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Blinken dice che incontrerà il governo di Israele “domani”

Blinken dice che incontrerà il governo di Israele “domani”Milano, 29 nov. (askanews) – Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che incontrerà il governo di Israele “domani”. Lo ha detto in un conferenza stampa trasmessa dal quartier generale della Nato a Bruxelles. Blinken ha spiegato che domani tornerà sulla questione del rilascio degli ostaggi. “Più ostaggi torneranno a casa, più assistenza arriverà” ha spiegato. Blinken dice che andrà in Israele per cercare di prolungare la tregua. “Vorremmo che questa pausa fosse prolungata”, ha detto.

Blinken è atteso in Israele già da questa sera. Visiterà anche la Cisgiordania e Dubai. Il capo della diplomazia americana in Medio Oriente si è già recato più volte nella regione dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas, il 7 ottobre.

Tajani: il Ppe non si alleerà con il gruppo di ultradestra Id

Tajani: il Ppe non si alleerà con il gruppo di ultradestra IdBruxelles, 29 nov. (askanews) – Il gruppo Id (Identità e democrazia) dell’estrema destra al Parlamento europeo, di cui fa parte la Lega, “rimarrà sempre fuori” dal confronto democratico sulle politiche e la legislazione dell’Ue, e non farà parte quindi di una possibile alleanza con il Ppe dopo le prossime elezioni europee. E’ quanto ha detto, in sostanza, il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, parlando con la stampa a margine della riunione ministeriale della Nato oggi a Bruxelles.

In particolare, ha rilevato Tajani, con i due partiti francese e tedesco dell’Id (il Rassemblement National di Marine Le Pen e Alternative für Deutschland) non si può “costruire nulla di positivo”; ma, ha precisato, “la Lega è completamente diversa”, e con il Carroccio si può “collaborare a livello europeo”. Comunque, ha osservato, “l’accordo ideale” all’Europarlamento sarebbe quello tra Ppe, Conservatori (gruppo Ecr, di cui fa parte Fdi)) e Liberali (gruppo Renew), senza Id, anche se tutto dipenderà dall’esito delle elezioni europee di giugno. Il gruppo “Id rimarrà sempre fuori da un un perimetro di confronto, perché nega di fatto l’Unione europea, nega l’Euro, e ci sono posizioni molto critiche anche rispetto alla Nato. Detto questo, io considero la Lega completamente diversa da Alternative für Deutschland e dal partito della signora Le Pen, “perché ha posizioni diverse”, anche se “stanno nello stesso gruppo”, ha detto Tajani, rispondendo alla domanda di un giornalista.

“Faccio un esempio: io – ha ricordato – ho molto criticato una posizione di Afd sui bambini che hanno delle disabilità, perché non si può pensare di ricreare le classi differenziali per non fare un danno ai bambini normali, che poi voglio sapere chi è un bambino normale e chi no; ma la riforma proposta dal ministro della Lega che si occupa di questo problema in Italia (Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, ndr) va in direzione opposta a quella di Afd. Quindi sono posizioni per quanto mi riguarda incompatibili. Non possiamo accettare una visione che non rispetta la dignità della persona da parte dell’Afd; ma la posizione della Lega, per come realizzarla nella riforma del ministro che abbiamo approvato, va invece nella direzione positiva, inclusiva, quindi di solidarietà”. “Quindi – ha puntualizzato Tajani -, da questo punto di vista noi siamo pronti a collaborare con la Lega a livello europeo, ma assolutamente no con l’Afd e con la signora Le Pen. Siamo pronti a collaborare, come abbiamo già fatto, con i Conservatori. Io ricordo che ho sconfitto il candidato socialista nella corsa alla presidenza del Parlamento europeo, nel febbraio 2017, con un accordo tra Popolari, Conservatori e Liberali. Questo – ha sottolineato – sarebbe l’accordo ideale. Poi dipende naturalmente dal voto: non siamo in Italia, ci sono realtà diverse, maggioranze diverse, istituzioni diverse, e quindi è più complicato. L’importante è che ci sia stabilità e che non ci siano fondamentalismi”.

“Come condanno fortemente le posizioni dell’Afd, non condivido assolutamente, per altre questioni – ha aggiunto poi il leader di Forza Italia – le posizioni sulla lotta al cambiamento climatico di Frans Timmermans”, l’ex vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile per il Green Deal, dimessosi in agosto per partecipare alle elezioni politiche in Olanda, dopo essere stato duramente attaccato dal Ppe e dai Conservatori per le proposte legislative da lui difese con forza sulla transizione verde, soprattutto in campo agricolo. A un giornalista che chiedeva se tutto questo non significhi mettere in discussione la collocazione della Lega nel gruppo Id, il ministro ha replicato: “Non dipende da me decidere, la lega fa quello che vuole. Non voglio interferire nell’attività di altri partiti”.

“Dico soltanto – ha concluso Tajani – che noi con l’Afd e con la signora Le Pen non possiamo costruire nulla di positivo, cioè non possiamo governare l’Europa insieme a loro”. Loc

Talidomide, Australia chiede scusa a sopravvissuti e famiglie

Talidomide, Australia chiede scusa a sopravvissuti e famiglieRoma, 29 nov. (askanews) – Il primo ministro australiano ha rivolto le scuse nazionali ai sopravvissuti allo scandalo della talidomide e alle loro famiglie. Ciò avviene oltre 60 anni dopo che il farmaco contro la nausea mattutina ha iniziato a causare difetti alla nascita nei bambini in tutto il mondo.

“Queste scuse si inseriscono in uno dei capitoli più oscuri della storia della medicina australiana”, ha detto mercoledì al parlamento Anthony Albanese. È la prima volta che il governo riconosce il proprio ruolo nella tragedia.

“Ai sopravvissuti vogliamo dire che ci scusiamo per il dolore che la talidomide ha inflitto a ognuno di voi ogni giorno. Siamo dispiaciuti. Siamo più dispiaciuti di quanto possiamo dire”, ha detto Albanese, rivolgendosi a una folla di sopravvissuti e ai loro familiari presenti in aula. Il numero esatto delle persone colpite in Australia rimane sconosciuto, ma dal 2020 più di 140 sopravvissuti si sono registrati per un programma di sostegno finanziario.

Nel 2019, un rapporto ha rilevato che il 20% dei casi di talidomide in Australia avrebbero potuto essere evitati se i leader avessero agito prima. La sopravvissuta Trish Jackson, 61 anni, ha detto alla BBC che spera che le scuse possano dare “un po’ di pace” alle famiglie.

Allarme a Gaza: emergenza sovraffolamento, mancano acqua e cibo, c’è il “rischio di carestia”

Allarme a Gaza: emergenza sovraffolamento, mancano acqua e cibo, c’è il “rischio di carestia”Roma, 29 nov. (askanews) – Il prolungamento della tregua a Gaza ha consentito l’ingresso di nuovi camion di aiuti umanitari, tuttavia la situazione resta “catastrofica”, ha reso noto il Programma alimentare mondiale (Pam), stimando che “esiste il rischio di carestia”. “Da dieci giorni non abbiamo acqua, né cibo, né farina. La situazione è dura, molto dura”, ha detto all’AFP Achraf Selim, residente a Gaza. “Viviamo qui, ma allo stesso tempo non sentiamo di vivere. Non abbiamo acqua da bere, nessuno ci aiuta”, ha detto.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affermato da parte sua di avere riscontrato un “massiccio aumento” di alcune malattie contagiose, tra cui 45 volte più casi del solito di diarrea tra i bambini piccoli. Questa mattina, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha condiviso su X – l’ex Twitter – i dettagli sul numero di casi di diverse malattie a Gaza. I dati sono allarmanti: Infezioni respiratorie acute 111mila casi, scabbia 12mila, pediculosi 11mila, diarrea 75mila, eruzione cutanea 24mila, impetigine 2.500, varicella 2.500, ittero 1.100. “Date le condizioni di vita e la mancanza di assistenza sanitaria, potrebbero morire più persone per malattie che per bombardamenti”, ha denunciato Ghebreyesus. A Gaza ci sono oltre un milione e mezzo di sfollati, 1,7 milioni circa, che versano in condizioni preoccupanti: scarseggiano cibo e farmaci, c’è l’emergenza sovraffollamento e ci sono gravi carenze igieniche. L’attuale tregua ha permesso a circa 200 tir al giorno che trasportavano aiuti umanitari di entrare nella Striscia. Ma le agenzie umanitarie sostengono che è necessario fare molto di più.

Hamas: libereremo tutti gli ostaggi con passaporto russo in segno di gratitudine verso Putin

Hamas: libereremo tutti gli ostaggi con passaporto russo in segno di gratitudine verso PutinRoma, 29 nov. (askanews) – Hamas ha annunciato che rilascerà tutti gli ostaggi con doppia cittadinanza russa e israeliana, come “ringraziamento” al presidente Vladimir Putin per la sua posizione sul conflitto a Gaza con Israele. Secondo diversi media regionali, compreso Haaretz, lo ha dichiarato Mousa Abu Marzuk, il numero due dell’organizzazione estremista palestinese. La liberazione degli ostaggi russo-israeliani avverrebbe fuori dal quadro dell’accordo di scambio con i prigionieri palestinesi.

Von der Leyen: ridurre la burocrazia, e l’AI può dare un contributo decisivo

Von der Leyen: ridurre la burocrazia, e l’AI può dare un contributo decisivoRoma, 29 nov. (askanews) – “Una regolamentazione semplice, razionale ed equa può rendere il processo di governare efficace e l’industria competitiva”. E’ quanto ha detto oggi la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un messaggio video all’evento organizzato dal Ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa Elisabetta Casellati dal titolo “La Semplificazione normativa tra presente e futuro. Le sfide dell’intelligenza artificiale e gli effetti sulla crescita del Paese” in corso oggi a Palazzo Wedekind.

“Dobbiamo rendere più facile fare affari in Europa, innovare e abbracciare le nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale. In primo luogo, ciò significa ridurre la burocrazia”, ha detto nel suo messaggio, ricordando che l’Unione Europea si è impegnata a ridurre di almeno il 25% gli obblighi di rendicontazione per le imprese e le amministrazioni. “Vorremmo che i governi nazionali riflettessero questi sforzi”, ha aggiunto. Secondo von der Leyen, “la riduzione della burocrazia è un impegno comune per entrambe le istituzioni, europea e nazionale” e “a tutti i livelli, l’Intelligenza Artificiale può dare un contributo significativo” e aiutare “le aziende a risparmiare lavoro inutile”.(Von der Leyen ha quindi sottolineato la necessità di “prestare particolare attenzione alle imprese più piccole e più innovative”. “Hanno bisogno di meno burocrazia, più capitale e persone qualificate”, ha spiegato. “Ma hanno anche bisogno di infrastrutture, ha insistito, ricordando che solo due settimane fa, la Commissione Europea ha deciso di concedere alle startup europee che si sono occupate di Intelligenza Artificiale “un accesso speciale” ai “supercomputer finanziati dall’Ue”.

“Nell’UE abbiamo 3 dei 10 supercomputer più potenti al mondo. Uno di questi, Leonardo, è già in funzione, proprio in Italia. Le start-up italiane ed europee possono sfruttarne i punti di forza per ottenere un vantaggio competitivo globale”, ha ricordato. Infine, Von der Leyen ha parlato di “dati”. “Abbiamo un’enorme quantità di dati che non vengono utilizzati. Dati che potrebbero fornire alle aziende e ai ricercatori europei infinite nuove conoscenze grazie all’Intelligenza artificiale”, ha detto. “Abbiamo agito per ampliare l’accesso ai dati commerciali scarsamente utilizzati. E per facilitare il riutilizzo dei dati del settore pubblico”.

Politico incorona Meloni tra gli ‘Operatori’, Tusk uomo più influente

Politico incorona Meloni tra gli ‘Operatori’, Tusk uomo più influenteRoma, 29 nov. (askanews) – Donald Tusk, ex presidente del Consiglio Ue ma soprattutto ex primo ministro polacco in attesa di tornare alla guida dell’esecutivo a Varsavia, è l’uomo più influente d’Europa secondo il quotidiano online Politico: è il leader “del cambiamento” possibile. La classifica di Politico prevede poi tre categorie di leadership, e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni figura in cima a quella degli ‘Operatori’, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è primo tra i Sognatori, la governatrice della Banca centrale russa Elvira Nabiullina si attesta numero uno tra i Disruptors (demolitori, disgregatori).

Meloni, argomenta Politico, dopo la sua ‘temuta’ ascesa, ha sfidato le aspettative e ha saputo sorprendere, in particolare in politica estera, dove dalle posizioni anti-euro e anti-burocrati bruxellesi è passata alla costruzione di buoni rapporti nella capitale europea, in particolare con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (che la segue nella classifica, mentre il presidente francese Emanuel Macron è al terzo posto). Tra i Sognatori spicca Volodymyr Zelensky, che Politico affianca a figure storiche come Martin Luther King, Nelson Mandela o Winston Churchill.

“Dal video provocatorio “Siamo qui” girato nei primi giorni di guerra fuori dal suo ufficio presidenziale e dalla sua iconica battuta “Ho bisogno di munizioni, non di un passaggio” pronunciata in risposta a un’offerta di evacuazione da parte degli Stati Uniti, Zelensky ha ispirato gli ucraini e il mondo, scrive Politico. Mentre la numero 1 tra i Disruptors (demolitori, sovversivi) è la governatrice della Banca centrale Elvira Nabiullina, a cui viene riconosciuto il ruolo di primo artefice di un quadro macroeconomico che ha permesso all’economia russa di resistere a sanzioni internazionali senza precedenti. In particolare, le politiche monetarie di Nabiullina hanno salvato il rublo in diverse occasioni.

Segue tra i Sognatori il leader indipendentista catalano, Carles Puigdemont, e dopo di lui “il guastafeste” Viktor Orban. Il premier ungherese in costante rotta di collisione con le politiche di Bruxelles, nella seconda metà dell’anno prossimo sarà alla presidenza di turno dell’Ue.

Guerra in Medio Oriente, media: accordo Israele-Hamas per prorogare la tregua di due giorni

Guerra in Medio Oriente, media: accordo Israele-Hamas per prorogare la tregua di due giorniRoma, 29 nov. (askanews) – Israele e il movimento estremista palestinese Hamas, attraverso la mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti, avrebbero raggiunto un accordo preliminare per prolungare la pausa umanitaria per altri due giorni, alle stesse condizioni di quella in scadenza domani: lo riferisce oggi il quotidiano Al Araby Al Jadeed, citando funzionari egiziani anonimi.

Il giornale, inoltra, cita fonti secondo cui Hamas avrebbe lasciato intendere di avere contatti con altri gruppi dell’enclave, che tengono ancora in ostaggio donne e bambini. Il Washington Post da parte sua ha riferito, citando un funzionario israeliano, che lo Stato ebraico prevede un’ulteriore estensione della pausa umanitaria per altri due o tre giorni.

“Dopo giovedì, prevediamo di avere altri due o tre giorni di rilascio degli ostaggi e una pausa umanitaria, dopodiché o riprenderemo le operazioni a Gaza o potenzialmente raggiungeremo un accordo successivo”, ha detto il funzionario, aggiungendo che Israele si aspetta che la maggior parte dei bambini sia rilasciata entro questa notte.

Guerra in Medio Oriente, liberati altri 10 ostaggi di Hamas: 10 israeliani e 2 tailandesi

Guerra in Medio Oriente, liberati altri 10 ostaggi di Hamas: 10 israeliani e 2 tailandesiRoma, 28 nov. (askanews) – La Croce rossa ha trasferito in Egitto i 12 ostaggi rilasciati oggi da Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’esercito israeliano, precisando su Telegram che si tratta di “10 cittadini israeliani e due cittadini stranieri”.

“Il convoglio degli ostaggi liberati sta attualmente attraversando l’Egitto fino al punto d’incontro con i nostri soldati a Kerem Shalom – ha aggiunto l’esercito – i funzionari della sicurezza verificheranno l’identità degli ostaggi rilasciati al punto d’incontro”. Sono due cittadini tailandesi i due ostaggi stranieri rilasciati oggi dal gruppo estremista palestinese insieme ai 10 ostaggi israeliani, ha precisato l’ufficio del premier israeliano in un comunicato riportato dal Times of Israel.

Il Qatar aveva annunciato la consegna al Comitato internazionale della Croce Rossa di 10 ostaggi detenuti dal gruppo estremista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza, precisando che si trattava di un bambino e nove donne. E come previsto dall’accordo di tregua, da parte di Israele “saranno rilasciati 30 civili palestinesi”.

Festa nazionale Romania, ambasciatore Dancau: “Cultura ci unisce”

Festa nazionale Romania, ambasciatore Dancau: “Cultura ci unisce”Roma, 28 nov. (askanews) – L’Ambasciata di Romania presso la Repubblica Italiana ha celebrato, il 27 novembre 2023, la Festa Nazionale della Romania e il 15esimo anniversario della firma della Dichiarazione Congiunta sul Partenariato Strategico Consolidato tra la Romania e l’Italia, nonché il 150esimo anniversario dell’istituzione della prima Agenzia Diplomatica della Romania a Roma, con un concerto straordinario eseguito dall’Orchestra Filarmonica Sinfonica “George Enescu” di Bucarest presso l’Auditorium Parco della Musica, uno dei centri culturali più prestigiosi d’Europa.

L’orchestra, composta da 90 musicisti romeni, sotto la direzione del direttore Leo Hussain, con il violoncellista Andrei Ionita come solista, è salita sul palco della Sala Sinopoli per eseguire capolavori della musica classica romena ed internazionale, alla presenza di oltre mille persone – rappresentanti delle autorità italiane – Presidenza della Repubblica, Governo italiano, Parlamento italiano – del mondo imprenditoriale, politico e culturale, membri del corpo diplomatico e consolare accreditato a Roma, nonché membri della comunità romena in Italia. In questa occasione, l’Orchestra Sinfonica della Filarmonica “George Enescu” di Bucarest ha celebrato i 155 anni dal primo concerto della Società Filarmonica Romena, fondazione di quella che oggi rappresenta la Filarmonica “George Enescu”, e i 135 anni dall’inaugurazione della Ateneo Romeno, si legge nel comunicato post-evento.

La celebrazione delle eccellenti relazioni bilaterali e le prospettive di sviluppo del Partenariato strategico tra la Romania e l’Italia, anche nel contesto europeo e alleato, sono state al centro dell’intervento dell’Ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancau, che ha sottolineato la necessità di rafforzare le relazioni bilaterali e la solidarietà europea a tutti i livelli, soprattutto in un mondo segnato da sfide economiche e di sicurezza: “La cultura unisce e rimane un simbolo della costante aspirazione dell’umanità verso un livello superiore, quello della coesistenza pacifica”, ha dichiarato l’ambasciatore romeno. Marin Cazacu, direttore generale della Filarmonica “George Enescu”, ha espresso la gioia di trovarsi a Roma in occasione dei due anniversari, dell’orchestra e dell’edificio dell’Ateneo Romeno, che segnano allo stesso tempo la celebrazione della Festa Nazionale della Romania.

“Ringraziamo i partner dell’evento, l’Associazione Arte e Tradizione di Bucarest, rappresentata da Cristina Liberis, e il Dipartimento per i Romeni all’Estero, l’attrice e cantante Ramona Badescu, presentatrice dell’evento, nonché gli sponsor Ducati Energia, Banca Transilvania, Carrefour Deschidem Vinul Românesc, Transgaz, Pirelli, Intesa SanPaolo, DIGI, Ansaldo Energia, Aeroitalia, Rheinmetall, Rossetto e Digital World Printing. Ringraziamo il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale, rappresentato dal Segretario di Stato Aurel Simion, e le 19 aziende romene che hanno fornito prodotti tradizionali per il ricevimento. Si ringraziano i rappresentanti di Aayalex, Quality Natural e All Nuts per la loro presenza all’evento”, si legge nella nota dell’ambasciata. Per il secondo anno consecutivo, gli ospiti italiani ed internazionali hanno assistito alla presentazione di una selezione di vini romeni da parte di Marinela Ardelean, esperta di vini e promotrice della campagna Open Romanian Wine, un programma di Carrefour Romania la cui missione è sostenere l’industria vinicola romena e far conoscere la Romania sulla mappa internazionale del vino. Gli ospiti hanno anche potuto ammirare la mostra “La musica da camera di George Enescu. Opere senza numero di opus”, realizzata dal Museo Nazionale George Enescu di Bucarest.