Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Zelensky: il nostro obiettivo comune è un mondo dove non domini la violenza

Zelensky: il nostro obiettivo comune è un mondo dove non domini la violenzaRoma, 22 giu. (askanews) – “Il nostro obiettivo comune, di tutti i leader e gli stati che hanno veramente a cuore la vita umana, è un mondo in cui la violenza non domini”. Lo ha sottolineato su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

“La Russia ha portato la guerra sul territorio del nostro Paese, i missili e l’artiglieria russa stanno bruciando le nostre città e i nostri villaggi, gli ecocidi russi stanno distruggendo la natura del nostro Paese…”, ha aggiunto Zelensky, “Quindi, sono gli ucraini a capire meglio che cosa bisogna fare per ristabilire la pace. Ma per ristabilire la pace abbiamo bisogno di sforzi collettivi”. “Ho invitato l’Organizzazione degli Stati Americani a lavorare insieme a noi e a tutte le nazioni libere del mondo per attuare la Formula della Pace”, ha sottolineato il presidente ucraino, “Li ho anche invitati a partecipare alla preparazione del Vertice Globale della Pace”. “Dobbiamo diventare una comunità globale nel pieno senso di questa parola, in modo che la pace per ogni nazione sia pienamente garantita. Uno non può proteggere la pace da solo, ma la guerra non può vincere il desiderio collettivo di pace”, ha concluso Zelensky, “Il nostro potere comune deve diventare un potere di pace. Viva la libertà!”.

Von der Leyen dice che “Mosca deve pagare i costi della ricostruzione dell’Ucraina”

Von der Leyen dice che “Mosca deve pagare i costi della ricostruzione dell’Ucraina”Roma, 22 giu. (askanews) – Destinare alla ricostruzione dell’Ucraina gli enormi beni sequestrati agli oligarchi e allo Stato russi “non è legalmente una cosa semplice, è molto complessa” e gli “esperti ci stanno lavorando intensamente”: “ma sono profondamente convinta, dal punto di vista politico, che non è possibile che chi ha commesso questa devastazione e distruzione in Ucraina non contribuisca alla riparazione e alla ricostruzione”. E’ quanto ha detto in un’intervista al Corriere della Sera la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Per questo stiamo preparando una proposta legale prima della pausa estiva”, ha aggiunto.

È convinta che alla fine i perpetratori pagheranno? “Sì, lo sono”, ha risposto von der Leyen. “Dobbiamo pensare, come Unione europea, a cosa somiglierà una Ue allargata: abbiamo già cominciato a pensarci, perché non parliamo solo di Ucraina ma anche di Moldova e Balcani occidentali ha poi detto von der Leyen.

“Possiamo immaginare che fra 20-30 anni questa regione non sia parte dell’Unione europea? In quel caso, sarebbe sotto l’influenza russa, o cinese: è davvero quello che vogliamo? Questa guerra è un momento che fa da spartiacque: la regione deve essere parte dell’Unione europea, altrimenti avremo un problema. Non è possibile che Ucraina e Balcani occidentali non diventino membri della Ue”, ha sottolineato von der Leyen, precisando che “non c’è un calendario preciso”. “E’ un processo deciso nel merito”, ha detto ancora Von der Leyen. “L’Ucraina, nonostante la guerra, sta facendo importanti riforme richieste da noi: devono compiere sette passaggi, ne hanno già fatti due e hanno fatto buoni progressi sugli altri cinque. Oggi avremo una prima relazione a voce, masono così impressionata da come sono riusciti ad approvare queste riforme pur mentre combattono. Loro sono convinti che queste sono le fondamenta per re-immaginare l’Ucraina, è nel loro interesse. Per quanto riguarda il calendario, a ottobre ci sarà una relazione scritta della Commissione e questo determinerà i passi successivi”, ha precisato Von der Leyen.

Captati nuovi rumori: le ricerche del sommergibile disperso si allargano

Captati nuovi rumori: le ricerche del sommergibile disperso si allarganoRoma, 22 giu. (askanews) – Nuovi rumori sono stati uditi nell’area di ricerca del sommergibile disperso nell’Atlantico. I ricercatori ancora non sanno da cosa provengano ma le ricerche del sottomarino Titan di OceanGate sono state ampliate e coinvolgono ora un’area due volte più grande dello stato americano del Connecticut.

Al momento si pensa che all’equipaggio siano rimaste meno di 20 ore di ossigeno. L’ex comandante di sottomarini nucleari della Marina degli Stati Uniti, David Marquet, ha avvertito che i rumori rilevati nelle ultime ore potrebbero non provenire dal sommergibile Titan.

“Non credo che il rumore sia loro, potrebbero essere solo suoni naturali. Sentiamo rumori e altre navi stanno arrivando nell’area, e poi sentiamo più rumori, e non penso che sia una coincidenza”, ha affermato alla Bbc.

Accordo Ue su un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia

Accordo Ue su un nuovo pacchetto di sanzioni contro la RussiaRoma, 21 giu. (askanews) – Gli Stati membri dell’Ue hanno concordato oggi un undicesimo pacchetto di misure restrittive nei confronti della Russia, volte in particolare a evitare l’elusione delle sanzioni già in vigore. “Questo pacchetto include misure volte a combattere l’elusione delle sanzioni e delle sanzioni individuali”, ha affermato la Svezia, che detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue. Il nuovo pacchetto di sanzioni Ue a carico di Mosca vieta il transito attraverso la Russia di un elenco ampliato di beni e tecnologie che potrebbero favorire il settore militare o di sicurezza della Russia. Il pacchetto estende anche la sospensione delle licenze di trasmissione dell’Ue di cinque media controllati dallo Stato russo.

Per arginare la pratica delle navi che caricano in mare greggio o prodotti petroliferi russi, il pacchetto vieta l’accesso ai porti dell’Ue per le navi che effettuano trasferimenti da nave a nave se vi è motivo di sospettare che il carico sia di origine russa. Il pacchetto aggiunge inoltre altre 71 persone e 33 entità a quelle bandite dall’Ue e con beni dell’Ue congelati. L’accordo, in discussione da aprile, era stato frenato dalle obiezioni di Ungheria e Grecia sulla menzione da parte dell’Ucraina di alcune delle loro società come sponsor di guerra, perché facevano affari con la Russia o in altri modi contribuivano allo sforzo bellico di Mosca.

L’abbraccio tra Papa Francesco e Lula

L’abbraccio tra Papa Francesco e LulaCittà del Vaticano, 21 giu. (askanews) – Incontro dai toni calorosi quello avvenuto nel pomeriggio tra Papa Francesco e il Presidente della Repubblica Federale del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva. Il pontefice ha acolto il suo ospite con un abbraccio prima di incontrasi in privato per l’udienza. E’ stata la moglie del presidente brasiliano, al termine dell’udienza, a donare a una immagine della Madonna “Nossa Senhora de Nazaré”. Da quanto si apprende, poi, il presidente Lula ha rivolto a Francesco un invito ufficiale per partecipare in Brasile alla festa in onore della Madonna di Nazareth, che si svolgerà a Belém-Parß (Stato che comprende buona parte della foresta amazzonica) nel mese di ottobre. Da parte sua il pontefice a donato al presidente Lula una fusione in bronzo intitolata “La pace è un fiore fragile”.

Fed, Powell: previsti aumenti tassi, inflazione ancora elevata

Fed, Powell: previsti aumenti tassi, inflazione ancora elevataNew York, 21 giu. (askanews) – Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, intervenendo alla Commissione della Camera sui servizi finanziari, secondo la dichiarazione preparata da consegnare, dichiara che sono previsti ulteriori aumenti dei tassi di interesse fino a quando non saranno compiuti ulteriori progressi per ridurre l’inflazione.

Nelle anticipazioni del suo intervento, Powell spiega che “Quasi tutti i partecipanti al Federal Open Market Committee (FOMC) si aspettano che sarà opportuno aumentare ulteriormente i tassi di interesse entro la fine dell’anno”. Il presidente della Fed aggiunge che “l’inflazione si è in qualche modo moderata dalla metà dello scorso anno, ma le pressioni inflazionistiche continuano a essere elevate e il processo per riportare l’inflazione al 2% ha ancora molta strada da fare”.

Dopo la riunione di due giorni del FOMC della scorsa settimana, i funzionari hanno indicato di vedere aumenti dei tassi di 0,5 punti percentuali fino alla fine del 2023. Ciò farebbe ipotizzare due ulteriori aumenti, di un quarto di punto.

Parigi, Meloni all’Eliseo da Macron: fra Italia e Francia relazione unica

Parigi, Meloni all’Eliseo da Macron: fra Italia e Francia relazione unicaParigi, 20 giu. (askanews) – “Voglio ringraziare il presidente Macron per l’accoglienza. E’ un’occasione molto importante: Italia e Francia sono due nazioni collegate, centrali, protagoniste in Europa che hanno bisogno di dialogare perchè molti e convergenti sono gli interessi comuni”, lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa insieme al presidente francese Emmanuel Macron all’Eliseo.

“I legami fra le nostre società, economie, artisti e università fanno vivere ogni giorno la relazione unica fra Italia e Francia: talvolta vi possono essere delle controversie ma sempre in un contesto rispettoso”: ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron, ricevendo all’Eliseo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Abbiamo firmato il Trattato del Quirinale che è il sigillo dell’amicizia e della cooperazione fra i nostri due Paesi”, ha aggiunto Macron, che ha anche ribadito il cordoglio della Francia per la scomparsa di Silvio Berlusconi.

Relitto del Titanic, corsa contro il tempo per ritrovare il sottomarino disperso con 5 persone a bordo

Relitto del Titanic, corsa contro il tempo per ritrovare il sottomarino disperso con 5 persone a bordoRoma, 20 giu. (askanews) – C’è anche l’ex ufficiale della marina francese Paul-Henri Nargeolet, ora direttore del programma di ricerca subacquea sul relitto del Titanic, a bordo del sottomarino turistico Titan, disperso da domenica scorsa. E’ quanto ha confermato la France presse, citando una fonte della famiglia.

Sono cinque le persone a bordo, tra cui il miliardario britannico Hamish Harding, e un imprenditore pachistano, Shahzada Dawood, insieme al figlio Suleman. Le Guardie costiere di Stati Uniti e Canada hanno lanciato una corsa contro il tempo per ritrovare il sottomarino, che ha 96 ore di riserva di ossigeno. La zona di ricerca si trova a circa 1.500 chilometri dalle coste americane, a est di Cape Cod, e fino a una profondità di circa 4.000 metri, secondo quanto precisato da un comandante della Guardia costiera statunitense.

Expo 2030, ecco le tre candidature in corsa: Roma, Busan, Riad

Expo 2030, ecco le tre candidature in corsa: Roma, Busan, RiadRoma, 20 giu. (askanews) – Sono tre le candidature per l’Expo 2030 che saranno prese in considerazione per le elezioni nel novembre 2023, presentate dalla Repubblica di Corea (per Busan), dall’Italia (per Roma) e dall’Arabia Saudita (per Riad): lo ha reso noto il Bureau International des Expositions (BIE).

Il 20 giugno, durante la 172a Assemblea Generale del BIE, sono stati presentati agli Stati membri i risultati delle missioni di inchiesta svolte dal BIE per valutare i progetti di candidatura per l’Expo 2030. Successivamente, gli Stati membri hanno votato per mantenere i tre progetti considerati dal Comitato Esecutivo del BIE fattibili e in linea con i regolamenti BIE. Nel novembre 2023, durante la 173a Assemblea Generale del BIE, gli Stati membri eleggeranno il paese ospitante dell’Expo 2030 tramite scrutinio segreto in base al principio di un Paese, un voto. Le missioni di inchiesta per l’Expo mondiale 2030 si sono svolte a marzo e aprile 2023. Durante ciascuna missione di inchiesta, i rappresentanti del BIE hanno esaminato tutti gli aspetti dei progetti dell’Expo. Utilizzando come guida i dossier di candidatura presentati al BIE il 7 settembre 2022, ciascuna Missione di Indagine ha valutato le motivazioni alla base della candidatura all’Expo, l’attrattività del tema proposto, il sito proposto e il suo previsto riutilizzo post Expo, i livelli di supporto al progetto, partecipazione prevista e piano di fattibilità finanziaria.

La candidatura della Repubblica di Corea presenta un’Expo mondiale nella città di Busan tra il 1 maggio e il 31 ottobre 2030, sul tema “Trasformare il nostro mondo, navigare verso un futuro migliore”. La candidatura dell’Italia prevede un’Esposizione Universale nella città di Roma dal 1° maggio al 31 ottobre 2030 sul tema “Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione”.

La candidatura dell’Arabia Saudita infine presenta un’Expo mondiale nella città di Riyadh tra il 1 ottobre 2030 e il 31 marzo 2031 sul tema “L’era del cambiamento: insieme per un domani lungimirante”. Le esposizioni mondiali, ufficialmente conosciute come Esposizioni internazionali registrate, sono raduni globali di nazioni che affrontano le sfide universali del nostro tempo. Questi eventi globali senza precedenti offrono un viaggio all’interno di un tema scelto attraverso attività coinvolgenti. Si svolgono ogni cinque anni e durano fino a sei mesi; accolgono decine di milioni di visitatori, consentono ai paesi di costruire padiglioni straordinari e trasformano la città ospitante per gli anni a venire.

L’ultima esposizione mondiale, Expo 2020 Dubai, si è svolta con il tema “Connecting Minds, Creating the Future” e ha ricevuto oltre 24 milioni di visitatori. La prossima si svolgerà a Osaka, Kansai, in Giappone, tra il 13 aprile e il 13 ottobre 2025, con il tema “Progettare la società futura per le nostre vite”. A proposito del BIE Il Bureau International des Expositions (BIE) è l’organizzazione intergovernativa creata nel 1928 per guidare, promuovere e favorire le mostre internazionali (Expos). Conta 179 Stati Membri e sovrintende a quattro tipologie di Expo: le Esposizioni Mondiali, le Esposizioni Specializzate, le Esposizioni dell’Orticoltura e l’Esposizione Internazionale della Triennale di Milano.

Iran: Italia e altri 15 Paesi hanno avuto ruolo nelle proteste del 2022

Iran: Italia e altri 15 Paesi hanno avuto ruolo nelle proteste del 2022Roma, 20 giu. (askanews) – I servizi segreti di almeno 16 paesi stranieri, tra cui l’Italia, avrebbero svolto un ruolo attivo nell’organizzazione delle proteste antigovernative che hanno avuto luogo in Iran lo scorso autunno, secondo quanto dichiarato dal comandante dell’Organizzazione d’intelligence del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche, Mohammad Kazemi.

“Stati Uniti, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Canada, Belgio, Austria, Albania, Australia, Islanda, Italia, Norvegia, Bahrein, Nuova Zelanda e Israele sono tra i paesi che sono stati attivi durante le proteste”, ha detto Kazemi, citato dall’agenzia di stampa iraniana Jamaran. Violenti disordini sono scoppiati in Iran a metà settembre in relazione alla morte della 22enne Mahsa Amini, deceduta mentre era sotto custodia della polizia dopo essere stata arrestata per aver indossato un hijab “improprio”. Molti cittadini iraniani hanno accusato la polizia morale della morte di Amini, sostenendo che le forze dell’ordine l’hanno colpita alla testa. La situazione è successivamente degenerata in appelli per il rovesciamento del regime iraniano. Teheran ritiene che i disordini siano stati istigati dall’estero.