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Finlandia, Sanna Marin lascerà la presidenza del suo partito: gli ultimi anni sono stati “difficili”

Finlandia, Sanna Marin lascerà la presidenza del suo partito: gli ultimi anni sono stati “difficili”




Finlandia, Sanna Marin lascerà la presidenza del suo partito: gli ultimi anni sono stati “difficili” – askanews.it



















Milano, 5 apr. (askanews) – Sanna Marin lascerà in autunno la presidenza del suo partito la Sdp, il partito sacialdemocratico finlandese. Marin non si candiderà alla presidenza Sdp alla riunione organizzata il prossimo settembre. Marin ne ha parlato oggi in un conferenza stampa trasmessa dai media finlandesi.

Secondo Marin, ci sono molte ragioni per la decisione. Ha detto che gli ultimi anni sono stati difficili per lei personalmente e che la sua resistenza era stata messa a dura prova.

Macron è a Pechino. Domani, insieme a Ursula von der Leyen, incontrerà Xi Jinping

Macron è a Pechino. Domani, insieme a Ursula von der Leyen, incontrerà Xi Jinping




Macron è a Pechino. Domani, insieme a Ursula von der Leyen, incontrerà Xi Jinping – askanews.it



















Roma, 5 apr. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron è atterrato a Pechino questa mattina per una visita di stato di tre giorni in Cina: lo ha annunciato l’Eliseo, in occasione del suo primo viaggio nel Paese dal 2019.

Il capo dello Stato incontrerà la comunità francese nel pomeriggio, prima di un’intensa giornata di colloqui – domani, giovedì – con il suo omologo cinese Xi Jinping. Alla riunione sarà presente anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Venerdì è previsto un viaggio a Canton (nel sud del Paese).

Scontri tra polizia e palestinesi alla Moschea di Al-Aqsa. Hamas reagisce lanciando razzi su Israele

Scontri tra polizia e palestinesi alla Moschea di Al-Aqsa. Hamas reagisce lanciando razzi su Israele




Scontri tra polizia e palestinesi alla Moschea di Al-Aqsa. Hamas reagisce lanciando razzi su Israele – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Numerosi razzi sono stati lanciati contro diverse città nel sud di Israele questa mattina presto, a seguito di scontri tra polizia israeliana e palestinesi all’interno della moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, mentre un soldato israeliano è stato ferito in una sospetta sparatoria nei pressi della città di Hebron, in Cisgiordania, tra l’acuirsi delle tensioni israelo-palestinesi durante il Ramadan e l’inizio della Pasqua ebraica. Oltre 350 le persone fermate a seguito degli scontri alla moschea, secondo quanto annunciato questa mattina dalle autorità israeliane.

La polizia israeliana era intervenuta nella notte all’interno della moschea di al-Aqsa a Gerusalemme Est per allontanare “agitatori” che avevano introdotto “fuochi d’artificio, bastoni e pietre”. La polizia ha rilasciato delle riprese video di oltre 50 secondi che mostrano esplosioni di quelli che sembrano essere fuochi d’artificio all’interno del luogo di culto: nelle immagini si vedono anche delle persone che lanciano pietre. Un altro filmato mostra gli agenti in assetto antisommossa che avanzano attraverso la moschea proteggendosi dal fuoco dei razzi con gli scudi. Nel filmato si vede poi una porta barricata, batterie di fuochi d’artificio su un tappeto sul pavimento e la polizia che evacua almeno cinque persone con le mani ammanettate dietro la schiena. “Stasera, mentre la polizia lavorava per consentire a un gran numero di musulmani di celebrare il mese di Ramadan e arrivare nella Città Vecchia di Gerusalemme e sul Monte del Tempio, diversi giovani fuorilegge mascherati e agitatori hanno portato dei fuochi d’artificio all’interno della moschea (al-Aqsa), assieme a bastoni e pietre”, ha scritto la polizia israeliana in un comunicato. “Questi si sono barricati lì diverse ore dopo (le ultime preghiere serali) per attaccare l’ordine pubblico e profanare la moschea”, mentre scandivano “slogan che incitavano all’odio e alla violenza”, è stato aggiunto nel testo.

“Dopo molti e lunghi tentativi infruttuosi di farli uscire attraverso il dialogo, le forze di polizia sono state costrette a rimuoverli per consentire lo svolgimento” delle prime preghiere dell’alba “e per prevenire violenti disordini”, ha continuato la polizia. Durante l’intervento “un folto gruppo di agitatori” ha sparato fuochi d’artificio e lanciato pietre all’interno della moschea verso la polizia, si legge ancora nel resoconto degli agenti, secondo cui un membro della sicurezza è rimasto ferito da un sasso a una gamba. Alcuni “rivoltosi sono stati arrestati” per avere “causato danni alla moschea” e per “averla profanata”. Dopo l’annuncio di questi scontri, diversi razzi sono stati lanciati dal nord della Striscia di Gaza verso il territorio israeliano. L’esercito israeliano ha riferito dell’attivazione di sirene di allarme in diverse aree urbane israeliane intorno alla Striscia di Gaza. I lanci hanno attivato i sistemi di allerta a Sderot e in un certo numero di comunità vicine. Circa 20 minuti dopo, le sirene di allarme hanno suonato in un kibbutz della zona. Secondo le forze di difesa israeliane, nella salva iniziale sono stati lanciati cinque proiettili, quattro dei quali sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea. I militari hanno detto che poco dopo sono stati lanciati altri quattro razzi, tutti caduti in aree aperte.

Il comune di Sderot ha spiegato che uno dei razzi ha colpito una fabbrica nella zona industriale, provocando danni. Non ci sono state notizie di feriti. In risposta, i media palestinesi hanno riferito che le forze israeliane hanno colpito obiettivi a Gaza. Il gruppo estremista palestinese Hamas, al governo di Gaza, ha denunciato le azioni della polizia nel luogo sacro di Gerusalemme come “un crimine senza precedenti” e ha esortato i palestinesi “ad andare in massa alla moschea di Al-Aqsa per difenderla”. La gente ha iniziato a radunarsi nelle strade, con inviti a dirigersi verso la frontiera tra Gaza e Israele, fortemente sorvegliata, per manifestazioni più violente. La Jihad islamica ha chiesto allo stesso modo ai residenti palestinesi di Gerusalemme, della Cisgiordania e di Israele di andare a radunarsi intorno alla moschea e affrontare le forze israeliane.

Il portavoce del presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas ha messo in guardia Israele dal “superare le linee rosse” nei luoghi sacri, dicendo che ciò potrebbe innescare una “grande esplosione”. “Riteniamo il governo di occupazione pienamente responsabile di qualsiasi deterioramento, e deve agire in modo responsabile e fermare questa assurdità, che avrà conseguenze pericolose per tutti”, ha detto Nabil Abu Rudeineh, in una dichiarazione rilasciata dall’agenzia di stampa ufficiale Wafa.

Il discorso di Trump dopo l’incriminazione: è una “persecuzione”. E attacca il procuratore e Biden

Il discorso di Trump dopo l’incriminazione: è una “persecuzione”. E attacca il procuratore e Biden




Il discorso di Trump dopo l’incriminazione: è una “persecuzione”. E attacca il procuratore e Biden – askanews.it



















Milano, 5 apr. (askanews) – “Non avrei mai pensato che una cosa del genere potesse accadere in America. L’unico crimine che ho commesso è stato difendere l’America da chi la vuole distruggere”. Lo ha detto Donald Trump, dalla sua proprietà a Mar-a-Lago in Florida, dopo l’udienza a Manhattan nella quale gli sono stati contestati 34 capi di imputazione. L’ex presidente Usa si è presentato davanti ai suoi sostenitori accompagnato dalla canzone “Proud to be an American” e la folla ha intonato “USA” mentre Trump si dirigeva verso un microfono. “Il nostro Paese sta andando all’inferno. Il mondo sta già ridendo di noi per tante altre ragioni”, ha detto Trump “E’ un falso caso del procuratore Alvin Bragg intentato per interferire nelle elezioni 2024. Questa è una persecuzione, non un’indagine”. “Il criminale è il procuratore distrettuale”, ha aggiunto. L’ex presidente Usa ha quindi elencato tutti i modi in cui dice di essere stato perseguitato da quando ha lanciato la sua campagna del 2016, tra cui il “raid illegale e incostituzionale a Mar-a-Lago, proprio qui” dell’FBI del 2022.

Trump ha attaccato anche il presidente Usa: “Biden vuole iniziare la Terza Guerra Mondiale. L’amministrazione Biden potrebbe condurci in una terza guerra mondiale nucleare totale: potrebbe accadere. Non ne siamo molto lontani”. L’incriminazione formale in un tribunale di New York è “un insulto alla nazione”, ha infine ribadito Trump. “Vogliono interferire nel voto usando la giustizia, ma non lo permetteremo”, ha aggiunto, chiudendo con il suo slogan “we’ll make America great again”.

Trump è stato incriminato. L’ex presidente Usa si è dichiarato non colpevole per tutti i capi d’accusa

Trump è stato incriminato. L’ex presidente Usa si è dichiarato non colpevole per tutti i capi d’accusa




Trump è stato incriminato. L’ex presidente Usa si è dichiarato non colpevole per tutti i capi d’accusa – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – L’ex presidente Usa Donald Trump è stato formalmente incriminato dal tribunale distrettuale di Manhattan per 34 capi di accusa legati al reato di frode. Trump si è dichiarato non colpevole per tutti e 34 i capi di contestatigli. Fra i reati contestati all’ex presidente, vi sono i pagamenti corrisposti per pagare il silenzio di due donne, una delle quali è l’ex pornostar Stormy Daniels.

Donald Trump ha poi lasciato il tribunale di Lower Manhattan senza rilasciare dichiarazioni, per fare ritorno alla sua residenza di Mar-a-Lago, dove è prevista una conferenza stampa. Come previsto dalle procedure legali Trump – primo ex Presidente degli Stati Uniti incriminato per reati penali – è stato tratto formalmente in arresto al momento del suo ingresso in tribunale, senza tuttavia che sia stato fatto ricorso alle manette o a una cella di detenzione prima dell’udienza.

Trump – al quale sono state rilevate le impronte digitali ma non scattata la foto segnaletica – si è dichiarato innocente di tutti i capi di imputazione che gli sono stati contestati, confermando l’anticipazione dei sui legali di non avere intenzione di arrivare ad un patteggiamento extragiudiziale con la Procura. L’ex Presidente è stato quindi rimesso in libertà in attesa di essere convocato per le udienze preliminari del processo, questione di mesi più che di settimane, senza necessità di pagare alcuna cauzione dato che nello stato di New York i reati di cui è accusato non ne prevedono la necessità. La prossima udienza si terrà il 4 dicembre. L’avvocato di Trump, Joe Tacopina ha detto che l’ex presidente “è rammaricato, ma è intenzionato a dare battaglia”.

La Finlandia entra nella Nato. Il Cremlino annuncia contromisure

La Finlandia entra nella Nato. Il Cremlino annuncia contromisure




La Finlandia entra nella Nato. Il Cremlino annuncia contromisure – askanews.it




















Milano, 4 apr. (askanews) – La Finlandia è da oggi parte della Nato a tutti gli effetti: la sua bandiera ora sventola davanti alla sede dell’alleanza militare a Bruxelles insieme con le 30 degli altri Paesi membri. Mentre il Presidente della Repubblica finlandese Sauli Niinisto ufficializza: “L’epoca del non allineamento militare nella nostra storia sta volgendo al termine. Inizia una nuova era”.

Nel pomeriggio a Bruxelles il suo ministro degli Esteri Pekka Haavisto ha firmato e poi consegnato la lettera di adesione al Segretario di Stato statunitense Antony Blinken, che ha scelto per l’occasione una cravatta blu su camicia bianca e completo blu ovvero i colori della Nato ma anche della Finlandia. Proprio come lo stesso segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg che ha definito la giornata “storica” e si è detto “emozionato e orgoglioso”. Orgoglioso si è detto anche il presidente Usa Joe Biden che ha anche invitato Turchia e Ungheria a concludere i processi di ratifica per la Svezia, che secondo gli auspici di un anno fa doveva entrare “mano nella mano” con la Finlandia ed è invece ancora alla porta. Per ora dunque c’è solo una new entry, il 31° paese alleato, a circa un anno dalla decisione popolare e politica finlandese, provocata dall’invasione russa dell’Ucraina. Il commento di Mosca non si è fatto attendere, anzi è arrivato addirittura in anticipo rispetto alla stretta di mano tra Blinken e Haavisto: il Cremlino ha minacciato “contromisure”. Secondo il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, l’adesione danneggerà la sicurezza della Russia. Secondo lui, l’Alleanza Atlantica è ostile a Mosca.

Di sicuro l’ingresso raddoppia all’incirca la lunghezza del confine che la Nato condivide con la Russia e rafforza il suo fianco orientale mentre la guerra in Ucraina continua sempre più brutale. “Diamo il benvenuto alla Finlandia nell’alleanza”, ha dichiarato Stoltenberg. Poco prima il segretario generale aveva detto: Vladimir “Putin aveva come obiettivo dichiarato dell’invasione dell’Ucraina quello di ottenere meno Nato” ma ha avuto “l’opposto”, ovvero ai suoi confini più alleanza, che ora valuterà pure se spendere di più in difesa. “Discuteremo come aumentare l’investimento in difesa e mi aspetto quando i nostri alleati si incontreranno al summit a Vilnius (11-12 luglio), che si accorderanno su investimenti più ambiziosi e guarderemo al 2% del Pil per la Difesa, non come un tetto di spesa, ma come base minima che abbiamo bisogno di spendere, in un mondo più pericoloso per la sicurezza”, ha precisato. “È un grande giorno per la Finlandia e voglio dire che è un giorno importante per la NATO”, ha detto Niinisto in una conferenza stampa congiunta con Stoltenberg. La Russia aveva annunciato che avrebbe rafforzato la sua capacità militare nelle sue regioni occidentali e nord-occidentali in risposta all’adesione. Mentre Kiev ha salutato la mossa di Helsinki: il presidente Volodymyr Zelensky ha scritto su Telegram: “le mie sincere congratulazioni alla Finlandia e al presidente Sauli Niinisto per l’adesione alla Nato nel 74esimo anniversario della sua fondazione. In mezzo all’aggressione russa, l’Alleanza diventa l’unica effettiva garanzia di sicurezza nella regione. Ci aspettiamo che il Summit di Vilnius avvicini l’Ucraina al nostro obiettivo euro-atlantico”.

Il conflitto ucraino in effetti ha davvero rivoluzionato il mondo se si pensa che poco più di tre anni orsono il presidente francese Emmanuel Macron nella ormai strafamosa intervista all’Economist dichiarava: “La Nato è in stato di morte cerebrale”. Un’espressione forte, che in particolare la questione finlandese ha ribaltato, oltre a rappresentare la fine del non allineamento militare per Helsinki, iniziato dopo che il paese respinse un tentativo di invasione da parte dell’Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale e decise di cercare relazioni amichevoli con la vicina Russia. Resta da vedere come si concluderà la questione svedese: il ministro degli Esteri del Paese per ora rimasto alla porta, Tobias Billstroem ha detto che l’ambizione di Stoccolma è diventare membro al vertice di Vilnius a luglio. E secondo Helsinki: “L’adesione della Finlandia non è completa senza l’adesione della Svezia”.

Stoltenberg: l’Ucraina entrerà nella Nato, ma deve restare una nazione sovrana

Stoltenberg: l’Ucraina entrerà nella Nato, ma deve restare una nazione sovrana




Stoltenberg: l’Ucraina entrerà nella Nato, ma deve restare una nazione sovrana – askanews.it




















Bruxelles, 4 apr. (askanews) – “La posizione della Nato sull’adesione dell’Ucraina è immutata: entrerà a far parte dell’Alleanza, è stato già ribadito durante i vertici Nato. Allo stesso tempo, ci rendiamo tutti conto che, per compiere progressi significativi in questo campo, il primo passo è garantire che l’Ucraina prevalga come nazione sovrana e indipendente”. Lo ha affermato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, durante una conferenza stampa questo pomeriggio al quartier generale di Bruxelles dell’Alleanza, a margine della riunione dei ministri degli Esteri degli Stati membri.

“Questo è il motivo – ha continuato il segretario generale – per cui gli alleati e i partner della Nato stanno fornendo all’Ucraina un livello di supporto senza precedenti, e continueremo a farlo; ed è il motivo per cui siamo anche in costante e stretto contatto con gli ucraini e forniamo anche training” militare. “Gli alleati hanno annunciato oggi un ulteriore sostegno all’Ucraina per garantire che prevalga come Stato sovrano e indipendente, condizione preliminare per qualsiasi discussione significativa sulla futura adesione”, ha concluso Stoltenberg.

Un gruppo anti-Cremlino rivendica l’uccisione di Tatarsky

Un gruppo anti-Cremlino rivendica l’uccisione di Tatarsky




Un gruppo anti-Cremlino rivendica l’uccisione di Tatarsky – askanews.it



















Roma, 4 apr. (askanews) – L’Esercito repubblicano nazionale russo ha rivendicato l’attentato in cui il 2 aprile è rimasto ucciso il blogger ultranazionalista Vladlen Tatarsky. La “colonna pietroburghese” dell’organizzazione che si oppone al regime russo e alla guerra in Ucraina, in una dichiarazione pubblicata dal canale Telegram Rospartizan dice che l’azione “è stata preparata e messa a punto in modo autonomo”, senza “l’aiuto di alcuna struttura straniera e tantomeno di servizi segreti”, diretto riferimento alle accuse delle autorità russe nei confronti dei vertici ucraini. La stessa dichiarazione è stata diffusa anche dall’ex deputato russo Ilya Ponomarev, che vive in Ucraina, scrive il sito Meduza. Il gruppo di oppositori militanti chiede ai difensori dei diritti di aiutare Daria Trepova, la giovane che avrebbe consegnato la statuetta con dentro dell’esplosivo, “e altre persone innocenti”.

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump davanti al giudice del tribunale di Manhattan

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump davanti al giudice del tribunale di Manhattan




L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump davanti al giudice del tribunale di Manhattan – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è arrivato al tribunale di Manhattan dove verrà formalmente incriminato per frode: la procedura – che non prevede un arresto – dovrebbe durare una ventina di minuti.

Durante l’udienza saranno letti i capi d’accusa – secondo diverse fonti 30, legati al pagamento in nero di 130mila dollari alla pornostar Sotrmy Daniels per comprare il suo silenzio durante la campagna elettorale del 2016. Trump farà poi ritorno alla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, dove intende tenere una conferenza stampa. Trump, che aveva lasciato una decina di minuti prima la sua residenza newyorchese, la Trump Tower, è arrivato in anticipo rispetto ai tempi previsti; non ha rilasciato alcuna dichiarazione ed è entrato direttamente in tribunale.

Prima dell’udienza l’ex presidente – vestito in blu con cravatta rossa – dovrà fornire le proprie generalità e le impronte digitali, anche se non è chiaro se gli verrà scattata la foto segnaletica: secondo la Cnn, lui sarebbe favorevole. Un arresto vero e propio appare escluso secondo i media statunitensi. Davanti al tribunale – sorvegliato da un ingente dispiegamento di polizia e sorvolato da diversi elicotteri – vi sono poche centinaia di persone, in buona parte giornalisti; al momento non si è registrato alcun problema di ordine pubblico.

Al termine dell’udienza – mentre Trump tornerà probabilmente in Florida – è prevista una conferenza stampa del procuratore di Manhattan, Alvin Bragg, che Trump ha accusato di persecuzione politica.

Credit Suisse al capolinea, presidente chiede scusa ad azionisti

Credit Suisse al capolinea, presidente chiede scusa ad azionisti




Credit Suisse al capolinea, presidente chiede scusa ad azionisti – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – All’ultima assemblea degli azionisti, al termine di 167 anni di storia del Credit Suisse, il presidente Axel Lehmann ha chiesto scusa agli investitori per il crollo della banca svizzera. “È un giorno triste. Per tutti voi e per noi”, ha detto Lehmann agli azionisti nella prima assemblea in presenza della banca in quattro anni, in uno stadio di hockey su ghiaccio da 15.000 posti alla periferia di Zurigo. “L’amarezza, la rabbia e lo shock di tutti coloro che sono delusi, sopraffatti e colpiti dagli sviluppi delle ultime settimane sono palpabili”.

I dirigenti del Credit Suisse sono arrivati all’assemblea preparati alle proteste, dopo il controverso e fortunoso salvataggio a opera della rivale UBS due settimane fa. “Mi dispiace davvero. Mi scuso per non essere riuscito ad arginare la perdita di fiducia che si era accumulata negli anni e per avervi deluso”, ha detto Lehmann. Dopo l’intervento di Lehmann, che ha assunto la presidenza un anno fa, e il discorso dell’amministratore delegato Ulrich Körner, ai partecipanti è stata data l’opportunità di porre domande e sfogare la loro frustrazione. La banca si aspettava una partecipazione all’assemblea di 2.000 azionisti.

La riunione è stata a tratti nervosa, con Lehmann che chiedeva agli azionisti di ridurre al minimo il loro tempo sul podio, richieste che sono state ignorate da alcuni oratori e si sono scontrate con lo scherno dei partecipanti. Gli azionisti hanno chiesto al consiglio una serie di informazioni aggiuntive sulle circostanze relative alla sua acquisizione da 3,25 miliardi di dollari da parte di UBS. Secondo i sondaggi di opinione, più di tre quarti degli elettori svizzeri vogliono che la mega banca combinata venga smembrata.

“Capisco che vi sentiate delusi, scioccati o arrabbiati”, ha detto Körner agli azionisti. “Condivido la delusione di tutti voi, nostri azionisti, ma condivido anche la delusione di tutti i nostri dipendenti, dei nostri clienti e, in definitiva, del pubblico in generale”. “Dopo 167 anni il Credit Suisse sta rinunciando alla sua indipendenza. Una storia aziendale orgogliosa e, a volte, turbolenta sta volgendo al termine e qualcosa di nuovo sta nascendo” ha aggiunto. Agli azionisti di UBS e Credit Suisse è stato tolto il diritto di voto sull’acquisizione, nell’ambito della legislazione di emergenza adottata dal governo svizzero per affrettare l’operazione.

I proxy hanno esortato gli azionisti a votare contro diversi membri del consiglio, tra cui Lehmann. Il fondo sovrano norvegese, uno dei primi 10 azionisti indipendenti, ha dichiarato che voterà contro la maggioranza del consiglio, Lehmann. Diversi membri del consiglio di amministrazione di Credit Suisse hanno deciso di dimettersi prima del voto, con solo sette candidati alla rielezione. Shan Li, Seraina Macia, Blythe Masters, Richard Meddings e Ana Paula Pessoa si sono ritirati. Il primo azionista a parlare all’evento ha commentato le rigide misure di sicurezza, che secondo Lehmann servivano a garantire la protezione dei partecipanti. “Oggi non ho portato la mia pistola, non preoccupatevi”, ha detto, rivolto al consiglio di amministrazione del Credit Suisse. “Oggi indosso la mia cravatta rossa per indicare che io e molti altri azionisti stiamo vedendo rosso”. Gli azionisti hanno anche chiesto alla banca di adottare una serie di misure, dall’interruzione del finanziamento di un progetto di gas liquido in Texas che mette in pericolo un cimitero sacro indigeno alla fine del procedimento legale contro il blog finanziario Inside Paradeplatz. Altri azionisti hanno proposto di assumere un esperto per valutare gli eventi che hanno portato all’acquisizione di Credit Suisse, mentre un avvocato di Losanna ha proposto un codice etico in 10 punti da far adottare a UBS. Lehmann ha detto che li passerà a Sergio Ermotti, l’amministratore delegato designato di UBS. Tra gli incidenti più bizzarri, un azionista che ha detto che il consiglio di amministrazione del Credit Suisse sarebbe stato crocifisso in epoca medievale, mentre un altro ha offerto al consiglio un sacchetto di gusci di noce vuoti, che ha detto costare quanto una singola azione del Credit Suisse. Lehmann ha detto che avrebbe accettato il regalo, anche se ha aggiunto che aveva il suo pacchetto di noci per consentirgli di tirare avanti durante l’assemblea.