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Meloni vede Macron a Parigi per “l’atteso e più volte rinviato incontro” (evidenzia la stampa francese)

Meloni vede Macron a Parigi per “l’atteso e più volte rinviato incontro” (evidenzia la stampa francese)Roma, 20 giu. (askanews) – “A lungo atteso, più volte rinviato, l’incontro tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni avrà finalmente luogo oggi a Parigi”, scrive il quotidiano francese Les Echos, annunciando la visita della presidente del Consiglio italiana nella capitale francese. La stampa d’oltralpe dedica parecchia attenzione all’arrivo di Giorgia Meloni “in un contesto sempre movimentato”, sottolinea Le Parisien, e in particolare al faccia a faccia annunciato ieri dall’Eliseo.

Les Echos contestualizza la trasferta parigina di Meloni nell’ambito della candidatura di Roma all’Expo 2030, da perorare davanti all’Ufficio delle Esposizioni Internazionali e fa notare che “la capitale italiana è in competizione” con la sudcoreana Busan, con Riad e l’ucraina Odessa. L’Arabia saudita è sostenuta dalla Francia, ulteriore attrito nelle relazioni franco-italiane. France 24 dedica una finestra a sé stante nella sua rassegna stampa quotidiana alla visita di Meloni, evocando tutti i principali temi sul piatto: questione migranti, Ucraina e candidatura Expo. Il canale all news francese rilancia titoli e commenti della stampa italiana, evocando tramite La Repubblica “sette mesi di silenzi e accuse reciproche”. Versante francese, viene rilanciato Le Monde, che ieri sera ha pubblicato un lungo articolo da Roma intitolato “In Italia la destra di Giorgia Meloni investe il mondo della cultura”, secondo cui “il governo guidato dal capo di Fratelli d’Italia procede al rinnovo dei vertici delle istituzioni culturali, accusati di essere orientati a sinistra, con l’ambizione di costruire “un nuovo immaginario italiano”.

Il presidente brasiliano Lula è a Roma (e domani vede Mattarella e il Papa)

Il presidente brasiliano Lula è a Roma (e domani vede Mattarella e il Papa)Roma, 20 giu. (askanews) – Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, è da oggi in Italia per una visita di due giorni, durante la quale vedrà il presidente Sergio Mattarella e Papa Francesco in Città del Vaticano. Secondo quanto informa O Globo, Lula non ha invece in programma un incontro con la premier e leader di Fratelli d’Italia, Georgia Meloni, che oggi è a Parigi.

Secondo il quotidiano di Rio de Janeiro, nella giornata di oggi il presidente brasiliano avrà solo “impegni personali” a Roma. Domani sono in programma un’udienza con Papa Francesco e un incontro con Mattarella. Poi, il capo dello Stato brasiliano andrà in Francia. Sul suo profilo Twitter, Lula ha postato le immagini della sua partenza per Roma.

“Un incontro con il primo ministro” Meloni “è stato effettivamente preso in considerazione, ma a causa di un problema di programmazione, non è stato confermato”, ha dichiarato l’ambasciatrice Maria Luísa Escorel de Moraes, segretaria per l’Europa e il Nord America. L’ambasciatrice ha anche detto che Lula dovrebbe incontrare a titolo personale il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che era stato in visita a Lula quando questi era incarcerato a Curitiba, tra il 2018 e il 2019.

Presidente brasiliano Lula a Roma: domani vede Mattarella e il Papa

Presidente brasiliano Lula a Roma: domani vede Mattarella e il PapaRoma, 20 giu. (askanews) – Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, è da oggi in Italia per una visita di due giorni, durante la quale vedrà il presidente Sergio Mattarella e Papa Francesco in Città del Vaticano. Secondo quanto informa O Globo, Lula non ha invece in programma un incontro con la premier e leader di Fratelli d’Italia, Georgia Meloni, che oggi è a Parigi.

Secondo il quotidiano di Rio de Janeiro, nella giornata di oggi il presidente brasiliano avrà solo “impegni personali” a Roma. Domani sono in programma un’udienza con Papa Francesco e un incontro con Mattarella. Poi, il capo dello Stato brasiliano andrà in Francia. Sul suo profilo Twitter, Lula ha postato le immagini della sua partenza per Roma.

“Un incontro con il primo ministro” Meloni “è stato effettivamente preso in considerazione, ma a causa di un problema di programmazione, non è stato confermato”, ha dichiarato l’ambasciatrice Maria Luísa Escorel de Moraes, segretaria per l’Europa e il Nord America. L’ambasciatrice ha anche detto che Lula dovrebbe incontrare a titolo personale il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che era stato in visita a Lula quando questi era incarcerato a Curitiba, tra il 2018 e il 2019.

Biden: la minaccia di Putin di usare armi nucleari tattiche è reale

Biden: la minaccia di Putin di usare armi nucleari tattiche è realeRoma, 20 giu. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che la minaccia del presidente russo Vladimir Putin di utilizzare armi nucleari tattiche è “reale”, pochi giorni dopo aver denunciato il dispiegamento di tali armi da parte della Russia in Bielorussia. Sabato, Biden ha definito “assolutamente irresponsabile” l’annuncio di Putin secondo cui la Russia aveva dispiegato le sue prime armi nucleari tattiche in Bielorussia, ricorda stamane l’agenzia Reuters.

“Quando ero qui circa due anni fa dicendo che ero preoccupato per il prosciugamento del fiume Colorado, tutti mi guardavano come se fossi pazzo”, ha detto ieri Biden a un gruppo di donatori in California. “Mi hanno guardato come quando ho detto che ero preoccupato che Putin usasse armi nucleari tattiche. È reale”, ha aggiunto il presidente Usa.

Guterres: i nuovi insediamenti israeliani sono un ostacolo alla pace

Guterres: i nuovi insediamenti israeliani sono un ostacolo alla paceRoma, 20 giu. (askanews) – Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres “è profondamente turbato dalla decisione di ieri del governo israeliano di modificare le procedure di pianificazione degli insediamenti” e “ribadisce che gli insediamenti sono una flagrante violazione del diritto internazionale” oltre a rappresentare “un ostacolo importante alla realizzazione di una possibile soluzione a due Stati e di una pace giusta, duratura e globale”. E’ quanto si legge in un comunicato dell’ONU.

Il Segretario generale, prosegue la nota, “esorta il governo di Israele a fermare e revocare tali decisioni ea cessare immediatamente e completamente tutte le attività di insediamento nel Territorio palestinese occupato e a rispettare integraalmente i suoi obblighi legali”.

Ripartono le relazioni Cina-Usa, Xi-Jinping: sono necessarie al mondo

Ripartono le relazioni Cina-Usa, Xi-Jinping: sono necessarie al mondoRoma, 19 giu. (askanews) – Un incontro che viene a sbloccare una relazione da tempo deteriorata, quello di oggi a Pechino tra il presidente cinese Xi-Jinping e il segretario di Stato Usa Antony Blinken. La relazione tra Pechino e Washington è “necessaria” al mondo, ha detto il leader cinese, in un faccia-a-faccia che potrebbe essere un passo importante per aprire la strada a un futuro summit con il capo di stato americano Joe Biden.

“Il mondo ha bisogno di una relazione stabile tra Cina e Stati uniti e il fatto che Cina e Stati uniti vadano o meno d’accordo ha un impatto sul futuro e sul destino dell’umanità”, ha affermato Xi. “La Terra – ha aggiunto – è vasta e può accogliere sviluppo e prosperità paralleli della Cina e degli Stati uniti. I nostri due popoli hanno rispetto di sé, sono solidi e autosufficienti ed entrambi hanno il diritto di perseguire una vita migliore; per questo motivo, gli interessi comuni tra i due paesi devono essere rispettati e le reciproche conquiste vanno trattate come opportunità, non come minacce”.

Secondo il leader cinese, i tempi non richiedono una competizione per il potere. “La Cina rispetta gli interessi degli Stati uniti e non intende né sfidarli né sostituirli. Allo stesso modo gli Usa devono rispettare la Cina e non lederne i diritti e gli interessi legittimi”, ha detto ancora il presidente, con un riferimento indiretto alla rivendicazione della sovranità di Taiwan. Su questo punto, Blinken ha rassicurato Xi sostenendo che gli Usa non intendono sostenere “l’indipendenza di Taiwan”, né entrare in conflitto con la Cina e contenerla rafforzando i propri alleati regionali. Ha tuttavia presentato la sua preoccupazione per la pressione cinese nello stretto di Taiwan. Xi ha inoltre sottolineato che il reciproco rispetto deve passare attraverso la considerazione che “nessuna delle due parti può modellare l’altra secondo i propri desideri, né privare l’altra del legittimo diritto allo sviluppo”: tra i due paesi devono esserci rapporti “sani e stabili”, superando tutte le difficoltà e trovare il modo giusto per andare avanti nel “rispetto reciproco, nella coesistenza pacifica e in una cooperazione vantaggiosa per tutti”. Gli ha fatto eco Blinken, affermando che entrambi i paesi hanno l’obbligo di gestire tale relazione “in modo responsabile”. Ha inoltre assicurato che gli Usa non vogliono “una nuova guerra fredda” e ha aggiunto che Pechino e Washington sono allineati su molti “interessi transnazionali condivisi”, acquisendo una nuova rassicurazione da Xi sul fatto che la Cina non intende fornire armi letali alla Russia per il conflitto in Ucraina.

L’ultima volta Blinken aveva visto Xi come parte della delegazione presente al vertice Biden-Xi a margine del G20 di Bali, a novembre dello scorso anno, mentre un ministro degli esteri americano non si recava in Cina dal 2018. La visita del capo della diplomazia Usa è stata di due giorni ed ha avuto, secondo il segretario di Stato, un esito costruttivo. All’incontro Blinken-Xi hanno preso parte anche il capo della politica estera del Partito comunista cinese Wang Yi, visto oggi da Blinken in un bilaterale, oltre che il ministro degli Esteri Qin Gang, col quale ieri ha avuto un lungo incontro e che ha invitato negli Usa, invito accettato. Tutti passaggi che suggeriscono che si stia cercando di aprire la strada a un summit Xi-Biden.

Ucraina, per il Cremlino alcuni punti del piano di pace africano sono applicabili

Ucraina, per il Cremlino alcuni punti del piano di pace africano sono applicabiliRoma, 19 giu. (askanews) – Il dialogo “sulle iniziative dei leader africani per risolvere il conflitto” con l’Ucraina continuerà al vertice Russia-Africa, ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, secondo cui ci sono argomenti che potrebbero diventare trovare riscontro in passi concreti.

“Il ministro degli Esteri Lavrov ne ha parlato in modo sufficientemente dettagliato alla delegazione. Ma in generale, il dialogo con gli africani continuerà sulla scia delle idee che sono state delineate durante i colloqui dai membri della delegazione, ci sono alcuni argomenti che possono essere pienamente attuati, il presidente Putin ne ha parlato e continuerà, anche al vertice Russia-Africa, che si terrà a San Pietroburgo tra un mese”, ha detto Peskov. Della delegazione africana, guidata dal presidente sudafricano Ramaphosa (paese che detiene la presidenza di turno dei Brics), fanno parte il Senegal, le Isole Comore alla presidenza dell’Unione Africana per l’anno in corso, Egitto, Zambia, Uganda e Congo-Brazzaville. I delegati sono arrivati in Russia da Kiev, dove, il loro piano in 10 punti è stato respinto, come poi accaduto de facto anche con Putin, anche se ora il Cremlino sembra rilanciare.

“Stiamo cercando la pace. Vorremmo provare a mediare la pace tra Russia e Ucraina in questo conflitto”, ha detto il presidente sudafricano durante un incontro con Putin. I punti principali del piano africano, come sintetizzati dallo stesso Ramaphosa, prevedono una soluzione negoziale con l’avvio al più presto di negoziati, accompagnati da una de-escalation da entrambe le parti. Il piano chiede garanzie per la sovranità degli Stati e dei popoli in conformità alla Carta delle Nazioni Unite e garanzie di sicurezza per tutte le parti. Un punto specifico riguarda l’esportazione di cereali e fertilizzanti da parte russa e ucraina, argomento tornato di nuovo al centro di tensioni, con la Russia che minaccia di non rinnovare il cosiddetto accordo sul grano in quanto, sostiene, non vengono considerati gli interessi russi.

Il segretario di Stato Usa Blinken a Pechino, Xi: sono stati fatti progressi e raggiunti accordi

Il segretario di Stato Usa Blinken a Pechino, Xi: sono stati fatti progressi e raggiunti accordiRoma, 19 giu. (askanews) – “La parte cinese ha fatto presente la sua posizione e le due parti hanno concordato di implementare congiuntamente il consenso raggiunto da me e dal presidente americano Joe Biden a Bali”, ha detto il presidente cinese Xi Jinping nel corso dell’incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken a Pechino. Durante la visita di Blinken, ha aggiunto, “sono stati fatti progressi e raggiunti accordi su alcuni temi specifici”, un risultato “molto buono”. Xi auspica che visita Blinken aiuti a stabilizzare relazioni Secondo il ministero degli Esteri cinese, riporta Cgtn.

Il presidente cinese Xi-Jinping ha auspicato che la visita del segretario di Stato americano Antony Blinken in Cina possa dare un contributo positivo alla stabilizzazione dei rapporti tra Stati uniti e Cina, ha riferito il ministero degli Esteri cinese parlando dell’incontro con il capo della diplomazia americana, secondo il canale tv di stato Cgtn. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying ha scritto su Twitter che il presidente Xi “ha affermato che le interazioni tra Stati dovrebbero sempre basarsi sul rispetto e la sincerità reciproci”.

Zelensky: passo dopo passo, stiamo avanzando. Kiev: liberati otto villaggi in due settimane

Zelensky: passo dopo passo, stiamo avanzando. Kiev: liberati otto villaggi in due settimaneRoma, 19 giu. (askanews) – Otto insediamenti sono stati liberati nelle ultime due settimane nella controffensiva dell’Ucraina nelle regioni di Berdyansk e Melitopol, compreso il villaggio di Piatykhatky, ha detto il viceministro della difesa Hanna Maliar in un post su Telegram. Un blogger russo aveva riferito della conquista del villaggio sul fianco occidentale del fronte di Zaporizhzhia domenica dopo quelli che ha descritto come feroci combattimenti.

“Le nostre truppe stanno avanzando, posizione per posizione, passo dopo passo, stiamo avanzando”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video postato nella notte. “Questa settimana abbiamo avuto Ramstein, e l’aspetto principale è la velocità dei rifornimenti. La prossima settimana avremo nuove importanti comunicazioni con i nostri partner, per il bene del nostro movimento, per il bene delle armi, per il bene dei nostri guerrieri che hanno tutto ciò di cui hanno bisogno. Sono grato a tutti coloro che ora sono in combattimento, nelle posizioni e nei posti di combattimento”, ha aggiunto. Inoltre, Zelensky ha voluto confermare che tutti i sistemi di difesa aerea e missilistica Patriot forniti dagli Stati Uniti all’Ucraina ad aprile funzionano ancora, contrariamente a quanto affermato dalla Russia e in particolare dal presidente russo Vladimir Putin che al Forum economico internazionale di San Pietroburgo aveva dichiarato che Mosca avesse distrutto cinque sistemi Patriot. “Sono ancora qui, stanno lavorando, stanno abbattendo missili russi. Nel modo più efficiente possibile. Non è stato distrutto un solo Patriot”, ha assicurato Zelensky.

Raid israeliano a Jenin: tre palestinesi morti, decine di feriti

Raid israeliano a Jenin: tre palestinesi morti, decine di feritiRoma, 19 giu. (askanews) – Elicotteri israeliani hanno colpito oggi Jenin, a supporto dell’esercito impegnato in un violento scontro a fuoco con miliziani, con un bilancio preliminare di tre morti tra i palestinesi, compreso un ragazzo di 15 anni.

Almeno 29 palestinesi sono rimasti feriti, sei gravemente. I i media israeliani hanno riferito che anche diversi soldati israeliani sono rimasti feriti. L’esercito israeliano ha confermato l’operazione militare nella città cisgiordana, volta all’arresto di due sospetti, ha precisato. Durante il raid “c’e’ stato un intenso scambio di fuoco tra le forze e i miliziani armati”.