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Ucraina, Borrell propone un nuovo pacchetto di aiuti da 5 mld. Zelensky ringrazia l’Italia per il sostegno

Ucraina, Borrell propone un nuovo pacchetto di aiuti da 5 mld. Zelensky ringrazia l’Italia per il sostegnoRoma, 2 ott. (askanews) – Il capo della politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, ha proposto all’Ucraina di negoziare un nuovo pacchetto pluriennale di aiuti del Fondo europeo per la pace del valore massimo di 5 miliardi di euro per il prossimo anno.

“Spero che potremo raggiungere un accordo entro la fine dell’anno”, ha detto Borrell in una conferenza stampa congiunta con il capo della diplomazia ucraino Dmytro Kuleba a Kiev, dove oggi eccezionalmente si è riunito il Consiglio Affari Esteri Ue, per la prima volta fuori dai confini europei. Intanto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando l’incontro a Kiev con Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri italiano ha scritto su Telegram: “Ringrazio l’Italia per la sua solidarietà nei confronti dell’Ucraina!”.

La discussione è stata incentrata sulla “situazione sul campo di battaglia, sull’attuazione della formula di pace ucraina, sul Vertice globale per la pace, sul nostro percorso verso l’Ue e la Nato”, ha scritto Zelensky, “Abbiamo anche discusso del sostegno alla difesa. È molto importante rafforzare la difesa aerea per proteggere i civili ucraini e le infrastrutture di grano”. “Ringrazio l’Italia”, ha concluso il presidente ucraino, “per la sua solidarietà nei confronti dell’Ucraina!”. Il post, accompagnato da un video di poco più di due minuti, si chiude con le emoji delle bandiere dell’Ucraina e dell’Italia. Oggi a Kiev si è eccezionalmente riunito il Consiglio Affari Esteri Ue, per la prima volta fuori dai confini europei.

Slovacchia, la svolta filorussa di Fico tra mille incertezze

Slovacchia, la svolta filorussa di Fico tra mille incertezzeMilano, 2 ott. (askanews) – Una vera svolta filorussa nel cuore di Visegrad o un pretesto da campagna elettorale che non avrà le temute conseguenze? Grande è l’allarme per la svolta populista a Bratislava sulla stampa internazionale oggi che la presidente della Slovacchia (ed europeista) Zuzana Caputova ha dovuto conferire al capo del principale partito di opposizione Smer, vincitore delle elezioni parlamentari, l’incarico di formare un governo, dandogli 14 giorni di tempo. Cnn addirittura mette in un titolo la vittoria di Robert Fico sullo stesso piano del “blocco repubblicano degli aiuti all’Ucraina” dagli Usa che “fanno il gioco di Putin”.

Eppure secondo il quotidiano slovacco Dennik N, che oggi pubblica un lungo commento di taglio economico sulla svolta elettorale, “non c’è da temere la promessa di Robert Fico di normalizzare a breve termine i rapporti con la Russia. Da un lato, lui stesso dice che ciò avverrà solo dopo la guerra, cosa che non sappiamo quando avverrà. Inoltre, la Russia non è più già molto importante per i nostri affari e col tempo lo diventerà ancora meno”. Lo Smer ha vinto le elezioni parlamentari con Fico che ha basato la sua campagna sulla retorica anti-americana, sulla promessa di smettere di inviare armi all’Ucraina e sull’impegno a contrastare le ambizioni della Nato. “La Commissione europea può rappresentare l’unico freno funzionale” annota Dennik N. Per ora intanto c’è da formare il governo e il vincitore ha 14 giorni per farlo. “Non sarà facile”, ha ammesso il capo dello Smer secondo il quotidiano slovacco Pravda.

Smer si è infatti aggiudicato quasi il 23% dei voti, ma per un esecutivo con il sostegno della maggioranza in Parlamento bisogna ottenere la collaborazione di almeno altri due partiti. La stessa Caputova certo non gli ha riservato un caloroso benvenuto e non sembra intenzionata a spianargli la strada: i rapporti tra i due sono notoriamente più che tesi. L’incontro è durato 15 minuti. “In passato la Slovacchia ha già sperimentato che il vincitore delle elezioni alla fine non formava un governo. L’ultima volta che è successo è stato nel 2010 proprio a Smer” annota Pravda. Il tempo intanto scorre, ha sottolineto il capo dello Stato che ha incontrato oltre a Fico anche il presidente del movimento slovacco progressista Michal Simecko e domani (3 ottobre) negozierà con il presidente del partito slovacco di orientamento social-democratico Hlas, Peter Pellegrini. Nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri con gli altri leader. Se Fico, 59 anni riuscirà a creare una coalizione, diventerà primo ministro per la quarta volta. Ma qualcuno considera che Smer ha vinto, è vero, ma non con il 30% o con il 40%, piuttosto con meno del 23% e non esclude che si può almeno considerare tecnicamente fattibile un governo “normale” senza Smer. Peraltro il partito liberale Progresivne Slovensko (Slovacchia progressista, PS), che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti alle elezioni parlamentari slovacche, vede ancora un’opzione per formare una coalizione di governo.

Intanto oggi pomeriggio il Ministero degli Esteri a Bratislava ha convocato un rappresentante dell’ambasciata russa in Slovacchia per false dichiarazioni rilasciate dal capo dell’intelligence russa Sergei Naryshkin – durante il silenzio elettorale in Slovacchia – “che mettevano in dubbio l’integrità delle elezioni libere e democratiche” nel paese. “Riteniamo che tale disinformazione deliberatamente diffusa sia un’ingerenza inammissibile da parte della Federazione Russa nel processo elettorale nella Repubblica Slovacca, che come Stato indipendente, sovrano e democratico garantisce ai suoi cittadini un processo elettorale giusto e trasparente”, ha affermato il Ministero. “I prossimi quattro anni saranno principalmente una lotta per il controllo di queste istituzioni. Smer cercherà sicuramente di controllare i media pubblici, la polizia, la procura e la magistratura” scrive sul quotidiano slovacco Sme Ivan Miklos, ex ministro delle finanze ed economista, facendo riferimento a quanto già accaduto in altri Paesi di Visegrad: Polonia e Ungheria. Insomma niente di nuovo, salvo sorprese. Unico dato certo è che la lotta è solo cominciata.

Migranti, contatti Roma-Berlino per una soluzione sulle Ong

Migranti, contatti Roma-Berlino per una soluzione sulle OngRoma, 2 ott. (askanews) – Contatti diplomatici in corso tra Italia e Germania per trovare una soluzione alla situazione di impasse sul Patto europeo per le migrazioni e l’asilo.

Dopo che Berlino, la settimana scorsa, ha presentato una proposta di emendamento sulle Ong, il ministro Matteo Piantedosi ha lasciato il tavolo chiedendo tempo e Meloni ha minacciato da Malta un contro-emendamento “in forza del quale il Paese responsabile dell’accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di una Ong è quello della bandiera della nave”. Una situazione di tensione su cui sottotraccia si lavora per cercare una soluzione di compromesso. “Ci sono dei contatti per trovare una soluzione in grado di soddisfare tutti, sarebbe strano se non fosse così”, sottolineano fonti diplomatiche. Possibile, ma al momento non ancora fissato, un bilaterale tra Meloni e il cancelliere Olaf Scholz al summit in programma il 5 e 6 ottobre a Granada. “Al momento non è in programma ma è coerente con il lavoro in corso per trovare un punto di incontro, si deciderà sulla base dei contatti”, sottolineano le fonti che però smorzano la polemiche: “Non c’è una crisi con la Germania. Pochi giorni fa si parlava di una crisi con la Francia e ora di un idillio, non è vera né una versione né l’altra. Sono normali dinamiche tra Paesi europei”.

Il Consiglio affari esteri dell’UE riunito a Kiev. Borrell: “Il futuro dell’Ucraina è all’interno dell’UE”

Il Consiglio affari esteri dell’UE riunito a Kiev. Borrell: “Il futuro dell’Ucraina è all’interno dell’UE”Roma, 2 ott. (askanews) – “Riunisco oggi a Kiev i ministri degli esteri dell’UE, per il primo incontro in assoluto di tutti i 27 Stati membri al di fuori dell’UE. Il futuro dell’Ucraina è all’interno dell’UE”, lo ha scritto oggi su X l’alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell. Il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba si è detto oggi “onorato di ospitare la riunione” dei capi della diplomazia dell’Ue a Kiev, in Ucraina. “E’ un fatto storico, per la prima volta” il Consiglio Affari Esteri “si riunirà fuori dai confini dell’Unione europea ma dentro i confini futuri dell’Ue. E questo è un chiaro segnale”, ha detto Kuleba durante un punto stampa con l’alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell.

Anche il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, è in Ucraina, a Kiev, per partecipare alla sessione informale del Consiglio Affari Esteri dell’Unione europea, al momento in corso. Aperto dal Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il Consiglio, presieduto dall’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha lo scopo di promuovere un confronto tra i 27 ministri e le autorità ucraine sulle modalità con cui proseguire il sostegno dell’Unione a Kiev, anche nell’ottica della ricostruzione post-bellica.

A margine dei lavori del Consiglio Affari Esteri, cui partecipa il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba, il vicepremier avrà incontri bilaterali con le Autorità ucraine. Tajani presiede inoltre con il ministro della Cultura ucraino Karandieiev una riunione dedicata al Patronato italiano per la ricostruzione di Odessa. Lo sforzo italiano per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale, si legge in una nota, culminerà nell’assunzione ufficiale del patronato per la ricostruzione della Città e della Regione di Odessa da parte dell’Italia attraverso un comunicato congiunto del Vicepremier Tajani e del Primo Ministro ucraino Shmyhal.

“L’Italia intende essere in prima linea nello sforzo di ricostruzione dell’Ucraina e in particolare di Odessa”, ha dichiarato Tajani, il quale ha aggiunto che “vogliamo mettere al servizio degli amici ucraini le realtà d’eccellenza che il nostro Paese può vantare nel campo del restauro”. Lanciato a luglio scorso nelle ore successive alla distruzione della Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa, il progetto italiano mira a raccogliere istituzioni culturali italiane e internazionali, studi di architettura e ingegneristica, aziende e soggetti economici, sul tema della rigenerazione urbanistica e architettonica delle città e del patrimonio culturale dell’Ucraina, dando vita a un hub europeo per la ricostruzione, con particolare attenzione alle infrastrutture sociali come le scuole e le istituzioni culturali.

Tlc, appello a Ue da 20 Ceo: agire per proteggere futuro digitale

Tlc, appello a Ue da 20 Ceo: agire per proteggere futuro digitaleRoma, 2 ott. (askanews) – “Gli operatori europei delle telecomunicazioni chiedono ai responsabili politici dell’Ue di garantire un contributo equo da parte delle aziende che beneficiano maggiormente delle infrastrutture che costruiamo e gestiamo”. Questo l’appello lanciato in un lettera che sarà inviata alla Ue da parte di 20 Ceo di telco europee, tra cui Pietro Labriola, Ad di Tim e Margherita Della Valle, Ceo di Vodafone Group, per chiedere che i cosiddetti Over the Top contribuiscano agli ingenti investimenti nelle reti necessari nei prossimi anni. Si stima che serviranno fino al 2030 oltre 174 miliardi.

“Tale meccanismo – scrivono nella lettera pubblicata dal Financial Times – dovrebbe seguire un ambito ben definito e mirato che si rivolge solo ai più grandi generatori di traffico, escludendo al contempo i fornitori di contenuti e applicazioni più piccoli”. Per i ceo si potrebbe pensare a “includere la responsabilità e la trasparenza sui contributi ricevuti in modo che gli operatori investano direttamente nell’infrastruttura digitale europea”. “Il futuro della connettività – alimentato da reti mobili e in fibra 5G sicure ultraveloci e a bassa latenza – sarà alla base della prossima ondata di trasformazione digitale in Europa”, srivono.

“Supportata da queste reti, l’Europa sta già vedendo emergere nuove applicazioni nell’intelligenza artificiale, nella realtà virtuale e nell’IoT. Altre arriveranno nel regno delle città intelligenti, dell’industria 4.0, del metaverso e delle innovazioni future che non possiamo ancora concepire”. “L’Ue ha fissato i suoi ambiziosi obiettivi del decennio digitale 2030 per consentire a queste tecnologie, sostenere la crescita in tutti i settori e migliorare la competitività europea, offrendo al contempo benefici di vasta portata per i cittadini attraverso una migliore assistenza sanitaria, istruzione, agricoltura, cibo, sicurezza e trasporti. Tuttavia, questi cambiamenti guideranno anche nuove richieste alle reti di telecomunicazioni. Senza gli investimenti necessari, il ‘Decennio digitale’ europeo fallirà. Gli investimenti futuri sono sotto grave pressione ed è necessaria un’azione normativa per garantirli”, sottolineano i 20 Ceo.

“La chiave di questo dibattito è l’investimento. L’Ue ha stimato che entro il 2030 saranno necessari almeno 174 miliardi di euro di nuovi investimenti per raggiungere gli obiettivi di connettività. Il settore delle telecomunicazioni non è attualmente abbastanza forte da soddisfare tale domanda, con molti operatori che guadagnano a malapena il loro costo del capitale”. “Allo stesso tempo, il traffico di dati è cresciuto inesorabilmente ad un tasso medio del 20-30% ogni anno – guidato principalmente da solo una manciata di grandi aziende tecnologiche. Questa crescita è destinata a continuare ma, alle condizioni attuali, probabilmente non si tradurrà in un corrispondente ritorno sull’investimento. Mentre il settore delle telecomunicazioni ha fornito una connettività migliorata, i prezzi al dettaglio per i servizi di telecomunicazione sono generalmente diminuiti negli ultimi dieci anni contemporaneamente all’aumento dei costi. Le nuove tecnologie aumenteranno le richieste dell’infrastruttura di rete sottostante, aumentando ulteriormente i costi”.

Sara Reale presenta “Garbatella effetto notte” a I granai di Roma

Sara Reale presenta “Garbatella effetto notte” a I granai di RomaRoma, 2 ott. (askanews) – Mercoledì 11 ottobre alle ore 18.30 Sara Reale presenta “Garbatella effetto notte” Affiori, Giulio Perrone Editore dialoga con l’autrice Andrea Catarci. L’appuntamento presso la libreria i Granai via Mario Rigamonti 100, Roma.

Nella luce apparente della Garbatella, e nella sua quiete, si nasconde una notte oscura. Un omicidio scuote il vivace quartiere in una città già piegata dalla pandemia. Lo smarrimento e la sensazione di pericolo spingeranno Giulia, Mina e i suoi compagni di fughe notturne a reagire e – proprio come insegna il commissario Antonucci – a guardare oltre la superficie delle cose. Garbatella effetto notte è un racconto appassionato delle fragilità di Roma. Un atto d’amore per un quartiere autentico, e per tutti coloro che lo abitano. Un ritratto colorato dell’adolescenza e della sua urgenza di riscatto.

A Roma l’evento “Strea. La Strega libera l’immagine”

A Roma l’evento “Strea. La Strega libera l’immagine”Roma, 2 ott. (askanews) – Nella cornice del Museo Venanzo Crocetti a Roma, l’Associazione Marte ha aperto il suo nuovo anno sociale con un particolarissimo evento dal titolo “STREA. La Strega libera l’immagine”. Il focus della serata, che sì è svolta lo scorso 28 settembre, si è soffermato sul difficile rapporto che le donne già dal medioevo avevano quando venivano etichettate come streghe e subivano violenze con processi sommari e senza nemmeno avere reali colpe. Oggi, purtroppo, le cose sembrano non essere cambiate. La donna continua a essere maltrattata, picchiata, abusata e uccisa. Viene da domandarci dunque, ma da allora a oggi, la società ha fatto realmente dei passi avanti e dunque dei progressi circa l’atteggiamento verso la donna moderna? O continua a rimanere la solita e globale e assoluta indifferenza verso di loro, così come nel Medioevo?

Una rappresentazione che ha racchiuso una mostra fotografica, una sfilata di costumi, musiche originali del Maestro Vanni Miele, nonché la lettura di alcuni testi di Barbara Cecchini e Simone Caratelli liberamente ispirati e rivisitati in chiave moderna alle streghe. La serata è stata prodotta da Alberto Rizzo titolare della Geko Film Production, mentre sia la mostra fotografica, sia i costumi sono stati realizzati da Claudia Cecchini coadiuvata da Barbara Cecchini. La Direzione artistica e la conduzione dell’evento sono state affidate al conduttore RAI Massimo Massari.

Ergo Sum: la rinnovata bellezza. Antonella Bonaffini espone ad Aprilia

Ergo Sum: la rinnovata bellezza. Antonella Bonaffini espone ad ApriliaRoma, 2 ott. (askanews) – Ad Aprilia è in corso di svolgimento la mostra di Antonella Bonaffini “Ergo sum”. Un titolo non casuale che sembra voler rimarcare la volontà di esistere e di poter ancora argomentare nonostante questo difficile momento storico. Un appuntamento importante, quindi, perché nell’arte esprime la volontà di reagire alle preoccupazioni e alle angosce a cui il Covid ci aveva abituati. Una reazione che riporta nel centro delle nostre vite, la ricerca del bello e della bellezza.

Messinese di nascita ma romana di adozione, Antonella Bonaffini vanta mostre in ambito nazionale ed internazionale. Ad Aprilia le sue tele si ispirano allo stile tratteggiato di Van Gogh e ripropongono figure appena accennate, in cui a imperare sarà sempre il colore, in un insieme che mira ad arrivare dritto all’occhio di chi osserva, senza alcuna mediazione, riuscendo ad emozionare. L’artista è stata denominata “la pittrice del buio” per la base esclusivamente nera che caratterizzava le sue opere, ma da anni una spiccata capacità cromatica sembra rendere riconoscibile ogni sua tela. Le opere sono in mostra nelle sale del teatro Europa di Aprilia dal 23 settembre. Patrocinata dal Comune, si protrarrà sino al 15 ottobre.

Tajani a Consiglio Esteri Ue a Kiev: Italia in prima linea per ricostruzione

Tajani a Consiglio Esteri Ue a Kiev: Italia in prima linea per ricostruzioneRoma, 2 ott. (askanews) – Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, è in Ucraina, a Kiev, per partecipare a una sessione informale del Consiglio Affari Esteri dell’Unione europea, al momento in corso.

Aperto dal Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il Consiglio, presieduto dall’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, intende promuovere un confronto tra i 27 Ministri e le Autorità ucraine sulle modalità con cui proseguire il sostegno dell’Unione a Kiev, anche nell’ottica della ricostruzione post-bellica. A margine dei lavori del Consiglio Affari Esteri, cui partecipa il Ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba, il Vicepremier avrà incontri bilaterali con le Autorità ucraine.

Tajani presiederà inoltre con il Ministro della Cultura ucraino Karandieiev una riunione dedicata al Patronato italiano per la ricostruzione di Odessa. All’incontro parteciperanno il Governatore e il Sindaco di Odessa, il Presidente della Triennale di Milano Boeri e il Presidente della Fondazione MAXXI Giuli, nonché associazioni di categoria e aziende partecipanti al Tavolo di Coordinamento Interministeriale dedicato alle prospettive di ricostruzione dell’Ucraina. Lo sforzo italiano per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale, si legge in una nota, culminerà nell’assunzione ufficiale del patronato per la ricostruzione della Città e della Regione di Odessa da parte dell’Italia attraverso un comunicato congiunto del Vicepremier Tajani e del Primo Ministro ucraino Shmyhal.

“L’Italia intende essere in prima linea nello sforzo di ricostruzione dell’Ucraina e in particolare di Odessa”, ha dichiarato Tajani, il quale ha aggiunto che “vogliamo mettere al servizio degli amici ucraini le realtà d’eccellenza che il nostro Paese può vantare nel campo del restauro”. Lanciato a luglio scorso nelle ore successive alla distruzione della Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa, il progetto italiano mira a raccogliere istituzioni culturali italiane e internazionali, studi di architettura e ingegneristica, aziende e soggetti economici, sul tema della rigenerazione urbanistica e architettonica delle città e del patrimonio culturale dell’Ucraina, dando vita a un hub europeo per la ricostruzione, con particolare attenzione alle infrastrutture sociali come le scuole e le istituzioni culturali.

Il Pkk ha rivendicato l’attacco ad Ankara: “Un avvertimento”

Il Pkk ha rivendicato l’attacco ad Ankara: “Un avvertimento”Roma, 1 ott. (askanews) – Il Pkk ha rivendicato l’attacco compiuto oggi ad Ankara che, secondo le autorità turche, ha causato il ferimento di due agenti di polizia.

“L’operazione ad Ankara è stata messa a segno il giorno (dell’insediamento) del Parlamento. Questa operazione di auto-sacrificio è stata un avvertimento al regime turco MHP-AKP. Tutti dovrebbero sapere che avremmo potuto apportare una piccola modifica al momento dell’azione, che avrebbe potuto portare a risultati molto diversi”, recita la nota riportata da Rojava Network sul proprio account Twitter.