Spagna, Psoe e Sumar: entro ottobre defineremo accordo governoRoma, 4 ott. (askanews) – Il PSOE del premier spagnola uscente Sanchez e l’alleato di sinistra Sumar si sono concessi il resto del mese di ottobre per concordare un accordo di governo, dopo l’incontro tenuto questo mercoledì al Congresso dei Deputati dai rispettivi leader, Pedro Sánchez e Yolanda Díaz.
Il capo del gruppo negoziale di Sumar, Nacho Álvarez, lo ha detto nel cortile del Congresso dopo la riunione e fonti del PSOE hanno confermato a Servimedia tale scadenza temporale. Secondo Álvarez, l’incontro è servito a “individuare e accelerare i negoziati per arrivare ad un accordo durante tutto il mese di ottobre”. Inoltre, ha ricordato che entrambe le parti stanno negoziando con discrezione da “quasi due mesi”. Come hanno affermato in questi giorni anche dei portavoce di Sumar, queste conversazioni hanno “permesso progressi sull’agenda territoriale” ma si lavora a “ulteriori progressi nella dimensione sociale e lavorativa” .
“Un governo utile è un governo ambizioso, che ha un programma ambizioso”, ha affermato Alvarez riconoscendo che ci sono ancora “importanti differenze” tra Sumar e il PSOE su questioni come la riduzione dell’orario di lavoro, un nuovo Statuto dei lavoratori che regoli il licenziamento, la conciliazione familiare con congedo retribuito legato all’assistenza o al diritto di accesso all’alloggio. In Sumar respingono la tesi secondo cui la dipendenza dai voti del PNV e degli Junts per Catalunya, che teoricamente non sono di sinistra, costringe ad essere meno ambiziosi nell’agenda sociale, poiché assicurano che entrambe le formazioni hanno trasmesso loro che non saranno un ostacolo a queste politiche, .
Álvarez non ha voluto dubitare dell’appoggio di Sumar all’investitura di Sánchez, affermando che “l’unico scenario che immaginiamo è un accordo tra le due organizzazioni politiche che dia vita ad un nuovo governo di coalizione”, ma allo stesso tempo ha sottolineato che nessuno vuole un governo “qualsiasi”: il nuovo governo, ha precisato, “deve essere un governo ambizioso”. Naturalmente, Álvarez ha negato che PSOE e Sumar stiano già parlando di incarichi ministeriali. Sanchez e la Diaz, ha spiegato, si sono “concentrati sulla negoziazione programmatica”. In conclusione, ha aggiunto, tra i due partiti “nelle prossime settimane le posizioni si avvicineranno”
Nobel letteratura, Fosse favorito, prende quota irachena KachachiRoma, 4 ott. (askanews) – A un giorno dalla proclamazione del Nobel per la Letteratura 2023 la partita è ancora apertissima. Secondo i bookmaker (a oltre 10 anni dalla vittoria di Transtormer) potrebbe essere la volta del ritorno di un autore scandinavo, e si fa con insistenza il nome del norvegese Jon Fosse. Non mancano tra i papabili anche alcuni grandissimi autori sinora sempre esclusi dai giochi, in particolare l’anglo-indiano Salman Rushdie, lo scrittore ‘invisibile’ Thomas Pynchon, e il quasi altrettanto invisibile Don De Lillo. Voci insistenti attribuiscono diverse chances alla scrittrice cinese Can Xue. Molto quotato anche il romeno Mircea Cartarescu ma secondo alcune fonti a far saltare i giochi potrebbe essere un nome diverso, quella della grande scrittrice irachena Inaam Kachachi (da decenni residente in Francia). Meno possibilità per il francese Michel Houellebecq (la vittoria dell’anno scorso di Annie Ernaux sembra metterlo fuori gioco) mentre c’è chi scommette che l’edizione 2023 potrebbe essere quella buona per il giapponese Haruki Murakami. Un’ultima opzione, rivoluzionaria per molti versi, potrebbe essere l’assegnazione del riconoscimento al più grande autore di ‘genere’ vivente, lo statunitense Stephen King. Tra gli italiani, qualche possibilità potrebbe averla Claudio Magris.
L’Ucraina tenta di sbarcare in Crimea e attacca le regioni russeMilano, 4 ott. (askanews) – Tentativo ucraino di sbarco in Crimea e attacchi su numerose regioni russe: la controffensiva ucraina sembra concentrarsi sui territori di Mosca e controllati da Mosca. Il ministero della Difesa russo annuncia di aver abbattuto 31 droni. Il tutto in un clima surreale, in una Russia che oggi condurrà un test nazionale dei suoi sistemi di allarme pubblico di emergenza, attivando le sirene e interrompendo le trasmissioni televisive per avvertire la popolazione di un (fittizio in questo caso) pericolo imminente.
CRIMEA Secondo Mosca le forze di Kiev si sono dirette verso la regione di Trakhunkut, a nord-ovest della penisola di Crimea, utilizzando una veloce imbarcazione militare e 3 moto d’acqua. Ma sarebbero state respinte. Le esplosioni sono diventate più frequenti sul territorio della Crimea occupata dai russi dal 2014. Attacchi ad aeroporti, magazzini, basi militari e persino baie russe nella penisola. Questa mattina ci sono state delle esplosioni nel nord della Crimea, nella regione di Krasnoperekopsk. Sono stati segnalati anche voli di caccia e lanci di missili, riporta Rbk Ucraina. È stato inoltre notato che, presumibilmente, nella parte nord-occidentale del Mar Nero, gli aerei russi hanno fermato il tentativo di penetrazione nel territorio della Crimea. Ieri il Ministero della Difesa russo ha affermato che vicino alla costa, le forze di difesa aerea della Federazione Russa hanno abbattuto il missile antinave ucraino “Neptun”. MUNIZIONI A GRAPPOLO Le forze ucraine avrebbero anche sparato munizioni a grappolo contro diversi villaggi nella regione meridionale di Bryansk, in Russia, ha detto il suo governatore, Alexander Bogomaz, su Telegram. E 19 droni sono stati abbattuti sopra Belgorod, ma “un edificio amministrativo a Belgorod, una casa nel villaggio di Shishino, distretto di Belgorod, e tre auto sono state danneggiate”, secondo il governatore regionale Vyacheslav Gladko.
AIUTI USA Intanto gli occhi ucraini sono puntati sulla ricerca di un nuovo portavoce della Camera degli Stati Uniti mentre il caos a Washington mette a repentaglio ulteriori aiuti statunitensi. Poco prima che i repubblicani cacciassero il presidente della Camera Kevin McCarthy, probabilmente bloccando qualsiasi legislazione approvata per ulteriori aiuti all’Ucraina, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiamato gli alleati per rassicurarli del sostegno degli Stati Uniti. AUTODISTRUZIONE Secondo l’intelligence britannica è “altamente probabile” che le forze di difesa aerea russe abbiano abbattuto uno dei loro jet sui cieli di Tokmak, nell’Ucraina sud-occidentale. La perdita è significativa perché si tratta “probabilmente” soltanto del quinto Su-35S – “il più avanzato jet da combattimento russo in servizio”.
Ucraina, Kiev tenta di sbarco in Crimea e attacca regioni russeMilano, 4 ott. (askanews) – Tentativo ucraino di sbarco in Crimea e attacchi su numerose regioni russe: la controffensiva ucraina sembra concentrarsi sui territori di Mosca e controllati da Mosca. Il ministero della Difesa russo annuncia di aver abbattuto 31 droni. Il tutto in un clima surreale, in una Russia che oggi condurrà un test nazionale dei suoi sistemi di allarme pubblico di emergenza, attivando le sirene e interrompendo le trasmissioni televisive per avvertire la popolazione di un (fittizio in questo caso) pericolo imminente.
CRIMEA Secondo Mosca le forze di Kiev si sono dirette verso la regione di Trakhunkut, a nord-ovest della penisola di Crimea, utilizzando una veloce imbarcazione militare e 3 moto d’acqua. Ma sarebbero state respinte. Le esplosioni sono diventate più frequenti sul territorio della Crimea occupata dai russi dal 2014. Attacchi ad aeroporti, magazzini, basi militari e persino baie russe nella penisola. Questa mattina ci sono state delle esplosioni nel nord della Crimea, nella regione di Krasnoperekopsk. Sono stati segnalati anche voli di caccia e lanci di missili, riporta Rbk Ucraina. È stato inoltre notato che, presumibilmente, nella parte nord-occidentale del Mar Nero, gli aerei russi hanno fermato il tentativo di penetrazione nel territorio della Crimea. Ieri il Ministero della Difesa russo ha affermato che vicino alla costa, le forze di difesa aerea della Federazione Russa hanno abbattuto il missile antinave ucraino “Neptun”.
MUNIZIONI A GRAPPOLO Le forze ucraine avrebbero anche sparato munizioni a grappolo contro diversi villaggi nella regione meridionale di Bryansk, in Russia, ha detto il suo governatore, Alexander Bogomaz, su Telegram. E 19 droni sono stati abbattuti sopra Belgorod, ma “un edificio amministrativo a Belgorod, una casa nel villaggio di Shishino, distretto di Belgorod, e tre auto sono state danneggiate”, secondo il governatore regionale Vyacheslav Gladko.
AIUTI USA Intanto gli occhi ucraini sono puntati sulla ricerca di un nuovo portavoce della Camera degli Stati Uniti mentre il caos a Washington mette a repentaglio ulteriori aiuti statunitensi. Poco prima che i repubblicani cacciassero il presidente della Camera Kevin McCarthy, probabilmente bloccando qualsiasi legislazione approvata per ulteriori aiuti all’Ucraina, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiamato gli alleati per rassicurarli del sostegno degli Stati Uniti.
AUTODISTRUZIONE Secondo l’intelligence britannica è “altamente probabile” che le forze di difesa aerea russe abbiano abbattuto uno dei loro jet sui cieli di Tokmak, nell’Ucraina sud-occidentale. La perdita è significativa perché si tratta “probabilmente” soltanto del quinto Su-35S – “il più avanzato jet da combattimento russo in servizio”.
Nell’eurozona i tassi di interesse sui nuovi mutui sono ai massimi da 12 anniRoma, 4 ott. (askanews) – I tassi di interesse sui nuovi mutui per l’acquisto di casa nell’area euro hanno raggiunto i livelli più elevati da 12 anni a questa parte. Al 3,85% in media, ad agosto hanno segnato un aumento di 9 punti base rispetto al mese precedente, secondo l’ultima rilevazione della Bce, che imputa questo aumento ai rialzi dei tassi di riferimento che essa stessa ha operato nell’ultimo anno. Ai tratta del valore più elevato dall’agosto del 2011.
In rialzo anche i tassi di interesse sui prestiti bancari alle imprese e in questo caso, con un aumento di 5 punti base al 4,99%, sempre ad agosto, hanno raggiunto il massimo dal dicembre del 2008, secondo i dati dell’istituzione monetaria. Dall’estate del 2022 la Bce ha effettuato 10 rialzi consecutivi dei tassi di interesse ufficiali dell’area euro, per un ammontare complessivo di 4,50 punti percentuali, ovvero 450 punti base. Dopo l’ultimo aumento, deciso dal Consiglio direttivo lo scorso 14 settembre, l’istituzione rimodulato la sua comunicazione con una formula in cui molti hanno letto un segnale sul possibile raggiungimento del picco sui tassi.
La presidente Christine Lagarde, che oggi interverrà a una conferenza, e altri esponenti del direttorio hanno però evitato di vincolarsi a questo livello, avvertendo che le future decisioni verranno prese in base all’evolversi dei dati.
Indice PMI composito Eurozona segna ulteriore contrazioneRoma, 4 ott. (askanews) – L’economia dell’Eurozona ha concluso il terzo trimestre con un’altra contrazione dell’attività commerciale, come hanno mostrato gli ultimi dati dell’indagine HCOB PMI compilati da S&P Global, poiché i volumi di produzione sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi sono stati limitati dal deterioramento delle condizioni della domanda.
I nuovi ordini sono diminuiti al ritmo più rapido in quasi tre anni, riflettendo un calo accelerato dei nuovi ordini ricevuti dai fornitori di servizi. Le imprese hanno mostrato una maggiore dipendenza dagli arretrati come metodo per sostenere l’attività, con gli ultimi dati dell’indagine che mostrano la più forte riduzione del lavoro in sospeso dalla metà del 2020. La fiducia nelle prospettive a 12 mesi è successivamente diminuita, con le aspettative di crescita crollate ai livelli più deboli degli ultimi dieci mesi. Per il secondo mese consecutivo, il tasso di inflazione dei costi di produzione è aumentato, sebbene i costi di vendita siano aumentati al ritmo più lento in poco più di due anni e mezzo. La deflazione è continuata nel settore manifatturiero, con i servizi che restano il principale motore delle pressioni sui prezzi nell’area dell’euro.
L’indice HCOB PMI composito della produzione dell’Eurozona destagionalizzato, una media ponderata dell’indice HCOB PMI della produzione manifatturiera e dell’indice HCOB PMI delle attività commerciali dei servizi, ha registrato un quarto valore consecutivo inferiore a 50,0 a settembre. Il dato, pari a 47,2, è in leggero aumento rispetto al 46,7 di agosto ed è indicativo di un’ulteriore moderata contrazione dei livelli di attività economica nell’economia del settore privato dell’eurozona. In particolare, come nel caso di agosto, la produzione sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi è diminuita alla fine del terzo trimestre, segnando solo la seconda volta quest’anno che entrambi i settori monitorati hanno subito una contrazione.
Mentre il malessere del settore manifatturiero è stato una caratteristica importante dell’indagine PMI dell’HCOB sull’Eurozona per gran parte dalla metà dello scorso anno, i dati di settembre hanno mostrato una crescente debolezza nell’economia dei servizi. A fronte di una riduzione più marcata della domanda di servizi, i volumi totali del portafoglio ordini nell’Eurozona sono diminuiti al tasso più forte da novembre 2020. Un notevole calo dei nuovi ordini si è osservato anche nei mercati non nazionali1, come evidenziato da un forte calo dei nuovi ordini. ordini di esportazione. Per contribuire a sostenere l’attività, le aziende dell’Eurozona hanno fatto ricorso al lavoro arretrato. I volumi degli affari in sospeso sono diminuiti ad un ritmo forte e accelerato nel mese di settembre, riflettendo la più rapida elaborazione degli ordini in entrambi i settori monitorati. La misura in cui il lavoro svolto è diminuito è stata la più rapida da giugno 2020.
In un contesto di crescenti preoccupazioni per il contesto della domanda, la fiducia delle imprese dell’Eurozona nei confronti dei prossimi 12 mesi si è notevolmente indebolita a settembre. Le aspettative di crescita sia dei produttori di beni che dei fornitori di servizi si sono attenuate nel corso del mese, con il livello generale di ottimismo che è sceso ai minimi degli ultimi dieci mesi. Ciononostante, la fragilità dal lato della domanda non è riuscita a ostacolare la creazione di posti di lavoro nel mese di settembre, con i livelli occupazionali in aumento per il trentaduesimo mese consecutivo. Tuttavia, ciò è stato esclusivamente un riflesso dei posti di lavoro nei servizi, poiché il numero della forza lavoro nelle fabbriche ha continuato a diminuire. L’aumento dei livelli di organico è stato solo marginale e molto più debole di quelli osservati in media nella prima metà del 2023. I dati dell’indagine di settembre hanno segnalato inoltre un ulteriore aumento delle pressioni sui costi, con il tasso complessivo di inflazione dei prezzi di acquisto in accelerazione per il secondo mese consecutivo, raggiungendo il livello massimo in quattro mesi. I prezzi praticati sono stati successivamente aumentati, anche se nella misura più piccola da febbraio 2021. Le pressioni inflazionistiche provenivano tuttavia solo dall’economia dei servizi, poiché la deflazione persisteva in tutto il settore manifatturiero. L’indice PMI delle attività commerciali dei servizi dell’Eurozona HCOB è risultato al di sotto del livello di invarianza di 50,0, che separa la crescita dalla contrazione, per il secondo mese consecutivo a settembre, segnalando una riduzione sostenuta della produzione di servizi in tutta l’area dell’euro. Si è fermato a 48,7, qrispetto a 47,9 di agosto, segnando un tasso di declino lieve, ma più lento. A pesare sull’attività è stato un ulteriore calo della domanda di servizi dell’Eurozona. I nuovi affari sono diminuiti in modo consistente e al ritmo più rapido da febbraio 2021. Anche con i clienti esterni si sono registrate performance modeste nelle vendite, poiché i nuovi ordini di esportazione sono diminuiti al livello più marcato in oltre due anni e mezzo. A loro volta, i fornitori di servizi dell’Eurozona sono stati in grado di gestire gli affari in sospeso a un ritmo più rapido nel mese di settembre in un contesto di pressioni della domanda più deboli. Il tasso di esaurimento degli arretrati è stato il più elevato dall’inizio del 2021. L’occupazione ha continuato ad aumentare, anche se solo in misura modesta, mentre la fiducia delle imprese è scesa ai livelli più bassi degli ultimi dieci mesi. Infine, i dati dell’indagine di settembre hanno segnalato il più forte aumento dei prezzi dei fattori produttivi in quattro mesi. Il tasso di incremento è rimasto nel complesso elevato e ben al di sopra della media di lungo periodo. In risposta, i prezzi praticati sono stati aumentati, anche se nella misura più debole dall’agosto 2021.
Tajani: quello dei migranti è un problema mondiale, vanno coinvolte Europa e OnuRoma, 4 ott. (askanews) – “Non è questione di sentirsi assediati, ma di trovare soluzioni a un problema che è europeo se non mondiale, quello delle migrazioni, sul quale bisogna dare risposte concrete. Il fenomeno è talmente ampio che è necessario coinvolgere l’Europa, ma anche le Nazioni Unite, e tutte le agenzie internazionali dell’Onu”. Lo ha ribadito, intervistato dal Quotidiano Nazionale, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani.
“È anche una questione strategica: se si tarda, se l’Europa sta ferma e non ha la capacità di essere attore positivo e propositivo in Africa, altri come la Russia e la Cina lo faranno. Anzi, lo stanno già facendo. E noi perderemmo qualsiasi ruolo in Africa”, ha aggiunto il titolare della Farnesina. L’Italia, ha confermato, farà il piano Mattei, che tuttavia “non basta”. Il piano Mattei “sarà per la parte italiana, qui serve un vero piano Marshall europeo, con risorse rilevanti e un coinvolgimento che sia ampio e nel quale l’Onu deve giocare un ruolo importante”, ha sottolineato il capo della diplomazia italiana, “Le migrazioni hanno una serie di concause, dall’instabilità politica ai cambiamenti climatici al mancato sviluppo economico che tarda a creare opportunità per i giovani africani. O si agisce tutti assieme, o il problema non si risolve e le migrazioni continueranno”. “Abbiamo già una strategia europea che prevede intanto una azione forte contro i trafficanti di esseri umani”, ha assicurato Tajani, “E poi bisogna lavorare su accessi ordinati e sicuri: l’Italia in quattro anni darà accesso legale a quasi mezzo milione di migranti regolari, quelli che servono alla nostra economia, mentre i migrati irregolari sono un problema. Stiamo lavorando con alcuni paesi africani, come la Costa d’Avorio e la Guinea, per ottenere che possano riprendere i loro compatrioti giunti irregolarmente. Stiamo lavorando con la Tunisia con un accordo ampio, pensiamo ad accordi in base ai quali i Paesi africani possano lavorare in loco le materie prime di cui sono ricchi, creando lavoro. Serve una strategia comprensiva, non una tattica, e l’Europa deve convincersi di questo”.
Sulla possibilità di trovare una posizione europea comune sul dossier al vertice di Granada, “mi auguro che questo possa accadere”, ha concluso il ministro degli Esteri, “e che non prevalgano gli interessi elettorali nazionali, che poi si ritorcerebbero contro i Paesi che non hanno voluto trovare una sintesi”.
La giornalista russa Ovsyannikova è stata condannata a 8 anni e mezzo di carcere per “fake news”Milano, 4 ott. (askanews) – Un tribunale russo ha condannato in contumacia l’ex redattrice del primo canale russo Marina Ovsyannikova a 8 anni e mezzo di carcere, ritenendola colpevole di aver “diffuso false notizie sulle forze armate russe”. Lo rendono noto le agenzie russe. “A metà marzo 2022, Ovsyannikova, che allora lavorava come redattrice del programma tv Vremya, è apparsa in diretta con un poster pacifista. Il Primo canale ha avviato un’indagine e lei è stata licenziata”, riporta Ria Novosti che nel titolo srive che la condanna è per “fake news sulle forze Ovsyannikova ha 45 anni ed è scappata dalla Russia con la figlia in Francia.
Ovsyannikova è diventata famosa per aver fatto irruzione durante il telegiornale della sera sul primo canale di stato con un cartello con le scritte “Fermate la guerra”e “Ti stanno mentendo”.
Droni ucraini hanno attaccato regioni russe. Prove di allarme a MoscaMilano, 4 ott. (askanews) – “Nella notte del 4 ottobre sono stati fermati i tentativi del regime di Kiev di compiere attacchi terroristici contro obiettivi nel territorio della Federazione Russa”. Così il ministero della Difesa russo sui social che aggiunge che i sistemi di difesa aerea in servizio sul territorio delle regioni russe di “Belgorod, Bryansk e Kursk hanno intercettato e distrutto 31” droni ucraini “di tipo aereo”.
Intanto a Mosca e in tutta la Russia sono stati testati i sistemi di allarme generale, come annunciato dal ministero delle Situazioni di Emergenza. “Suoneranno le sirene e gli altoparlanti”, era stato spiegato. Oggi sui social compaiono video in cui suonano le sirene nel centro della capitale russa durante la notte. “Tutto ciò viene fatto per verificare le prestazioni dei sistemi di allarme a livello regionale e municipale”, ha riferito il Ministero russo per le situazioni di emergenza. “Anche nella parte nord-occidentale del Mar Nero, le azioni degli aerei delle forze aeree russe hanno fermato il tentativo di penetrazione nel territorio della Crimea da parte di un gruppo da sbarco delle forze armate ucraine, che stava viaggiando in direzione di Capo Tarkhankut su un barca militare ad alta velocità e tre moto d’acqua” aggiunge il ministero della Difesa.
Strage del bus a Mestre, Cbs: “Incidente d’autobus apocalittico”Milano, 4 ott. (askanews) – La strage provocata dalla caduta di un bus a Mestre compare sui media internazionali e dalla Bbc alla tv americane, la tragedia avvenuta in Italia sconvolge. “Incidente d’autobus apocalittico”, lo definisce l’americana Cbs. “L’autobus ha sfondato una barriera ed è precipitato vicino ai binari della ferrovia nel quartiere di Mestre, collegato a Venezia da un ponte” riporta Bbc News. “Tra i morti ci sono cinque ucraini, un tedesco e l’autista italiano”, aggiunge il media britannico, che dice di aver utilizzato immagini di RaiNews per raccontare la strage.
“Almeno 21 persone, tra cui due bambini e turisti stranieri, sono morte martedì e diverse altre sono ferite quando un autobus alimentato a metano è precipitato da un ponte a Venezia e ha preso fuoco” spiega France24. “L’autobus che trasportava circa 40 passeggeri è uscito dal cavalcavia sopraelevato, è precipitato per circa 15 metri e ha preso fuoco, riferiscono i funzionari” racconta al Jazeera. Mentre la tedesca DW cita il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: “Una scena apocalittica, non ci sono parole”. Brugnaro viene citato anche dall’Australian Broadcasting Corporation che titola così: “Autobus italiano si schianta contro un cavalcavia vicino a Venezia, cadendo sulle linee elettriche e uccidendo i turisti”. “Un incidente d’autobus vicino alla città italiana di Venezia uccide almeno 21 persone, compresi turisti ucraini”, è il titolo dello spagnolo El Pais nella sua versione in inglese. La notizia compare ovviamente anche sui media di Kiev, dall’agenzia Unian che cita il Corriere della Sera a Rbk Ucraina.
La russa Ria Novosti oggi titola invece così un aggiornamento: “Non ci sono russi tra i feriti nell’incidente vicino a Venezia, ha confermato il consolato”. “Questa è una scena apocalittica… Un autobus si è schiantato contro un ponte a Venezia, in Italia, e si è capovolto, uccidendo almeno 21 persone”, racconta la tv a Taiwan. “Almeno 20 morti” annuncia China Daily.