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I consiglieri di Biden attesi in Israele per discutere possibile tregua in Libano

I consiglieri di Biden attesi in Israele per discutere possibile tregua in LibanoRoma, 30 ott. (askanews) – I consiglieri del presidente americano Joe Biden, Amos Hochstein e Brett McGurk, partiranno oggi alla volta di Israele per incontrare il premier Benjamin Netanyahu e altri alti funzionari israeliani per discutere di un possibile cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah in Libano. Lo ha detto un funzionario israeliano al Times of Israel.


Secondo quanto riferito anche ad Axios da fonti israeliane e americane, un accordo per mettere fine ai combattimenti tra Israele e Hezbollah “potrebbe essere raggiunto entro poche settimane”.

UE-NATO: task force congiunta per affrontare minacce “autoritarie”

UE-NATO: task force congiunta per affrontare minacce “autoritarie”Milano, 29 ott. (askanews) – L’Unione europea e la NATO hanno concordato di creare una task force congiunta che affronterà le minacce percepite provenienti da stati “autoritari”, ha detto la Commissione europea. Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il segretario generale della NATO Mark Rutte oggi si sono incontrati per la prima volta da quando è entrato in carica alla guida della Nato.


Von der Leyen e il Segretario Generale Rutte hanno entrambi sottolineato che l’impiego di soldati nordcoreani a sostegno della guerra di aggressione della Russia ha rappresentato una significativa escalation della guerra contro l’Ucraina, nonché una seria minaccia alla sicurezza europea e alla pace globale. Hanno anche discusso della crescente assertività degli stati autoritari sulla scena mondiale. Questi stati sfidano i nostri interessi comuni, i nostri valori e i nostri principi democratici, utilizzando molteplici mezzi: politici, economici, tecnologici e militari.


Per affrontare queste minacce e sfide in evoluzione, la Presidente von der Leyen e il Segretario generale Rutte hanno concordato oggi di istituire una nuova task force di alto livello per rafforzare l’attuale cooperazione UE-NATO. La pianificazione per il primo incontro della task force dovrebbe procedere nelle prossime settimane.

Ue: Israele ci ripensi, non c’è alternativa all’Unrwa

Ue: Israele ci ripensi, non c’è alternativa all’UnrwaBruxelles, 29 ott. (askanews) – L’Ue è “estremamente preoccupata” dalla legge approvata ieri sera dalla Knesset, il Parlamento israeliano, contro l’Unrwa, l’Agenzia Onu per l’assitenza umanitaria ai profughi palestinesi in tutto il Medio Oriente, e per questo l’Alto rappresentante per la Politica estera Josep Borrell ha rivolto già ieri sera un appello a Israele perché torni indietro sulla sua decisione.


Lo ha ribadito oggi a Bruxelles, durante il briefing quotidiano della Commissione europea per la stampa, la portavoce per gli Affari esteri Nabila Massrali. “Il voto di ieri sera” della Knesset “che proibisce i contatti tra entità statali israeliane e agenti delle Nazioni Unite al lavoro per fornire aiuti è estremamente preoccupante, perché ha conseguenze estremamente preoccupanti, che stanno rendendo impossibile lo svolgimento delle operazioni vitali dell’Unrwa a Gaza; per noi, in questo momento – ha sottolineato Massrali – non c’è alternativa all’Urwa”.


“L’Unrwa – ha spiegato la portavoce – fornisce servizi essenziali a milioni di persone a Gaza, ma non solo, anche alla Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, e in tutta la regione, inclusi Libano, Siria, Giordania, ed è un pilastro della stabilità regionale. L’Unrwa è anche l’unico fornitore di questi servizi critici, ed è essenziale per i soccorsi di emergenza a milioni di rifugiati palestinesi”. “L’Unrwa – ha continuato Massrali – ha anche una lunga storia di impegno per il suo mandato specifico, come previsto dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1948, con oltre 40.000 dipendenti in tutta la regione. E naturalmente l’Unrwa svolge un ruolo fondamentale nel garantire le condizioni sul campo per un percorso credibile verso la soluzione dei due Stati”.


“Quindi – ha rilevato la portavoce -, questa legislazione è in netta contraddizione con il diritto internazionale e i principi umanitari fondamentali”. Massrali ha quindi ribadito quanto affermato nella dichiarazione di ieri dell’Alto Rappresentante. “L’Ue esorta le autorità israeliane a garantire che l’Unrwa possa continuare il suo lavoro essenziale nelle aree colpite dalla crisi, in linea con il suo mandato dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Sollecitiamo le autorità israeliane a ripensarci (‘to reconsider’, ndr) al fine di prevenire interruzioni nei servizi salvavita dell’Unrwa e garantire un accesso umanitario continuo e senza ostacoli per l’Unrwa ai rifugiati palestinesi, obiettivo per il quale è stata istituita”, si legge nella dichiarazione, che si conclude con la frase: “Restiamo impegnati a sostenere l’Unrwa e la sua missione mantenendo neutralità, responsabilità e supervisione in questo partneriato”.


A chi chiedeva quali garanzie possa dare l’Unrwa di non pemettere più che ci siano nel suo staff “infiltrazioni di agenti jihadisti e terroristi”, come quelle denunciate dal governo israeliano, che ha fornito una lista di questi presunti infiltrati al capo dell’Agenzia, il commissario generale Philippe Lazzarini, Massrali ha replicato: “L’Unrwa ha rispettato ogni singola richiesta che le è stata fatta” (l’Agenzia ha condotto un’inchiesta interna per verificare questi fatti e prendendo misure conseguenti). “Lo stesso Lazzarini lo ha spiegato in diverse conferenze stampa, credo che finora abbia rispettato qualsiasi richiesta fatta loro dal governo israeliano”. La portavoce ha poi risposto a un altro giornalista che chiedeva se l’Ue intraprenderà un’azione nel contesto dell’accordo di associazione Ue-Israele, che è condizionato al rispetto dei diritti umani e dei principi democratici. “Con Israele – ha detto – abbiamo l’accordo di associazione più completo, con una relazione molto intensa sotto tutti gli aspetti, economici, culturali, commerciali ovviamente. L’accordo di associazione ha anche una parte politica, dove ci sono obblighi reciproci, in particolare per quanto riguarda la questione dei diritti umani. E qui, sulla revisione dell’Accordo, con la richiesta da due Stati membri (l’Irlanda e la Spagna, ndr) di discutere la questione, l’Alto Rappresentante propone di continuare la discussione al prossimo Consiglio europeo”. “Nella conclusione del Consiglio europeo di giugno, in questo contesto – ha ricordato Massrali -, si sottolinea che i servizi dell’Unrwa forniti a Gaza e in tutta la regione sono essenziali, e si condanna qualsiasi tentativo di etichettare l’agenzia delle Nazioni Unite come organizzazione terroristica”. “Israele è un partner, stiamo discutendo con Israele tutte le nostre richieste, e a questo punto ieri la dichiarazione” dell’Alto Rappresentante “era molto chiara sul nostro appello. Non era una dichiarazione solo dell’Ue, ma anche dell’Onu: stiamo chiedendo a Israele di tornare indietro sulla sua decisione. Spetta a loro decidere cosa vogliono farne, ma l’appello da parte nostra è molto chiaro”, ha concluso la portavoce.

Tajani: dispiace la decisione di Israele sull’Unrwa, indebolisce l’Onu

Tajani: dispiace la decisione di Israele sull’Unrwa, indebolisce l’OnuLubiana, 29 ott. (askanews) – Quella di Israele sull’Unrwa “è una decisione che rischia di indebolire il ruolo delle Nazioni Unite”. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Comitato ministeriale Italia-Slovenia a Lubiana. “Ci dispiace che sia stata fatta questa scelta, anche se comprendiamo alcune delle ragioni che hanno provocato la reazione di Israele. C’erano troppi militanti di Hamas che hanno partecipato alla strage del 7 ottobre del 2023 tra coloro che rappresentavano l’Unrwa. Questo mi auguro che non accada mai più. Siamo convinti che non accadrà”, ha aggiunto Tajani.

Il raid aereo di Israele su Beit Lahiya ha provocato almeno 93 morti

Il raid aereo di Israele su Beit Lahiya ha provocato almeno 93 mortiRoma, 29 ott. (askanews) – Almeno 93 persone sono state uccise nell’attacco aereo israeliano sulla città di Beit Lahiya, nel nord di Gaza secondo quanto ha riferito ad Al Jazeera il direttore generale dell’ufficio stampa del governo di Gaza, Ismail al-Thawabta.


Al-Thawabta ha affermato che l’edificio attaccato da Israele ospitava 200 persone. Molti dei feriti sono stati trasportati d’urgenza al vicino ospedale Kamal Adwan all’interno del campo profughi di Jabalia, ma la struttura ha esaurito le forniture mediche e ha solo due pediatri, senza chirurghi, la maggior parte dei quali era stata arrestata in un raid dell’esercito israeliano di venerdì.

Nato, Comandante portaerei Truman: “Così proteggiamo l’Alleanza”

Nato, Comandante portaerei Truman: “Così proteggiamo l’Alleanza”Mare del Nord, 29 ott. (askanews) – Sessantacinque tra aerei da caccia (con uno o due posti) ed elicotteri: una dotazione massiccia quella della portaerei americana USS Harry S. Truman, nave comando dell’attività ‘Neptune Strike’ nel Mare del Nord, dalla Scozia verso le coste norvegesi, una delle principali attività di vigilanza rafforzata dell’Allenaza, che che vede impegnate diverse aree, dal Mediterraneo centrale e dall’Adriatico fino al Mare del Nord e al Mar Baltico.


Askanews è salita a bordo della portaerei, dopo essersi imbarcata sul velivolo militare C-2 Greyhound, dell’aviazione statunitense. “Adesso l’attività è sotto responsabilità Nato – spiega il tenente Comandante Courtney Callaghan, Pubblica Informazione della USS Harry S. Truman (CVN 75) – siamo sempre pronti e preparati, ma adesso interagiamo con gli Alleati e operiamo con altri Paesi. È una grande attività, un’ottima opportunità per lavorare congiuntamente”. I caccia decollano e atterrano in continuazione. Gli uomini sono sulla pista di lancio 24 ore al giorno. Se non sono impegnati in attività, si allenano nella palestra allestita vicino al parcheggio dei velivoli. La USS Harry S. Truman è una portaerei a propulsione nucleare della Marina americana, l’ottava per costruzione della classe Nimitz. Può ospitare a pieno regime fino a 5650 persone (3500 marinai + 2150 avieri). Può imbarcare fino a 90 velivoli ad ala fissa o rotante, tra cui 4 squadriglie di caccia F/A-18 Hornet, una squadriglia di aerei EA-6B Prowler per la guerra elettronica, una squadriglia di aerei Grumman E-2 Hawkeye con compiti di sorveglianza aerea, alcuni aerei da trasporto logistico Grumman C-2 Greyhound e alcuni elicotteri SH-60 Seahawk.


Ad accoglierci a bordo della portaerei è l’Ufficiale Comandante, il capitano Dave Snowden. “Sono ufficiale della Marina americana da 29 anni, credo che i militari svolgano un lavoro fantastico”, dice con fierezza. “Il nostro compito è di addestramento e guida ai giovani ufficiali affinché siano in grado di assumersi le responsabilità di un lavoro come quello di comandante di una portaerei. La considero una proposta molto profonda e importante, non solo nei confronti della nostra nazione, dei nostri partner e dei nostri alleati, ma soprattutto nei confronti dei nostri marinai e delle loro famiglie. E la prendo molto sul serio”. Come si svolge l’attività quotidiana a bordo della USS Harry S. Truman? “Quando siamo in mare aperto – risponde l’Ufficiale Comandante – la mia giornata di solito comincia circa alle sei del mattino. Le operazioni di volo iniziano, dipende da dove operiamo nel mondo e da cosa richiedono le operazioni, ma nominalmente tra le 10 del mattino e mezzogiorno. In particolare io mi occupo di tutte le esigenze lavorative quotidiane della gestione di una città in mare, francamente. Concludo la mia giornata di solito tra l’una e le due del mattino e ricomincio poi il giorno dopo”.


“A bordo della nave – prosegue il capitano Snowden – le vere sfide sono quelle di gestire letteralmente una città in mare. Quando siamo dispiegati, abbiamo tra i 4.500 e i 5.200 marinai a bordo, solo io devo gestirne circa 2.700. Abbiamo le nostre forze di polizia, il nostro centro commerciale, i ristoranti, tutto ciò che è necessario per far funzionare una vera e propria città. Riguardo alla Neptune Strike, il comandante risponde: “Siamo qui per sostenere la NATO e costruire una interoperabilità insieme agli alleati, insieme alla capacità di rispondere alle minacce che possiamo subire come Alleanza. Non dico che non ci sia alcuna minaccia, c’è sempre una minaccia persistente per chiunque di noi indossi un’uniforme. Abbiamo trascorso la maggior parte dell’anno in addestramento per prepararci a questo dispiegamento. E parte di questo addestramento è la capacità di mitigare le minacce, di rispondere alle minacce se necessario, ma siamo sempre preparati, aperti alla possibilità che una minaccia possa sempre presentarsi. La mia generazione di ufficiali navali è cresciuta in un mondo pieno di conflitti”. E a questo proposito, Snowden racconta: “La mia prima esperienza è stata nel 2001, prima degli eventi dell’11 settembre, durante l’operazione Southern Watch nel Golfo Persico. Mentre ero imbarcato sulla USS Enterprise, è avvenuto l’attacco dell’11 settembre. Quell’evento ha cambiato l’esperienza della mia generazione nell’esercito, in particolare nella Marina”.


E ora con il Medio Oriente? “Il nostro obiettivo è di non avere alcun conflitto, in nessuna parte del mondo – risponde con convinzione l’alto ufficiale – e sono onorato di provare a contribuire a una de-escalation o anche ad una deterrenza”. (Di Serena Sartini)

Orban: le elezioni in Georgia sono state libere e democratiche

Orban: le elezioni in Georgia sono state libere e democraticheRoma, 29 ott. (askanews) – Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha definito oggi “libere e democratiche” le elezioni legislative che si sono tenute in Georgia, il cui risultato è contestato dall’opposizione filo-Ue. Lo riferisce l’agenzia di stampa France Presse.


Orban è in visita nel paese del Caucaso, dove alle elezioni si sarebbe affermato il partito filorusso, ma con l’opposizione filo-Ue che ha contestato il risultato, definendolo truffaldino. “Mi congratulo con voi per aver votato per la pace” e per non aver “permesso che il vostro paese diventi una seconda Ucraina”, ha aggiunto l’unico leader dell’Ue a congratularsi per i risultati, sostenendo che “se avessero vinto i liberali”, Bruxelles “direbbe che è stata (un’elezione) democratica”. La commissione elettorale di Tbilisi, dal canto suo, ha annunciato un riconteggio parziale dei voti, che inizierà oggi e riguarderà il 14% dei seggi.


Bruxelles e Washington hanno chiesto a Tbilisi di avviare indagini sulle presunte irregolarità. Voce discordante all’interno dell’Unione europea, il leader ungherese Viktor Orban è comunque in Georgia, dove è arrivato ieri sera. L’Ungheria è presidente di turno dell’Unione europea.

Gli Houthi rivendicano l’attacco con droni ad Ashkelon

Gli Houthi rivendicano l’attacco con droni ad AshkelonRoma, 29 ott. (askanews) – Il movimento Ansar Allah dello Yemen, noto anche come Houthi, ha dichiarato martedì di aver attaccato la zona industriale di Ashkelon in Israele con i droni.


“Nel quinto round di escalation, la forza UAV delle Forze armate yemenite ha condotto un’operazione militare specifica prendendo di mira la zona industriale del nemico israeliano nella regione di Ashkelon, nella Palestina meridionale occupata. L’operazione è stata condotta con una serie di droni, che hanno raggiunto con successo i loro obiettivi”, hanno scritto gli Houthi su Telegram.

Servizi della Sudcorea: i soldati Nordcoreani forse già in prima linea in Ucraina

Servizi della Sudcorea: i soldati Nordcoreani forse già in prima linea in UcrainaRoma, 29 ott. (askanews) – Alcuni generali e soldati nordcoreani inviati in Russia sono nella prima linea del conflitto con l’Ucraina. Lo ha riferito oggi l’agenzia di spionaggio sudcoreana NIS, riferendo a una commissione parlamentare gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda del contingente di soldati nordcoreani inviati ad addestrarsi in Russia, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap.


Il NIS ha condiviso l’informazione con i parlamentari durante un’audizione a porte chiuse della commissione parlamentare per l’intelligence, secondo quanto riferito dal deputato Lee Seong-Kweun del partito di governo – Partito del potere del popolo – e dal deputato Park Sun-won del principale partito d’opposizione, Partito democratico. “La mobilitazione di truppe tra Corea del Nord e Russia è in corso”, ha dichiarato il NIS, secondo fonti parlamentari interpellate da Yonhap. “Stiamo verificando la possibilità che alcuni membri del personale (nordcoreano), inclusi alti funzionari militari, siano stati dispiegati in prima linea”.


Il NIS ha dichiarato che l’esercito russo sta insegnando oltre 100 termini militari in russo ai soldati nordcoreani, ma ha rilevato problemi di comunicazione dovuti alle barriere linguistiche. Riguardo alla visita della ministra degli Esteri nordcoreana Choe Son Hui in Russia, iniziata oggi, il NIS ha dichiarato che probabilmente verranno discussi ulteriori dispiegamenti e altre consultazioni sui compensi in cambio delle truppe nordcoreane.


Quanto alla possibilità di provocazioni da parte della Corea del Nord, l’agenzia di spionaggio ha affermato che il Nord potrebbe lanciare missili balistici ipersonici a medio raggio o intercontinentali. “Con l’acquisto di componenti avanzati e la cooperazione tecnologica dalla Russia, la Corea del Nord sembra pronta a lanciare un satellite di ricognizione militare, dopo il fallito tentativo di maggio”, ha affermato il NIS. “Stiamo monitorando da vicino – ha aggiunto – la possibilità del settimo test nucleare, che potrebbe avvenire dopo le elezioni presidenziali statunitensi”.


Il NIS ha anche riferito che circa 4.000 lavoratori nordcoreani sono stati inviati in Russia quest’anno.

Il figlio di Trump: papà conosce Meloni, conta di lavorare con lei

Il figlio di Trump: papà conosce Meloni, conta di lavorare con leiRoma, 29 ott. (askanews) – Donald Trump “conosce personalmente la premier (Giorgia Meloni)” e “conta di lavorare bene con lei”. Lo ha affermato il figlio del candidato repubblicano alle presidenziali Usa, Eric Trump, in uno scambio di battute pubblicato oggi da Repubblica.


“Non conosco personalmente la premier Meloni, ma mio padre sì. E conta di lavorare bene con lei”, ha detto il figlio di Trump, non precisando su cosa potrebbero lavorare assieme: “E’ presto, non abbiamo ancora un’idea precisa di come l’Italia potrebbe aiutare la nostra amministrazione”, ha detto Eric Trump, che ha raccontato di avere un rapporto speciale con l’Italia per via delle vacanze in Sardegna. Ha tuttavia aggiunto che una delle questioni su cui Roma e un’eventuale amministrazione Trump potrebbe essere “per esempio, l’aumento degli investimenti nella difesa”.