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Guerra in Medio Oriente, liberati altri 10 ostaggi di Hamas: 10 israeliani e 2 tailandesi

Guerra in Medio Oriente, liberati altri 10 ostaggi di Hamas: 10 israeliani e 2 tailandesiRoma, 28 nov. (askanews) – La Croce rossa ha trasferito in Egitto i 12 ostaggi rilasciati oggi da Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’esercito israeliano, precisando su Telegram che si tratta di “10 cittadini israeliani e due cittadini stranieri”.

“Il convoglio degli ostaggi liberati sta attualmente attraversando l’Egitto fino al punto d’incontro con i nostri soldati a Kerem Shalom – ha aggiunto l’esercito – i funzionari della sicurezza verificheranno l’identità degli ostaggi rilasciati al punto d’incontro”. Sono due cittadini tailandesi i due ostaggi stranieri rilasciati oggi dal gruppo estremista palestinese insieme ai 10 ostaggi israeliani, ha precisato l’ufficio del premier israeliano in un comunicato riportato dal Times of Israel.

Il Qatar aveva annunciato la consegna al Comitato internazionale della Croce Rossa di 10 ostaggi detenuti dal gruppo estremista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza, precisando che si trattava di un bambino e nove donne. E come previsto dall’accordo di tregua, da parte di Israele “saranno rilasciati 30 civili palestinesi”.

Festa nazionale Romania, ambasciatore Dancau: “Cultura ci unisce”

Festa nazionale Romania, ambasciatore Dancau: “Cultura ci unisce”Roma, 28 nov. (askanews) – L’Ambasciata di Romania presso la Repubblica Italiana ha celebrato, il 27 novembre 2023, la Festa Nazionale della Romania e il 15esimo anniversario della firma della Dichiarazione Congiunta sul Partenariato Strategico Consolidato tra la Romania e l’Italia, nonché il 150esimo anniversario dell’istituzione della prima Agenzia Diplomatica della Romania a Roma, con un concerto straordinario eseguito dall’Orchestra Filarmonica Sinfonica “George Enescu” di Bucarest presso l’Auditorium Parco della Musica, uno dei centri culturali più prestigiosi d’Europa.

L’orchestra, composta da 90 musicisti romeni, sotto la direzione del direttore Leo Hussain, con il violoncellista Andrei Ionita come solista, è salita sul palco della Sala Sinopoli per eseguire capolavori della musica classica romena ed internazionale, alla presenza di oltre mille persone – rappresentanti delle autorità italiane – Presidenza della Repubblica, Governo italiano, Parlamento italiano – del mondo imprenditoriale, politico e culturale, membri del corpo diplomatico e consolare accreditato a Roma, nonché membri della comunità romena in Italia. In questa occasione, l’Orchestra Sinfonica della Filarmonica “George Enescu” di Bucarest ha celebrato i 155 anni dal primo concerto della Società Filarmonica Romena, fondazione di quella che oggi rappresenta la Filarmonica “George Enescu”, e i 135 anni dall’inaugurazione della Ateneo Romeno, si legge nel comunicato post-evento.

La celebrazione delle eccellenti relazioni bilaterali e le prospettive di sviluppo del Partenariato strategico tra la Romania e l’Italia, anche nel contesto europeo e alleato, sono state al centro dell’intervento dell’Ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancau, che ha sottolineato la necessità di rafforzare le relazioni bilaterali e la solidarietà europea a tutti i livelli, soprattutto in un mondo segnato da sfide economiche e di sicurezza: “La cultura unisce e rimane un simbolo della costante aspirazione dell’umanità verso un livello superiore, quello della coesistenza pacifica”, ha dichiarato l’ambasciatore romeno. Marin Cazacu, direttore generale della Filarmonica “George Enescu”, ha espresso la gioia di trovarsi a Roma in occasione dei due anniversari, dell’orchestra e dell’edificio dell’Ateneo Romeno, che segnano allo stesso tempo la celebrazione della Festa Nazionale della Romania.

“Ringraziamo i partner dell’evento, l’Associazione Arte e Tradizione di Bucarest, rappresentata da Cristina Liberis, e il Dipartimento per i Romeni all’Estero, l’attrice e cantante Ramona Badescu, presentatrice dell’evento, nonché gli sponsor Ducati Energia, Banca Transilvania, Carrefour Deschidem Vinul Românesc, Transgaz, Pirelli, Intesa SanPaolo, DIGI, Ansaldo Energia, Aeroitalia, Rheinmetall, Rossetto e Digital World Printing. Ringraziamo il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale, rappresentato dal Segretario di Stato Aurel Simion, e le 19 aziende romene che hanno fornito prodotti tradizionali per il ricevimento. Si ringraziano i rappresentanti di Aayalex, Quality Natural e All Nuts per la loro presenza all’evento”, si legge nella nota dell’ambasciata. Per il secondo anno consecutivo, gli ospiti italiani ed internazionali hanno assistito alla presentazione di una selezione di vini romeni da parte di Marinela Ardelean, esperta di vini e promotrice della campagna Open Romanian Wine, un programma di Carrefour Romania la cui missione è sostenere l’industria vinicola romena e far conoscere la Romania sulla mappa internazionale del vino. Gli ospiti hanno anche potuto ammirare la mostra “La musica da camera di George Enescu. Opere senza numero di opus”, realizzata dal Museo Nazionale George Enescu di Bucarest.

Suicidio assistito, morta in Svizzera la traduttrice Margherita Botto. Era malata di cancro

Suicidio assistito, morta in Svizzera la traduttrice Margherita Botto. Era malata di cancroRoma, 28 nov. (askanews) – E’ deceduta in Svizzera la professoressa Margherita Botto, nota traduttrice letteraria, affetta da adenocarcinoma al terzo stadio. La morte è arrivata in seguito ad una procedura di suicidio assistito. A rendere nota la vicenda è l’associazione Luca Coscioni. Domani il fratello della donna, Paolo, si autodenuncerà insieme a Cinzia Fornero, iscritta a “Soccorso Civile”. L’appuntamento si annuncia è alle ore 11.15 a Milano, alla stazione dei carabinieri di Via Fosse Ardeatine, 4. Sarà presente anche Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni e responsabile legale dell’associazione Soccorso Civile. “La pena prevista per l’aiuto al suicidio è da 5 a 12 anni di carcere”.

Margherita Botto, professoressa universitaria di lingua e letteratura francese e stimata traduttrice letteraria, è morta questa mattina in Svizzera, dopo aver avuto accesso al cosiddetto suicidio medicalmente assistito. La donna era affetta da adenocarcinoma al terzo stadio e aveva espresso consapevolmente la volontà di porre fine alla sua vita in modo dignitoso, senza ulteriori sofferenze fisiche e psicologiche. In una lettera all’organizzazione svizzera dove Margherita aveva potuto ottenere l’aiuto richiesto, ha spiegato: “L’oncologo mi ha chiaramente spiegato che il protocollo di cura ha lo scopo di ottenere un ‘contenimento del tumore’. Quindi non una guarigione. Le mie speranze di giungere alla guarigione e di poter ritornare ad una qualità della vita non dico soddisfacente, ma almeno accettabile sono molto ridotte o nulle. Il proseguimento del protocollo di cura mi esporrebbe a ulteriori sofferenze per almeno un anno o più, senza molte probabilità di successo. In questa situazione intendo liberamente ed autonomamente porre fine al protocollo di cure, affrontandone consapevolmente le infauste conseguenze. A seguito di questa decisione, mi rivolgo quindi alla vostra organizzazione affinché mi aiuti a porre fine alla mia vita in modo dignitoso e senza ulteriori sofferenze fisiche e psicologiche”.

Ad accompagnare la professoressa Botto in Svizzera, e ad occuparsi dei rapporti con la clinica, dell’organizzazione del viaggio in Svizzera, sono stati il fratello della docente, Paolo Botto, insieme a Cinzia Fornero, 52 anni, guardaparco in Provincia di Torino, iscritta all’associazione Soccorso Civile, che fornisce l’assistenza diretta alle persone che hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze all’estero. L’associazione di cui è presidente e responsabile legale Marco Cappato. Tutti e tre sono assistiti dall’avvocata Filomena Gallo, segretaria dell’associazione Luca Coscioni, e si autodenunceranno domani negli Uffici della stazione carabinieri Compagnia Milano “Duomo Principale”, Via Fosse Ardeatine, 4. “È la seconda volta che un familiare della persona che decide di andare in Svizzera per porre fine alla propria vita decide di autodenunciarsi assumendosi il rischio di conseguenze penali. L’altro recente caso è stato quello del figlio della donna romana Sibilla Barbieri, paziente oncologica, morta in Svizzera a inizio novembre”.

Atene rivuole i marmi del Partenone, tensione con Londra

Atene rivuole i marmi del Partenone, tensione con LondraRoma, 28 nov. (askanews) – Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha rifiutato di tenere colloqui con il vice primo ministro britannico Oliver Dowden dopo che il primo ministro britannico Rishi Sunak ha annullato un incontro con il suo omologo greco a causa di disaccordi sui fregi del Partenone, i cosiddetti Marmi di Elgin.

Domenica scorsa, Mitsotakis ha detto che i marmi di Elgin – una collezione di sculture dell’antica Grecia – erano stati rubati dal British Museum. Il leader greco ha annunciato il suo progetto di sollevare la questione non della proprietà dei Marmi, ma della loro “riunificazione” con altre sculture ad Atene durante il suo incontro con Sunak a Londra martedì. Tuttavia, lunedì Sunak ha annullato l’incontro. I media britannici hanno riferito che avrebbe preso tale decisione in risposta alla dichiarazione del primo ministro greco. “Il vice primo ministro si è offerto di incontrare oggi il primo ministro greco e non è stato possibile farlo

Marmi del Partenone, nuovo scontro diplomatico Atene-Londra

Marmi del Partenone, nuovo scontro diplomatico Atene-LondraRoma, 28 nov. (askanews) – Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha rifiutato di tenere colloqui con il vice primo ministro britannico Oliver Dowden dopo che il primo ministro britannico Rishi Sunak ha annullato un incontro con il suo omologo greco a causa di disaccordi sui fregi del Partenone, i cosiddetti Marmi di Elgin.

Domenica scorsa, Mitsotakis ha detto che i marmi di Elgin – una collezione di sculture dell’antica Grecia – erano stati rubati dal British Museum. Il leader greco ha annunciato il suo progetto di sollevare la questione non della proprietà dei Marmi, ma della loro “riunificazione” con altre sculture ad Atene durante il suo incontro con Sunak a Londra martedì. Tuttavia, lunedì Sunak ha annullato l’incontro. I media britannici hanno riferito che avrebbe preso tale decisione in risposta alla dichiarazione del primo ministro greco. “Il vice primo ministro si è offerto di incontrare oggi il primo ministro greco e non è stato possibile farlo

India, salvati tutti i 41 lavoratori intrappolati nel tunnel

India, salvati tutti i 41 lavoratori intrappolati nel tunnelRoma, 28 nov. (askanews) – Tutti i 41 lavoratori indiani che erano rimasti intrappolati nel tunnel Silkyara-Barkot nelle montagne dell’Himalaya sono stati salvati dopo 17 giorni.

Gli operai hanno cominciato a essere estratti martedì notte attraverso un tubo di fuga, dopo che gli ultimi metri di macerie erano stati perforati a mano. Le scene drammatiche dei primi uomini emersi in barella dall’imbocco del tunnel Silkyara-Barkot sono arrivate dopo oltre 400 ore, durante le quali l’operazione di soccorso ha incontrato molteplici ostacoli, ritardi e false promesse di salvataggio imminente. Il primo uomo è stato portato fuori martedì intorno alle 20.00. Ambulanze ed elicotteri erano in attesa all’ingresso del tunnel per portare gli uomini in un vicino ospedale. Un pasto appena cucinato a base di aloo gobhi, roti, dal e riso attendeva gli uomini fuori dal tunnel.

I lavoratori sono rimasti intrappolati dopo che una sospetta frana, avvenuta nelle prime ore del 12 novembre, ha causato il crollo di parte del tetto del tunnel, bloccandolo sotto 60 metri di fitte macerie di cemento, roccia e metallo contorto. È iniziata un’importante operazione di salvataggio, mentre una serie di squadre di soccorso sempre più grandi sono arrivate sul posto nello stato di Uttarakhand per cercare di penetrare il blocco. Il numero dei soccorritori è salito a più di 200 e l’esercito e l’aeronautica sono stati arruolati insieme alla squadra nazionale di gestione delle catastrofi e ad esperti stranieri. Il primo ministro, Narendra Modi, è stato informato quotidianamente sui progressi.

Ai lavoratori è stato somministrato ossigeno, cibo, acqua e medicinali attraverso un piccolo tubo dell’acqua, ed è stato mantenuto un contatto costante con loro per 17 giorni. Una dozzina di medici e psichiatri sono stati portati sul posto per monitorare la loro salute. Secondo le autorità gli uomini erano rimasti di buon umore e avevano persino fatto yoga e giocato a cricket per divertirsi. Alla fine della scorsa settimana, un grande trapano meccanico è riuscito a penetrare quasi 50 metri di macerie, spingendo le autorità a proclamare che il salvataggio sarebbe avvenuto “entro poche ore” e diversi politici si sono precipitati sul posto. Ma quando rimanevano circa 12 metri da percorrere, la lama del trapano si è rotta dopo essere rimasta impigliata nel metallo ed è stato necessario estrarre il macchinario.

Le autorità hanno affermato che sarebbe stata implementata una nuova strategia e domenica hanno iniziato il processo ad alto rischio di perforazione verticale nel tetto del tunnel, nonostante gli avvertimenti dei geologi che ciò avrebbe potuto causare il crollo di una parte maggiore del tetto. Martedì sera, gli specialisti sono riusciti a perforare manualmente gli ultimi 12 metri di macerie per raggiungere gli uomini. È stato inserito un tubo “passaggio di fuga” che ha consentito ai soccorritori – muniti di barelle con ruote e bombole di ossigeno – di entrare e finalmente raggiungere le persone all’interno. Il tunnel fa parte dell’autostrada Char Dham da 1,5 miliardi di dollari (1,2 miliardi di sterline), uno dei progetti più ambiziosi di Modi, volto a collegare quattro luoghi di pellegrinaggio indù attraverso una rete di strade di 550 miglia. Il progetto è stato criticato da esperti ambientali, che hanno affermato che porterà alla subsidenza e al disturbo della fragile regione himalayana, che è già soggetta a frane e terremoti. Secondo un gruppo di esperti che ha indagato sul disastro, il tunnel Silkyara-Barkot non aveva un’uscita di emergenza ed è stato costruito attraverso una faglia geologica. L’autorità nazionale delle autostrade dell’India è stata incaricata di verificare altri 29 tunnel in costruzione in tutto il paese.

Israele-Hamas: accuse reciproche di violazione della tregua a Gaza

Israele-Hamas: accuse reciproche di violazione della tregua a GazaRoma, 28 nov. (askanews) – Le Brigate al Qassam, braccio armato di Hamas, hanno fatto sapere di “aver affrontato” questa mattina nel nord della Striscia di Gaza una violazione israeliana della tregua umanitaria. E’ quanto riporta Al Jazeera, secondo cui i miliziani hanno fatto sapere di essere impegnati a rispettare la tregua mediata da Qatar ed Egitto “a condizione che il nemico si impegni a rispettarla, e chiediamo ai mediatori di fare pressione sull’occupazione affinché rispetti tutti i termini della tregua sul terreno e nell’aria”. Oggi l’esercito israeliano ha denunciato a sua volta una violazione della pausa umanitaria, riferendo di tre ordigni esplosi in due località nel nord della Striscia di Gaza e di colpi di arma da fuoco esplosi contro i soldati israeliani. Diversi soldati, hanno aggiunto le forze armate israeliane, sono rimasti feriti in modo lieve.

L’esercito israeliano dice che è stato violato il cessate il fuoco a Gaza

L’esercito israeliano dice che è stato violato il cessate il fuoco a GazaRoma, 28 nov. (askanews) – “Tre ordigni esplosivi sono stati fatti esplodere accanto alle truppe delle forze di difesa israeliane in due diverse località nel nord di Gaza, violando il quadro della pausa operativa. In una delle località i terroristi hanno anche aperto il fuoco contro le truppe, che hanno risposto al fuoco”: lo ha denunciato oggi l’esercito israeliano, riferendo di “diversi soldati rimasti feriti in modo lieve”. L’esercito ha rimarcato che “le truppe erano dislocate in posizioni conformi al quadro della pausa operativa” concordata con il gruppo estremista palestinese Hamas con la mediazione di Qatar ed Egitto.

Avvelenata la moglie del capo dei Servizi ucraini

Avvelenata la moglie del capo dei Servizi ucrainiMilano, 28 nov. (askanews) – Marianna Budanova, moglie di Kirill Budanov, capo della direzione principale dell’intelligence ucraina, è stata avvelenata in seguito a esposizione a metalli pesanti. Attualmente è in ospedale. È stato riferito per la prima volta dal media ucraino Babel con riferimento a fonti di intelligence anonime, e successivamente riportato da RBK-Ucraina e Unian. Secondo Babel, dopo un prolungato peggioramento della sua salute, Marianna è stata ricoverata in ospedale. “Il ciclo di cure è ormai terminato, poi ci sarà un controllo da parte dei medici”, ha detto l’interlocutore della pubblicazione alla GUR. Ha aggiunto che alla donna sono stati diagnosticati danni da metalli pesanti.

“Queste sostanze non vengono utilizzate in alcun modo nella vita quotidiana e negli affari militari. La loro presenza potrebbe indicare un tentativo intenzionale di avvelenare una persona specifica”, ha detto la fonte. La moglie di Budanov aveva rivelato i segreti della sua vita personale in un’intervista a Elle, edizione ucraina. In particolare, ha parlato di attentati alla vita della sua famiglia durante la guerra. “Come moglie di un militare che è stato ferito tre volte (due ferite moderate e una grave), Ero mentalmente preparata per qualsiasi scenario, quindi ho agito in modo chiaro e sicuro: ho fatto quello che mi è stato detto, tutti hanno agito come una sola squadra e come un tutt’uno”, ha sottolineato nell’intervista.

Ucraina, avvelenata moglie capo dei servizi: è in ospedale

Ucraina, avvelenata moglie capo dei servizi: è in ospedaleMilano, 28 nov. (askanews) – Marianna Budanova, moglie di Kirill Budanov, capo della direzione principale dell’intelligence ucraina, è stata avvelenata in seguito a esposizione a metalli pesanti. Attualmente è in ospedale. È stato riferito per la prima volta dal media ucraino Babel con riferimento a fonti di intelligence anonime, e successivamente riportato da RBK-Ucraina e Unian.

Secondo Babel, dopo un prolungato peggioramento della sua salute, Marianna è stata ricoverata in ospedale. “Il ciclo di cure è ormai terminato, poi ci sarà un controllo da parte dei medici”, ha detto l’interlocutore della pubblicazione alla GUR. Ha aggiunto che alla donna sono stati diagnosticati danni da metalli pesanti. “Queste sostanze non vengono utilizzate in alcun modo nella vita quotidiana e negli affari militari. La loro presenza potrebbe indicare un tentativo intenzionale di avvelenare una persona specifica”, ha detto la fonte.

La moglie di Budanov aveva rivelato i segreti della sua vita personale in un’intervista a Elle, edizione ucraina. In particolare, ha parlato di attentati alla vita della sua famiglia durante la guerra. “Come moglie di un militare che è stato ferito tre volte (due ferite moderate e una grave), Ero mentalmente preparato per qualsiasi scenario, quindi ho agito in modo chiaro e sicuro: ho fatto quello che mi è stato detto, tutti hanno agito come una sola squadra e come un tutt’uno”, ha sottolineato nell’intervista.