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Israele demolisce il palazzo del parlamento di Hamas a Gaza City

Israele demolisce il palazzo del parlamento di Hamas a Gaza CityRoma, 15 nov. (askanews) – I militari israeliani hanno fatto saltare in aria il palazzo del parlamento di Hamas a Gaza City. Lo scrive il Times of Israel che pubblica un video che circola sui social che dovrebbe mostrare il momento dell’esplosione dell’edificio. Giorni fa le truppe dell’Idf si erano scattate un selfie all’interno del parlamento di Hamas dopo averlo occupato. L’edificio è stato catturato dalla 7a Brigata Corazzata e dalla Brigata Golani, fiore all’occhiello della fanteria israeliana.

Gb, Sunak: nuova intesa migranti-Ruanda dopo stop Corte Suprema

Gb, Sunak: nuova intesa migranti-Ruanda dopo stop Corte SupremaMilano, 15 nov. (askanews) – “Il popolo britannico si aspetta che facciamo tutto il necessario per fermare le barche e questo è esattamente ciò che farà questo governo”. Il premier britannico Rishi Sunak in una seduta particolarmente concitata alla Camera dei Comuni ha detto che il suo governo sta lavorando a un nuovo trattato con il Ruanda, dopo che il suo piano per i richiedenti asilo è stato dichiarato illegale dalla Corte Suprema del regno. E non sembra disposto a demordere: si dice “pronto a cambiare le nostre leggi” se necessario.

CLEVERLY E IL “MODELLO” SEGUITO DALL’ITALIA Il nuovo ministro dell’Interno James Cleverly ha affermato nel suo intervento che il governo rispetta pienamente la Corte Suprema, ma la sentenza non indebolisce la sua determinazione nello scoraggiare i migranti. Secondo lui il governo prende molto sul serio i propri obblighi nei confronti dei tribunali, ma “è solo rompendo il modello di business dei trafficanti di esseri umani che potremo prendere il pieno controllo dei nostri confini e salvare vite umane in mare”. Oltre a citare persino il nostro Paese che a suo dire avrebbe seguito il “modello” britannico nelle intese con Tirana: “quello che abbiamo visto ora è che altri paesi stanno effettivamente esplorando il modello di paesi terzi per l’immigrazione clandestina, tra cui Austria, Germania, Danimarca e Italia nel loro accordo con l’Albania”.

COSA HA DETTO LA CORTE SUPREMA Il tutto dopo che la Corte Suprema si è pronunciata contro il piano di inviare i richiedenti asilo in Ruanda, dicendo che è illegale: Lord Reed, presidente della Corte, ha affermato che esiste un “rischio reale” che i richiedenti asilo possano essere rimandati dal Ruanda in Paesi da cui sono fuggiti.

COSA AVEVA PROMESSO IL GOVERNO Il governo aveva affermato che il piano avrebbe scoraggiato coloro che attraversavano la Manica su piccole imbarcazioni. Una volta in Ruanda, le persone potevano chiedere asilo lì, tornare a casa o chiedere asilo in un paese terzo, ma non nel Regno Unito.

L’OPPOSIZIONE Keir Starmer, deputato laburista, chiede al primo ministro di scusarsi per quello che definisce “lo spettacolo patetico più ridicolo di tutti”. Secondo lui è necessario “tornare al tavolo e ricominciare da zero” per trattare la questione delle traversate con “la serietà che merita”. Il ministro ombra degli Interni laburista, Yvette Cooper, ha iniziato il suo intervento dando il benvenuto al nuovo ministro degli Interni, ma facendo notare “che disastro ha ereditato”. Le conclusioni della Corte sono “dannose”, ha detto, e mettono in luce il “completo fallimento” della politica di punta del Primo Ministro sul Ruanda e il “completo fallimento della decisione del primo ministro di farne la parte centrale” del suo piano sull’immigrazione. Secondo lei non esiste un piano serio per affrontare né le pericolose traversate in barca “di cui tutti noi vogliamo vedere la fine”, né il “caos” nel sistema di asilo. Ma critica il governo per aver speso 140 milioni di sterline del denaro dei contribuenti per questo piano: “soldi che non possiamo recuperare adesso”.

L’Onu propone un piano in 10 punti per fermare la carneficina a Gaza

L’Onu propone un piano in 10 punti per fermare la carneficina a GazaRoma, 15 nov. (askanews) – Le Nazioni Unite propongono un piano in 10 punti per frenare la carneficina a Gaza nel contesto della guerra in corso tra Israele e Hamas, ha detto oggi il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari Martin Griffiths.

Il funzionario dell’Onu ha esortato tutte le parti ad attuare un piano composto da 10 punti, che comprende un cessate il fuoco umanitario, facilitazioni di un flusso continuo di convogli di aiuti, l’apertura di ulteriori punti di passaggio per l’ingresso di camion commerciali e di aiuti, incluso Kerem Shalom, il miglioramento del meccanismo di notifica umanitaria per aiutare a risparmiare i civili e le infrastrutture civili dalle ostilità e il finanziamento della risposta umanitaria, che ora ammonta a 1,2 miliardi di dollari. “Il piano è completo e siamo determinati a fare ogni passo, ma abbiamo bisogno di un ampio sostegno internazionale. Il mondo deve agire prima che sia troppo tardi”, ha affermato Griffiths.

“Mentre la carneficina a Gaza raggiunge ogni giorno nuovi livelli di orrore, il mondo continua a guardare scioccato gli ospedali che vengono presi di mira, i bambini prematuri che muoiono e un’intera popolazione che viene privata dei mezzi basilari di sopravvivenza. Non si può permettere che ciò continui”, ha aggiunto il funzionario in una nota.

La Gb non potrà deportare i migranti in Ruanda

La Gb non potrà deportare i migranti in RuandaMilano, 15 nov. (askanews) – Questo “non era il risultato che volevamo, ma abbiamo passato gli ultimi mesi a prepararci per tutti i risultati. Siamo ancora pienamente impegnati a fermare tutte le barche”, afferma il primo ministro britannico Rishi Sunak, dopo che si è appreso che la Corte Suprema britannica ha stabilito che mandare persone nei centri di asilo in Ruanda non è legale.

La Corte Suprema del Regno Unito ha respinto all’unanimità il ricorso del governo contro una precedente sentenza secondo cui i migranti non potevano essere inviati in Ruanda perché non poteva essere considerato un paese terzo sicuro. Il governo britannico ha stipulato un accordo con il Ruanda nel 2022, dove il Ruanda si impegna ad accogliere i richiedenti asilo, esaminare le loro domande e concedere la residenza a coloro le cui domande di asilo vengono accolte, per conto delle autorità britanniche.

Secondo Reuters, la decisione è vista come un duro colpo alla politica di immigrazione del primo ministro britannico Rishi Sunak.

L’Onu: il carburante arrivato a Gaza è “del tutto insufficiente”

L’Onu: il carburante arrivato a Gaza è “del tutto insufficiente”Roma, 15 nov. (askanews) – Il carburante arrivato oggi nella Striscia di Gaza attraverso l’Egitto e che sarà utilizzato per la fornitura di aiuti umanitari “non è affatto sufficiente”. Lo ha detto l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), confermando una prima consegna. Sono stati consegnati poco più di 23.000 litri di benzina, “ma il loro utilizzo è stato limitato dalle autorità israeliane e sarà utilizzato solo per il trasporto di aiuti umanitari”, ha spiegato il capo dell’Unrwa a Gaza, Thomas White, su X, sottolineando che “non c’è petrolio per far funzionare l’acqua e gli ospedali”. “Ciò rappresenta solo il 9% di ciò di cui abbiamo bisogno quotidianamente per sostenere le attività vitali”, ha concluso.

Spagna, Sanchez: il nostro sarà il governo della costituzione

Spagna, Sanchez: il nostro sarà il governo della costituzioneRoma, 15 nov. (askanews) – Il capo ad interim dell’Esecutivo spagnolo e leader del PSOE, Pedro Sánchez, ha difeso mercoledì, all’inizio del suo discorso di investitura, il suo futuro “Governo Costituzionale”, esprimendo il suo “rispetto e riconoscimento” per coloro che in questi giorni hanno protestato “pacificamente” contro gli accordi con i partiti indipendentisti.

Dalla tribuna del Congresso dei Deputati, Sánchez ha innanzitutto sottolineato che “manifestare nelle strade è uno dei modi di esercizio della democrazia che la nostra Costituzione riconosce”. Quindi ha esordito riferendosi a tutti coloro che “hanno esercitato pacificamente questo diritto”. “E, lo sottolineo, lo hanno fatto in modo pacifico”, ha sottolineato Sánchez. Tutti coloro che hanno preso posizione in piazza contro l’amnistia e il resto dei suoi accordi, hanno il mio “rispetto e riconoscimento perché hanno esercitato un diritto costituzionale di partecipazione politica che emana dalla nostra Costituzione”.

I punto del suo discorso, il candidato all’investitura del PSOE si è rivolto alla “destra retrograda” e a coloro che difendono modelli “esclusivi” e ha sottolineato: siamo “spagnoli come voi, non siamo meno di voi”. “La Costituzione contempla solo una forma più alta di esercizio democratico ed è quella di votare alle elezioni”, ha continuato il capo ad interim dell’Esecutivo e candidato del PSOE, riferendosi al fatto che questa è la procedura che la Magna Carta indica per la formazione del Governo e per l’investitura

“Oggi e domani ascolteremo in quest’Aula i 25 milioni di cittadini che hanno votato il 23 luglio alle elezioni costituzionali indette e svoltesi in modo impeccabile e secondo le regole stabilite dalla Costituzione spagnola”, ha proseguito. In questo modo ha sottolineato “oggi in quest’Aula ascolteremo e rispetteremo la volontà del popolo spagnolo espressa attraverso i suoi rappresentanti, come riconosce la nostra Costituzione”. “Noi seguiremo le regole della democrazia parlamentare stabilite dalla nostra Costituzione”, ha sottolineato.

Si è quindi adoperato per far capire che oggi inizierà il processo che porterà “alla formazione di un governo costituzionale in Spagna”. “E lo faremo in questo modo perché lo stabilisce la Costituzione stessa”, ha insistito Sánchez con queste prime parole con cui ha alluso più volte alla Magna Carta. Inoltre, ha voluto sottolineare che “all’interno della Costituzione c’è solo democrazia”. Al di fuori di essa e delle sue regole esistono solo “imposizioni e capricci”. Fonte Servimedia

Erdogan dice che Israele è uno stato terrorista

Erdogan dice che Israele è uno stato terroristaRoma, 15 nov. (askanews) – “Israele sta attuando una strategia di distruzione totale di una città e della sua gente. Il mio cuore è tranquillo, dico apertamente che Israele è uno stato terrorista”. E’ quanto ha detto oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante una riunione con il suo partito, secondo quanto si legge sull’agenzia Anadolu.

“Se Israele continua i suoi massacri in questo modo, ovunque verrà riconosciuto che si tratta di uno stato terrorista maledetto in tutto il mondo”, ha insistito il presidente turco. Egli ha detto. “Non esiteremo mai a dar voce al fatto che i membri di Hamas sono ribelli che cercano di proteggere la loro patria e le loro vite, solo perché ciò potrebbe disturbare qualcuno”, ha quindi avvertito Erdogan.

Nell’inchiesta sul “portafogli” di Putin anche il Chelsea di Abramovich

Nell’inchiesta sul “portafogli” di Putin anche il Chelsea di AbramovichMilano, 15 nov. (askanews) – Pubblicata una nuova indagine sulle società offshore di persone dell’entourage di Vladimir Putin, sotto gli auspici del Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (ICIJ) e del media tedesco Paper Trail che oggi twitta: “I miliardi di Roman Abramovich hanno portato il Chelsea nell’élite del calcio mondiale. La nostra ricerca rivela come l’oligarca abbia creato un sistema di fondi neri e abbia dato al suo club un vantaggio competitivo illegale attraverso pagamenti segreti”.

L’inchiesta si intitola “Il segreto di Cipro” (Cyprus Confidential): “condotta dall’ICIJ rivela come le aziende cipriote abbiano fornito servizi per aiutare i principali sostenitori del presidente russo Vladimir Putin a proteggere le loro ricchezze e poi, mentre la Russia invadeva l’Ucraina, nascondessero beni per miliardi di dollari dalla minaccia delle sanzioni”. L’indagine si basa sulla fuga di 3,6 milioni di documenti provenienti da sei società cipriote coinvolte nella registrazione e nella consulenza aziendale. Nell’inchiesta vengono nominate diverse persone compreso il giornalista tedesco Hubert Seipel e il miliardario russo Roman Abramovich. Secondo la Bbc “i documenti trapelati rivelano una pista di denaro che collega l’oligarca Roman Abramovich a due uomini soprannominati ‘portafogli’ del presidente Vladimir Putin. L’ex proprietario del Chelsea Football Club è stato sanzionato dal Regno Unito e dall’UE, ma in precedenza ha negato qualsiasi relazione finanziaria con il leader russo. Ora, documenti trapelati da Cipro rivelano nuove prove che lo collegano a un accordo segreto da 40 milioni di dollari (26 milioni di sterline) nel 2010”.

Un’altra parte dell’indagine “I segreti di Cipro”, basata sulle fughe di notizie delle società offshore cipriote, collega il miliardario russo Alexei Mordashov con il famoso giornalista tedesco Hubert Seipel, che ha pubblicato numerosi libri e film sul presidente russo Vladimir Putin. Nel 2012 Seipel ha pubblicato il film documentario “Io, Putin. Portrait”, nominato per il premio televisivo tedesco come miglior reportage. Nel 2015 e nel 2021 il giornalista ha pubblicato i libri “Putin. La logica del potere” e “Il potere di Putin. Perché l’Europa ha bisogno della Russia?”, che divenne un bestseller. Seipel ha incontrato Putin in diverse occasioni ed è considerato uno dei massimi esperti tedeschi di Russia.

La grazia all’assassino di Anna Politkovskaya per il Cremlino è “una pratica senza eccezioni”

La grazia all’assassino di Anna Politkovskaya per il Cremlino è “una pratica senza eccezioni”Milano, 15 nov. (askanews) – Il Cremlino non aggiunge commenti, nonostante lo scandalo derivato dal fatto che Sergei Khadzhikurbanov, condannato per l’omicidio di Anna Politkovskaya sia stato graziato e poi liberato per essere andato a combattere nella guerra in Ucraina.

“C’è una certa pratica” ovvero la grazia per i detenuti che vanno a combattere sul fronte ucraino “che viene realizzata. Per quanto ne so, non ci sono eccezioni a questa pratica. Più precisamente, ci sono delle eccezioni, ma non riguardano il tema della risonanza di questo o quel caso. Nel complesso non ho nulla da aggiungere a quanto detto su questo tema”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov sul caso dell’organizzatore dell’omicidio di Anna Politkovskaya, Sergei Khadzhikurbanov, condannato e poi graziato.

Usa e Cina riprendono cooperazione energetica ambientale interrotta

Usa e Cina riprendono cooperazione energetica ambientale interrottaMilano, 15 nov. (askanews) – L’inviato americano sul clima John Kerry ha incontrato il suo omologo cinese Xie Zhenhua in California e a seguito dell’incontro, i paesi hanno concordato obiettivi comuni in materia di clima ed energia. Lo rende noto il dipartimento di stato Usa nel giorno del tanto atteso faccia a faccia tra Joe Biden e Xi Jinping.

“Gli Stati Uniti e la Cina riconoscono che la crisi climatica ha colpito sempre più paesi in tutto il mondo” si afferma. “Allarmati dai migliori risultati scientifici disponibili, incluso il sesto rapporto di valutazione dell’IPCC, gli Stati Uniti e la Cina continuano a impegnarsi per l’effettiva attuazione dell’UNFCCC e dell’Accordo di Parigi, riflettendo l’equità e il principio delle responsabilità comuni ma differenziate e delle rispettive capacità, alla luce di diverse circostanze nazionali, per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi in conformità con l’articolo 2 di mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 gradi C e proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5 gradi C, compresi gli sforzi per mantenere 1,5 gradi C entro la portata”. La cooperazione riguarda la promozione delle energie rinnovabili, la rimozione dei rifiuti di plastica e la prevenzione delle emissioni di metano.

Secondo la Cina, la rinnovata cooperazione tra i due Paesi è “un prerequisito per un progresso globale significativo” e “stabilizza la situazione politica” prima del vertice sul clima che inizierà a Dubai all’inizio del mese. Nella loro dichiarazione congiunta, gli Stati Uniti e la Cina puntano ora a una significativa riduzione delle emissioni nel settore energetico. Tuttavia, la Cina ritiene irrealistica la riduzione dei combustibili fossili.

Gli Stati Uniti e la Cina decidono di rendere operativo il Gruppo di lavoro sul rafforzamento dell’azione per il clima negli anni 2020, per impegnarsi nel dialogo e nella cooperazione per accelerare azioni concrete sul clima negli anni 2020. La cooperazione tra Cina e Stati Uniti si era indebolita durante la presidenza di Donald Trump e si è interrotta completamente dopo la visita della presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, a Taiwan nel 2022.

L’inviato speciale presidenziale degli Stati Uniti per il clima John Kerry e l’inviato speciale della Cina per il cambiamento climatico Xie Zhenhua si sono incontrati a Pechino dal 16 al 19 luglio 2023 e a Sunnylands, California, dal 4 al 7 novembre 2023.