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Il Pentagono: il gruppo Wagner non è più “significativamente” coinvolto nella guerra in Ucraina

Il Pentagono: il gruppo Wagner non è più “significativamente” coinvolto nella guerra in UcrainaRoma, 14 lug. (askanews) – I mercenari del gruppo paramilitare russo Wagner non sono più “significativamente” coinvolti nelle operazioni di combattimento in Ucraina. Lo ha dichiarato il Pentagono, due settimane dopo il fallito ammutinamento dei combattenti del gruppo.

“In questa fase, non vediamo le forze del Gruppo Wagner partecipare in modo significativo alle operazioni di combattimento in Ucraina”, ha dichiarato il portavoce del Pentagono, generale Pat Ryder, in una conferenza stampa. Gli Stati Uniti reputano che “la maggior parte” dei combattenti Wagner si trovi ancora nelle aree dell’Ucraina occupate dalla Russia, ha aggiunto. A fine giugno, il gruppo paramilitare Wagner, che ha giocato un ruolo chiave nell’offensiva di Mosca in Ucraina, ha cercato di rovesciare la leadership militare russa in una rivolta lampo. Il leader del gruppo, Yevgeny Prigozhin, ha assicurato all’opinione pubblica che la sua rivolta non era finalizzata a rovesciare il governo, ma a salvare il Gruppo Wagner dallo smantellamento da parte dello stato maggiore russo, che accusa di incompetenza nel conflitto in Ucraina.

Dopo gli sceneggiatori, in sciopero anche gli attori di Hollywood

Dopo gli sceneggiatori, in sciopero anche gli attori di HollywoodRoma, 13 lug. (askanews) – Ancora alta tensione a a Hollywood. Dopo il fallimento delle trattative tra i maggiori studi americani e il potente sindacato degli attori, che denunciava proposte salariali “insulse”, gli attori hanno deciso di scioperare. Una decisione che dovrebbe paralizzare completamente Hollywood. “Il consiglio nazionale di SAG-AFTRA ha votato all’unanimità un ordine di sciopero contro studi e emittenti”, ha annunciato giovedì sera Duncan Crabtree-Ireland, direttore esecutivo nazionale di questo sindacato che rappresenta 160.000 attori e altri professionisti del piccolo e grande schermo. Gli attori si uniscono così agli sceneggiatori, già in sciopero dall’inizio di maggio.

“Dopo più di quattro settimane di trattative”, il precedente accordo è scaduto mercoledì sera a mezzanotte senza alcuna speranza di conciliazione, aveva rilevato in giornata il sindacato SAG-AFTRA, principale rappresentante degli attori americani. Le sue posizioni sono troppo lontane da quelle dell’Alliance of Film and Television Producers (AMPTP), che riunisce storici gruppi cinematografici come Disney, NBC Universal, Paramount, Warner Bros Discovery e Sony, e piattaforme digitali come Netflix, Amazon o Sony. Mela. “Le risposte dell’AMPTP alle proposte più importanti del sindacato sono state offensive e irrispettose nei confronti del nostro contributo vitale a questo settore. I datori di lavoro si sono rifiutati di essere coinvolti in modo significativo su alcune questioni e su altre ci hanno completamente ignorato “, ha scritto il sindacato in una dichiarazione rilasciata giovedì. Questo doppio movimento sociale che riunisce i volti e le penne dell’industria cinematografica è il primo dal 1960 a Hollywood.

I due settori chiedono un aumento del loro compenso, in ribasso nell’era dello streaming. Vogliono anche garanzie sull’uso dell’intelligenza artificiale, per evitare che l’IA generi script o cloni la loro voce e immagine. Lo sciopero degli attori è un duro colpo per i capi degli studi e delle piattaforme di streaming. Da maggio le uniche produzioni che hanno deciso di girare lo fanno sulla base di sceneggiature già completate in primavera, senza poterle modificare. Questo è particolarmente vero per il prequel de Il Signore degli Anelli finanziato da Amazon, The Rings of Power. Ma, senza attori, le riprese semplicemente non sarebbero possibili. Solo pochi talk show e reality show potrebbero continuare. red

Biden: escludo che la Russia usi le armi nucleari in Ucraina

Biden: escludo che la Russia usi le armi nucleari in UcrainaRoma, 13 lug. (askanews) – “Non esiste alcuna reale possibilità che la Russia faccia ricorso alle armi nucleari in Ucraina”: lo ha ribadito il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in visita in Finlandia dove ha incontrato l’omologo Sauli Niinisto.

Biden, che ha parlato nella conferenza stampa congiunta, si è detto sicuro che la guerra non potrà trascinarsi troppo a lungo “per due motivi”: “Primo, non credo che la Russia possa rimanere indefinitamente sul piede di guerra in termini di risorse e capacità; e secondo, arriverà il momento in cui il presidente Putin deciderà che non è nell’interesse economico o politico della Russia continuare il conflitto”. L’adesione dell’Ucraina alla Nato “è solo questione di tempo”, ma nessun Paese può entrare nell’Alleanza mentre si trova in stato di guerra. ha detto Biden. “Nessuno può entrare nella Nato mentre è in corso una guerra, perché ciò garantirebbe di ritrovarsi in una terza guerra mondiale. Quindi non si tratta del fatto se l’Ucraina debba entrare o meno nella Nato, ma quando, e lo farà”, ha concluso.

La Federal Trade Commission indaga su ChatGPT: possibile danno alle persone da risposte false

La Federal Trade Commission indaga su ChatGPT: possibile danno alle persone da risposte falseNew York, 13 lug. (askanews) – La Federal Trade Commission sta indagando se il sistema di intelligenza artificiale ChatGPT di OpenAI abbia danneggiato le persone pubblicando false informazioni su di loro. A riportarlo è il Washington post che ha visto una lettera inviata alla società, dove si facevano domande dettagliate sulle pratiche di sicurezza dei dati messe in atto dall’azienda, dopo che nel 2020, OpenAI ha rivelato un bug che consentiva agli utenti di vedere informazioni su altre chat degli utenti, incluse le informazioni sui pagamenti.

L’indagine FTC rappresenta una potenziale minaccia legale per l’app, che ha guadagnato ampia popolarità per la sua capacità di generare output di testo simili a quelli umani in risposta ad alcune domande. La lettera della FTC chiede risposte sulle operazioni di marketing dell’azienda, le sue pratiche per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale e la gestione delle informazioni personali degli utenti.

Arrestati i vertici militari russi dopo l’ammutinamento del gruppo Wagner

Arrestati i vertici militari russi dopo l’ammutinamento del gruppo WagnerNew York, 13 lug. (askanews) – Ore dopo che Yevgeny Prigozhin, leader del gruppo paramilitare Wagner ha iniziato una marcia di breve durata su Mosca, il servizio di sicurezza interna russo ha arrestato diversi alti ufficiali militari di alto rango, tra cui il generale Sergei Surovikin, capo delle forze aerospaziali. A dichiararlo in esclusiva è il Wall Street Journal, in contatto con alcune fonti locali.

Surovikin, noto come generale Armageddon per le campagne di bombardamento che ha condotto in Siria, sarebbe detenuto e interrogato a Mosca, ha detto il Journal chiarendo che, al momento non è stato accusato di un crimine. Secondo le fonti del quotidiano finanziario almeno 13 alti ufficiali sono stati arrestati per essere interrogati e alcuni sono stati successivamente rilasciati; mentre circa 15 altri ufficiali sono stati sospesi dal servizio o licenziati. “Le detenzioni servono a ripulire i ranghi da coloro di cui si ritiene non ci si possa più fidare”, ha detto una delle fonti. Tra gli arresti eccellenti c’è il vice di Surovikin, il colonnello generale Andrey Yudin, e il vice capo dell’intelligence militare, il tenente generale Vladimir Alexeyev: entrambi sembrano siano stati rilasciati, ma sono stati sospesi dal servizio e vivono sotto stretta sorveglianza. Tra i detenuti c’è l’ex colonnello generale Mikhail Mizintsev, noto come il Macellaio di Mariupol per i bombardamenti sui quartieri civili, per costringere la città ad arrendersi. Mizintsev era stato sospeso dall’incarico e in aprile era entrato nella Wagner.

Le bombe a grappolo sono già state consegnate all’esercito ucraino

Le bombe a grappolo sono già state consegnate all’esercito ucrainoRoma, 13 lug. (askanews) – Parte delle bombe a grappolo che gli Stati Uniti la scorsa settimana hanno promesso di fornire all’esercito ucraino sono arrivate a destinazione. Lo ha annunciato in un’intervista alla Cnn il generale Oleksandr Tarnavsky, comandante del distretto militare di Tavria.

“Le abbiamo appena ricevute. Non le abbiamo ancora usate, ma possono essere un enorme punto di svolta”, ha detto. “Il nemico capisce anche che con queste munizioni avremo un vantaggio. Il nemico abbandonerà la parte del terreno in cui è possibile utilizzare queste munizioni”, ha aggiunto. Le aree in cui le bombe a grappolo possono essere utilizzate saranno definite dallo Stato maggiore, ha spiegato l’alto ufficiale, aggiungendo che non potranno esserlo in aree densamente popolate, anche se occupate dalle truppe russe.

“I russi pensano che le useremo su tutte le aree del fronte. Questo è completamente falso, ma sono molto preoccupati”, ha sottolineato Tarnavsky.

Secondo un sondaggio il 75 per cento dei russi è contrario all’uso di armi nucleari in Ucraina

Secondo un sondaggio il 75 per cento dei russi è contrario all’uso di armi nucleari in UcrainaRoma, 13 lug. (askanews) – Quasi il 75 per cento dei russi si oppongono all’uso di armi nucleari durante le operazioni militari in Ucraina. È quanto emerge da un sondaggio.

Agli intervistati del sondaggio della società di sociologia Russian Field è stato chiesto: “Secondo lei, è accettabile o inaccettabile l’uso di armi nucleari se necessario per vincere l’operazione militare in Ucraina?”. Il 74 per cento degli intervistati ha risposto che è inaccettabile, mentre l’11 per cento ha detto che è accettabile. Il sondaggio è stato citato dal sito di notizie russo Rbc.

Nell’ultimo anno Vladimir Putin ha ripetutamente lasciato intendere che la Russia potrebbe usare un’arma nucleare in caso di minaccia.Tuttavia, la Russia ha definito “bugie assolute” le speculazioni dei media secondo cui Mosca potrebbe impiegare armi nucleari o chimiche in Ucraina. A febbraio, Putin ha annunciato che la Russia avrebbe sospeso la sua partecipazione al trattato New Start, l’ultimo patto sulle armi nucleari rimasto in vigore con gli Stati Uniti, che limita il numero di testate strategiche che ciascuna delle parti può schierare.

Ucraina, l’Ue farà un “salto quantitativo” e rafforzerà il sostegno a Kiev con missili e aerei

Ucraina, l’Ue farà un “salto quantitativo” e rafforzerà il sostegno a Kiev con missili e aereiRoma, 13 lug. (askanews) – L’Unione Europea prevede di fare un “salto quantitativo” in termini di armamento dell’Ucraina fornendo missili sofisticati e aerei da combattimento, secondo quanto riferito dal quotidiano spagnolo El Pais che cita un documento interno del Servizio europeo per l’azione esterna.

Nel documento si afferma che i paesi dell’Ue aumenteranno i loro sforzi per rafforzare le difese dell’Ucraina e finanziare congiuntamente nuove forniture militari. Gli alleati occidentali hanno iniziato a donare armi e munizioni all’Ucraina poco dopo che la Russia ha lanciato la sua operazione militare. Da allora il supporto si è evoluto da munizioni e addestramento di artiglieria leggera ad armi più pesanti, compresi i carri armati. Negli ultimi mesi, l’Ucraina ha spinto i suoi donatori a fornire aerei da combattimento.

Bce, Visco: non siamo lontani da una fase di stabilizzazione del livello dei tassi di interessi

Bce, Visco: non siamo lontani da una fase di stabilizzazione del livello dei tassi di interessiRoma, 13 lug. (askanews) – Non siamo lontani da una fase di stabilizzazione del livello dei tassi. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ospite di Sky Tg 24. Sul fronte di tassi “una volta che abbiamo raggiunto il livello corretto” “bisogna mantenerlo per un po’ e non credo che siamo molto lontani”, ha spiegato Visco. Quanto alla possibilità di arrivare ad una pausa nei rialzi dei tassi, prima della fine dell’anno, il governatore ha affermato: “Sicuramente”.

Comunque “è giusto per tornare a prezzi che noi definiamo stabili, tenere un orientamento restrittivo” e “noi manterremo questa restrizione per un po”. Su un altro fronte, ha ricordato Visco, il Pnrr “è un programma importante” e “avremmo un prodotto complessivo più alto di due punti percentuali nel 2026”. “Non bisogna abbassare la guardia – ha spiegato Visco – e fare quello che il programma aveva come obiettivo, ci possono essere revisioni e discussioni con la Commissione”, ma “la prima verifica” deve essere interna.

Lavrov: gli F-16 Usa all’Ucraina rappresentano una minaccia “nucleare” per Mosca

Lavrov: gli F-16 Usa all’Ucraina rappresentano una minaccia “nucleare” per MoscaRoma, 13 lug. (askanews) – Mosca considererà il fatto stesso del trasferimento di caccia americani F-16 in Ucraina come una minaccia nella sfera nucleare. Lo ha affermato in un’intervista a Lente.ru il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

Il capo della diplomazia di Mosca ha sottolineato che gli Stati Uniti e i loro alleati della Nato stanno creando il rischio di uno scontro armato diretto con la Russia, le cui possibili conseguenze ha definito catastrofiche. “Nel corso delle ostilità, i nostri militari non decideranno se ogni velivolo specifico del tipo precisato sia equipaggiato o meno per la consegna di armi nucleari. Il fatto stesso della comparsa di tali sistemi nelle forze armate ucraine sarà da noi considerato una minaccia dall’Occidente nella sfera nucleare”, ha commentato il ministro. Rispondendo a una domanda sulla possibilità che la Russia utilizzi armi nucleari nel conflitto ucraino, Lavrov ha ricordato che gli scenari per l’uso di tali armi sono chiaramente definiti nella dottrina militare russa.

“Allo stesso tempo, vorrei richiamare l’attenzione sul fatto che gli Stati Uniti e i loro satelliti della Nato stanno creando rischi di uno scontro armato diretto con la Russia, e questo è irto di conseguenze catastrofiche”, ha sottolineato.