Hezbollah non ha paura di una guerra totale: “Dipende da Israele, siamo pronti”Roma, 15 nov. (askanews) – Hezbollah non ha paura di una guerra con Israele al fianco di Hamas e, se attaccata, saprà difendersi con tutta la sua “potenza”. “Se mi chiede se ci sarà guerra totale, rispondo: dipende da quel che succede a Gaza e da quel che farà Israele. Netanyahu vuole la guerra? Non lo sappiamo”. Così il numero due del movimento sciita libanese, Naim Qassem, in un’intervista al Corriere della Sera, rispondendo a una domanda sulla possibilità di un conflitto totale contro lo Stato ebraico.
“Lo scontro non si misura solo in forza militare. C’è anche la motivazione. Ciò detto, noi abbiamo sia la forza militare sia i soldati per creare gravi perdite a Israele. L’esperienza del 2006 dimostra la nostra capacità di vincere anche senza un apparato militare superiore. Adesso siamo più armati e meglio organizzati di allora. Israele farebbe bene a pensare le suemosse”, ha commentato Qassem. Il numero due di Hezbollah ha smentito che il suo movimento abbia comprato armi dal fronte ucraino. “Non ne abbiamo bisogno. Abbiamo gli arsenali pieni e dobbiamo costruire sempre altri depositi”, ha precisato, prima di aggiungere riguardo al conflitto a Gaza che il gruppo deciderà cosa fare “al momento giusto”. “Per ora non discutiamo di linee rosse. Di certo non le divulghiamo”.
Soldati di Israele dentro l’ospedale Al-Shifa, “cuore pulsante” di HamasRoma, 15 nov. (askanews) – Le forze di difesa israeliane stanno “effettuando un’operazione precisa e mirata” contro Hamas nell’ospedale di al-Shifa, il più grande di Gaza. Il ministero della Sanità gestito da Hamas, citato dall’agenzia di stampa palestinese Shebab, ha affermato che “dozzine di soldati” sono entrati nell’edificio del pronto soccorso e che i carri armati israeliani hanno fatto irruzione nel complesso, occupando il pronto soccorso e gli edifici di accoglienza. Un testimone all’interno di al-Shifa ha detto alla BBC di aver visto almeno sei tank e più di 100 soldati all’interno del complesso ospedaliero. “Gli spari sono ancora forti e sentiamo esplosioni ovunque”, ha commentato da parte sua Ahmed Mokhallalati, un chirurgo di al-Shifa.
Il complesso ospedaliero potrebbe essere il “cuore pulsante” di Hamas, ha detto alla CNN il portavoce delle forze di difesa israeliane (IDF), tenente colonnello Peter Lerner. “Il nostro obiettivo è cercare Hamas ovunque si nasconda e il complesso ospedaliero è il fulcro centrale delle loro operazioni, forse anche il cuore pulsante e forse anche un centro di gravità”, ha commentato in un’intervista poco dopo l’inizio dell’operazione militare israeliana. “Abbiamo cercato di evacuare l’ospedale, abbiamo comprato carburante per i servizi essenziali, abbiamo provato e riprovato a portare incubatrici mobili per cercare di far uscire alcuni di quei bambinià perché la gente di Gaza non è un nostro nemico, Hamas lo è”, ha aggiunto.Le cifre sulle persone presenti all’ospedale variano da alcune centinaia a migliaia, senza che sia possibile confermarle in maniera indipendente. Domenica, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato il numero in circa 1.500 sfollati, 650 pazienti ricoverati e da 200 a 500 operatori sanitari. Un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale americano, che ha voluto restare anonimo, ha dichiarato: “Non siamo favorevoli a colpire un ospedale dal cielo e non vogliamo vedere uno scontro a fuoco in un ospedale dove persone innocenti, persone indifese, malati cercano di ottenere le cure mediche che meritano”. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno discusso della guerra tra Israele e Hamas e della ricerca degli ostaggi in mano al movimento estremista palestinese, durante una conversazione telefonica avvenuta nella notte italiana. Hamas ha accusato anche il presidente americano di essere “pienamente responsabile dell’attacco nazista dell’esercito di occupazione al complesso medico di Shifa”. “Per questo crimine brutale contro una struttura sanitaria protetta dalla Quarta Convenzione di Ginevra, i leader dell’occupazione e tutti coloro che hanno collaborato con lui all’uccisione di bambini, pazienti e civili indifesi saranno ritenuti responsabili”, ha riferito il gruppo in un comunicato. “L’adozione da parte della Casa Bianca e del Pentagono di una falsa narrativa secondo cui la resistenza sta utilizzando il Complesso medico Al Shifa per scopi militari è stato il via libera all’occupazione per commettere ulteriori massacri contro i civili e costringerli a migrare forzatamente da nord a Sud”.Funzionari della difesa israeliani hanno affermato intanto di avere accettato di consentire spedizioni di carburante nella Striscia di Gaza per operazioni umanitarie, riferisce l’Associated Press. È la prima volta che Israele consente l’ingresso di carburante nell’enclave palestinese dal 7 ottobre. L’Onu ha affermato che il carburante sarà “utilizzato esclusivamente per far funzionare i camion per la distribuzione degli aiuti umanitari in arrivo” e che “questo rappresenta una frazione del fabbisogno di carburante per le operazioni umanitarie”. Il Consiglio di Sicurezza sta negoziando una nuova risoluzione che richiede “immediate pause umanitarie estese” in tutta la Striscia di Gaza ma non fa menzione di un cessate il fuoco. La risoluzione, redatta da Malta, richiede che “tutte le parti” rispettino i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale.
Per le forze di difesa israeliane l’ospedale Al-Shifa è il “cuore pulsante” di HamasRoma, 15 nov. (askanews) – Il complesso ospedaliero di Al-Shifa potrebbe essere il “cuore pulsante” di Hamas, ha detto alla CNN il portavoce delle forze di difesa israeliane (IDF), tenente colonnello Peter Lerner.
“Il nostro obiettivo è cercare Hamas ovunque si nasconda e il complesso ospedaliero è il fulcro centrale delle loro operazioni, forse anche il cuore pulsante e forse anche un centro di gravità”, ha detto alla CNN in un’intervista poco dopo l’inizio dell’operazione militare israeliana all’interno di Al-Shifa. “Abbiamo cercato di evacuare l’ospedale, abbiamo comprato carburante per i servizi essenziali, abbiamo provato e riprovato a portare incubatrici mobili per cercare di far uscire alcuni di quei bambini perché la gente di Gaza non è un nostro nemico, Hamas lo è”, ha aggiunto.
Spari ed esplosioni all’interno dell’ospedale Al Shifa a GazaRoma, 15 nov. (askanews) – Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Salute di Hamas a Gaza, ha detto al canale tv Al Jazeera che l’esercito israeliano “è ora nel seminterrato dell’ospedale di Al Shifa a Gaza e lo sta perquisendo” alla ricerca di miliziani di Hamas. Il portavoce ha inoltre affermato di aver sentito “colpi di pistola” ed “esplosioni”.
Le forze di difesa israeliane stanno effettuando una “operazione precisa e mirata” contro Hamas in un’area specifica dell’ospedale di Al Shifa, sulla base di informazioni di intelligence e di necessità operativa. All’interno del nosocomio palestinese ci sono 6.000 persone tra pazienti e personale medico.
Secondo Biden la Cina di Xi ha problemi realiRoma, 15 nov. (askanews) – La Cina di Xi Jinping ha “problemi reali”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden a poche ore dal suo incontro con l’omologo cinese a margine di un vertice a San Francisco per ristabilire le relazioni sino-americane.
“Il presidente Xi è un altro esempio di come il ripristino della leadership americana nel mondo si stia imponendo. Hanno problemi reali”, ha affermato il numero uno della Casa Bianca durante una raccolta fondi, alla vigilia del suo incontro programmato con il leader cinese al vertice dell’Apec, la Cooperazione economica per l’Asia-Pacifico a San Francisco.
Hamas: Biden responsabile dell’attacco di Israele all’ospedale Al ShifaMilano, 15 nov. (askanews) – “Riteniamo il presidente Biden pienamente responsabile dell’attacco nazista dell’esercito di occupazione al complesso medico di Shifa”. Lo scrive in un comunicato, il primo dall’inizio del conflitto, Hamas.
“Per questo crimine brutale contro una struttura sanitaria protetta dalla Quarta Convenzione di Ginevra, i leader dell’occupazione e tutti coloro che hanno collaborato con lui all’uccisione di bambini, pazienti e civili indifesi saranno ritenuti responsabili – prosegue il comunicato – L’adozione da parte della Casa Bianca e del Pentagono di una falsa narrativa secondo cui la resistenza sta utilizzando il Complesso medico Al Shifa per scopi militari è stato il via libera all’occupazione per commettere ulteriori massacri contro i civili e costringerli a migrare forzatamente da nord a Sud”.
Idf: operazione precisa e mirata nell’ospedale Al Shifa di GazaMilano, 15 nov. (askanews) – Le forze di difesa israeliane hanno affermato che stanno effettuando una “operazione precisa e mirata” contro Hamas in un’area specifica dell’ospedale Al Shifa, sulla base di informazioni di intelligence e della necessità operativa.
“Nelle ultime settimane, l’Idf – ricorda in una dichiarazione sui social – ha pubblicamente avvertito più e più volte che l’uso militare dell’ospedale di Al Shifa da parte di Hamas mette a repentaglio il suo status protetto dal diritto internazionale, e ha concesso tutto il tempo necessario per fermare questo abuso illegale dell’ospedale. Ieri l’Idf ha comunicato ancora una volta alle autorità competenti di Gaza che tutte le attività militari all’interno dell’ospedale sarebbero dovute cessare entro 12 ore. Sfortunatamente, non è accaduto”. L’Idf “ha facilitato evacuazioni su larga scala dell’ospedale e ha mantenuto un dialogo regolare con le autorità ospedaliere. Invitiamo tutti i terroristi di Hamas presenti nell’ospedale ad arrendersi”, concludono.
Guerra in Medio Oriente, l’Oms: 22 dei 36 ospedali della Striscia di Gaza non funzionano piùRoma, 14 nov. (askanews) – L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che 22 dei 36 ospedali della Striscia di Gaza non funzionano più.
“La situazione sta peggiorando di minuto in minuto”, ha dichiarato alla Bbc Juliette Touma, responsabile della comunicazione dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa). All’ospedale di al Shifa, dove almeno 2.300 persone sono intrappolate dai combattimenti, secondo una stima dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (Ocha), sono morti sette neonati prematuri, secondo il direttore dell’ospedale.
Svezia: bene avvio iter Nato da parte parlamento turcoMilano, 14 nov. (askanews) – La Svezia ha accolto con favore la decisione della commissione esteri del parlamento turco di discutere giovedì un disegno di legge che approva l’adesione di Stoccolma alla Nato. Lo riportano i media internazionali. L’Ungheria è ora l’unico membro dell’alleanza dove la ratifica parlamentare non è ancora iniziata.
La richiesta della Svezia è quindi più vicina alla ratifica da parte dell’intera assemblea turca, necessaria prima che il presidente Recep Tayyip Erdogan possa trasformarla in legge. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina nel 2022 ha spinto la Svezia a richiedere l’adesione alla Nato nel maggio 2022. Finora 29 paesi della Nato hanno approvato la richiesta, ma si attende ancora il via libera dai parlamenti di Turchia e Ungheria.
La Finlandia, che ha presentato domanda di adesione contemporaneamente alla Svezia, è diventata membro della Nato in aprile. Il fatto che il comandante supremo della Nato per l’Europa, Christopher Cavoli, stia ora effettuando una visita ufficiale in Svezia è una chiara indicazione che l’alleanza vuole vedere la Svezia come il suo 32esimo membro, secondo la stampa di Stoccolma. Noto è che quella della quale la Svezia entrerà a far parte è una Nato rinata. Durante la Guerra Fredda, la Nato disponeva di piani globali per la difesa dei territori degli Stati membri, piani che venivano rivisti ogni cinque anni. Dopo l’attacco della Russia all’Ucraina nel 2022, la Nato ha adottato una nuova strategia di deterrenza e difesa dell’area euro-atlantica. La Russia è considerata la più grande minaccia per la Nato, seguita dal terrorismo. Il generale Cavoli è colui che ha guidato la preparazione dei nuovi piani di difesa adottati dal vertice Nato di Vilnius la scorsa estate.
Guerra in Medio Oriente, Biden: sono ottimista sul rilascio degli ostaggi in mano ad HamasNew York, 14 nov. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden, a margine di una conferenza stampa sul clima, ha dichiarato ai giornalisti presenti che crede possibile un accordo per il rilascio degli ostaggi catturati da Hamas, dopo l’assalto del 7 ottobre in territorio israeliano.
“Parlo ogni giorno con le persone coinvolte. Credo che accadrà. Ma non voglio entrare nei dettagli”, ha detto Biden e in risposta ad un’altra domanda sul messaggio da dare alle famiglia in attesa del rilascio, il presidente ha risposto: “Resistete, stiamo arrivando”.