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Wang Yi: un sano e stabile rapporto Cina-Ue farà crescere entrambi

Wang Yi: un sano e stabile rapporto Cina-Ue farà crescere entrambiRoma, 7 mar. (askanews) – Un “sano e stabile” rapporto tra la Cina e l’Unione europea farà crescere “entrambe le parti” e contribuirà a un futuro più luminoso per il mondo. L’ha affermato oggi il ministro degli Esteri cinese Wang Yi nella conferenza stampa sulla politica estera nell’ambito delle annuali “Due Sessioni”.


“In mezzo secolo di relazioni Cina-Ue, l’asset più prezioso è il rispetto reciproco, la spinta più potente è il reciproco beneficio, il più grande consenso unificante è il multilateralismo e la definizione più accurata è partnership”, ha affermato il capo della diplomazia cinese. “Una sana e stabile relazione Cina-Ue – ha proseguito – farà crescere entrambe le parti e renderà il mondo più luminoso. Cina e Ue hanno capacità e saggezza per crescere assieme per altri promettenti 50 anni”.

Vertice Ue, Costa: pronti alla sfida sulla difesa e il sostegno a Kiev

Vertice Ue, Costa: pronti alla sfida sulla difesa e il sostegno a KievBruxelles, 7 mar. (askanews) – “Questo è un momento memorabile per l’Europa: oggi abbiamo dimostrato che l’Unione europea è pronta alla sfida, costruendo l’Ue della difesa ed ergendosi spalla a spalla con l’Ucraina. Perché alla fine, ciò che tutti noi vogliamo, meritiamo e per cui lavoriamo è la pace, e la sicurezza”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, durante la conferenza stampa al termine del vertice straordinario di Bruxelles, sintetizzando l’esito della discussione tra i capi di Stato e di governo.


Costa ha anche spiegato in modo efficace la messa nell’angolo dell’Ungheria, che non ha voluto firmare il testo del Consiglio europeo sull’Ucraina, facendo mancare l’unanimità necessaria per le conclusioni formali e costringendo gli altri governi a sottoscrivere un testo a 26, che comunque esprime chiaramente la loro posizione. Tra i Ventisette, ha detto Costa rispondendo a un giornalista in spagnolo “tutti vogliono la pace; la differenza è che 26 paesi credono al percorso per la pace attraverso il rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina. L’Ungheria si è isolata da questo consenso, ed è rimasta sola. Un paese isolato non crea una divisione. I Ventisei continuano uniti, con una posizione comune, e continueranno ad appoggiare l’Ucraina, come abbiamo fatto dal primo giorno, il 24 febbraio 2022. E così continueremo”, ha assicurato il presidente del Consiglio europeo.


Rispondendo a una domanda su quanto questa divisione possa indebolire l’Europa, Costa, ha ricordato che comunque che dal 2022 l’Ue è stata in grado di approvare 16 pacchetti di sanzioni contro la Russia.

Vertice Ue, von der Leyen: entro 20 marzo proposte ReArm Europe

Vertice Ue, von der Leyen: entro 20 marzo proposte ReArm EuropeBruxelles, 7 mar. (askanews) – La Commissione europea presenterà entro il prossimo Consiglio europeo, del 20 e 21 marzo, le sue proposte dettagliate già preannunciate con il piano “ReArm Europe” per il finanziamento degli investimenti e facilitare gli acquisti congiunti e la cooperazione tra gli Stati membri allo scopo di rafforzare il settore della difesa europea. Lo ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio europeo straordinario di Bruxelles dedicato alla Difesa Ue e all’Ucraina.


Von der Leyen ha annunciato anche che la Commissione presenterà più tardi un “Omnibus” (una proposta con modifiche di più atti legislativi comunitari) per la semplificazione degli oneri amministrativi e burocratici nel settore della Difesa, e ha confermato che il 19 marzo verrà presentato l’atteso “Libro bianco”, sempre sul settore della Difesa.

Vertice Ue, conclusioni su difesa, dichiarazione a 26 su Ucraina

Vertice Ue, conclusioni su difesa, dichiarazione a 26 su UcrainaBruxelles, 6 mar. (askanews) – Il Consiglio europeo “sottolinea che l’Europa deve diventare più sovrana, più responsabile della propria difesa e meglio equipaggiata per agire e affrontare autonomamente le sfide e le minacce immediate e future, con un approccio a 360°. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e le sue ripercussioni sulla sicurezza europea e globale in un ambiente in evoluzione costituiscono una sfida esistenziale per l’Unione europea”. Inizia così il lungo testo ufficiale, dedicato alla Difesa, delle conclusioni del vertice straordinario dei capi di Stato e di governo, che è stato approvato all’unanimità.


Nelle conclusioni sono accolte con favore le proposte della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (“ReArm Europe”) sul finanziamento degli investimenti e sulla facilitazione degli acquisti congiunti e della cooperazione tra gli Stati membri allo scopo di rafforzare il settore della difesa europea. La Commissione viene invitata anche “a proporre fonti di finanziamento aggiuntive per la difesa a livello dell’Ue, anche mediante ulteriori possibilità e incentivi offerti a tutti gli Stati membri”. Sull’Ucraina, l’altro tema in agenda, il Consiglio europeo non è riuscito invece a superare il veto del premier ungherese Viktor Orban, e ha perciò pubblicato un testo “fortemente sostenuto da 26 capi di Stato e di governo”, invece delle conclusioni formali, che richiedono l’unanimità. Nel testo a 26, dopo aver ricordato lo scambio di opinioni avuto oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, si ricorda innanzitutto come l’Ue abbia “sostenuto fin dall’inizio l’Ucraina nell’esercizio del suo intrinseco diritto all’autodifesa contro la guerra di aggressione su vasta scala della Russia, e continuerà – si assicura – a sostenere l’Ucraina e il suo popolo”.


“Il Consiglio europeo – continua il testo, nonostante il disaccordo di Orban – ribadisce il suo continuo e incrollabile sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale”. “La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha implicazioni più ampie per la sicurezza europea e internazionale. Fin dall’inizio della guerra, l’Unione europea e i suoi Stati membri, insieme ai loro partner e alleati, hanno sottolineato la necessità di porvi fine attraverso una pace complessiva, giusta e duratura basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Il Consiglio europeo accoglie con favore tutti gli sforzi volti a raggiungere tale pace”, si legge ancora nel testo approvato a 26.


In vista del “nuovo slancio per i negoziati” che dovrebbero portare a questa pace, continua il testo, “il Consiglio europeo sottolinea l’importanza dei seguenti principi: a) non possono esserci negoziati sull’Ucraina senza l’Ucraina; b) non possono esserci negoziati che incidano sulla sicurezza europea senza il coinvolgimento dell’Europa. La sicurezza dell’Ucraina, dell’Europa, transatlantica e globale sono interconnesse; c) qualsiasi tregua o cessate il fuoco può aver luogo solo come parte del processo che porta a un accordo di pace complessivo; d) qualsiasi accordo di questo tipo deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l’Ucraina che contribuiscano a scoraggiare future aggressioni russe; e) la pace deve rispettare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”. Inoltre, la dichiarazione a 26 afferma che “il Consiglio europeo sottolinea il diritto intrinseco dell’Ucraina di scegliere il proprio destino, sulla base della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”, e assicura che “l’Unione europea intensificherà il sostegno agli sforzi di riforma dell’Ucraina nel suo percorso verso l’adesione all’Ue”.


L’altro paese che inizialmente si opponeva alle conclusioni sull’Ucraina, la Slovacchia del premier Robert Fico, è stato convinto ad appoggiare il testo a 26 con l’inserimento di un paragrafo che affronta specificamente la sua esigenza di assicurarsi gli approvvigionamenti di gas, messi a rischio dalle sanzioni contro la Russia. E’ il paragrafo 12 del testo, in cui si legge che “il Consiglio europeo invita la Commissione, la Slovacchia e l’Ucraina a intensificare gli sforzi per trovare soluzioni praticabili alla questione del transito del gas, tenendo conto delle preoccupazioni sollevate dalla Slovacchia”.

Difesa, Crosetto: rapporto tra Italia e Turchia sempre più centrale

Difesa, Crosetto: rapporto tra Italia e Turchia sempre più centraleRoma, 6 mar. (askanews) – “In un mondo che sta cambiando molto velocemente, il rapporto tra Italia e Turchia è destinato a divenire sempre più centrale. State anticipando, dal punto di vista industriale, il futuro scenario geopolitico. Anche per questo, esprimo grande soddisfazione per la firma dell’odierno accordo tra Leonardo e Baykar Technologies, due eccellenze dell’industria della difesa, che uniscono le loro competenze per sviluppare tecnologie ‘unmanned’. Questa partnership rappresenta un passo significativo verso innovazione e cooperazione internazionale, consolidando la posizione dell’Italia nel settore difesa e sicurezza. La creazione di una Joint Venture con sede in Italia è un’importante opportunità per rafforzare capacità operative e tecnologiche del nostro Paese, contribuendo alla sicurezza globale e al progresso tecnologico.” Così su X il ministro della Difesa Guido Crosetto, in merito al Memorandum of Understanding (MoU) sottoscritto oggi tra Leonardo e Baykar per lo sviluppo di tecnologie “unmanned”.

Ucraina, Russia respinge ipotesi di tregua parziale. Putin: non rinunceremo a ciò che è nostro

Ucraina, Russia respinge ipotesi di tregua parziale. Putin: non rinunceremo a ciò che è nostroRoma, 6 mar. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin, secondo le agenzie di stampa di Mosca, ha dichiarato che la Russia ha bisogno di una pace in Ucraina che garantisca il suo sviluppo stabile. “Abbiamo bisogno di scegliere per noi stessi una versione della pace che ci si addica e che garantisca la pace per il nostro Paese in una prospettiva storica di lungo termine. Non ci serve nulla di straniero, ma non rinunceremo a ciò che è nostro”, ha affermato il presidente russo. “E abbiamo bisogno – ha continuato – di un’opzione che assicuri lo sviluppo stabile del nostro Paese in condizioni di pace e sicurezza”, aggiungendo che la Russia non cederà a nessuno nel conflitto ucraino.


Il ministero degli Esteri russo, inoltre, ha affermato oggi che un cessate il fuoco parziale e provvisorio in Ucraina, suggerito in particolare da Parigi e Kiev, sarebbe “assolutamente inaccettabile”. “Sono necessari accordi solidi per una soluzione definitiva”, ha affermato la portavoce della diplomazia russa Maria Zakharova, giudicando qualsiasi forma di breve pausa che consenta una “riorganizzazione” delle truppe come “assolutamente inaccettabile, perché porterà esattamente al risultato opposto”.

Ue, von der Leyen: l’Europa fronteggia un pericolo, deve potersi difendere

Ue, von der Leyen: l’Europa fronteggia un pericolo, deve potersi difendereBruxelles, 6 mar. (askanews) – “In tempi straordinari abbiamo bisogno di misure speciali. L’Europa fronteggia un pericolo chiaro e immediato e deve essere in grado di proteggere e difendere se stessa e mettere l’Ucraina in condizione di proteggersi e arrivare a una pace giusta e duratura”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, in una dichiarazione prima del Consiglio europeo straordinario con il presidente Antonio Costa e il leader ucraino Volodymyr Zelensky.


“Questo – ha aggiunto – è il motivo per cui presento oggi il piano ReArm Europe che assicura fino a 800 mld per investimenti in difesa”. “Grazie a Volodymyr Zelensky, è molto importante restare insieme. L’Ucraina è parte della famiglia europea”, ha aggiunto, garantendo il sostegno dell’Ue a Kiev “fino a quando ci sarà bisogno”. La presidente della Commissione europea ha sottolineato che il piano per riarmare l’Europa include investimenti nell’industria della difesa ucraina e il finanziamento delle forniture di armi a Kiev.


“ReArm Europe fornirà fino a 800 miliardi di euro (863,2 miliardi di dollari) per investimenti nella difesa, dà agli stati membri spazio fiscale per investire nella difesa, dà agli stati membri la possibilità di investire nell’industria della difesa ucraina o di procurarsi capacità militari che vanno direttamente all’Ucraina”, ha detto von der Leyen ai giornalisti prima del Consiglio europeo speciale a Bruxelles. L’Europa è in pericolo, quindi armerà l’Ucraina, ha aggiunto Von der Leyen.

Ucraina, Zelensky: grazie all’Ue per il forte sostegno, non siamo soli

Ucraina, Zelensky: grazie all’Ue per il forte sostegno, non siamo soliBruxelles, 6 mar. (askanews) – “Grazie a tutti i leader europei per il forte sostegno dall’inizio della guerra, sentiamo di non essere soli”. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, arrivando al Consiglio europeo straordinario.


“E’ una grande decisione” il piano ReArm Europe per incrementare “la sicurezza europea” e il sostegno all’Ucraina, ha aggiunto. Zelensky è stato accolto dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, con il quali è rimasto a colloquio.

von der Leyen: Europa fronteggia pericolo, deve potersi difendere

von der Leyen: Europa fronteggia pericolo, deve potersi difendereBruxelles, 6 mar. (askanews) – “In tempi straordinari abbiamo bisogno di misure speciali. L’Europa fronteggia un pericolo chiaro e immediato e deve essere in grado di proteggere e difendere se stessa e mettere l’Ucraina in condizione di proteggersi e arrivare a una pace giusta e duratura”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, in una dichiarazione prima del Consiglio europeo straordinario con il presidente Antonio Costa e il leader ucraino Volodymyr Zelensky.


“Questo – ha aggiunto – è il motivo per cui presento oggi il piano ReArm Europe che assicura fino a 800 mld per investimenti in difesa”. “Grazie a Volodymyr Zelensky, è molto importante restare insieme. L’Ucraina è parte della famiglia europea”, ha aggiunto, garantendo il sostegno dell’Ue a Kiev “fino a quando ci sarà bisogno”.

Mosca: da Macron minaccia nucleare alla Russia. No a truppe europee in Ucraina

Mosca: da Macron minaccia nucleare alla Russia. No a truppe europee in UcrainaRoma, 6 mar. (askanews) – Il possibile utilizzo di armi nucleari evocato dal presidente francese Emmanuel Macron costituisce una minaccia: lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, le cui dichiarazioni sono state riportate dalle agenzie di stampa russe. “Se lui (Macron) ci considera una minaccia, convoca una riunione dei capi di stato maggiore dei paesi europei e della Gran Bretagna, dice che è necessario usare armi nucleari, si prepara a usare armi nucleari contro la Russia, questa è, ovviamente, una minaccia”, ha commentato. Nel suo discorso televisivo al Paese di ieri Macron aveva di fatto accusato la Russia di essere una “minaccia” per l’Europa e affermato di essere disposto a mettere lo scudo nucleare francese a difesa dell’intera Unione Europea. “Macron dichiara periodicamente con orgoglio che chiamerà sicuramente Putin e parlerà con lui. Può farlo, nessuno glielo proibisce. Al contrario, il presidente sottolinea costantemente la sua apertura ai contatti con tutti i suoi colleghi. E riguardo a queste accuse, francamente, poco sagge rivolte alla Russia di preparare una guerra contro l’Europa e la Francia, Putin le ha ripetutamente definite deliranti, assurde. È assolutamente chiaro a qualsiasi persona sana di mente che la Russia non ne ha bisogno”, ha detto. La Russia – ha aggiunto Lavrov – è disposta a un “dialogo franco” per risolvere il conflitto in Ucraina.


“Siamo pronti per un dialogo franco che tenga conto delle cause profonde di questo conflitto, tra cui ovviamente la sicurezza della Federazione Russa, e che garantisca che la Nato non continuerà a voler inglobare l’Ucraina come un territorio che verrebbe poi utilizzato per creare una minaccia permanente alla Federazione Russa”, ha proseguito. Ma, in ogni caso, la Russia considererebbe la presenza di truppe europee in Ucraina come equivalenti alla presenza della Nato. Secondo Lavrov la discussione sulla possibilità di schierare dei peacekeeper europei “ha un obbiettivo apertamente ostile”. Oggi anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov è intervenuto, affermato che il discorso del presidente francese Emmanuel Macron dà l’impressione che la Francia stia cercando di continuare la guerra e, inoltre, nelle sue parole traspare una retorica nucleare.


Il 5 marzo Macron ha dichiarato che la Russia è diventata una minaccia per la Francia e l’Europa e ha chiesto un dibattito sull’uso delle armi nucleari francesi per difendere l’intera UE, sottolineando che gli Stati Uniti hanno cambiato posizione sull’Ucraina e sul ruolo guida di Washington nella NATO. “Se leggete il discorso di Macron, avete la sensazione che la Francia stia davvero cercando una continuazione della guerra. Inoltre, la Francia è pronta a usare le sue armi nucleari per scopi di sicurezza e così via. Questa è già una tale retorica nucleare, una tale pretesa di leadership nucleare in Europa, cioè, è molto, molto conflittuale”, ha detto Peskov ai giornalisti.


Peskov, inoltre, ha sottolineato di concordare con il Segretario di Stato americano Marco Rubio sul fatto che è giunto il momento di porre fine al conflitto ucraino. Rubio ha riconosciuto di recente che il conflitto in Ucraina è una guerra per procura tra due potenze nucleari, la Russia e gli Stati Uniti, e ha sottolineato che questo confronto, ormai in stallo, deve finire. “Sì, siamo d’accordo che è giunto il momento di porre fine a questo conflitto e a questa guerra”, ha detto Peskov ai giornalisti.


Il portavoce ha ricordato che Mosca ha sempre visto questo conflitto come uno scontro tra la Russia e l’Occidente collettivo, in cui gli Stati Uniti svolgono un ruolo centrale. “Il Paese leader dell’Occidente collettivo sono gli Stati Uniti, quindi ciò è del tutto coerente con la posizione che il nostro presidente e il nostro ministro degli Esteri hanno espresso in più occasioni”, ha aggiunto.