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Le Hawaii continuano a bruciare, ci sono almeno 53 morti

Le Hawaii continuano a bruciare, ci sono almeno 53 mortiRoma, 11 ago. (askanews) – Il bilancio dei morti sull’isola hawaiana di Maui travolta dagli incendi è salito ad almeno 53 e potrebbe aumentare ulteriormente, poiché il fuoco impedisce alle squadre di soccorso di raggiungere alcune zone. Le immagini dalla storica città di Lahina mostrano interi quartieri devastati e macerie, anche lungo la famosa Front Street, brulicante di turisti solo pochi giorni fa. Barche bruciate nel porto, una coltre di fumo aleggia sulla storica città, oltre 1.000 strutture andate in fumo e incendi che continuano a bruciare.

“Lahaina, con poche rare eccezioni, è ridotta in cenere”, ha detto il governatore delle Hawaii Josh Green, confermando il bilancio provvisorio delle vittime. Si tratta del disastro naturale più letale in questo stato americano dallo tsunami del 1960 che fece 61 morti su Big Island. In termini federali, tra gli incendi ha già il peggiore bilancio dopo quelli del 2018 in California, che hanno devastato la città di Paradise fatto almeno 85 morti. Alimentato da un’estate secca e dai forti venti di un uragano che è rimasto tuttavia ad ampia distanza dalle Hawaii, l’incendio è scoppiato martedì e ha colto di sorpresa Maui, macinando ettari di vegetazione arida e poi travolgendo le case e qualsiasi cosa si trovasse sulla linea dei roghi in costante avanzata. Le fiamme si sono propagate con tale rapidità che almeno una decina di persone hanno cercato scampo gettandosi nell’Oceano Pacifico, dove sono state tratte in salvo dalla Guardia Costiera. (Segue) Il bilancio delle vittime sembra destinato ad aumentare quando i soccorritori raggiungeranno parti dell’isola rese inaccessibili da tre incendi in corso, compreso quello di Lahaina, che giovedì era stato contenuto all’80% giovedì. Decine di persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave. Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato lo stato di emergenza alle Hawaii e ha ordinato di sbloccare aiuti federali.

Virgin Galactic, il primo volo per lo spazio con passeggeri paganti

Virgin Galactic, il primo volo per lo spazio con passeggeri pagantiRoma, 10 ago. (askanews) – La Virgin Galactic si appresta al lancio del suo secondo volo commerciale, il primo riservato a dei passeggeri civili: a bordo della Vss Unity, oltre all’equipaggio, viaggeranno Jon Goodwin, Keisha Schahaff, e la figlia Anastatia Mayers.

Il prezzo del biglietto è di 450mila dollari: per Keisha e la figlia il denaro è arrivato grazie a una raccolta fondi della stessa Virgin; l’ex olimpionico britannico Jon Goodwin, affetto dal morbo di Parkinson, è la seconda persona colpita dalla malattia a volare oltre l’atmosfera; con i suoi 80 anni è anche una delle più anziane, ma il record appartiene al 90enne attore canadese William Shatner, il capitano Kirk della serie originale di Star Trek.

Rinvenuto in Israele enigmatico “Specchio Magico” di epoca bizantina

Rinvenuto in Israele enigmatico “Specchio Magico” di epoca bizantinaRoma, 10 ago. (askanews) – Durante un programma di formazione promosso dal Ministero della pubblica istruzione di Israele che ha visto coinvolti 500 studenti e realizzato in collaborazione con l’IAA – Autorità Israeliana per le Antichità, è emersa un’incredibile scoperta. Aviv Weizman, una diciassettenne residente a Kiryat Motskin, si trovava nei pressi di Haifa partecipando a uno scavo archeologico presso il sito storico di Usha.

Aviv è stata protagonista di una sorpresa straordinaria. Ha infatti rinvenuto un eccezionale manufatto risalente all’epoca bizantina, uno “specchio magico” risalente a 1.500 anni fa. All’interno di questo corso, i giovani partecipano attivamente agli scavi archeologici condotti dall’IAA, l’Autorità Israeliana per le Antichità, in varie località dell’intero Paese. Questi siti sono destinati ad essere aperti al pubblico in futuro, contribuendo così alla condivisione della ricchezza storica. Uno dei luoghi oggetto di ricerca è il sito di Usha, nelle vicinanze di Kiryat Ata, dove l’archeologa Hanaa Abu Uqsa Abud, in servizio presso l’Autorità per le Antichità d’Israele, sta dirigendo lo scavo. In un recente comunicato diffuso dall’IAA, si è rivelato un ritrovamento di un frammento insolito di ceramica che è emerso dal terreno tra le pareti di un edificio. La giovane Aviv ha individuato e raccolto questo frammento, che ha poi presentato al dottor Einat Ambar-Armon, direttore del Northern Education Center dell’Autorità Israeliana per le Antichità. Ambar-Armon ha identificato il frammento come parte di uno “specchio magico” risalente a 1500 anni fa.

Secondo le valutazioni di Navit Popovitch, esperto presso l’Autorità Israeliana per le Antichità, “il frammento costituisce una porzione di uno ‘specchio magico’ risalente al periodo bizantino, tra il IV e il VI secolo d.C. Al centro di questa tavoletta si trova un vetro specchiante, inserito come un amuleto inteso a sfuggire al malocchio: si credeva, infatti, che un’entità maligna, come ad esempio un demone, vedendo il proprio riflesso avrebbe deviato l’energia negativa, offrendo protezione al possessore dello specchio. Placche simili sono state precedentemente rinvenute all’interno di set funerari, collocate nelle tombe per custodire i defunti nel loro percorso verso l’Aldilà”. Eli Shayish, direttore del Ministero dell’Istruzione Shelah e degli studi sulla terra d’Israele , ha commentato: “La partecipazione degli alunni agli scavi archeologici è la prova tangente dei loro sentimenti rivolti al paese e al suo patrimonio culturale”.

Eli Escusido, il direttore dell’Autorità Israeliana per le Antichità, sottolinea con entusiasmo: “Nel corso della settimana, i giovani hanno avuto l’opportunità di fare altre eccezionali scoperte, tra cui vasi di ceramica, monete, frammenti di pietra decorata e persino la scoperta di un acquedotto. La storia, solitamente appresa all’interno delle aule scolastiche, prende vita direttamente dalla terra. Un allievo che contribuisce a identificare un reperto durante uno scavo sperimenta un momento indelebile. Non esiste modo migliore per instillare nei giovani un profondo legame con il loro paese e l’inestimabile patrimonio culturale che lo caratterizza”. Secondo Saar Ganor, coordinatore del progetto per conto dell’IAA, “questa scoperta impreziosisce la cooperazione in corso tra l’Autorità israeliana per le Antichità e il Progetto Shelah del Ministero dell’Istruzione: allo stesso tempo, aiuta a scoprire il passato del paese e a fornire ai giovani un’esperienza di crescita personale, collegandoli alle loro radici”.

Alle Hawaii morti e feriti per gli incendi sospinti dal vento dell’uragano Dora

Alle Hawaii morti e feriti per gli incendi sospinti dal vento dell’uragano DoraRoma, 10 ago. (askanews) – È di almeno 36 morti e decine di feriti il bilancio provvisorio delle vittime dei violenti incendi scoppiati nella località di Lahaina, nelle isole Hawaii: lo hanno reso noto le autorità locali. Sono almeno tre gli incendi che hanno devastato la località dell’isola di Maui – una delle principali mete turistiche dell’arcipelago – alimentati in parte anche dai forti venti provocati dall’uragano Dora. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ordinato a tutte le agenzie federali sull’isola di assistere le autorità locali nel combattere gli incendi e nella successiva ricostruzione. Stando alle stime dei vigili del fuoco gli incendi hanno danneggiato o distrutto 271 strutture, ma secondo le autorità locali la valutazione dei danni effettivi potrebbe richiedere settimane o mesi.

In Ecuador 3 giorni di lutto e stato d’emergenza dopo l’omicidio del candidato

In Ecuador 3 giorni di lutto e stato d’emergenza dopo l’omicidio del candidatoRoma, 10 ago. (askanews) – Il presidente dell’Ecuador ha dichiarato lo stato di emergenza per 60 giorni in seguito all’uccisione del candidato alla presidenza Fernando Villavicencio. Lo ha annunciato lo stesso capo dello Stato, Guillermo Lasso, con una dichiarazione trasmessa dalla tv, in cui dichiara anche di avere firmato un secondo decreto per tre giorni di lutto nazionale per onorare la memoria di Villavicencio. “Vi garantisco che questo crimine non resterà impunito”, ha detto Lasso.

Fernando Villavicencio, 59 anni, membro dell’assemblea nazionale, è stato ucciso da colpi di arma da fuoco al termine di un comizio tenuto a Quito. Secondo la ricostruzione fornita ai media locali da un membro della campagna del candidato assassinato, Villavicencio stava salendo su un’auto quando un uomo è avanzato verso di lui e gli ha sparato alla testa. Il sospetto è stato poi colpito durante una sparatoria con agenti della sicurezza e in seguito è morto per le ferite riportate, ha riferito il procuratore generale dell’Ecuador sui social media. Nel caos, altre nove persone sono rimaste ferite, tra cui un candidato all’assemblea e due agenti di polizia, riferisce Bbc. Sei persone sono state arrestate dalla polizia in relazione all’assassinio del candidato che denunciava connessioni tra il crimine organizzato ed esponenti governativi. Il primo turno delle elezioni presidenziali è previsto per il 20 agosto.

Niger, Guterres (Onu): preoccupazione per le condizioni del presidente Bazoum

Niger, Guterres (Onu): preoccupazione per le condizioni del presidente BazoumRoma, 10 ago. (askanews) – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres esprime preoccupazione per le condizioni in cui vivono il presidente del Niger Mohamed Bazoum e la sua famiglia detenuti dalla giunta golpista. La dichiarazione del segretario generale segue le notizie secondo Bazoum e la sua famiglia vivono senza elettricità, acqua, cibo e medicine.

“Il Segretario generale è molto preoccupato per le deplorevoli condizioni di vita in cui il presidente Bazoum e la sua famiglia dovrebbero vivere mentre continuano ad essere arbitrariamente detenuti dai membri della Guardia presidenziale in Niger”, ha affermato un portavoce Onu, chiedendo il rilascio immediato e incondizionato e il ripristino dell’incarico presidenziale per Bazoum. “Il segretario generale è anche allarmato per le continue notizie sull’arresto di diversi membri del governo. Chiede con urgenza il loro rilascio incondizionato e il rigoroso rispetto degli obblighi internazionali in materia di diritti umani del Niger”, ha aggiunto il portavoce di Guterres.

In Ecuador assassinato un candidato alla presidenza

In Ecuador assassinato un candidato alla presidenzaRoma, 10 ago. (askanews) – Il capo dello Stato dell’Ecuador ha dichiarato lo stato di emergenza per 60 giorni in seguito all’uccisione del candidato alla presidenza Fernando Villavicencio. Lo ha annunciato lo stesso Guillermo Lasso, con una dichiarazione trasmessa dalla tv, in cui dichiara anche di avere firmato un secondo decreto per tre giorni di lutto nazionale per onorare la memoria di Villavicencio. “Vi garantisco che questo crimine non resterà impunito”, ha detto il presidente Lasso.

Fernando Villavicencio, 59 anni, membro dell’assemblea nazionale, è stato ucciso da colpi di arma da fuoco al termine di un comizio tenuto a Quito. Il primo turno delle elezioni presidenziali è previsto per il 20 agosto. Secondo la ricostruzione fornita ai media locali da un membro della campagna del candidato assassinato, Villavicencio stava salendo su un’auto quando un uomo è avanzato verso di lui e gli ha sparato alla testa.

Il sospetto è stato poi colpito durante una sparatoria con agenti della sicurezza e in seguito è morto per le ferite riportate, ha riferito il procuratore generale dell’Ecuador sui social media. Nel caos, altre nove persone sono rimaste ferite, tra cui un candidato all’assemblea e due agenti di polizia, riferisce Bbc. Sei persone sono state arrestate dalla polizia in relazione all’assassinio del candidato che denunciava connessioni tra il crimine organizzato ed esponenti governativi.

Albania, Edi Rama scherza sui turisti italiani: come la Vlora 32 anni fa

Albania, Edi Rama scherza sui turisti italiani: come la Vlora 32 anni faRoma, 9 ago. (askanews) – Nel 1991 gli albanesi partivano per l’Italia, nel 2023 gli italiani partono in ferie per l’Albania: il post sui social di Edi Rama, premier albanese, raccoglie quasi 8.000 like su Facebook e commenti ammirati, congratulazioni per lo sviluppo del Paese negli ultimi 30 anni. “E aspetta aspetta, non hai ancora visto niente”, ha scritto ieri sera tardi Rama sul suo post corredato di due fotografie della nave Vlora, che l’8 agosto di 32 anni fa salpava verso le coste italiane dell’Adriatico carica di migranti in fuga dalla povertà e dalla macerie del regime caduto nel 1990.

Quell’8 agosto del 1991 postato dal premier, 20.000 albanesi arrivarono al porto di Bari, dopo aver de facto ‘dirottato’ la Vlora, imbarcazione di ritorno da Cuba. Durante le operazioni di scarico a Durazzo, il mercantile era stato preso d’assalto e migliaia di persone avevano creato a bordo una situazione ingestibile, forzando la mano al comandante (che comunicò di non potere tornare indietro perchè sulla nave c’erano feriti gravi) affinchè salpasse per l’Italia. I tg italiani trasmisero le immagini dell’arrivo della Vlora, incredibili, con persone che si buttavano in acqua prima dell’approdo, nuotando sino alla banchina portuale.

Scene che fanno parte del passato dell’Albania: il Paese balcanico dall’inizio del nuovo secolo ha visto recedere il fenomeno della migrazione di massa, anche se l’esodo, soprattutto dei giovani, resta un problema. Commentando le 7.262 richiese di asilo in Gran Bretagna da parte di albanesi nei primi sei mesi del 2022, Rama dicev aal sito Euractiv di non potere “dire ai giovani di non partire in cerca di un futuro all’estero, ma quello che conta è combattere lo sfruttamento e il traffico di esseri umani, facendo in modo che parte di quelli che partono, poi, torneranno”.

Premier albanese Edi Rama ironizza sui turisti italiani, come la Vlora 32 anni fa

Premier albanese Edi Rama ironizza sui turisti italiani, come la Vlora 32 anni faRoma, 9 ago. (askanews) – Nel 1991 gli albanesi partivano per l’Italia, nel 2023 gli italiani partono in ferie per l’Albania: il post sui social di Edi Rama, premier albanese, raccoglie quasi 8.000 like su Facebook e commenti ammirati, congratulazioni per lo sviluppo del Paese negli ultimi 30 anni. “E aspetta aspetta, non hai ancora visto niente”, ha scritto ieri sera Rama sul suo post corredato di due fotografie della Vlora, la nave che l’8 agosto di 32 anni fa salpava verso le coste italiane dell’Adriatico carica di profughi in fuga dalla povertà e dalla macerie del regime caduto nel 1990.

Quell’8 agosto del 1991 postato dal premier, 20.000 albanesi arrivarono al porto di Bari, dopo aver de facto ‘dirottato’ la Vlora, imbarcazione di ritorno da Cuba. Durante le operazioni di scarico a Durazzo, il mercantile era stato preso d’assalto e migliaia di persone avevano creato a bordo una situazione ingestibile, forzando la mano al comandante (che comunicò di non potere tornare indietro perchè sulla nave c’erano feriti gravi) affinchè salpasse per l’Italia. I tg italiani trasmisero le immagini dell’arrivo della Vlora, incredibili, con persone che si buttavano in acqua prima dell’approdo, nuotando sino a riva. Scene che fanno parte del passato dell’Albania, che dall’inizio del nuovo secolo ha visto recedere il fenomeno della migrazione di massa, anche se l’esodo, soprattutto dei giovani, resta un problema. Commentando le 7.262 richiese di asilo in Gran Bretagna da parte di albanesi nei primi sei mesi del 2022, Rama diceva al sito Euractiv di non potere “dire ai giovani di non partire in cerca di un futuro all’estero, ma quello che conta è combattere lo sfruttamento e il traffico di esseri umani, facendo in modo che parte di quelli che partono, poi, torneranno”.

Polonia invierà 2.000 militari alla frontiera con la Bielorussia

Polonia invierà 2.000 militari alla frontiera con la BielorussiaRoma, 9 ago. (askanews) – La Polonia invierà 2mila soldati alla frontiera con la Bielorussia, in concomitanza con le manovre militari iniziate nella zona dalle forze di Minsk: è quanto riporta l’Agence France Presse. “La decisione è stata presa dal Comitato per la Sicurezza e dal Ministero della Difesa”, ha spiegato il viceministro degli Interni Maciej Wasik in un intervento parlamentare in cui ha accusato le autorità bielorusse di organizzare i tentativi di ingresso illegale dei migranti in territorio polacco.