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Ucraina, Tajani: Italia in prima linea per pace, ma ancora lontana

Ucraina, Tajani: Italia in prima linea per pace, ma ancora lontanaMilano, 23 ago. (askanews) – “L’Italia è in prima linea nella ricerca di una pace ‘giusta’ in Ucraina” ma “la pace sembra ancora lontana”. Lo afferma Antonio Tajani, ministro degli esteri del Governo Meloni in un’intervista a ilSussidiario.net. “Sosteniamo Kiev con aiuti umanitari, economici e militari, con l’obiettivo di creare le condizioni per cui l’Ucraina possa sedersi al tavolo negoziale senza dover accettare imposizioni” dice Tajani. “Avviare un percorso negoziale che sia accettabile per Kiev è di fondamentale importanza e, in questo senso, guardiamo con grande interesse e attenzione alle varie iniziative che sono in campo, in particolare a quella voluta dal Santo Padre. Apprezziamo e accompagniamo da vicino il lavoro che sta facendo il Cardinale Zuppi, soprattutto per l’apertura di canali umanitari per favorire il rientro di bambini ucraini trasferiti in Russia e lo scambio di prigionieri”.

Tajani: fase di straordinaria convergenza fra Italia e Usa

Tajani: fase di straordinaria convergenza fra Italia e UsaMilano, 23 ago. (askanews) – “La visita del Presidente del Consiglio negli Stati Uniti si è svolta in una fase di straordinaria convergenza fra Italia e USA sui principali dossier internazionali e, più in generale, su tutti i temi che definiscono l’identità stessa del rapporto transatlantico, dalle sfide globali alle crisi regionali”. Lo afferma Antonio Tajani, ministro degli esteri del Governo Meloni in un’intervista a ilSussidiario.net. “I nostri amici e alleati americani guardano con interesse e apprezzamento all’operato del nostro Governo. Oltre a tutelare i propri interessi nazionali, l’Italia sta dando il proprio contributo a 360 gradi, in tutti i settori rilevanti e a tutti i livelli, per la difesa e la promozione dei valori condivisi quali la democrazia, la libertà e i diritti dell’uomo.” ha detto.

Ue, Tajani: pendolo politica va verso Partito Popolare Europeo

Ue, Tajani: pendolo politica va verso Partito Popolare EuropeoMilano, 23 ago. (askanews) – “Continuiamo a lavorare perché alle prossime elezioni europee si concretizzi la prospettiva di una maggioranza di centrodestra, con popolari, conservatori e liberali, la stessa maggioranza che peraltro che mi portò a guidare il Parlamento europeo nel 2017”. Lo afferma Antonio Tajani, ministro degli esteri del Governo Meloni in un’intervista a ilSussidiario.net. “Le elezioni spagnole ci hanno dimostrato che il pendolo della politica in Europa va verso il Partito Popolare Europeo” ha detto.

Ucraina, Tajani: Italia farà di tutto per sostenere sforzo pace Santa Sede

Ucraina, Tajani: Italia farà di tutto per sostenere sforzo pace Santa SedeRoma, 23 ago. (askanews) – “Il governo segue con grande attenzione il tentativo della Santa Sede di favorire l’avvio di un processo di pace e intende fare di tutto per sostenerlo, senza far mancare il sostegno all’Ucraina, vittima di una violenta aggressione russa. Anche il mio viaggio in Cina a settembre va in quella direzione”. Lo afferma, fra l’altro, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, vicepremier e segretario di Forza Italia, in una intervista ad Avvenire.

“Seguiamo con grande attenzione – dice Tajani- il lavoro del cardinale Zuppi e il tentativo di costruire la fase successiva, quella in cui le parti inizieranno a negoziare per fermare il conflitto. L’Italia vuole la pace. Una pace che sia giusta, che ri- conosca il diritto alla libertà e all’indipendenza dell’Ucraina”.

Mosca: respinto attacco terroristico di Kiev con tre droni

Mosca: respinto attacco terroristico di Kiev con tre droniRoma, 23 ago. (askanews) – Mosca ha denunciato un “attacco terroristico” da parte dell’Ucraina “condotto con tre doni fermati edistrutti” nel territorio. Uno dei quali diretto sull’abitato della stessa capitale il cui traffico aereo è stato interrotto in arrivo e in partenza. Il drone, una volta colpito, è precipitato schiantandosi su un edificio in costruzione. Il ministero della Difesa russo, nel darne notizia in una nota, ha escluso vitime. Gli altri due droni sono stati abbattuti dalle difese aeree russe sul Mozhaisky e Khimkinsky, sempre nella regione di Mosca.

“La difesa aerea – ha scritto su Telegram il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin – ha abbattuto questa notte un drone nel distretto di Mozhaisk nella regione di Mosca. Il secondo UAV ha colpito un edificio in costruzione nella City. I servizi di emergenza sono intervenuti sul posto”.

Esplosioni a Mosca, abbattuto drone e chiusi aeroporti

Esplosioni a Mosca, abbattuto drone e chiusi aeroportiMilano, 23 ago. (askanews) – Esplosione a Mosca nel quartiere degli affari Moscow City. Si sono sentiti scoppi molto forti in città. Utenti social scrivono di aver udito esplosioni anche nel noto quartiere Taganka e alla Proletarskaya. Il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha affermato che nella notte le forze di difesa aerea hanno abbattuto un drone nel distretto di Mozhaisk, nella regione di Mosca, mentre un secondo ha colpito un edificio in costruzione nella City.

“Questa notte, la difesa aerea ha abbattuto un drone nel distretto di Mozhaisk, nella regione di Mosca. Il secondo ha colpito un edificio in costruzione nella City. I servizi operativi si sono recati sul luogo dell’incidente. Secondo le informazioni preliminari, non ci sono state vittime”, ha scritto il sindaco nel suo canale Telegram. I residenti di Mosca hanno chiamato i servizi di emergenza per riferire di forti colpi, come botti, in varie parti della città. “In particolare, sono stati segnalati nell’area della City di Mosca, nelle strade Vorotynskaya, Angarskaya, così come a Khimki e nell’area metropolitana di Mitino”, ha detto una fonte alle agenzie russe.

A Moscow City, nella capitale russa, è stato sentito un botto riferisce un corrispondente della RIA Novosti. Poco dopo, il fumo si è alzato dagli edifici nella stessa zona. A Vnukovo, Domodedovo e Sheremetyevo i voli in partenza e in arrivo subiscono ritardi, risulta dai dati del tabellone online di questi aeroporti. È la seconda notte consecutiva che il traffico aereo è sospeso. Vicino a Sheremetyevo, i residenti del quartiere Khimki hanno filmato un drone volante. Sulle riprese degli abitanti di Khimki, il canale Telegram di Readovka sostiene che presumibilmente, è lo stesso drone abbattuto a Mosca. Non ci sono state vittime, viene assicurato.

Spagna, anche Sanchez contro Rubiales dopo scandalo del bacio

Spagna, anche Sanchez contro Rubiales dopo scandalo del bacioRoma, 22 ago. (askanews) – Dopo il ministro dello Sport ieri, anche il premier spagnolo Pedro Sanchez ha accusato anche il presidente della Federcalcio spagnola per il bacio imposto alla giocatrice Jennifer Hermoso.

Dopo l’aumento della polemica sui social network, donne e uomini politici reagiscono a turno al caso di Luis Rubiales, il presidente della Federcalcio spagnola che ha baciato in bocca l’attaccante Jenni Hermoso dopo l’incoronazione mondiale delle giocatrici spagnole. Lunedì il ministro della Cultura e dello Sport, Miquel Iceta, aveva chiesto a Rubiales di scusarsi. Una chiamata ascoltata, visto che l’interessato ha subito realizzato un video indirizzato al N.10 de la Roja.

Ma questo tentativo di perdono non è piaciuto in Spagna. Anche il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha attaccato il capo della federazione calcistica, definendo il suo gesto “inaccettabile” e le sue scuse “insufficienti”. “Quello che abbiamo visto è stato un gesto inaccettabile (…) e le scuse che ha presentato sono insufficienti e inadeguate”, ha commentato il signor Sánchez in una conferenza stampa a Madrid. Prima di questa nuova polemica, la reputazione di Luis Rubiales era già gravemente offuscata. In carica dal 2018, era stato accusato di aver organizzato orge con i soldi della federazione lo scorso settembre. In passato è stato anche oggetto di un processo per violenza sessuale ed è stato poi assolto.

Secondo le informazioni pubblicate dal quotidiano Revelo, Luis Rubiales avrebbe pregato Jenni Hermoso di apparire con lui nel video di scuse, ma la giocatrice ha rifiutato. Peggio ancora, le dichiarazioni pubblicate dalla federazione spagnola calcio (RFEF) in cui la Hermoso minimizza il gesto di Rubiales non sarebbero mai state pronunciate dall’attaccante della Roja. Queste dichiarazione sarebbe state scritti dalla comunicazione della RFEF e distribuiti ai media.prossimi giorni per chiarire un po’ di più questa polemica che non finisce mai.

Incendi, ritrovati in Grecia i corpi carbonizzati di 18 migranti

Incendi, ritrovati in Grecia i corpi carbonizzati di 18 migrantiRoma, 22 ago. (askanews) – I corpi di 18 persone sono stati ritrovati in un’area del nord-est della Grecia dove i vigili del fuoco stanno combattendo un grave incendio. L’annuncio è stato dato dalle autorità locali, scrive il Guardian. Centinaia di vigili del fuoco stanno lottando contro i nuovi roghi che stanno divampando senza controllo causando anche numerose evacuazioni. I corpi sono stati trovati vicino a una baracca nella zona di Avanta, nella regione di Alessandropoli, vicino al confine della Grecia con Turchia e Bulgaria, hanno detto le autorità, e una squadra sta lavorando per identificarli. Secondo il portavoce dei vigili del fuoco, Ioannis Artopios, si potrebbe trattare di migranti entrati nel Paese dalla Turchia.

Beccari (San Marino): relazioni con Italia rafforzate negli anni

Beccari (San Marino): relazioni con Italia rafforzate negli anniRimini, 22 ago. (askanews) – “Negli ultimi anni il livello delle relazioni tra San Marino e Italia si è rafforzato tant’è che entro fine 2023 avremo anche la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che sarà un’altra testimonianza di consolidamento delle nostre relazioni”. Lo ha annunciato ad askanews il segretario di Stato per gli Affari esteri della Repubblica di San Marino, Luca Beccari, a margine di un incontro al Meeting di Rimini.

“Per San Marino il rapporto con l’Italia è imprenscindibile non solo per ragioni geografiche, ma anche per ragioni culturali e sociali – ha spiegato Beccari -. Noi siamo da sempre attenti al rapporto con l’Italia e investiamo tanto su questo. Il Meeting è un momento importantissimo che valorizza il rapporto italo-sammarinese e a latere si sviluppano sempre incontri importanti a livello ministeriale”. “La visita di oggi del vicepremier Salvini a San Marino – ha aggiunto – è un elemento importantissimo che si innesta in questo quadro così come lo è l’incontro con la sottosegretaria agli Affari esteri Maria Tripodi che rappresenta la Farnesina, con la quale per competenza e per delega ho il mio principale centro di relazione”.

“Credo che le nostre relazioni si costruiscono anche grazie a questi eventi – ha aggiunto Beccari -. San Marino sta affrontando un percorso nuovo, quello di un negoziato per un accordo di associazione con l’Unione europea, attraverso il quale ci proiettiamo verso l’Europa senza dimenticare l’importanza del rapporto bilaterale con l’Italia”. “Il rapporto con l’Italia è doppio: tra Stato e Stato, ma anche fra San Marino e le comunità locali limitrofe e lavoriamo costantemente su questo – ha concluso il segretario -. Negli ultimi tre anni del mio mandato il livello delle relazioni si è rafforzato tant’è che entro la fine dell’anno avremo anche la visita del presidente Mattarella a San Marino che sarà un’altra testimonianza di consolidamento delle nostre relazioni”.

Rilascio acque centrale Fukushima in mare, come funzionerà

Rilascio acque centrale Fukushima in mare, come funzioneràRoma, 22 ago. (askanews) – Il rilascio di acque trattate dalla centrale nucleare Fukushima Daiichi, teatro dal 2011 del più grave incidente atomico della storia dopo Chernobyl, inizierà giovedì prossimo 24 agosto, dopo che Tokyo ha ottenuto anche un sostanziale avallo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).

L’operazione, mai effettuata in precedenza in queste dimensioni, sta provocando alzate di scudi da parte di paesi vicini – a partire dalla Cina – o comunque affacciantisi sul Pacifico, ma anche l’opposizione all’interno dalle popolazioni locali delle aree limitrofe alla centrale, che vedono rischi per la salute e per l’economia, incentrata in particolare sull’agricoltura e sulla pesca. Ma, nel dettaglio, come avverrà questa operazione e quali rischi comporta? L’ACQUA DI FUKUSHIMA L’incidente nucleare di Fukushima è conseguenza del devastante terremoto-tsunami dell’11 marzo 2011, che provocò qualcosa come 20mila vittime concentrate lungo le coste nordorientali del Giappone. Il sistema di raffreddamento della più vecchia centrale nucleare giapponese fu danneggiato e nei nuclei di tre reattori ci fu il meltdown, lo scioglimento del nocciolo. Va chiarito che l’incidente di Fukushima, a 12 anni dagli eventi, è ancora in corso. Questo perché nei reattori permane il materiale fissile disciolto ad altissima concentrazione di radioattività, inavvicinabile dall’uomo e anche da gran parte dei robot. Questo va continuamente raffreddato e per tale operazione è necessaria molta acqua, che entra a contatto con il materiale radioattivo, contaminandosi a sua volta. Inoltre a questa va aggiunta l’acqua piovana che arriva nella centrale e quella che scorre naturalmente al di sotto da sottoporre a loro volta al trattamento.

L’acqua viene stoccata – dopo essere stata trattata – in una selva di silos, che ha sostituito il bosco che circondava precedentemente la centrale. Attualmente ci sono più di 1,3 milioni di metri cubi di acqua trattata e i 1.000 serbatoi sono praticamente pieni: ci si attende che non vi sia più spazio entro la fine del 2024. COME SI ELIMINA LA RADIOATTIVITA’ L’acqua di raffreddamento esce dai reattori fortemente contaminata. Per “ripulirla” è stato realizzato un sistema denominato ALPS (Advanced Liquid Processing System). Si tratta di un sistema di pompaggio e filtraggio dell’acqua che, attraverso una serie di reazioni chimiche, è in grado di eliminare 62 radionuclidi dall’acqua contaminata. Tuttavia, ALPS non ha la capacità di purificare pienamente l’acqua, perché non rimuove il trizio (idrogeno-3), un isotopo radioattivo dell’idrogeno, che è anche naturalmente prodotto in natura nell’atmosfera quando i raggi cosmici entrano in collisione con le molecole d’aria. Oltre a essere ovviamente un sottoprodotto delle centrali nucleari. Il trizio ha il più basso impatto radiologico tra tutti i radionuclidi presenti in maniera naturale nell’acqua di mare. Ha un’emivita radioattiva – cioè il tempo necessario perché la metà venga smaltita – di poco più di 12 anni. Assorbito con l’acqua nel corpo umano, invece, ha un’emivita che va da sette a 14 giorni. E’ considerato dall’Aiea pericoloso per l’uomo solo a dosi molto elevate e – sempre secondo l’agenzia Onu – diverse centrali in tutto il mondo smaltiscono acqua contenente trizio a bassa quantità nelle loro normali operazioni. Comprese le centrali atomiche della Cina, che si oppone con più veemenza al rilascio delle acque di Fukushima.

COME FUNZIONERA’ LO SMALTIMENTO A FUKUSHIMA? Non dobbiamo pensare a un’operazione a breve termine: secondo la Tepco (proprietaria dell’impianto), lo stoccaggio di acqua trattata arriverà a zero soltanto nel 2051 e verranno rilasciati 500 metri cubi di acqua al giorno. L’acqua che verrà gettata in mare sarà sottoposta a misurazioni della radioattività per due mesi, dopo essere stata inviata a un gruppo di serbatoi intermedi da 30mila metri cubi. Da lì verrà trasferita via tubi a un impianto di diluizione situato a un chilometro di distanza. In questa struttura verrà miscelato ad acqua marina, creano una diluizione che, secondo il piano giapponese, dovrebbe provocare un’esposizione al trizio per l’uomo pari a 0,00003-0,00004 millisievert/anno, rispetto ai 2,1 millisievert/anno della radiazione naturale (media giapponese per persona). In seguito, l’acqua verrà trasferita in un tunnel di un chilometro posto sul fondo marino fino a un punto di scarico, che si trova più di 10 metri sotto il livello dell’acqua. All’uscita si troverà un ulteriore punto di controllo dei livelli di trizio. PERCHE’ SERVE LIBERARE LO SPAZIO DAI SERBATOI La Tepco ha urgenza di liberare quanto più spazio possibile, oggi occupato dai silos per l’acqua, perché lì dovrà essere stoccato il materiale proveniente dalla rimozione dei residui del meltdown provenienti dall’interno dei reattori. Sostanzialmente, saranno necessari 81mila metri quadri. E’ questa l’operazione più difficile e del tutto inedita che occuperà i tecnici e gli esperti nei prossimi anni. Questi residui sono presso i reattori 1-2-3 della centrale, quelli andati in fusione con l’incidente, si parla di 880 tonnelate di melma radioattiva. Tokyo vuole iniziare i lavori entro quest’anno fiscale. Questi residui nei reattori presentano livelli di radioattività insostenibile, letale per l’organismo umano anche a esposizioni molto limitate. Per rimuoverli, la Tepco intende utilizzare un braccio robotico. Questa operazione sarà molto lunga e ormai è chiaro che il progetto di chiudere in un trentennio il decommissionamento della centrale è saltato.