Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Stop ai negoziati sugli ostaggi, le famiglie chiedono un incontro con Netanyahu

Stop ai negoziati sugli ostaggi, le famiglie chiedono un incontro con NetanyahuRoma, 2 dic. (askanews) – I negoziatori israeliani, che stavano proseguendo i negoziati in Qatar per una nuova tregua con i palestinesi di Hamas nella Striscia di Gaza, sono tornati in Israele perché il dialogo è “arrivato a un’impasse”. Lo ha dichiarato l’ufficio del primo ministro israeliano. Questa mattina, i bombardamenti israeliani e il lancio di razzi palestinesi sono ripresi dopo una settimana di tregua e di scambi di ostaggi e prigionieri.

Intanto, le famiglie degli ostaggi tenuti a Gaza, tra cui molti di quelli liberati negli ultimi giorni, chiedono di incontrare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Una dichiarazione del forum per le famiglie dice che vogliono l’incontro “stasera” dopo che una settimana di tregua volta a recuperare gli ostaggi è terminata a causa delle violazioni di Hamas e Israele ha annunciato che si ritirerà dai colloqui. “La fine del cessate il fuoco e la ripresa dei combattimenti obbligano a dare un aggiornamento immediato alle famiglie degli ostaggi”, si legge nel forum. “Gli ostaggi ritornati chiedono di incontrare stasera il primo ministro e i membri del gabinetto di guerra, insieme a tutte le famiglie di coloro che rimangono in ostaggio”.

In Giappone è allerta tsunami dopo il terremoto nelle Filippine

In Giappone è allerta tsunami dopo il terremoto nelle FilippineMilano, 2 dic. (askanews) – È allerta tsunami per la costa pacifica del Giappone occidentale, dopo il forte terremoto che ha colpito le Filippine. Lo ha reso noto l’Agenzia meteorologica giapponese, come si può vedere anche dalla mappa usata per evidenziare le zone di criticità.

Oggi un forte terremoto ha colpito l’isola di Mindanao nelle Filippine. Il terremoto ha una magnitudo di circa 7,6, afferma il Centro sismologico europeo e mediterraneo EMSC. Secondo il centro, il terremoto è partito ad una profondità di 63 chilometri.

Il sistema di allarme tsunami americano afferma che vi è una maggiore possibilità che uno tsunami si verifichi nella regione dopo il terremoto. Finora non si hanno informazioni sui danni causati dal sisma. Si prevede che le onde causate dal sisma raggiungeranno la costa prima della mezzanotte ora locale, cioè prima delle 17 italiane.

Le onde arriveranno un po’ più tardi sulle coste del Giappone.

La centrale di Zaporizhzhia è stata sull’orlo della catastrofe nucleare

La centrale di Zaporizhzhia è stata sull’orlo della catastrofe nucleareRoma, 2 dic. (askanews) – La centrale ucraina di Zaporizhzhia, controllata dai russi, è stata “sull’orlo di un incidente nucleare” nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 dicembre, a causa di un’interruzione temporanea dell’alimentazione. Lo ha denunciato l’operatore nucleare ucraino Energoatom. “Ieri sera si è verificato un blackout totale nella centrale di Zaporizhzhia”, ha scritto Energoatom su Telegram, aggiungendo che l’energia è stata ripristinata poche ore dopo. “Le forze di occupazione (russe) non si preoccupano della sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia”, ha accusato il presidente dell’operatore, Petro Kotin.

Raid aereo di Israele fa una strage al campo profughi di Jabalia

Raid aereo di Israele fa una strage al campo profughi di JabaliaRoma, 2 dic. (askanews) – Più di 100 persone sono state uccise in un raid aereo israeliano contro un’abitazione nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Safa. Nell’edificio si erano rifugiate famiglie e sfollati, ha aggiunto l’agenzia di stampa. Il 7 ottobre, il movimento integralista palestinese Hamas ha lanciato un attacco missilistico su larga scala contro Israele dalla Striscia di Gaza e ha violato il confine. Israele ha lanciato attacchi di rappresaglia e ha ordinato il blocco totale di Gaza, tagliando le forniture di acqua, cibo e carburante. Il 27 ottobre, Israele ha lanciato un’incursione di terra nella Striscia di Gaza con l’obiettivo dichiarato di eliminare i combattenti di Hamas e salvare gli ostaggi. La scorsa settimana, il Qatar ha mediato un accordo tra Israele e Hamas per una tregua temporanea e lo scambio di alcuni prigionieri e ostaggi, oltre alla fornitura di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. La tregua è stata prorogata più volte, ma venerdì 1 dicembre l’esercito israeliano ha ripreso i combattimenti contro Hamas nella Striscia di Gaza, affermando che il gruppo aveva violato la pausa umanitaria aprendo il fuoco sul territorio israeliano.

Morti e feriti nei raid di Israele a Gaza

Morti e feriti nei raid di Israele a GazaRoma, 2 dic. (askanews) – Sono 240 le persone uccise nella Striscia di Gaza dalla fine della tregua nei combattimenti tra Hamas e Israele. Lo ha denunciato il governo dell’enclave guidato proprio dal movimento integralista palestinese. Altre 650 persone sono rimaste ferite in “centinaia di attacchi aerei, bombardamenti di artiglieria e navali in tutta la Striscia di Gaza”, ha dichiarato in una nota, aggiungendo che le forze israeliane hanno “preso di mira in particolare Khan Yunis, dove decine di case sono state distrutte con gli abitanti all’interno”.

Israele vuole creare delle “zone cuscinetto” a Gaza

Israele vuole creare delle “zone cuscinetto” a GazaRoma, 1 dic. (askanews) – Israele ha informato diversi stati arabi della sua intenzione di creare zone cuscinetto all’interno della Striscia di Gaza per prevenire futuri attacchi. Lo hanno dichiarato all’agenzia di stampa Reuters fonti egiziane e regionali. Secondo le tre fonti, Israele ha condiviso i piani con i vicini, Egitto e Giordania, oltre che con gli Emirati Arabi Uniti, che hanno normalizzato le relazioni con Israele nel 2020. Hanno inoltre sottolineato che l’Arabia Saudita, che non ha legami ufficiali con Israele e che ha interrotto un processo di normalizzazione sotto l’egida degli Stati Uniti dopo lo scoppio della guerra a Gaza il 7 ottobre, è stata informata. Le fonti non hanno specificato come le informazioni siano giunte a Riad, che ufficialmente non ha canali di comunicazione diretti con Israele. Secondo le fonti, anche la Turchia, Paese non arabo, è stata informata.

Tesoro Usa, Sanzioni a compagnie trasporto di petrolio russo

Tesoro Usa, Sanzioni a compagnie trasporto di petrolio russoNew York, 1 dic. (askanews) – Il dipartimento del Tesoro statunitense ha imposto, venerdì, sanzioni a tre compagnie navali che trasportavano petrolio russo al prezzo di 70 dollari al barile, violando il price cap di 60 dollari al barile, imposto a Mosca a seguito della guerra in Ucraina.

Le navi NS Champion, Viktor Bakaev e HS Atlantica sono state accusate di aver violato le sanzioni decise dalla coalizione internazionale di paesi (la Price Cap Coalition), tra cui il G7, l’Unione Europea e l’Australia, che hanno accettato di vietare l’importazione di petrolio greggio e prodotti petroliferi originari della Federazione Russa. Le società Sterling Shipping Incorporated e Streymoy Shipping Limited, proprietarie rispettivamente della NS Champion e della Viktor Bakaev, hanno sede negli Emirati Arabi Uniti e tutti i loro beni negli Usa saranno congelati. Stesso destino per HS Atlantica Limited, proprietaria di HS Atlantica che ha sede in Liberia.

E’ tornata la pioggia di bombe su Gaza

E’ tornata la pioggia di bombe su GazaRoma, 1 dic. (askanews) – Dalla fine della tregua tra Israele e Hamas, questa mattina, almeno 109 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti delle Idf (Forze di difesa israeliane) nella Striscia di Gaza. Lo ha indicato Ashraf al Qidreh, portavoce del ministero della Sanità dell’enclave palestinese controllata dal gruppo estremista palestinese Hamas. Qidreh ha inoltre parlato di “centinaia di feriti nell’aggressione israeliana”. Secondo i giornalisti della France Presse, i feriti si stanno riversando negli ospedali straripanti della Striscia di Gaza, dove i residenti si stanno anche precipitando a donare il sangue. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito “oltre 200 obiettivi terroristici” a Gaza da quando le ostilità sono riprese questa mattina, dopo una settimana di tregua.

Un cittadino russo-italiano è stato fermato per “terrorismo” in Russia

Un cittadino russo-italiano è stato fermato per “terrorismo” in RussiaMilano, 1 dic. (askanews) – Un residente di Ryazan “nato nel 1988, con cittadinanza russa e italiana”, e “reclutato dall’intelligence militare ucraina”, è stato fermato per aver commesso “attacchi terroristici”. Lo ha riferito alla Ria Novosti il Centro relazioni con il pubblico dell’FSB russo e il servizio stampa del comitato investigativo russo.

Come ha riferito il comitato investigativo, nel prossimo futuro sarà accusato in un procedimento penale per l’esplosione di un treno merci, ai sensi della parte 2 dell’art. 205 (attentato terroristico) e comma 3 dell’art. 222.1 (acquisizione illegale, detenzione esplosivi o ordigni esplosivi) del codice penale della Federazione Russa. “Si stanno adottando misure per verificare il suo coinvolgimento in altri attacchi terroristici e sabotaggi su istruzioni dei servizi speciali ucraini”, ha osservato l’FSB. Secondo il comitato investigativo, il sospettato è stato identificato durante un’indagine penale sulla detonazione di un ordigno esplosivo improvvisato l’11 novembre 2023 sulla sezione Rybnoye – Checkpoint nella regione di Ryazan, quando 15 vagoni di un treno merci in transito si sono ribaltati.

“Secondo la testimonianza del detenuto, nel febbraio 2023 a Istanbul, è stato reclutato da un dipendente della direzione principale dell’intelligence del Ministero della difesa ucraino, dopo di che ha seguito un addestramento al sabotaggio a Jekabpils (Lettonia) con la partecipazione diretta delle forze armate lettoni servizi speciali e nel marzo 2023 sono tornati a Ryazan”, ha osservato l’FSB.

L’Iran lascia la Cop28 per protesta sulla presenza di Israele

L’Iran lascia la Cop28 per protesta sulla presenza di IsraeleRoma, 1 dic. (askanews) – La delegazione iraniana guidata dal ministro dell’Energia, Ali Akbar Mehrabian, ha abbandonato i lavori della conferenza sul clima Onu, Cop28, in corso a Dubai, in segno di protesta contro la presenza di rappresentanti israeliani e la ripresa delle operazioni militari nella Striscia di Gaza. Lo riporta l’emittente iraniana Press Tv.

Teheran considera la presenza di Israele al summit “contraria agli obiettivi di questa conferenza e lascia la sede della conferenza in segno di protesta”, ha detto il ministro. Già ieri i media iraniani avevano annunciato che il presidente Ebrahim Raisi non avrebbe participato ai lavori della Cop28 per protestare contro l’invito rivolto dagli Emirati arabi uniti al presidente israeliano, Isaac Herzog, presente al vertice.