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La difesa russa ha abbattuto missili ucraini sul mare d’Azov

La difesa russa ha abbattuto missili ucraini sul mare d’AzovRoma, 26 nov. (askanews) – Il ministero russo della Difesa comunica di avere abbattuto due missili ucraini S-200 nei cieli sul Mare d’Azov.

“Oggi verso le ore 11 orario di Mosca (le 9 in Italia) il regime di Kiev ha tentato un attacco terroristico con l’utilizzo di missili S-200 mirati a obiettivi di terra sul territorio della Federazione russa”, ha riferito il ministero in una nota rilanciata da Ria Novosti. La Difesa russa non precisa se gli obiettivi ucraini fossero localizzati in Crimea, la penisola sul Mar Nero che Mosca ha dichiarato annessa nel 2014.La notizia del possibile tentato attacco a obiettivi in Crimea arriva dopo quella di un “massiccio attacco” con droni diretti verso la capitale russa, in gran parte abbattuti, secondo le autorità russe, ma anche sulle regioni di Kaluga e Tula, dove un velivolo senza pilota si è schiantato su un condominio, mandando in frantumi i vetri di tre appartamenti.

 

Il segretario di stato americano Blinken è atteso di nuovo in Israele in settimana

Il segretario di stato americano Blinken è atteso di nuovo in Israele in settimanaRoma, 26 nov. (askanews) – Il segretario di Stato americano Antony Blinken dovrebbe arrivare in Israele questa settimana, sulla scia di colloqui a livello regioanle per una possibile estensione della tregua a Gaza e il rilascio di ulteriori ostaggi da parte di Hamas. Lo riferiscono i media israeliani.

Questa sarà il quarto viaggio di Blinken in Israele nel giro di un mese e mezzo, dall’inizio della guerra a Gaza. Nella sua ultima visita, parte di un tour regionale, Blinken ha lavorato per promuovere un cessate il fuoco temporaneo su diversi giorni come controparte per il crilascio di ostaggi israeliani e l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza – una proposta che è stata infine accettata dal Gabinetto di Guerra israeliano la scorsa settimana. La nuova visita di Blinken riguarderà la questione degli ostaggi, nonché il coordinamento tra Israele e gli Stati Uniti per le prossime fasi dei combattimenti e il desiderio di Israele di espandere i combattimenti nella parte meridionale della Striscia di Gaza, dove la maggior parte dei civili la popolazione è ormai concentrata. Oggi l’esercito israeliano ha ribadito che dopo la conclusione della tregua di quattro giorni – oggi è il terzo – la guerra riprenderà.

La Croce rossa si dice “non fiduciosa” sul rilascio di ostaggi oggi

La Croce rossa si dice “non fiduciosa” sul rilascio di ostaggi oggiRoma, 26 nov. (askanews) – Un alto funzionario della Croce Rossa ha detto di “non essere fiducioso” che oggi sarà rilasciato un terzo gruppo di ostaggi israeliani, con la controparte della liberazione di altri prigionieri palestinesi.

Parlando da Gaza, Pascal Hundt ha detto a Sky News di “non essere fiducioso” su ulteriori rilasci in giornata, ma ha precisato che la Croce Rossa ha una squadra in attesa. Ieri c’è stato un ritardo significativo nella consegna del secondo gruppo di ostaggi: Hamas ha accusato Israele di non aver adempiuto ai suoi obblighi previsti dall’accordo di tregua e che meno camion umanitari di quelli concordati erano stati in grado di raggiungere il nord di Gaza. Alla fine ostaggi e prigionieri sono stati rilasciati dopo diverse ore, grazie, pare, a un intervento di mediazione da parte egiziana.

Crosetto: unico pericolo per il governo è l’opposizione giudiziaria

Crosetto: unico pericolo per il governo è l’opposizione giudiziariaMilano, 26 nov. (askanews) – “Questo governo può essere messo a rischio solo da una fazione antagonista che ha sempre affossato i governi di centrodestra: l’opposizione giudiziaria”. Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

“A me – sottolinea Crosetto – raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a ‘fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni’. Siccome ne abbiamo visto fare di tutti i colori in passato, se conosco bene questo Paese, mi aspetto che si apra presto questa stagione, prima delle Europee…”.

Israele ha ricevuto la lista degli ostaggi che saranno liberati oggi

Israele ha ricevuto la lista degli ostaggi che saranno liberati oggiRoma, 26 nov. (askanews) – Israele ha ricevuto l’elenco degli ostaggi che dovrebbero essere rilasciati oggi: lo ha comunicato l’ufficio del primo ministro, precisando che le famiglie interessate sono state informate. La tregua temporanea a Gaza entra nel suo terzo giorno e sino ad ora ha retto. Momenti di violenza sono stati registrati in Cigiordania, dove secondo il ministero della Sanità palestinese ci sono stati ieri due morti e due gravemente feriti a Jenin in scontri con militari israeliani.

Nella tarda serata, dopo ore di ritardo, Hamas ha rilasciato il secondo gruppo di ostaggi, composto da 13 cittadini israeliani e 4 cittadini tailandesi. Gli ostaggi sono stati accolti dalle loro famiglie in territorio israeliano e sono stati portati negli ospedali designati per ricevere cure mediche. In base all’accordo, Israele ha rilasciato 39 prigionieri palestinesi, uomini e donne, secondo l’accordo di scambio. Il cessate il fuoco entra nel suo terzo giorno. Sabato sera una grande manifestazione a Tel Aviv – 100mila persone, secondo diversi media israeliani – a sostegno delle famiglie degli ostaggi ancora in mano ad Hamas ha commemorato i 50 giorni dal massacro del 7 ottobre e dal rapimento di circa 240 persone.

Il ministero degli Esteri del Qatar ha dichiarato che il ritardo nell’attuazione dell’accordo sugli ostaggi è stato superato attraverso canali qatarioti-egiziani, confermando il ruolo dei mediatori regionali nell’accordo per la tregua, dopo la quale, insiste il governo israeliano, a Gaza riprenderà la guerra.

Concluso il cessate-il-fuoco l’esercito di Israele riprenderà le operazioni militari nella Striscia di Gaza

Concluso il cessate-il-fuoco l’esercito di Israele riprenderà le operazioni militari nella Striscia di GazaRoma, 25 nov. (askanews) – Dopo il cessate-il-fuoco, le Forze di Difesa israeliane (Idf) riprenderanno le operazioni nella Striscia di Gaza con l’obiettivo di smantellare Hamas. Lo ha sottolineato il capo di stato maggiore dell’esercito dello stato ebraico, Herzl Halevi.

Secondo Halevi, “il cessate il fuoco non sarebbe avvenuto con questo accordo se non fosse stato per la pressione esercitata dalle Idf. Non abbiamo alcuna intenzione, desiderio o disponibilità a fermare questo sforzo prima di aver riportato tutti gli ostaggi” a casa. Ha inoltre aggiunto che l’esercito sfrutta l’interruzione dei combattimenti per imparare e preparare le proprie capacità. “Torneremo a creare un’immensa pressione per riportare il maggior numero di prigionieri il più rapidamente possibile, fino all’ultimo. Abbiamo il dovere di combattere e mettere in pericolo le nostre vite affinché possano tornare e vivere in sicurezza nelle loro case”, ha dichiarato Halevi.

Droni russi su Kiev per 6 ore: attacco più grande da invasione

Droni russi su Kiev per 6 ore: attacco più grande da invasioneRoma, 25 nov. (askanews) – La Russia ha lanciato oggi il più grande attacco con droni su Kiev da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina. E’ quanto ha dichiarato il sindaco della città Vitaliy Klitschko parlando del lancio di droni esplosivi iniziato prima dell’alba e durato oltre sei ore con ondate di attacchi da nord e da est.

Secondo funzionari ucraini oltre 75 droni Shahed di fabbricazione iraniana sono stati lanciati contro la capitale e 74 sono stati abbattuti. Non sono stati segnalati morti a causa di questo attacco, ma almeno cinque persone sono rimaste ferite, tra cui un bambino di 11 anni, ha detto Klitschko, aggiungendo che tra gli edifici danneggiati c’è anche un asilo nido. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito gli attacchi un atto di “terrore intenzionale” e ha affermato che il suo Paese “continuerà a lavorare per unire il mondo in difesa contro il terrorismo russo”. Il presidente Zelensky ha sottolineato che l’attacco è avvenuto lo stesso giorno in cui l’Ucraina commemora la carestia dell’Holodomor del 1932-1933 – provocata dal dittatore sovietico Stalin – che uccise diversi milioni di ucraini.

Gli ostaggi israeliani sono stati consegnati alla Croce rossa

Gli ostaggi israeliani sono stati consegnati alla Croce rossaRoma, 24 nov. (askanews) – Il primo gruppo di ostaggi israeliani liberato dal gruppo estremista palestinese Hamas è stato consegnato al personale del Comitato internazionale della Croce Rossa e sta lasciando la Striscia di Gaza a bordo di ambulanze dirette verso il valico di Rafah. Lo ha detto un funzionario israeliano citato dal Times of Israel. Fonti del gruppo estremista palestinese Hamas hanno confermato all’emittente Al-Aqsa Tv di aver consegnato il primo gruppo di ostaggi israeliani alla Croce rossa. Lo riporta il Times of Israel, secondo cui gli ostaggi sarebbero ora in viaggio verso il valico di Rafah per entrare in Egitto, dopo essere stati sottoposti a brevi esami medici in un ospedale di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.

 

Oggi Hams rilascerà anche 12 ostaggi tailandesi

Oggi Hams rilascerà anche 12 ostaggi tailandesiRoma, 24 nov. (askanews) – Il governo egiziano ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la liberazione di 12 ostaggi tailandesi detenuti dal gruppo estremista palestinese Hamas. I 12 ostaggi verranno rilasciati sempre oggi, quando è prevista la liberazione di 13 ostaggi israeliani, concordata da Hamas con Israele attraverso la mediazione del Qatar.

Secondo le autorità di Bangkok, ricorda il Times of Israel, sarebbero 26 i cittadini tailandesi sequestrati dai miliziani di Hamas durante l’attacco del 7 ottobre scorso contro Israele.

Lagarde: la guerra all’inflazione non è vinta ma la vinceremo certamente

Lagarde: la guerra all’inflazione non è vinta ma la vinceremo certamenteRoma, 24 nov. (askanews) – Sull’inflazione nell’area euro “la guerra non è vinta e certamente non cantiamo vittoria. Ma vinceremo questa guerra”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde durante un dibattito con una platea di giovani organizzato dalla Bundesbank a Francoforte.

“Se guardiamo ai progressi fatti rispetto ai picchi di un anno fa, nell’area euro lnflazione generale era al 10,6%, ora siamo al 2,9%. Quindi penso che il progresso sia iniziato. Abbiamo impegnato tante munizioni, non solo con l’aumenti dei tassi di interesse da 450 punti base, abbiamo già fatto tanto. E penso che al punto in cui siamo – ha aggiunto – possiamo osservare molto attentamente le componenti delle nostre vite, come salari utili, entrate fiscali e situazione geopolitica e il modo con cui le nostre munizioni impattano sulla nostra vita per decidere quanto a lungo dobbiamo stare” con i tassi attuali “e le decisioni da prendere su o giù”.