Casa, idealista: a giugno 14% vendute in meno di una settimanaRoma, 27 lug. (askanews) – Uno studio pubblicato da idealista rileva che il 14% delle case vendute tramite la piattaforma di annunci durante il mese di giugno era sul mercato da meno di una settimana. Un altro 11% di abitazioni ha impiegato da una settimana a un mese per essere venduto; il 38% da uno a tre mesi; Il 27% tra tre mesi e un anno e l’11% più di un anno.
I casi di “vendite express” sono più frequenti soprattutto nei grandi mercati, con le percentuali più alte di vendite in meno di una settimana a Verona, con il 36%, seguita da Trieste (35%) e Milano, dove il 29% dei venditori hanno trovato un acquirente in meno di 7 giorni. Seguono Firenze (28%), Palermo (27%), Parma (26%), Padova (25%) e Ravenna (25%) dove praticamente 1 abitazione su 4 viene venduta in modo rapido. Con un tasso superiore alla media nazionale troviamo altri 18 mercati tra i quali spiccano Roma (24%), Bologna (20%) e Napoli (17%). Novara è l’unica città che si attesta sulla stessa media nazionale del 14% di vendite lampo. Il 70% dei mercati (65 città capoluogo) si collocano sotto questa soglia con agli estremi Ferrara, Pesaro, Vicenza, Venezia, Cagliari, Arezzo, Siena, Piacenza e Pisa con il 13% del mercato express e, dall’altro lato, Caltanissetta (1%), Teramo (2%) e Chieti (3%) nella parte più bassa del ranking.
Colpo di Stato militare in Niger, rimosso il presidente BazoumRoma, 27 lug. (askanews) – Il presidente del Niger Mohamed Bazoum è stato rimosso dal suo incarico. Lo hanno riferito i militari del Paese, in un messaggio alla televisione nazionale in cui hanno confermato un colpo di Stato. I militari, che hanno precisato di agire per conto del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (CLSP), hanno anche annunciato la chiusura dei confini del Paese e l’imposizione del coprifuoco a livello nazionale. La Costituzione è stata sciolta. “I confini del Paese sono stati chiusi ed è stato dichiarato il coprifuoco a livello nazionale” dalle 22 alle 5 del mattino, ora locale, fino a nuovo avviso, hanno affermato i soldati, aggiungendo che “tutte le istituzioni” del Paese sono state sospese.
Nell’annuncio televisivo, il colonnello Amadou Abdramane, con altri nove soldati in divisa dietro di lui, ha detto: “Noi, le forze di difesa e di sicurezza… abbiamo deciso di porre fine al regime che conoscete”. “Ciò segue il continuo deterioramento della situazione della sicurezza e la scarsa governance economica e sociale”, ha proseguito, invitando “tutti i partner esterni a non interferire”. All’inizio della giornata, i membri della guardia presidenziale del Niger hanno iniziato un ammutinamento circondando il palazzo presidenziale nella capitale Niamey e bloccando l’ufficio e la residenza del presidente Mohamed Bazoum, alleato chiave dell’Occidente nella lotta contro la militanza islamista in Africa occidentale.
La presunta ragione dell’ammutinamento risiederebbe nell’intenzione di Bazoum di destituire il comandante della Guardia Presidenziale, il generale Omar Tchiani. Intanto il dipartimento di Stato americano aveva fatto sapere che il segretario Antony Blinken in giornata aveva parlato con il presidente del Niger, assicurando il sostegno degli Stati uniti mentre si infittivano le voci di un tentativo di colpo di Stato. “Il Segretario ha trasmesso il fermo sostegno degli Stati Uniti al Presidente Mohamed Bazoum e alla democrazia del Niger”, è stato spiegato.
Blinken “ha sottolineato che gli Stati Uniti stanno dalla parte del popolo nigerino e dei partner regionali e internazionali, condannando questo tentativo di prendere il potere con la forza e ribaltare l’ordine costituzionale”. Il segretario Usa ha però precisato “che il forte partenariato economico e di sicurezza degli Stati Uniti con il Niger dipende dalla continuazione del governo democratico e dal rispetto dello stato di diritto e dei diritti umani”, ha reso noto ancora il dipartimento di Stato in una nota. Nella serata di ieri, al termine del Consiglio dei ministri, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha spiegato che i “circa 170 italiani” che vivono in Niger “sono stati tutti contattati dall’Unità di crisi della Farnesina, e tutti sono stati invitati a rimanere nelle loro abitazioni”. “Per quanto riguarda i nostri connazionali ci sono notizie positive” e tutti “sono al sicuro”, ha aggiunto il ministro.
Tajani ha detto che “alcuni spari hanno avuto luogo attorno al palazzo presidenziale tra le guardie presidenziali e l’esercito”. “Vedremo come evolve la situazione. Il Niger è un paese strategico per la stabilità dell’area del Sahel, e seguiamo con la presidente del Consiglio minuto per minuto l’evolversi della situazione”, ha insistito, ricordando che nel Paese si trova anche un nostro contingente militare, “ma non nel luogo degli scontri”. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, da parte sua, sta seguendo gli sviluppi e condanna qualsiasi tentativo di prendere il potere con la forza nel paese. “Il segretario generale Antonio Guterres segue da vicino la situazione. Condanna con la massima fermezza qualsiasi tentativo di prendere il potere con la forza e di minare il governo democratico, la pace e la stabilità in Niger”, ha dichiarato il suo portavoce Stephane Dujarric.
Nato e Ucraina contro la Russia per il ritiro dall’accordo sul granoRoma, 26 lug. (askanews) – Dure critiche alla Russia per la sua decisione di ritirarsi unilateralmente dall’accordo sul grano ucraino sono state espressi dai Paesi membri della Nato e dal governo di Kiev. Lo ha affermato il Consiglio Nato-Ucraina, che si è riunito oggi per affrontare la grave situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero a seguito della cessazione unilaterale da parte della Russia dell’Iniziativa per il grano del Mar Nero, mediata dalle Nazioni Unite e dalla Turchia. Il segretario generale della Nato – Jens Stoltenberg – ha convocato la riunione, come recita una nota, a seguito di una richiesta di consultazione in caso di crisi da parte del presidente Volodymyr Zelensky. Il vice segretario generale, Mircea Geoana, ha presieduto il Consiglio.
Alleati e Ucraina hanno condannato fermamente la decisione della Russia di ritirarsi dall’Iniziativa sul grano del Mar Nero e i suoi tentativi deliberati di fermare le esportazioni agricole dell’Ucraina, da cui dipendono centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Hanno inoltre condannato i recenti attacchi missilistici della Russia su Odessa, Mykolaiv e altre città portuali, compreso il cinico attacco con droni da parte di Mosca contro l’impianto di stoccaggio del grano ucraino nella città portuale sul Danubio di Reni, nella vicinanze della frontiera romena. Gli alleati hanno sottolineato che la nuova area di allerta della Russia nel Mar Nero, all’interno della zona economica esclusiva della Bulgaria, ha creato nuovi rischi di errori di calcolo ed escalation, oltre a gravi ostacoli alla libertà di navigazione.
Usa, Vendita case nuove -2,5% in giugno a 697.000, peggio di stimeNew York, 26 lug. (askanews) – In giugno il dato sulle vendite di case nuove negli Stati Uniti ha registrato un calo, oltre le attese degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha registrato, in giugno un ribasso del 2,5% al tasso annualizzato di 697.000 unità, contro attese per un dato a 725.000. Il dato di maggio è stato rivisto da 763.000 unità a 715.000 unità.
Rispetto a un anno prima, il dato è in rialzo del 23,8%. Il prezzo mediano è stato di 415.400 dollari. Il prezzo medio è stato di 494.100. All’attuale ritmo di vendita, servirebbero 7,4 mesi per esaurire le case a disposizione, in maggio ne servivano 6,7.
L’Unesco chiede il divieto globale di smartphone nelle scuoleRoma, 26 lug. (askanews) – Gli smartphone dovrebbero essere banditi dalle scuole per evitare distrazioni durante le lezioni, migliorare l’apprendimento e aiutare a proteggere i bambini dal cyberbullismo. E’ quanto raccomanda Global Education Monitor 2023, nuovo e importante rapporto delle Nazioni Unite sull’istruzione. L’Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’istruzione, la scienza e la cultura, ha affermato che vi sono prove che l’uso eccessivo del telefono cellulare è collegato a un rendimento scolastico ridotto e che lunghi periodi di tempo davanti allo schermo hanno un effetto negativo sulla stabilità emotiva dei bambini. L’agenzia afferma che la sua richiesta di divieto degli smartphone ha inviato un chiaro messaggio che la tecnologia digitale nel suo insieme, inclusa l’intelligenza artificiale, dovrebbe sempre essere sottomessa a una “visione incentrata sull’uomo” dell’istruzione e non soppiantare mai l’interazione con gli insegnanti. L’agenzia dell’Onu ha affermato nel rapporto che i paesi devono assicurarsi di disporre di obiettivi e principi chiari per garantire che la tecnologia digitale nell’istruzione sia benefica ed eviti danni, sia alla salute dei singoli studenti, sia più in generale alla democrazia e ai diritti umani, ad esempio attraverso l’invasione della privacy e alimentare l’odio online. L’uso eccessivo o inappropriato della tecnologia da parte degli studenti in classe e a casa, che si tratti di smartphone, tablet o laptop, potrebbe distrarre, disturbare e avere un impatto negativo sull’apprendimento, ha affermato, citando dati di valutazione internazionale su larga scala che indicano un “collegamento negativo” tra l’uso eccessivo della tecnologia digitale e il rendimento degli studenti. Sebbene la tecnologia possa potenzialmente aprire opportunità di apprendimento per milioni di persone, i benefici sono stati distribuiti in modo diseguale, con molte persone più povere di tutto il mondo effettivamente escluse, ha affermato. C’è stata poca ricerca solida per dimostrare che la tecnologia digitale ha intrinsecamente aggiunto valore all’istruzione, afferma l’Unesco nel suo Global Education Monitor del 2023. Gran parte delle prove è stata finanziata da società di istruzione private che cercavano di vendere prodotti per l’apprendimento digitale. La loro crescente influenza sulla politica dell’istruzione in tutto il mondo è “motivo di preoccupazione”, ha aggiunto. I Paesi si stanno “svegliando sull’importanza di mettere gli studenti al primo posto” quando si tratta di tecnologia digitale, afferma l’Unesco, citando la Cina, che ha affermato di aver fissato dei limiti per l’uso dei dispositivi digitali come strumenti didattici, limitandoli al 30% di tutto il tempo di insegnamento, con gli studenti che dovrebbero fare regolari pause dallo schermo. Sulla base della sua analisi di 200 sistemi educativi in tutto il mondo, l’Unesco ha stimato che un paese su quattro ha vietato gli smartphone a scuola fra cui la Francia, che ha introdotto la sua politica nel 2018, e i Paesi Bassi, che introdurranno restrizioni dal 2024.
I Paesi del Sud Europa e del Nordafrica che stanno lottando contro gli incendiRoma, 26 lug. (askanews) – Almeno 9 Paesi del Mediterraneo devono fare i conti con l’emergenza incendi, mentre i roghi si sono propagati in Croazia e Portogallo, con migliaia di vigili del fuoco in Europa e in Nord Africa impegnati a cercare di contenere le fiamme alimentate da temperature elevate, condizioni di siccità e forti venti. L’Italia è tra i Paesi più colpiti, con roghi al Sud e violenti temporali al Nord. Almeno sette persone sono decedute ieri a causa dei nubifragi nel nord e degli incendi in Sicilia. Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, ha scritto su Facebook: “Stiamo vivendo in Italia una delle giornate più complicate degli ultimi decenni: nubifragi, tornadi, grandine-gigante al Nord; caldo torrido e incendi devastanti nel Centro-Sud. Lo sconvolgimento climatico impone a tutti noi un cambio di passo, senza alibi per alcuno”.
ALGERIA: Almeno 34 persone hanno perso la vita in Algeria, dove ieri 8.000 pompieri hanno lottato contro le fiamme nel nord del Paese. Gli incendi sono divampati complessivamente in quindici province, portando all’evacuazione di oltre 1.500 persone dalle loro proprietà. I testimoni hanno descritto la fuga dagli incendi che imperversano “come una fiamma ossidrica” e distruggono , abitazioni e località costiere e trasformando vaste aree forestali in lande annerite.
Il portale di notizie algerino Tsa ha citato l’Ufficio meteorologico nazionale, secondo cui le temperature hanno sfiorato i 50 gradi in alcune regioni. Secondo il ministero della Difesa, tra i morti ci sono dieci soldati intrappolati dalle fiamme a Beni Ksila, nella provincia di Bejaia. L’agenzia di stampa ufficiale Aps ha riferito lunedì sera che 34 persone sono morte in diverse regioni. Sospinti da forti venti, gli incendi hanno reso necessaria la chiusura di due valichi di frontiera con la vicina Tunisia, dove le fiamme sono state particolarmente feroci nella regione nord-occidentale di Tabarka. Più di 300 persone sono state evacuate dal villaggio costiero di Melloula, via mare e via terra, e i vigili del fuoco stanno ancora lottando contro le fiamme in tre aree del nord-ovest: Bizerte, Siliana e Beja. I pompieri hanno lottato per spegnere le fiamme che hanno distrutto foreste, agrumeti e noccioleti.
L’agenzia di stampa ufficiale Tap ha riferito di un decesso, quello del preside di una scuola morto per asfissia a causa di un incendio a Nafza, nel nord-ovest. SIRIA: Incendi sono scoppiati anche nei boschi di Latakia, un governatorato sul Mediterraneo nella Siria nord-occidentale. “Le squadre antincendio stanno lavorando per spegnere i massicci roghi scoppiati nei boschi della campagna settentrionale di Latakia, che sono ancora fuori controllo”, ha dichiarato l’agenzia North Press. auto parcheggiate.
GRECIA: Anche la Grecia è stata particolarmente colpita quest’estate: negli ultimi giorni le autorità hanno evacuato più di 20mila persone da case e resort nel sud dell’isola di Rodi. Secondo i dati del Ministero dei Trasporti, ieri circa 3mila turisti sono tornati a casa in aereo e gli operatori turistici hanno cancellato i viaggi programmati. Due piloti dei vigili del fuoco sono morti quando il loro aereo, che stava sganciando acqua sui roghi, è precipitato su una collina vicino alla città di Karystos, sull’isola di Eubea, a est di Atene. Il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ha dichiarato: “Dirò una cosa ovvia: di fronte a quello che l’intero pianeta sta affrontando, specialmente il Mediterraneo che è un hotspot del cambiamento climatico, non esiste un meccanismo magico di difesa, se ci fosse l’avremmo attuato”. FRANCIA: In Francia, quasi 100 vigili del fuoco stanno cercando di contenere un grosso incendio nei comuni di Cagnes-sur-Mer e Villeneuve-Loubet, vicino all’aeroporto internazionale di Nizza, hanno riferito le autorità. Il dipartimento Bouches-du-Rhone è stato posto ieri sotto “allarme rosso”, con le autorità che hanno previsto un “rischio molto elevato” di incendi. Più di 300 pompieri hanno lottato per contenere i roghi vicino alla città di Arles, ha dichiarato la polizia. CROAZIA: In Croazia, i venti erano talmente forti che gli aerei antincendio non sono riusciti a decollare, come riferito dai media locali. I vigili del fuoco hanno combattuto contro gli incendi che si stavano diffondendo a sud della città adriatica di Dubrovnik, meta turistica, nella tarda serata di ieri. MONTENEGRO: I venti hanno portato il disastro nel vicino Montenegro, dove due persone sono annegate e molte sono rimaste ferite a causa dei forti venti che hanno colpito la costa, hanno dichiarato le autorità portuali delle città di Ulcinj e Petrovac. SPAGNA: Ieri, un incendio in rapida espansione nel centro dell’isola spagnola di Gran Canaria ha indotto le autorità ad allontanare diverse centinaia di abitanti, a chiudere tre strade e a impiegare elicotteri antincendio. Antonio Morales, capo del Consiglio dell’isola di Gran Canaria, ha dichiarato che circa 100 vigili del fuoco e nove velivoli erano al lavoro per domare l’incendio che finora aveva bruciato 200 ettari di foresta. PORTOGALLO: In Portogallo, di solito uno dei Paesi europei più colpiti dagli incendi, secondo i dati dell’Unione Europea, centinaia di vigili del fuoco portoghesi si sono dati da fare ieri per domare le fiamme vicino alla popolare destinazione turistica di Cascais, con forti venti che hanno complicato gli sforzi. L’incendio è scoppiato in un’area montuosa del parco di Sintra-Cascais, che si estende per circa 145 chilometri quadrati a ovest di Lisbona. Più di 600 vigili del fuoco sono intervenuti sul posto e gli aerei hanno lottare contro le fiamme, ma hanno dovuto smettere la propria attività con il calare della notte. Il sindaco di Cascais, Carlos Carreiras, ha dichiarato che le raffiche fino a 60 chilometri orari hanno rappresentato la sfida più grande e che alcune persone sono state evacuate per precauzione. Il Portogallo è colpito da una diffusa siccità che interessa il 90 per cento del Paese.
Zelensky ai parlamentari “traditori”: di voi non rimarrà nessunoMilano, 26 lug. (askanews) – “Nessuno perdonerà parlamentari, giudici, commissari militari o qualsiasi altro funzionario per essersi messi contro lo stato”. Così nel suo ultimo messaggio pubblico il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parla di “tradimento” entrando nel merito di alcuni scandali che riguardano parlamentari ucraini. “Di voi non rimarrà nessuno”, minaccia. In particolare Aleksandr Ponomarev, arrestato per alto tradimento per aver registrato le sue imprese secondo la legislazione russa a guerra già cominciata, oltre a fornire carburante a Mosca. Ma soprattutto il deputato del partito Servo del Popolo Yuri Aristov, turista estivo alle Maldive con la famiglia: per ora indagato anche per sospetti contatti all’estero.
Quest’ultimo in particolare si è scoperto che il 10 luglio ha aperto da remoto un congedo per malattia in una delle istituzioni mediche private di Kiev fino al 19 luglio 2023 compreso. Allo stesso tempo, nel sistema sanitario elettronico sono state inserite informazioni inesatte, poiché la visita medica non è stata effettivamente effettuata e Aristov stava in realtà in vacanza alle Maldive, al Waldorf Astoria con tutta la famiglia. Un comportamento che fatica ad allinearsi con le sofferenze del popolo ucraino, dovute alla guerra e registrate ogni giorno dalla stampa internazionale. “Per alcuni si tratta di isole e resort durante la guerra, per altri si tratta di riempirsi le tasche nell’ufficio di arruolamento militare, per altri si tratta di tangenti nei tribunali” afferma Zelensky che ha evidentemente in mente anche altri casi. “Per qualsiasi funzionario pubblico, questo è un tradimento dei principi statali, un tradimento degli interessi della società”, aggiunge. Zelensky mette in luce che questi “traditori” non hanno nulla a che fare con “milioni di ucraini concentrati su una cosa giorno dopo giorno. Non su se stessi, non sui propri desideri, ma sulla difesa dello Stato e della propria vita. Ma sfortunatamente, alcune persone pensano che la guerra sia da qualche parte lontana da loro. Come se la cupola della Verkhovna Rada, o i muri di alcuni uffici potessero schermare dalla realtà”.
Il presidente ucraino non nasconde la “rabbia” e la sua “furia” dinnanzi agli scandali dei “traditori”, rispetto al suo continuo impegno personale. “Quando ogni giorno cerchi armi per lo stato, quando tutta l’attenzione è rivolta a fornire artiglieria, missili, droni, quando vedi e senti costantemente la forza morale acquisita per l’Ucraina dai nostri combattenti, dal nostro popolo, che stanno facendo tutto il possibile e l’impossibile per la vittoria e la conservazione della libertà, qualsiasi tradimento interno, qualsiasi “spiaggia” o qualsiasi arricchimento personale invece degli interessi dell’Ucraina scatenano almeno la rabbia”. Poi sottolinea che non tutti hanno comportamenti degeneri. “Voglio che tutti i parlamentari e i funzionari mi ascoltino ora. Dovete lavorare. In Ucraina e per il bene del popolo ucraino. Sono grato a quei parlamentari che stanno veramente lavorando per gli interessi dello Stato”. E poi conclude minacciando “quelli che pensano di trascorrere più tempo all’estero e cercano viaggi “redditizi” in modo da poterli combinare con affari, amici o “spiagge”: di voi non rimarrà nessuno”.
Gb: la Russia prepara un blocco navale dell’Ucraina nel Mar NeroMilano, 26 lug. (askanews) – Dopo il ritiro della Russia dall’”accordo sul grano”, Mosca utilizzerà la sua flotta del Mar Nero per un blocco navale dell’Ucraina. Lo ha annunciato l’intelligence del ministero della Difesa della Gran Bretagna. Secondo l’intelligence, la flotta del Mar Nero della Federazione Russa ha già cambiato posizione, preparandosi a bloccare l’Ucraina. Così, la moderna corvetta russa “Sergiy Kotov” è entrata nella parte meridionale del Mar Nero, pattugliando la rotta marittima tra il Bosforo e Odessa.
Clima, Mediterraneo registra temperatura record: 28,71 gradiRoma, 25 lug. (askanews) – Le acque del Mar Mediterraneo hanno registrato ieri la loro temperatura giornaliera più alta da quando si tiene memoria del dato, ha annunciato all’AFP il principale centro di ricerca marittimo spagnolo.
“La temperatura media giornaliera della superficie del mare nel Mediterraneo” ha raggiunto i “28,71ºC”, hanno affermato i ricercatori dell’Istituto di scienze marine (ICM) di Barcellona, il precedente record per il periodo 1983-2023 era 28,25° ed era stato registrato il 23 agosto 2003. Un dato che arriva nel mezzo di un’eccezionale ondata di caldo su gran parte del bacino del Mediterraneo, uno dei “punti caldi” del riscaldamento globale.
Il grano sarà al centro del summit di San Pietroburgo fra Russia e AfricaRoma, 25 lug. (askanews) – San Pietroburgo ospiterà questa settimana i leader africani per il secondo vertice Russia-Africa, volto a rafforzare i rapporti in un momento segnato da grandi incertezze a fronte della guerra in corso in Ucraina e della recente sospensione dell’accordo sul grano tra Mosca e Kiev, che hanno gravi ripercussioni economiche sui paesi africani, molti dei quali fortemente dipendenti dal grano e dai fertilizzanti di Russia e Ucraina.
In un lungo articolo intitolato “Russia e Africa: unire gli sforzi per la pace, il progresso e un futuro di successo” e pubblicato su numerose testate africane, il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato come Mosca attribuisca “grande importanza” al vertice in programma giovedì e venerdì, che si tiene dopo quello del 2019 a Sochi. “Ci aspettiamo che il vertice adotti una dichiarazione globale, una serie di dichiarazioni congiunte e approvi il piano d’azione fino al 2026 del Forum di partenariato Russia-Africa – ha spiegato – stiamo lavorando per preparare un impressionante pacchetto di accordi e memorandum intergovernativi e inter-agenzia con singoli Stati così come con le organizzazioni regionali del continente”. Consapevole delle preoccupazioni dei leader africani riguardo alle forniture di fertilizzanti e grano, dopo la recente uscita di Mosca dal cosiddetto accordo sul grano con Kiev, Putin ha dedicato gran parte dell’articolo alla questione, spiegando le ragioni di tale scelta e rassicurando: “Voglio assicurare che il nostro paese è in grado di sostituire il grano ucraino sia su base commerciale che gratuita, soprattutto perché quest’anno ci aspettiamo un altro raccolto record. Nonostante le sanzioni, la Russia continuerà ad adoperarsi per fornire forniture di cereali, prodotti alimentari, fertilizzanti e altri beni all’Africa”. Da parte sua, l’ambasciatore Oleg Ozerov, direttore del segretariato del Forum di partenariato Russia-Africa, ha precisato all’agenzia Ria Novosti che nel corso del vertice si discuterà della creazione di corridoi logistici per la fornitura di grano e fertilizzanti russi all’Africa: “L’idea di questi corridoi logistici e la creazione di hub del grano è promettente e fattibile, date le grandi opportunità che la Russia ha in termini di esportazioni di grano”. Corridoi logistici e hub “non solo per cibo e fertilizzanti, ma anche per tutti gli altri prodotti russi”, ha aggiunto Ozerov, secondo cui si tratta del “modo naturale e corretto di sviluppare le nostre relazioni a lungo termine, con uno sguardo al futuro”. Stando a quanto precisato oggi dal Cremlino, Putin avrà molti incontri bilaterali durante il summit e parteciperà a diversi eventi multilaterali: “In generale, c’è un’agenda estremamente fitta fino alla fine della settimana – ha detto Dmitry Peskov – si tratta di eventi multilaterali come parte del vertice e incontri bilaterali. Ce ne saranno troppi”.
Tra i leader africani che hanno già confermato la propria partecipazione figura il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, promotore della missione di pace lanciata da diversi capi di Stato africani per la guerra in Ucraina. La presidenza sudafricana ha fatto sapere che il vertice di San Pietroburgo offrirà l’occasione per proseguire il dialogo avviato il mese scorso, con le visite in Ucraina e in Russia, per favorire condizioni utili a un percorso di pace. Il primo vertice Russia-Africa portò a Sochi 45 capi di Stato africani e si concluse con la firma di 92 accordi, contratti e protocolli d’intesa per un valore di oltre 11 miliardi di dollari.