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Accordo tra gli sherpa al G20 sul linguaggio da usare per la guerra in Ucraina nella dichiarazione finale

Accordo tra gli sherpa al G20 sul linguaggio da usare per la guerra in Ucraina nella dichiarazione finaleRoma, 9 set. (askanews) – Gli sherpa del G20 avrebbero raggiunto un compromesso sul linguaggio da adottare nella dichiarazione finale del vertice di Nuova Delhi riguardo alla guerra in Ucraina. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg, spiegando che l’accordo consentirebbe di superare le differenze tra la Russia e il resto del Gruppo che avevano minacciato di far deragliare le speranze di un comunicato congiunto al termine dei lavori.

La formulazione, secondo quanto spiegato da persone a conoscenza del dossier, sarebbe sostanzialmente simile a quella concordata al vertice dello scorso anno a Bali, in Indonesia. Tale formulazione, si conclude, deve ancora essere approvata dai leader del G20, ma il via libera è considerato probabile.

Il linguaggio di compromesso contenuto nel comunicato del G20 consentirebbe a tutte le parti di rivendicare un successo, secondo quanto riferisce Bloomberg. La differenza principale nel testo concordato quest’anno, rispetto a quello di Bali, è l’eliminazione della maggior parte delle frasi che esprimevano opinioni divergenti su questioni come le sanzioni e la condanna diretta della guerra della Russia. Diversi sono invece i riferimenti ai principi delle Nazioni Unite.

La frase del testo di Bali secondo cui “la maggior parte dei membri ha condannato fermamente la guerra” non è ripetuta nella bozza di quest’anno, che invece evidenzia aree di accordo, ad esempio sui principi della Carta delle Nazioni Unite contro l’uso della forza e a favore dell’integrità territoriale. La nuova bozza, aggiunge l’agenzia, accoglie con favore anche gli sforzi per raggiungere una “pace globale, giusta e duratura in Ucraina”.

Sisma in Marocco, Tajani: circa 200 italiani nella zona di Marrakech, per ora non risultano vittime tra di loro

Sisma in Marocco, Tajani: circa 200 italiani nella zona di Marrakech, per ora non risultano vittime tra di loroRoma, 9 set. (askanews) – “Al momento non abbiamo notizie di italiani feriti”, “né vittime”, “quindi le cose per i nostri connazionali potrebbero essere andate in modo migliore rispetto ai tanti marocchini purtroppo deceduti”. Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a La7.

Il ministro ha spiegato che “circa 200 italiani erano al momento delle scosse in quella parte del Marocco” colpita dal sisma, l’area di Marrakech. “Ambasciata e consolati si sono subito mobilitati, dall’Unità di crisi sono stati inviati messaggi a tutti gli italiani” nel Paese. Gli aeroporti nel Paese sono stati chiusi e potrebbero esserci difficoltà per il rientro in Italia dei nostri connazionali. “Vediamo se ci sarà una chiusura temporanea”, ha commentato il ministro. “In questo momento era importante contattare tutti gli italiani, cosa che è stata fatta. Seguiamo minuto per minuto l’evolversi della situazione”, ha aggiunto Tajani, ribadendo che “l’Italia è pronta a fare tutto ciò che serve per aiutare questo paese amico, così importante per la stabilità dell’area”.

Sisma in Marocco, quasi 300 morti: panico e devastazioni a Marrakech

Sisma in Marocco, quasi 300 morti: panico e devastazioni a MarrakechRoma, 9 set. (askanews) – Almeno 296 persone sono morte nel potente terremoto che ha devastato il Marocco questa notte, causando ingenti danni e seminando il panico a Marrakech e in diverse altre città, secondo un bilancio ufficiale provvisorio.

Il Centro nazionale per la ricerca scientifica e tecnica (CNRST) con sede a Rabat ha indicato che il terremoto ha avuto una magnitudo di 7 gradi della scala Richter e che il suo epicentro è stato individuato nella provincia di Al-Haouz, nel sud-ovest della città turistica di Marrakech. “Secondo un bilancio provvisorio, questo terremoto ha provocato la morte di 296 persone nelle province e nei comuni di Al-Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant”, ha affermato il ministero dell’Interno in un comunicato stampa. Secondo la stessa fonte, 153 persone sono rimaste ferite e ricoverate in ospedale.

I media marocchini hanno riferito che quello di questa notte è stato il terremoto più potente che abbia colpito il regno fino ad oggi. Le autorità “hanno mobilitato tutti i mezzi necessari per intervenire e venire in aiuto delle zone colpite dal disastro”, è stato aggiunto nella nota del ministero dell’Interno. Secondo le immagini circolate sui social network e alcune testimonianze, il terremoto ha causato danni ingenti in diverse città. In una località della provincia di Al-Haouz, epicentro del terremoto, una famiglia è rimasta intrappolata tra le macerie dopo che la loro casa è crollata, secondo quanto riportato dai media.

Oltre a Marrakech, il sisma è stato avvertito anche a Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira, seminando il panico tra la popolazione. Molte persone sono scese nelle strade di queste città, temendo il crollo delle loro case, secondo le immagini pubblicate sui social network. Parte di un minareto è crollato nella famosa piazza Jemaa el-Fna, cuore pulsante di Marrakech, lasciando ferite due persone.

Il centro trasfusionale regionale di Marrakech ha invitato i residenti a recarsi nei suoi locali per donare sangue per i feriti.

G20, Modi annuncia ingresso Unione africana come membro permanente

G20, Modi annuncia ingresso Unione africana come membro permanenteNuova Delhi, 9 set. (askanews) – L’Unione africana entra ufficialmente nel G20 come membro permanente.

Aprendo la prima sessione del summit a Nuova Delhi, il primo ministro indiano Narendra Modi ha invitato il presidente dell’Unione africana Azali Assoumani a prendere posto come membro permanente del G20. “L’India aveva proposto che l’Unione africana fosse membro permanente del G20. Credo che tutti noi siamo d’accordo con questa proposta”, ha detto Modi. L’annuncio è stato salutato dall’applauso dei leader.

“Felice che all’Unione africana sia stata concessa la piena adesione al G20. L’Ue è stata un convinto sostenitore di questa iniziativa e sono lieto di averla sostenuta fin dall’inizio con Macky Sall. Auspico una stretta collaborazione anche in questo ambito”, commenta il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Ucraina, Meloni: fiera delle scelte fatte dall’Italia

Ucraina, Meloni: fiera delle scelte fatte dall’ItaliaRoma, 8 set. (askanews) – “Credo che la voglia del popolo ucraino di difendere la propria libertà abbia sorpreso soprattutto chi ha invaso l’Ucraina”: lo ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana nell’ambito del festival del Corriere della Sera ‘Il Tempo delle Donne’ a Milano.

“Ritengo che abbia smentito con i fatti quelli che per interesse e propaganda dicevano che non avremmo dovuto aiutare l’Ucraina perché tanto era una battaglia persa, e non lo era. Le stesse persone che oggi ci dicono che non dovremmo aiutare l’Ucraina per evitare un’escalation”, ha continuato. “Sono fiera delle scelte fatte, dell’affidabilità dell’Italia, del modo in cui l’Italia ha affrontato questa stagione, questa guerra. Se oggi si può parlare di pace è perché oggi vi è un equilibrio sul campo, senza quello non avremmo avuto la possibilità di una pace”, ha concluso.

Zelensky: la superiorità aerea della Russia “ferma” la controffensiva

Zelensky: la superiorità aerea della Russia “ferma” la controffensivaRoma, 8 set. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riconosciuto oggi che la Russia, con la sua superiorità aerea, sta fermando la controffensiva ucraina, lamentandosi del rallentamento degli aiuti militari occidentali e delle sanzioni contro Mosca. “Se noi non siamo in cielo e la Russia si, ci impediscono di scendere dal cielo. Stanno fermando la nostra controffensiva”, ha affermato il presidente ucraino durante una conferenza a Kiev, denunciando inoltre “processi che stanno diventando sempre più complicati e lenti, quando si tratta di sanzioni o forniture di armi”.

 

Il G20 (forse) si divide per la menzione dell’Ucraina nella dichiarazione finale

Il G20 (forse) si divide per la menzione dell’Ucraina nella dichiarazione finaleNuova Delhi, 8 set. (askanews) – E’ “certo” che la dichiarazione finale del G20 menzionerà l’aggressione della Russia all’Ucraina, resta da vedere se sarà approvata con il formato a 20, a 19+1 o 18+2. E’ quanto affermano fonti diplomatiche, alla vigilia di un nuovo round del negoziato tra gli sherpa, che andrà avanti probabilmente tutta la notte.

Al G20 di Bali, ricordano le fonti, venne inserito il tema dell’aggressione in una dichiarazione approvata da tutti e 20 i partner. Adesso, però, c’è stato un “irrigidimento” della Russia (che al vertice partecipa con il ministro degli Esteri Sergej Lavrov), con la Cina che li ha “spalleggiati”. Però, sottolineano le fonti, l’India vuole che il G20 abbia successo e “farà di tutto per avere una dichiarazione consensuale”. Nella dichiarazione ci sarà anche un importante paragrafo sulla sicurezza alimentare e sull’importanza di una proroga dell’accordo sul grano.

Usa, scorte all’ingrosso -0,2% a luglio, peggio delle stime

Usa, scorte all’ingrosso -0,2% a luglio, peggio delle stimeNew York, 8 set. (askanews) – A luglio, le scorte di magazzino all’ingrosso negli Stati Uniti sono diminuite rispetto al mese precedente dello 0,2% a 902,3 miliardi di dollari, secondo i dati pubblicati dal dipartimento del Commercio. Le attese erano per un calo dello 0,1%. Rivisto il dato di giugno da -0,5% a -0,7%, cioè da 905,2 miliardi a 903,7 miliardi. Rispetto a un anno prima, le scorte sono risultate in rialzo dello 0,5%.

Le vendite sono salite dello 0,8% a 648,1 miliardi di dollari rispetto al mese precedente. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno hanno registrano un ribasso del 4,2%. A questo ritmo di vendita, occorrerebbero 1,39 mesi per esaurire completamente le scorte; nel luglio 2022, il rapporto era a 1,33.

Zelensky accusa: è stato Putin ad uccidere Prigozhin

Zelensky accusa: è stato Putin ad uccidere PrigozhinRoma, 8 set. (askanews) – È stato il presidente russo, Vladimir Putin, a uccidere il capo del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, scomparso in un incidente aereo, lo scorso 23 agosto: è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a lanciare l’accusa.

Zelensky, che non ha fornito prove a sostegno della sua affermazione, ha rilasciato questo commento di sfuggita durante una conferenza a Kiev, quando gli è stata posta una domanda su Putin, come riporta l’agenzia di stampa Reuters.“Il fatto che lui (Putin) abbia ucciso Prigozhin – almeno questa è l’informazione che abbiamo tutti, non altre – parla anche della sua razionalità e del fatto che è debole”, ha sostenuto Zelensky.

Il Cremlino ha dichiarato che saranno indagate tutte le possibili cause dell’incidente aereo che ha ucciso il leader del gruppo mercenario filorusso, compresa la possibilità di un omicidio, e ha definito “una menzogna assoluta” l’ipotesi che Putin abbia ordinato la morte di Prigozhin e dei suoi uomini.Quest’estate Prigozhin ha guidato un breve ammutinamento in Russia che ha rappresentato la più grande sfida al governo di Putin da quando è salito al potere nel 1999. E – ricorda l’agenzia di stampa Reuters – il leader del Cremlino accusò i suoi autori di “tradimento” e di “pugnalata alle spalle”. Zelensky ha aggiunto che in Ucraina “non abbiamo avuto giorni di lutto” quando Prigozhin è morto, affermando che “per noi questo è un terrorista in meno” “Il morale dei russi è crollato perché si sono coperti di wagneriani, si sono precipitati in avanti, non potevano tornare indietro”, ha proseguito. Il capo del Gruppo Wagner, nella breve rivolta di giugno, aveva chiesto la destituzione del ministro della Difesa Sergei Shoigu mentre marciava con i suoi combattenti verso Mosca prima di bloccare la loro avanzata.

 

Elon Musk disattivò la rete Starlink per fermare i droni ucraini in Crimea ed evitare una “mini Pearl Harbor”

Elon Musk disattivò la rete Starlink per fermare i droni ucraini in Crimea ed evitare una “mini Pearl Harbor”Roma, 8 set. (askanews) – Elon Musk ha ordinato lo scorso anno di disattivare la sua rete di comunicazioni satellitari Starlink vicino alla costa della Crimea per ostacolare un attacco di droni ucraini contro navi da guerra russe, secondo una nuova biografia.

La CNN ha citato un estratto dalla biografia di Elon Musk di Walter Isaacson, che descrive come i droni sottomarini armati si stessero avvicinando ai loro obiettivi quando “hanno perso la connettività e si sono arenati in maniera innocua”. La biografia, che uscirà martedì, sostiene che Musk abbia ordinato agli ingegneri di Starlink di interrompere il servizio nell’area dell’attacco a causa della sua preoccupazione che Vladimir Putin avrebbe risposto con armi nucleari a un attacco ucraino alla Crimea occupata dai russi. Secondo quanto riportato dal Guardian, Musk avrebbe ritenuto che l’Ucraina “stava andando troppo oltre” minacciando di infliggere una “sconfitta strategica” al Cremlino.

Le minacce di Musk di ritirare le comunicazioni Starlink in varie fasi del conflitto sono già state segnalate in passato, ma questa è la prima volta che si sostiene che abbia tagliato davvero le comunicazioni alle forze ucraine nel mezzo di un’operazione specifica. La data del presunto attacco non è stata specificata. Secondo quanto riferito, Musk l’ha definita una “mini Pearl Harbor”, sebbene le forze ucraine operassero nelle loro acque territoriali riconosciute a livello internazionale.