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Ucraina, Germania moltiplica aiuti: nuovo pacchetto da 2,7 miliardi

Ucraina, Germania moltiplica aiuti: nuovo pacchetto da 2,7 miliardiRoma, 13 mag. (askanews) – Il governo tedesco sta mettendo a punto un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina e fornirà equipaggiamento militare per un valore di poco più di 2,7 miliardi di euro. Lo riferisce oggi Der Spiegel, spiegando che il nuovo pacchetto di aiuti – il più grande assicurato da Berlino dall’inizio della guerra – include carri armati Leopard 1, veicoli da combattimento di fanteria, droni da ricognizione e altre attrezzature militari.

La decisione tedesca giunge alla vigilia dell’arrivo in Germania del presidente Volodymyr Zelensky e mentre il capo dello Stato ucraino è impegnato in una visita in Italia. A Roma Zelensky è stato ricevuto dal presidente Sergio Mattarella, mentre sulle ore 13 era in corso un incontro con la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Nel pomeriggio il capo dello Stato sarà in Città del vaticano per un colloquio con Papa Francesco. Durante l’incontro al Quirinale, Mattarella ha confermato a Zelensky “pieno sostegno” dell’Italia all’Ucraina sul piano degli aiuti militari, finanziario, umanitario e della ricostruzione, sul breve e lungo termine. Sono in gioco – ha detto il presidente, secondo quanto si è appreso – non solo l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l’ordine internazionale. Intanto, il ministero della Difesa di Berlino ha spiegato che il nuovo pacchetto di aiuti tedeschi dovrebbe includere una varietà di hardware militare, 20 veicoli corazzati Marder, 30 carri armati Leopard, 4 unità di fuoco IRIS-T-SLM, oltre a 200 droni da ricognizione e un grande quantitativo di munizioni.

“Con questo prezioso contributo di materiale militare urgentemente necessario, dimostriamo ancora una volta che la Germania è seria riguardo al suo sostegno”, ha commentato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius. “Nnoi tutti auspichiamo una rapida fine di questa terribile guerra condotta dalla Russia contro il popolo ucraino, che è contraria al diritto internazionale. Sfortunatamente, questo non è ancora in vista. La Germania fornirà quindi tutto l’aiuto possibile, finché sarà necessario”, ha aggiunto Pistorius. Il capo di gabinetto del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha confermato da parte sua il sostegno della Germania tramite il suo account Telegram, ringraziando Berlino per gli aiuti. Ringraziamo i nostri alleati. Lavorare di più”, ha scritto Yermak.

L’annuncio della Germania arriva dopo che martedì gli Stati Uniti hanno annunciato un pacchetto di aiuti da 1,2 miliardi di dollari all’Ucraina inteso a “rafforzare le sue difese aeree” e a “sostenere il suo fabbisogno di munizioni di artiglieria” in vista della controffensiva dell’Ucraina contro le forze russe. Il sostegno militare della Germania all’Ucraina si è evoluto nel tempo. Il paese inizialmente ha resistito alle richieste di fornire armi a Kiev, accettando solo di assicurare aiuto umanitario e attrezzature mediche. Tale approccio era in linea con la politica decennale della Germania di non fornire armi letali a Paesi coinvolti in conflitti.

In un’importante svolta politica all’inizio di quest’anno, Berlino ha poi annunciato che avrebbe fornito a Kiev i carri armati Leopard 2. Successivamente, ad aprile, Berlino si è impegnata a inviare anche sistemi antiaerei Gepard.

Ucraina, Zelensky a Roma: iniziata la sua visita “blindata”

Ucraina, Zelensky a Roma: iniziata la sua visita “blindata”Roma, 13 mag. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Roma per la sua attesa, e blindatissima, visita di oggi in Itallia. Zelensky è atterrato allo scalo romano a bordo di un Airbus A319 dell’Aeronautica militare, con la scritta “Repubblica italiana”. Ad attenderlo, a pochi metri dal luogo in cui si è fermato l’aereo, un lungo corteo di auto blindate e di forze di sicurezza. Sulla pista, il presidente ucraino è stato accolto dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e dall’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk. Presente anche l’ambasciatore d’Italia a Kiev, Pier Francesco Zazo.

Dopo un breve colloquio con il capo della diplomazia italiana, Zelensky è salito a bordo di una delle auto nere blindate sulla pista e si è diretto all’Hotel Parco dei Principi. Secondo le ultime informazioni sui suoi appuntamenti, che restano protetti dalla massima segretezza per ragioni di sicurezza, Zerlensky dovrebbe incontrare la comunità ucraina a Santa Sofia e poi dare il via ai suoi colloqui istituzionali, con il presidente Sergio Mattarella al Quirinale, la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi e Papa Francesco in Città del Vaticano.Zelensky si muoverà nella capitale con la protezione di un imponente apparato di sicurezza, con il coordinamento dei nostri servizi di intelligence. Al suo arrivo a Roma, il presidente ha pubblicato un tweet con la prima conferma diretta e ufficiale della sua agenda. “Roma. Incontri con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Primo Ministro Giorgia Meloni e Papa Francesco. Una visita importante per la vittoria dell’Ucraina”, ha spiegato.

Da parte sua, Tajani ha sottolineato su Twitter: “L’Italia dà il benvevuno al Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Rinnoviamo il nostro impegno al fianco del popolo ucraino, a difesa della libertà e della democrazia”. “Abbiamo ribadito a Zelensky un sostegno totale, a 360 gradi” e “da tutti i punti di vista”, ha poi aggiunto Tajani a Ciampino. “Lavoriamo per la pace e sosteniamo tutte le iniziative a favore della pace. Però sia chiaro: pace significa pace con giustizia, quindi indipendenza totale dell’Ucraina”, ha aggiunto Tajani. 

Ue-Cina, Borrell: i 27 concordi sul nuovo documento strategico

Ue-Cina, Borrell: i 27 concordi sul nuovo documento strategicoBruxelles, 12 mag. (askanews) – La Cina deve capire che non potrà avere relazioni normali con l’Ue se non usa la sua influenza su Mosca e il suo ruolo internazionale per cercare di fermare la guerra in Ucraina, che per gli europei è “una minaccia esistenziale”, e che è necessario riequilibrare le relazioni economiche, oggi viziate dalla eccessiva dipendenza che l’Europa ha dalle materie prime e da alcune produzioni e tecnologie cinesi. Questo, in estrema sintesi, è quello che chiede il nuovo documento strategico sui rapporti con Pechino che l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune europea, Josep Borrell, ha discusso oggi a Stoccolma con i ministri degli Esteri dell’Ue, durante la loro riunione informale di Stoccolma.

“Abbiamo avuto una lunga discussione riguardo alla nostra posizione sulla Cina. I colleghi – ha riferito Borrell questa sera durante la conferenza stampa al termine della riunione – hanno salutato con favore il documento che abbiamo presentato, e si sono trovati d’accordo sulle linee di base riguardo alla necessità di ricalibrare la nostra relazione con la Cina, considerando i recenti sviluppi interni nel Paese e l’andamento della politica estera. Il nostro ‘trittico’ di definizioni della Cina come ‘rivale’, ‘partner’ e ‘concorrente’ riflette la realtà. E c’è una parola chiave, che è ‘impegno’: dobbiamo impegnarci con la Cina”, anche se “negli ultimi tempi la componente di rivalità è diventata sempre più importante”. “Sintetizzando – ha spiegato l’Alto Rappresentante -, con la Cina noi abbiamo innazitutto un problema riguardo ai valori, abbiamo diversi sistemi politici, abbiamo una comprensione diversa di che cosa sono i diritti umani individuali e collettivi. Noi abbiamo dei sistemi politici multipartitici ed economie basate sul libero mercato. Quindi abbiamo dei sistemi politici differenti, e di questo dobbiamo tenere conto”.

In secondo luogo, “abbiamo un problema di sicurezza economica. Le nostre relazioni commerciali sono molto squilibrate. Devono essere riequilibrate e dobbiamo evitare le dipendenze eccessive in certi settori critici. Dobbiamo minimizzare i rischi (‘derisking’, ndr); e questo non è solo uno slogan, dietro c’è un sacco di lavoro da fare. Non dobbiamo rompere (‘decouple’, ndr) le relazioni con la Cina, ma riequilibrarle in modo giusto. Non stiamo entrando in una deriva verso il protezionismo. Noi e la Cina siamo entrambi potenze economiche, dobbiamo avere relazioni più bilanciate, il mondo ne ha bisogno e noi ci stiamo lavorando”. “Quando una dipendenza è troppo alta – ha osservato Borrell più tardi rispondendo a una domanda dei giornalisti -, allora è troppo rischiosa. Abbiamo l’esempio di quello che è successo con la Russia: abbiamo fatto un errore strategico lasciando che la dipendenza dal gas russo diventasse eccessiva. Oggi la nostra dipendenza dalla Cina, nel campo della transizione ambientale e digitale, è anche superiore a quella che avevamo dal gas Russo. Consideriamo i pannelli solari, le materie prime critiche, alcune tecnologie specifiche. Tutto questo non è che lo consideriamo pericoloso, ma è certo un rischio dipendere così tanto da qualcuno”. 

Infine, c’è “la sicurezza strategica”, con “le due questioni di Taiwan e della Russia”. Su Taiwan, ha ricordato l’Alto Rappresentante, l’Ue persegue “la politica dello status quo, coerente con la ‘One China Policy’”. Sulla Russia, “le relazioni tra l’Ue e la Cina non potranno svilupparsi normalmente se Pechino non spinge Mosca a ritirarsi dall’Ucraina. Noi richiamiamo la Cina alla sua responsabilità di membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinché usi tutta la sua influenza sulla Russia per fermare la guerra, e svolga un ruolo costruttivo per conseguire una giusta pace per l’Ucraina”. “E’ davvero importante – ha rilevato – che la Cina capisca che ciò che sta accadendo in Ucraina è una minaccia esistenziale per noi, che ci aspettiamo che Pechino faccia ricorso al suo ruolo e alle sue responsabilità. Se questo non sarà il caso, le nostre relazioni non potranno che risentirne”.  

Il documento strategico sulla Cina presentato da Borrell sarà ora “rivisto e perfezionato” tenendo conto della “discussione positiva e fruttuosa di oggi”, in modo che i capi di Stato di governo possano usarlo al prossimo Consiglio europeo di giugno. “I Ventisette – ha insistito l’Alto Rappresentante – sono uniti riguardo alla musica di questo testo. Poi, qualcuno sarebbe lieto di modificare questa o quella parola, ma sono sfumature. Il documento è stato considerato come un approccio solido e completo riguardo alle nostre relazioni con la Cina. Non ho visto alcun disaccordo concreto su questo, e ne sono lieto: è una base molto solida affinché la Cina comprenda che i Ventisette sono uniti; che è finita l’epoca dei 14 paesi con relazioni specifiche con Pechino”, ha sottolineato Borrell con un chiaro riferimento al coinvolgimento di diversi Stati membri, negli anni scorsi, nel progetto cinese della “Nuova Via della Seta” (la “Belt and Road”). “Ora siamo 27, con un solo approccio a 27, anche se possono esserci toni diversi”, ha concluso Borrell.

Non solo fianco Est, maxi-esercitazione Nato anche per fronte Sud

Non solo fianco Est, maxi-esercitazione Nato anche per fronte SudCapo Teulada, 12 mag. (askanews) – Sedici paracadutisti (tedeschi e cechi) scendono, in due blocchi separati, mentre avanzano i tank. L’elicottero da combattimento, il Tiger – trasportato grazie a un Antonov ucraino – si alza in volo e comincia a sparare missili. Lo scenario è da guerra: esplosioni, armi da artiglieria, mitragliate, cannoni. Avanzano anche i carri armati da combattimento di ultimissima generazione, i Leopard 2, dell’esercito tedesco, inviati in Ucraina come difesa dall’invasione russa. Siamo a Capo Teulada, in uno dei più grandi poligoni italiani, per l’esercitazione NATO denominata “Noble Jump 2023”.

Circa 2.200 militari, uomini e donne, forniti da sette Paesi dell’Alleanza: Germania (al comando), Norvegia, Olanda, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Belgio e Lettonia, con supporto logistico fornito dall’Italia. Il comando Interforze Nato con sede a Napoli ha gestito l’attività di pianificazione e condotta dell’esercitazione. Schierati circa 550 mezzi, tra i quali i carri armati Leopard 2 di Germania e Norvegia, i veicoli da combattimento per la fanteria CV 90 dei Paesi Bassi e gli obici semoventi tedeschi (noti come ‘Panzerhaubitze 2000’). Tra gli altri mezzi, anche gli elicotteri d’attacco Tiger della Germania e i droni di sorveglianza della Germania e del Lussemburgo. Durante l’esercitazione sono stati evacuati anche soldati feriti simulati dal campo di battaglia con un’operazione di “evacuazione ed estrazione medica”.

La Nato “è sempre pronta, in ogni luogo, e per ogni tipo di missione. Ci esercitiamo per essere impiegati dal confine sud fino a quello est, e nord”, ha detto il comandante della VJTF, la cosiddetta “punta di lancia” della Forza Nato di reazione rapida, il generale di Brigata, il tedesco Alexander Krone. “Prima di tutto la Nato sceglie ogni anno un luogo diverso per testare le sue forze di alta prontezza operativa. Dovrebbe essere un luogo di possibile dispiegamento. Ad esempio – sottolinea – se è necessario dispiegare forze o equipaggiamento via mare. La Sardegna, quindi, è un buon posto per esercitarsi ma potrebbe essere un qualsiasi altro luogo. In secondo luogo, le forze Nato di alta prontezza operativa possono essere utilizzate sostanzialmente in tutti i luoghi all’interno del territorio Nato, se necessario”. Non c’è solo il confine Est, quello lungo i Paesi baltici, ma anche attenzione al confine sud. Nessuna particolare preoccupazione. “Non mi preoccupa affatto di quale confine si tratti. Compete alla Nato decidere come e dove impiegare la VJTF. Può essere dispiegata a sud, a est, a nord, dovunque sia necessario. E occorre esercitarla perché è sempre molto complesso portare tutto l’equipaggiamento e i mezzi necessari dove richiesto e velocemente, se a Nord della Norvegia, o piuttosto in Italia o a Est”, aggiunge il generale di Brigata Krone. E commentando il recente ingresso della Finlandia nell’Alleanza atlantica, il comandante della VJTF risponde: “Sono molto orgoglioso che la Finlandia sia entrata nella Nato e spero presto anche la Svezia, due paesi che hanno collaborato con noi già da molto tempo”.

“Questa esercitazione in Sardegna – sottolinea da parte sua il comandante del Comando Interforze Nato con sede a Napoli (Joint Force Command Naples), l’Ammiraglio americano Stuart B. Munsch – assicura che le forze Nato di alta prontezza operativa continueranno ad essere pronte per ogni tipo di missione Questo tipo di esercitazione è la prima nella regione del Mediterraneo. Questa è la dimostrazione dell’impegno da parte di tutti i paesi dell’Alleanza Atlantica a difendere i propri membri. Questa è la nona edizione dell’esercitazione Noble Jump, cominciata nel 2015. La Nato è una alleanza difensiva che opera a 360 gradi. La VJTF deve essere pronta a schierarsi per contrastare ogni tipo di minaccia in ogni parte del territorio Nato. Questo tipo di esercitazione è pianificata per diversi anni, vista la sua complessità organizzativa. Questa edizione si è svolta in Italia dopo l’offerta fornita dal Paese ad ospitarla. E’ stata una buona esperienza perché la Sardegna offre un terreno di esercitazione diverso dai terreni precedentemente utilizzati dalla VJTF”. “L’esercitazione ha richiesto un notevole sforzo organizzativo nell’ultimo anno – ha sottolineato Nicola Lanza De Cristoforis, generale di divisione aerea, vicecomandante del Comando Operativo di Vertice Interforze italiano (COVI) -. A nome del generale Figliuolo (Comandante del COVI, ndr) voglio esprimere il nostro più vivo apprezzamento per l’ottima collaborazione sviluppata come Paese ospitante con il Comando Interforze Nato di Napoli e con i 7 Paesi partecipanti a questa esercitazione”.

Di Serena Sartini

Amm. Munsch (Comando Interforze Nato Napoli): “Operiamo a 360 gradi”

Amm. Munsch (Comando Interforze Nato Napoli): “Operiamo a 360 gradi”Capo Teulada, 12 mag. (askanews) – La prima esercitazione di questo tipo nel Mediterraneo. La VJTF, la punta di lancia della Forza di reazione rapida della Nato “deve essere pronta a schierarsi per contrastare ogni tipo di minaccia in ogni parte del territorio Nato”. Lo assicura ad askanews il comandante del Comando Interforze Nato con sede a Napoli (Joint Force Command Naples), l’Ammiraglio americano Stuart B. Munsch, dove oggi ha presieduto un media day a conclusione della Noble Jump 2023 che si è tenuta a Capo Teulada, nel sud della Sardegna:

“Questa esercitazione in Sardegna assicura che le forze Nato di alta prontezza operativa continueranno ad essere pronte per ogni tipo di missione. Questo tipo di esercitazione – sottolinea – è la prima nella regione del Mediterraneo. Questa è la dimostrazione dell’impegno da parte di tutti i paesi dell’Alleanza Atlantica a difendere i propri membri”. “Questa è la nona edizione dell’esercitazione Noble Jump, cominciata nel 2015. La Nato è una alleanza difensiva che opera a 360 gradi – prosegue il comandante -. La VJTF deve essere pronta a schierarsi per contrastare ogni tipo di minaccia in ogni parte del territorio Nato. Questo tipo di esercitazione è pianificata per diversi anni, vista la sua complessità organizzativa. Questa edizione si è svolta in Italia dopo l’offerta di essere Paese ospitante. E’ stata una buona esperienza perché la Sardegna offre un terreno di esercitazione diverso dai terreni precedentemente utilizzati dalla VJTF”.

Elon Musk conferma che la nuova Ceo di Twitter è Linda Yaccarino

Elon Musk conferma che la nuova Ceo di Twitter è Linda YaccarinoNew York, 12 mag. (askanews) – Elon Musk ha dichiarato in un tweet di aver scelto Linda Yaccarino, capo della pubblicità di NBCUniversal, per succedergli come amministratore delegato di Twitter. “Sono entusiasta di dare il benvenuto a Linda Yaccarino come nuovo CEO di Twitter!” ha twittato Musk aggiungendo che la Yaccarino si concentrerà sulle operazioni commerciali, mentre lui si concentrerà sul design del prodotto e sulle nuove tecnologie.

“Non vedo l’ora di lavorare con Linda per trasformare questa piattaforma in X, l’app per tutto”, ha concluso il Ceo di Tesla. Linda Yaccarino è stata responsabile globale della pubblicità su NBCU, dove ha trovato modi per misurare l’efficacia della degli annunci. Giovedì il Wall Street Journal aveva riferito che la manager era in trattative per diventare il prossimo CEO di Twitter.

Fed, Biden nomina afroamericano Philip Jefferson vicepresidente

Fed, Biden nomina afroamericano Philip Jefferson vicepresidenteNew York, 12 mag. (askanews) – Il presidente Joe Biden ha dichiarato venerdì che promuoverà il membro del consiglio della Federal Reserve Philip Jefferson alla posizione numero 2 della Banca. Se confermato sarebbe il primo afroamericano a ricoprire questo ruolo. Anche se la sua nomina non altererà gli equilibri della Fed, Jefferson rivestirà un ruolo importante nel consigliare il presidente Jerome Powell, proprio per la sua expertise in economia.

Biden ha nominato anche la colombiana Adriana Kugler, gà funzionaria della Banca mondiale, come consigliere della Fed al posto di Lael Brainard, ora massimo consigliere di politica economica del presidente. Se confermata sarebbe la prima latina a rivestire questo ruolo.

Usa,Yellen:Se Congresso non approva tetto debito saremo inadempienti

Usa,Yellen:Se Congresso non approva tetto debito saremo inadempientiNew York, 12 mag. (askanews) – Il segretario al Tesoro Janet Yellen ha affermato che il governo federale sarà inadempiente su alcuni pagamenti se il Congresso non aumenta il limite del debito, ma ha chiarito che al presidente Joe Biden non è stato ancora presentato alcun piano su come il Tesoro procederà.

“Se il Congresso non riesce a farlo, compromette davvero il nostro rating creditizio. Dovremo essere inadempienti su alcuni obblighi, che si tratti di buoni del Tesoro o pagamenti ai beneficiari della previdenza sociale “, ha detto venerdì la Yellen in un’intervista a Bloomberg Television, a margine dell’inconto in Giappone dei ministri finanziari del G7. La segretaria la Tesoro ha ribadito che “è qualcosa che l’America non ha fatto dal 1789. E non dovremmo iniziare ora. Quindi non abbiamo discusso cosa fare”. La Yellen ha chiarito che il default del governo federale minerebbe la capacità di Washington di fornire una leadership internazionale e difendere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Infine ha aggiunto di non aver avuto ancora contatti con la controparte cinese, He Lifeng, ministro dell’economia di Pechino. “Mi aspetto di viaggiare lì”, ha aggiunto Yellen, quando gli è stato chiesto di un possibile viaggio in Cina. “Non posso dirvi qual è la data”.

Prigozhin candidato a presidenziali russe? Spunta il manifesto

Prigozhin candidato a presidenziali russe? Spunta il manifestoMilano, 12 mag. (askanews) – Lo aveva già annunciato, poi smentito ma ora con lo slogan “Devi colpire nel segno, devi essere onesto” ha evidentemente già pronta una campagna elettorale: sul Web si sta diffondendo un battage “pubblicitario per il candidato alla presidenza (russa) Evgeny Prigozhin”. E secondo l’ormai ben noto stile del personaggio, dopo aver lanciato il sasso, ritira la mano: “Persone sconosciute hanno lanciato un sito Web e hanno cercato di acquistare pubblicità per il loro progetto da metà marzo” si legge sul suo canale Telegram.

Vero è che manca poco meno di un anno alle prossime elezioni presidenziali in Russia, previste per il 17 marzo 2024, e il Cremlino avrebbe già iniziato a prepararsi. Come anche il più papabile degli outsider: Prigozhin appunto. Non a caso alcune fonti vicine al Cremlino hanno detto nei giorni scorsi al media di opposizione russa Meduza: Prigozhin ha oltrepassato le “linee rosse” con le sue dichiarazioni (e insulti a Vladimir Putin) e “se continua così, le forze di sicurezza ufficiali lo fermeranno sicuramente”.

Sul sito web del “candidato presidenziale” Prigozhin, il padrone dei mercenari della Wagner è descritto come “una persona che non venderà la Russia per castelli europei e conti bancari americani. Prigozhin non si è inchinato ai proiettili della Nato! Né si inchinerà ai diplomatici americani!”. Il tutto mentre a Bakhmut, città fortezza ucraina dove i suoi uomini hanno combattuto per oltre 400 giorni, la controffensiva di Kiev comincia a dare i primi risultati. Il presunto programma elettorale dell’ex “cuoco di Putin” si ispira a concetti già usati e usurati dall’attuale leadership al potere. Il sito del “candidato” afferma infatti che i cittadini della Russia sono “portatori di una spiritualità russa unica, di un carattere russo unico” e che la Russia stessa è “un paese unico in cui vivono persone uniche”.

“Ufficialmente, Evgeny Prigozhin non commenta” si legge sul canale. Ma sembra proprio che alcune previsioni di politologi russi, come Aleksey Mukhin a gennaio, fossero azzeccate.

Mosca: truppe spostate da nord Bakhmut, Prigozhin: si chiama fuga

Mosca: truppe spostate da nord Bakhmut, Prigozhin: si chiama fugaMilano, 12 mag. (askanews) – Il ministero della Difesa russo ha riconosciuto che le sue forze si sono ritirate dalle aree a nord della città fortezza di Bakhmut, assediata, affermando di averle spostate in posizioni difensive più vantaggiose. Ma il fondatore e finanziere del gruppo di mercenari Wagner, Evgeny Prigozhin, ha risposto al ministero, su Telegram, dicendo: “questo si chiama fuga e non raggruppamento”, promettendo maggiori dettagli in una fase successiva.

Mosca tuttavia sostiene che la mossa consentirebbe alle sue truppe di sfruttare “le condizioni favorevoli del bacino idrico di Berkhivka”, ma di fatto conferma la perdita di alcuni chilometri di territorio da parte delle forze russe. “Al fine di aumentare la stabilità della difesa, le unità del gruppo di truppe russe ‘meridionali’ hanno occupato la linea in direzione Maloilyinovka”, ha affermato il ministero nel suo aggiornamento quotidiano. L’annuncio del ministero arriva dopo un’insolita smentita a tarda notte da parte del ministero della Difesa russo, respingendo le notizie secondo cui le forze ucraine avrebbero compiuto progressi lungo le linee del fronte intorno a Bakhmut, in particolare in direzione del villaggio di Maloilyinovka.

Ma Kiev ha subito smentito: “Il nemico ha subito perdite significative in termini di uomini. Le nostre forze di difesa sono avanzate di due chilometri nei pressi di Bakhmut”, ha detto Ganna Malyar, vice ministro della Difesa ucraino, in una dichiarazione pubblicata sui social network. “Questa settimana non abbiamo perso nessuna posizione a Bakhmut”, ha aggiunto.