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Zelensky: nell’ultima settimana sganciate dai russi 1.200 bombe

Zelensky: nell’ultima settimana sganciate dai russi 1.200 bombeRoma, 9 mar. (askanews) – Nell’ultima settimana, l’esercito russo ha utilizzato in Ucraina circa 1.200 bombe aeree guidate, quasi 870 droni d’attacco e più di 80 missili di diverso tipo: lo ha scritto oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social media.


“Ogni drone e bomba aerea utilizzata dalla Russia include componenti forniti in violazione delle sanzioni. Queste armi contengono più di 82.000 componenti stranieri”, ha sottolineato il leader ucraino, esortando i suoi alleati ad applicare e rafforzare le misure di ritorsione adottate contro Mosca, nonché a dotarla di maggiori risorse militari. “Continuiamo il nostro lavoro per stabilire una pace giusta e ottenere garanzie di sicurezza affidabili”, ha aggiunto.

Ue, von der Leyen annuncia il primo Collegio per la sicurezza

Ue, von der Leyen annuncia il primo Collegio per la sicurezzaRoma, 9 mar. (askanews) – “Tempi straordinari richiedono misure straordinarie. Questo vale anche per la mia Commissione. Per affrontare le sfide dinanzi a noi, dobbiamo adottare un abito mentale di prontezza. Per questo nelle prossime settimane organizzerò per la prima volta un Collegio per la sicurezza e in questo modo i membri potranno ricevere aggiornamenti regolari sugli sviluppi relativi alla sicurezza, interna ed esterna, ma anche energia, difesa e ricerca, interferenze esterne, commercio e cybernetica. Tutto quello che abbiamo fatto in questi primi cento giorni si è concentrato sulle nostre sfide maggiori, ma manterremo questo ritmo, continueremo ad impegnarci”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in occasione della conferenza stampa per i primi 100 giorni del suo secondo mandato.

M.O., Hamas denuncia “punizione collettiva tramite la fame”

M.O., Hamas denuncia “punizione collettiva tramite la fame”Roma, 8 mar. (askanews) – Il governo israeliano “sta esacerbando la catastrofe umanitaria che ha causato nella Striscia di Gaza commettendo il crimine di guerra di punizione collettiva attraverso la fame e la privazione dei beni di prima necessità per il settimo giorno consecutivo”, afferma in un comunicato il movimento islamico palestinese. Anche gli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza “sono colpiti dalla mancanza di cibo, medicine e cure”, aggiunge.


Israele ha autorizzato un aumento degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza durante la tregua entrata in vigore il 19 gennaio, prima di bloccarli il 2 marzo, il giorno dopo la scadenza della prima fase del cessate il fuoco. Secondo il ministro degli Esteri israeliano, questi aiuti sono diventati “la principale fonte di reddito” di Hamas.

Iran, Khamenei critica la politica intimidatoria di Trump

Iran, Khamenei critica la politica intimidatoria di TrumpRoma, 8 mar. (askanews) – La Guida suprema iraniana ha denunciato oggi una politica di “intimidazione” da parte degli Stati Uniti, dopo che il presidente americano Donald Trump ha minacciato di attaccare “militarmente” l’Iran se il Paese non negozierà il suo programma nucleare.


“Alcuni governi insistono con l’intimidazione per ottenere negoziati”, ha dichiarato l’ayatollah Ali Khamenei durante un discorso, senza tuttavia menzionare il nome di Donald Trump, affermando di ritenere che i negoziati “non servano a risolvere i problemi” ma a “imporre una volontà”.

Secondo The Telegraph 10mila soldati di Kiev a rischio accerchiamento in Kursk

Secondo The Telegraph 10mila soldati di Kiev a rischio accerchiamento in KurskRoma, 8 mar. (askanews) – Le forze russe impegnate nella riconquista dell’oblast di Kursk sono riuscite a sfondare le difese ucraine sul fianco occidentale della zona occupata, penetrando nell’oblast di Sumy e a sud di Soudza. Lo scrive il britannico The Telegraph,citando un sottufficiale che avrebbe contattato telefonicamente. Il quotidiano aggiunge che 10.000 soldati ucraini rischiano ora l’accerchiamento e il loro stato maggiore sta valutando la loro evacuazione.


“Le truppe rimanenti vicino al confine russo sono collegate da un corridoio lungo circa un chilometro e largo meno di 500 metri nel punto più stretto. L’unica strada ucraina per Sudza è ora nel raggio d’azione dei droni russi, il che complica gli sforzi per mantenere l’area e ritirarsi se necessario”, sottolinea, aggiungendo che la svolta russa è avvenuta poco dopo che gli Stati Uniti hanno interrotto la condivisione dell’intelligence con l’Ucraina.

Francia, Germania, Italia e Regno Unito accolgono con favore il Piano arabo per Gaza

Francia, Germania, Italia e Regno Unito accolgono con favore il Piano arabo per GazaRoma, 8 mar. (askanews) – “Noi, Ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito, accogliamo con favore l’iniziativa araba di un piano di ripresa e ricostruzione per Gaza. Il piano indica un percorso realistico per la ricostruzione di Gaza e promette – se attuato – un miglioramento rapido e sostenibile delle catastrofiche condizioni di vita dei palestinesi che vivono a Gaza. Gli sforzi di ripresa e ricostruzione devono basarsi su un solido quadro politico e di sicurezza accettabile sia per gli israeliani che per i palestinesi, che garantisca pace e sicurezza a lungo termine. Ribadiamo con chiarezza che Hamas non deve più governare Gaza né essere una minaccia per Israele. Sosteniamo esplicitamente il ruolo centrale dell’Autorità Palestinese e l’attuazione del suo programma di riforme.


Lodiamo i seri sforzi di tutte le parti coinvolte e apprezziamo l’importante segnale che gli Stati arabi hanno inviato sviluppando congiuntamente questo piano di ripresa e ricostruzione. Ci impegniamo a lavorare a sostegno dell’iniziativa araba, dei palestinesi e di Israele per affrontare insieme tali questioni, incluse la sicurezza e la governance. Esortiamo tutte le parti a lavorare partendo dai punti di merito del piano come punto di partenza.

ETF, dall’Italia all’Ucraina: scambi sulla Garanzia Giovani

ETF, dall’Italia all’Ucraina: scambi sulla Garanzia GiovaniRoma, 7 mar. (askanews) – La visita di una delegazione ucraina di alto livello in Italia, durata una settimana e ospitata dalla Fondazione Europea per la Formazione (ETF), si è conclusa oggi con un rinnovato impegno a sostenere l’attuazione della Garanzia Giovani dell’Unione Europea in Ucraina, in un contesto più ampio di riforme del mercato del lavoro, dell’istruzione e della formazione, e delle politiche sociali. L’iniziativa costituirà un passo molto importante per la ripresa economica del Paese e un passo cruciale verso l’adesione all’UE, offrendo ai giovani ucraini opportunità di istruzione, formazione e impiego di qualità.


La visita, che si è svolta tra Torino e Roma, ha riunito rappresentanti del governo e dei ministeri ucraini, della società civile e delle organizzazioni giovanili, delle parti sociali – oltre a istituzioni dell’UE e delle organizzazioni internazionali – per uno scambio di conoscenze e di buone pratiche in Italia. Il viceministro ucraino per la Gioventù e lo Sport, Andriy Chesnokov, ha guidato la delegazione che si è confrontata con le parti interessate italiane ed europee, concentrandosi sulle misure integrate a sostegno dei giovani, in particolare di quelli che non frequentano corsi di istruzione, lavoro o formazione (NEET). La Direttrice dell’ETF Pilvi Torsti ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Sostenere i giovani ucraini è un investimento nel futuro dell’Europa. La Garanzia Giovani contribuirà ad allineare le politiche occupazionali dell’Ucraina agli standard dell’UE, garantendo che nessun giovane venga lasciato indietro. Questa settimana ho visto una delegazione eterogenea e di alto livello di appassionati sostenitori: non bisogna mai dubitare che un piccolo gruppo di cittadini impegnati possa davvero cambiare il mondo”.


“La Garanzia Giovani è un potente strumento che ci aiuta a prevenire la perdita di capitale umano, a sostenere i giovani nella realizzazione del loro potenziale e a guidare la ripresa nazionale”, ha dichiarato il viceministro Andriy Chesnokov. “Stiamo portando a casa idee politiche concrete che speriamo si traducano in un’attuazione di successo della Garanzia Giovani in Ucraina”. La visita ha offerto spunti concreti sulle migliori pratiche dell’Italia e di altri Stati membri dell’UE. A Torino, la delegazione ha visitato istituti di formazione professionale e ha incontrato autorità locali, venendo a conoscenza con casi di successo dell’attuazione della Garanzia Giovani a livello locale. A Roma, i colloqui con la Rappresentanza della Commissione europea in Italia, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero degli Affari Esteri, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP) e i rappresentanti dei servizi per i giovani hanno rafforzato la necessità di politiche coordinate e di un forte coinvolgimento delle parti interessate.


“L’Italia svolge un ruolo centrale nell’UE e nello sviluppo del capitale umano”, ha dichiarato Oleksandr Yarema, Segretario di Stato del Consiglio dei Ministri dell’Ucraina. “Il supporto dell’ETF è prezioso per la preparazione della Garanzia Giovani, fondamentale per il nostro obiettivo finale di adesione all’UE”. La Task Force Ucraina dell’ETF, guidata da Iwona Ganko, ha sottolineato la collaborazione di lunga data con l’Ucraina: “L’unità crea prosperità – questo è stato il nostro motto per la settimana e lo sarà anche nei prossimi anni. L’ETF rimane impegnata a sostenere l’Ucraina nella costruzione di politiche solide che diano potere ai giovani”.


I risultati di questa visita contribuiranno ai preparativi dell’Ucraina per la Ukraine Recovery Conference che si terrà a Roma a luglio 2025, e nella quale le politiche per l’occupazione e lo sviluppo delle competenze dei giovani costituiranno un tema trasversale. In qualità di partner di lunga data dell’Ucraina, l’ETF è attivamente impegnata a sostenere lo sviluppo del capitale umano attraverso consulenze politiche per le riforme del mercato del lavoro e del sistema educativo. Il Programma di Condivisione delle Conoscenze dell’ETF sulla Garanzia Giovani dell’UE riflette il suo impegno affinché l’Ucraina tragga vantaggio dall’esperienza e dalle migliori pratiche europee nella definizione di politiche del lavoro inclusive. L’ETF ha già sostenuto l’attuazione della Garanzia Giovani in paesi candidati all’UE, come i Balcani occidentali, e a livello globale, ad esempio in Thailandia, offrendo consulenza politica e facilitando l’apprendimento tra pari con gli Stati membri dell’UE. La visita rappresenta un passo significativo negli sforzi dell’Ucraina per allineare le proprie politiche agli standard dell’UE e promuovere la resilienza economica e sociale a lungo termine.

L’Arabia Saudita: l’incontro Ucraina-Usa si terrà la prossima settimana a Gedda

L’Arabia Saudita: l’incontro Ucraina-Usa si terrà la prossima settimana a GeddaRoma, 7 mar. (askanews) – I colloqui tra Stati Uniti e Ucraina si terranno la prossima settimana a Gedda, in Arabia Saudita. Lo ha confermato oggi il ministero degli Esteri saudita, sottolineando in un comunicato “il continuo impegno del Regno per arrivare a una pace duratura che metta fine alla crisi ucraina”.


Ieri il presidente ucraino, Volodymr Zelensky, ha annunciato che lunedì sarà in visita in Arabia Saudita “per un incontro con il principe ereditario”, precisando che dopo questo incontro “il mio team rimarrà in Arabia Saudita per lavorare con i nostri partner americani”.

Ue, Tajani: le spese per la difesa non incidono su altro, essenziali per la sicurezza

Ue, Tajani: le spese per la difesa non incidono su altro, essenziali per la sicurezzaRoma, 7 mar. (askanews) – “Dobbiamo rispettare l’impegno con la Nato del 2% del Pil per la difesa ma sono spese che non incidono su altro, ieri abbiano deciso che le scorporiamo dal Patto di stabilità perciò non si toccano altre spese”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto in una conferenza stampa alla Camera a proposito del nuovo impegno economico per la difesa europea.


“Le spese non sono solo per le armi – ha spiegato – è più ampio il concetto di sicurezza di cui c’è una esigenza incontrovertibile, significa sicurezza cibernetica, infrastrutture, innovazione, ricerca, tutto ciò che garantisce la sicurezza dei cittadini, anche i militari per strada, gli uomini che vengono impegnati nella lotta al terrorismo, quelli a difesa dei confini, per la sicurezza nel Mediterraneo, in mare per la protezione delle navi mercantili nel canale di Suez e nel Mar Rosso, la Protezione civile e le missioni di pace. Non bisogna semplificare nè mistificare – ha concluso -, le spese per la sicurezza favoriscono anche la crescita e speriamo ci sia anche il contributo dei privati”.

Il Cremlino: finché Kiev rifiuta il dialogo l’operazione militare continuerà

Il Cremlino: finché Kiev rifiuta il dialogo l’operazione militare continueràRoma, 7 mar. (askanews) – Raggiungere gli obiettivi tramite la diplomazia è una priorità per la Russia, ma finché l’Ucraina rifiuterà il dialogo, l’operazione militare speciale continuerà. L’ha dichiarato oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.


“Naturalmente, raggiungere i nostri obiettivi attraverso metodi politici e diplomatici è preferibile per noi. Ma in condizioni in cui l’Ucraina rifiuta il dialogo, quando si proibisce legalmente tale dialogo, continuiamo l’operazione militare speciale per tutelare i nostri interessi”, ha dichiarato Peskov ai giornalisti.