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A che punto è la guerra in Ucraina secondo l’intelligence Usa

A che punto è la guerra in Ucraina secondo l’intelligence UsaRoma, 4 mag. (askanews) – Lo stato maggiore ucraino sta mettendo a punto i dettagli sulle priorità, tempistica e scala della propria controffensiva: lo ha dichiarato il direttore dell’intelligence statunitense, Avril Haines.

“Entrambe le forze in campo si stano concentrando sulla preparazione per una potenziale controffensiva ucraina, questa primavera o estate, che ha l’obbiettivo di espellere la Russia dai territori illegalmente annessi”, ha spiegato Haines.(Segue) Il direttore dell’intelligence ha ribadito come gli Stati Uniti stiano facendo molto per aumentare le probabilità di successo di Kiev nelle prossime operazioni. Ma anche se la controffensiva dovesse fallire “la Russia non riuscirebbe a organizzare una propria offensiva entro la fine dell’anno, a meno di non ricorrere alla mobilitazione obbligatoria e a forniture di munizioni da parte di terze parti”, ha concluso.

La ministra degli Esteri francese Colonna: spero di vedere presto Tajani

La ministra degli Esteri francese Colonna: spero di vedere presto TajaniRoma, 4 mag. (askanews) – “Ho parlato col mio collega Antonio Tajani al telefono. Gli ho detto che la relazione tra Italia e Francia è basata sul reciproco rispetto, tra i nostri due Paesi e tra i loro dirigenti. Spero di poter accoglierlo presto a Parigi”. L’ha scritto la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, in italiano, sul suo account ufficiale Twitter.

Colonna ha ritwittato il messaggio con cui il capo della diplomazia italiana ha annunciato la decisione di cancellare la sua visita a Parigi in segno di protesta per le dichiarazioni del ministro dell’Interno francese sulla presidente del Consiglio Meloni e la gestione italiana della crisi dei migranti.

La Bce ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base: il rifinanziamento è al 3,75%, il massimo dal 2007

La Bce ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base: il rifinanziamento è al 3,75%, il massimo dal 2007Roma, 4 mag. (askanews) – La Banca centrale europea ha operato un nuovo aumento dei tassi di interesse di riferimento per l’eurozona, ma che essendo pari a 25 punti base segna un rallentamento della dinamica nella stretta monetaria. Il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento sale al 3,75% il valore più elevato dall’ottobre del 2007.

Il rialzo operato oggi segue un primo aumento da 50 punti base nel luglio di un anno fa, 2 aumenti da 75 punti base a settembre e novembre e 3 ulteriori incrementi (a dicembre, febbraio e marzo) da 50 punti base. Il tasso sulle operazioni marginali sale al 4%, quello sui depositi parcheggiati dalle banche commerciali presso la stessa istituzione sale al 3,25%. La decisione, in linea con le attese prevalenti, giunge mentre la dinamica del credito bancario nell’eurozona ha mostrato nuovi segnali di rallentamento dopo le strette monetarie già operante. E mentre l’inflazione, che resta elevata e pari al 7% nell’eurozona (a fronte di un obiettivo della Bce che la vorrebbe al 2%) potrebbe segnare ulteriori calmieramenti nei mesi a venire, anche in base agli sviluppi dei prezzi alla produzione e dei cali dell’energia.

Il ministro dell’interno francese attacca Meloni: non sa gestire l’immigrazione

Il ministro dell’interno francese attacca Meloni: non sa gestire l’immigrazioneRoma, 4 mag. (askanews) – Il ministro dell’Interno francese Darmanin ha attaccato Marine Le Pen e la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, accusandole di condividere il “vizio” tipico dell’estrema destro, quello di “mentire alla popolazione”. I problemi alla frontiera tra Italia e Francia per quanto riguarda i migranti, ha chiarito Darmanin, dipendono dalla premier italiana che “non è in grado di risolvere le questioni migratorie su cui è stata eletta”. Ospite questo giovedì su RMC e RMC Story, il ministro dell’Interno ha risposto ai commenti del presidente del partito di Marine Le Pen Jordan Bardella. Il presidente della RN aveva osservato il giorno prima da Mentone, al confine franco-italiano, che il governo ha “polverizzato tutti i registri dell’immigrazione”. “Dobbiamo riservare aiuti sociali ai francesi, espellere delinquenti e criminali stranieri e osare impegnarci in un braccio di ferro diplomatico con i paesi di partenza”, aveva detto Bardella.

“Chi sta prendendo in giro Jordan Bardella?”, ha risposto il ministro dell’Interno. “C’è un afflusso di migranti a Mentone perché Madame Meloni, scelta dagli amici di Madame Le Pen, non è in grado di risolvere le questioni migratorie su cui è stata eletta”, ha detto Gérald Darmanin, accusando l’Italia di essere all’origine delle difficoltà migratorie in il sud della Francia. “Madame Meloni è come Madame Le Pen, dice ‘vedrai quello che vedrai’ e quello che vediamo è che non si ferma e si amplifica perché l’Italia sta vivendo una grave crisi migratoria. C’è un vizio di estrema destra, che è quello di mentire alla popolazione. Il signor Bardella dovrebbe parlare con la signora Meloni per dirle di applicare finalmente il suo programma”. Darmanin si è anche detto favorevole alla creazione di una “forza di frontiera”, annunciata a fine aprile dal primo ministro Elisabeth Borne: “In Australia funziona molto bene”.

Ministro interni Francia contro Meloni: non sa gestire immigrazione

Ministro interni Francia contro Meloni: non sa gestire immigrazioneRoma, 4 mag. (askanews) – Il ministro dell’Interno francese Darmanin ha attaccato Marine Le Pen e la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, accusandole di condividere il “vizio” tipico dell’estrema destro, quello di “mentire alla popolazione”. I problemi alla frontiera tra Italia e Francia per quanto riguarda i migranti, ha chiarito Darmarin, dipendono dalla premier italiana che “non è in grado di risolvere le questioni migratorie su cui è stata eletta”,

Ospite questo giovedì su RMC e RMC Story, il ministro dell’Interno ha risposto ai commenti del presidente del partito di Marine Le Pen Jordan Bardella. Il presidente della RN aveva osservato il giorno prima da Mentone, al confine franco-italiano, che il governo ha “polverizzato tutti i registri dell’immigrazione”. “Dobbiamo riservare aiuti sociali ai francesi, espellere delinquenti e criminali stranieri e osare impegnarci in un braccio di ferro diplomatico con i paesi di partenza”, aveva detto Bardella. «Chi sta prendendo in giro Jordan Bardella?», ha risposto il ministro dell’Interno. “C’è un afflusso di migranti a Mentone perché Madame Meloni, scelta dagli amici di Madame Le Pen, non è in grado di risolvere le questioni migratorie su cui è stata eletta”, ha detto Gérald Darmanin, accusando l’Italia di essere all’origine delle difficoltà migratorie in il sud della Francia.

“Madame Meloni è come Madame Le Pen, dice ‘vedrai quello che vedrai’ e quello che vediamo è che non si ferma e si amplifica perché l’Italia sta vivendo una grave crisi migratoria. C’è un vizio di estrema destra, che è quello di mentire alla popolazione. Il signor Bardella dovrebbe parlare con la signora Meloni per dirle di applicare finalmente il suo programma”, ha chiamato dall’interno il ministro. Darmarin si è anche detto favorevole alla creazione di una ‘forza di frontiera’, annunciata a fine aprile dal primo ministro Elisabeth Borne: “In Australia funziona molto bene. Tutti i servizi statali, doganali, di polizia, militari, sfidano tutte le persone e fanno superare loro i controlli di identità. Eric Ciotti (il presidente della LR e deputato delle Alpi Marittime) ha un esperimento e penso che sia necessario accompagnarlo”, ha chiamato. Al confine, sfidiamo le persone e facciamo passare i controlli di identità

Dal sentirsi blu al vedere rosso, le metafore più colorate da tutto il mondo

Dal sentirsi blu al vedere rosso, le metafore più colorate da tutto il mondoRoma, 4 mag. (askanews) – I colori, con le loro varie tonalità e sfumature, rappresentano una dimensione fondamentale dell’esperienza umana. Sono presenti ovunque: nei paesaggi naturali, nelle opere d’arte, nella moda, nella pubblicità e perfino nel linguaggio quotidiano, in cui le metafore cromatiche si insinuano con naturalezza, talvolta inconsciamente. Espressioni come ‘essere al verde’ o ‘vedere rosso’ fanno parte ormai del linguaggio comune, eppure, se si riflette sul loro significato, è chiaro che si tratta di espressioni insolite: metafore che associano un colore ad aspetti specifici della quotidianità, non sempre con un chiaro collegamento.

In occasione del ‘World Kids Colouring Day’ o Giornata Mondiale del Colore, che ricorre ogni anno il 6 maggio, gli esperti di Babbel, la piattaforma per l’apprendimento delle lingue che offre lezioni su app e live, accompagnano in un viaggio interculturale nel mondo dei colori attraverso l’analisi di espressioni idiomatiche curiose che mettono in relazione sensazioni, emozioni e sfumature cromatiche. Il colore ha un’importanza fondamentale nello sviluppo delle capacità cognitive dei bambini ed è anche per questo che si è soliti dare loro matite, pennarelli e ‘carta bianca’. Ma la voglia di sperimentare e di esprimere la propria creatività non sempre si ferma quando si diventa ‘grandi’: artisti, graphic designer e esperti di marketing lo sanno bene. ‘Eppure non serve essere Picasso o Kandinskij’, ha commentato Gianluca Pedrotti, Principal Learning Content Editor di Babbel: ‘Anche chi non si occupa di arti visive può trovare comunque il modo di incorporare i colori nel proprio linguaggio, dando vita a formulazioni immaginifiche e creative’.

I colori sono uguali per tutti? Sebbene si riscontrino nella percezione dei colori tendenze universali, il lessico legato ai colori è soggetto a numerose variazioni interculturali, spesso relative all’ambiente in cui è immersa una determinata comunità. Se, ad esempio, in Italia si può sentire chi diventa paonazzo dire di essere ‘rosso come un pomodoro’, in Polonia lo stesso rossore è associato alla barbabietola (‘czerwony jak burak’, letteralmente ‘rosso come una barbabietola’), vegetale di gran lunga più diffuso nel Paese. Allo stesso modo, se le similitudini ‘rosso come il sangue’ o ‘blu come il cielo’ sono riscontrabili nella maggior parte delle lingue a causa dell’universalità dei riferimenti (i colori del sangue e del cielo sono, per l’appunto, universali), ‘bianco come una mozzarella’ è, com’è evidente, un’espressione tipicamente italiana . Come sottolineano gli esperti di Babbel, il linguaggio è particolarmente ricco di espressioni ‘colorate’, ovvero di modi di dire che, per esprimere una vasta gamma di emozioni, stati d’animo e situazioni, fanno riferimento ai colori. La loro origine, però, non sempre è del tutto chiara ed è spesso collegata a simbologie antiche e localizzate.

‘Imparare a riconoscere e comprendere le sfumature insite in questi modi di dire’, ha commentato ancora Gianluca Pedrotti, Principal Learning Content Editor di Babbel, ‘non solo ci permette di comprendere più a fondo la cultura alla quale appartengono ma anche, più pragmaticamente, di evitare spiacevoli malintesi in contesti internazionali’. A tal proposito, meglio non confondere l’inglese ‘feeling blue’ (‘sentirsi blu’) con il tedesco ‘blau sein’ (‘essere blu’): se l’espressione inglese si usa per descrivere uno stato d’animo di tristezza o di malinconia, la locuzione tedesca viene utilizzata, invece, per descrivere uno stato di ebbrezza avanzato. Nel primo caso, il collegamento tra la tristezza e il colore blu si suppone derivi dal colorito bluastro della pelle e delle labbra delle persone che soffrono di problemi cardiaci, oppure di chi patisce particolarmente il freddo, mentre l’associazione con l’ebbrezza si potrebbe ricondurre alla pausa pranzo dei tintori di lana che, nel Medioevo, usavano mescolare ad un estratto della pianta autoctona del guado (nota per le sue capacità tintorie dal colore blu) dell’alcol, finendo spesso invece per berlo prima di versarlo nel miscuglio. Potrebbe avere un’origine analoga l’espressione ‘blaumachen’, ‘fare blu’, parafrasabile come ‘bigiare/marinare la scuola’, sempre nella stessa lingua.

L’espressione italiana ‘essere al verde’ che significa ‘essere senza un soldo’, affonderebbe le sue radici nell’antica usanza medievale di fare indossare a chi andava in bancarotta un berretto di colore verde, come segno di pubblico scherno, mentre altri sostengono derivi dalla ‘sala verde’ di un noto caffè padovano, dove ci si poteva accomodare senza consumare. Invece, la metafora ‘essere verde d’invidia’ non compare soltanto nel patrimonio linguistico degli italofoni, ma anche in quello degli ispanofoni (‘estar verde de invidia’) e degli anglofoni (‘to be green with envy’); secondo alcuni, l’invidia verrebbe associata al colore verde in virtù del sospetto che l’eccesso di rabbia possa provocare una produzione esagerata di bile, un liquido verdognolo e acido prodotto dal fegato. Il modo di dire francese ‘être dans le rouge’, letteralmente ‘essere nel rosso’, che sembra in qualche modo richiamare l’italiano ‘essere al verde’, sarebbe connesso al simbolismo legato al colore rosso e, in particolare, alla consuetudine di segnare in questa tonalità i numeri negativi negli antichi libretti di conti e nei vecchi registratori di cassa. In Italia, invece, ‘vede rosso’ chi ha difficoltà a controllare l’ira: in generale, tale colore viene spesso associato ad emozioni forti come la passione, l’amore e, appunto, la collera. Quando una persona si arrabbia, inoltre, aumentano il battito cardiaco e la pressione, nonché il flusso di sangue alla testa, il che può provocare un arrossamento della pelle ed offuscare temporaneamente la vista. Attenzione, però, a non confondere questa espressione con l’inglese ‘red-eye’, ‘occhio rosso’: secondo gli esperti di Babbel, questo termine si riferisce a un volo notturno o ad un viaggio in treno durante il quale non sarà possibile dormire (e, dunque, probabilmente ci si ritroverà con gli occhi arrossati).

Nei Paesi anglofoni si dice che ‘cammina lungo la strada di mattoni gialli’ – ossia lungo la ‘yellow brick road’ – chi è sulla via del successo. Tale modo di dire si può ricondurre al romanzo per bambini ‘Il meraviglioso mago di Oz’: qui, infatti, la protagonista e i suoi compagni di viaggio percorrono una lunga strada colorata di giallo, al termine della quale si giunge alla risoluzione dei problemi e, infine, alla felicità. Ben diverso il significato dell’espressione francese, legata al medesimo colore, ‘rire jaune’ (letteralmente ‘ridere giallo’), che indica una risata forzata e ipocrita. Nel corso del Medioevo il colore giallo era talvolta associato all’imbroglio, al tradimento, alla malattia e persino alla morte (mentre in altri contesti aveva invece un valore positivo, simboleggiando la ricchezza, la prosperità, il potere o la luce divina).

Se un germanofono dice che qualcuno ‘dipinge tutto ciò che è grigio di grigio’ (‘alles grau in grau malen’) intende dire che è un pessimista che vede il mondo come acromatico e monotono; è il contrario della locuzione verbale italiana ‘vedere tutto rosa’, che indica chi è particolarmente ottimista – il rosa viene tradizionalmente associato, in cromologia, all’affetto, alla serenità e alla gioia. Altra espressione legata a questo colore è ‘to be in the pink’: nei paesi anglofoni, chi si trova ‘nel rosa’, si sente fresco e in salute; pare risalga, però, non al colore, bensì ad un omonimo fiore, il garofano, considerato nel 1500 l’apice dell’estetica floreale. La parola ‘pink’, nel significato di ‘rosa, fucsia’ è attestata infatti soltanto a partire dal diciannovesimo secolo.

Per chi fosse interessato all’apprendimento di una lingua straniera, i docenti di Babbel Live, piattaforma che offre lezioni dal vivo tenute da insegnanti certificati, suggeriscono una serie di unità di apprendimento progettate ad hoc per fornire agli utenti le competenze necessarie per discutere di arte e colori ai vari livelli, dall’A2 al C2 (‘Talk about art’).

Mosca: c’è Washington dietro l’attacco di droni al Cremlino

Mosca: c’è Washington dietro l’attacco di droni al CremlinoMilano, 4 mag. (askanews) – Non ci sarà un discorso di Vladimir Putin alla luce del presunto “attacco con droni” al Cremlino e non è prevista una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza russo e Putin lavorerà al Cremlino oggi. Il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov ha detto: “Non è previsto alcun appello speciale”. Poi in merito al comportamento di Putin: “In situazioni così difficili, estreme, il presidente rimane sempre calmo, raccolto, chiaro nelle sue valutazioni, nei comandi che impartisce, quindi non è successo nulla di nuovo in questo senso”. Peskov non ha commentato la proposta dell’ex presidente russo Dmitri Medvedev di eliminare fisicamente il capo di stato ucraino Volodymyr Zelensky.

Peskov si è scagliato poi contro quelli che ha definito “tentativi” di Kiev e Washington di “rinnegare” l’attacco al Cremlino sono “ridicoli”, ha detto secondo le agenzie russe. Secondo lui le decisioni su tali attacchi e obiettivi sono prese dagli Stati Uniti: l’Ucraina obbedisce, e gli Stati Uniti devono capire che Mosca ne è consapevole, ha detto l’addetto stampa del presidente della Federazione Russa. Per poi aggiungere che l’attacco ha gli Stati Uniti come mandante secondo Mosca: “tutto questo è dettato a Kiev da Washington. E ne siamo ben consapevoli”, ha detto. Poi sulla reazione prevista Peskov ha dichiarato: “In ogni caso, possiamo solo parlare di passi ponderati ed equilibrati che corrispondono agli interessi del nostro paese”, ha detto Peskov secondo le agenzie russe. Quanto ai danni, Peskov ha dichiarato che “sono state bruciate due lastre di rame che ricoprono la cupola”, colpita, accanto al muro del Cremlino. “Queste due lastre di rame saranno sostituite: non so con certezza se verranno sostituite oggi o domani. Tutto sarà come nuovo”, ha aggiunto.

Il tutto dopo che il Dipartimento di Stato Usa ha invitato a “prendere con le pinze” quello che succede a Mosca e le informazioni che vengono dalla Russia. “Le attività terroristiche e di sabotaggio delle forze armate ucraine stanno guadagnando uno slancio senza precedenti”, ha affermato il ministero. Il caso dei droni ucraini che la Russia dice di aver abbattuto perché avrebbero preso di mira Vladimir Putin “è a dir poco strano”, ha detto inoltre il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna a France Inter. Il fatto che i droni raggiungano il Cremlino “è abbastanza difficile da capire in situazioni normali”, ha aggiunto.

Cremlino: c’è Washington dietro il presunto attacco di droni

Cremlino: c’è Washington dietro il presunto attacco di droniMilano, 4 mag. (askanews) – Non ci sarà un discorso di Vladimir Putin alla luce del presunto “attacco con droni” al Cremlino e non è prevista una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza russo e Putin lavorerà al Cremlino oggi. Il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov ha detto: “Non è previsto alcun appello speciale”. Poi in merito al comportamento di Putin: “In situazioni così difficili, estreme, il presidente rimane sempre calmo, raccolto, chiaro nelle sue valutazioni, nei comandi che impartisce, quindi non è successo nulla di nuovo in questo senso”. Peskov non ha commentato la proposta dell’ex presidente russo Dmitri Medvedev di eliminare fisicamente il capo di stato ucraino Volodymyr Zelensky.

Peskov si è scagliato poi contro quelli che ha definito “tentativi” di Kiev e Washington di “rinnegare” l’attacco al Cremlino sono “ridicoli”, ha detto secondo le agenzie russe. Secondo lui le decisioni su tali attacchi e obiettivi sono prese dagli Stati Uniti: l’Ucraina obbedisce, e gli Stati Uniti devono capire che Mosca ne è consapevole, ha detto l’addetto stampa del presidente della Federazione Russa. Per poi aggiungere che l’attacco ha gli Stati Uniti come mandante secondo Mosca: “tutto questo è dettato a Kiev da Washington. E ne siamo ben consapevoli”, ha detto. Poi sulla reazione prevista Peskov ha dichiarato: “In ogni caso, possiamo solo parlare di passi ponderati ed equilibrati che corrispondono agli interessi del nostro paese”, ha detto Peskov secondo le agenzie russe.

Quanto ai danni, Peskov ha dichiarato che “sono state bruciate due lastre di rame che ricoprono la cupola”, colpita, accanto al muro del Cremlino. “Queste due lastre di rame saranno sostituite: non so con certezza se verranno sostituite oggi o domani. Tutto sarà come nuovo”, ha aggiunto. Il tutto dopo che il Dipartimento di Stato Usa ha invitato a “prendere con le pinze” quello che succede a Mosca e le informazioni che vengono dalla Russia. “Le attività terroristiche e di sabotaggio delle forze armate ucraine stanno guadagnando uno slancio senza precedenti”, ha affermato il ministero. Il caso dei droni ucraini che la Russia dice di aver abbattuto perché avrebbero preso di mira Vladimir Putin “è a dir poco strano”, ha detto inoltre il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna a France Inter. Il fatto che i droni raggiungano il Cremlino “è abbastanza difficile da capire in situazioni normali”, ha aggiunto.

Raid russi sull’Ucraina, esplosioni a Kiev e Zaporizhzhia. Ipotesi false flag dietro l’attacco al Cremlino

Raid russi sull’Ucraina, esplosioni a Kiev e Zaporizhzhia. Ipotesi false flag dietro l’attacco al CremlinoRoma, 4 mag. (askanews) – Diversi attacchi sono stati compiuti nella notte contro le città dell’Ucraina, dove sono scattati molteplici allarmi aerei. Nel mirino dei russi sono finite, oltre alla capitale Kiev, anche Chernihiv, Sumy, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Mykolaiv, Odessa, Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia. La capitale ucraina è stata attaccata tre volte in quattro giorni, non era stata sottoposta ad attacchi così frequenti dall’inizio di quest’anno.

Mentre i servizi di emergenza russi hanno reso noto di avere estinto l’incendio nella grande raffineria di petrolio Ilsky, vicino al porto di Novorossiysk sul Mar Nero, colpita da un attacco con droni, si fa strada l’ipotesi false flag per l’attacco al Cremlino con droni avvenuto ieri. Dopo diverse smentite ufficiali di Kiev, e del presidente ucraino Zelensky in prima persona, a dubitare della versione russa in primis gli Usa. “L’attacco al Cremlino potrebbe essere un attacco auto indotto in conseguenza del quale Vladimir Putin troverebbe giustificazioni per condurre nuove azioni criminali in Ucraina”: a sostenere la tesi della messa in scena, in un’intervista al quotidiano La Stampa, è il generale della Us Air Force John Teichert, già alto funzionario delle attività internazionali di Aeronautica e Forza spaziale Usa. Il generale americano non crede sia “realistico” pensare a un’azione delle forze armate ucraine. “Gli ucraini non hanno la motivazione e la capacità di condurre un’operazione del genere in questo particolare momento del conflitto”, sottolinea. “Condurre un’operazione contro il Cremlino, ovvero il centro del potere russo, significherebbe innescare un’escalation dello scontro con una recrudescenza delle azioni di Mosca. Le forze di Kiev si stanno preparando alla controffensiva e credo che un’azione di questo genere rischierebbe di risultare solo una complicazione e una distrazione”, precisa Teichert.

Ieri il segretario di stato americano, Antony Blinken aveva chiarito che Gli Stati Uniti non possono confermare le notizie della Russia secondo cui l’Ucraina ha preso di mira in un attentato il presidente Vladimir Putin – che non si trovava al Cremlino ed è illeso – con un attacco con droni. Parlando con i giornalisti, ha detto che “semplicemente non lo sappiamo” quando gli è stato chiesto della veridicità di queste notizie, sottolineando però: “

Usa, la Federal Reserve alza ancora i tassi di 25 punti base (fed funds al top da 16 anni)

Usa, la Federal Reserve alza ancora i tassi di 25 punti base (fed funds al top da 16 anni)Roma, 3 mag. (askanews) – La Federal Reserve ha nuovamente aumentato i tassi di interesse ufficiali sul dollaro di 25 punti base. Si tratta del decimo aumento consecutivo, con il quale il livello di riferimento sui fed funds sale ad una forchetta del 5-5,25%, il valore più elevato da metà 2007. La manovra restrittiva è stata avviata in riposta all’alta inflazione, allo scopo di favorirne un calmieramento. La decisione di oggi è in linea con le attese.

Nel comunicato diffuso al termine della due giorni di direttorio (Fomc) la Fed ha riformulato i suoi propositi per le decisioni future, affermando che valuterà una serie di elementi per stabilire la misura in cui ulteriori inasprimenti potrebbero rendersi necessari, per raggiungere un livello sufficientemente restrittivo da garantire il ritorno dell’inflazione al 2%. Fino alla passata riunione affermava in maniera più esplicita che sarebbero serviti questi inasprimenti addizionali. La rimodulazione dei termini potrebbe anche segnalare una possibile conclusione della fase rialzista dei tassi.