Roma, 12 apr. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reagito oggi a un video estremamente violento in cui un soldato, identificato come ucraino dalle autorità di Kiev, è stato decapitato dalle forze russe in Ucraina.
“L’esecuzione di un prigioniero ucraino… Questo è un video della Russia così com’è. Tutti devono reagire. Ogni leader. Non dimenticheremo nulla. La sconfitta del terrore è necessaria”, ha reagito Zelensky. Il presidente, su Instagram, ha quindi parlato di “mostri” russi. Ad oggi, il video in questione non è stato formalmente autenticato.
Roma, 12 apr. (askanews) – Dal giorno del suo acquisto di Twitter, Elon Musk ha licenziato quasi 6.500 dipendenti. A rivelarlo, in un’intervista alla Bbc, è lo stesso Musk. Quando ha acquistato l’azienda c’erano “poco meno di 8.000” membri del personale, e ora ce ne sono “1.500”, ha detto.
Alla domanda se sia difficile licenziare così tante persone, Musk ha spiegato che “non è affatto divertente” e può, a volte, essere “doloroso”. A questo proposito, il magnate ha ammesso anche di non avere licenziato tutti di persona. “Non è possibile parlare con così tante persone faccia a faccia”, ha sottolineato. Twitter è “più o meno in pareggio”, dato che la maggior parte dei suoi inserzionisti è tornata, ha Musk. Da quando il patron di Tesla ha acquisito l’azienda per 44 miliardi di dollari lo scorso ottobre, Twitter è stata colpita da un massiccio calo della pubblicità. Musk ha parlato anche dei problemi di liquidità di Twitter al suo arrivo. C’era “una situazione di flusso di cassa negativo di 3 miliardi di dollari” che lasciavano a Twitter “quattro mesi di vita”, ha spiegato.
Roma, 12 apr. (askanews) – I documenti del Pentagono altamente riservati, trapelati e pubblicati sui social media, offrono una visione pessimistica degli Stati Uniti sull’andamento della guerra in Ucraina. I documenti, spiega la Cnn, evidenziano difetti negli armamenti e nelle difese aeree dell’Ucraina e prevedono uno stallo della guerra per i mesi a venire.
In particolare, i documenti, che sembrano risalire a febbraio e marzo, descrivono in dettaglio molte delle carenze militari percepite dell’Ucraina mentre Kiev si prepara per una controffensiva di primavera contro la Russia. Diversi documenti classificati avvertono che le difese aeree a medio raggio dell’Ucraina, adibite alla protezione delle truppe in prima linea, saranno “completamente ridotte entro il 23 maggio”, suggerendo che la Russia potrebbe presto avere la superiorità aerea e l’Ucraina potrebbe perdere la capacità di accumulare forze di terra in una controffensiva.
I documenti sottolineano inoltre problemi persistenti con l’offensiva militare russa, prevedendo che il risultato sarà uno stallo tra le due parti per il prossimo futuro.
Milano, 12 apr. (askanews) – Donald Trump non intende ritirare la sua candidatura alla Casa Bianca per il 2024 anche nel caso in cui fosse condannato per uno dei 34 casi d’accusa per i quali è stato incriminato. In un’intervista a Fox News, la prima dopo l’incriminazione, Trump ha risposto: “Non mi ritirerei mai. Non è il mio stile”. Raccontando che quando è comparso nell’aula giudiziaria, molti dello staff della Corte di Manhattan “erano in lacrime”.
Quanto all’attuale presidente Joe Biden, Trump ha detto: “Non credo che sia possibile” che possa ricandidarsi.
Roma, 11 apr. (askanews) – Dal febbraio 2022 al marzo 2023, la piattaforma digitale incaricata di stimare i danni ambientali causati dalla guerra in Ucraina, EcoDozor, ha registrato 1.528 incidenti in 841 infrastrutture suscettibili di inquinamento. Tra i luoghi più delicati cita le centrali idroelettriche di Kakhovka (conosciuta come Neporozhnyi), Kiev e Dnipro oltre alle centrali nucleari di Zaporizhia e Chernobyl dove un grave incidente alla base della più grande fuoriuscita di radioattività nella storia del mondo è già avvenuta nel 1986.
Questo degrado dell’ambiente minaccia “conseguenze a lungo termine sulla salute, con ad esempio un aumento dei rischi di cancro e malattie respiratorie”, avverte l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). “Molti di questi problemi non si faranno sentire solo in Ucraina, ma collettivamente ci sono seri rischi per la salute pubblica. Ogni giorno, le autorità ucraine registrano casi di esposizione a gas tossici rilasciati da esplosioni, tra cui oltre i confini del Paese”, aggiunge. Il 6 luglio 2022 stimava che 1,4 milioni di ucraini erano privati di acqua potabile e che 4,6 milioni di loro connazionali ne avevano un accesso limitato a causa del deterioramento delle attrezzature di approvvigionamento idrico.
Il gruppo di esperti internazionali indipendenti, Climate Focus, ha calcolato che i primi sette mesi di guerra in Ucraina hanno causato l’equivalnete di almeno 100 milioni di tonnellate di CO2 di emissioni, metà delle quali saranno dovute alla ricostruzione postbellica aggiungendo che ciò corrisponde alle emissioni dei Paesi Bassi nello stesso periodo.
Roma, 11 apr. (askanews) – Quasi 8.500 civili sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, secondo l’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (OHCHR) e si teme che la cifra possa ancora salire a causa delle migliaia di morti non verificate nelle aree non raggiungibili.
L’OHCHR ha dichiarato di aver registrato 8.490 persone uccise e 14.244 ferite tra l’inizio dell’invasione del 24 febbraio 2022 e il 9 aprile 2023, sottolineando che si tratta della “punta dell’iceberg”. La maggior parte delle morti è stata registrata nel territorio controllato dal governo ucraino: 3.927 persone sono state uccise nelle regioni di Donetsk e Luhansk. “L’OHCHR ritiene che le cifre effettive siano considerevolmente più alte, perché la ricezione di informazioni da alcuni luoghi in cui si sono svolte intense ostilità è stata ritardata e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma”, ha riferito Reuters in una nota. Inoltre a Mariupol, Lysychansk, Popasna e Sievierodonetsk sono state ripotate notizie “di numerose vittime civili” che rimangono prive di documenti.
Roma, 11 apr. (askanews) – Secondo il Washington Post, dalla fuga di dati nei documenti statunitensi top secret trapelati emerge che l’Egitto ha pianificato segretamente di fornire razzi alla Russia. Secondo i file dell’intelligence statunitense, in particolare in una “parte di un documento top secret, datato 17 febbraio”, scrive il WP vengono riassunte “presunte conversazioni tra il presidente egiziano Abdel Fatah al Sissi e alti funzionari militari egiziani” si fa “riferimento anche a piani per fornire alla Russia munizioni di artiglieria e polvere da sparo. Nel documento, al Sisi ordina ai funzionari di mantenere segreta la produzione e la spedizione dei razzi ‘per evitare problemi con l’Occidente’”.
L’ambasciatore Ahmed Abu Zeid, portavoce del ministero degli Esteri egiziano, ha affermato che “la posizione dell’Egitto fin dall’inizio si basa sul non coinvolgimento in questa crisi e sull’impegno a mantenere equidistanza rispetto alle parti, pur affermando il sostegno dell’Egitto alla Carta delle Nazioni Unite e al diritto internazionale. Continuiamo a sollecitare entrambe le parti a cessare le ostilità e raggiungere una soluzione politica attraverso i negoziati”, ha affermato. Un funzionario del governo Usa, che ha parlato in forma anonima ha dichiarato: “Non siamo a conoscenza di alcuna esecuzione di quel piano. Non l’abbiamo visto accadere”. Il Washington Post sottolinea nei suoi articoli che l’Egitto è uno dei più stretti alleati degli Stati uniti in Medio Oriente e uno dei principali beneficiari degli aiuti statunitensi, e che il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha aperto un’indagine sulla fuga di documenti riservati.
Roma, 11 apr. (askanews) – Un drone non identificato si è schiantato ieri pomeriggio nel territorio dell’aeroporto della città russa di Belgorod, vicino al confine con l’Ucraina, senza causare gravi danni: lo ha riferito oggi alla Ria Novosti un portavoce dei servizi di emergenza locali. “Il drone è caduto nel pomeriggio e ha danneggiato leggermente la recinzione dell’aeroporto”, ha detto il portavoce. Secondo la stessa fonte, le circostanze dell’incidente sono sotto indagine da parte delle autorità competenti.
Roma, 11 apr. (askanews) – In un’intervista a Politico e a due giornalisti francesi – rilanciata dal Corriere della Sera – dopo un colloquio di circa sei ore con il presidente cinese Xi Jinping, il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito la sua teoria personale di una “autonomia strategica”, verosimilmente a guida francese, che consentirebbe all’Europa di diventare la “terza superpotenza” del mondo. Macron ha dichiarato che il “rischio maggiore” per l’Europa è quello di ritrovarsi “coinvolta in crisi che non le appartengono, ostacolando così la costruzione di una sua propria autonomia strategica”.
“Se ci lasciamo cogliere dal panico, finiremo col credere paradossalmente di essere semplici seguaci dell’America”, ha dichiarato Macron nel corso dell’intervista. “Gli europei devono trovare risposta a questa domanda: è nel nostro interesse precipitare la crisi di Taiwan? No. La cosa peggiore sarebbe proprio quella di pensare che noi, europei, dobbiamo accettare le consegne altrui su questo argomento e seguire le indicazioni fornite dall’America, provocando una reazione spropositata da parte della Cina”, ha insistito l’inquilino dell’Eliseo.
Roma, 11 apr. (askanews) – Stati Uniti e Filippine stanno tenendo le loro più grandi esercitazioni militari congiunte all’indomani della conclusione di quelle organizzate su vasta scala dalla Cina intorno a Taiwan. Per tre giorni, l’esercito cinese ha provato i blocchi dell’isola in risposta all’incontro della presidente Tsai con il presidente della Camera degli Stati Uniti, Kevin McCarthy, la scorsa settimana. Funzionari filippini e statunitensi hanno affermato che le esercitazioni mostrano l’impegno dei due paesi per la pace e la stabilità nella regione indo-pacifica, che è aperta e libera.
Washington ha annunciato il mese scorso che la loro esercitazione annuale di Balikatan con le Filippine sarebbe stata la più grande di sempre, coinvolgendo più di 17.000 soldati, di cui 12.000 statunitensi. Le due settimane dell’operazione Balikatan vedranno anche le due forze armate eseguire un’esercitazione per far saltare in aria una finta nave da guerra bersaglio nel Mar Cinese Meridionale, una mossa che potrebbe provocare l’ira della Cina. Alle esercitazioni di Balikatan, che si protrarranno fino al 26 aprile, parteciperanno anche una dozzina di paesi della regione.L’Australia ha inviato 100 soldati, riferisce la Bbc. Il ruolo delle Filippine nella sicurezza nella regione è inoltre cresciuto. Molti analisti ritengono che un maggiore accesso degli Stati Uniti alle basi delle filippine potrebbe fornire piattaforme di lancio per operazioni di combattimento in caso di scontri armati su punti critici come Taiwan o il Mar Cinese Meridionale.