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Oxfam: lettera aperta a leader G20, tassate i super-ricchi

Oxfam: lettera aperta a leader G20, tassate i super-ricchiRoma, 5 set. (askanews) – Negli ultimi 10 anni i miliardari del pianeta hanno più che raddoppiato le proprie fortune arrivate a 11.800 miliardi. Su scala globale per ogni dollaro di gettito fiscale solo 4 centesimi provengono da imposte patrimoniali In vista del summit in India del 9-10 settembre, l’appello di 300 milionari, economisti di fama mondiale, artisti e politici dei Paesi G20, promosso da Oxfam, Patriotic Millionaires, Institute for Policy Studies, Earth 4 All e Millionaires for Humanity

Nella lettera la richiesta di un nuovo accordo internazionale tra i Paesi del G20 per la tassazione dei grandi patrimoni, che permetta di ridurre le disuguaglianze e di generare le risorse necessarie per affrontare le sfide del nostro tempo Roma, 5 settembre 2023 – Nell’ultimo decennio i miliardari del pianeta hanno più che raddoppiato i propri patrimoni, passati da 5.600 a 11.800 miliardi di dollari. Eppure, su scala globale, per ogni dollaro di gettito fiscale solo 4 centesimi provengono da imposte patrimoniali e con le regole attuali metà dei milionari del mondo non sarà assoggettata ad alcuna imposta di successione, potendo trasferire, esentasse, una ricchezza pari a 5 mila miliardi di dollari ai propri eredi. Uno scenario di disarmante ingiustizia da cui prende le mosse l’appello ai leader del G20 – che si riuniranno in India i prossimi 9 e 10 settembre – lanciato oggi con una lettera aperta firmata da quasi 300 milionari, economisti di fama mondiale e rappresentanti politici di quasi tutti i Paesi del G20, promossa da Oxfam, Patriotic Millionaires, Institute for Policy Studies, Earth 4 All e Millionaires for Humanity.

Centrale nel testo la richiesta urgente perché venga raggiunto al più presto un nuovo accordo internazionale sulla tassazione dei grandi patrimoni, con l’obiettivo di “impedire che l’esorbitante concentrazione di ricchezza comprometta il nostro futuro comune”, mentre sempre più persone in tutto il mondo “chiedono a gran voce un cambiamento” che renda più inclusive le nostre economie e più eque, dinamiche e coese le nostre società. I firmatari dell’appello Tra i firmatari figurano l’ereditiera e filantropa Abigail Disney, gli ex premier di Romania, Croazia, Repubblica Ceca e Bulgaria, il deputato USA Brendan Boyle, ex ed attuali parlamentari europei tra cui Aurore Lalucq; artisti come Brian Eno e Richard Curtis, l’ex Presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Maria Espinosa ed economisti del calibro di Gabriel Zucman, Joseph Stiglitz, Thomas Piketty, Jayati Ghosh, Kate Raworth, Jason Hickel e Lucas Chancel. (L’elenco completo). “Tassando gli ultra-ricchi si possono trovare le risorse necessarie per affrontare le grandi sfide del nostro tempo” L’estrema concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi rappresenta “un disastro economico per l’ambiente e per il rispetto dei diritti umani che minaccia la stabilità politica in tutto il mondo – continua la lettera – (…) Decenni di riduzione delle tasse per i più ricchi, basata sulla falsa promessa che della ricchezza ai vertici avremmo beneficiato tutti, hanno contribuito ad acuire le disuguaglianze, portandole a livelli allarmanti”.

Da qui la richiesta che il G20 agisca subito e intervenga per aumentare il prelievo sugli individui più ricchi. Un intervento che aumenti l’equità dei sistemi fiscali e che generi risorse indispensabili ad affrontare le enormi minacce globali che ci troviamo davanti. “Per quasi 2 miliardi di persone l’inflazione ha superato l’aumento dei salari” “Per la prima volta da decenni, – sottolineano i firmatari – la povertà estrema è in aumento e quasi due miliardi di persone vivono in Paesi in cui l’inflazione ha superato la crescita dei salari. Inoltre, si sta rapidamente esaurendo il tempo a disposizione per gli Stati per effettuare gli investimenti necessari a contenere l’aumento delle temperature entro 1,5 gradi, come previsto dall’Accordo di Parigi”. “In campo ci sono proposte autorevoli e condivise: trovate il coraggio di attuarle!” “Molto lavoro è già stato fatto – conclude la lettera – Esistono tante proposte di tassazione della ricchezza avanzate da parte di alcuni dei più importanti economisti al mondo. L’opinione pubblica è favorevole alla tassazione degli ultra-ricchi. Lo siamo anche noi. Ora manca solo la volontà politica per fare concreti passi in avanti. È ora che la troviate”. “Negli ultimi decenni, le disuguaglianze economiche e sociali si sono acuite in molte parti del mondo. – aggiunge Morris Pearl, presidente dei Patriotic Millionaires ed ex amministratore delegato di BlackRock – Il crescente divario tra ricchi e poveri ha destabilizzato l’economia globale, indebolito la coesione sociale e favorito l’affermarsi di proposte politiche estreme e populiste. Come persona molto ricca, in rappresentanza di un’organizzazione di persone facoltose che la pensano come me, chiedo al G20 di tassarci. I leader delle maggiori economie mondiali devono coordinare un’azione rapida e decisa per ridurre i pericolosi livelli di disuguaglianza che abbiamo raggiunto. Se non si riuscirà a tassare efficacemente le grandi ricchezze, il risultato sarà un indebolimento dell’economia globale, il declino delle istituzioni democratiche e l’aggravarsi di disordini sociali. Il G20 deve agire”.

“Auspichiamo che l’appello al G20 non cada nel vuoto e stimoli azioni conseguenti da parte dei governi. – ha commentato Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia – Non è facile, ma ne vale la pena. Ne sono convinti i firmatari dell’appello, tra cui alcune tra le persone più facoltose al mondo. Il proposito è anche supportato dalla maggioranza dei cittadini europei che avalla l’idea di aumentare il prelievo a carico dei più ricchi. Non a caso sull’introduzione in Europa di un’imposta sulle grandi fortune è stata di recente presentata un’Iniziativa dei Cittadini Europei e presto partirà la relativa raccolta firme. Per consolidare il sostegno formale di chi chiede maggiore equità del prelievo e per poter generare considerevoli risorse da destinare al finanziamento delle politiche di coesione, delle strategie di transizione ecologica e sociale in Europa e degli interventi di solidarietà internazionale”.

Il pilota russo che ha disertato in Ucraina invita a seguire il suo esempio: scoprirete un mondo a colori

Il pilota russo che ha disertato in Ucraina invita a seguire il suo esempio: scoprirete un mondo a coloriRoma, 5 set. (askanews) – Un pilota di elicottero russo che ha disertato in Ucraina il mese scorso ha rivelato i dettagli dell’operazione in un’intervista pubblicata dall’intelligence della difesa ucraina e ripresa dalla Cnn.

Il pilota, chiamato dai funzionari ucraini Maxim Kuzminov, ha spiegato nell’intervista come ha pianificato la sua diserzione e perché lo ha fatto. Le circostanze dell’intervista non sono chiare, ma il pilota – sottolinea la Cnn – sembrava parlare liberamente. “Ho contattato i rappresentanti dell’intelligence ucraina, ho spiegato la mia situazione”, ha raccontato il pilota, sottolineando i motivi della decisione: “Quello che sta accadendo ora è semplicemente il genocidio del popolo ucraino. Sia ucraino che russo. La motivazione della mia azione era quella di non contribuire a questi crimini. L’Ucraina vincerà inequivocabilmente questa guerra semplicemente perché il popolo è molto unito. Prima non erano così, ma ora sono molto uniti. Il mondo intero li aiuta, perché prima di tutto va valorizzata la vita umana”.

Il pilota ha anche esortato gli altri russi nell’esercito a disertare in Ucraina: “Provvederanno a te per il resto della tua vita. Ti verrà offerto un lavoro ovunque, qualunque cosa tu faccia. Scoprirai semplicemente un mondo di colori”. Nell’intervista il pilota ha anche respinto la disinformazione russa sull’invasione dell’Ucraina: “La verità è che qui non ci sono nazisti o fascisti. È una vera vergogna quello che sta succedendo qui. Le persone si stanno semplicemente uccidendo a vicenda. Questo è tutto quello che posso pensare e non voglio farne parte”, ha detto.

Il pilota nell’intervista svela i dettagli dell’operazione: è riuscito a sorvolare il confine con il suo elicottero da combattimento Mi8 ed è atterrato in Ucraina, dove è stato accolto da funzionari ucraini. Il capo dell’intelligence della difesa ucraina, Kyrolo Budanov – ricorda la Cnn – aveva rivelato in agosto come i funzionari ucraini fossero riusciti ad aiutare il pilota a disertare: “Siamo stati in grado di creare le condizioni per far uscire tutta la sua famiglia dal Paese di nascosto, e alla fine far sì che potesse prendere il controllo di questo aereo con un equipaggio che non sapeva cosa stava succedendo”, aveva detto Budanov a Radio Liberty all’epoca, spiegando che sull’elicottero “c’erano altre due persone – un equipaggio completo di tre persone in totale. Quando si sono resi conto di dove erano atterrati, hanno cercato di scappare. Purtroppo sono stati uccisi”. La CNN non è stata in grado di verificare l’identità del pilota. Ma Agenstvo, un canale russo indipendente di Telegram, ha detto di aver trovato il profilo sui social media di Kuzminov e che era un pilota d’attacco del 319esimo reggimento.

Kim Jong-un presto in Russia da Putin per parlare di armi

Kim Jong-un presto in Russia da Putin per parlare di armiRoma, 4 set. (askanews) – Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, prevede un viaggio in Russia entro il mese di settembre, per incontrare l’omologo russo Vladimir Putin e discutere della possibilità di inviare armi per la guerra in Ucraina. Lo riporta il New York Times.

Kim dovrebbe partire da Pyongyang, probabilmente con un treno blindato, e arrivare a Vladivostok, sulla costa pacifica della Russia, secondo quanto riferisce il quotidiano.”I negoziati sugli armamenti tra Russia e Corea del Nord stanno avanzando attivamente”, ha poi confermato la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca.

Il Papa (di ritorno dalla Mongolia): quando ho parlato di Grande Russia mi riferivo all’eredità culturale

Il Papa (di ritorno dalla Mongolia): quando ho parlato di Grande Russia mi riferivo all’eredità culturaleCittà del Vaticano, 4 set. (askanews) – Papa Francesco chiarisce il suo pensiero, così come espresso ai giovani russi nelle settimane scorse, sull’eredità della “Grande Russia”, spiegando che non si riferiva in alcun modo ad un concetto “imperialista”, sempre negativo e da rinnegare, ma all’antica e viva cultura che i russi hanno sviluppato nei secoli. Una spiegazione venuta nel corso della conferenza stampa sull’aereo che lo ha riportato a Roma dalla Mongolia, rispondendo ad una domanda dopo le polemiche innescate da parte ucraina.

“Io – ha detto il Pontefice – non pensavo all’imperialismo quando ho detto quello, ho parlato della cultura, e la trasmissione della cultura mai è imperiale, mai; è sempre dialogare, e parlavo di questo. È vero che ci sono degli imperialismi che vogliono imporre la loro ideologia. Mi fermo qui: quando la cultura viene distillata e trasformata in ideologia, questo è il veleno. – ha quindi aggiunto – Si usa la cultura, ma distillata in ideologia. Questo bisogna distinguere, quando è la cultura di un popolo e quando sono le ideologie che sorgono poi per qualche filosofo, qualche politico di quel popolo. E questo lo dico per tutti, anche per la Chiesa”. “L’eredità russa è molto buona, è molto bella. – ha poi aggiunto – Pensa nel campo delle lettere, nel campo della musica, fino ad arrivare a un Dostojewski che oggi ci parla di umanesimo maturo; si è fatta carico di questo umanesimo, che si è sviluppato, nell’arte e nella letteratura”.

Putin: la Russia riprenderà l’accordo sul grano quando tutti gli impegni saranno rispettati

Putin: la Russia riprenderà l’accordo sul grano quando tutti gli impegni saranno rispettatiRoma, 4 set. (askanews) – La Russia è pronta a riprendere l’iniziativa del Mar Nero sui cereali e lo farà non appena tutti gli impegni raggiunti nell’ambito del patto saranno rispettati. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin.

“Vorrei riaffermare la nostra posizione di principio, siamo pronti a studiare la possibilità di rilanciare l’accordo sul grano (…) E lo faremo non appena tutti gli impegni registrati al suo interno saranno pienamente rispettati”, ha detto Putin dopo i colloqui con il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, tenutisi nella città russa di Sochi. Intanto, i negoziati della Russia con sei Paesi africani per la fornitura di grano sono quasi completati, ha dichiarato Putin.

“Siamo vicini al completamento degli accordi con sei Paesi africani, dove intendiamo fornire cibo gratuitamente, e anche effettuare la consegna, la logistica gratuitamente, consegnare questo carico”, ha detto il presidente russo in una conferenza stampa. Putin, dopo l’incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha anche dichiarato che la Russia non ha mai rifiutato i negoziati sul conflitto in Ucraina e non li sta rifiutando ora.

A seguito dell’incontro, Erdogan ha dichiarato che Ankara è pronta a mediare tra Mosca e Kiev. Putin ha ricordato che Erdogan ha dedicato molta attenzione alla risoluzione del conflitto, ma Kiev ha “gettato” nella spazzatura gli accordi raggiunti in passato con la mediazione della Turchia. “Voglio dire che la Russia non ha mai rifiutato i negoziati e non li rifiuta ora”, ha detto Putin in conferenza stampa.

Kiev: droni russi hanno colpito la Romania. Bucarest smentisce

Kiev: droni russi hanno colpito la Romania. Bucarest smentisceRoma, 4 set. (askanews) – Il massimo diplomatico ucraino ha dichiarato lunedì che Kiev aveva prove fotografiche che dimostrano che i droni russi hanno colpito il territorio rumeno durante un attacco aereo notturno alle infrastrutture portuali ucraine sul fiume Danubio.

Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha fatto questo commento ai giornalisti dopo una conferenza stampa a Kiev. Lunedì la Romania ha negato che i droni russi avessero colpito il suo territorio durante la notte. Il territorio rumeno non è stato colpito da droni o detriti russi in un attacco aereo notturno su un porto ucraino oltre il Danubio, ha detto il ministro degli Esteri romeno Odobescu.

“Certo, c’è un rischio perché quello che è successo lì è molto vicino ai nostri confini”, ha detto ai giornalisti a margine di una visita a Berlino. “Abbiamo visto che la Russia continua cinicamente ad attaccare le infrastrutture civili, impedendo all’Ucraina di esportare i propri cereali. Certo, c’è il rischio che si verifichino incidenti o inconvenienti, ma per il momento non è stato così”.

Intanto,il viceministro della Difesa ucraino, Hanna Maliar, ha affermato che le forze di Kiev hanno riconquistato circa 3 chilometri quadrati di territorio la scorsa settimana intorno alla città orientale di Bakhmut, che era stata catturata dalle truppe russe a maggio dopo mesi di pesanti combattimenti. Ha anche riferito di un “successo” non specificato nella direzione dei villaggi Novodanylivka e Novoprokopivka nella regione meridionale di Zaporizhzhia, ma non ha fornito dettagli.

L’Ucraina ha ora ripreso circa 47 km quadrati di territorio da quando ha iniziato la sua controffensiva all’inizio di giugno, ha scritto Maliar su Telegram. Queste affermazioni devono ancora essere verificate in modo indipendente. Kiev ha riconquistato numerosi villaggi e insediamenti durante la sua offensiva durata tre mesi, ma i suoi soldati sono stati ostacolati da vasti campi minati e trincee russe. Maliar ha detto la settimana scorsa che le truppe ucraine hanno sfondato la prima linea di difesa russa, e che l’esercito ucraino si aspetta ora di avanzare più rapidamente.

Lagarde assicura: la Bce riuscirà a riportare l’inflazione al 2% nei tempi dovuti

Lagarde assicura: la Bce riuscirà a riportare l’inflazione al 2% nei tempi dovutiRoma, 4 set. (askanews) – Alla Bce “riusciremo a riportare l’inflazione al nostro obiettivo di medio termine del 2% nei tempi dovuti”. Lo ha affermato la presidente Christine Lagarde, intervendo presso lo European Economics & Financial Centre.

“Stiamo entrando in un mondo di grandi transizioni sul mercato del lavoro, sui mercati dell’energia e sulla geopolitica: tutti elementi che possono portare a shock più ampi e frequenti sui prezzi. In questo mondo – ha sostenuto – sarà cruciale per le banche centrali mantenere le aspettative di inflazione fermamente ancorate”. “L’azione si fa sentire di più delle parole. Le ricerche suggeriscono che il fattore più rilevante nel costruire fiducia presso le banche centrali è essere percepiti come in grado di attuare il proprio mandato. E per attuarlo – ha detto – abbiamo aumentato i nostri tassi di 425 punti base in 12 mesi, un record. Riusciremo a riportare l’inflazione al nostro obiettivo di medio termine del 2 tempestivamente”.

Nel suo intervento Lagarde non è sembrata fornire segnali espliciti sugli orientamenti per il Consiglio direttivo della prossima settimana, in particolare se la banca centrale alzerà ancora i tassi o se invece confermerà i livelli attuali.

Ucraina, Tajani a Pechino: chiederò alla Cina di fare pressioni su Putin

Ucraina, Tajani a Pechino: chiederò alla Cina di fare pressioni su PutinRoma, 4 set. (askanews) – “Chiederò alla Cina e a Wang Yi, il ministro degli Esteri che poi è il numero 2 di questo Paese, di fare pressioni su (Vladimir) Putin affinché faccia qualche passo indietro per quanto riguarda la guerra in Ucraina e si possa andare verso la pace”. Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, a Pechino in visita ufficiale.

“Non è facile”, ha aggiunto il capo della diplomazia italiana, “la guerra non si concluderà in qualche settimana, però noi non dobbiamo mai rinunciare alla via della diplomazia”. Tajani si è soffermato sull’incontro a Sochi tra i presidenti di Russia e Turchia, proprio per rilanciare l’accordo sul grano. “Io credo che si debba fare di tutto per trovare accordi su tutte le questioni positive che riguardano questa guerra”, ha sottolineato, “l’accordo sulla via del Mar Nero, che deve portare grano anche a molti Paesi africani, deve essere perseguito e bene se (Recep Tayyp) Erdogan promuove questa operazione, che è un piccolo passo verso la pace”. “Quindi tutte le iniziative – siano quelle di Erdogan ma so che verrà qui (a Pechino, ndr) presto anche l’inviato del papa – devono essere sostenute perché il percorso della diplomazia è il percorso che porta alla pace”, ha concluso il ministro degli Esteri, “Pace giusta che significa indipendenza dell’Ucraina, certamente non resa di quel Paese di fronte alla violazione del diritto internazionale.

Il cancelliere Scholz si fa male mentre corre e posta la foto con la benda sull’occhio: ora aspetto i meme

Il cancelliere Scholz si fa male mentre corre e posta la foto con la benda sull’occhio: ora aspetto i memeRoma, 4 set. (askanews) – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha riportato un lieve infortunio al viso cadendo domenica mentre faceva jogging, costringendolo a cancellare i suoi impegni, ha detto un portavoce del governo.

“È caduto mentre faceva jogging e ha lividi sul viso”, ha detto il portavoce all’AFP. “Purtroppo ha dovuto cancellare i suoi appuntamenti” della giornata, ha aggiunto. Olaf Scholz ha parlato su X (ex Twitter) del suo incidente lunedì 4 settembre. Ha ringraziato coloro che gli hanno inviato gli auguri e ha detto che il suo infortunio non era così grave come sembrava. Il tutto accompagnato da una foto che ha fatto un po’ di scalpore, dove lo vediamo con un occhio bendato “Non vedo l’ora di vedere i meme!”, ha aggiunto nel post il cancelliere.

Il cancelliere socialdemocratico avrebbe dovuto partecipare a dei comizi politici a sostegno dei candidati del suo partito in vista delle elezioni regionali previste in Assia il mese prossimo. La ministra dell’Interno Nancy Faeser guida la lista del Partito socialdemocratico (SPD) per queste elezioni in Assia. Olaf Scholz corre regolarmente da diversi anni. “Corro due, tre volte alla settimana e la domenica un’ora e mezza”, ha testimoniato qualche anno fa in un’intervista. Il suo programma per la prossima settimana non sarà però disturbato dall’infortunio di domenica.

Putin: siamo disposti a negoziare l’accordo sul grano. A Sochi l’incontro con Erdogan

Putin: siamo disposti a negoziare l’accordo sul grano. A Sochi l’incontro con ErdoganRoma, 4 set. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin ricevendo a Sochi l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che la Russia è disposta a riaprire i negoziati per la ripresa dell’accordo sull’export del grano attraverso il Mar Nero.

A Sochi, infatti, è iniziato l’incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan, in agenda – oltre alla cooperazione economica – il conflitto ucraino e l’accordo sull’export del grano attraverso il Mar Nero. Secondo quanto riporta la stampa turca, Erdogan guida una delegazione di cui fanno parte anche i ministri della Difesa, Esteri, Energia e Finanze. “So che verrà discusso l’accordo sul grano, siano disposti a negoziare sulla questione” ha confermato Putin, le cui dichiarazioni sono state riportate dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti.