in vantaggio, per Harris ultima speranza il Blue Wall

Usa 2024, Trump in vantaggio, per Harris ultima speranza il Blue WallRoma, 6 nov. (askanews) – Con l’ex presidente Donald Trump che le proiezioni danno vincente in in North Carolina e in testa in tutti gli altri stati in bilico, il percorso verso la vittoria della vicepresidente Kamala Harris si sta restringendo e rende le vittorie negli stati del “Blue Wall” – Wisconsin, Michigan e Pennsylvania, in particolare quest’ultimo, ancora più importanti.


Vincendo la Carolina del Nord, Trump ha diverse opzioni per raggiungere la soglia dei 270 voti elettorali: può raggiungere il numero magico vincendo in Georgia (16 voti) e Pennsylvania (19 voti) o vincendo in Georgia (16 voti), Michigan (15 voti) e Wisconsin (10 voti). Può anche ottenere la Casa Bianca vincendo in Wisconsin (10 voti) e Arizona (11 voti), così come altre combinazioni che coinvolgono il Nevada (6 voti). Ma ciò richiederebbe di rompere il muro blu degli stati settentrionali Michigan, Pennsylvania e Wisconsin, tema su cui appunto ancora la campagna Dem punta per fermare l’ondata rossa. Attualmente Trump è avanti nello spoglio in Georgia (51%-48,3%) dove è stato scrutinato il 91% delle schede, in Michigan (51,5-46,7%), Wisconsin (50,9-47,6%), Pennsylvania (51,4-47,7%) dove lo spoglio è all’81% e Arizona, dove la corsa è più serrata con un testa a testa intorno al 49% per entrambi. Dal Nevada ancora non arrivano dati.

Usa2024, Trump conquista Nord Carolina, raggiunge 230 grandi elettori

Usa2024, Trump conquista Nord Carolina, raggiunge 230 grandi elettoriRoma, 6 nov. (askanews) – L’ex presidente americano Donald Trump controlla lo stato chiave della Carolina del Nord con il 50,8% dei consensi secondo i dati pubblicati da Associated Press che gli ha assegnato la vittoria nel primo “swing state”. Ottenendo altri 16 voti elettorali al momento Trump ha 230 grandi elettori contro i 205 della sfidante Kamala Harris, dato che lo avvicina alla Casa Bianca anche se si attendono i risultati degli altri sei stati contesi.


Alla festa elettorale di Trump, la folla è esplosa in applausi, con alcuni sostenitori che hanno alzato pugni in aria urlando “combattere, combattere, combattere”. Il miliardario Elon Musk, fervente sostenitore di Trump, ha pubblicato un breve messaggio su X: “Gioco, partita e incontro”, riferendosi al vantaggio nei risultati. Vincendo la Carolina del Nord, Trump ha diverse opzioni per raggiungere la soglia dei 270 voti elettorali: può raggiungere il numero magico vincendo in Georgia (16 voti) e Pennsylvania (19 voti) o vincendo in Georgia (16 voti), Michigan (15 voti) e Wisconsin (10 voti). Può anche ottenere la Casa Bianca vincendo in Wisconsin (10 voti) e Arizona (11 voti), così come altre combinazioni che coinvolgono il Nevada (6 voti). Ma ciò richiederebbe di rompere il muro blu degli stati settentrionali Michigan, Pennsylvania e Wisconsin, tema su cui ancora la campagna Dem punta per fermare l’ondata rossa.


Attualmente Trump è avanti nello spoglio in Georgia (51%-48,3%) dove è stato scrutinato il 91% delle schede, in Michigan (51,5-46,7%), Wisconsin (50,9-47,6%), Pennsylvania (51,4-47,7%) dove lo spoglio è all’81% e Arizona, dove la corsa è più serrata con un testa a testa intorno al 49% per entrambi. Dal Nevada ancora non arrivano dati.

Election Night a Roma a Villa Miani, Usa festeggiano democrazia

Election Night a Roma a Villa Miani, Usa festeggiano democraziaRoma, 6 nov. (askanews) – (di Cristina Giuliano) Le sagome in cartone di Kamala Harris e Donald Trump davano la dimensione della festa a Villa Miani, invitando a sdrammatizzare quello che comunque è l’evento più importante, il momento apicale e il punto critico dell’anno più elettorale che la storia ricordi: le presidenziali Usa 2024. Ad aggiungere un tocco di eternità il panorama circostante che si stendeva sulla città eterna, mentre dentro, le bandiere americane e gli schermi sintonizzati su Cnn o Fox News chiarivano in continuazione che in questa elezione non ci sono certezze e ogni scenario rimane aperto.


A fare gli onori di casa a “l’America decide” – Election Night 2024 l’ambasciatore Usa presso la Repubblica Italiana e San Marino Jack Markell. “Il voto è la chiave della democrazia e le persone che hanno la fortuna di vivere in democrazie devono esercitare questo diritto” ha detto. “In queste elezioni, ci sono state così tante persone che hanno votato in anticipo e questo mostra un certo entusiasmo e che per quanto ascoltiamo gli esperti, alla fine della giornata, quello che dicono non conta poi così tanto. Ciò che conta è ciò che fa la gente”, ha aggiunto. La festeggiata insomma era la democrazia. Non a caso nel corso della serata sono stati premiati anche i vincitori italiani di un contest sui social, lanciato dalla rappresentanza diplomatica in occasione delle presidenziali Usa dal titolo “What Democracy REELY is”: si tratta dei ragazzi del dipartimento di Scienze Politiche di Roma Tre, che hanno “saputo far sentire tante voci, rappresentando con originalità l’importanza della partecipazione collettiva”.


“Quale che sia la geometria di proposte e programmi che la nuova presidenza americana esprimerà, l’Italia e gli Stati Uniti potranno sempre contare l’uno sull’altro”, ha detto Mariangela Zappia, ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, in collegamento da Washington Dc, dove ha notato si moltiplicano i “watch parties, come quello che state facendo voi” a Roma “e che sono un po’ dappertutto in città”. “I miei genitori mi hanno insegnato che il voto è un dovere civico da non sprecare e io ho portato questo insegnamento con me”, ha dichiarato in perfetto italiano l’incaricato d’Affari dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America presso la Santa Sede Laura L. Hochla, dicendo la sua dal palco come anche Jeffrey Prescott, ambasciatore Usa presso le Agenzie Onu a Roma.


Tra gli invitati a Villa Miani – nell’ordine delle diverse centinaia – molti nomi noti della politica italiana e non solo della politica. Nella lista dei presenti due ministri: Eugenia Maria Roccella e Luca Ciriani. Il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago. E ancora da Aurelio De Laurentiis al vice-presidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè, da Lucio Malan presidente dei senatori di Fdi al presidente della Figc Gabriele Gravina. Qualcuno mostra la foto di Valeria Marini, appena andata via, o uno scatto con Amii Stewart. E mentre buona parte della folla, dopo l’una di notte iniziava a fluire via, i cartonati di Harris e Trump erano ancora là, metafora di quel testa a testa che ha i suoi tempi. O come ha detto Markell: “Non sappiamo quanto tempo ci vorrà questa volta, ma diciamo solo che ci sono molte persone che sono molto concentrate. Oggi ho visto video di persone che già contavano i voti in Arizona e in altri posti. Ogni stato ha il suo modo di fare le cose, ma in una democrazia e in una repubblica, è così che funziona”.

Usa2024, Trump in vantaggio in 4 swing states: anche in Georgia

Usa2024, Trump in vantaggio in 4 swing states: anche in GeorgiaRoma, 6 nov. (askanews) – Mentre è in corso lo spoglio negli stati in cui i seggi elettorali sono stati chiusi, il candidato repubblicano Donald Trump è in testa in cinque “swing states”, Georgia, Pennsylvania, Carolina del Nord e Wisconsin. La sfidante democratica Kamala Harris è in testa soltanto in Michigan. Altalenante l’Arizona, che sta passando di mano tra i due rivali rapidamente.


In Georgia, dove lo spoglio è all’81%, Trump è avanti con il 52,2% rispetto al 47,2% di Harris, secondo i dati pubblicati da AP. In Pennsylvania con quasi il 50% delle schede scrutinate, il testa a testa è più serrato e Trump ha pochissimo vantaggio, al 50,1%. In Wisconsin lo spoglio è poco sopra il 40%, Trump è avanti ma di poco con il 50,6%, contro il 47,9% di Harris.


In Carolina del Nord, dove lo spoglio è al 68%, Trump si attesta sul 51,9%, contro il 46,7% di Harris. In Michigan Harris guida con 49,9%, contro il 48,3% di Trump quando lo spoglio è al 18%. Finora i risultati non hanno sorpreso: Trump ha vinto negli stati repubblicani, tra cui Florida, Alabama, Mississippi e Texas, mentre Harris ha vinto in una fascia del New England e del Nordest, tra cui New Jersey e New York. Attualmente l’ex presidente ha 198 grandi elettori, contro i 109 di Harris.

Usa2024, prosegue lo spoglio: Trump ha 101 grandi elettori, Harris 71

Usa2024, prosegue lo spoglio: Trump ha 101 grandi elettori, Harris 71Roma, 6 nov. (askanews) – La maggior parte dei seggi elettorali sulla costa orientale degli Stati uniti hanno chiuso e stanno fornendo i primi risultati delle presidenziali in cui si conferma un testa a testa tra Donald Trump e Kamala Harris. Secondo le prime proiezioni Trump ha ottenuto 101 grandi elettori e Harris 71. Per vincere bisogna ottenere almeno 270 voti.


Secondo gli exit poll condotti dalla società Edison Research, Donald Trump ha ricevuto il voto del 51% degli elettori sopra i 45 anni, del 54% degli uomini ispanici e del 52% delle donne bianche. A differenza di Kamala Harris, che ha vinto l’86% degli uomini e delle donne di colore, il 38% degli uomini bianchi e il 61% delle donne ispaniche.

Harris o Trump? Come stanno andando le elezioni statunitensi

Harris o Trump? Come stanno andando le elezioni statunitensiRoma, 5 nov. (askanews) – Di seguito le principali notizie sulle elezioni Usa.


– Trump potrebbe tenere un discorso ai suoi sostenitori radunati nel Palm Beach Convention Center, poco distante dalla sua residenza di Mar-a-Lago, è quanto riporta la Cnn, citando fonti vicine al candidato Repubblicano. – Elon Musk ha votato nel suo seggio di Cameron County, in Texas. lo ha reso noto lo stesso tycoon sul suo profilo di X. Secondo quanto riporta il New York Times Musk dovrebbe seguire la giornata elettorale nella residenza del candidato Repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, in Florida.


– La campagna elettorale di Kamala Harris si aspetta che Donald Trump provi a dichiararsi vincitore delle presidenziali prima dei risultati definitivi, ed è pronta a rispondere in modo “molto aggressivo”, è quanto riporta la Cnn. – Donald Trump si aspetta una “grande vittoria” stasera, mentre è ancora in corso il voto per le presidenziali. In un messaggio video su Truth Social ha invitato tutti i sostenitori del Partito Repubblicano a continuare a votare, mettersi in fila e non lasciare i seggi elettorali fino al momento del voto e ha parlato di “massicci imbrogli a Filadelfia”.

Il premier spagnolo Sanchez non andrà al vertice Ue di Budapest

Il premier spagnolo Sanchez non andrà al vertice Ue di BudapestBruxelles, 5 nov. (askanews) – Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha informato i colleghi europei Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, e il capo del governo ungherese Viktor Orban, che esercita la presidenza semestrale di turno del Consiglio Ue, che non parteciperà al vertice europeo informale di Budapest, “per far fronte all’emergenza causata dall’alluvione Dana” nel suo paese.


Sanchez lo ha riferito con un tweet sul suo account X (ex Twitter), ringraziando i colleghi euroepei “per l’ impegno e la solidarietà”, e concludendo: “L’Ue è con la Spagna”. A Budapest si terranno giovedì 7 e venerdì 8 novembre, rispettivamente, la riunione dei capi di Stato e di governo della Comunità politica europea e quella del Consiglio europeo informale.

Primo scontro a Kursk fra i militari di Kiev e le truppe nordcoreane

Primo scontro a Kursk fra i militari di Kiev e le truppe nordcoreaneRoma, 5 nov. (askanews) – Il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha sostenuto oggi, in un’intervista diffusa dalla rete pubblica sudcoreana KBS, che le truppe ucraine e nordcoreane si sono scontrate per la prima volta.


Il capo della difesa di Kiev ha affermato c’è stato uno “scontro su piccola scala” nella regione russa di Kursk. E ha detto che questo può essere considerato ufficialmente l’inizio della partecipazione della Corea del Nord alla guerra. Tuttavia, il ministro ucraino ha segnalato che i soldati nordcoreani sono mescolati con le truppe russe e vengono erroneamente identificati come buriati, quindi è necessario un processo di verifica dell’identità prima che l’Ucraina possa annunciare il numero esatto di vittime e prigionieri.


Umerov ha detto di aspettarsi che cinque unità, ciascuna composta da circa tremila soldati, verranno schierate a nord-est, a est e a sud-est, su un fronte di circa 1.500 chilometri. Si tratterebbe, insomma, di un totale di 15mila soldati. Non è chiaro se i soldati nordcoreani combattano con divisa russa o nordcoreana.


Oggi il ministero della Difesa sudcoreano ha riferito che oltre 10mila soldati nordcoreani sono stati dispiegati in Russia, con un numero “considerevole” inviato nelle aree di prima linea, inclusa la regione di Kursk. Jeon Ha-kyou, portavoce del ministero, ha dichiarato in una conferenza stampa: “Più di 10.000 soldati nordcoreani sono attualmente in Russia, e sappiamo che un numero considerevole di loro si è spostato nelle aree di prima linea, inclusa Kursk”. Ha aggiunto che le autorità militari e di intelligence sudcoreane stanno monitorando attentamente la situazione in Ucraina.