La centrale di Zaporizhzhia è stata sull’orlo della catastrofe nucleareRoma, 2 dic. (askanews) – La centrale ucraina di Zaporizhzhia, controllata dai russi, è stata “sull’orlo di un incidente nucleare” nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 dicembre, a causa di un’interruzione temporanea dell’alimentazione. Lo ha denunciato l’operatore nucleare ucraino Energoatom. “Ieri sera si è verificato un blackout totale nella centrale di Zaporizhzhia”, ha scritto Energoatom su Telegram, aggiungendo che l’energia è stata ripristinata poche ore dopo. “Le forze di occupazione (russe) non si preoccupano della sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia”, ha accusato il presidente dell’operatore, Petro Kotin.
Raid aereo di Israele fa una strage al campo profughi di JabaliaRoma, 2 dic. (askanews) – Più di 100 persone sono state uccise in un raid aereo israeliano contro un’abitazione nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Safa. Nell’edificio si erano rifugiate famiglie e sfollati, ha aggiunto l’agenzia di stampa. Il 7 ottobre, il movimento integralista palestinese Hamas ha lanciato un attacco missilistico su larga scala contro Israele dalla Striscia di Gaza e ha violato il confine. Israele ha lanciato attacchi di rappresaglia e ha ordinato il blocco totale di Gaza, tagliando le forniture di acqua, cibo e carburante. Il 27 ottobre, Israele ha lanciato un’incursione di terra nella Striscia di Gaza con l’obiettivo dichiarato di eliminare i combattenti di Hamas e salvare gli ostaggi. La scorsa settimana, il Qatar ha mediato un accordo tra Israele e Hamas per una tregua temporanea e lo scambio di alcuni prigionieri e ostaggi, oltre alla fornitura di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. La tregua è stata prorogata più volte, ma venerdì 1 dicembre l’esercito israeliano ha ripreso i combattimenti contro Hamas nella Striscia di Gaza, affermando che il gruppo aveva violato la pausa umanitaria aprendo il fuoco sul territorio israeliano.
Morti e feriti nei raid di Israele a GazaRoma, 2 dic. (askanews) – Sono 240 le persone uccise nella Striscia di Gaza dalla fine della tregua nei combattimenti tra Hamas e Israele. Lo ha denunciato il governo dell’enclave guidato proprio dal movimento integralista palestinese. Altre 650 persone sono rimaste ferite in “centinaia di attacchi aerei, bombardamenti di artiglieria e navali in tutta la Striscia di Gaza”, ha dichiarato in una nota, aggiungendo che le forze israeliane hanno “preso di mira in particolare Khan Yunis, dove decine di case sono state distrutte con gli abitanti all’interno”.
Israele vuole creare delle “zone cuscinetto” a GazaRoma, 1 dic. (askanews) – Israele ha informato diversi stati arabi della sua intenzione di creare zone cuscinetto all’interno della Striscia di Gaza per prevenire futuri attacchi. Lo hanno dichiarato all’agenzia di stampa Reuters fonti egiziane e regionali. Secondo le tre fonti, Israele ha condiviso i piani con i vicini, Egitto e Giordania, oltre che con gli Emirati Arabi Uniti, che hanno normalizzato le relazioni con Israele nel 2020. Hanno inoltre sottolineato che l’Arabia Saudita, che non ha legami ufficiali con Israele e che ha interrotto un processo di normalizzazione sotto l’egida degli Stati Uniti dopo lo scoppio della guerra a Gaza il 7 ottobre, è stata informata. Le fonti non hanno specificato come le informazioni siano giunte a Riad, che ufficialmente non ha canali di comunicazione diretti con Israele. Secondo le fonti, anche la Turchia, Paese non arabo, è stata informata.
Tesoro Usa, Sanzioni a compagnie trasporto di petrolio russoNew York, 1 dic. (askanews) – Il dipartimento del Tesoro statunitense ha imposto, venerdì, sanzioni a tre compagnie navali che trasportavano petrolio russo al prezzo di 70 dollari al barile, violando il price cap di 60 dollari al barile, imposto a Mosca a seguito della guerra in Ucraina.
Le navi NS Champion, Viktor Bakaev e HS Atlantica sono state accusate di aver violato le sanzioni decise dalla coalizione internazionale di paesi (la Price Cap Coalition), tra cui il G7, l’Unione Europea e l’Australia, che hanno accettato di vietare l’importazione di petrolio greggio e prodotti petroliferi originari della Federazione Russa. Le società Sterling Shipping Incorporated e Streymoy Shipping Limited, proprietarie rispettivamente della NS Champion e della Viktor Bakaev, hanno sede negli Emirati Arabi Uniti e tutti i loro beni negli Usa saranno congelati. Stesso destino per HS Atlantica Limited, proprietaria di HS Atlantica che ha sede in Liberia.
E’ tornata la pioggia di bombe su GazaRoma, 1 dic. (askanews) – Dalla fine della tregua tra Israele e Hamas, questa mattina, almeno 109 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti delle Idf (Forze di difesa israeliane) nella Striscia di Gaza. Lo ha indicato Ashraf al Qidreh, portavoce del ministero della Sanità dell’enclave palestinese controllata dal gruppo estremista palestinese Hamas. Qidreh ha inoltre parlato di “centinaia di feriti nell’aggressione israeliana”. Secondo i giornalisti della France Presse, i feriti si stanno riversando negli ospedali straripanti della Striscia di Gaza, dove i residenti si stanno anche precipitando a donare il sangue. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito “oltre 200 obiettivi terroristici” a Gaza da quando le ostilità sono riprese questa mattina, dopo una settimana di tregua.
Un cittadino russo-italiano è stato fermato per “terrorismo” in RussiaMilano, 1 dic. (askanews) – Un residente di Ryazan “nato nel 1988, con cittadinanza russa e italiana”, e “reclutato dall’intelligence militare ucraina”, è stato fermato per aver commesso “attacchi terroristici”. Lo ha riferito alla Ria Novosti il Centro relazioni con il pubblico dell’FSB russo e il servizio stampa del comitato investigativo russo.
Come ha riferito il comitato investigativo, nel prossimo futuro sarà accusato in un procedimento penale per l’esplosione di un treno merci, ai sensi della parte 2 dell’art. 205 (attentato terroristico) e comma 3 dell’art. 222.1 (acquisizione illegale, detenzione esplosivi o ordigni esplosivi) del codice penale della Federazione Russa. “Si stanno adottando misure per verificare il suo coinvolgimento in altri attacchi terroristici e sabotaggi su istruzioni dei servizi speciali ucraini”, ha osservato l’FSB. Secondo il comitato investigativo, il sospettato è stato identificato durante un’indagine penale sulla detonazione di un ordigno esplosivo improvvisato l’11 novembre 2023 sulla sezione Rybnoye – Checkpoint nella regione di Ryazan, quando 15 vagoni di un treno merci in transito si sono ribaltati.
“Secondo la testimonianza del detenuto, nel febbraio 2023 a Istanbul, è stato reclutato da un dipendente della direzione principale dell’intelligence del Ministero della difesa ucraino, dopo di che ha seguito un addestramento al sabotaggio a Jekabpils (Lettonia) con la partecipazione diretta delle forze armate lettoni servizi speciali e nel marzo 2023 sono tornati a Ryazan”, ha osservato l’FSB.
L’Iran lascia la Cop28 per protesta sulla presenza di IsraeleRoma, 1 dic. (askanews) – La delegazione iraniana guidata dal ministro dell’Energia, Ali Akbar Mehrabian, ha abbandonato i lavori della conferenza sul clima Onu, Cop28, in corso a Dubai, in segno di protesta contro la presenza di rappresentanti israeliani e la ripresa delle operazioni militari nella Striscia di Gaza. Lo riporta l’emittente iraniana Press Tv.
Teheran considera la presenza di Israele al summit “contraria agli obiettivi di questa conferenza e lascia la sede della conferenza in segno di protesta”, ha detto il ministro. Già ieri i media iraniani avevano annunciato che il presidente Ebrahim Raisi non avrebbe participato ai lavori della Cop28 per protestare contro l’invito rivolto dagli Emirati arabi uniti al presidente israeliano, Isaac Herzog, presente al vertice.
Cop28, Blinken: porre fine a carestie causate da clima (e cita Meloni)Milano, 1 dic. (askanews) – “Una popolazione in crescita significa che la domanda globale di cibo probabilmente aumenterà di circa il 50% entro il 2050; l’escalation della crisi climatica significa che i raccolti potrebbero diminuire del 30% nello stesso periodo: quindi fate i conti, nutriremo sempre più persone su un pianeta dove coltivare cibo diventerà sempre più difficile”. Così il segretario di Stato americano Antony Blinken alla Cop 28. “Dobbiamo mantenere la nostra attenzione sulla fine della fame causata dal clima: questo incontro aumenterà le nostre ambizioni di fare esattamente questo” ha aggiunto.
Blinken ha anche citato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che alla Cop 28 ha parlato prima di lui, sottolineando che la premier italiana “ha detto che questo è cibo non solo per sopravvivere, ma per prosperare”.
M.O., Blinken a Israele: “settimane, non mesi” e cambiare approccioRoma, 1 dic. (askanews) – Il capo della diplomazia Usa Antony Blinken ha discusso ieri con il gabinetto di guerra israeliano l’intenzione di continuare l’operazione militare a Gaza, ponendo l’accento sul fatto che ci sono “settimane, non mesi” per completare il piano anti-Hamas e che l’esecutivo di guerra “non ha il credito” presso l’opinione pubblica israeliana per un conflitto prolungato.
The Times of Israel ha pubblicato ieri in serata alcune dichiarazioni trapelate durante la riunione del gabinetto di guerra alla quale ha partecipato Blinken, secondo cui il segretario di Stato ha detto che Israele non può operare nel sud di Gaza come ha fatto nel nord, oltre a indicare che gli Usa non vedono la possibilità di una guerra prolungata. L’amministrazione Biden ha ripetutamente sostenuto l’obiettivo di Israele di eliminare Hamas in seguito alla mattanza dello scorso 7 ottobre costata la vita a 1.200 israeliani, ma ha posto crescene accento sulla preoccupazione per le vittime civili e il grado di distruzione nelle aree zona da Hamas.
Le osservazionidi Blinken sono comparse prima nella traduzione in ebraico su Channel 12 e sono state poi tradotte in inglese dal Times of Israel. “Non potete operare nel sud di Gaza come avete fatto nel nord. Lì ci sono due milioni di palestinesi. È necessario evacuare meno persone dalle loro case, essere più precisi negli attacchi, non colpire le strutture delle Nazioni Unite e garantire che ci siano abbastanza aree protette (per i civili, ndr). E in caso contrario? In quel caso non attaccare dove c’è popolazione civile”, ha affermato Blinken secondo le trascrizioni.
Quando il ministro della Difesa Yoav Gallant ha sostenuto che “tutta la società israeliana è unita dietro l’obiettivo di smantellare Hamas, anche se ci vorranno mesi”, Blinken avrebbe replicato: “non penso abbiate il credito per questo”. Secondo le indiscrezioni, il segretario americano ha anche esercitato pressioni sul governo sui piani di Israele per la fase postbellica.
“Non volete l’Autorità Palestinese il giorno dopo: lo capiamo. Il modo migliore per uccidere un’idea è presentare un’idea migliore. Gli altri Stati della regione devono sapere cosa state progettando”, ha detto. Poi è intervenuto il premier Benjamin Netanyahu: “Finché sarò seduto su questa poltrona, l’Autorità Palestinese, che sostiene, educa e finanzia il terrorismo, non governerà Gaza il giorno dopo Hamas”.