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Prigozhin attacca Mosca e la Parata del 9 maggio. Zelensky rivendica: la Russia non ha preso Bakhmut

Prigozhin attacca Mosca e la Parata del 9 maggio. Zelensky rivendica: la Russia non ha preso BakhmutRoma, 9 mag. (askanews) – Una serie di invettive rivolte alla leadership militare russa a Mosca, mentre le forze ucraine stavano “facendo a pezzi i fianchi” in direzione di Bakhmut e “si raggruppano a Zaporizhzhia”. Il fondatore e finanziere di Wagner, Evgeny Prigozhin, ha criticato l’attenzione dedicata alla parata del Giorno della Vittoria a Mosca, la leadership militare russa per la mancanza di sostegno ai suoi combattenti e per non essere riusciti a mantenere le posizioni vicino a Bakhmut, e anche il battaglione di volontari “Potok” della compagnia di mercenari che viene collegata a Gazprom. “E sta per iniziare una controffensiva” ucraina, ha proseguito durante un lungo streaming sui suoi social media, affermando che i russi dovrebbero prestare maggiore attenzione agli eventi in corso in Ucraina, piuttosto che alla parata televisiva del Giorno della Vittoria. “Dicono assolutamente, chiaramente che la controffensiva sarà sul campo, non in TV. Nel nostro paese tutti pensano che dovremmo fare tutto in TV e celebrare il Giorno della Vittoria”, ha aggiunto. Il fondatore di Wagner ha continuato dicendo che il Giorno della Vittoria apparteneva a una generazione precedente. “Il Giorno della Vittoria è la vittoria dei nostri nonni”, ha detto. “Non abbiamo guadagnato noi quella vittoria”. Intanto Bakhmut dopo 400 giorni di combattimenti resta ancora da prendere: “Una delle unità del Ministero della Difesa è fuggita da uno dei nostri fianchi, abbandonando le proprie posizioni. Tutti sono fuggiti e hanno lasciato un fronte largo quasi due chilometri e profondo 500 metri. Meno male che l’abbiamo bloccato in qualche modo”, ha detto Prigozhin, che ha continuato dicendo che i suoi combattenti sarebbero stati in grado di conquistare la città se fossero stati riforniti di munizioni sufficienti, ma che Mosca aveva fatto marcia indietro rispetto alle sue promesse iniziali. “Ci è stato promesso il 7 maggio che ci sarebbero state date delle munizioni”, ha spiegato. La mattina dell’8 maggio, Prigozhin ha affermato che Mosca ha dato l’ordine di fornire a Wagner “tutto” ciò che desiderava. Tuttavia, successivamente è stato loro fornito solo “il 10% di quanto richiesto”, ha affermato, quindi “ci hanno semplicemente mentito palesemente”, ha detto Prigozhin. “Se tutti i compiti vengono eseguiti per ingannare il Comandante in Capo Supremo (Vladimir Putin, ndr), o il Comandante in Capo Supremo ti farà a pezzi o lo farà il popolo russo, che sarà molto turbato se la guerra sarà persa”, ha concluso Prigozhin.

La resistenza di Bakhmut e l’incapacità russa sono state sottolineate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I russi “non sono stati in grado di catturare Bakhmut. Questa era l’ultima importante operazione militare che volevano completare entro il 9 maggio”, ha detto Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa congiunta con Ursula von der Leyen, in visita a Kiev. “Purtroppo la città non esiste più. Tutto è completamente distrutto”, ha aggiunto il presidente ucraino mentre a Mosca si teneva la Parata militare. Il presidente ucraino ha anche affermato che le munizioni che l’Unione europea si è impegnata a consegnare all’Ucraina sono già necessarie sul campo di battaglia, chiedendo consegne più rapide. “L’Ucraina dimostra quotidianamente l’efficienza della nostra difesa contro l’aggressione russa. Ogni missile dei terroristi intercettato, ogni successo dei nostri guerrieri nel sconfiggere gli attacchi russi: queste sono le prove che possiamo vincere su questo aggressore”, ha detto Zelensky. “La cosa principale – ha aggiunto – è la proporzionalità delle nostre capacità rispetto alle capacità dell’aggressore. E in questo contesto, ho ringraziato Ursula per la prontezza dell’Unione Europea a fornire all’Ucraina queste munizioni di cui ha tanto bisogno, un miliardo di proiettili di artiglieria, e abbiamo anche discusso le questioni chiave, la velocità dell’approvvigionamento e la consegna di queste munizioni, perché sono già necessarie sul campo di battaglia”.

Ue, difesa e sanzioni al centro dei colloqui Zelensky-Von der Leyen

Ue, difesa e sanzioni al centro dei colloqui Zelensky-Von der LeyenRoma, 9 mag. (askanews) – Integrazione europea, questioni di difesa e sanzioni contro la Russia. Questi i principali dossier affrontati durante l’incontro tra Volodymyr Zelensky e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a Kiev: lo ha annunciato lo stesso presidente ucraino.

Dopo i colloqui tenutisi a Kiev mentre la Russia celebrava l’anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista nella seconda guerra mondiale, Zelensky ha dichiarato di aspettarsi che l’Unione Europea approvi presto ulteriori sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Mosca. Il presidente ucraino ha detto di aspettarsi inoltre che l’Ue revochi le restrizioni commerciali sulle importazioni di grano dall’Ucraina, dopo che il blocco commerciale ha messo in atto le misure in seguito alle rimostranze di Polonia, Ungheria, Romania, Slovacchia e Bulgaria. Zelensky ha dichiarato ai cronisti che le misure sono “dure” e “protezionistiche”. Il presidente ucraino ha aggiunto di puntare a una “valutazione positiva” dell’adesione dell’Ucraina all’Ue al vertice di giugno e ha ringraziato i Paesi europei per la promessa di un milione di proiettili d’artiglieria.

Alla parata del 9 maggio Putin dice che “in Ucraina c’è in gioco il futuro della Russia”

Alla parata del 9 maggio Putin dice che “in Ucraina c’è in gioco il futuro della Russia”Milano, 9 mag. (askanews) – Evento ridotto, tensione moltiplicata, ostentazione di forza che scopre debolezze: così la parata del 9 maggio sulla Piazza rossa a Mosca, mostrata dai canali di stato russi e dove il leader del Cremlino Vladimir Putin ha concluso il suo discorso equiparando i soldati russi che combattono nell’invasione dell’Ucraina alle forze sovietiche che contribuirono a sconfiggere i nazisti nella seconda guerra mondiale. “I nostri eroici antenati hanno dimostrato che non c’è niente di più potente e più forte della nostra unità”, ha dichiarato, aggiungendo che il futuro della Russia “dipende” dai soldati russi di oggi. “Non c’è cosa più importante ora del vostro combattere”, ha detto. Il tutto mentre, proprio dal fronte ucraino, in contemporanea il capo dei mercenari Evgenij Prigozhin tornava a criticare il ministero della Difesa russo e persino Gazprom.

Putin ha anche accusato l’Occidente di aver provocato la guerra in Ucraina, iniziata dalla Russia con l’invasione del 24 febbraio 2022. “La nazione ucraina è diventata ostaggio di un colpo di stato che ha portato a un regime criminale guidato dai suoi padroni occidentali. È diventata una pedina dei loro piani crudeli ed egoistici”, ha detto Putin rispolverando la retorica che vede Kiev come poco più che un “burattino” dell’Occidente, costantemente smentita dagli ucraini che negli ultimi tre decenni hanno cercato di allinearsi più strettamente con le istituzioni occidentali come l’Unione Europea e la NATO. Secondo il presidente russo la “vera guerra” è stata intrapresa contro Mosca. “Una vera guerra è stata scatenata contro la nostra madrepatria”, ha detto Putin davanti alle truppe schierate in piazza rossa, pronte per la sfilata in versione ridotta. Un solo carro armato a guidare la colonna meccanizzata: il T-34, il veicolo di epoca sovietica schierato dalla Russia durante la seconda guerra mondiale e ormai considerato un pezzo da museo. Nulla di moderno, come i T-90 e T-14. E niente sorvoli della piazza rossa: anche quest’anno come lo scorso anno nessun velivolo ha percorso lo spazio aereo, dal Museo di storia della Russia a San Basilio, come invece accadeva in passato. Un bis di assenza anche prevedibile, dopo l’apparizione sui social dei video di droni sul Cremlino lo scorso 3 maggio.

Sono invece sfilati i veicoli corazzati Tigr-M (utilizzati anche durante l’annessione della Crimea nel 2014) e VPK-Ural, ma il vero protagonista era il sistema di difesa aerea più all’avanguardia per il paese, l’S-400, e il sistema balistico intercontinentale Yars, che fa parte delle forze nucleari russe. Facendo riferimento alle 7 delegazioni straniere da Paesi ex sovietici a Mosca (tra le quali non compare ovviamente l’Ucraina), Putin ha anche parlato di “libero sviluppo di tutti i paesi e di tutti i popoli”. Per poi aggiungere: “Tutti i popoli dell’URSS hanno contribuito alla vittoria comune”. In realtà la presenza di capi di Stato come il bielorusso Aleksandr Lukashenko dimostra chiaramente chi sia veramente a usare gli altri stati come pedine. Ma la presenza dei 7 capi di stato è anche una voluta dimostrazione di Mosca: il messaggio sarebbe: a parte Kiev il fronte è coeso, seppure tra diversi distinguo. Il riferimento all’Urss di Putin è comunque notazione non marginale visto che da ieri dall’Ucraina – mentre prosegue la guerra – il presidente Volodymyr Zelensky ha posto una cesura netta rispetto al passato sovietico e ha deciso di celebrare il Giorno della Vittoria l’8 maggio, secondo un calendario più occidentale e ben sapendo che la data odierna del 9, dai russi è considerata sacra. L’unica concessione all’Ovest – che vuole dettare le “sue” regole – compiuta nel discorso di Putin è una parte della storia che difficilmente si può cancellare: “onoriamo chi della resistenza ha combattuto i nazisti, i soldati degli eserciti alleati di Stati Uniti, Gran Bretagna e altri paesi. Ricordiamo e onoriamo il memoria dei soldati cinesi nella loro battaglia contro il militarismo giapponese”. Putin ha suggerito che “l’esperienza della solidarietà” potrebbe essere una base per la costruzione di un “mondo multipolare”.

Sullo sfondo della parata del 9 maggio, tuttavia si staglia l’andamento della vera guerra, quella in Ucraina. E il costante rumore collaterale prodotto dal capo dei mercenari Wagner, Prigozhin che ha scelto il momento della parata – in genere assolo assoluto per Putin sul fronte mediatico – per rilasciare una dichiarazione in cui affermava che in realtà le truppe del Ministero della Difesa russo avevano abbandonato le posizioni intorno a Bakhmut. “Una delle unità del Ministero della Difesa è fuggita e ci ha scoperti, ma siamo riusciti a bloccarli, grazie a Dio”. A proposito di unità, forse non il migliore esempio. (di Cristina Giuliano)

Parata 9 maggio, Putin: in Ucraina futuro Russia in gioco

Parata 9 maggio, Putin: in Ucraina futuro Russia in giocoMilano, 9 mag. (askanews) – Evento ridotto, tensione moltiplicata, ostentazione di forza che scopre debolezze: così la parata del 9 maggio sulla Piazza rossa a Mosca, mostrata dai canali di stato russi e dove il leader del Cremlino Vladimir Putin ha concluso il suo discorso equiparando i soldati russi che combattono nell’invasione dell’Ucraina alle forze sovietiche che contribuirono a sconfiggere i nazisti nella seconda guerra mondiale. “I nostri eroici antenati hanno dimostrato che non c’è niente di più potente e più forte della nostra unità”, ha dichiarato, aggiungendo che il futuro della Russia “dipende” dai soldati russi di oggi. “Non c’è cosa più importante ora del vostro combattere”, ha detto. Il tutto mentre, proprio dal fronte ucraino, in contemporanea il capo dei mercenari Evgenij Prigozhin tornava a criticare il ministero della Difesa russo e persino Gazprom.

Putin ha anche accusato l’Occidente di aver provocato la guerra in Ucraina, iniziata dalla Russia con l’invasione del 24 febbraio 2022. “La nazione ucraina è diventata ostaggio di un colpo di stato che ha portato a un regime criminale guidato dai suoi padroni occidentali. È diventata una pedina dei loro piani crudeli ed egoistici”, ha detto Putin rispolverando la retorica che vede Kiev come poco più che un “burattino” dell’Occidente, costantemente smentita dagli ucraini che negli ultimi tre decenni hanno cercato di allinearsi più strettamente con le istituzioni occidentali come l’Unione Europea e la NATO. Secondo il presidente russo la “vera guerra” è stata intrapresa contro Mosca. “Una vera guerra è stata scatenata contro la nostra madrepatria”, ha detto Putin davanti alle truppe schierate in piazza rossa, pronte per la sfilata in versione ridotta.

Un solo carro armato a guidare la colonna meccanizzata: il T-34, il veicolo di epoca sovietica schierato dalla Russia durante la seconda guerra mondiale e ormai considerato un pezzo da museo. Nulla di moderno, come i T-90 e T-14. E niente sorvoli della piazza rossa: anche quest’anno come lo scorso anno nessun velivolo ha percorso lo spazio aereo, dal Museo di storia della Russia a San Basilio, come invece accadeva in passato. Un bis di assenza anche prevedibile, dopo l’apparizione sui social dei video di droni sul Cremlino lo scorso 3 maggio. Sono invece sfilati i veicoli corazzati Tigr-M (utilizzati anche durante l’annessione della Crimea nel 2014) e VPK-Ural, ma il vero protagonista era il sistema di difesa aerea più all’avanguardia per il paese, l’S-400, e il sistema balistico intercontinentale Yars, che fa parte delle forze nucleari russe.

Facendo riferimento alle 7 delegazioni straniere da Paesi ex sovietici a Mosca (tra le quali non compare ovviamente l’Ucraina), Putin ha anche parlato di “libero sviluppo di tutti i paesi e di tutti i popoli”. Per poi aggiungere: “Tutti i popoli dell’URSS hanno contribuito alla vittoria comune”. In realtà la presenza di capi di Stato come il bielorusso Aleksandr Lukashenko dimostra chiaramente chi sia veramente a usare gli altri stati come pedine. Ma la presenza dei 7 capi di stato è anche una voluta dimostrazione di Mosca: il messaggio sarebbe: a parte Kiev il fronte è coeso, seppure tra diversi distinguo. Il riferimento all’Urss di Putin è comunque notazione non marginale visto che da ieri dall’Ucraina – mentre prosegue la guerra – il presidente Volodymyr Zelensky ha posto una cesura netta rispetto al passato sovietico e ha deciso di celebrare il Giorno della Vittoria l’8 maggio, secondo un calendario più occidentale e ben sapendo che la data odierna del 9, dai russi è considerata sacra.

L’unica concessione all’Ovest – che vuole dettare le “sue” regole – compiuta nel discorso di Putin è una parte della storia che difficilmente si può cancellare: “onoriamo chi della resistenza ha combattuto i nazisti, i soldati degli eserciti alleati di Stati Uniti, Gran Bretagna e altri paesi. Ricordiamo e onoriamo il memoria dei soldati cinesi nella loro battaglia contro il militarismo giapponese”. Putin ha suggerito che “l’esperienza della solidarietà” potrebbe essere una base per la costruzione di un “mondo multipolare”. Sullo sfondo della parata del 9 maggio, tuttavia si staglia l’andamento della vera guerra, quella in Ucraina. E il costante rumore collaterale prodotto dal capo dei mercenari Wagner, Prigozhin che ha scelto il momento della parata – in genere assolo assoluto per Putin sul fronte mediatico – per rilasciare una dichiarazione in cui affermava che in realtà le truppe del Ministero della Difesa russo avevano abbandonato le posizioni intorno a Bakhmut. “Una delle unità del Ministero della Difesa è fuggita e ci ha scoperti, ma siamo riusciti a bloccarli, grazie a Dio”. A proposito di unità, forse non il migliore esempio.

Guterres: al momento non vedo le condizioni per negoziati di pace in Ucraina

Guterres: al momento non vedo le condizioni per negoziati di pace in UcrainaRoma, 9 mag. (askanews) – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ritiene che al momento non ci siano le condizioni per un accordo di pace tra Russia e Ucraina perché “entrambe le parti sono convinte di poter vincere” la guerra.

In un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo El País, Guterres si è detto pessimista sulla capacità dell’Unione europea e delle Nazioni Unite di mediare la fine del conflitto scatenato dall’invasione della Russia nel febbraio dello scorso anno. “Sfortunatamente, non credo che al momento siano possibili negoziati di pace”, ha detto. “Entrambe le parti sono convinte di poter vincere. Questa invasione russa è stata contro il diritto internazionale e contro la Carta delle Nazioni Unite, ma non vedo che la Russia sia disposta a ritirarsi dai territori che sta occupando in questo momento e penso che l’Ucraina stia sperando di riconquistarli”, ha insistito il leader dell’Onu. Guterres ha quindi precisato che le Nazioni Unite stanno invece facendo il possibile “per avere un dialogo con entrambe le parti per risolvere problemi concreti”, come le esportazioni di grano ucraino e le esportazioni russe di cibo e fertilizzanti.

Il segretario generale ha inoltre minimizzato le speranze di una mediazione cinese o brasiliana per porre fine alle ostilità. “Ho già detto che i negoziati di pace non avranno luogo al momento”, ha commentato. “Ma spero che lo faranno in futuro. Si parlava di un’offensiva invernale russa e di un’offensiva ucraina in primavera; è chiaro che entrambe le parti sono completamente coinvolte nella guerra”, ha concluso.

Putin: contro di noi scatenata una vera guerra

Putin: contro di noi scatenata una vera guerraMilano, 9 mag. (askanews) – “In una svolta decisiva contro la nostra Patria, è stata nuovamente scatenata una vera guerra”. Lo ha detto Vladimir Putin dalla tribuna d’onore circondato dai veterani della II guerra mondiale, alla parata del 9 maggio sulla piazza rossa. “Abbiamo respinto il terrorismo internazionale, proteggeremo anche gli abitanti del Donbass” ha detto. Per poi aggiungere: “proprio come la stragrande maggioranza delle persone sul pianeta, vogliamo vedere un futuro pacifico, libero e stabile. Crediamo che qualsiasi ideologia di superiorità sia intrinsecamente, disgustosamente criminale e mortale. Tuttavia, le élite globaliste occidentali affermeranno ancora la loro esclusività” provocando “conflitti sanguinosi e colpi di stato”. L’Ucraina è finita “ostaggio di un colpo di Stato” e “moneta di scambio in mano all’Occidente”, ha dichiarato Putin. I Paesi occidentali “vogliono distruggere qualsiasi centro di sviluppo sovrano”, ha aggiunto. Citando “tutta una serie di Paesi”, il presidente russo ha sostenuto che “il loro obiettivo, e qui non c’è nulla di nuovo, è ottenere il collasso e la distruzione del nostro Paese, cancellare i risultati della Seconda guerra mondiale, infrangere deninitivamente il sistema di sicurezza globale e il diritto internazionale e soffocare qualsiasi centro sovrano di sviluppo”, ha detto Putin alla Victory Parade. L’Occidente, ha accusato Putin, perseguendo il mantenimento di una egemonia, “scatena sanguinosi conflitti, sparge i semi della russofobia” e vuole “dettare le sue regole a tutte le nazioni”. Quindi ha salutato “tutti coloro che stanno combattendo per la Russia sul campo di battaglia” Vladimir Putin dalla tribuna d’onore circondato dai veterani della II guerra mondiale. “Per chi è ora al posto di combattimento in guerra” ha detto. Per poi aggiungere: “i nostri eroici antenati hanno dimostrato che non c’è niente di più forte, potente e affidabile della nostra unità, non c’è niente di più forte al mondo del nostro amore per la patria. Alla Russia, alle nostre forze armate, alla vittoria”, ha scandito, durante la diretta trasmessa in streaming dal primo canale russo.

Poi facendo riferimento alle 7 delegazioni straniere da Paesi ex sovietici (tra le quali non compare ovviamente l’Ucraina), presenti oggi alle celebrazioni a Mosca, ha parlato di “libero sviluppo di tutti i paesi e di tutti i popoli”. Per poi aggiungere: “è molto importante che i leader dei paesi della Comunità degli Stati indipendenti si siano riuniti oggi qui a Mosca, lo vedo come un atteggiamento di gratitudine nei confronti dell’impresa dei nostri antenati, hanno combattuto insieme e vinto insieme. Tutti i popoli dell’URSS hanno contribuito alla vittoria comune”. Da ieri dall’Ucraina – mentre prosegue la guerra – il presidente Volodymyr Zelensky ha posto una cesura netta rispetto al passato sovietico e ha deciso di celebrare il Giorno della Vittoria l’8 maggio, secondo un calendario più occidentale e ben sapendo che la data del 9 per i russi è considerata sacra.

Parata del 9 maggio a Mosca tra nostalgia di Stalin e la guerra in Ucraina

Parata del 9 maggio a Mosca tra nostalgia di Stalin e la guerra in UcrainaMilano, 9 mag. (askanews) – I canali tv russi hanno da ore iniziato la linea diretta per la parata militare del 9 maggio a Mosca, il giorno più importante del calendario russo sotto la presidenza di Vladimir Putin, che ha usato il trionfo sovietico del 1945 sulla Germania nazista anche come un mezzo propagandistico per giustificare l’invasione dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, dopo l’annessione della Crimea nel marzo 2014.

Il Primo canale della tv russa, come intro alla parata ha mostrato una serie di servizi compresa un’intervista in studio a Vyacheslav Nikonov politico, politologo e nipote di Vyacheslav Molotov (ministro degli esteri sovietico sotto Joseph Stalin) e di Polina Zhemchuzhina (politica sovietica, vittima di repressione sotto Stalin). Tra gli intervistati sulla Piazza Rossa c’era pure un recente “eroe dell’operazione speciale” russa (la guerra in Ucraina) Bagaudin Alyev definito dalla giornalista del Primo canale così: “molto timido, ma ha già ricevuto l’ordine del Coraggio”. “Io spero che presto ci sia ancora un’altra festa della vittoria” ha detto il militare in un russo zoppicante, con accento daghestano. Nonostante le tante parate annullate in centri urbani vicino al confine ucraino e anche in Siberia, nelle principali città come a Mosca la parata si svolgerà. Tra i protagonisti della parata di San Pietroburgo, secondo il Primo canale, anche un carro armato T-34 che entrò a Berlino, definito “simbolo della nostra resistenza”.

La parata nella Piazza Rossa di Mosca tradizionalmente comincia con i rintocchi dell’orologio della Torre Spasskaja che batte le ore 10 (locali, le 9 in Italia). Di prassi, 15 minuti più tardi prende la parola Putin, dopo l’ingresso della bandiera di stato della Federazione Russa e dello stendardo della vittoria e dopo che il ministro della difesa russo e il comandante della parata, passano in rassegna le truppe. Nel momento in cui entrano le bandiere, la voce fuoricampo che accompagna l’intera parata, ricorda l’ingresso a Berlino dei soldati sovietici.

Tajani: l’archeologia italiana all’estero è una spinta per il Paese

Tajani: l’archeologia italiana all’estero è una spinta per il PaeseRoma, 9 mag. (askanews) – “La ricerca archeologica rappresenta uno strumento fondamentale della nostra diplomazia culturale, un asset strategico per sviluppare i rapporti bilaterali e contribuire alla conoscenza reciproca”. E’ quanto scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un intervento sul Messaggero, nel giorno in cui si celebra la prima Giornata dell’archeologia italiana all’estero, alla presenza dei 184 direttori delle Missioni archeologiche, antropologiche ed etnologiche italiane sostenute dalla Farnesina all’estero.

“Promuovere una cooperazione culturale sempre più stretta con i Paesi del nostro estero vicino è una strategia vincente che sta già dando i suoi frutti, grazie auna crescente collaborazione tra Governi, università, ricercatori e aziende impegnateneicampi dell’archeologia, del restauro e della conservazione, eche vogliamo consolidare ulteriormente”, sottolinea il ministro. “Quest’azione”, prosegue Tajani, “del resto, si inserisce perfettamente nel quadro della più ampia strategia promossa dal Governo per far tornare l’Italia protagonista, soprattutto nel bacino del Mediterraneo, culla della nostra civiltà e area in cui si definiscono gli interessi primari della nostra politica estera”.

“La sfida per il futuro”, conclude il ministro, “è migliorare il nostro primato in ambito culturale, e affermarlo nel mondo, con il sempre più convinto sostegno mio personale e di tutte le strutture del Ministero degli Affari Esteri”.

Zuckerberg: “Ho vinto medaglie in un torneo di jiu-jitsu”

Zuckerberg: “Ho vinto medaglie in un torneo di jiu-jitsu”Roma, 9 mag. (askanews) – Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha delle vinto medaglie d’oro e argento in un torneo di jiu-jitsu: a rivelarlo è stato lo stesso miliardario in un post su Instagram, in cui ha spigato di aver preso parte a un torneo svoltosi il 6 maggio a Redwood City, in California, in cui ha gareggiato per la “Guerrilla jiu-jitsu team”.

“Ho gareggiato nel mio primo torneo di jiu-jitsu e vinto alcune medaglie per la Guerrilla jiu-jitsu team. Grazie a Dave Camrillo per avermi allenato!”, ha scritto il 38enne patron di Meta nel post.

Il NY Times riceverà da Google 100 milioni di Usd su 3 anni

Il NY Times riceverà da Google 100 milioni di Usd su 3 anniRoma, 9 mag. (askanews) – Il New York Times riceverà da Google circa 100 milioni di dollari in tre anni come parte di un ampio accordo che consente ad Alphabet (la società madre di Google) di utilizzare contenuti del prestigioso quotidiano newyorchese su alcune sue piattaforme. A riferlo è il Wall Street Journal, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters.

L’accordo includerebbe la partecipazione del NY Times al Google News Showcase, un prodotto ch* e utilizza a pagamento i contenuti dei media su Google News e altre piattaforme di del colosso informatico.