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Maltempo in Spagna, allerta arancione su provincia di Valencia

Maltempo in Spagna, allerta arancione su provincia di ValenciaMilano, 3 nov. (askanews) – L’Agenzia Meteorologica Statale spagnola (Aemet) ha stabilito un’allerta arancione per questa domenica sul litorale della provincia di Valencia e sulla costa e nell’entroterra settentrionale di Castellón a causa di precipitazioni che potrebbero raggiungere i 150 litri per metro quadrato in dodici ore.


Secondo Aemet i rovesci saranno localizzati: i temporali potrebbero essere accompagnati da grandine. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha riferito un nuovo bilancio di 213 vittime nella regione di Valencia, annunciando l’invio di altri 10.000 soldati e poliziotti.


I servizi di emergenza e i residenti rimangono fortemente mobilitati, giorni dopo le improvvise inondazioni che hanno causato più di 200 morti in Spagna.

Usa 2024, NYT: Trump “resta una minaccia per la democrazia”

Usa 2024, NYT: Trump “resta una minaccia per la democrazia”Milano, 3 nov. (askanews) – “Conosci già Donald Trump. Non è adatto a governare. Guardalo. Ascolta coloro che lo conoscono meglio. Ha cercato di sovvertire un’elezione e rimane una minaccia per la democrazia”. Così inizia l’endorsement del New York Times per la vicepresident e candidata democratica Kamala Harris.


“La corruzione e l’illegalità del signor Trump vanno oltre le elezioni: è la sua etica. Mente senza limiti” prosegue l’opinion firmata dall’Editorial Board. “Se verrà rieletto, il partito repubblicano non lo frenerà. Trump userà il governo per andare contro gli oppositori. Perseguirà una crudele politica di deportazioni di massa. Farà strage tra i poveri, la classe media e i datori di lavoro. Un altro mandato di Trump danneggerà il clima, distruggerà le alleanze e rafforzerà gli autocrati. Gli americani dovrebbero chiedere di meglio. Votate”.

Usa 2024, Harris appare a sorpresa al Saturday Night Live

Usa 2024, Harris appare a sorpresa al Saturday Night LiveMilano, 3 nov. (askanews) – La candidata democratica alla presidenza Usa – e vicepresidente – Kamala Harris si è presa una pausa dalla campagna elettorale negli swing states ed è andata a New York, dove è stata ospite, a sorpresa, dell’iconico “Saturday Night Live”.


Harris – che nel frattempo nel sondaggio finale dell’Iowa ha portato a casa il 47% contro il 44% dell’ex presidente Donald Trump – ha fatto un’apparizione fuori programma, assieme alla sua imitatrice del Saturday Night Live, Maya Rudolph all’inizio della puntata del 2 novembre condotta dallo scrittore e attore John Mulaney. “Ed è stato come guardarsi allo specchio, letteralmente” fa notare la Nbc. Dopo una sosta in Carolina del Nord, l’aereo della vicepresidente era apparentemente diretto a Detroit, ma non appena l’aereo è decollato, i suoi consiglieri hanno fatto sapere che la Harris era in realtà diretta nella Grande Mela. Lì è apparsa nel popolare programma di intrattenimento “Saturday Night Live”: l’episodio del popolare show è l’ultimo prima del giorno delle elezioni di martedì.


La vicepresidente è apparsa in una scena insieme con l’attrice del SNL Maya Rudolph, che ha interpretato Harris numerose volte dal 2019. Rudolph-Harris si è guardata allo specchio durante l’episodio, trovandosi davanti la vera Harris sorridente. La parodia di Rudolph della vicepresidente è stata accolta con entusiasmo dal pubblico, dalla critica, e dalla stessa Harris.

I numeri dell’ecatombe nella Spagna alluvionata

I numeri dell’ecatombe nella Spagna alluvionataRoma, 2 nov. (askanews) – L’ultimo bilancio delle eccezionali inondazioni che hanno investito la Spagna comunicato questa mattina dal primo ministro Pedro Sanchez parla di almeno 211 vittime. La regione di Valencia è la più colpita. Altre due persone sono morte in Castiglia-la-Mancia e una terza in Andalusia.


Ma questo bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente, poiché molte persone scomparse sono ancora ricercate, in particolare tra le carcasse delle auto ribaltate dalla furia delle acque, che ingombrano i parcheggi e le strade. Sanchez, che questa mattina ha presieduto una riunione del comitato di crisi dal Palazzo della Moncloa, residenza ufficiale del capo del governo, ha annunciato l’invio di altri 10.000 soldati e agenti di polizia. Si aggiungeranno ai 2.500 effettivi già dispiegati nella regione di Valencia.

L’Ucraina: sono 7mila i soldati nordcoreani che combattono con Mosca

L’Ucraina: sono 7mila i soldati nordcoreani che combattono con MoscaRoma, 2 nov. (askanews) – La Russia ha schierato, durante l’ultima settimana di ottobre, “più di 7.000 soldati della Corea del Nord” in aree situate “vicino all’Ucraina”, secondo un messaggio pubblicato oggi su Telegram dai servizi segreti di Kiev. Secondo l’intelligence ucraina, questi movimenti sono stati effettuati utilizzando almeno 28 aerei da trasporto militare, e Mosca ha equipaggiato i soldati di Pyongyang, in particolare, con mortai da 60 mm, fucili d’assalto AK-12, mitragliatrici, fucili di precisione e armi anticarro.

Trump ha mimato una fellatio col microfono durante un comizio

Trump ha mimato una fellatio col microfono durante un comizioRoma, 2 nov. (askanews) – Dopo aver recentemente insultato la sua rivale democratica Kamala Harris, il candidato repubblicano alle elezioni presidenziali Donald Trump ha dimostrato ancora una volta, nella notte, durante un meeting nel Wisconsin, al Fiserv Forum di Milwaukee, che la volgarità è uno dei suoi marchi di fabbrica.


Sul palco, vestito con il tradizionale abito blu e cravatta rossa, il 45esimo presidente degli Stati Uniti (2017-2021) si è lamentatodel posizionamento del suo microfono attaccato al leggio. “E’ troppo basso! È troppo basso”, ha ripetuto e più volte, microfono in mano. Prima di mimare una fellatio… davanti agli esilaranti applausi dei fan. “Troppo basso! Allora cammino e mi dico ca**o, non c’è niente di peggio che arrivare così e… Avete notato che mi sono chinato?”, ha aggiunto dopo aver dato un colpo al braccio di plastica che regge il microfono.

Ecatombe alluvione in Spagna

Ecatombe alluvione in SpagnaRoma, 31 ott. (askanews) – E’ salito ad almeno 140 il numero dei morti causati dall’ondata maltempo che ha colpito la Spagna nelle ultime 48 ore, in particolare la comunità autonoma di Valencia: lo ha reso noto l’agenzia di stampa spagnola Efe citando fonti del governo di Madrid citando i dati ancora provvisori dei servizi di soccorso e delle forze di polizia.


La maggior parte delle vittime, oltre un centinaio, si sono registrate nella regione di Valencia, ma il maltempo ha causato morti anche in Andalucia e Csstilla-La Mancha, mentre oggi è in allerta arancione anche la zona meridionale della Catalogna e in particolare il delta dell’Ebro. Il bilancio potrebbe ulteriormente aggravarsi nelle prossime ore dato che sono ancora decine le persone che risultano al momento disperse.

Spagna, almeno 140 i morti per il maltempo

Spagna, almeno 140 i morti per il maltempoRoma, 31 ott. (askanews) – E’ salito ad almeno 140 il numero dei morti causati dall’ondata maltempo che ha colpito la Spagna nelle ultime 48 ore, in particolare la comunità autonoma di Valencia: lo ha reso noto l’agenzia di stampa spagnola Efe citando fonti del governo di Madrid citando i dati ancora provvisori dei servizi di soccorso e delle forze di polizia.


La maggior parte delle vittime, oltre un centinaio, si sono registrate nella regione di Valencia, ma il maltempo ha causato morti anche in Andalucia e Csstilla-La Mancha, mentre oggi è in allerta arancione anche la zona meridionale della Catalogna e in particolare il delta dell’Ebro. Il bilancio potrebbe ulteriormente aggravarsi nelle prossime ore dato che sono ancora decine le persone che risultano al momento disperse.

Hamas rifiuta la proposta di un tregua breve a Gaza

Hamas rifiuta la proposta di un tregua breve a GazaRoma, 31 ott. (askanews) – Hamas rifiuta qualsiasi proposta di sospensione temporanea di oltre un anno di combattimenti a Gaza, scatenati dall’assalto del 7 ottobre, e insiste su un cessate-il-fuoco duraturo. Lo ha dichiarato un alto funzionario del movimento integralista islamico palestinese.


“L’idea di una pausa temporanea nella guerra, per poi riprendere l’aggressione in un secondo momento, è qualcosa su cui abbiamo già espresso la nostra posizione. Hamas sostiene una fine permanente della guerra, non una temporanea”, ha dichiarato Taher al-Nunu, un alto dirigente dell’organizzazione. I mediatori che cercano di mediare un accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco dovrebbero proporre ad Hamas una tregua di “meno di un mese”, ha dichiarato alla France Presse una fonte a conoscenza dei colloqui.

Usa2024, i 7 “swing states” (in bilico) cruciali per le presidenziali: quali sono e perché

Usa2024, i 7 “swing states” (in bilico) cruciali per le presidenziali: quali sono e perchéRoma, 31 ott. (askanews) – A pochi giorni dalle elezioni presidenziali americane, in cui si danno battaglia la candidata democratica Kamala Harris e il rivale repubblicano Donald Trump, resta un piccolo gruppo di Stati ancora in bilico e dove le campagne dei due schieramenti stanno facendo in modo di convincere gli indecisi e coloro che sono poco propensi a votare. I sette “swing states”, gli stati indecisi, potrebbero essere l’ago della bilancia e il terreno di scontro dei prossimi giorni. Si tratta di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Carolina del Nord, Pennsylvania e Wisconsin.


Il candidato che punta alla Casa Bianca deve ottenere almeno 270 dei 538 voti del collegio elettorale, o grandi elettori, e questi stati ne mettono in palio 93. Né Trump né Harris devono vincerli tutti per diventare presidente, ma se uno dei due non ne vince nessuno ha matematicamente perso. – ARIZONA 11 grandi elettori Qui i democratici hanno ottenuto la presidenza nel 2020 con appena 10mila voti di scarto. Lo Stato, che confina con il Messico per centinaia di chilometri, è diventato un punto focale del dibattito sull’immigrazione della nazione.


L’Arizona è stato anche teatro di un’aspra disputa sull’accesso all’aborto, dopo che i repubblicani dello Stato hanno tentato senza successo di ripristinare un divieto quasi totale di interruzione di gravidanza vecchio di 160 anni. – GEORGIA 16 grandi elettori Anche nel 2020 è stato uno stato protagonista delle dispute post elettorali tra Trump e Biden. L’attuale presidente degli Stati uniti aveva ottenuto 13mila voti in più e Trump ha messo in moto una strategia di interferenze che gli è valsa quattro procedimenti penali: il miliardario e altri 18 sono accusati di aver cospirato per ribaltare la sconfitta di misura contro il Biden nello stato.


Un terzo della popolazione della Georgia è afroamericana, una delle più grandi percentuali di residenti neri del paese, e si ritiene che questa fascia demografica sia stata determinante nel ribaltamento dello stato a favore di Biden nel 2020. La campagna di Harris spera di riconquistare questa circoscrizione disillusa dopo quattro anni di presidenza Biden. -MICHIGAN 15 grandi elettori.


Lo Stato dei Grandi Laghi ha scelto il candidato presidenziale vincitore nelle ultime due elezioni. Nonostante abbia assegnato la vittoria a Biden nel 2020, è diventato il simbolo di una reazione a livello nazionale per il sostegno del presidente a Israele durante la guerra a Gaza (il Michigan ha la più grande percentuale di arabo-americani del paese). Trump ha sottolineato l’importanza dello stato nel suo potenziale percorso verso la vittoria. Commentando gli eventi in Medio Oriente, ha invitato Israele a concludere la sua campagna contro Hamas a Gaza, ma “a farla finita in fretta”. – NEVADA 6 grandi elettori. Il cosiddetto “Silver State” ha sempre premiato di Dem nelle ultime elezioni ma ci sono segnali di una possibile inversione di tendenza. Trump era dato in netto vantaggio prima della discesa in campo di Harris che ha riguadagnato terreno, ponendosi in testa ai sondaggi. Entrambi i candidati stanno gareggiando per ottenere l’appoggio della numerosa popolazione latina dello Stato. Con il 5,1%, lo stato ha il tasso di disoccupazione più alto degli Stati uniti dopo la California e il Distretto di Columbia, secondo le ultime statistiche. Trump ha fatto leva su questo senso di insoddisfazione su questione economiche promettendo meno tasse e meno regolamentazioni. – CAROLINA DEL NORD 16 grandi elettori “Questo stato è uno stato molto, molto importante da vincere”, ha detto alla folla Trump nel suo primo comizio dopo l’attentato fallito a luglio. I sondaggi hanno ristretto la forchetta tra i due candidati e danno Harris leggermente in testa. La Carolina del Nord confina con la Georgia e condivide alcune delle sue principali preoccupazioni elettorali, così come quelle dell’Arizona, un altro stato della Sun Belt. Trump ha vinto la Carolina del Nord nel 2020, ma lo ha fatto con poco più di 70.000 voti, il che ha ulteriormente rafforzato le speranze dei democratici che questo stato “viola” (uno che potrebbe votare rosso o blu) possa essere conquistato. – PENNSYLVANIA 19 grandi elettori Questo è stato uno degli Stati dove Trump ed Harris hanno condotto una delle campagne più tenaci. La Pennsylvania si è rivelata fondamentale nelle elezioni del 2020, sostenendo Biden che ha spesso parlato del suo legame con la città operaia di Scranton, dove è cresciuto. L’economia è una questione importante in questo stato americano: l’inflazione è aumentata in tutto il Paese sotto l’amministrazione Biden, prima di ridursi gradualmente e i cittadini della Pennsylvania hanno subito un aumento del prezzo dei generi alimentari più rapido che in qualsiasi altro Stato Usa, secondo Datasembly citato da Bbc. – WISCONSIN 10 grandi elettori Sia nel 2016 che nel 2020, il candidato vincitore in questo stato ha avuto un margine di poco più di 20.000 voti e secondo gli esperti in stati marginali come questo potrebbe avere un impatto il peso di candidati terzi che stanno facendo campagna contro le politiche di Harris e Trump. I democratici hanno lottato per far rimuovere dalla scheda elettorale la candidata del Partito Verde Jill Stein, affermando che il partito non ha rispettato le leggi elettorali statali, e ha anche presentato un reclamo elettorale contro Cornel West, un accademico di sinistra. Trump ha descritto lo stato come “davvero importante… se vinciamo nel Wisconsin, vinciamo tutto”.