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Secondo l’intelligence inglese la Russia cerca una società di mercenari per sostituire Wagner

Secondo l’intelligence inglese la Russia cerca una società di mercenari per sostituire Wagner




Secondo l’intelligence inglese la Russia cerca una società di mercenari per sostituire Wagner – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – La Russia starebbe cercando delle società militari private alternative a Wagner. E’ quanto riferisce il ministero della Difesa britannico, riportando l’ultimo bollettino della sua intelligence militare sulla guerra in Ucraina.

“Questo avviene nel contesto della faida di alto profilo tra il ministero della Difesa russo e il gruppo Wagner. La leadership militare russa probabilmente vuole una PMC (Private Military Company, ndr) sostitutiva su cui avere un maggiore controllo. Tuttavia, nessun’altra PMC russa conosciuta attualmente si avvicina alle dimensioni o al potere di Wagner”, si legge in una nota del ministero britannico.

Svezia: ora Ungheria e Turchia ratifichino la nostra adesione alla Nato

Svezia: ora Ungheria e Turchia ratifichino la nostra adesione alla Nato




Svezia: ora Ungheria e Turchia ratifichino la nostra adesione alla Nato – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – La Svezia si attende che Ungheria e Turchia rafichino l’adesione alla Nato, dopo che già la Finlandia ha potuto accedere all’alleanza. L’ha detto in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera il ministro degli Esteri Tobias Billstroem.

“Per noi era molto importante entrare insieme con la Finlandia. Abbiamo tenuto fede a tutti gli impegni sottoscritti nel memorandum sottoscritto con la Turchia, tranne un’ultima parte di legislatura che entrerà in vigore il primo giugno, quindi ora ci aspettiamo che il parlamento turco e quello ungherese ratifichino la nostra adesione”, ha detto il ministro svedese. Intanto, Stoccolma sta lavorando alla costituzione di una forza aerea congiunta nordica con Finlandia, Norvegia e Danimarca, con lo scopo di rafforzare il fianco est della Nato. “Questa iniziativa non inficia il nostro impegno su tutto il territorio Nato: dal Mar Nero all’Islanda. Siamo pronti anche a mandare nostri soldati per rafforzare il fianco Est dell’Alleanza, soprattutto nei Paesi baltic”, ha detto ancora il ministro.

Usa, Trump domani in tribunale per incriminazione: ecco cosa accadrà

Usa, Trump domani in tribunale per incriminazione: ecco cosa accadrà




Usa, Trump domani in tribunale per incriminazione: ecco cosa accadrà – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – Donald Trump, il primo ex presidente Usa nella storia ad affrontare accuse penali, è arrivato a New York per la formalizzazione delle accuse a suo carico davanti a un giudice, dopo essere stato incriminato la scorsa settimana da un gran giurì di Manhattan.

L’ex presidente rimarrà alla Trump Tower stasera, dove incontrerà i suoi avvocati e i suoi consiglieri politici, riferisce Cnn. Ma anche prima della sua comparsa davanti al giudice, la sua presenza domani si farà sentire al tribunale di Manhattan, poiché tutti i processi e la maggior parte delle altre attività giudiziarie verranno interrotte prima del suo arrivo. Domani gli agenti del Secret Service, che si occupano della sicurezza dei presidenti Usa, dovrebbero accompagnare Trump nel primo pomeriggio all’ufficio del procuratore distrettuale, che si trova nello stesso edificio del tribunale.

Trump sarà arrestato dagli investigatori e gli verranno rilevate le impronte digitali. Di solito viene scattata una foto segnaletica, ma fonti a conoscenza dei preparativi hanno detto a Cnn che ancora non è certo che verrà scattata una foto segnaletica, perché l’aspetto di Trump è ampiamente noto e le autorità temono che l’immagine venga diffusa impropriamente all’esterno in violazione della legge dello stato di New York. In genere, dopo che gli imputati sono stati arrestati, vengono tenuti in celle vicino all’aula del tribunale prima di essere chiamati in giudizio. Ma questo non accadrà a Trump. Una volta che l’ex presidente avrà finito le procedure di identificazione, verrà portato attraverso una serie di corridoi e ascensori fino al piano in cui si trova l’aula di tribunale. Poi uscirà in un corridoio pubblico per entrare in aula. Trump non dovrebbe essere ammanettato, poiché sarà circondato da agenti federali armati per la sua protezione.

Nel pomeriggio, Trump dovrebbe essere portato in aula, dove l’atto d’accusa verrà reso pubblico e dovrà affrontare formalmente le accuse. Dopo essere stato chiamato in giudizio, Trump sarà quasi certamente rilasciato su sua richiesta. È possibile, anche se improbabile, che vengano poste condizioni si suoi movimenti. Normalmente, un imputato che viene rilasciato uscirebbe dalla porta principale, ma i servizi segreti vorranno limitare il tempo e lo spazio in cui Trump è in pubblico. Quindi, una volta terminata l’udienza in tribunale, Trump dovrebbe attraversare di nuovo il corridoio pubblico e i corridoi sul retro fino all’ufficio del procuratore distrettuale, e fino a dove il suo corteo di auto lo aspetterà. Quindi si dirigerà all’aeroporto in modo da poter tornare a Mar-a-Lago, dove è in programma un suo intervento pubblico in serata.

Nato, Stoltenberg: domani data storica con adesione di Helsinki

Nato, Stoltenberg: domani data storica con adesione di Helsinki




Nato, Stoltenberg: domani data storica con adesione di Helsinki – askanews.it




















Bruxelles, 3 apr. (askanews) – Si apre ‘una settimana storica’ per la Nato, con l’ingresso ufficiale, domani, della Finlandia come 31esimo membro dell’Alleanza, nel processo di adesione più rapido che sia mai stato completato. Resta ancora da risolvere la controversia fra la Turchia e la Svezia, prima di poter accogliere anche Stoccolma nella Nato, e si prosegue a lavorare in questo senso. Ma sarebbe sbagliato pensare che la Svezia sia stata ‘lasciata sola’: in realtà è già fortemente integrata a tutti i livelli nell’Alleanza, e lo sarà ancora di più ora che vi partecipa la Finlandia, con cui ha rapporti strettissimi.

E’ il messaggio principale che ha dato oggi a Bruxelles il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel corso della sua conferenza stampa di presentazione della riunione di domani e mercoledì dei ministri degli Esteri dell’Alleanza. Il segretario generale ha avvertito che ‘quello che sta accadendo oggi in Europa potrebbe accadere domani nell’Asia orientale’. Se ne parlerà mercoledì alla riunione degli alleati della Nato con i partner dell’Unione europea e dell’Indo-Pacifico: Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Repubblica di Corea.

In questo contesto, verrà affrontato anche ‘il crescente allineamento della Cina con la Russia’. Stoltenberg ha ribadito che ‘qualsiasi fornitura di armi letali da parte della Cina alla Russia sarebbe un grave errore’. E ha sottolineato che ‘in un momento in cui la Russia e la Cina stanno sfidando l’ordine internazionale e i valori democratici, è ancora più importante che restiamo uniti come alleati della Nato, e con i partner ‘like-minded”. Stoltenberg, infine, ha riaffermato la posizione favorevole all’adesione alla Nato dell’Ucraina, quando sarà il momento, precisando però che prima è necessario che vinca la guerra contro l’invasore russo, grazie anche al forte sostegno dei paesi dell’Alleanza in termini di fornitura di armi. Domani vi sarà anche una riunione della commissione Nato-Ucraina, con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

‘Domani – ha annunciato Stoltenberg in apertura della conferenza stampa – daremo il benvenuto alla Finlandia come trentunesimo membro della Nato’, e ‘alzeremo la bandiera finlandese per la prima volta qui al quartier generale della Nato. Sarà un buon giorno per la sicurezza della Finlandia, per la sicurezza della regione nordica e per la Nato nel suo complesso. E di conseguenza, anche la Svezia sarà più sicura’. ‘Da domani – ha spiegato il segretario generale -, la Finlandia sarà un membro a pieno titolo dell’Alleanza e parteciperà a tutti i nostri incontri, attività, strutture militari. E questo accadrà domani perché ora tutti e 30 gli alleati hanno ratificato il protocollo di adesione. L’unica cosa che rimane è ciò che avverrà domani: la Turchia, che è stato l’ultimo alleato a ratificare i documenti di adesione della Finlandia, li depositerà presso il quartier generale della Nato’ perché siano inviati negli Stati Uniti. Dopo di che ci sarà ‘una cerimonia dell’alzabandiera, qui fuori, alle 3.30 di domani 4 aprile, che è anche l’anniversario della Nato, fondata con il Trattato di Washington firmato il 4 aprile 1949. Quindi è davvero una giornata storica, un grande giorno per l’Alleanza e un grande onore poter dare il benvenuto alla Finlandia’.

‘La Finlandia – ha affermato Stoltenberg – porterà all’Alleanza consistenti forze militari ben addestrate, ben equipaggiate con anche un grande esercito di riservisti’; il Paese ‘sta anche investendo in nuovi velivoli avanzati, più di 60, della quinta generazione di F35. E dobbiamo anche ricordare che la Finlandia è tra i pochi paesi in Europa che di fatto non hanno ridotto gli investimenti nella difesa, non hanno ridotto la prontezza delle forze armate alla fine della guerra fredda. Hanno continuato a investire per molti anni. Hanno addestrato e costruito un grande esercito, e mantengono un alto livello di prontezza. La Finlandia è anche un paese con un livello estremamente elevato di resilienza, di preparazione in tutta la società’. E poi, ‘naturalmente, abbiamo anche il lungo confine tra Russia e Finlandia. Quindi, con l’adesione della Finlandia, il confine terrestre della Nato con la Russia, sarà più che raddoppiato’, ha osservato il segretario generale, ricordando che ‘il presidente Putin era andato in guerra contro l’Ucraina con l’obiettivo dichiarato di ottenere meno Nato. Voleva che rimovessimo le nostre forze, le nostre strutture dai territori di tutti gli alleati che hanno aderito dopo il 1997, intendendo tutti gli alleati nell’Europa centro-orientale, e voleva che la Nato rendesse assolutamente chiaro che le sue porte erano chiuse per qualsiasi nuova adesione’. E invece ‘sta ottenendo l’esatto contrario, sta ottenendo una maggiore presenza della Nato nelle sue regioni orientali, e due nuovi membri dell’Alleanza, con la Finlandia e la Svezia’. ‘Abbiamo assistito al processo di ratifica più rapido nella storia moderna della Nato’, ha rilevato Stoltenberg. Domani entra la Finlandia, ‘e tutti gli alleati concordano sul fatto che anche l’adesione della Svezia dovrebbe essere completata rapidamente’. Su questo punto, il segretario generale della Nato è stato molto attento a non dare l’impressione di accusare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan come responsabile del ritardo, a causa delle sue richieste a Stoccolma estradare in Turchia tutti i cosiddetti ‘terroristi’ secondo il governo di Ankara. Stoltenberg ha anzi espresso una certa comprensione per le esigenze turche, citando fra i ‘terroristi’ da estradare i militanti del Pkk (il partito armato curdo), che effettivamente è nella lista Ue delle organizzazioni terroristiche), ma tacendo sugli altri oppositori del regime turco, che Ankara pretende di poter perseguire, e che non compaiono nella lista Ue. ‘La mia posizione – ha detto Stoltenberg – è che la Svezia ha rispettato gli impegni presi quando ha firmato il memorandum d’intesa trilaterale, insieme a Finlandia, e alla Turchia al vertice della Nato a Madrid lo scorso anno. E questo è il motivo per cui anche io, sia nei miei incontri con il presidente Erdogan che pubblicamente, ho chiarito che è giunto il momento di ratificare l’adesione Svezia, per finalizzare il processo’. Riguardo alla controversia tra Ankara e Stoccolma, ha osservato il segretario generale della Nato, ‘il modo migliore per affrontare questi problemi è sedersi, incontrarsi, consultarsi e trovare una via d’uscita. E quindi accolgo con favore il fatto che quando ho visitato il presidente Erdogan alcune settimane fa, abbiamo effettivamente concordato su due cose. Abbiamo convenuto che avrebbe potuto portare avanti il completamento dell’adesione’ della Finlandia. ‘E il presidente Erdogan, il parlamento turco, la Grande Assemblea Nazionale lo hanno fatto. Quindi questo è il motivo per cui siamo dove siamo ora con la Finlandia, che sarà membro a pieno titolo da domani’. ‘Ma l’altra cosa su cui abbiamo concordato durante la mia ultima visita al presidente Erdogan – ha continuato Stoltenberg – è stata che avremmo dovuto riavviare il processo per fare progressi sull’adesione della Svezia. Ed è per questo che alcune settimane fa abbiamo convocato una riunione di questo meccanismo permanente con Finlandia, Svezia e Turchia, qui al quartier generale della Nato. Abbiamo deciso di incontrarci di nuovo, perché quando ci sono differenze, il modo migliore per affrontarle è sedersi, consultarsi e vedere come possiamo trovare una via d’uscita. Quindi continueremo a lavorare per sostenere gli sforzi di questo meccanismo permanente’. ‘Il mio messaggio – ha detto a questo punto il segretario generale, entrando nei contenuti della controversia – è che, sì, la Turchia ha alcuni legittimi problemi di sicurezza e tutti gli alleati dovrebbero affrontarli. Contano anche per noi. E quindi accolgo con favore anche il fatto che Finlandia e Svezia abbiano deciso di intensificare la cooperazione con la Turchia’. ‘La Svezia – ha ricordato Stoltenberg – ha adottato una legislazione più severa sulla lotta al terrorismo. Esistono meccanismi per scambiare più informazioni e l’intelligence. E la Svezia ha rimosso qualsiasi restrizione sulle esportazioni di armi alla Turchia (un altro punto fortemente controverso, ndr). Dobbiamo anche capire che quando la Svezia e la Turchia lavorano ora più strettamente insieme e combattono il terrorismo, ciò aiuta la Turchia nella sua lotta, ad esempio, contro il Pkk, che è considerato un’organizzazione terroristica, non solo dalla Turchia, ma da Svezia, Finlandia, gli alleati Nato e l’Unione Europea. E, naturalmente, lavoriamo insieme per combattere questa organizzazione terroristica’. ‘Ma questo poi – ha aggiunto il segretario generale della Nato, con un argomento a sostegno delle richieste di Ankara – aiuta anche la Svezia ad affrontare una parte della criminalità organizzata che vede prendere piede nelle proprie strade. Perché sappiamo che esiste uno stretto legame tra molte di queste organizzazioni terroristiche, le loro attività e la criminalità organizzata, il traffico di droga in un paese come la Svezia. Quindi credo fermamente che abbiamo un interesse comune nell’affrontare questi problemi. E dimostrando ciò, possiamo garantire che anche la Svezia possa essere un membro a pieno titolo dell’Alleanza nel prossimo futuro’. In ogni caso, Stoltenberg ha sottolineato che già prima dell’adesione formale, la Svezia è già pienamente integrata nella Nato. ‘Non dovremmo commettere l’errore di pensare ) ha detto – che fino a quando la ratifica finale non sarà stata fatta, non accadrà nulla’. Invece, ‘sta succedendo molto. È tutto iniziato il giorno in cui abbiamo dato a Finlandia e Svezia lo status di invitati, il che significa che si siedono al tavolo e nelle riunioni della Nato, del Consiglio del Nord Atlantico, delle strutture militari, dei diversi comitati, integrandosi sempre di più, anche con obiettivi di capacità provvisori per la Svezia, come è stato fatto anche per la Finlandia, che ora li vedrà trasformati in normali obiettivi di capacità. Ma la differenza non è così grande’. ‘Conosciamo molto bene la Svezia’. Gli svedesi, ha rilevato il segretario generale, ‘sono già molto vicini alla Nato, e conoscendo il rapporto molto stretto da molti, molti anni tra Finlandia e Svezia, l’adesione della Finlandia farà in modo che la Svezia si avvicini ancora di più alla Nato anche nelle strutture militari’. Stoltenberg ha quindi negato ‘la sensazione che in un certo senso la Svezia sia lasciata sola’. E invece ‘no, la Svezia – ha affermato – non viene lasciata sola. La Svezia è il più vicino possibile a essere membro a pieno titolo’ dell’Alleanza. ‘E noi continuiamo a integrare la Svezia. Faremo ancora di più. E poi, ovviamente, non appena possibile, completeremo anche il processo formale di adesione’, ha assicurato il segretario generale. Riguardo all’Ucraina, Stoltenberg ha osservato: ‘Non sappiamo quando finirà questa guerra. Ma quando lo farà, dovremo mettere in atto accordi in modo che l’Ucraina possa scoraggiare future aggressioni. Non possiamo permettere alla Russia di continuare a intaccare la sicurezza europea’. ‘Non ci sono segnali che il presidente Putin si stia preparando per la pace. Si sta preparando per aumentare la guerra’, ha detto il segretario generale. ‘Gli alleati – ha ricordato – hanno fornito 65 miliardi di euro di aiuti militari, e accolgo con favore il fatto che moderni carri armati e altri veicoli corazzati abbiano iniziato ad arrivare in Ucraina. Questo può fare davvero la differenza in prima linea e consentire alle forze ucraine di liberare più territorio. Con Kuleba, ha proseguito, ‘discuteremo su come rafforzare il nostro sostegno, come continuare a rafforzare le forze armate ucraine. E come sostenere la loro transizione dall’era sovietica all’equipaggiamento e alla dottrina della Nato’. Quanto alla minaccia russa di dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia, Stoltenberg ha sottolineato che ‘l’annuncio del presidente Putin fa parte di uno schema di pericolosa e sconsiderata retorica nucleare, in cui il presidente Putin cerca di usare le armi nucleari come un modo per impedirci di sostenere l’Ucraina’. Sono ‘intimidazioni, coercizioni per impedire agli alleati e ai partner della Nato di sostenere gli ucraini nel loro diritto di difendere il proprio paese’. Ma, ha assicurato, ‘noi non ci faremo intimidire. Continueremo a sostenere l’Ucraina. Naturalmente, la Nato rimane vigile. Monitoriamo molto da vicino ciò che fa la Russia. Ma finora – ha precisato -, non abbiamo visto alcun cambiamento nella loro postura nucleare che richieda un cambiamento nella nostra postura nucleare. Rimaniamo un’Alleanza nucleare, usiamo la deterrenza e difendiamo tutti gli alleati e, naturalmente, continuiamo a monitorare ciò che la Russia fa, anche riguardo a un potenziale dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia’, ha concluso.

Ecco i quattro astronauti (c’è una donna) che la Nasa ha scelto per il viaggio intorno alla Luna

Ecco i quattro astronauti (c’è una donna) che la Nasa ha scelto per il viaggio intorno alla Luna




Ecco i quattro astronauti (c’è una donna) che la Nasa ha scelto per il viaggio intorno alla Luna – askanews.it




















New York, 3 apr. (askanews) – Gli astronauti della NASA Christina Hammock Koch, Victor Glover e Reid Wiseman e l’astronauta canadese Jeremy Hansen saranno ingaggiati, dopo decenni, in un viaggio verso la Luna nel 2024. Ad annunciarlo è stata la stessa agenzia spaziale. I quattro membri dell’equipaggio sono stati nominati come parte della missione Artemis II intorno alla Luna. Il lancio, previsto per il prossimo anno, non prevede che i quattro atterrino sulla Luna, ma voleranno vicino al satellite naturale, testando molti dei sistemi necessari per le future missioni.

L’agenzia spaziale si sta affidando a un lander lunare costruito da SpaceX, la compagnia di Elon Musk, per portare i suoi astronauti sulla superficie lunare.

Attentato a San Pietroburgo, sarebbero due le persone arrestate

Attentato a San Pietroburgo, sarebbero due le persone arrestate




Attentato a San Pietroburgo, sarebbero due le persone arrestate – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – Il Comitato investigativo russo ha riqualificato l’indagine sull’esplosione che ha ucciso il blogger ultranazionalista russo Vladlen Tatarsky, pseudonimo di Maxim Fomin: ora indaga per atto terroristico, mentre inizialmente era stato aperto un fascicolo per omicidio con mezzi pericolosi per il pubblico.

Oggi è stata fermata Daria Trepova, una giovane donna accusata di avere consegnato al blogger la statuetta che conteneva l’esplosivo. Secondo il marito, Dmitry Rylov, è stata incastrata ed è stato arrestato anche un uomo, un conoscente dal nome Dmitry Kasintsev. Per l’attentato, il Cremlino ha puntato il dito contro i vertici ucraini, che sarebbero stati aiutati in Russia da collaboratori degli ambienti di opposizione vicini a Navalny.

L’Onu: almeno 501 bambini sono morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa

L’Onu: almeno 501 bambini sono morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa




L’Onu: almeno 501 bambini sono morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – Il numero di bambini uccisi nel conflitto in Ucraina dal febbraio 2022 è salito ad almeno 501. Lo ha annunciato l’Alto Commissariato dell’Onu per i diritti umani (Ohchr) che ha proceduto oggi ad un ultimo aggiornamento sulle vittime dall’inizio dell’invasione russa.

“Questa è un altro tragico traguardo per i bambini e le famiglie ucraine. Dall’escalation della guerra nel febbraio 2022, almeno 501 bambini sono stati uccisi. Questo è solo il numero verificato dall’Onu. La cifra reale è probabilmente molto più alta e il bilancio delle famiglie colpite è inimmaginabile”, ha commentato Catherine Russell, direttrice esecutiva dell’Unicef. “Quasi 1.000 bambini sono rimasti feriti, lasciando loro ferite e cicatrici – sia visibili che invisibili – che potrebbero durare per tutta la vita. I bambini e le famiglie in Ucraina stanno pagando il prezzo più alto per questa guerra brutale. Dietro ogni numero c’è una famiglia lacerata e cambiata per sempre. È straziante”, ha aggiunto prima di concludere: “La guerra è sempre il peggior nemico dei bambini, sia in Ucraina che in innumerevoli altri conflitti nel mondo. Ogni bambino merita di crescere in un ambiente tranquillo”.

Usa: il pallone spia cinese ha raccolto informazioni da diversi siti militari americani

Usa: il pallone spia cinese ha raccolto informazioni da diversi siti militari americani




Usa: il pallone spia cinese ha raccolto informazioni da diversi siti militari americani – askanews.it




















New York, 3 apr. (askanews) – Il pallone spia cinese che ha sorvolato gli Stati Uniti alla fine di gennaio è stato in grado di raccogliere informazioni da diversi siti militari americani sensibili in febbraio, nonostante gli sforzi dell’amministrazione Biden per impedirlo. Lo riferisce NBC, che ha sentito due alti funzionari statunitensi e un ex alto funzionario della Casa Bianca.

La Cina è stata in grado di controllare il pallone in modo che potesse effettuare più passaggi su alcuni dei siti (a volte volando in formazioni a otto) e trasmettere le informazioni raccolte a Pechino in tempo reale, hanno detto i tre funzionari. Le informazioni erano principalmente segnali elettronici, che possono essere raccolti da sistemi d’arma o includere comunicazioni dal personale della base. Non sono state inviate immagini. I tre funzionari hanno dichiarato che la Cina avrebbe potuto raccogliere molte più informazioni da siti sensibili se non fosse stato per gli sforzi dell’amministrazione di aggirare potenziali obiettivi e oscurare la capacità del pallone di captare i loro segnali elettronici impedendo loro di trasmettere o emettere segnali. La Cina ha affermato ripetutamente che il pallone, entrato negli Usa il 28 gennaio, raccoglieva informazioni meteo.

Attentato a San Pietroburgo, il marito della giovane arrestata: Daria è stata incastrata

Attentato a San Pietroburgo, il marito della giovane arrestata: Daria è stata incastrata




Attentato a San Pietroburgo, il marito della giovane arrestata: Daria è stata incastrata – askanews.it




















Milano, 3 apr. (askanews) – Oltre a Daria Trepova, un’altra persona è stata arrestata nel caso dell’omicidio del blogger russo pro invasione dell’Ucraina Vladlen Tatarsky. Lo ha detto a The Insider il marito di Daria, Dmitry Rylov. Secondo lui, il nome del detenuto è Dmitry Kasintsev. Rylov ha detto che Kasintsev era un suo conoscente, Trepova era nel suo appartamento al momento dell’arresto. “Mi ha contattato nelle ultime 24 ore, ho perso i contatti con lei circa quattro o cinque ore fa”, ha detto Rylov. Secondo lui, Trepova è stata incastrata. “Dasha, in linea di principio, non è il tipo di persona che potrebbe uccidere chiunque. In realtà è stata usata”, ha dichiarato il marito. Quanto al conoscente “anche lui è stato trattenuto. Era Dmitry Kasintsev, non ne hanno scritto nei notiziari. Daria ha detto che era stata incastrata e sono completamente d’accordo: nessuno se lo aspettava. Per quanto ne so, era necessario consegnare questo busto, in cui c’era qualcosa. Pensavo fosse un dispositivo elettronico, non so cosa fosse, ma di certo non era un esplosivo. Ne abbiamo parlato almeno due volte. Daria non sarebbe stata in grado di farlo”.

In precedenza, il canale Shot Telegram, citando una fonte, ha riferito che le prime parole di Trepova dopo il suo arresto sono state: “Sono stata incastrata! Mi stavano solo usando!” Daria Trepova è stata arrestata questa mattina in un appartamento a San Pietroburgo. Secondo i dati preliminari, il giorno prima ha visto Tatarsky al caffè sull’argine Universitetskaya e gli ha regalato un busto, che è esploso. Tatarsky è morto, più 32 persone sono rimaste ferite. Il Comitato nazionale antiterrorismo ha riferito che l’omicidio di Tatarsky è stato pianificato dai servizi speciali ucraini “con il coinvolgimento di agenti della FBK”, il centro anti corruzione di Alexei Navalny e che Trepova è “un’attiva sostenitrice della squadra di Navalny”.

Giornalista WSJ ha presentato ricorso contro il suo arresto in Russia

Giornalista WSJ ha presentato ricorso contro il suo arresto in Russia




Giornalista WSJ ha presentato ricorso contro il suo arresto in Russia – askanews.it




















Milano, 3 apr. (askanews) – Il giornalista americano del Wall Street Journal Evan Gershkovich, accusato di spionaggio in Russia e fermato dalle forze dell’ordine, ha presentato ricorso contro il suo arresto. Lo riporta il canale Telegram filo Cremlino Readovka.

Da Mosca è stato riferito che l’uomo stava raccogliendo informazioni su una delle imprese del complesso militare-industriale russo. Il tribunale Lefortovo di Mosca il 30 marzo ha confermato l’arresto di Gershkovich fino al 29 maggio e lo ha accusato di spionaggio.

Il ministero degli Esteri russo ha affermato che il segretario di stato Usa Antony Blinken in queste ore ha chiamato il collega Sergei Lavrov per discutere della detenzione del giornalista di Gershkovich. Lavrov ha affermato che Gershkovich “è stato colto in flagrante mentre cercava di ottenere informazioni segrete” e ha invitato gli Stati a “rispettare le decisioni delle autorità russe”. Blinken ha definito “inaccettabile” la detenzione del giornalista e ha chiesto il suo rilascio immediato. Anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha chiesto oggi il “rilascio immediato” del giornalista americano.

Intanto la giocatrice di basket americana Brittney Griner, che stava scontando una pena detentiva in Russia per traffico di droga ed è tornata in patria come parte di uno scambio di prigionieri, si è rivolta al presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Gli ha chiesto di fare tutto il possibile per liberare il giornalista del WSJ. “Per ogni americano rapito, dobbiamo combattere, e ogni americano restituito è una vittoria per tutti noi. Ecco perché possiamo invitare tutti i nostri sostenitori a celebrare le vittorie e sollecitare l’amministrazione a continuare a utilizzare tutti gli strumenti possibili per riportare a casa Evan e tutti gli americani ingiustamente detenuti”, ha affermato Greiner.

Gershkovich è un corrispondente del Wall Street Journal. La mattina del 30 marzo si è saputo che aveva smesso di comunicare con la redazione. I media statali hanno riferito, citando l’FSB, che il giornalista era stato arrestato perché sospettato di spionaggio. Il WSJ aveva detto il giorno prima che le forze di sicurezza russe hanno organizzato la sorveglianza di Gershkovich e registrato i suoi movimenti con una telecamera. Lo stesso giornalista suggerisce che il suo telefono fosse intercettato.