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Secondo Lavrov la Corte penale internazionale “esegue gli ordini” dell’Occidente

Secondo Lavrov la Corte penale internazionale “esegue gli ordini” dell’Occidente


Secondo Lavrov la Corte penale internazionale “esegue gli ordini” dell’Occidente – askanews.it



Secondo Lavrov la Corte penale internazionale “esegue gli ordini” dell’Occidente – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha accusato oggi la Corte penale internazionale dell’Aia di “eseguire gli ordini” dell’Occidente, dopo il mandato di arresto spiccato nei giorni scorsi dal tribunale contro il presidente russo Vladimir Putin.

“La Corte penale internazionale è presieduta da un pubblico ministero che è un anglosassone naturalizzato e che, ovviamente, come abbiamo visto tutti, sta eseguendo gli ordini dei suoi padroni, che vietano a questo organismo di indagare sui crimini degli Stati membri della Nato e lo impostano perchè vada alla ricerca di pretesti falsi, fatti inesistenti, con l’obiettivo di portare avanti l’agenda del cosiddetto Occidente collettivo”, ha detto Lavrov, citato dall’agenzia di stampa Ria.

Ucraina, Lavrov: Corte dell’Aia “esegue gli ordini” dell’Occidente

Ucraina, Lavrov: Corte dell’Aia “esegue gli ordini” dell’Occidente


Ucraina, Lavrov: Corte dell’Aia “esegue gli ordini” dell’Occidente – askanews.it



Ucraina, Lavrov: Corte dell’Aia “esegue gli ordini” dell’Occidente – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha accusato oggi la Corte penale internazionale dell’Aia di “eseguire gli ordini” dell’Occidente, dopo il mandato di arresto spiccato nei giorni scorsi dal tribunale contro il presidente russo Vladimir Putin.

“La Corte penale internazionale è presieduta da un pubblico ministero che è un anglosassone naturalizzato e che, ovviamente, come abbiamo visto tutti, sta eseguendo gli ordini dei suoi padroni, che vietano a questo organismo di indagare sui crimini degli Stati membri della Nato e lo impostano perchè vada alla ricerca di pretesti falsi, fatti inesistenti, con l’obiettivo di portare avanti l’agenda del cosiddetto Occidente collettivo”, ha detto Lavrov, citato dall’agenzia di stampa Ria.

Una sonda giapponese ha trovato tracce di Rna sull’asteroide Ryugu

Una sonda giapponese ha trovato tracce di Rna sull’asteroide Ryugu


Una sonda giapponese ha trovato tracce di Rna sull’asteroide Ryugu – askanews.it



Una sonda giapponese ha trovato tracce di Rna sull’asteroide Ryugu – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Nel materiale riportato sulla Terra dalla sonda giapponese Hayabusa-2, atterrata sull’asteroide Ryugu, gli scienziati hanno rilevato la presenza di uno mattoni fondamentali della vita: si tratta dell’uracile, una delle basi azotate che compongono l’acido ribonucleico, cioè l’RNA. Lo rivela una nuova ricerca pubblicata Nature Communications. L’uracile è stato rinvenuto in 10 milligrammi di materiale simile a carbone proveniente dall’asteroide. La scoperta fornisce una prova a favore della teoria secondo la quale gli elementi fondamentali della vita potrebbero essere arrivata sulla Terra portata dagli asteroidi che vi si sono schiantati.

Hayabusa-2 è stato lanciato nel 2014 dall’agenzia spaziale giapponese JAXA nel 2014 ed è tornato nell’orbita della Terra alla fine del 2020, portando con sé una capsula contenente campioni raccolti sull’asteroide. Il materiale è stato poi diviso tra diversi team di ricerca internazionali. Tra i campioni questi team di ricerca sono stati in grado di trovare anche la prima goccia d’acqua scoperta in un asteroide vicino alla Terra. Il DNA a doppia elica è il modello in cui è scritto il codice genetico, l’RNA a filamento singolo rsappresente il messaggero , che trasvrive le istruzioni contenute nel DNA. Come il DNA, è costituito da basi: adenina, guanina, citosina e uracile. Gli scienziati avevano già trovato alcune o tutte queste basi in resti di asteroidi atterrati sulla Terra come meteoriti. Tuttavia, non erano in grado di accertare che le sostanze chimiche provenissero dallo spazio o fossero frutto di contaminazione terrestre.

Sulla riforma delle pensioni Macron ha parlato dalla Tv di stato francese

Sulla riforma delle pensioni Macron ha parlato dalla Tv di stato francese


Sulla riforma delle pensioni Macron ha parlato dalla Tv di stato francese – askanews.it



Sulla riforma delle pensioni Macron ha parlato dalla Tv di stato francese – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – La riforma delle pensioni “continuerà il suo percorso democratico”: lo ha ribadito il presidente francese Emmanuel Macron, intervistato dalla televisione di Stato francese. “Occorre aspettare il parere del Consiglio costituzionale, e dopo questa decisione promulgherò la legge” ha concluso Macron ricordando come questa sia stata “preparata dal governo, modificata dal Parlamento, votata dal Senato, approvata in commissione mista, e approvata dall’Assemblea Nazionale tramite ricorso all’articolo 49.3 da parte della maggioranza”. Macron ha insistito sulla necessità di far sì che la riforma delle pensioni “entri in vigore entro la fine dell’anno”.

Il Presidente ha tuttavia ammesso di non essere “riuscito a condividere la necessità della riforma”, criticando però i sindacati per non “aver proposto alcuna soluzione di compromesso”; inoltre, ha ribadito che il governo “non tollererà alcun eccesso” sebbene l’esecutivo “debba ascoltare una legittima irritazione che però non può essere violenta”.

Zaporizhzhia sotto attacco, Zelensky: un missile russo ha colpito una palazzina

Zaporizhzhia sotto attacco, Zelensky: un missile russo ha colpito una palazzina


Zaporizhzhia sotto attacco, Zelensky: un missile russo ha colpito una palazzina – askanews.it



Zaporizhzhia sotto attacco, Zelensky: un missile russo ha colpito una palazzina – askanews.it


















Roma, 22 mar. (askanews) – “I russi stanno attaccando Zaporizhzhia. Gli edifici residenziali e l’isola di Khortytsia sono sotto il fuoco nemico”. Lo ha scritto su Twitter, Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky.

L’isola di Khortytsia è l’isola più grande del fiume Dnepr e si trova all’interno dei confini della città di Zaporizhzhia, attraverso la quale scorre il fiume. Zaporizhzhia è una delle regioni parzialmente occupate dell’Ucraina che la Federazione Russa ha affermato di aver annesso l’anno scorso. A Zaporizhia “un missile russo ha colpito un edificio a più piani. La Russia sta bombardando la città con ferocia bestiale. Le aree residenziali in cui vivono persone comuni e bambini vengono colpite. Lo Stato terrorista cerca di distruggere le nostre città, il nostro Stato, la nostra gente”, lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram. Zelensky ha inoltre diffuso sul suo profilo il video, in cui si vede un missile colpire una palazzina.

“Questo – ha concluso – non può diventare ‘un’altra normale giornata’: il mondo ha bisogno di maggiore unità e determinazione per sconfiggere più rapidamente il territorio russo e proteggere le vite”.

Ucraina,Lavrov: “terremo conto” di proiettili all’uranio impoverito

Ucraina,Lavrov: “terremo conto” di proiettili all’uranio impoverito


Ucraina,Lavrov: “terremo conto” di proiettili all’uranio impoverito – askanews.it



Ucraina,Lavrov: “terremo conto” di proiettili all’uranio impoverito – askanews.it

















Milano, 22 mar. (askanews) – “Per quanto riguarda la nostra reazione, ovviamente, ne terremo conto nel determinare le nostre azioni” future. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, sulle possibili forniture britanniche di proiettili all’uranio impoverito all’Ucraina.

Martedì, il ministro della Difesa britannico Annabel Goldie ha dichiarato che il paese fornirà all’Ucraina munizioni per carri armati all’uranio impoverito, compresi proiettili perforanti per i carri armati Challenger 2.

Unicef-Oms: 2 mld di persone al mondo senza acqua sicura da bere

Unicef-Oms: 2 mld di persone al mondo senza acqua sicura da bere


Unicef-Oms: 2 mld di persone al mondo senza acqua sicura da bere – askanews.it



Unicef-Oms: 2 mld di persone al mondo senza acqua sicura da bere – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “In occasione della storica Conferenza delle Nazioni Unite sull’Acqua – la prima in quasi 50 anni – l’OMS e l’UNICEF chiedono a tutte le nazioni di accelerare radicalmente le azioni per rendere i servizi idrici e igienici una realtà per tutti”. E’ quanto si legge in una nota, in cui si presentano numeri “sconcertanti”. “Nel mondo, 2 miliardi di persone non hanno acqua sicura da bere e 3,6 miliardi di persone – quasi la metà della popolazione mondiale – utilizza servizi igienici che lasciano i rifiuti umani non trattati. Milioni di bambini e famiglie non hanno servizi idrici e igienici adeguati, fra cui il sapone per lavare le mani. Le conseguenze spesso possono essere letali”, si legge.

“Ogni anno almeno 1,4 milioni di persone – molte delle quali bambini – muoiono per cause prevenibili legate ad acqua non sicura e scarsi servizi igienici. Adesso, per esempio, il colera si sta diffondendo in paesi che non avevano avuto epidemie da decenni”, precisano Unicef e Oms. “Metà di tutte le strutture di assistenza sanitaria – dove le pratiche igieniche corrette sono particolarmente importanti – non dispongono di acqua e sapone o di soluzioni igienizzanti per le mani a base di alcol”. Le conseguenze sociali ed economiche dell’inadeguatezza dei servizi idrici e igienici sono “altrettanto devastanti”, si afferte. “Senza questi servizi fondamentali, le persone si ammalano, i bambini non imparano – soprattutto le bambine – e intere comunità possono essere sfollate a causa della scarsità d’acqua”, commentano Unicef e Oms.

Allo stesso tempo, i benefici dell’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici, sia per i singoli individui che per le società, sono incommensurabili, si legge ancora. “Questi servizi sono fondamentali per uno sviluppo sano dei bambini e per sostenere il benessere degli adulti. Offrono inoltre un percorso per un più ampio progresso sociale ed economico, sostenendo la salute e la produttività delle comunità”. “Tutti noi abbiamo il diritto all’acqua sicura, a servizi igienici adeguati, eppure molti ne sono privi. Collettivamente, il mondo deve almeno quadruplicare gli attuali tassi di progresso per raggiungere l’accesso universale a servizi idrici e igienici gestiti in modo sicuro entro il 2030. I progressi devono essere ancora più rapidi nei contesti fragili e nei Paesi più poveri, per proteggere la salute e il futuro delle persone. Fortunatamente, abbiamo soluzioni possibili e l’opportunità storica di tradurle in azioni”, insistono Unicef e Oms, che esortano i governi a intraprendere le seguenti azioni:

– Sviluppare un piano per aumentare l’impegno politico nei confronti dell’acqua potabile e dei servizi igienici gestiti in modo sicuro, anche attraverso la sensibilizzazione dei leader a tutti i livelli di governo e il coinvolgimento dei gruppi della società civile; – Sviluppare una strategia per rafforzare la governance e le istituzioni necessarie per fornire questi servizi, ad esempio istituendo agenzie di regolamentazione autonome che applichino standard basati sulla salute e pubblichino regolarmente i risultati

– Sviluppare obiettivi politici chiari per orientare le decisioni di finanziamento e di spesa per i servizi idrici e igienici; – Sviluppare strategie di finanziamento e di spesa che tengano conto delle esigenze delle diverse regioni e dei diversi gruppi di popolazione; – Aumentare la spesa pubblica per i servizi idrici e igienici per riconoscerne il valore come bene pubblico; – Incoraggiare i fornitori a migliorare le prestazioni per soddisfare gli utenti e recuperare i costi, ad esempio riducendo le interruzioni del servizio e le perdite d’acqua e migliorando le strutture tariffarie e l’efficienza della raccolta. – Sviluppare un piano per la creazione di una forza lavoro più forte, più diversificata e più equilibrata dal punto di vista del genere, con maggiori competenze nel settore dei servizi idrici e igienici; – Costruire istituzioni solide e competenti e una forza lavoro capace e motivata. – Sostenere la crescita della fornitura di servizi professionalizzati, in particolare nei sistemi piccoli e rurali, fornendo lo sviluppo delle capacità del personale sottopagato e non adeguatamente formato. – Sostenere l’istituzionalizzazione della raccolta e del monitoraggio dei dati all’interno dei sistemi nazionali; – Utilizzare metodologie coerenti per la raccolta e il monitoraggio dei dati. – Condividere e utilizzare in modo trasparente le informazioni raccolte per orientare i processi decisionali. – Sviluppare politiche e regolamenti governativi di supporto che incoraggino l’innovazione e la sperimentazione nel settore dei servizi idrici e igienici. – Promuovere la collaborazione tra governo, gruppi della società civile e attori del settore privato per sviluppare e implementare nuove soluzioni. “Investimenti e azioni decisive su servizi idrici e igienici possono esser trasformativi. La chiave per sbloccare l’accesso universale ai servizi idrici e igienici è qui – dobbiamo solo coglierla”, concludono Unicef e Oms.

Russia, Loshak lascia museo Pushkin: lo scandalo della sobrietà

Russia, Loshak lascia museo Pushkin: lo scandalo della sobrietà


Russia, Loshak lascia museo Pushkin: lo scandalo della sobrietà – askanews.it



Russia, Loshak lascia museo Pushkin: lo scandalo della sobrietà – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – A Mosca, mentre tutti gli occhi erano puntati sulla visita del leader cinese Xi Jinping, si consumava quasi in silenzio un’uscita di scena a suo modo colossale: Marina Loshak, funzionaria rispettatissima si dimetteva da direttore del Museo Pushkin di Mosca, considerato dai russi tempio della cultura mondiale. Loshak ha dato le dimissioni secondo il suo stile sobrio, delicato nei modi, classico per una donna e intellettuale proveniente da una famiglia di intellettuali, grande ammiratrice dell’Italia poichè paese di cultura.

Loshak, nata e cresciuta a Odessa, con il suo piglio inusuale e brillante, ha fatto più volte centro nella sua carriera, praticando un corso di apertura e ospitando esposizioni prestigiose e importanti nel suo museo, come ad esempio nel 2019 “Shchukin. Biography of a Collection” con una guest star di primissimo livello, ovvero l’uomo più ricco di Francia e uno dei più importanti collezionisti Bernard Arnault (nella foto Loshak è all’inaugurazione con l’allora ministro della Cultura russo Medinsky e in secondo piano Irina Antonova). Le tv russe per giorni non parlarono d’altro. All’attivo di Loshak anche tante mostre-evento organizzate con il nostro Paese, a partire da quella storica dedicata a Tiziano, Tintoretto e Veronese con 23 capolavori sino a “Raffaello e la Poesia del Volto”, esposizione letteralmente assediata dai visitatori russi nel settembre 2016. Loshak ha detto al canale televisivo Dozhd (dichiarato “agente straniero” in Russia) di aver scritto una lettera di dimissioni di sua spontanea volontà. Lo ha fatto lunedì sera e martedì mattina il ministero della Cultura ha dato la conferma ufficiale. Viene sostituita da Elizaveta Likhacheva, con un passato nella goventù putiniana e un travagliato insediamento come direttrice del Museo di architettura Shchusev di Mosca (dove è stata negli ultimi sei anni): all’epoca, era il 2017, i dipendenti del museo organizzarono una petizione su Change.org, scrivendo tra l’altro: “la nomina di una persona così incompetente come E.S. Likhacheva minerà ulteriormente la reputazione del Museo e porterà al suo completo ISOLAMENTO nell’ambiente socio-culturale”.

“Il continuo sconvolgimento del mondo museale russo è collegato alla repressione ideologica seguita all’invasione russa dell’Ucraina” scrive The Art Newspaper. “Per inciso, la figlia e il nipote di Loshak sono entrambi giornalisti dell’opposizione che hanno lasciato la Russia dopo l’invasione. Entrambi sono stati etichettati come ‘agenti stranieri’ dal ministero della giustizia”, aggiunge, per poi sottolineare: “La nomina di Likhacheva arriva poche settimane dopo la cacciata di Zelfira Tregulova dalla Galleria Statale Tretyakov. Tregulova è stata sostituita da Elena Pronicheva, figlia di un ex capo del Servizio di sicurezza federale associato al presidente russo Vladimir Putin”, conclude The Art Newspaper. Lunedì 20 marzo, la notizia della lettera di dimissioni di Loshak si era già diffusa, benchè la grande attenzione del mondo era già tutta su Xi e Putin. Tuttavia le dimissioni in Russia non sono passate sotto silenzio: Evgenia Milova, editorialista del quotidiano Kommersant, ha precisato che la lettera di dimissioni è stata firmata, “sebbene non avessero intenzione di separarsi da lei”. “Poche persone hanno la forza di fare un passo del genere”, ha scritto Milova, citata anche dalla Bbc.

Al Pushkin Loshak era arrivata per i suoi grandi meriti: ne assunse la direzione nel luglio 2013, sostituendo l’iconica Irina Antonova, responsabile del museo per oltre 50 anni, come direttrice. Loshak, che a quel tempo era il direttore artistico del Manege, fu scelta dalla stessa Antonova, che passò alla carica onoraria di presidente del museo. In base alla biografia ufficiale, pubblicata sul sito del Pushkin, dopo la laurea in filologia classica presso l’Odessa State University, Loshak iniziò a lavorare al Museo letterario statale di Odessa. Dopo essersi trasferita a Mosca nel 1986, ha lavorato presso il Museo statale intitolato a V.V. Majakovskij. Sotto la sua direzione, nel 2017 il Pushkin ha anche partecipato per la prima volta alla Biennale di Venezia, presentando la mostra “Man as a Bird. Immagini di viaggio”.

Vista con gli occhi di oggi, alla luce della guerra in Ucraina, e soprattutto per chi non ha vissuto l’atmosfera di Mosca all’epoca dell’insediamento della Loshak, è difficile capire i meccanismi che la portarono in cima al Pushkin. Loshak stessa è un prodotto di un periodo interessante nella storia della Russia. Esiste un’espressione ben nota: “il disgelo di Medvedev”, ovvero l’epoca in cui Dmitri Medvedev era presidente della Federazione russa e rappresentava non quello che è oggi, con i suoi post su Telegram, ma piuttosto una nuova Russia che guardava a Occidente. Ma il “disgelo” continuò ancora un po’ anche dopo di lui e le proteste di massa del dicembre 2011, quando apparentemente venne concesso qualcosa, soprattutto a Mosca: libertà di creatività, giocare con l’urbanistica, sovvenzioni per i progetti più controversi e persino una serie di incarichi importanti nella cultura. I giri di vite iniziarono poco dopo, con le leggi sugli agenti stranieri e sulle ong. E oggi, evidentemente, non è proprio tempo di disgelo. (di Cristina Giuliano)

Al via domani il Ramadan, mese sacro per oltre 1,9 mld musulmani

Al via domani il Ramadan, mese sacro per oltre 1,9 mld musulmani


Al via domani il Ramadan, mese sacro per oltre 1,9 mld musulmani – askanews.it



Al via domani il Ramadan, mese sacro per oltre 1,9 mld musulmani – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Sono oltre 1,9 miliardi i musulmani che osserveranno da domani il Ramadan, il mese più sacro per gli islamici.

I musulmani seguono un calendario lunare composto da 12 mesi in un anno di 354 o 355 giorni. L’avvistamento in Arabia Saudita della nuova luna crescente segna l’inizio del Ramadan, il nono mese del calendario islamico. Come ricorda al Arabiya, si ritiene sia il mese in cui venne rivelato il Corano al profeta Maometto. Per i fedeli musulmani è il mese del digiuno e della spiritualità. Il digiuno dall’alba al tramonto durante il Ramadan è uno dei cinque pilastri dell’Islam ed è obbligatorio per tutti i musulmani sani. Sono esentati i bambini piccoli, le persone malate, i viaggiatori e le donne in stato di gravidanza.

Lagarde: le banche europee sono solide, ma se è necessario la Bce è pronta ad agire

Lagarde: le banche europee sono solide, ma se è necessario la Bce è pronta ad agire


Lagarde: le banche europee sono solide, ma se è necessario la Bce è pronta ad agire – askanews.it



Lagarde: le banche europee sono solide, ma se è necessario la Bce è pronta ad agire – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il settore bancario europeo “gode di buona capacità di tenuta e solide posizioni di capitale e liquidità”, ma “alla luce della recente volatilità nei mercati finanziari siamo pronti ad agire e fornire, se necessario, liquidità a sostegno del sistema finanziario e a preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nel suo intervento alla conferenza annuale The ECB and Its Watchers.

“Ma deve essere chiaro che non occorrono compromessi fra la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria. Come abbiamo dimostrato più volte, siamo in grado di stabilire l’orientamento adeguato di politica monetaria per tenere a bada l’inflazione e al tempo stesso utilizzare altri strumenti per far fronte ai rischi per la trasmissione della politica monetaria – ha sostenuto -. Lo abbiamo fatto quando abbiamo deciso di ricorre in maniera più flessibile ai reinvestimenti nell’ambito del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica e quando abbiamo approvato lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Grazie a questi programmi, la normalizzazione dei tassi è proseguita senza intoppi”.