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India non invita l’Ucraina al G20, mentre aspetta Putin

India non invita l’Ucraina al G20, mentre aspetta PutinMilano, 16 ago. (askanews) – L’India non ha incluso l’Ucraina nell’elenco dei partecipanti al vertice del G20, che si terrà a Nuova Delhi all’inizio di settembre. Tuttavia, la Russia e il suo leader Vladimir Putin svettano al centro dell’elenco degli invitati, pubblicato sul sito web del vertice. Come anche il capo di stato cinese Xi Jinping (altro paese membro del formato Brics come Russia e India).

Tra i membri permanenti del G20, i leader di Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Indonesia, Italia, Giappone, Messico, Corea del Sud, Arabia Saudita, Sudafrica, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti sono stati invitati, secondo il sito, insieme con la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e al presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Il presidente russo Putin intanto sta valutando se partecipare al suo primo incontro di persona con i leader occidentali da quando le sue forze hanno invaso l’Ucraina nel 2022, aveva detto una fonte del Cremlino a NBC News. Putin infatti non ha ancora escluso di presentarsi di persona alla riunione del G20 delle maggiori economie il 9-10 settembre nella capitale indiana, New Delhi

Secondo lo sherpa indiano al G20 Amitabh Kant, la questione ucraina non è l’unica grande sfida che il mondo deve affrontare. “Lasciatemi solo dire che l’Ucraina è una sfida e una questione importante, ma ci sono molte altre questioni importanti” ha dichiarato secondo i medi orientali. Ha aggiunto che il G20 deve essere un forum che si concentri sullo sviluppo e la crescita.

“Il G20 è un forum di sviluppo. È un forum per guidare la crescita e l’inclusione finanziaria, e penso che il G20 debba concentrarsi su tutte queste questioni di sviluppo e questa sia davvero la chiave per andare avanti”, ha osservato. Per quanto riguarda l’elenco dei paesi invitati, Kant ha osservato che l’India ha invitato altri nove paesi oltre ai membri del G20. Questi nove paesi invitati sono Bangladesh, Nigeria, Mauritius, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Spagna, Paesi Bassi, Oman e Singapore.

Inoltre, Kant ha assicurato che la presidenza indiana porterà il G20 a concentrarsi maggiormente su una soluzione amichevole alle sfide e alla crescita globali e ad altre questioni che diventano preoccupazioni dei cittadini del mondo in generale invece di concentrarsi su questioni geopolitiche.

Hawaii,hanno superato quota 100 le vittime accertate incendi

Hawaii,hanno superato quota 100 le vittime accertate incendiRoma, 16 ago. (askanews) – Ha raggiunto quota 101, superando dunque la soglia psicologica del centinaio, il numero delle vittime accertate degli incendi alle Hawaii che hanno fatto del rogo di Lahaina nell’isola di Maui, il più tragico della storia dell’arcipelago statunitense. Il bilancio dei morti, secondo quanto riferito dal governatorato dell’isola, non è ancora definitivo perchè “ci sono certamente ancora dispersi ma non siamo in grado quantificarli con precisione”, ha riferito la Polizia locale. Permangono condizioni di vento forte e siccità che non facilitano i soccorsi. Sempre più forti anche le polemiche sulla mancata prevenzione e sulla cattiva gestione dell’emergenza, che hanno portato all’apertura di un’ inchiesta ufficiale.

Sette morti in un attacco russo a Kherson tra cui 12enne e un neonato

Sette morti in un attacco russo a Kherson tra cui 12enne e un neonatoRoma, 13 ago. (askanews) – E’ salito a sette il numero dei morti nell’attacco lanciato oggi dalla Russia nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, dopo il decesso di un bambino di 12 anni che aveva riportato ferite gravi. Ad aggiornare il bilancio su Telegram è stato il ministro dell’Interno, Igor Klymenko, che aveva già riferito della morte di padre, madre e sorella di “soli 23 giorni” del 12enne.

“L’intera famiglia è morta a Shiroka Balka. Purtroppo, il ragazzo di 12 anni è morto in ospedale”, ha scritto Klymenko su Telegram. Il ministro aveva precisato nel suo precedente post che a Shiroka Balka oltre alla famiglia è rimasto ucciso un altro residente locale, mentre due uomini sono morti a Stanislavov.

Nelle Hawaii è salito a 89 il bilancio delle vittime degli incendi

Nelle Hawaii è salito a 89 il bilancio delle vittime degli incendiRoma, 13 ago. (askanews) – E’ salito a 89 il numero delle vittime accertate degli incendi che hanno trasformato il Paradiso delle isole Hawai in Inferno. Il bilancio, purtroppo provvisorio e con ogni probabilità destinato ad aumentare (“senza dubbio ci saranno altri morti” ha dichiarato il Governatore Josh Green) è il più grave degli ultimi cento anni di storia degli Stati Uniti d’America. Supera infatti il bilancio del rogo 2018 a Camp in California dove persero la vita 85 persone.

Le immagini dall’arcipelago, ancora battuto da forti venti che alimentano nuovi roghi nelle onnipresenti sterpaglie, sono spettrali: colonne di fumo e fiamme si alternano corpi carbonizzati sotto teli trasportati da soccoritori stravolti da stanchezza e dolore, carcasse di animali auto imbarcazioni, case e negozi devastati da fuoco e saccheggi, alberi e piante esotiche affumicati. Fognature e tubazioni sono esplosi in centri urbani e villaggi. “Faremo chiarezza”, promette il Procuratore hawaiano. Mentre sono oltre 15mila i turisti fuggiti da Maui, l’isola dell’arcipelago più colpita.

Hawaii,è salito a 89 vittime il bilancio infernale degli incendi

Hawaii,è salito a 89 vittime il bilancio infernale degli incendiRoma, 13 ago. (askanews) – E’ salito a 89 il numero delle vittime accertate degli incendi che hanno trasformato il Paradiso delle isole Hawai in Inferno. Il bilancio, purtroppo provvisorio e con ogni probabilità destinato ad aumentare (“senza dubbio ci saranno altri morti” ha dichiarato il Governatore Josh Green) è il più grave degli ultimi cento anni di storia degli Stati Uniti d’America. Supera infatti il bilancio del rogo 2018 a Camp in California dove persero la vita 85 persone.

Le immagini dall’arcipelago, ancora battuto da forti venti che alimentano nuovi roghi nelle onnipresenti sterpaglie, sono spettrali: colonne di fumo e fiamme si alternano corpi carbonizzati sotto teli trasportati da soccoritori stravolti da stanchezza e dolore, carcasse di animali auto imbarcazioni, case e negozi devastati da fuoco e saccheggi, alberi e piante esotiche affumicati. Fognature e tubazioni sono esplosi in centri urbani e villaggi. “Faremo chiarezza”, promette il Procuratore hawaiano. Mentre sono oltre 15mila i turisti fuggiti da Maui, l’isola dell’arcipelago più colpita.

Zelensky contro la corruzione che colpisce l’esercito ucraino

Zelensky contro la corruzione che colpisce l’esercito ucrainoRoma, 11 ago. (askanews) – Prosegue l’offensiva di Volodymyr Zelensky contro la corruzione, una delle precondizioni per l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue e nella Nato: a farne le spese questa volta i responsabili dei centri di reclutamento regionali dell’esercito.

“Il cinismo e la corruzione in tempo di guerra equivalgono al tradimento dello Stato”, ha sottolineato il Presidente ucraino al termine di una riunione del Consiglio militare e di sicurezza nazionale. “Sono i soldati che sono stati al fronte e che non possono più stare in trincea a dover guidare questo sistema: possono aver perso la salute ma hanno preservato la loro dignità”, ha concluso Zelensky. Le autorità ucraine hanno avviato 112 procedimenti penali contro i funzionari del commissariato militare, mentre altri 33 casi sono oggetto di indagine.

Musk: la sfida con Zuckerberg si farà e sarà a Roma, in una location “epica”

Musk: la sfida con Zuckerberg si farà e sarà a Roma, in una location “epica”Roma, 11 ago. (askanews) – Il patron di Tesla e Twitter (ora diventata X) Elon Musk ha confermato che il suo combattimento con il numero uno di Meta Mark Zuckerberg si farà a Roma in una location “epica”. Lo ha scritto lo stesso Musk su Twitter in un thread. “Il combattimento sarà gestito dalle fondazioni mia e di Zuck. lo streaming avverrà su questa piattaforma e su Meta. Tutto ciò che verrà inquadrato sarà antica Roma, nulla di moderno. Ho parlato con la premier dell’Italia e il ministro della Cultura. Sono d’accordo su una location epica. Tutto verrà fatto nel rispetto del passato e del presente dell’Italia. E i proventi andranno ai veterani”, scrive Musk, aggiungendo “Gladiatore” e una frase in latino “Dulce est desipere in loco” (E’ dolce perdersi in un luogo).

A fine giugno il ministero della Cultura aveva smentito di essere stato contattato per concedere l’uso del Colosseo per ospitare la sfida.

Gerusalemme, ponte sospeso di 200 metri collegherà luoghi sacri

Gerusalemme, ponte sospeso di 200 metri collegherà luoghi sacriRoma, 11 ago. (askanews) – Domenica notte a Gerusalemme verrà inaugurato il ponte sospeso più lungo di Israele, che collegherà il Monte Sion con la valle di Hinnom a sud. Il ponte renderà i luoghi sacri del Monte Sion e la Città Vecchia di Gerusalemme più accessibili a piedi.

“A beneficio dei cittadini israeliani e dei visitatori dall’estero, abbiamo costruito questo ponte, con una vista spettacolare, al fine di migliorare l’esperienza turistica nella zona”, ha spiegato il ministro del turismo israeliano Haim Katz. “Le vacanze estive sono una grande opportunità per le famiglie israeliane di venire a sperimentare l’unicità del nostro territorio. Continueremo a investire nella promozione di Gerusalemme come destinazione turistica”. Le attrazioni turistiche sul lato del ponte del Monte Sion includono la Tomba del Re David, la Sala dell’Ultima Cena, la Camera della Shoah, e l’Abbazia della Dormizione. I visitatori potranno poi proseguire nella Città Vecchia attraversando la Porta di Sion. L’estremità meridionale del ponte si trova vicino alla fattoria agricola di Gai Ben Hinnom, nota per le sue antiche attività agricole, tra cui la raccolta delle olive, la vinificazione e la produzione di miele. Le attrazioni turistiche nelle vicinanze includono il Parco Nazionale della Città di David, la Sultan’s Pool e il complesso di negozi e ristoranti della First Station.

Tuttavia, l’iniziativa per costruire una linea di funivia di 1,4 chilometri (4.600 piedi) che collegherebbe la Prima Stazione alla Città Vecchia ha sollevato non poche obiezioni sull’efficacia dei costi e anche sulle questioni ambientali e politiche. Le funivie raggiungerebbero la Porta del Letame, dalla quale i turisti entrerebbero nella Città Vecchia direttamente nella piazza del Muro Occidentale. Secondo la leggenda, il sultano ottomano Solimano il Magnifico intendeva includere il Monte Sion all’interno delle mura della Città Vecchia di Gerusalemme, ma i suoi ingegneri lo lasciarono erroneamente fuori. Le mura furono completate nel 1541. La valle di Hinnom sotto il ponte era una terra di nessuno tra il 1949 e il 1967, quando la Giordania occupò i quartieri orientali di Gerusalemme. La valle ora dispone di numerosi sentieri escursionistici. Il ponte sarà aperto tutti i giorni dalle 6 alle 23 e sarà raggiungibile solo a piedi. I bambini fino a 14 anni dovranno essere accompagnati da un adulto. Il prestigioso progetto, da 20 milioni di shekel (5,4 milioni di dollari), è stato finanziato dal Ministero della Tradizione di Gerusalemme e Israele, dal Ministero del Turismo e dal Comune di Gerusalemme in collaborazione con la Jerusalem Development Authority e la Moriah Company.

“Il ponte sospeso è un’aggiunta al turismo in città”, ha condiviso il sindaco di Gerusalemme Moshe Leon. “Gerusalemme, in quanto città leader in Israele, aggiorna regolarmente i suoi siti turistici e investe milioni nello sviluppo del turismo interno ed esterno della città. Invito tutti a venire a visitare Gerusalemme”.

Mosca riparte per la Luna dopo 47 anni, lanciata la sonda Luna-25

Mosca riparte per la Luna dopo 47 anni, lanciata la sonda Luna-25Roma, 11 ago. (askanews) – Un razzo Soyuz 2.1b con a bordo la sonda lunare Luna-25 è partito dal cosmodromo di Vostochny, regione dell’Amur, nell’Estremo oriente russo, alle ore 1.11 italiane, lanciando la prima missione russa sul satellite terrestre dal 1976. In realtà, si tratta di un esordio per la Federazione russa, poiché all’epoca faceva parte dell’Unione sovietica, ma l’agenzia spaziale Roscomos ha scelto di sottolineare la ‘continuità’ con la superpotenza sovietica, annunciando nella notte l’avvenuto lancio “della prima stazione lunare Luna-25 dopo quasi 50 anni”.

Partenza senza problemi, come mostrano le immagini trasmesse da Roscosmos. In assenza di problemi nel tragitto spaziale, Luna-25 arriverà a destinazione il 23 agosto, dopo 5 giorni e mezzo di viaggio e un periodo in orbita a circa 100 chilometri dal satellite della terra. La sonda deve toccare il suolo in prossimità del Polo Sud lunare, obiettivo delle missioni occidentali, ma anche di Cina e India, perché vi sono crateri con la presenza di ghiaccio ed è considerato il ‘lato’ ideale per sviluppare una base per umani.Ad oggi, solo tre Paesi hanno effettuato con successo allunaggi: Unione Sovietica, Stati Uniti e Cina. L’India (che ha una missione in arrivo negli stessi giorni di quella russa) e la Russia puntano ad essere le prime ad atterrare al Polo Sud lunare.

Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha dichiarato di voler dimostrare che la Russia “è uno stato in grado di trasportare un carico utile sulla luna” e “garantire alla Russia l’accesso al la superficie della luna.”Aspetti tecnici a parte, le implicazioni sono ampiamente politiche e geopolitiche. Secondo Vitaly Egorov, celebre esperto russo di spazio, “l’obiettivo è la competizione tra due superpotenze – Cina e Stati Uniti – e una serie di altri Paesi che vogliono a loro volta rivendicare il titolo di superpotenza spaziale”, e la Federazione russa spicca nel gruppo. Per Mosca il momento è doppiamente importante. Le sanzioni internazionali senza precedenti lanciate dopo l’invasione russa dell’Ucraina rendono più difficile l’accesso alla tecnologia occidentale, con un impatto sul suo programma spaziale. Il Luna-25 inizialmente doveva trasportare un piccolo rover lunare, poi l’idea è stata abbandonata per ridurre il peso del velivolo “L’elettronica straniera è più leggera, l’elettronica domestica è più pesante”, ha fatto notare Egorov. “Per Roscosmos il compito principale è semplicemente quello di atterrare sulla luna – per recuperare l’esperienza sovietica perduta e imparare come svolgere questo compito in una nuova era”.

Istat: a giugno l’export italiano è +0,4% su mese

Istat: a giugno l’export italiano è +0,4% su meseRoma, 11 ago. (askanews) – A giugno l’Istat stima un moderato incremento congiunturale delle esportazioni (+0,4%) e una riduzione delle importazioni (-3,3%). La crescita dell’export è contenuta verso entrambe le aree, Ue (+0,5%) ed extra Ue (+0,3%). Nel secondo trimestre 2023, rispetto al precedente, l’export si riduce del 3,2%, l’import del 3,5%.

A giugno 2023, l’export aumenta su base annua dell’1% in termini monetari (era +1,0% anche a maggio), mentre si contrae in volume (-1,1%). La crescita dell’export in valore è sintesi di un aumento per i mercati extra Ue (+2,8%) e di una riduzione per l’area Ue (-0,6%). L’import registra una flessione tendenziale del 16,9% in valore, determinata dalla marcata contrazione degli acquisti dall’area extra Ue (-40,9%), mentre crescono quelli dall’area Ue (+7,2%); in volume, la riduzione è molto più contenuta (-8,3%). Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+12,4%), autoveicoli (+43,0%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+18,8%) e articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+27,3%). Diminuiscono su base annua le esportazioni di prodotti della raffinazione (-42,6%), metalli e prodotti in metallo (-11,6%) e prodotti chimici (-13,6%).

Su base annua, i paesi che forniscono i maggiori contributi alla crescita dell’export nazionale sono: Stati Uniti (+6,9%), Francia (+5,8%) e Svizzera (+9,7%). Si riducono le esportazioni verso Belgio (-25,6%), Turchia (-18,4%) e, in misura minore, verso Cina (-6,7%) e Germania (-1,1%). Nel primo semestre, le esportazioni registrano una crescita tendenziale del 4,1%, cui contribuisce in particolare l’aumento delle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+12,3%), articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+14,8%), autoveicoli (+26,0%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,6%).

La stima del saldo commerciale a giugno 2023 è pari a +7.718 milioni di euro (era -2.512 milioni a giugno 2022). Il deficit energetico (-3.888 milioni) è in forte riduzione rispetto all’anno precedente (-9.335 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 6.823 milioni di giugno 2022 a 11.606 milioni di giugno 2023. Sempre a giugno, i prezzi all’importazione diminuiscono dello 0,5% su base mensile e del 9,8% su base annua (da -7,8% di maggio).

“A giugno – commenta l’Istat -, l’export registra un contenuto incremento, che riguarda principalmente le vendite di beni di consumo durevoli e beni strumentali. L’import diminuisce su base mensile, in particolare a causa della riduzione degli acquisti di energia e beni intermedi. Su base annua, l’export conferma il trend in crescita del mese precedente, trainato dalle vendite sui mercati extra Ue; per l’import, si amplia la flessione in atto da quattro mesi, che investe i maggiori paesi partner commerciali dell’area extra Ue. Nei primi sei mesi dell’anno, il saldo commerciale è positivo per 18,3 miliardi (era -15,0 miliardi nello stesso periodo del 2022). I prezzi all’import segnano un nuovo calo congiunturale – il nono consecutivo – e un ulteriore ampliamento della flessione tendenziale, cui contribuiscono quasi totalmente i ribassi dei prodotti energetici e dei beni intermedi in entrambe le aree, euro e non euro”.