Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Islanda, eruzione vulcanica nella penisola di Reykjanes

Islanda, eruzione vulcanica nella penisola di ReykjanesRoma, 19 dic. (askanews) – Un’eruzione vulcanica è iniziata nella penisola di Reykjanes, nel sud dell’Islanda, subito dopo un terremoto.

Il portale di notizie Island Monitor ha riferito che un terremoto si è registrato alle 21:00 Gmt, con una magnitudo attorno al 4,2. Successivamente, alle 22:46 è iniziata un’eruzione vulcanica nella zona della città di Grindavik. A novembre, il Dipartimento islandese per la gestione delle emergenze ha dichiarato di aver dichiarato lo stato di emergenza nella penisola di Reykjanes e di aver ordinato l’evacuazione della popolazione nella città costiera di Grindavik a causa dell’elevata attività sismica e della conseguente minaccia di eruzione vulcanica. ?

Più di 116 persone morte in terremoto nel nord-ovest della Cina

Più di 116 persone morte in terremoto nel nord-ovest della CinaMilano, 19 dic. (askanews) – Almeno 116 persone sono rimaste uccise e altre centinaia ferite dopo che un terremoto ha colpito la Cina nordoccidentale: lo hanno riferito i media statali, mentre le squadre di soccorso si sono affrettate per raggiungere i sopravvissuti a temperature sotto lo zero.

Secondo il Centro europeo per i terremoti EMSC, il sisma ha avuto una magnitudo di 6,2; invece i media cinesi hanno stimato la magnitudo di 6,1. Il terremoto ha scosso lunedì notte la contea di Jishishan, nella provincia di Gansu, danneggiando case e strade. I soccorritori sono corsi alla ricerca dei sopravvissuti intrappolati sotto le macerie, mentre i residenti si sono precipitati all’aperto, rannicchiandosi durante la notte nel gelido inverno.

Nella sola mattina, le scosse hanno danneggiato più di 4.700 case nel Gansu, hanno riferito le autorità provinciali in una conferenza stampa. Secondo i funzionari locali, nel Gansu almeno 105 sono morti e quasi 400 sono rimasti feriti. Secondo l’emittente CCTV, 11 persone – in più rispetto alla stima delle autorità – sono morte mentre altre 100 sono rimaste ferite nella città di Haidong, nel Qinghai.

Ucraina, l’Ue ha varato il 12esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

Ucraina, l’Ue ha varato il 12esimo pacchetto di sanzioni contro la RussiaRoma, 18 dic. (askanews) – Il Consiglio europeo ha adottato oggi il dodicesimo pacchetto di misure restrittive economiche e individuali in vista del protrarsi della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina.

Come si legge nel comunicato diffuso dallo stesso Consiglio, queste misure “danno un ulteriore colpo alla capacità di Putin di fare la guerra prendendo di mira i settori ad alto valore dell’economia russa e rendendo più difficile l’elusione delle sanzioni dell’UE2. “Con questo dodicesimo pacchetto, presentiamo una serie di nuove misure economiche che indeboliranno ulteriormente la macchina da guerra della Russia. Il nostro messaggio è chiaro, come ho già affermato quando ho presieduto il Consiglio informale Affari esteri a Kiev: rimaniamo fermi nel nostro impegno nei confronti dell’Ucraina e continueremo a sostenere la sua lotta per la libertà e la sovranità” ha spiegato il responsabile della politica Estera dell’Ue, Josep Borrell.

Il pacchetto concordato comprende le seguenti misure: – Diamanti L’UE vieta l’importazione, l’acquisto o il trasferimento diretto o indiretto di diamanti dalla Russia. Questo divieto si applica ai diamanti originari della Russia, ai diamanti esportati dalla Russia, ai diamanti in transito in Russia e ai diamanti russi lavorati in paesi terzi.

– Clausola di divieto di riesportazione La decisione odierna prevede che gli esportatori dell’UE vietino contrattualmente la riesportazione verso la Russia e la riesportazione per l’uso in Russia di beni e tecnologie particolarmente sensibili, quando vendono, forniscono, trasferiscono o esportano in un paese terzo, ad eccezione dei paesi partner. La clausola copre gli articoli proibiti utilizzati nei sistemi militari russi trovati sul campo di battaglia in Ucraina o fondamentali per lo sviluppo, la produzione o l’uso di tali sistemi militari russi, nonché i beni e le armi dell’aviazione. – Controlli e restrizioni sull’import-export Il Consiglio ha aggiunto 29 nuove entità all’elenco di coloro che sostengono direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Saranno soggetti a restrizioni più severe all’esportazione di beni e tecnologie a duplice uso, nonché di beni e tecnologie che potrebbero contribuire al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza russo. Alcune di queste 29 entità appartengono a paesi terzi coinvolti nell’elusione delle restrizioni commerciali, o sono entità russe coinvolte nello sviluppo, produzione e fornitura di componenti elettronici per il complesso militare e industriale russo.

Inoltre, la decisione odierna amplia l’elenco di articoli soggetti a restrizioni che potrebbero contribuire al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza russo includendo: prodotti chimici, batterie al litio, termostati, motori CC e servomotori per veicoli aerei senza pilota (UAV), macchine utensili e parti di macchinari. L’UE ha poi introdotto ulteriori restrizioni all’importazione di beni che generano entrate significative per la Russia e che consentono quindi la continuazione della sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, quali ghisa e spiegeleisen, fili di rame, fili di alluminio, lamine, tubi e tubature per un totale di valore di 2,2 miliardi di euro l’anno. Viene introdotto un nuovo divieto di importazione del propano liquefatto (GPL) con un periodo transitorio di 12 mesi. Infine, il Consiglio ha deciso di introdurre alcune esenzioni alle restrizioni all’importazione di beni di uso personale, come articoli per l’igiene personale, o indumenti indossati dai viaggiatori o contenuti nei loro bagagli, e per le auto dotate di targa diplomatica per entrare nell’Ue. Inoltre, per facilitare l’ingresso nell’Unione dei cittadini dell’Unione Europea che vivono in Russia, gli Stati membri possono autorizzare l’ingresso delle loro automobili a condizione che non siano in vendita e siano guidate per uso strettamente personale. – Misure esecutive e antielusione Il divieto di transito attualmente applicabile ai beni e alle tecnologie a duplice uso esportati dall’UE verso paesi terzi attraverso il territorio della Russia sarà esteso a tutti i beni bellici. Al fine di limitare ulteriormente l’elusione, la decisione odierna prevede il divieto per i cittadini russi di possedere, controllare o ricoprire incarichi negli organi direttivi delle persone giuridiche, delle entità o degli organismi che forniscono servizi di portafoglio, conto o custodia di cripto-asset a persone e residenti russi. Inoltre, l’attuale divieto di prestazione di servizi sarà esteso anche alla fornitura di software per la gestione aziendale e di software per la progettazione e la produzione industriale. Infine, l’UE sta imponendo obblighi di notifica per il trasferimento di fondi al di fuori dell’UE da parte di qualsiasi entità stabilita nell’UE posseduta o controllata da un’entità stabilita in Russia o da un cittadino russo o da una persona fisica residente in Russia. – Applicazione del tetto massimo al prezzo del petrolio Il Consiglio sta introducendo norme di conformità più rigorose per sostenere l’attuazione del tetto massimo del prezzo del petrolio e reprimere l’elusione. Inoltre, un meccanismo rafforzato di condivisione delle informazioni consentirà una migliore identificazione delle navi e delle entità che attuano pratiche ingannevoli, come i trasferimenti da nave a nave utilizzati per nascondere l’origine o la destinazione del carico e le manipolazioni dell’AIS, durante il trasporto di petrolio greggio e prodotti petroliferi russi. Il Consiglio ha inoltre deciso di introdurre norme di notifica per la vendita di navi cisterna a paesi terzi al fine di renderne più trasparenti la vendita e l’esportazione, in particolare nel caso di navi usate che potrebbero essere utilizzate per eludere il divieto di importazione del greggio russo o prodotti petroliferi e il Price Cap del G7. – Ferro e acciaio La decisione odierna aggiunge la Svizzera all’elenco dei paesi partner che applicano una serie di misure restrittive sulle importazioni di ferro e acciaio dalla Russia e una serie di misure di controllo delle importazioni sostanzialmente equivalenti a quelle dell’UE. Estende inoltre i periodi di liquidazione per l’importazione di specifici prodotti siderurgici. – Elenchi individuali Oltre alle sanzioni economiche, il Consiglio ha deciso di inserire nell’elenco un numero significativo di ulteriori individui ed entità.

Dalla Russia agli Usa, dall’India all’Ue, tutti al voto nel 2024

Dalla Russia agli Usa, dall’India all’Ue, tutti al voto nel 2024Milano, 18 dic. (askanews) – Sta per iniziare un anno affollato di elezioni, presidenziali, legislative e locali nel mondo. Si fa già un gran parlare del voto per le europee per il rinnovo del Parlamento dal 6 al 9 giugno 2024 e delle presidenziali americane di novembre: ma prima e in mezzo ci saranno altri traguardi che potrebbero cambiare i volti di chi è al potere. Tanto da muovere già alcuni giornali come Economist che considera il “2024 il più grande anno elettorale della storia” e Guardian che ha parlato di “Super Bowl della democrazia: 40 elezioni che plasmeranno la politica globale”. Ma le andate alle urne saranno anche di più.

In Europa si comincia con il mandato presidenziale finlandese di sei anni: le votazioni si terranno il 28 gennaio 2024, con eventuale ballottaggio l’11 febbraio. Il Paese dal suo recente ingresso nella Nato ha assunto un ruolo strategico molto più corposo, tanto che il presidente russo Vladimir Putin in queste ore ha parlato di un rafforzamento significativo delle sue truppe al lungo confine che divide la Russia dalla Finlandia per oltre 1300 km. In base ai sondaggi il vantaggio dell’ex premier Alexander Stubb sul secondo più popolare Pekka Haavisto, verde, gay ed ex ministro degli Esteri, è aumentato e riguarda anche il possibile secondo turno delle elezioni presidenziali. Prima della Finlandia tuttavia tocca a Taiwan, il 13 gennaio: le presidenziali e legislative sotto la lente di Usa e Cina rappresentano un nodo chiave della trasformazione politica che il mondo affronterà il prossimo anno. Osteggiato dalla Cina Lai Ching-te del Partito Democratico Progressista e candidato che certo non sorride al Dragone, è l’esponente ideale per chi vuole l’indipendenza di Taiwan. E tuttavia mercoledì, l’ufficio per gli affari cinesi di Taiwan ha denunciato Lai come un piantagrane e fautore della guerra.

Febbraio è invece il mese delle elezioni parlamentari che si terranno in Bielorussia il 25, sullo sfondo della guerra in Ucraina e delle precedenti proteste che nel 2020-2021 sono state si sono scatenante contro il governo bielorusso e il presidente Alexander Lukashenko. Nell’attesa il governo di Minsk ha bandito o sciolto numerosi partiti, mentre quelli che sembrano avere speranza di ingresso sono tutti o filogovernativi o parte della cosiddetta opposizione costruttiva. Le elezioni presidenziali in Russia si terranno dal 15 al 17 marzo 2024: si potrebbe scrivere tomi su tomi sulla longevità del leader del Cremlino al potere (per ora andato oltre un ventennio). Il principale esponente dell’opposizione russa è in carcere e mentre Vladimir Putin si prepara per un’altra vittoria elettorale in Russia – che lo porterà salvo improbabili sorprese a governare sino al 2030 e in base alla Costituzione anche fino al 2036 – un apparente outsider solitario dice di voler sfidare il suo potere: Boris Nadezhdin. L’ex parlamentare si dichiara contro la guerra: la sua sconfitta rappresenterebbe l’ennesima e ulteriore legittimazione del conflitto in Ucraina agli occhi degli elettori.

Un voto importante dopo la tragedia del terremoto sono le prossime elezioni locali in Turchia previste per il 31 marzo 2024: saranno eletti tutti i 30 sindaci metropolitani e 1.351 sindaci municipali distrettuali della Turchia, oltre a 1.251 consiglieri provinciali e 20.500 consiglieri comunali. E sempre locali saranno le elezioni in Gran Bretagna il 2 maggio: sul piatto anche l’elezione del sindaco di Londra, primo dell’era post Elisabetta. Grande affluenza è prevista per le elezioni europee del 2024, rispetto al 2019 – o almeno è quello che mostrano i risultati dell’ultima indagine di Eurobarometro – che chiameranno alle urne 400 milioni circa di elettori dei 27 stati membri. Tuttavia le elezioni più attese e ad alta suspense saranno altrove: le presidenziali negli Usa (5 novembre) si preannunciano combattute, almeno sino alla fine (l’ultimo voto si è dimostrato combattuto anche dopo). I due principali contendenti, Donald Trump e Joe Biden hanno già iniziato la loro tenzone a distanza. Mentre per entrambi i problemi con la giustizia (personali, per il primo, di famiglia per il secondo) complicano le vicende.

Tra i Paesi più popolosi al mondo, si voterà anche in Bangladesh (7 gennaio, elezioni generali), Brasile (6 ottobre, primo turno municipali e 27 ottobre, secondo turno), India (in primavera, generali), Indonesia (14 febbraio, generali con secondo turno il 26 giugno), Messico (2 giugno, generali) e Pakistan. Si voterà anche in Uruguay, a El Salvador e in Repubblica Dominicana, e pure in Canada (in tre regioni). Oltre a 18 Paesi africani. Tra questi Algeria, Chad, Tunisia, Egitto, Ghana, Mali, Mauritania, Mauritius, Mozambico, Namibia, Ruanda, Sud Africa, Sud Sudan. E non è tutto. Insomma un calendario elettorale mondiale davvero complicato, o come ha giustamente scritto Economist: “2024 is the biggest election year in history”.

La petroliera Swan Atlantic è stata attaccata nel Mar Rosso

La petroliera Swan Atlantic è stata attaccata nel Mar RossoMilano, 18 dic. (askanews) – Funzionari Usa confermano che la petroliera Swan Atlantic – battente bandiera Isole Cayman – è stata attaccata oggi nel Mar Rosso meridionale da diversi proiettili provenienti da una zona controllata dagli Houthi. Lo riporta Reuters ripresa da media internazionali.

L’attacco si aggiunge a una serie di numerosi attacchi sferrati recentemente dalle milizie Houthi contro navi nel Mar Rosso. Sabato la compagnia di navigazione francese CMA CGM ha annunciato che sospenderà tutti i trasporti nel Mar Rosso. Diverse altre compagnie hanno già interrotto i loro trasporti lì.

La via marittima attraverso il Mar Rosso è considerata molto importante per il commercio mondiale poiché da qui passa gran parte del traffico tra Europa e Asia.

Guerra in Medio Oriente, Tajani: troppi civili morti, la reazione di Israele sia proporzionata

Guerra in Medio Oriente, Tajani: troppi civili morti, la reazione di Israele sia proporzionataRoma, 18 dic. (askanews) – “Noi insistiamo perché anche da parte di Israele ci sia una reazione proporzionata” all’aggressione di Hamas: “Ci sono troppe vittime tra la popolazione civile palestinese” a Gaza, ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della XVI Conferenza degli Ambasciatori a Roma. “Abbiamo inviato un messaggio di grande attenzione all’esercito e al governo israeliano”, ha aggiunto Tajani, ricordando che, d’altra parte, “Hamas non deve usare i civili come scudi umani”.

“Noi ci siamo astenuti due volte” all’Onu “perché il testo proposto non esprimeva alcuna condanna di Hamas, che è il vero responsabile di questa nuova esplosione di violenza in Medio Oriente”, ha poi spiegato il ministro degli Esteri, aggiungendo: “Noi siamo favorevoli a tutte le iniziative che possono portare aiuto alla popolazione civile di Gaza”. “Ma un documento politico che deve puntare sul cessate il fuoco non può non condannare i veri responsabili di questa situazione”, ha insistito, ricordando che l’Italia cerca sempre di mantenere una “posizione di grande equilibrio, dove siano chiare le responsabilità”. “Non possiamo avere documenti che non siano equilibrati. Per questo ci siamo astenuti. I documenti devono essere chiari”, ha concluso.

Israele: scoperto il più grande tunnel di Hamas a Gaza

Israele: scoperto il più grande tunnel di Hamas a GazaRoma, 17 dic. (askanews) – L’esercito israeliano ha annunciato di aver scoperto il più grande tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha riportato la France Presse.

Il passaggio sotterraneo faceva parte di una rete più ampia che si estendeva per oltre 7 chilometri e arrivava a 400 metri dal valico di frontiera di Erez, ha dichiarato l’esercito. La costruzione è costata milioni di dollari e ha richiesto anni, hanno dichiarato le forze israeliane, con i passaggi dotati di sistemi di drenaggio, elettricità, ventilazione, fognature e una rete di comunicazione.

Cnn: positivo l’incontro sugli ostaggi tra il Mossad e il Qatar

Cnn: positivo l’incontro sugli ostaggi tra il Mossad e il QatarRoma, 17 dic. (askanews) – Il direttore del Mossad ha incontrato ieri il primo ministro del Qatar per discutere della ripresa dei negoziati indiretti sul rilascio degli ostaggi e l’incontro è stato positivo. Lo hanno riferito fonti diplomatiche alla Cnn.

A incontrarsi sono stati David Barnea e Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani, visto che Israele e Hamas non si parlano direttamente. L’incontro arriva dopo che un altro viaggio che Barnea doveva fare a Doha è stato annullato in settimana dal governo israeliano. Quest’ultimo incontro era stato programmato prima che le Forze di Difesa Israeliane (Idf) uccidessero accidentalmente tre ostaggi israeliani a Gaza: l’incidente ha comunque aggiunto urgenza ai colloqui, ha indicato la fonte che ha richiesto l’anonimato.

Due giorni fa un funzionario israeliano ha dichiarato alla Cnn che il gabinetto di guerra ha ritenuto che “le condizioni non siano giuste” per cercare di riavviare i colloqui. Qatar e Stati Uniti hanno lavorato per cercare di far ripartire i negoziati, con nuove proposte per liberare più di 100 ostaggi a Gaza. Il mese scorso una tregua ha portato la prima pausa nei combattimenti dopo settimane di conflitto e ha visto lo scambio di ostaggi israeliani – per lo più donne e bambini – con prigionieri palestinesi.

Sono entrati dal valico di Kerem Shalom 79 tir di aiuti per Gaza

Sono entrati dal valico di Kerem Shalom 79 tir di aiuti per GazaRoma, 17 dic. (askanews) – Sono 79 i tir carichi di aiuti entrati nel valico di Kerem Shalom per accedere a Gaza. Lo ha riferito una fonte della Mezzaluna rossa egiziana.

Il valico era stato chiuso dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre e gli aiuti erano consegnati esclusivamente attraverso il valico di Rafah con l’Egitto, che secondo Israele è in grado di accogliere soltanto 100 camion al giorno. Molti media hanno sottolineato che nell’escalation della crisi umanitaria a Gaza, decine di palestinesi hanno circondato i tir carichi di aiuti dopo che erano entrati dal valico di Rafah con l’Egitto. Sono state viste persone salire sui camion, tirare giù le casse di aiuti e portarle via.

Altri camion, come ha riportato l’Associated Press, sembravano essere controllati da persone mascherate armate di bastoni.

M.O., Tajani: Israele tuteli i luoghi di culto cristiani a Gaza

M.O., Tajani: Israele tuteli i luoghi di culto cristiani a GazaRoma, 16 dic. (askanews) – “Lancio un appello accorato al governo e all’esercito israeliano affinché tutelino i luoghi di culto cristiani nella Striscia di Gaza. Non è lì che si nascondono i terroristi di Hamas”: è quanto ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Oggi due donne sono state uccise e altre sette persone sono rimaste ferite dai colpi esplosi da un cecchino israeliano contro la Chiesa della Sacra Famiglia di Gaza, stando a quanto riferito dal Patriarcato latino di Gerusalemme.