Fonti Ue: von der Leyen a Lampedusa con Meloni questo week-endBruxelles, 16 set. (askanews) – Fonti qualificate dell’Unione Europea da Bruxelles hanno confermato che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si recherà a Lampedusa insieme alla premier italiana Giorgia Meloni “probabilmente questo week-end”, senza fornire per ora ulteriori dettagli sul timing e sul programma della visita, nel quadro dell’attuale forte incremento degli arrivi di migranti nell’isola.
Meloni aveva annunciato ieri l’intezione di recarsi a Lampedusa insieme a von der Leyen “nelle prossime ore”, hanno ricordato le fonti Ue, e questo significa, hanno aggiunto, “probabilmente questo week-end”.
Tajani: sull’emergenza migranti serve un intervento Ue come con la missione SophiaRoma, 16 set. (askanews) – “L’emergenza immigrazione non possiamo affrontarla senza un forte sostegno dell’Europa e vista la situazione in Africa, Afghanistan e Siria serve un intervento che veda coinvolta tutta l’Ue, penso alla missione Sophia, con navi eurpee nel Mediterraneo che blocchi le partenze anche con accordi con i paesi di origine, e pensare a centri di trattenimento in attesa della verifica della loro posizione e accordi con i paesi di origine”. Lo dice il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine di una iniziativa del partito a Sulmona.
“La situazione è talmente complicata: servono investimenti, lotta al cambiamento climatico, e una presenza delle Nazioni Unite più forte in Africa – insiste il ministro – perchè se non si risolve il problema all’origine ci ritorveremo periodicamente una presenza forte di migranti nel 2050 l’Afica avrà tre miliardi di abitanti con situazione così grave dal punto di vista politico, poi si aggiunge il terremoto in Marocco e l’inondazione in Libia, la situazione è preoccupante ed è già esplosa. Serve un’azione molto più determinata, politica, accordi diplomatici, il governo sta facendo tutto ciò che è possibile ma il governo nazionale ma da solo non può farcela”.
Secondo l’intelligence inglese la Russia si prepara ad attaccare infrastrutture energetiche ucraineRoma, 16 set. (askanews) – La Russia potrebbe prepararsi ad attaccare nuovamente le infrastrutture energetiche dell’Ucraina quest’inverno. Lo sostiene il ministero della Difesa britannico nel suo consueto aggiornamento di intelligence.
Secondo Londra, da aprile i vertici militari di Mosca stanno probabilmente accumulando missili da crociera a lancio aereo (Alcm), che sono stati al centro dei suoi attacchi tra ottobre 2022 e marzo 2023. Il ministero della Difesa britannico ha aggiunto che dall’inizio della primavera sono stati lanciati meno Alcm e che i leader russi hanno sottolineato gli sforzi per aumentare il tasso di produzione di missili da crociera. “La Russia è quindi probabilmente in grado di generare una scorta significativa di Alcm”, ha dichiarato il ministero della Difesa britannico.
“C’è una possibilità realistica che la Russia concentri nuovamente queste armi contro obiettivi infrastrutturali ucraini durante l’inverno”. Lo scorso inverno, le forze russe hanno lanciato attacchi diffusi e ripetuti contro l’energia ucraina per privare i civili di calore, acqua e accesso ai servizi sanitari. Secondo Human Rights Watch, le temperature medie invernali in Ucraina sono di circa -3 gradi. E possono scendere fino a -20 gradi.
Attentati a Bruxelles: Mohamed Abrini condannato a 30 anniMilano, 15 set. (askanews) – Mohamed Abrini, uno dei terroristi coinvolti negli attacchi a Bruxelles del marzo 2016, è stato condannato a 30 anni di carcere dopo un processo durato nove mesi, secondo quanto riferiscono i media francesi, fra cui Le Figaro e France Presse.
L’uomo è accusato di aver accompagnato i due jihadisti morti negli attentati suicidi all’aeroporto di Bruxelles-Zaventem. Per quanto riguarda Salah Abdeslam, uno dei coimputati, la Corte d’Assise ha fatto riferimento a una precedente condanna a 20 anni pronunciata, sempre in Belgio, nel 2018 per una sparatoria con agenti di polizia nel marzo 2016 e non ha voluto imporre una pena aggiuntiva.
Entrambi, insieme con Osama Krayem, Ali El Haddad Asufi, Bilal El Makhoukhi et Oussama Atar, sono stati ritenuti dalla giustizia colpevoli degli attacchi terroristici del 2016 all’aeroporto di Bruxelles e alla stazione della metropolitana di Maelbeek, in cui morirono 32 persone.
Putin replica a Blinken: Ucraina balli l’hopak, non il tangoMilano, 15 set. (askanews) – Il leader del Cremlino replica al titolare del dipartimento di stato americano Antony Blinken, giocando sulle parole che il capo della diplomazia americana aveva pronunciato in merito alla pace in Ucraina: “A ballare il tango bisogna essere in due”. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che gli americani “non sanno ballare questo tango”, criticando Washington per il presunto utilizzo di sanzioni economiche, restrizioni finanziarie e minacce di forza militare per raggiungere i propri obiettivi sulla scena globale.
Sempre commentando la dichiarazione di Blinken sui negoziati di pace tra Russia e Ucraina, Putin ha parlato delle relazioni internazionali come se fossero una danza, ma non aveva in mente il tango nominato da Blinken evidentemente. “Penso che per l’Ucraina sia importante non dimenticare l’hopak (danza tradizionale ucraina, molto veloce e di origini antiche, ndr): questo è importante, altrimenti balleranno sempre al ritmo di qualcun altro, e molto probabilmente tutti dovranno ballare in un modo o nell’altro come una signora o, nella migliore delle ipotesi, una donna cosacca”, ha detto Putin, con chiara ironia, dopo i negoziati con il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, commentando ai giornalisti la dichiarazione del segretario di Stato americano e alludendo alla necessità per l’Ucraina di mantenere la propria indipendenza dalle influenze esterne. “Per quanto riguarda gli americani, loro stessi non sanno ballare, ovviamente il tango è meraviglioso, musica straordinaria e movimenti meravigliosi, ma gli Stati Uniti stanno cercando di risolvere tutto da una posizione di forza o con l’aiuto di sanzioni economiche o restrizioni finanziarie, la minaccia dell’uso della forza militare o l’uso della stessa. Loro stessi cercano di insegnare a qualcuno, ma loro stessi non sanno come farlo o semplicemente non vogliono”, ha continuato Putin.
Poi ha ribadito che la Russia non si è mai rifiutata di negoziare. “Pertanto, se l’altra parte vuole, dovrebbe dirlo direttamente”, ha aggiunto. A sua volta, Lukashenko ha affermato che gli Stati Uniti stavano ordinando all’Ucraina di non ballare il “tango” con la Russia e “pertanto, non hanno motivo di incolpare gli altri”, ha detto. Blinken aveva affermato di ritenere che l’Ucraina sia pronta a negoziare con la Russia se la parte russa mostrerà il suo interesse per la diplomazia. “Per ballare il tango bisogna essere in due”, ha detto Blinken. “E finora non vediamo alcuna indicazione che Vladimir Putin abbia qualche interesse in una diplomazia significativa. Se lo farà, penso che gli ucraini saranno i primi a impegnarsi, e noi saremo subito dietro di loro. Tutti vogliono che questa guerra finisca, ma deve finire in termini giusti e durevoli che riflettano la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”.
Commentando la dichiarazione di Blinken, nei giorni scorsi il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha negato l’affermazione secondo cui Mosca era impreparata ai negoziati. Secondo lui, la Russia “parla costantemente, per bocca del presidente Putin, della sua disponibilità a condurre tali negoziati”. “Ho letto questa dichiarazione. Strano, davvero”, gli ha fatto eco il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Gli Stati Uniti hanno lavorato per continuare la loro pressione su Mosca, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, attraverso ulteriori sanzioni, mentre quest’estate sono emerse crepe nell’economia e nella società russa a causa della guerra e delle sanzioni – senza precedenti – decise dagli Stati Uniti e i suoi alleati occidentali.
Giovedì, l’amministrazione Biden ha annunciato la sua ultima tranche di sanzioni contro il Cremlino che prende di mira le élite russe che traggono profitto dalla guerra così come i settori critici per lo sforzo militare di Mosca. Inoltre, all’indomani dell’incontro tra Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un, gli Stati Uniti stanno prendendo di mira anche le élite e le famiglie coinvolte nell’approfondimento delle relazioni tra Russia e Corea del Nord. Gli Stati Uniti hanno messo in guardia su un accordo tra i due paesi che potrebbe fornire armi alla Russia in cambio di tecnologia missilistica balistica.
TikTok multata per violazione della privacy dei minoriNew York, 15 set. (askanews) – La popolare app di condivisione video TikTok è stata multata per 345 milioni di euro, ovvero circa 368 milioni di dollari, dalla Commissione irlandese per la protezione dei dati che agisce per conto della Ue, poichè non è riuscita a proteggere la privacy dei bambini. La Commissione ha rilevato che le politiche messe in atto dalla piattaforma erano inadeguate, poichè prevedono l’impostazione predefinita degli account dei bambini come pubbliche e non sono in grado di fornire sufficiente trasparenza sulle regole per gli utenti. Il regolatore ha anche considerato l’impostazione “Family Pairing” di TikTok come non abbastanza rigorosa, poichè consentiva a utenti maggiorenni, che non potevano essere verificato come genitore o tutore, di associarsi all’account del minore per abilitare messaggi diretti. Inoltre TikTok “spingeva gli utenti a scegliere opzioni più invasive della privacy durante il processo di registrazione”. TikTok ha risposto dicendo che ha reso privati tutti gli account per gli utenti di età compresa tra 13 e 15 anni per impostazione predefinita nel gennaio 2021.
Meta presenta “Genitori Connessi”, campagna sulla sicurezza online dei minoriRoma, 15 set. (askanews) – Meta ha presentato “Genitori Connessi”, una campagna pensata per parlare ai genitori e agli educatori dell’importanza dell’uso responsabile dei social da parte degli adolescenti. In un’epoca in cui le piattaforme digitali sono diventate parte integrante della vita quotidiana, soprattutto dei più giovani, spiega una nota, genitori ed educatori si trovano di fronte alla grande sfida di guidare gli adolescenti a un utilizzo sano e responsabile di questi strumenti, pur non essendo loro nativi digitali. L’obiettivo di “Genitori Connessi” è sensibilizzare gli adulti sull’argomento e, al tempo stesso, fornire loro gli strumenti necessari per affrontare queste sfide, avvicinarsi agli adolescenti, comprendere le loro esperienze e guidarli verso un’esperienza positiva e sicura online.
Come parte di questa iniziativa, Meta ha selezionato 13 figure influenti, tra genitori, educatori ed esperti, che si faranno portavoce di temi importanti riguardanti l’uso dei social da parte dei più giovani. Tra loro, la giornalista e conduttrice Francesca Barra, il conduttore radiofonico Diego Passoni, la conduttrice televisiva Adriana Volpe, l’attrice Nicoletta Romanoff, la modella Marica Pellegrinelli e l’attore, scrittore e insegnante Andrea Maggi. C’è chi ha fatto dell’ironia e della comicità una professione, come Germano Lanzoni e il duo Mammadimerda, composto da Francesca Fiore e Sarah Malnerich. Fanno parte della rosa anche diverse esperte, come Tata Francesca, counselor familiare, insegnante e scrittrice, la pedagogista e divulgatrice Silvia Marchetti e Claudia Denti, fondatrice di Genitore Informato. Non poteva mancare poi chi ha fatto della tecnologia un vero e proprio lavoro, scegliendo i social e il web per condividere la sua conoscenza: è il caso di Andrea Galeazzi, divulgatore ed esperto di tutto ciò che è digitale e tech. E ancora, c’è chi ha scelto Facebook e Instagram per raccontare la vita da genitore con le gioie e le difficoltà che ne derivano, come Silvio Petta, fondatore della community italiana Superpapà. I “Genitori Connessi” si sono interrogati sul loro ruolo di guide e di educatori in ambito digitale e hanno scelto di aderire al progetto di Meta per dare un contributo concreto alle attività di sensibilizzazione delle famiglie sui temi e della sicurezza e del benessere online dei loro figli.
In qualità di ambassador, i “Genitori Connessi” hanno partecipato a una giornata di formazione, organizzata da Meta, per approfondire strumenti fondamentali come la supervisione genitori, annunciata a settembre ’22, e le numerose funzioni messe a disposizione dalla piattaforma per mitigare la pressione sociale, tutelare le interazioni e promuovere un uso positivo di Instagram da parte dei più giovani. Tutti strumenti che i genitori devono conoscere al meglio per poter essere d’aiuto ai loro figli. La formazione ha inoltre previsto una sessione guidata da Ivano Zoppi, pedagogista e segretario di Fondazione Carolina, per confrontarsi su come instaurare un dialogo efficace con i minori. Nei prossimi mesi, Meta lavorerà a stretto contatto con i “Genitori Connessi” per trasferire queste conoscenze e sensibilizzare un numero sempre più grande di adulti sull’argomento. “Abbiamo sviluppato oltre 30 strumenti per guidare le persone, soprattutto i ragazzi, verso un uso consapevole delle nostre piattaforme, ma sappiamo che un utilizzo sano e corretto dei social passa anche dalla conoscenza del mezzo ed è per questo che abbiamo deciso di incrementare gli sforzi nell’educazione alla sicurezza online da parte di chi per i ragazzi è già una guida nella vita di tutti i giorni”, spiega Laura Bononcini, Public Policy Director di Meta per il Sud Europa. “Con questa iniziativa desideriamo incentivare un dialogo costruttivo tra genitori, esperti e figure influenti per creare consapevolezza in materia e promuovere il benessere dei più giovani”.
In occasione delle campagna, Meta ha creato una breve guida a Instagram con una sintesi degli strumenti più importanti dedicati alle famiglie per un uso sicuro e consapevole della piattaforma, mentre dal 2022 è disponibile anche il Centro per le famiglie, uno spazio che permette di accedere a risorse utili fornite dagli esperti che possono essere utilizzate per sostenere i giovani e che coinvolgono gli adulti nell’esperienza online dei ragazzi.
Venice Glass Week: tra Tintoretto e i fiori di perle di vetroVenezia, 15 set. (askanews) – Il confronto con la grande pittura veneziana e la riscoperta di una antica tecnica di lavorazione: sono due delle storie raccontate dalla Venice Glass Week, la settimana del vetro che ha portato in molti luoghi della città mostre ed eventi. La prima che vogliamo raccontare ci porta alla Scala Contarini del Bovolo, luogo affascinante e avvolgente nel cui giardino, è andata in scena anche una performance, sempre legata al tema del vetro. Ma a colpire è soprattutto il lavoro di Michela Cattai, che ha realizzato delle sculture per dialogare con Tintoretto nella mostra “In chiaroscuro”. “Mi sento molto piccola – ha detto l’artista ad askanews – ma l’idea era quella di entrare dentro un dipinto di Tintoretto, questo bozzetto per il Paradiso di Palazzo Ducale, e trovare una connessione con i lavori in vetro, soprattutto per quella che è l’identità di Tintoretto, con i suoi scuri e con i suoi fumi”.
i lavori in vetro sembrano stare nel mondo del Tintoretto, sembrano avere la stessa natura sfuggente dei dipinti. “È molto pittorico – ha aggiunto Cattai – sia per il colore e anche per la tecnica del chiaroscuro”. Spostandoci a Mestre, nella biblioteca civica VEZ è allestita la mostra “Fiori di vetro”, che accosta il lavoro di Benedetta Gaggia e Minako Shimonagase, artiste che lavorano con piccole perle di vetro, le conterie. Cristina Beltrami, co-curatrice della mostra: “Sono decisamente due casi straordinari per la capacità virtuosistica e tecnica di questa lavorazione. E l’idea era quella di mostrare due personalità diverse, due maniere di rapportarsi a questa antica tecnica che si sta andando perdendo, mentre invece nell’Ottocento, in particolare alle fine dell’Ottocento a Venezia era estremamente diffusa”.
Perché uno messaggi di fondo della Venice Glass Week è proprio quello di voler calare nella contemporaneità un’arte che a Venezia vive da secoli, ma che oggi guarda anche al domani.
Hunter Biden, il figlio del presidene Usa, incriminato per tre capi di imputazioneRoma, 14 set. (askanews) – I procuratori federali hanno incriminato Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti Joe. È quanto emerge – come riferiscono Nbc e i principali media del Paese – dai documenti del tribunale.
Biden è stato incriminato presso la corte federale del Delaware per tre capi d’accusa legati al possesso di una pistola sotto effetto di stupefacenti. Due capi d’accusa sono legati al fatto che Biden avrebbe presentato un modulo in cui dichiarava di non fare uso di droghe illegali al momento dell’acquisto di un revolver Colt Cobra nell’ottobre 2018. Il terzo capo d’accusa sostiene che abbia posseduto un’arma da fuoco mentre faceva uso di stupefacenti.
a storica incriminazione contro il figlio di un presidente in carica arriva dopo che un accordo di patteggiamento che avrebbe potuto mettere fine a un’indagine lunga anni su Hunter Biden è naufragato e proprio mentre i repubblicani della Camera hanno lanciato un’indagine di impeachment nel tentativo di richiedere i registri bancari e altri documenti del presidente e di suo figlio. Il caso è supervisionato dal consulente speciale David Weiss, che ha anche diretto l’indagine. Il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland ha nominato Weiss consulente speciale ad agosto, quando le trattative sulle accuse fiscali e sulle armi sono fallite.
L’indagine di Weiss è stata avviata nel 2018, l’anno prima che Joe Biden annunciasse la sua candidatura alla Casa Bianca, secondo una fonte che ha familiarità con l’inchiesta, e si è concentrata sulle finanze del giovane Biden.
Lagarde spiega perché la Bce ha rialzato i tassi (anche se alcuni governatori avrebbero preferito una pausa)Roma, 14 set. (askanews) – La Banca centrale europea ha nuovamente alzato i tassi di interesse di riferimento dell’eurozona, di 0,25 punti percentuali. Si tratta del decimo aumento consecutivo da quando, nel luglio dello scorso anno, l’istituzione ha avviato la sua manovra di aumenti in risposta all’elevata inflazione. Inflazione le cui stime per il 2023 sono state riviste al rialzo: i tecnici dell’istituzione pronosticano 5,6% nel 2023.
“L’inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato. Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine. Ha per questo deciso oggi di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della Bce”, lo ha ribadito la presidente della Bce, Christine Lagarde nella conferenza stampa al seguito del Consiglio direttivo. Anche se “alcuni governatori avrebbero preferito una pausa”. Con una contrazione dello 0,8% su base annua negli ultimi tre mei, nell’area euro i prestiti bancari alle famiglie hanno segnato il calo più forte dal lancio della valuta unica, ha segnalato la presidente della Bce.
Lagarde ha poi spiegato come è arrivata la decisione: il Consiglio direttivo della Bce di oggi ha condiviso analisi e previsioni su crescita economica e inflazione, ma sulle decisioni riguardo ai tassi di interesse “alcuni membri non hanno raggiunto le stesse conclusioni: alcuni governatori avrebbero preferito fare una pausa e riservarsi future decisioni quando ci fosse più certezza in base al trascorrere del tempo”. E, alla fine “c’è stata una solida maggioranza per concordare con la decisione” di aumentare ancora i tassi, ha riferito la presidente della Bce nella conferenza stampa al seguito del Consiglio direttivo. Da notare che in riferimento alla maggioranza a favore del rialzo dei tassi Lagarde ha utilizzato l’aggettivo “solida” invece di quello “ampia” o “molto ampia” usato in altre occasioni.
I tassi aumenteranno ancora, oppure la soglia è stata raggiunta? Sui tassi di interesse alla Bce “non possiamo ancora dire che siamo al picco”, tuttavia “il focus” delle decisioni di politica monetaria per le prossime decisioni “sarà probabilmente più sulla durata” del mantenimento dei tassi a livelli restrittivi, ha voluto puntualizzare la presidente Christine Lagarde, ripetutamente interpellata sui segnali di possibile raggiungimento del picco sui tassi inviati oggi dall’istituzione. “Non abbiamo discusso quanto sia il concetto di abbastanza a lungo’”, sul mantenimento dei tassi a livelli restrittivi “perché dipenderà dai dati. Quello che vogliamo fare – ha spiegato – è continuare essere legati ai dati e mettere alla prova le nostre valutazioni, rispetto alle future previsioni, con la determinazione di raggiungere il 2% di inflazione in maniera tempestiva. Non stiamo dicendo che siamo al picco, il focus (dei tassi restrittivi) – ha aggiunto – sarà probabilmente più sulla durata, ma non possiamo ancora dire che siamo al picco”.