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La Russia vuole arrestare il giudice dell’Aja che vuole arrestare Putin

La Russia vuole arrestare il giudice dell’Aja che vuole arrestare PutinRoma, 19 mag. (askanews) – Il ministero degli Interni russo ha emesso un mandato di arresto per il giudice della Corte penale internazionale (Cpi) che aveva a sua volta emesso un mandato di arresto per Vladimir Putin con l’accusa di crimini di guerra. Lo ha riportato l’agenzia di stampa statale Tass.

A marzo, la Corte penale internazionale aveva emesso un mandato di arresto per il presidente russo accusandolo di aver rapito bambini dall’Ucraina. Stesso destino per Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissario russo per l’infanzia, con accuse simili di crimini di guerra. Il Cremlino ha dichiarato che la Russia considera le questioni sollevate dalla Cpi “oltraggiose e inaccettabili”. Il Cremlino ha aggiunto che i mandati sono “nulli” in quanto la Russia non riconosce la Corte penale internazionale e non ha firmato gli Statuti di Roma, il trattato alla base del tribunale permanente per i crimini di guerra.

Apple limita l’uso di ChatGPT ai dipendenti

Apple limita l’uso di ChatGPT ai dipendentiNew York, 19 mag. (askanews) – Apple ha limitato l’uso di ChatGPT e di altri strumenti di intelligenza artificiale esterni per alcuni dipendenti mentre lavora per sviluppare una propria tecnologia a riguardo. A rivelarlo in esclusiva è il Wall Street che ha esaminato un documento interno all’azienda.

La società di Cupertino, nota per le sue rigorose misure di sicurezza, è preoccupata che i lavoratori che utilizzano questi tipi di programmi possano rendere pubblici dati riservati e ha chiesto espressamente di non utilizzare Copilot di GitHub di proprietà di Microsoft, che automatizza la scrittura del codice software. Apple non è la sola ad imporre restrizioni all’uso di ChatGPT, JPMorgan Chase e Verizon ne hanno vietato completamente l’uso. Intanto giovedì, OpenAI ha annunciato un’app ChatGPT per iPhone e iPad.

Trudeau a Meloni al G7: siamo preoccupati per i diritti Lgbtq+ in Italia

Trudeau a Meloni al G7: siamo preoccupati per i diritti Lgbtq+ in ItaliaHiroshima, 19 mag. (askanews) – Il primo ministro canadese Justin Trudeau è “preoccupato da alcune delle” posizioni “che l’Italia sta assumendo in merito ai diritti Lgbtq. Ma non vedo l’ora di parlarne con te”. Lo ha detto lo stesso Trudeau incontrando in un bilaterale a margine del G7 Giorgia Meloni, secondo quanto riferito da diversi media canadesi presenti alla prima parte dell’incontro.

Secondo una nota del governo canadese, i due leader hanno “scambiato opinioni sull’importanza di proteggere e difendere i diritti umani, compresi i diritti delle persone LGBTQI+. Il primo ministro Meloni ha risposto che il suo governo sta seguendo le decisioni dei tribunali e non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni”.

Summit G7: la Russia ponga fine all’aggressione all’Ucraina

Summit G7: la Russia ponga fine all’aggressione all’UcrainaRoma, 19 mag. (askanews) – La Russia deve “porre fine alla sua aggressione in corso e ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente le sue truppe e il suo equipaggiamento militare dall’intero territorio dell’Ucraina riconosciuto a livello internazionale”. L’afferma il comunicato congiunto emesso dai leader del G7 nella prima giornata del summit di Hiroshima. In esso i Sette ribadiscono anche l’impegno al sostegno militare di Kiev, “adattando il sostegno alle esigenze dell’Ucraina”.

Mosca “ha iniziato questa guerra e può porre fine a questa guerra. L’aggressione della Russia contro l’Ucraina costituisce una violazione del diritto internazionale, in particolare della Carta delle Nazioni unite. Ribadiamo il nostro fermo rifiuto dei tentativi illegali della Russia di acquisire il territorio ucraino con la forza. Sottolineiamo che una pace giusta non può essere realizzata senza il ritiro completo e incondizionato delle truppe e delle attrezzature militari russe, e questo deve essere incluso in qualsiasi appello alla pace”, si legge ancora nel comunicato. I leader hanno ribadito di essere “impegnati nella diplomazia”, accolgono “con favore” e sostengono “gli sforzi seri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel definire i principi di base nella sua formula di pace in linea con la Carta delle Nazioni unite”. In vista di un possibile accordo di pace postbellico, i leader hanno assicurato di essere “pronti a raggiungere accordi con l’Ucraina e con i paesi e le istituzioni interessati sulla sicurezza e altri impegni per aiutare l’Ucraina a difendersi, garantire il suo futuro libero e democratico e scoraggiare una futura aggressione russa”. Inoltre hanno detto di essere “determinati ad aiutare l’Ucraina a costruire un futuro positivo per la sua gente”, accogliendo “con favore il ruolo-chiave che l’Ucraina svolge nella Comunità politica europea”.

I G7 si sono impegnati a “continuare l’assistenza di sicurezza all’Ucraina mentre si difende dall’aggressione della Russia, adattando il sostegno alle esigenze dell’Ucraina”. Hanno inoltre sottolineato “l’importanza del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina nel coordinare l’assistenza militare e di difesa fornita da ciascun paese in linea con le proprie circostanze nazionali”.

Rushdie torna in pubblico, con un tributo a suoi soccorritori

Rushdie torna in pubblico, con un tributo a suoi soccorritoriMilano, 19 mag. (askanews) – Salman Rushdie ha reso tributo ai suoi soccorritori quando ha ricevuto un premio al PEN gala di New York ieri sera, nella prima – emozionante – apparizione per lo scrittore dei Versetti Satanici da quando è stato gravemente ferito in un attacco nove mesi fa. Rushdie, parlando a 700 ospiti presso l’American Museum of Natural History, ha affermato che PEN America e la sua missione di proteggere la libertà di espressione non sono mai state “più importanti” in un’epoca di divieti di libri e censura e ha lanciato un invito all’azione: “Il terrorismo non deve terrorizzare noi. La violenza non deve scoraggiarci” per poi proseguire in più lingue dicendo che “la lotta continua”.

L’autore ha perso un occhio nell’attacco nove mesi fa, e non era previsto che si presentasse per ricevere il PEN Centenary Courage Award durante il gala. “Accetto questo premio per tutti coloro che sono venuti in mio soccorso. Ero il bersaglio quel giorno, ma loro erano gli eroi. Hanno avuto coraggio quel giorno e li ringrazio per avermi salvato la vita”, ha detto durante la cerimonia di premiazione secondo quanto diffuso dallo stesso PEN. È stato un emozionante ritorno sul palco per Rushdie, che per decenni è stato un instancabile difensore degli scrittori perseguitati e della libertà di scrittura, mentre lui stesso viveva sotto una minaccia di morte per i suoi scritti. Rushdie ha detto che stava accettando il premio a nome degli “eroi” che si sono precipitati al Chautauqua Institute e hanno affrontato il suo aggressore.

È stata la prima apparizione pubblica in presenza di Rushdie da quando è stato pugnalato 18 volte al collo e al torso durante una conferenza l’anno scorso. All’indomani dell’attacco, l’autore ha lottato sia con seri problemi fisici che con un disturbo da stress post-traumatico. (Foto Jamie McCarthy/Per gentile concessione di Getty Images per PEN America)

Usa,McCarthy:possibile voto Camera accordo debito prossima settimana

Usa,McCarthy:possibile voto Camera accordo debito prossima settimanaNew York, 18 mag. (askanews) – Il presidente della Camera Kevin McCarthy ha dichiarato giovedì, ai giornalisti presenti in Campidoglio, di essere ottimista sul fatto che i negoziatori nominati dalla Casa Bianca e dal Congresso possano raggiungere un accordo sul tetto del debito in tempo per programmare un voto alla Camera già la prossima settimana.

“Penso che ora abbiamo una struttura e tutti stanno lavorando sodo, e voglio dire, ci incontriamo due o tre volte al giorno” ha detto McCharty dicendo che rispetto alla settimana scorsa ci sono stati progressi, poichè i nuovi negoziatori “ne discutono in modo molto professionale, con tutte le conoscenze, tutto il background di tutti i diversi leader”. Il voto dovrebbe tenersi prima della scadenza del primo giugno, data che potrebbe portare gli Stati Uniti al defaualt.

La controffensiva dell’Ucraina, Kiev: continua l’avanzata a Bakhmut

La controffensiva dell’Ucraina, Kiev: continua l’avanzata a BakhmutRoma, 18 mag. (askanews) – Le truppe ucraine hanno conquistato ulteriormente terreno a Bakhmut, avanzando di oltre un chilometro in alcune parti della città assediata dai russi: lo ha dichiarato Serhiy Cherevatyi, portavoce delle forze di Kiev sul fronte orientale.

“Nonostante le nostre unità siano svantaggiate dal punto di vista dell’equipaggiamento e dei numeri, hanno continuato ad avanzare su entrambi i lati della città, coprendo una distanza compresa fra 150 e 1.700 metri”, concluso.

Usa, superindice economia aprile -0,6%, è 13mo mese di ribassi

Usa, superindice economia aprile -0,6%, è 13mo mese di ribassiNew York, 18 mag. (askanews) – Il superindice dell’economia statunitense (LEI), redatto dal gruppo di ricerca privato Conference Board, è diminuito dell’1,2% in marzo per il 13° mese consecutivo, a 107,5 punti. Anche marzo si era registrato un consistete calo dell’1,2%, mentre in febbraio il calo era stato dello 0,5%. Anche gli analisti avevano previsto un ribasso dello 0,6%. II LEI è sceso del 4,5% nel semestre compreso tra ottobre 2022 e aprile 2023, un tasso di calo più elevato rispetto alla contrazione del 3,8% nei sei mesi precedenti (aprile-ottobre 2022).

“Il LEI per gli Stati Uniti è diminuito per il tredicesimo mese consecutivo ad aprile, segnalando un peggioramento delle prospettive economiche”, ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, del Conference Board, spiegando che “le debolezze tra i componenti sottostanti erano diffuse, ma meno rispetto alla lettura di marzo. Solo i prezzi delle azioni e i nuovi ordini dei produttori di beni strumentali e di consumo sono migliorati ad aprile”. Il Conference Board prevede una contrazione dell’attività economica a partire dal secondo trimestre che porterà a una lieve recessione entro la metà del 2023″.

Caso Jeffrey Epstein, Deutsche Bank paga 75 mln $ a vittime abusi

Caso Jeffrey Epstein, Deutsche Bank paga 75 mln $ a vittime abusiNew York, 18 mag. (askanews) – Il colosso bancario Deutsche Bank ha accettato di pagare 75 milioni di dollari alle vittime del faccendiere americano e abusatore seriale di minori, Jeffrey Epstein. A dichiararlo è il network CNBC, che ha sentito il portavoce della banca.

Secondo l’accusa, Deutsche Bank ha fatto affari con Epstein per cinque anni pur sapendo che stava usando i soldi dei suoi conti bancari per promuovere un traffico sessuale di minori L’accordo arriva mentre JPMorgan Chase, la più grande banca degli Stati Uniti, deve affrontare un contenzioso sui suoi legami con Epstein, che aveva coltivato relazioni con una varietà di miliardari e statisti, oltre che con potenti istituzioni finanziarie, facilitandone affari e connessioni filantropiche. Epstein, che è morto suicida in una prigione di New York era diventato cliente di Deutsche Bank nel 2013, dopo che JPMorgan aveva concluso il suo rapporto bancario con lui.

Pechino avverte i Paesi del G7: su Taiwan non giochino col fuoco

Pechino avverte i Paesi del G7: su Taiwan non giochino col fuocoRoma, 18 mag. (askanews) – Chi gioca col fuoco si dà fuoco: non si può essere per la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan senza essere a favore della riunificazione alla Cina. Lo ha affermato oggi nella quotidiana conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, rispondendo a una domanda sul summit G7 che si apre domani a Hiroshima e che ha tra i suoi temi prioritari proprio la questione dell’isola che Pechino considera una provincia ribelle.

Wang Wenbin ha puntato il dito contro il Partito democratico progressista della presidente taiwanese Tsai Ing-wen, che è la “vera minaccia alla pace e alla stabilità nello lo Stretto di Taiwan” perché si rifiuterebbe di riconoscere il principio dell’”Unica Cina” e promuoverebbe “ostinatamente le attività separatiste per indipendenza di Taiwan’”, cercando di “cambiare lo status quo”. Quest’ultima formula richiama l’ammonimento a non tentare di cambiare lo “status quo” che arriverà dal G7. Secondo Pechino, “pensare di mantenere la pace attraverso lo Stretto di Taiwan, ma non opporsi alindipendenza di Taiwan’ e alla secessione incoraggerà solo le forze separatiste”, creando ulteriore instabilità. “Parlare di risolvere pacificamente la questione di Taiwan senza sostenere la riunificazione della Cina è essenzialmente un tentativo di ostacolare la grande causa della unità della Cina e di creare una spaccatura tra le due sponde dello Stretto di Taiwan, che sarà fermamente contrastata dal popolo cinese”.

La prospettiva a cui mira Pechino, ha detto ancora Wang, è quella di uno sforzo per la “riunificazione pacifica attraverso lo stretto con la massima sincerità e impegno”, non accettando però che “nessuno o alcuna forza, con il pretesto di mantenere la pace attraverso lo stretto di Taiwan, ci impedisca di frenare le attività separatiste”. Sono “affari interni della Cina e non permetteremo mai a nessuno di interferire”, ha insistito il portavoce cinese. Wang Wenbin ha esortato “gli Stati Uniti, il Giappone e gli altri Paesi a rispettare i documenti politici su cui si basano le loro relazioni bilaterali con la Cina, a rispettare il principio delUnica Cina, a smettere di tramare e sostenere le forze di separatiste, a smettere di provocare e giocare con fuoco sulla questione di Taiwan e di marginalizzare oltre 1,4 miliardi di persone, il popolo cinese: chi gioca con il fuoco si dà fuoco”.