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Bruxelles, Le Soir: sospetto attentatore ucciso da polizia

Bruxelles, Le Soir: sospetto attentatore ucciso da poliziaRoma, 17 ott. (askanews) – Un sospetto è stato ucciso nel corso di una vasta operazione di polizia attorno a piazza Eugène Verboekhoven, nel comune di Schaerbeek. L’intera zona è stata transennata ed evacuata, riferisce Le Soir. Le informazioni sono state confermate dal sindaco ad interim di Schaerbeek, Cécile Jodogne, secondo la quale per il momento “non esiste alcuna conferma dell’identità della persona”.

Da parte sua, la procura federale ha confermato che un sospettato è stato ucciso a colpi di arma da fuoco, ma che non è ancora possibile stabilire se si tratti o meno di Abdesalem L., il presunto autore dell’attacco di ieri a Bruxelles. La “Cage aux Ours”, nome comunemente attribuito all’area delle perquisizioni, si trova a pochi passi dall’ultima abitazione conosciuta del sospetto attentatore.

Marine Le Pen: la comunità internazionale deve esigere che Hamas deponga le armi

Marine Le Pen: la comunità internazionale deve esigere che Hamas deponga le armiRoma, 17 ott. (askanews) – La leader dell’estrema destra francese, Marine Le Pen, ha detto oggi su France 2 che “la Francia sta facendo il necessario per cercare di negoziare con un certo numero di paesi amici o alleati che intrattengono rapporti con Hamas per ottenere la liberazione degli ostaggi”.

Ma la presidente di Rassemblement National (Rn) si è detta “estremamente scioccata” nel sentire “la gente dire che è necessario un cessate il fuoco”. “Chiediamo un cessate il fuoco tra due eserciti regolari. Da una parte abbiamo un gruppo terroristico armato e dall’altra abbiamo un esercito regolare. Non possiamo mettere i due sullo stesso livello. La comunità internazionale deve ovviamente esigere che Hamas deponga le armi”, ha spiegato.

Allerta massima a Bruxelles, l’attentatore è “ancora in fuga”

Allerta massima a Bruxelles, l’attentatore è “ancora in fuga”Roma, 17 ott. (askanews) – L’autore dell’attentato che ha provocato la morte di due persone ieri sera a Bruxelles “è ancora in fuga”. Il sospettato è di origine tunisina e soggiornava illegalmente in Belgio, ha confermato. Secondo fonti “certe ma da confermare”, citate dalla stampa locale, l’autore dell’attentato nel centro di Bruxelles, sarebbe Abdesalem L. (45 anni), noto ai servizi di intelligence per la sua radicalizzazione. “Le sue ricerche continuano senza sosta”, hanno detto questa mattina il primo ministro Alexander De Croo e il ministro degli Interni Annelies Verlinden.

Secondo le spiegazioni della procura federale incaricata del caso, l’aggressore, viaggiando su uno scooter, ha seguito i sostenitori svedesi della nazionale di Oslo – impegnata in un match di qualificazione agli Europei di Calcio contro il Belgio -, che sono saliti su un taxi. Ha poi aperto il fuoco su queste persone mentre scendevano dal veicolo. Una delle vittime decedute è svedese, mentre la seconda è di origine svedese ma aveva con sé anche una carta d’identità svizzera. Una terza persona è rimasta gravemente ferita: anch’essa è di origine svedese, secondo il procuratore federale Frédéric Van Leeuw. Un’operazione di polizia, guidata da unità speciali, ha avuto luogo durante la notte in avenue Huart Hamoir a Schaerbeek. E’ stato perquisito un intero edificio con 20 appartamenti ma il sospettato non è stato trovato, ricorda Le Soir. Nella Regione di Bruxelles resta per il momento in vigore il livello 4 della minaccia terroristica, il più elevato. Rimane al livello 3 per il resto del Paese. Le scuole di Bruxelles rimarranno comunque aperte. “Secondo l’analisi effettuata dall’OCAM (Organizzazione per il coordinamento e l’analisi delle minacce), non esiste una minaccia specifica per le scuole”, ha detto il premier belga. La presenza della polizia nelle strade è stata rafforzata, con una protezione supplementare in alcuni luoghi sensibili, in particolare quelli frequentati dalla comunità svedese che vive in Belgio, ha spiegato De Croo, che ha chiesto alla popolazione di mostrare “maggiore vigilanza”. Numerosi agenti di polizia sono stati dispiegati anche vicino agli hotel dove alloggiano i tifosi svedesi in attesa del loro ritorno nel loro Paese. Per oggi alle 15 è stato convocato un consiglio di sicurezza, durante il quale le misure prese sarannno eventualmente riviste o rafforzate. Durante la conferenza stampa, il primo ministro belga ha espresso la sua “ammirazione” per i tifosi di calcio che ieri sera hanno evacuato tranquillamente lo stadio Re Baldovino. , De croo ha ricordato in particolare i canti di sostegno del pubblico che ha intonato “Tutti insieme” ai tifosi svedesi. “Il terrorismo colpisce indiscriminatamente, mira a seminare paura, sfiducia e divisione nelle nostre società libere. I terroristi devono sapere che non raggiungeranno mai i loro obiettivi, non ci costringeranno mai a piegarci. Il loro odio e la loro violenza dimostrano soprattutto la loro impotenza. Il terrorismo non vincerà mai”, ha detto De Croo. “Questa è una battaglia che stiamo conducendo insieme ai nostri amici svedesi”, ha aggiunto.

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha respinto la risoluzione russa: non condannava Hamas

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha respinto la risoluzione russa: non condannava HamasRoma, 17 ott. (askanews) – Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha respinto la risoluzione russa che chiedeva un cessate il fuoco umanitario nella guerra tra Israele e Hamas perché la bozza non ha ottenuto il numero minimo di voti richiesto per essere approvata.

La risoluzione ha ricevuto cinque voti a favore, quattro contrari e sei astenuti, mentre Stati Uniti, Regno Unito e Francia hanno votato contro a causa della mancata condanna di Hamas per i suoi attacchi contro Israele. La bozza avrebbe avuto bisogno di nove voti a favore per procedere. “Non condannando Hamas, la Russia sta dando copertura a un gruppo terroristico che brutalizza civili innocenti. È oltraggioso, ipocrita e indifendibile”, ha affermato l’ambasciatrice statunitense Linda Thomas-Greenfield a giustificazione del voto degli Stati Uniti. In precedenza aveva paragonato gli attacchi compiuti da Hamas alle “atrocità più atroci commesse dall’Isis”.

“Non possiamo sostenere una risoluzione che non condanna gli attacchi terroristici di Hamas”, ha affermato nella sua dichiarazione di voto l’ambasciatrice Barbara Woodward, rappresentante permanente del Regno Unito presso le Nazioni Unite.Il rappresentante permanente della Francia presso l’Onu Nicolas de Rivière ha detto da parte sua che “mancano diversi elementi essenziali” nel progetto di risoluzione della Russia e ha invece incoraggiato il Consiglio a “unirsi attorno al progetto proposto dalla presidenza brasiliana e ad accettare di condannare questo attacco terroristico, garantire assistenza umanitaria e proteggere la popolazione civile di Gaza.” L’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite Vasily Nebenzya ha commentato che la risoluzione non è stata adottata a causa delle intenzioni egoistiche del blocco occidentale. “Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu è diventato ancora una volta ostaggio delle aspirazioni dei paesi occidentali non adottando il progetto di risoluzione della Federazione Russa sul Medio Oriente”, ha dichiarato Nebenzya, secondo la stampa statale russa RIA Novosti.

Israele ha colpito oltre 200 obiettivi a Gaza nelle ultime 24 ore

Israele ha colpito oltre 200 obiettivi a Gaza nelle ultime 24 oreRoma, 17 ott. (askanews) – Le forze armate israeliane hanno annunciato questa mattina di avere lanciato attacchi nelle ultime 24 ore contro più di 200 obiettivi terroristici appartenenti ad Hamas e alla Jihad islamica. “Durante l’ultimo giorno, l’IDF ha attaccato più di 200 infrastrutture militari delle organizzazioni terroristiche di Hamas e della Jihad islamica in tutta la Striscia di Gaza”, ha detto il portavoce dell’esercito Daniel Hagari.

Nella notte tra lunedì e martedì, gli aerei da guerra israeliani hanno colpito il quartier generale militare di Hamas, una banca utilizzata da questo movimento per finanziare le sue operazioni nella Striscia di Gaza e diversi tunnel sotterranei. La marina israeliana ha anche attaccato diversi obiettivi militari di Hamas, compreso il suo quartier generale nel centro di Gaza City e depositi di armi.

De Croo: l’attentatore di Bruxelles è ancora in fuga, allerta massima

De Croo: l’attentatore di Bruxelles è ancora in fuga, allerta massimaRoma, 17 ott. (askanews) – Durante una conferenza stampa, questa mattina, il primo ministro belga Alexander De Croo ha precisato che l’aggressore non è stato ancora arrestato dalle autorità ed è “ancora in fuga”.

Il sospettato è “di origine tunisina e soggiornava illegalmente in Belgio”, ha confermato. Era noto alla polizia, in particolare per traffico di esseri umani, ma non risultava negli elenchi per radicalizzazione. Nella regione di Bruxelles, ha aggiunto De Croo, per il momento “resta in vigore il livello 4 della minaccia terroristica, il più elevato”. Resta al livello 3 per il resto del Paese.

Le autorità si incontreranno per un Consiglio di sicurezza nazionale alle 15 di oggi, durante il quale queste misure saranno rivalutate.

Domani il presidente Usa Biden sarà a Tel Aviv

Domani il presidente Usa Biden sarà a Tel AvivRoma, 17 ott. (askanews) – Mercoledì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden visiterà Israele, in una significativa dimostrazione del sostegno degli Stati Uniti. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha concluso martedì mattina presto a Tel Aviv ore di colloqui con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dicendo che Biden avrebbe visitato Israele. “Il presidente sentirà da Israele ciò di cui ha bisogno per difendere il suo popolo mentre continuiamo a lavorare con il Congresso per soddisfare tali esigenze”, ha detto Blinken ai giornalisti.

L’esercito israeliano: ucciso un capo dell’intelligence di Hamas

L’esercito israeliano: ucciso un capo dell’intelligence di HamasRoma, 16 ott. (askanews) – Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver colpito e ucciso il capo regionale dell’intelligence di Hamas nella città di Khan Yunis, nel sud di Gaza. L’Idf non ha fornito ulteriori dettagli sul raid, né il nome del membro di Hamas o il luogo in cui è stato ucciso.

Ieri le forze di difesa israeliane avevano annunciato l’uccisione, sempre in un raid a Khan Yunis, di Billal al-Kedra, comandante dell’unità di elite di Hamas, uno dei responsabili delle stragi del 7 ottobre nei kibbutz del sud di Israele.

Il social per trovare lavoro LinkedIn licenzia altre 700 persone

Il social per trovare lavoro LinkedIn licenzia altre 700 personeNew York, 16 ott. (askanews) – Il social network dedicato al business, LinkedIn, ha annunciato lunedì che taglierà le posizioni di quasi 700 dipendenti, la maggior parte dei quali provenienti dall’are ingegneristica, secondo una nota interna consultata dalla CNBC. I tagli riguardano anche il settore finanza e risorse umane dell’azienda, secondo alcune fonti internet. Le riduzioni arrivano perché la piattaforma, di proprietà di Microsoft, ha visto rallentare la crescita dei ricavi per otto trimestri consecutivi, registrando a luglio una blanda crescita del 5%. Questi nuovi licenziamenti si aggiungono ai 10.000 già effettuati in gennaio. LinkedIn sta ora aumentando le assunzioni in India, secondo le fonti interne. I dirigenti di LinkedIn Mohak Shroff e Tomer Cohen hanno dichiarato che i tagli consentiranno di “adattare le nostre strutture organizzative per migliorare l’agilità e la responsabilità e promuovere una maggiore efficienza e trasparenza”.

ADEI contro cancellazione premio scrittrice palestinese a Buchmesse

ADEI contro cancellazione premio scrittrice palestinese a BuchmesseRoma, 16 ott. (askanews) – Adei, l’Associazione degli editori indipendenti, esprime il proprio sconcerto e tutta la propria contrarietà per la cancellazione della cerimonia di premiazione della scrittrice palestinese Adania Shibli decisa dalla Fiera di Francoforte.

L’associazione giudica incredibile che un’autrice pluripremiata, fra l’altro finalista all’International Booker Prize del 2021, i cui romanzi sono da tempo pubblicati in Italia, venga oscurata solo perché palestinese. E tanto più stridente appare l’affermazione di voler dare più spazio e visibilità alle «voci ebraiche e israeliane». «La Buchmnesse – sostiene Andrea Palombi, presidente di Adei – pur come fiera di diritti, è da sempre uno dei crocevia della cultura internazionale e come tale dovrebbe essere luogo in cui garantire il confronto più ampio, tra le voci più diverse a livello internazionale, anche e forse soprattutto quando il rumore delle armi si fa più assordante». Se resta doverosa la condanna assoluta di quanti non si preoccupano di fare strage fra i civili, operare esclusioni e censure solo in base alla nazionalità significa sottomettere anche la cultura alla logica delle armi.