Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Draghi all’Economist: no a un ritorno a vecchie regole di bilancio

Draghi all’Economist: no a un ritorno a vecchie regole di bilancioRoma, 6 set. (askanews) – L’Europa deve cambiare per affrontare le nuove sfide condivise e tornare a vecchie regole, come il Patto di stabilità, sarebbe la “scelta peggiore”, mentre è necessario “creare un’unione più stretta”. L’ha affermato l’ex presidente del consiglio Mario Draghi in un intervento pubblicato oggi dall’Economist.

“Le strategie che hanno garantito la prosperità e la sicurezza dell’Europa in passato – la dipendenza dall’America per la sicurezza, dalla Cina per le esportazioni e dalla Russia per l’energia – sono diventate insufficienti, incerte o inaccettabili. In questo nuovo mondo, la paralisi è chiaramente insostenibile per i cittadini, mentre l’opzione radicale di uscire dall’Ue ha prodotto risultati decisamente contrastanti. Creare un’unione più stretta si rivelerà, in ultima analisi, l’unico modo per garantire la sicurezza e la prosperità tanto agognate dai cittadini europei”, ha scritto Draghi. Draghi auspica un’”unione fiscale” nella zona euro, le cui prospettive stanno paradossalmente migliorando perché “la natura della necessaria integrazione fiscale sta cambiando”. Il combinato disposto della politica della Bce che dal 2012 “ha sviluppato strumenti politici per contenere le divergenze ingiustificate tra i costi di finanziamento dei paesi più forti e quelli più deboli, e ha mostrato la propria volontà di utilizzarli” e il fatto che “l’Europa non si trova più ad affrontare crisi causate principalmente da politiche inadeguate in determinati paesi” ma “shock comuni e importati come la pandemia, la crisi energetica e la guerra in Ucraina”, troppo grandi perché possano essere gestiti da singoli paesi, fanno sì che ci sia meno opposizione anche da parte dei paesi forti ad “affrontarli attraverso un’azione fiscale comune”.

L’Europa – continua Draghi – “deve ora affrontare una serie di sfide sovranazionali che richiederanno ingenti investimenti in un breve lasso di tempo, compresa la difesa, la transizione verde e la digitalizzazione”. E al momento “non ha né una strategia federale per finanziarli, né le politiche nazionali possono assumerne il ruolo, poiché le norme europee in materia fiscale e sugli aiuti di Stato limitano la capacità dei paesi di agire in modo indipendente”. L’inerzia, però, pone il “serio rischio” che “l’Europa non raggiunga i suoi obiettivi climatici, non riesca a fornire la sicurezza richiesta dai suoi cittadini e perda la sua base industriale a favore di regioni che si impongono meno vincoli”. Proprio per questo – afferma l’ex premier ed ex presidente della Bce – “ritornare passivamente alle vecchie regole fiscali – sospese durante la pandemia – sarebbe il peggior risultato possibile”.

In questo senso l’invito è a “ridefinire il quadro fiscale e il processo decisionale dell’Ue per renderli commisurati alle nostre sfide condivise”. La Commissione europea ha presentato – dice ancora Draghi – “una proposta per nuove regole fiscali mentre, con l’ulteriore allargamento dell’Ue sul tavolo, è il momento giusto per prendere in considerazione tali cambiamenti”.

Usa, Sale a 54,5 punti Ism servizi a agosto, sopra le stime

Usa, Sale a 54,5 punti Ism servizi a agosto, sopra le stimeNew York, 6 set. (askanews) – L’attività economica nel settore servizi è rimasta in espansione negli Stati Uniti, a agosto, facendo registrare un dato superiore alle attese; solo a dicembre era stata in contrazione, interrompendo una serie di 30 mesi consecutivi di crescita. L’Ism servizi, l’indice – redatto dall’Institute for Supply Management – che misura la performance del terziario negli Stati Uniti, è salito da 52,7 punti a 54,5, contro attese per un dato a 52,5 punti. Da segnalare che un valore al di sopra dei 50 punti indica una fase di espansione della congiuntura.

Guardando alle singole componenti, quella sull’andamento aziendale è salita da 57,1 a 57,3, quella sull’occupazione è salita da 50,7 a 54,7. La componente relativa ai nuovi ordini è aumentata da 55 a 57,5; infine, l’indice sui prezzi è salito da 56,8 a 58,9 punti.

Fed, Collins: Procedere con cautela su futuri rialzi dei tassi

Fed, Collins: Procedere con cautela su futuri rialzi dei tassiNew York, 6 set. (askanews) – Mercoledì, la presidente della Federal Reserve di Boston, Susan Collins, si è pronunciata per un approccio più cauto nel formulare le nuove politiche monetarie della Banca Centrale, mentre si attendono ulteriori prove che l’inflazione si stia raffreddando.

“Nel complesso, siamo ben posizionati per procedere con cautela in questo contesto economico incerto, riconoscendo i rischi ma rimanendo risoluti e dipendenti dai dati, con la flessibilità di adeguarci se le condizioni lo richiedono”, ha dichiarato la Collins in un discorso preparato per un evento a Boston. Nel suo discorso, la governatrice ha anche sottolineato alcune buone notizie sull’inflazione, con il PCE, l’indicatore preferito dalla Fed, aumentato solo dello 0,2% a luglio, e la crescita dei salari è rallentata.

Tuttavia la Collins, ha avvertito che se il miglioramento sarà passeggero, “un ulteriore inasprimento potrebbe essere giustificato”. La governatrice ha spiegato che l’obiettivo della Fed è “un rallentamento ordinato che allinei meglio la domanda con l’offerta, il che è essenziale per garantire che l’inflazione sia su una traiettoria sostenibile per tornare al target” del 2%.

Elon Musk chiese un megaprestito a SpaceX per acquisire Twitter (adesso X)

Elon Musk chiese un megaprestito a SpaceX per acquisire Twitter (adesso X)New York, 6 set. (askanews) – Il Ceo di Tesla e SpaceX, Elon Musk, ha chiesto un prestito da un miliardo di dollari alla società aerospaziale che amministra proprio nel periodo in cui stava acquisendo la società di social media Twitter. A rivelarlo in esclusiva è il Wall Street Journal

In ottobre SpaceX ha approvato il prestito, che era garantito da alcune delle azioni SpaceX possedute dallo stesso Musk. Non è chiaro il motivo del prestito, ma la coincidenza con l’acquisizione della piattaforma social, fa dedurre un legame, secondo il quotidiano finanziario. Musk ha ripagato il prestito con interessi in novembre, poche settimane dopo averlo chiesto. Musk è il maggiore azionista di SpaceX, controllando una quota del 42% e quasi il 79% del suo potere di voto, secondo un documento depositato da SpaceX presso la Federal Communications Commission. A novembre, quando Musk ha restituito il denaro, ha anche venduto azioni Tesla per un valore di quasi 4 miliardi di dollari, e ha venduto un importo simile il mese successivo.

Usa, Deficit bilancia commerciale a luglio +2% a 65,2 mld $

Usa, Deficit bilancia commerciale a luglio +2% a 65,2 mld $New York, 6 set. (askanews) – Il deficit della bilancia commerciale negli Stati Uniti, a luglio, è salito del 2% rispetto al mese precedente a 65,02 miliardi di dollari: lo ha reso noto il dipartimento del Commercio. Le attese degli analisti erano per un dato a 68,3 miliardi di dollari.

Le esportazioni sono aumentate dell’1,6% a 251,66 miliardi di dollari, le importazioni sono cresciute dell’1,7% a 316,68 miliardi di dollari. Nel marzo 2022, era stato registrato un deficit record di 109,8 miliardi. Il dato di giugno è stato rivisto passando da 65,5 miliardi di dollari a 63,72 miliardi.

Ue designa come “gatekeeper” sei Big Tech, con nuovi obblighi

Ue designa come “gatekeeper” sei Big Tech, con nuovi obblighiRoma, 6 set. (askanews) – La Commissione europea ha designato oggi, per la prima volta, sei “gatekeeper” – Alphabet (Google), Amazon, Apple, ByteDance (TikTok), Meta (Facebook, WhatsApp), Microsoft – nell’ambito del Digital Markets Act (DMA), una nuova norma che impone responsabilità agli over-the-top del mondo tech.

In totale, sono stati indicati 22 servizi di piattaforma forniti dai gatekeeper come qualificanti per la designazione. I sei gatekeeper avranno ora sei mesi per garantire il pieno rispetto degli obblighi statuiti nel Digital Markets Act per ciascuno dei servizi principali della piattaforma designati. Il DMA richiede che la Commissione europea designi le piattaforme digitali come “gatekeeper” se fanno da cerniera tra imprese e consumatori in relazione ai servizi principali della piattaforma. Le designazioni di oggi fanno seguito a un processo di revisione di 45 giorni condotto dalla Commissione dopo la notifica ad Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta, Microsoft e Samsung del loro potenziale status di guardiani.

La Commissione ha inoltre elencato i servizi per i quali è stata decisa la definizione di “gatekeeper”. Parallelamente ha avviato quattro indagini di mercato per valutare ulteriormente le argomentazioni di Microsoft e Apple secondo le quali, nonostante il rispetto delle soglie, alcuni dei servizi principali della loro piattaforma non rientrano in tali parametri. Si tratta per Microsoft del motore di ricerca Bing, del browser Edge e della piattaforma pubblicitaria Microsoft Advertising. Invece per Apple si parla di sistema di messaggeria iMessage. La nuova normativa prevede che vi ricadano le piattaforme con un giro d’affari superiore ai 7,5 miliardi di euro e utenti attivi mensili di 45 milioni, per quanto Bruxelles abbia mantenuto una discrezionalità su questi termini. Così Microsoft ha contestato il fatto che Bing, Edge e Microsoft Advertising arrivino a tali numeri. Apple, dal canto suo, ha affermato che iMessage non supera il numero di utenti attivi mensili che farebbe scattare la designazione, invece ovvia per WhatsApp di Meta.

L’indagine dovrebbe essere completata entro un massimo di 5 mesi. Inoltre, la Commissione ha avviato un’indagine di mercato per valutare ulteriormente se iPadOS di Apple debba essere designato come gatekeeper, nonostante non raggiunga le soglie. Secondo il DMA, questa indagine dovrebbe essere completata entro un massimo di 12 mesi.

Inoltre, la Commissione è giunta alla conclusione che, sebbene Gmail, Outlook.com e Samsung Internet Browser soddisfino le soglie previste dal DMA per essere considerati gatekeeper, Alphabet, Microsoft e Samsung hanno fornito argomentazioni sufficienti a dimostrare che tali servizi non si qualificano come gateway per i rispettivi servizi principali della piattaforma. Ne consegue che Samsung non è designata come gatekeeper rispetto ad alcun servizio principale della piattaforma. Dopo la loro designazione, i “gatekeeper” hanno ora sei mesi per conformarsi all’elenco completo di cose da fare e da non fare ai sensi del DMA, offrendo più scelta e più libertà agli utenti finali e agli utenti aziendali dei servizi. Tuttavia, alcuni obblighi inizieranno ad applicarsi a partire dalla designazione, per esempio l’obbligo di informare la Commissione di qualsiasi progetto di concentrazione. Spetterà alle società designate garantire e dimostrare l’effettiva conformità. A tal fine, hanno 6 mesi per presentare un rapporto di conformità dettagliato in cui descrivono come rispettano ciascuno degli obblighi del DMA. La Commissione monitorerà l’effettiva attuazione e il rispetto di tali obblighi. Nel caso in cui un gatekeeper non rispetti gli obblighi previsti dal DMA, la Commissione può imporre sanzioni fino al 10% del fatturato totale mondiale dell’azienda, che può arrivare fino al 20% in caso di violazione ripetuta. In caso di violazioni sistematiche, la Commissione ha inoltre il potere di adottare rimedi aggiuntivi, come obbligare un gatekeeper a vendere un’impresa o parti di essa o vietare al gatekeeper di acquisire servizi aggiuntivi legati alla non conformità sistemica. In futuro, altre società potrebbero presentare notifiche alla Commissione ai sensi del DMA, sulla base della loro autovalutazione rispetto alle soglie previsto. Il DMA mira a impedire ai gatekeeper di imporre condizioni ingiuste alle imprese e agli utenti finali e a garantire l’apertura di importanti servizi digitali. In vigore da novembre 2022 e applicata da maggio 2023, la norma mira a garantire mercati contendibili ed equi nel settore digitale. Regola i gatekeeper, le grandi piattaforme online che forniscono un punto obbligato di passaggio tra utenti aziendali e consumatori, la cui posizione può garantire loro il potere di creare un collo di bottiglia nell’economia digitale. Si presuppone che le aziende che forniscono almeno uno dei dieci servizi principali della piattaforma elencati nel DMA siano gatekeeper se soddisfano i criteri elencati di seguito. Questi servizi principali della piattaforma sono: servizi di intermediazione online come app store, motori di ricerca online, servizi di social networking, determinati servizi di messaggistica, servizi di piattaforme di condivisione video, assistenti virtuali, browser web, servizi di cloud computing, sistemi operativi, mercati online e servizi pubblicitari . Una società può essere designata come gatekeeper per diversi servizi principali della piattaforma.

Blinken: determinati a lavorare con ucraini a ricostruzione

Blinken: determinati a lavorare con ucraini a ricostruzioneMilano, 6 set. (askanews) – “Siamo anche determinati a continuare a lavorare con i nostri partner mentre costruiscono e ricostruiscono un’economia forte e una democrazia forte”. Così il segretario di Stato americano, Antony Blinken, arrivato a Kiev per una visita senza preavviso, la prima da un anno nella capitale ucraina. Le parole di Blinken sono riportate da Reuters sul suo sito.

“Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è il primo interlocutore ad iniziare la sua giornata a Kiev rendendo omaggio ai nostri eroi caduti nel cimitero di Berkovetske”, ha riferito intanto il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba su Twitter. Il viaggio di Blinken mira a valutare la controffensiva dell’Ucraina iniziata da 3 mesi e a sottolineare il voler continuare il sostegno degli Stati Uniti agli sforzi di Kiev per cacciare le forze del Cremlino 19 mesi dopo l’invasione russa. L’arrivo del segretario di Stato può essere letto anche un messaggio ad alcuni alleati occidentali preoccupati dal ritmo dei progressi, secondo funzionari statunitensi citati da Time Magazine.

Blinken ha poi detto di volersi assicurare che l’Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno, non solo per avere successo nella controffensiva, ma a lungo termine termine, per assicurarsi che abbia un forte deterrente in futuro. “Vogliamo assicurarci che l’Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno, non solo per avere successo nella controffensiva, ma abbia ciò di cui ha bisogno a lungo termine, per assicurarsi che abbia un forte deterrente”, ha detto accanto a Kuleba. Il Segretario di Stato è arrivato per una visita a sorpresa in Ucraina, durante la quale sarà annunciato un miliardo di dollari in nuovi aiuti per aiutare il paese ad affrontare l’invasione russa.

“Ci aspettiamo che il Segretario di Stato annunci nuovi finanziamenti statunitensi per l’Ucraina superiori a 1 miliardo di dollari”, ha detto ai giornalisti un alto funzionario del Dipartimento di Stato, secondo Afp.

Blinken è a Kiev, previsti nuovi aiuti per 1 miliardo di dollari

Blinken è a Kiev, previsti nuovi aiuti per 1 miliardo di dollariMilano, 6 set. (askanews) – Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è arrivato per una visita a sorpresa in Ucraina, durante la quale sarà annunciato un miliardo di dollari in nuovi aiuti per aiutare il Paese ad affrontare l’invasione russa.

“Ci aspettiamo che il Segretario di Stato annunci nuovi finanziamenti statunitensi per l’Ucraina superiori a 1 miliardo di dollari”, ha detto ai giornalisti un alto funzionario del Dipartimento di Stato, secondo Afp. Questa è la quarta visita di Blinken nel Paese da quando è iniziata l’invasione russa nel febbraio 2022. 

Fermato attacco russo su Kiev, dopo avvertimento Usa a Nordcorea

Fermato attacco russo su Kiev, dopo avvertimento Usa a NordcoreaMilano, 6 set. (askanews) – Prosegue la guerra in Ucraina. Sul terreno è stato fermato un attacco missilistico russo contro Kiev, mentre sul fronte diplomatico internazionale i funzionari statunitensi stanno esortando la Corea del Nord a cessare qualsiasi negoziato sugli armamenti con la Russia. Il tutto dopo le notizie secondo cui il leader nordcoreano Kim Jong Un potrebbe incontrare il presidente Vladimir Putin per discutere un potenziale accordo per fornire a Mosca armi per la sua guerra in Ucraina. “Esortiamo la Corea del Nord a cessare i negoziati sugli armamenti con la Russia e a rispettare l’impegno pubblico assunto da Pyongyang di non fornire o vendere armi alla Russia” ha detto Vedant Patel, vice portavoce del Dipartimento di Stato. “Noto che la Russia è stata costretta a cercare disperatamente in tutto il mondo armi da utilizzare nella guerra in Ucraina a causa delle nostre sanzioni e dei controlli sulle esportazioni e degli effetti che questi hanno avuto, il che ha reso loro più difficile ottenere materiale di cui hanno bisogno”.

Questa mattina il quotidiano ucraino, Ukrainskaja Pravda riporta “Antony Blinken, Segretario di Stato americano, verrà in Ucraina e visiterà la città di Kiev il 6 settembre”. Dagli Usa però nessuna conferma. Intanto, nella notte, la difesa aerea ucraina è stata attivata per fermare un attacco aereo contro la regione di Kiev, afferma l’amministrazione militare della capitale. I russi hanno lanciato contro Kiev missili da crociera X-101/555/55 e, presumibilmente, missili balistici. Tutti gli obiettivi aerei che si muovevano verso la capitale sono stati distrutti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea, ha detto il capo dell’amministrazione militare della città di Kiev, Serhii Popko su Telegram.

Sempre nella notte droni russi hanno ucciso un lavoratore agricolo e danneggiato le infrastrutture del grano nell’ultimo attacco di Mosca a un porto ucraino del Danubio, Izmail, ha fatto sapere un funzionario ucraino. Il tutto mentre l’Ucraina sta cercando di espandere le sue riconquiste attorno al villaggio sud-orientale di Robotyne, hanno detto fonti ucraine. Gli sforzi sono ora concentrati sull’ampliamento della testa di ponte creata, con combattimenti vicino a Verbove, a est. Nel frattempo secondo la Cnn, le forze russe hanno cominciato a proteggere alcuni dei loro aerei d’attacco con pneumatici per auto: secondo gli esperti potrebbe essere un tentativo di difenderli dagli attacchi dei droni ucraini.

Il Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha dichiarato lunedì che i negoziati sugli armamenti tra Russia e Corea del Nord stanno “avanzando attivamente”, dopo che il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha visitato Pyongyang a luglio nel tentativo di convincerla a vendere munizioni di artiglieria a Mosca. La Russia ha rifiutato di commentare l’affermazione. Qualsiasi vendita di armi alla Russia “non si rifletterà positivamente sulla Corea del Nord e pagherà un prezzo per questo nella comunità internazionale”, ha detto ieri il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan in una conferenza stampa.

Erdogan dopo avere visto Putin: “Non ci sono prospettive di pace”

Erdogan dopo avere visto Putin: “Non ci sono prospettive di pace”Roma, 5 set. (askanews) – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato oggi, dopo l’incontro con il suo omologo russo Vladimir Putin, di non vedere prospettive “promettenti” per la pace tra Russia e Ucraina nel prossimo futuro.

“Purtroppo la guerra che dura già da un anno e mezzo continua. Non ci sono prospettive promettenti di pace all’orizzonte”, ha detto Erdogan ai giornalisti turchi che lo hanno accompagnato sul suo aereo di ritorno ad Ankara dalla città russa di Sochi.