M.O., Unifil in Libano: oggi non ci sono incendi vicino nostre basiMilano, 29 ott. (askanews) – La forza di pace dell’Onu Unifil dice che “al momento non ci sono incendi vicino alle nostre basi”. Lo riferisce Andrea Tenenti, il portavoce della base contattato da askanews, per verificare fonti libanesi che parlavano di una serie di incendi divampati nella zona di Naqoura e di Ayta Shaab che ci sono stati, ma nei giorni scorsi. Mentre gli scontri a fuoco continuano sporadicamente lungo la Linea Blu da tre settimane.
Il portavoce conferma il ferimento di un ufficiale nepalese delle forze internazionali, riferito dall’agenzia di stampa nazionale libanese (Nna).
Ucraina, Lukashenko incontra Lavrov: tornare a tavolo trattativeMilano, 29 ott. (askanews) – “L’importante è che venga ordinato uno stop”. Mantre divampa la guerra in Medio oriente, viene da Minsk l’appello a fermare finalmente quella in Ucraina e avviare negoziati seri. Nel conflitto in Ucraina ci sono “molti problemi” da entrambe le parti e la situazione è generalmente bloccata: nessuno può fare nulla in particolare per rafforzare la propria posizione o fare progressi, afferma il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko, secondo l’agenzia di stampa statale BelTA. “Dobbiamo sederci al tavolo delle trattative e raggiungere un accordo”, dice Lukashenko in un video di domande e risposte pubblicato sul sito web di BelTA.
Lukashenko è alleato del presidente russo Vladimir Putin, ancora più stretto da quando i soldati russi hanno attaccato l’Ucraina dal territorio bielorusso nel febbraio 2022. Durante un incontro ieri con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov a Minsk, il presidente bielorusso Lukashenko ha annunciato l’intenzione di avere presto una conversazione telefonica con il presidente della Russia, riferisce BelTA.
All’inizio dell’incontro Lavrov ha portato i saluti di Putin al presidente della Bielorussia. Questa settimana, le forze russe hanno effettuato estesi attacchi vicino alla città di Avdijivka a Donetsk. Perdono molti soldati, ma nel complesso c’è poco movimento sul fronte.
M.O., Israele “amplia” le operazioni di terra a GazaMilano, 29 ott. (askanews) – Le forze di difesa israeliane affermano che aerei da combattimento hanno colpito circa 450 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza ieri. Durante la notte i militari hanno anche ampliato le operazioni di terra nella Striscia di Gaza, con l’ingresso di ulteriori forze. “Nell’ultimo giorno gli aerei da guerra dell’IDF hanno attaccato oltre 450 obiettivi militari dell’organizzazione terroristica Hamas in tutta la Striscia di Gaza, tra cui quartier generali militari, posti di osservazione e postazioni di tiro anticarro dell’organizzazione terroristica”, scrive l’esercito israeliano su Twitter.
Secondo l’Idf, gli obiettivi includevano centri di comando di Hamas, posti di osservazione e posizioni di lancio di missili guidati anticarro, riportano i media israeliani. L’esercito israeliano afferma che le truppe di terra hanno colpito cellule terroristiche di Hamas e le squadre che preparavano attacchi missilistici: gli aerei sono stati diretti anche su altri obiettivi, siti appartenenti al gruppo terroristico. Gli attacchi sono avvenuti “nell’ambito dell’ampliamento dell’attività delle forze di terra” si legge.
L’Idf sempre su X ha riferito che un ufficiale è stato gravemente ferito durante la notte da un colpo di mortaio. L’ufficiale è stato colpito nel nord di Gaza, e un altro soldato è stato ferito moderatamente durante un combattimento con i terroristi.
M.O., Gantz attacca Netanyahu su critiche a intelligence IsraeleMilano, 29 ott. (askanews) – L’ex capo di stato maggiore israeliano e leader di Unità nazionale Benny Gantz ha postato oggi su X, ex Twitter, chiedendo al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di ritirare la sua dichiarazione di ieri sera contro le agenzie di sicurezza e di smettere di occuparsi della questione. “Il Primo Ministro deve ritirare la sua dichiarazione di ieri sera e smettere di affrontare la questione” ha scritto. “Ho detto ieri che un pesante fardello grava sulle spalle dei capi delle forze di sicurezza per quello che è stato e sarà, questa mattina vorrei chiarire: siamo tutti con voi e dietro di voi, l’intera società israeliana porta il peso” ha aggiunto.
Ha anche sottolineato che “quando siamo in guerra, la leadership deve mostrare responsabilità, decidere di fare le cose giuste e rafforzare le forze in modo che possano realizzare ciò che chiediamo loro. Qualsiasi altra azione o dichiarazione danneggia la capacità delle persone di resistenza e la loro forza”. Ieri sera Netanyahu ha affermato di non aver ricevuto alcun avvertimento sulle intenzioni di Hamas di iniziare una guerra contro Israele, e ha incolpato le agenzie di sicurezza – in particolare nominando il capo dell’intelligence militare dell’IDF Aharon Haliva e il capo dello Shin Bet Ronen Bar – per il fallimento che ha portato all’attacco del 7 ottobre.
Gaza, Netanyahu: sarà una guerra lunga e difficileRoma, 28 ott. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che la guerra contro Hamas sarà “lunga e difficile” parlando oggi in una conferenza stampa trasmessa in diretta, nella quale ha annunciato che la guerra è entrata nella sua “seconda fase”, con un’operazione sul terreno.
“Sarà una guerra lunga e difficile”, ha detto Netanyahu, il quale ha però assicurato che “distruggeremo Hamas e Gaza non tornerà a essere quello che è stata”. Hamas è – ha detto ancora – “contro l’intera civiltà occidentale, vogliono riportarci al medioevo”. Netanyahu ha inoltre respinto le accuse di crimini di guerra nei confronti dei soldati israeliani, che oggi tra l’altro sono state lanciate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan davanti a una folla di centinaia di migliaia di turchi a Istanbul.
“Accusare i nostri soldati di crimini di guerra è ipocrita”, ha detto il primo ministro israeliano. “Abbiamo l’esercito più morale al mondo”, ha continuato, accusando Hamas di aver commesso “crimini contro l’umanità” e di usare “il loro stesso popolo come scudo umano”. Per quanto riguarda la vicenda degli ostaggi nelle mani di Hamas, Netanyahu ha assicurato che l’operazione di terra ha tra gli obiettivi anche quello di liberarli.
Il premier ha incontrato oggi dei rappresentanti delle famiglie, i quali hanno chiesto di trovare un accordo per riportare i loro cari a casa. Ma il primo ministro ha detto che l’azione per sradicare Hamas e lo sforzo per liberare gli ostaggi non sono in contraddizione. Intanto, oggi il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar ha offerto il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani detenuti a Gaza in cambio della liberazione di tutti i prigionieri di Hamas nelle carceri israeliane.
Erdogan ha detto che Israele a Gaza commette crimi di guerra
Roma, 28 ott. (askanews) – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha guidato oggi una massiccia manifestazione filo-palestinese a Istanbul e ha accusato Israele di star commettendo “crimini di guerra” a Gaza.
Di fronte a centinaia di migliaia di sostenitori, secondo quanto riporta al Arabiya, il presidente turco ha ripetuto la sua affermazione secondo la quale Hamas non è un’organizzazione terroristica ha puntato il dito contro Israele: “”Israele commette apertamente crimini di guerra da 22 giorni, ma i leader occidentali non possono nemmeno chiedere a Israele un cessate il fuoco, per non parlare di reagire”.
Erdogan parlava di fronte a una folla enorme che sventolava bandiere turche e palesitnesi.
“”Diremo al mondo intero che Israele è un criminale di guerra. Ci stiamo preparando per questo. Dichiareremo Israele un criminale di guerra”, ha detto ancora il leader turco in un discorso durato un’ora.
Guterres torna a chiedere il cessate-il-fuoco a GazaRoma, 28 ott. (askanews) – Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha ribadito oggi la richiesta di un “cessate-il-fuoco umanitario immediato” a Gaza e del rilascuio incondizionato degli ostaggi presi da Hamas nel suo attacco a Israele del 7 ottobre.
“Ribadisco – ha scritto su X (ex Twitter) il numero uno delle Nazioni unite – il mio appello per un cessate il fuoco umanitario immediato, insieme al rilascio incondizionato degli ostaggi e alla consegna di aiuti di livello corrispondente ai drammatici bisogni della popolazione di Gaza, dove una catastrofe umanitaria si sta svolgendo davanti ai nostri occhi”.
Meloni: il lavoro sulla manovra è concluso, confido in un ok rapidoAcqualagna (Pesaro), 28 ott. (askanews) – Quello sulla manovra “e’ un lavoro che abbiamo sostanzialmente concluso. Lunedì arriva in Parlamento, non è stata modifica rispetto ai saldi di bilancio approvati in Cdm, siamo pronti a proceder”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando con i giornalisti ad Acqualagna spiegando di “confidare di approvarla in tempi rapidi per dare un segnale di serietà da parte dell’Italia”.
“Siamo preoccupati” per quanto sta avvenendo in Medioriente, con gli ultimi sviluppi, “ma portiamo avanti un lavoro certosino, quotidiano, con molto equilibrio”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando con i giornalisti ad Acqualagna.
In Iran è morta Armita Garawand, era stata arrestata perchè non indossava il veloRoma, 28 ott. (askanews) – La 16enne iraniana Armita Garawand, arrestata per non aver indossato il velo, è morta oggi dopo un mese di coma. Lo hanno annunciato i media locali.
“Armita Garawand, una studentessa che vive a Teheran, è morta un’ora fa dopo cure mediche intensive e 28 giorni di ricovero nel reparto di cure speciali”, ha annunciato l’agenzia Borna, affiliata al ministero della Gioventù e dello Sport. L’adolescente era stata arrestata nella metropolitana di Teheran perché non indossava il velo. Era cerebralmente morta. Le autorità hanno affermato che era stata vittima di un “calo di pressione” e hanno negato qualsiasi “alterco verbale o fisico”.L’agenzia locale Tasnim ha citato oggi il “parere ufficiale dei medici” secondo cui la ragazza avrebbe “subito una caduta con conseguenti danni cerebrali, seguita da continue convulsioni ed edema cerebrale, dopo un improvviso calo delle capacità motorie”.
Ma secondo le Ong, la studentessa liceale è rimasta gravemente ferita durante un “attacco” da parte dei membri della polizia morale, responsabili di far rispettare l’obbligo per le donne iraniane di indossare il velo in pubblico.
Le famiglie degli ostaggi chiedono un incontro con NetanyahuRoma, 28 ott. (askanews) – I media israeliani fra cui Haaretz, Ynet e The Times of Israel riportano che le famiglie degli ostaggi hanno chiesto di incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa, Yoav Gallant, e altri membri del gabinetto di guerra israeliano dopo “questa notte che è stata la peggiore di tutte le notti”, come si legge in un comunicato.Dopo una notte segnata da bombardamenti di intensità senza precedenti e da incursioni di terra israeliane nella Striscia di Gaza, le famiglie lamentano “l’ansia, la frustrazione e soprattutto l’enorme rabbia per cui nessun membro del gabinetto di guerra si è preso la briga di incontrare le famiglie dei rapiti per spiegare loro una cosa: se l’operazione di terra ha messo in pericolo la sicurezza dei 229 ostaggi di Hamas a Gaza”.