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Coop28, Guterres: il 2023 è stato l’anno più caldo della storia umana

Coop28, Guterres: il 2023 è stato l’anno più caldo della storia umanaRoma, 30 nov. (askanews) – “Quest’anno le comunità di tutto il mondo sono state colpite da incendi, inondazioni e temperature torride… Il riscaldamento globale record dovrebbe far venire i brividi lungo la schiena dei leader mondiali. E dovrebbe spingerli ad agire. Quest’anno sarà l’anno più caldo della storia umana”, ha dichiarato Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite all’inizio del vertice sul clima Cop28.

Guterres ha aggiunto che i dati dimostrano che “stiamo vivendo il collasso climatico in tempo reale”, aggiungendo che il livello del mare e la temperatura della superficie del mare hanno raggiunto livelli record e che i livelli del ghiaccio marino in Antartide hanno toccato un minimo storico. 

Accordo fra Israele e Hamas, la tregua proseguirà

Accordo fra Israele e Hamas, la tregua proseguiràRoma, 30 nov. (askanews) – L’esercito israeliano ha confermato di avere trovato un accordo per una proroga della tregua con Hamas “alla luce degli sforzi dei mediatori per portare avanti il processo di rilascio degli ostaggi e nel rispetto dei termini dell’accordo”.

La sospensione dei combattimenti a Gaza, durata sei giorni, sarebbe dovuta terminare oggi alle 7 ora locale (le 6 in Italia), e fa seguito al rilascio di un gruppo di 16 ostaggi tenuti da Hamas mercoledì notte in cambio di 30 prigionieri palestinesi.

Al via a Dubai la Cop28: assenti Biden, Xi e il Papa

Al via a Dubai la Cop28: assenti Biden, Xi e il PapaRoma, 30 nov. (askanews) – Alla Cop28 che si apre oggi a Dubai sono attesi oltre 200 governi da tutto il mondo, ma si contano anche i grandi assenti: il presidente americano Joe Biden, il capo di stato cinese Xi Jinping e, per motivi di salute, Papa Francesco. Cina e Stati uniti saranno comunque rappresentanti all’appuntamento sulla crisi climatica a cui prenderanno parte anche ong ambientaliste, think tank, imprese e gruppi religiosi.

La COp28 è il 28esimo incontro annuale delle Nazioni Unite sul clima in cui i governi discuteranno su come limitare e prepararsi ai futuri cambiamenti climatici. In particolare il vertice di Dubai, che si svolgerà fino al 12 dicembre, sarà concentrato sull’obiettivo di 1,5 gradi C di limitazione del riscaldamento globale raggiunto a Parigi e sull’eliminazione dei combustibili fossili, tema chiave proprio negli Emirati arabi uniti che sono una delle 10 principali nazioni produttrici di petrolio al mondo. Gli Emirati hanno nominato l’amministratore delegato della compagnia petrolifera statale, Sultan al-Jaber, presidente dei colloqui per la Cop28. I documenti visionati da Bbc suggeriscono che gli Emirati Arabi uniti intendono utilizzare il proprio ruolo di Paese ospitante per concludere accordi su petrolio e gas.

E’ morto Henry Kissinger, il (controverso) gigante della politica estera Usa

E’ morto Henry Kissinger, il (controverso) gigante della politica estera UsaRoma, 30 nov. (askanews) – L’ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger è morto il 29 novembre nella sua casa in Connecticut. Aveva 100 anni. La morte, dopo 100 anni di vita di 100 anni Henry Kissinger, segna probabilmente la fine di un’era. La stampa anglosassone e i giornali di tutto il mondo danno grande evidenza alla notizia della scomparsa dell’ex segretario di stato di Richard Nixon. Il grande diplomatico e vincitore del premio Nobel ha plasmato decenni della politica estera degli Stati Uniti, ma è stato considerato da molti critici anche come un criminale di guerra. A 100 anni già compiuti, nello scorso luglio, Kissinger aveva compiuto un ultimo, storico, viaggio in Cina dove era stato accolto con onori solitamente riservati ai capi di stato.

Nel ricordalo il New York Times titola “Ha contribuito a formare la politica estera americana durante la Guerra fredda” mentre il il Washington Post sottolinea il “raro controllo del policymaking negli affari internazionali del Paese per qualcuno che non sia Presidente”. Il famoso diplomatico ha consigliato una dozzina di presidenti nel corso della sua lunga carriera, tra cui Joe Biden, e ha vinto un premio Nobel condiviso per aver negoziato la fine della guerra del Vietnam.Ma la sua eredità è definita anche dal suo disprezzo per i diritti umani e dagli sforzi per proteggere gli interessi statunitensi a tutti i costi, con gli oppositori di tutto il mondo che lo consideravano un criminale di guerra. Ha sostenuto la dittatura militare indonesiano nell’invasione di Timor Est, ha appoggiato l’invasione dell’Angola da parte del regime di apartheid in Sud Africa e ha collaborato con la CIA per rovesciare il presidente democraticamente eletto del Cile. Ha inoltre autorizzato le intercettazioni telefoniche di giornalisti e del suo stesso staff.

Kissinger era un accademico di Harvard prima di diventare consigliere per la sicurezza nazionale quando Nixon vinse la Casa Bianca nel 1968. Lavorando a stretto contatto con il presidente, fu influente in decisioni importanti riguardanti la guerra del Vietnam, compreso il bombardamento segreto della Cambogia nel 1969 e nel 1970,3 quella che Nixon chiamò la “teoria del pazzo”, un tentativo di far credere al Vietnam del Nord che il presidente degli Stati Uniti avrebbe fatto assolutamente qualsiasi cosa per porre fine alla guerra. Sopravvisse alla caduta di Nixon nello scandalo Watergate e servì Gerald Ford, lasciando il governo dopo la vittoria elettorale di Jimmy Carter nel 1976. La politica di Kissinger nei confronti dell’Unione Sovietica non fu abbastanza conflittuale per l’amministrazione Reagan, precludendo qualsiasi ipotesi di un suo ritorno alla segreteria di stato negli anni ’80.

A destra, è visto come un brillante statista, un grande diplomatico, un esponente della politica di potenza schierata a vantaggio dell’America, paese in cui la sua famiglia si rifugiò lasciando la Germania nel 1938. A sinistra, non si è mai cancellato il ricordo per il suo ruolo nel golpe in Cile, dove la CIA istigò il rovesciamento di Salvatore Allende; in Pakistan, dove lui e Nixon hanno chiuso un occhio davanti al massacro di centinaia di migliaia di persone; in Medio Oriente a Cipro a Timor Est e altro ancora. Tributi a Kissinger sono arrivati da eminenti funzionari statunitensi dopo la notizia della sua morte. George W Bush ha affermato che gli Stati Uniti “hanno perso una delle voci più affidabili e distintive in materia di affari esteri”, mentre Michael Bloomberg, l’ex sindaco di New York, ha affermato che Kissinger è stato “infinitamente generoso con la saggezza acquisita nel corso di una vita straordinaria”. Alcuni sui social media hanno celebrato la sua morte, facendo riferimento alle vittime dei suoi bombardamenti.

Gigante del partito repubblicano, Kissinger è rimasto influente fino alla fine della sua vita, in gran parte grazie alla fondazione nel 1982 della sua società di consulenza geopolitica con sede a New York City e alla paternità di numerosi libri sugli affari internazionali. All’inizio degli anni 2000, Kissinger appoggiò l’amministrazione di George W. Bush nella sua invasione dell’Iraq. Un altro sostenitore di quella guerra, il giornalista Christopher Hitchens, scrisse che Kissinger avrebbe dovuto essere processato per crimini di guerra. Infatti, per aver negoziato il trattato di Parigi che pose fine alla guerra del Vietnam, Kissinger e Le Duc Tho ricevettero un premio Nobel condiviso, sebbene il negoziatore del Vietnam del Nord si rifiutò di accettare l’onoreficienza. Il suo premio per la pace nel 1973 fu uno dei premi più controversi nella storia del Nobel, poiché fu rivelato che Kissinger aveva sostenuto il bombardamento della Cambogia da parte di Nixon nel 1969. Due membri del comitato Nobel si dimisero dalla decisione. Il riconoscimento ha spinto il cantante satirico Tom Lehrer a rispondere: “La satira politica è diventata obsoleta quando Henry Kissinger ha ricevuto il premio Nobel per la pace”. Fuggendo dalla Germania nazista da adolescente ebreo con la sua famiglia, Kissinger nei suoi ultimi anni coltivò la reputazione di rispettato statista, tenendo discorsi, offrendo consigli sia a repubblicani che democratici e gestendo un’attività di consulenza globale. È apparso alla Casa Bianca di Donald Trump in più occasioni. Kissinger ha compiuto 100 anni nel maggio 2023. Durante un’intervista alla CBS subito prima del suo centesimo compleanno su coloro che consideravano la sua politica estera come “criminale”, ha dato una risposta sprezzante; “Questo è solo un riflesso della loro ignoranza”.

Henry Kissinger, il (controverso) gigante della politica estera Usa

Henry Kissinger, il (controverso) gigante della politica estera UsaRoma, 30 nov. (askanews) – La morte, dopo 100 anni di vita di 100 anni Henry Kissinger, segna probabilmente la fine di un’era. La stampa anglosassone e i giornali di tutto il mondo danno grande evidenza alla notizia della scomparsa dell’ex segretario di stato di Richard Nixon. Il grande diplomatico e vincitore del premio Nobel ha plasmato decenni della politica estera degli Stati Uniti, ma è stato considerato da molti critici anche come un criminale di guerra. A 100 anni già compiuti, nello scorso luglio, Kissinger aveva compiuto un ultimo, storico, viaggio in Cina dove era stato accolto con onori solitamente riservati ai capi di stato.

Nel ricordalo il New York Times titola “Ha contribuito a formare la politica estera americana durante la Guerra fredda” mentre il il Washington Post sottolinea il “raro controllo del policymaking negli affari internazionali del Paese per qualcuno che non sia Presidente”. Il famoso diplomatico ha consigliato una dozzina di presidenti nel corso della sua lunga carriera, tra cui Joe Biden, e ha vinto un premio Nobel condiviso per aver negoziato la fine della guerra del Vietnam.

Ma la sua eredità è definita anche dal suo disprezzo per i diritti umani e dagli sforzi per proteggere gli interessi statunitensi a tutti i costi, con gli oppositori di tutto il mondo che lo consideravano un criminale di guerra. Ha sostenuto la dittatura militare indonesiano nell’invasione di Timor Est, ha appoggiato l’invasione dell’Angola da parte del regime di apartheid in Sud Africa e ha collaborato con la CIA per rovesciare il presidente democraticamente eletto del Cile. Ha inoltre autorizzato le intercettazioni telefoniche di giornalisti e del suo stesso staff. Kissinger era un accademico di Harvard prima di diventare consigliere per la sicurezza nazionale quando Nixon vinse la Casa Bianca nel 1968. Lavorando a stretto contatto con il presidente, fu influente in decisioni importanti riguardanti la guerra del Vietnam, compreso il bombardamento segreto della Cambogia nel 1969 e nel 1970,3 quella che Nixon chiamò la “teoria del pazzo”, un tentativo di far credere al Vietnam del Nord che il presidente degli Stati Uniti avrebbe fatto assolutamente qualsiasi cosa per porre fine alla guerra.

Sopravvisse alla caduta di Nixon nello scandalo Watergate e servì Gerald Ford, lasciando il governo dopo la vittoria elettorale di Jimmy Carter nel 1976. La politica di Kissinger nei confronti dell’Unione Sovietica non fu abbastanza conflittuale per l’amministrazione Reagan, precludendo qualsiasi ipotesi di un suo ritorno alla segreteria di stato negli anni ’80. A destra, è visto come un brillante statista, un grande diplomatico, un esponente della politica di potenza schierata a vantaggio dell’America, paese in cui la sua famiglia si rifugiò lasciando la Germania nel 1938.

A sinistra, non si è mai cancellato il ricordo per il suo ruolo nel golpe in Cile, dove la CIA istigò il rovesciamento di Salvatore Allende; in Pakistan, dove lui e Nixon hanno chiuso un occhio davanti al massacro di centinaia di migliaia di persone; in Medio Oriente a Cipro a Timor Est e altro ancora. Tributi a Kissinger sono arrivati da eminenti funzionari statunitensi dopo la notizia della sua morte. George W Bush ha affermato che gli Stati Uniti “hanno perso una delle voci più affidabili e distintive in materia di affari esteri”, mentre Michael Bloomberg, l’ex sindaco di New York, ha affermato che Kissinger è stato “infinitamente generoso con la saggezza acquisita nel corso di una vita straordinaria”. Alcuni sui social media hanno celebrato la sua morte, facendo riferimento alle vittime dei suoi bombardamenti. Gigante del partito repubblicano, Kissinger è rimasto influente fino alla fine della sua vita, in gran parte grazie alla fondazione nel 1982 della sua società di consulenza geopolitica con sede a New York City e alla paternità di numerosi libri sugli affari internazionali. All’inizio degli anni 2000, Kissinger appoggiò l’amministrazione di George W. Bush nella sua invasione dell’Iraq. Un altro sostenitore di quella guerra, il giornalista Christopher Hitchens, scrisse che Kissinger avrebbe dovuto essere processato per crimini di guerra. Infatti, per aver negoziato il trattato di Parigi che pose fine alla guerra del Vietnam, Kissinger e Le Duc Tho ricevettero un premio Nobel condiviso, sebbene il negoziatore del Vietnam del Nord si rifiutò di accettare l’onoreficienza. Il suo premio per la pace nel 1973 fu uno dei premi più controversi nella storia del Nobel, poiché fu rivelato che Kissinger aveva sostenuto il bombardamento della Cambogia da parte di Nixon nel 1969. Due membri del comitato Nobel si dimisero dalla decisione. Il riconoscimento ha spinto il cantante satirico Tom Lehrer a rispondere: “La satira politica è diventata obsoleta quando Henry Kissinger ha ricevuto il premio Nobel per la pace”. Fuggendo dalla Germania nazista da adolescente ebreo con la sua famiglia, Kissinger nei suoi ultimi anni coltivò la reputazione di rispettato statista, tenendo discorsi, offrendo consigli sia a repubblicani che democratici e gestendo un’attività di consulenza globale. È apparso alla Casa Bianca di Donald Trump in più occasioni. Kissinger ha compiuto 100 anni nel maggio 2023. Durante un’intervista alla CBS subito prima del suo centesimo compleanno su coloro che consideravano la sua politica estera come “criminale”, ha dato una risposta sprezzante; “Questo è solo un riflesso della loro ignoranza”.

Guterres: 111 membri del personale Onu sono stati uccisi dall’inizio della guerra a Gaza

Guterres: 111 membri del personale Onu sono stati uccisi dall’inizio della guerra a GazaRoma, 29 nov. (askanews) – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato che 111 membri del personale Onu sono stati uccisi nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra tra Israele e il movimento integralista palestinese Hamas, a ottobre.

“Dall’inizio delle ostilità, 111 membri della nostra famiglia Onu sono stati uccisi a Gaza. Si tratta della più grande perdita di personale nella storia della nostra organizzazione”, ha dichiarato Guterres durante una riunione del Consiglio di Sicurezza. Il 7 ottobre, Hamas ha lanciato un attacco missilistico a sorpresa su larga scala contro Israele dalla Striscia di Gaza e oltre il confine, uccidendo e prendendo in ostaggio persone. Israele ha lanciato attacchi di rappresaglia e ha ordinato il blocco totale di Gaza, tagliando le forniture di acqua, cibo e carburante. Il 27 ottobre, Israele ha lanciato un’incursione di terra su larga scala nella Striscia di Gaza.

Il conflitto ha causato la morte di circa 1.200 persone in Israele e di oltre 16mila negli altri Paesi. La settimana scorsa, il Qatar ha mediato un accordo tra Israele e Hamas per una tregua di quattro giorni e uno scambio di alcuni prigionieri e ostaggi, oltre alla consegna di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Lunedì, Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per una proroga di due giorni della tregua.

Brigate al Qassam: i bombardamenti di Israele hanno ucciso il piccolo Kfir, il fratellino e la mamma

Brigate al Qassam: i bombardamenti di Israele hanno ucciso il piccolo Kfir, il fratellino e la mammaRoma, 29 nov. (askanews) – Le Brigate al Qassam, l’ala militare del movimento integralista palestinese Hamas, hanno riferito che tre ostaggi israeliani sono stati uccisi a causa dei precedenti bombardamenti delle Forze di Difesa Israeliane (Idf) sulla Striscia di Gaza.

“Le Brigate al Qassam annunciano la morte di tre ostaggi sionisti, come risultato dei precedenti bombardamenti sionisti sulla Striscia di Gaza”, ha dichiarato il gruppo sul suo canale Telegram. La nuova spirale del conflitto israelo-palestinese, innescata dall’attacco a sorpresa lanciato da Hamas il 7 ottobre, ha provocato finora circa 1.200 morti e quasi 5.500 feriti in Israele e oltre 15mila morti e 36mila feriti a Gaza, secondo gli ultimi dati ufficiali.Una tregua umanitaria di quattro giorni, concordata da Israele e Hamas con la mediazione del Qatar, è entrata in vigore il 24 novembre dopo sette settimane di ostilità ed è stata estesa lunedì per altri due giorni.

Nei primi quattro giorni dell’armistizio, 50 ostaggi israeliani, per lo più donne e bambini, sono stati scambiati con 150 prigionieri palestinesi senza crimini di sangue, e il flusso di aiuti umanitari, forniture mediche e carburante verso la Striscia di Gaza è ripreso. A margine dell’accordo di tregua, Hamas ha rilasciato 17 prigionieri thailandesi, un filippino e un russo. Numerosi Paesi hanno invitato Israele e Hamas a stabilire un cessate-il-fuoco; si moltiplicano anche le voci a favore di una soluzione a due Stati come unica via possibile per raggiungere una pace Le vittime sarebbero Kfir Bibas, un bambino di 10 mesi, suo fratello di 4 anni e la loro madre.

L’esercito israeliano ha detto che sta verificando la rivendicazione delle Brigate al Qassam. La famiglia Bibas aveva ripetutamente chiesto il rilascio dei parenti. Kfir è stato rapito dal kibbutz Nir Oz insieme al fratello maggiore Ariel, alla madre Shiri e al padre Yarden. Era il più giovane dei circa 30 bambini presi in ostaggio. duratura nella regione.

Netanyahu: Israele tornerà a combattere fino alla eliminazione di Hamas

Netanyahu: Israele tornerà a combattere fino alla eliminazione di HamasRoma, 29 nov. (askanews) – “Fin dall’inizio della guerra, ho fissato tre obiettivi: l’eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti i nostri ostaggi e la garanzia che Gaza non sarà mai più una minaccia per Israele. Questi tre obiettivi rimangono in vigore”. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

“Nell’ultima settimana abbiamo raggiunto un grande risultato: il ritorno di molte decine di nostri rapiti”, ha aggiunto il capo del governo israeliano, “Una settimana fa sarebbe sembrato immaginario, ma l’abbiamo ottenuto. Ma negli ultimi giorni ho sentito una domanda: una volta terminata questa fase di restituzione dei nostri ostaggi, Israele tornerà a combattere? La mia risposta è un sì inequivocabile”. “Non è possibile che non si torni a combattere fino alla fine”, secondo Netanyahu, “Questa è la mia politica, l’intero gabinetto la sostiene, l’intero governo la sostiene, i soldati la sostengono, il popolo la sostiene. Questo è esattamente ciò che faremo”.

Russia prepara legge che obbliga stranieri a “patto di lealtà”

Russia prepara legge che obbliga stranieri a “patto di lealtà”Milano, 29 nov. (askanews) – Il Ministero degli Interni russo sta preparando una legge che obbligherebbe gli stranieri che arrivano nel Paese a firmare un “patto di lealtà”, secondo l’agenzia di stampa statale russa Tass. Non è chiaro a quali conseguenze andrebbe incontro uno straniero che esprimesse idee differenti da quelle decise da Mosca. Ieri durante il Consiglio mondiale del popolo russo (VRNS), Putin ha sottolineato che la Russia farà affidamento su “tradizioni secolari e radici spirituali” che non possono essere “sradicate”.

Secondo Tass, la legge impedirebbe agli stranieri che arrivano nel Paese di “indebolire” la politica ufficiale della Russia: lo scopo dell’accordo sarebbe quello di tutelare gli interessi nazionali del Paese. “Il Ministero degli Interni russo ha proposto di obbligare tutti gli stranieri che entrano nella Federazione Russa a firmare un ‘accordo di lealtà’, che implica il rispetto di una serie di restrizioni durante il soggiorno nel Paese”, riferisce Vedomosti citando la Tass. Secondo l’accordo, agli stranieri che arrivano in Russia sarebbe vietato, ad esempio, interferire con le attività delle autorità o indebolire in qualsiasi modo la politica estera e interna del Paese. Ma ci sarebbe limitazione della libertà di informazione anche sui diritti Lgbt

Inoltre, si impedirebbe a chi arriva nel Paese e a chi vi soggiorna di distorcere la “verità storica” legata agli eventi della Seconda Guerra Mondiale.

Moglie capo servizi ucraini avvelenata “con arsenico e mercurio”

Moglie capo servizi ucraini avvelenata “con arsenico e mercurio”Milano, 29 nov. (askanews) – Marianna Budanova, la moglie del capo dell’intelligence militare ucraina Kyryll Budanov, è stata avvelenata “con arsenico e mercurio”. Ne scrive Ukrainskaya Pravda citando una fonte di intelligence. “Poiché la moglie di Budanov è piccola con un peso ridotto, si è manifestata più velocemente in lei” scrive la testata che parla di altri avvelenamenti, probabilmente attraverso il cibo.

Il 28 novembre diverse pubblicazioni di Kiev hanno riferito dell’avvelenamento della moglie di Budanov. Secondo il media ucraino Babel, dopo un prolungato peggioramento della sua salute, Marianna è stata ricoverata in ospedale. L’interlocutore della pubblicazione ha osservato che le sostanze con cui è stata avvelenata Marianna non sono utilizzate nella vita di tutti i giorni o in ambito militare.

“La loro presenza potrebbe indicare un tentativo intenzionale di avvelenare una persona specifica”, ha detto la fonte. Inoltre, gli interlocutori di “Babel” hanno confermato che sono stati fatti tentativi anche contro lo stesso Kyryll Budanov prima dopo l’invasione dell’Ucraina. La Russia che sembra la principale indiziata ha già replicato oggi attraverso il Cremlino dicendo che secondo Kiev, Mosca è colpevole di qualsiasi cosa.

Attualmente è in corso un’indagine sul presunto tentativo di uccidere la moglie del capo della direzione principale dell’intelligence. “L’avvelenamento è stato confermato in molti altri dipendenti”, si legge. Pare tuttavia che gli altri, avendo una corporatura più possente, non si sono accorti di nulla”, dicono le fonti.