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Tajani: abbiamo chiesto un processo equo e rapido per Salis, messaggio recepito

Tajani: abbiamo chiesto un processo equo e rapido per Salis, messaggio recepitoRoma, 14 feb. (askanews) – Il governo italiano ha chiesto “un processo equo e rapido per la nostra connazionale” Ilaria Salis detenuta in Ungheria, “il Tribunale di Budapest ha anticipato al 28 marzo l’udienza che era prevista per il 24 maggio, è uno sviluppo molto positivo che indica la volontà di accelerare i tempi del procedimento come richiesto fortemente dall’Italia”, quindi i “messaggi inviati da Roma sono stati recepiti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Question time alla Camera.


“Sabato scorso ho chiesto al nostro ambasciatore in Ungheria di verificare i fatti relativi alla comparsa di un murales che raffigura Ilaria Salis impiccata, l’ambasciatore ha confermato alle autorità ungheresi che la priorità della tutela della sicurezza di Salis riveste per il governo”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Question Time aggiungendo che Ilaria Salis ha “confermato all’ambasciatore un netto miglioramento delle condizioni detentive”, risultati ottenuti “lavorando con discrezione e gradualità, evitando polemiche e forzature”. Ilaria Salis “è in detenzione in Ungheria, tutti auspichiamo che possa essere trasferita in Italia ai domiciliari, ma l’unica via è che vengano prima concessi in Ungheria”, sull’opzione che la connazionale possa essere destinata ai domiciliari nei locali dell’ambasciata italiana a Budapest “ho già detto che ove i ministeri di Giustizia e dell’interno l’avallassero non mi opporrei, va però notato che offrire l’ambasciata non accresce di per sè la probabilità che l’istanza dei domiciliari venga accolta, perché equivarrebbe de facto alla concessione diretta dei domiciliari in Italia”, ha detto al Question time il ministro degli Esteri Antonio Tajani.


“Vista qual è la situazione prevista da tutti gli accordi internazionali, che prevede l’inviolabilità delle ambasciate”, “l’ambasciata non appare un luogo idoneo all’esecuzione di misure coercitive”, e quindi “l’inviolabilità di tali locali si pone in contrasto con i poteri delle autorità ungheresi di far rispettare eventuali provvedimenti giudiziari o di polizia, le autorità ungheresi non potrebbero entrare senza permesso e non potrebbero avere il potere di sorveglianza”, ha aggiunto, e per “conformarsi integralmente ai provvedimenti del giudice ungherese, potrebbe essere chiesto all’Italia di rinunciare all’inviolavilità, la questione si pone quindi oltre che sul piano del diritto internazionale anche su quello dell’opportunità, sempre nell’interesse della signora Salis che abbiamo sempre perseguito”. Tajani, prima del question time, in una conferenza stampa aveva sottolineato: “Mi pare che la decisione della signora Salis di chiedere gli arresti domiciliari in Ungheria facilita i domiciliari in Italia”, rivendicando che l’anticipo della prossima udienza è “un risultato – ha aggiunto – che ha ottenuto questo governo grazie alla serietà, grazie anche al lavoro che ha fatto la nostra ambasciata. Evidentemente i magistrati ungheresi hanno recepito le sollecitazioni che venivano dall’Italia”.


Stamani il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in un’intervista a SkyTg24 ha detto che i familiari di Ilaria Salis “purtroppo hanno perso un anno. Se avessero chiesto subito hli arresti domiciliari in Ungheria, tutto questo non sarebbe successo”. Lo ha detto puntualizzato: “E’ un grande risultato che familiari di Ilasia Salis si siano convinti di chiedere arresti domiciliari in Ungheria”. Secondo il Guardasigilli, “il passaggio agli domiciliari in Ungheria è un passaggio necessario. Chiedere gli arresti domiciliari in Italia a un giudice ungherese è passo giuridicamente sbagliato, perché la legge non lo consente. Invece, una volta ottenuti gli arresti domiciliari in Ungheria, può scattare la norma che ci permette di chiedere di far scontare gli arresti domiciliari in Italia”, ha concluso.

L’esercito israeliano: compiuti “estesi raid sul Libano”

L’esercito israeliano: compiuti “estesi raid sul Libano”Roma, 14 feb. (askanews) – L’esercito israeliano ha annunciato che suoi aerei da combattimento hanno compiuto “estesi raid sul Libano”, secondo quanto si legge sul quotidiano Haaretz. L’attacco ha accresciuto il timore di un’escalation dle conflitto con il movimento sciita libanese Hazbollah.


Gli attacchi israeliani sono giunti in risposta al lancio di razzi contro il nord dello Stato ebraico, che stamattina ha provocato la morte di una donna e il ferimento di altre sette persone a Safed.

L’Oms: l’attacco di Israele a Rafah sarebbe una “catastrofe insondabile”

L’Oms: l’attacco di Israele a Rafah sarebbe una “catastrofe insondabile”Roma, 14 feb. (askanews) – L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che un’offensiva militare israeliana contro Rafah nel sud di Gaza causerebbe una “catastrofe insondabile” e spingerebbe il sistema sanitario dell’enclave sull’orlo del collasso.


“Le attività militari in quest’area, questa zona densamente popolata, sarebbero, ovviamente, una catastrofe insondabile… e amplierebbero ulteriormente il disastro umanitario oltre ogni immaginazione”, ha affermato Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Oms per Gaza e Cisgiordania. “Aumenterà anche il peso su un sistema sanitario completamente sovraccarico… in ginocchio e aumenterà il carico dei traumi, e spingerebbe il sistema sanitario più vicino all’orlo del collasso”, ha detto Peeperkorn. Peeperkorn ha affermato che la capacità dell’Oms di distribuire aiuti medici a Gaza è limitata perché molte delle sue richieste di consegna di rifornimenti sono state respinte.


Il funzionario dell’Oms ha aggiunto che solo il 40% delle missioni dell’Organizzazione nel nord di Gaza sono state autorizzate da novembre e che questa cifra è diminuita significativamente da gennaio. “Tutte queste missioni sono state negate, impedite o rinviate”, ha detto, aggiungendo che è “assurdo che solo il 45% delle richieste di missione dell’Oms per il sud di Gaza siano state concesse”.

L’Ucraina rivendica di aver affondato la nave da sbarco russa Caesar Kunikov, cruciale nella guerra (ecco perché)

L’Ucraina rivendica di aver affondato la nave da sbarco russa Caesar Kunikov, cruciale nella guerra (ecco perché)Milano, 14 feb. (askanews) – Kiev sostiene di aver affondato “Caesar Kunikov”, una grande nave da sbarco, cruciale nel conflitto in corso e frutto del Progetto militare russo 775. La nave era stata costruita a Danzica, in Polonia, in epoca sovietica (varo nel 1986) e rappresenta un componente non trascurabile della Flotta del Mar Nero.


Dell’attacco ucraino riferiscono sia fonti filo-russe che ucraine. Si tratta già del quinto grande mezzo da sbarco del gruppo russo nel Mar Nero, colpito dalle forze armate ucraine. C’erano 13 navi di questo tipo in mare. L’attacco alla nave è stato riferito dal canale Rybar vicino al Ministero della Difesa russo: si sostiene che l’attacco è stato portato da navi senza equipaggio. Un altro canale scrive che l’equipaggio è sopravvissuto. La natura e l’entità del danno alla nave non sono note. Al momento nessuna conferma ufficiale di Mosca. Il Ministero della Difesa russo ha affermato che le sue forze di difesa aerea avevano abbattuto sei droni nel Mar Nero nella notte tra il 13 e il 14 febbraio. Allo stesso tempo, i canali Telegram hanno riferito che qualcosa stava bruciando nel mare vicino ad Alupka-Katsiveli. Secondo quanto riferito, anche due elicotteri russi Mi-8 volteggiavano bassi sull’acqua nella zona.


Il canale Telegram Krymsky Veter (Vento di Crimea) ha riferito che i droni avrebbero presumibilmente colpito una nave da sbarco. Successivamente, nell’area dell’insediamento di Foros (Crimea occupata dai russi) è stato avvistato anche un elicottero di ricerca e salvataggio Ka-27. In base alle informazioni a disposizione la nave è lunga 112,5 metri, larga 15 metri ed è dotata di artiglieria AK-725 da 57 mm, lanciatori di sistemi di difesa aerea e lanciarazzi multipli A-215 Grad-M da 122 mm. Conta 87 membri dell’equipaggio.


Sinora la nave e il suo equipaggio si erano distente dal punto di vista di Mosca, nel conflitto. All’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il vascello era attraccato nella città portuale di Berdiansk, occupata dai russi, e ha subito danni quando le forze ucraine affondarono la nave da sbarco Saratov nel marzo 2022. Ad aprile 2022 si è saputo che il comandante della grande nave, Alexander Chirva è morto durante “un’operazione speciale in Ucraina”, secondo quanto annunciato il 18 aprile 2022 dal governatore di Sebastopoli Mikhail Razvozhaev sul suo canale Telegram. Nel 2008, la nave ha preso parte ai combattimenti della flotta del Mar Nero durante la guerra di Georgia. Il 10 agosto 2008 era l’ammiraglia di un gruppo di navi russe che hanno preso parte a una battaglia navale con un gruppo di navi georgiane.


Secondo quanto riferito, la nave può essere utilizzata per creare campi minati. La nave da sbarco può essere utilizzata con varie opzioni di carico come ad esempio 150 soldati e 10 carri armati T-55 con un equipaggio di 40 persone; è inoltre in grado di trasportare 650 tonnellate di carico su una distanza di 4.700 miglia. Cgi

Ucraina rivendica affondamento nave russa, sarebbe la quinta

Ucraina rivendica affondamento nave russa, sarebbe la quintaMilano, 14 feb. (askanews) – Kiev sostiene di aver affondato “Caesar Kunikov”, una grande nave da sbarco, cruciale nel conflitto in corso e frutto del Progetto militare russo 775. La nave era stata costruita a Danzica, in Polonia, in epoca sovietica (varo nel 1986) e rappresenta un componente non trascurabile della Flotta del Mar Nero.


Dell’attacco ucraino riferiscono sia fonti filo-russe che ucraine. Si tratta già del quinto grande mezzo da sbarco del gruppo russo nel Mar Nero, colpito dalle forze armate ucraine. C’erano 13 navi di questo tipo in mare. L’attacco alla nave è stato riferito dal canale Rybar vicino al Ministero della Difesa russo: si sostiene che l’attacco è stato portato da navi senza equipaggio. Un altro canale scrive che l’equipaggio è sopravvissuto. La natura e l’entità del danno alla nave non sono note. Al momento nessuna conferma ufficiale di Mosca. Il Ministero della Difesa russo ha affermato che le sue forze di difesa aerea avevano abbattuto sei droni nel Mar Nero nella notte tra il 13 e il 14 febbraio. Allo stesso tempo, i canali Telegram hanno riferito che qualcosa stava bruciando nel mare vicino ad Alupka-Katsiveli. Secondo quanto riferito, anche due elicotteri russi Mi-8 volteggiavano bassi sull’acqua nella zona.


Il canale Telegram Krymsky Veter (Vento di Crimea) ha riferito che i droni avrebbero presumibilmente colpito una nave da sbarco. Successivamente, nell’area dell’insediamento di Foros (Crimea occupata dai russi) è stato avvistato anche un elicottero di ricerca e salvataggio Ka-27. In base alle informazioni a disposizione la nave è lunga 112,5 metri, larga 15 metri ed è dotata di artiglieria AK-725 da 57 mm, lanciatori di sistemi di difesa aerea e lanciarazzi multipli A-215 Grad-M da 122 mm. Conta 87 membri dell’equipaggio.


Sinora la nave e il suo equipaggio si erano distente dal punto di vista di Mosca, nel conflitto. All’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il vascello era attraccato nella città portuale di Berdiansk, occupata dai russi, e ha subito danni quando le forze ucraine affondarono la nave da sbarco Saratov nel marzo 2022. Ad aprile 2022 si è saputo che il comandante della grande nave, Alexander Chirva è morto durante “un’operazione speciale in Ucraina”, secondo quanto annunciato il 18 aprile 2022 dal governatore di Sebastopoli Mikhail Razvozhaev sul suo canale Telegram. Nel 2008, la nave ha preso parte ai combattimenti della flotta del Mar Nero durante la guerra di Georgia. Il 10 agosto 2008 era l’ammiraglia di un gruppo di navi russe che hanno preso parte a una battaglia navale con un gruppo di navi georgiane.


Secondo quanto riferito, la nave può essere utilizzata per creare campi minati. La nave da sbarco può essere utilizzata con varie opzioni di carico come ad esempio 150 soldati e 10 carri armati T-55 con un equipaggio di 40 persone; è inoltre in grado di trasportare 650 tonnellate di carico su una distanza di 4.700 miglia.

Medio Oriente, fonti egiziane: la riunione a quattro sulla tregua a Gaza è stata “positiva”

Medio Oriente, fonti egiziane: la riunione a quattro sulla tregua a Gaza è stata “positiva”Roma, 13 feb. (askanews) – La riunione a quattro che si è svolta in Egitto sulla tregua di Gaza è stata “positiva”, le consultazioni continueranno nei prossimi tre giorni, secondo il canale Al Qahera News, che cita una fonte egiziana attendibile.


L’incontro al Cairo si è svolto tra il direttore della CIA William Burns, il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, funzionari egiziani e una delegazione israeliana guidata dal capo del Mossad David Barnea e dal direttore dello Shin Bet Ronen Bar per discutere un accordo di tregua. Intanto il vice del leader di Hamas Yahya Sinwar, Khalil al-Hayya, è arrivato al Cairo per un round di colloqui con l’Egitto. Hamas ritiene che questa fase dei colloqui durerà diversi giorni, scrive Haaretz.

Onu e Usa cercano di frenare Israele su Rafah

Onu e Usa cercano di frenare Israele su RafahRoma, 13 feb. (askanews) – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha auspicato che i colloqui su una pausa nella guerra tra Israele e Hamas abbiano successo in modo da poter evitare un’offensiva israeliana a Rafah, a Gaza, avvertendo che avrebbe “conseguenze devastanti”, riferisce Reuters.


Anche il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha fatto riferimento al previsto attacco israeliano a Rafah, nel sud di Gaza, dicendo: “Non so se abbiamo qualche indicazione sui tempi in un modo o nell’altro. Ma non crediamo sia consigliabile andare avanti con un’operazione importante a meno che o fino a quando non ci sarà un resoconto adeguato di tutti i civili presenti”.

Offensiva israeliana a Rafah, il Sudafrica ha chiesto l’intervento della Corte internazionale di giustizia

Offensiva israeliana a Rafah, il Sudafrica ha chiesto l’intervento della Corte internazionale di giustiziaRoma, 13 feb. (askanews) – Il Sudafrica ha presentato una richiesta urgente alla Corte internazionale di giustizia (Icj) per valutare se la decisione di Israele di estendere le sue operazioni militari a Rafah richieda che la corte usi il suo potere per prevenire ulteriori violazioni dei diritti dei palestinesi a Gaza. Lo ha annunciato la presidenza sudafricana.


Il Sudafrica ha citato la sezione 1 dell’articolo 75 del Regolamento della Corte, secondo il quale la corte “può in qualsiasi momento decidere di esaminare se le circostanze del caso richiedono l’indicazione di misure provvisorie che dovrebbero essere adottate o rispettate da tutte le parti”. In una richiesta presentata ieri alla corte, il governo sudafricano ha affermato di essere seriamente preoccupato che l’offensiva militare contro Rafah, come annunciato da Israele, abbia già portato e si tradurrà in ulteriori uccisioni, danni e distruzioni su vasta scala. Ciò costituirebbe una violazione grave e irreparabile sia della Convenzione sul genocidio che dell’ordinanza della Corte del 26 gennaio 2024. 

Mahmood con “Tuta Gold” scala tutte le classifiche

Mahmood con “Tuta Gold” scala tutte le classificheMilano, 13 feb. (askanews) – “Tuta gold”, il brano con cui Mahmood ha partecipato alla 74esima edizione del Festival di Sanremo, continua a scalare le classifiche e conquista oggi il #1 posto nella Top 50 Italia di Spotify e il #2 posto della Top Songs Debut Global (9-11 febbraio). Con i suoi 15 milioni di stream globali su tutte le piattaforme, la canzone ha superato anche i confini nazionali ed è attualmente alla posizione #27 nella Top 50 Global, #2 nella Top 50 Svizzera, #10 nella Top 50 Lussemburgo, #35 nella Top 50 Lituania e in Top 200 in Spagna, Belgio, Estonia, Grecia e Romania, oltre ad essere il #7 testo più cercato al mondo della settimana su Genius. Amato anche dalle radio, è al numero #1 anche della classifica Earone e il videoclip – diretto da Attilio Cusani e prodotto da Borotalco.tv – è sempre più virale con oltre 4,5 milioni di views. Aperte le prevendite per lo speciale live al Forum di Milano, previsto per lunedì 21 ottobre 2024 e prodotto da Friends and Partners. Info e biglietti: www.ticketone.it e www.friendsandpartners.it.


Questo nuovo imperdibile appuntamento arriverà dopo l’European tour – che si concluderà con due tappe italiane al Fabrique di Milano, entrambe sold out – e il Summer tour 2024, che vedrà Mahmood protagonista dei festival estivi italiani. Scritta e composta da Mahmood e Jacopo Angelo Ettorre – con la presenza alla composizione anche di Francesco Catitti – e prodotta da Madfingerz e Katoo, “Tuta Gold” è il brano che ben rappresenta il nucleo del nuovo album “Nei letti degli altri” in uscita questo venerdì, 16 febbraio. Sperimentale, dallo stile baile funk e ritmo club, “Tuta Gold” è un viaggio tra presente e passato e si sviluppa attraverso i ricordi di un ragazzo che, guardando la luna fuori da una tenda ad un rave, ripensa alla sua adolescenza vissuta in periferia, alle vecchie amicizie e a come sia riuscito a fortificarsi anche grazie alle esperienze dolorose della vita.


“Nei letti degli altri” – contenente “Tuta Gold” e anticipato da “Cocktail d’amore”, il singolo uscito lo scorso novembre che si è posizionato per due settimane al #1 posto nella classifica dei brani più trasmessi in radio – è disponibile in pre-save (a questo link) e in pre-order (a questo link) nei formati fisici.

Salone Mobile 2024: AI, la stanza di Lynch e l’atteso ritorno dei cinesi

Salone Mobile 2024: AI, la stanza di Lynch e l’atteso ritorno dei cinesiMilano, 13 feb. (askanews) – Torna dal 16 al 21 aprile, nei padiglioni di Fiera Milano a Rho, la 62esima edizione del Salone del Mobile che quest’anno ha scelto un approccio nuovo per innovarsi ed evolvere. Grazie al contributo delle neuroscienze e guidati alla filosofia “l’uomo al centro”, il layout della manifestazione è stato ottimizzato a partire dai percorsi che portano alle due biennali di quest’anno, EuroCucina e Salone internazionale del Bagno. Ma è l’innovazione come ha detto la presidente Maria Porro il focus di questa nuova edizione della fiera, che integra i nuovi concetti di intelligenza artificiale e si apre alle nuove frontiere, promettendo esperienze inedite. Come l’installazione del regista dell’inconscio, David Lynch, un’installazione che si annuncia suggestiva e visionaria. “Interiors by David Lynch. A thinking room”, curata da Antonio Monda (padiglione 5-7), risveglierà il senso della meraviglia e, attraverso il linguaggio scenografico del cinema e del teatro, celebrerà il design di uno spazio per pensare non solo come ambiente fisico ma soprattutto come regione interiore.


Se le stanze “immaginate e immaginifiche” di David Lynch sono la sorpresa per i visitatori del Salone, un’altra sorpresa negli oltre 172.500 metri quadrati di superficie della fiera se l’aspetta la presidente Porro con “il ritorno di una grande presenza del pubblico internazionale, sicuramente anche da aree come la Cina, che l’anno scorso si era riaperta solo un anno prima”. Non azzarda previsioni ma rivendica di aver fatto “un grande lavoro di comunicazione: siamo stati in Usa, in Cina, in giro per l’Europa e proseguiremo ancora proprio perché ci importa avere un pubblico di altissima qualità”. Ad attendere i visitatori nella sei giorni di aprile, quasi 1.900 espositori, con un 30% di aziende che arriveranno dall’estero. Tra loro, ci saranno anche 600 giovani talenti under 35 e 22 scuole di design. Come da copione sette le manifestazioni lungo cui si snoda la kermesse: il Salone internazionale del mobile, il Salone internazionale del complemento d’arredo, Workplace3.0, S.Project, EuroCucina, il Salone internazionale del bagno e il SaloneSatellite che quest’anno festeggerà la sua 25esima edizione. Il tema scelto è “Connecting design since 1998” a evidenziare come quest’evento abbia, per un quarto di secolo, “svezzato” più di 14.000 designer in erba e intessuto relazioni proficue fra culture e progetti da tutto il mondo. A celebrare questo traguardo, una mostra in Triennale (dal 16 al 28 aprile) – il cui progetto espositivo è a cura di Beppe Finessi e allestito da Ricardo Bello Dias – che ripensa all’intera storia della manifestazione.


Grazie al nuovo layout, sempre su un unico livello, per visitare tutti gli stand sarà necessario percorrere 640 metri anziché i precedenti 1,2 chilometri. Una ottimizzazione degli spazi che ha portato la presidente Porro a promettere: “Cammineremo di meno. In ogni caso mettete scarpe comode”.