Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week, la capitale romena in passerellaRoma, 19 ott. (askanews) – Dal 15 al 18 ottobre il cuore di Bucarest si è trasformato in una vera e propria passerella per il primo grande evento di moda internazionale in Romania, la Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week 2024.
La MBBFW 2024 ha portato la capitale romena e il design romeno al fianco delle principali capitali della moda di tutto il mondo. I partner istituzionali sono stati l’Ambasciata d’Italia in Romania, ICE Agenzia Bucarest, Confindustria Romania e la Camera Nazionale della Moda Italiana che organizza la Milano Fashion Week e la CNA-Confederazione Nazionale Artigianato-Federmoda. Un appuntamento che ha messo in contatto e creato connessioni tra designer, acquirenti, stampa, media e accademici per sostenere la moda della Romania e della regione, riunendo marchi locali, designer e potenziali acquirenti internazionali, promuovendo il “Made in Romania” su palcoscenici globali. La MBBFW ha visto la partecipazione anche di otto riviste internazionali da cinque paesi e oltre 40 acquirenti e showroom, insieme a designer provenienti da Georgia, Ucraina e Italia, oltre a stilisti, influencer e fotografi di quattro Paesi.
All’interno della manifestazione, le istituzioni italiane in Romania hanno messo a punto un compact sulla moda italiana, con una serie di iniziative collegate tra loro. Il tema principale dell’intera manifestazione è stato quello della promozione dei designer non solo romeni ma con un focus internazionale, celebrando la moda, l’arte e le rispettive culture con un occhio di riguardo alla sostenibilità. ‘Confindustria Romania’, tra i partner dell’evento, ‘ha deciso di partecipare al Bucarest Fashion Week per sostenere i giovani talenti emergenti nel settore della moda e promuovere la sostenibilità nelle produzioni tessili. Riteniamo sia importante valorizzare la creatività e l’innovazione che insieme alla formazione sono elementi fondamentali per il futuro dell’industria. Il connubio tra moda e sostenibilità è una condizione irrinunciabile e rappresenta una grande opportunità di crescita economica e culturale, in linea con i nostri valori di responsabilità sociale e sviluppo sostenibile”, ha dichiarato il presidente di Confindustria Romania Giulio Bertola.
Bucarest, con i suoi luoghi iconici, è stata il vero e proprio palcoscenico a cielo aperto dell’evento: al Palazzo Reale, nella Sala del Trono, si sono svolte sfilate di Litkovska, Gudu, Keburia, Murmur, Carmen Secareanu, Rhea Costa, Ami Amalia, Katea Gri ed Elena Reva. L’ospite speciale del primo giorno è stato Romeo Gigli, insieme al designer Alessandro de Benedetti. Uno spettacolo sorprendente di Nissa ha avuto luogo nella Sala di Marmo della Casa Presei Libere. Alla Galleria S.E.N.A.T., è stata presentata la collezione Manuri, mentre alla Galleria Nicodim sono state esposte le creazioni di Almaz. La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Bucarest ha ospitato lo show principale dell’evento, con la collezione del famoso marchio internazionale Ermanno Scervino.
Piazza George Enescu è diventato il punto centrale per gli appassionati di moda il 16 e 17 ottobre, con la diretta su un grande schermo di tutte le sfilate della Fashion Week, attivazioni interattive, aree lounge e bar, insieme ai partner dell’evento: Adidas, Glo, Glow Healthy, Fashion Days, Banca Transilvania, NN, Pepsi e Peroni. L’area Mercedes-Benz ha presentato due automobili, insieme a una galleria per esplorare il legame tra auto e moda. All’interno di questo prestigioso contenitore, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week, con il coordinamento dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, in collaborazione con CNA-Confederazione Nazionale Artigianato-Federmoda e Confindustria Romania, hanno organizzato nella Sala Soggiorno Reale del Museo Nazionale d’Arte della Romania, un convegno dedicato al tema della sostenibilità nel settore tessile “FASHION IMPACT – Italy and Romania face challenges”. L’evento ha riunito designer, produttori, esperti romeni e italiani di sostenibilità, autorità, professionisti delle normative sulle dichiarazioni ecosostenibili, rappresentanti di importanti aziende multinazionali e key opinion leader (KOL) impegnati in un futuro sostenibile nella moda e nel lifestyle, che hanno condiviso esperienze e soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali ed economiche legate alla produzione tessile. Micaela Soldini, direttrice ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – Ufficio di Bucarest, ha dichiarato: “Il Tessile-Abbigliamento costituisce un comparto economico di grande rilievo per l’Italia: si tratta infatti del terzo settore manifatturiero (dopo quelli della meccanica e dell’automobilistica), che conta quasi 45.000 aziende attive sul territorio con 393.700 addetti. Il settore tradizionalmente genera un surplus della bilancia commerciale, secondo soltanto a quello della meccanica. Le aziende italiane stanno investendo sempre più in innovazione, con un focus particolare su sostenibilità e digitalizzazione, investimenti fondamentali per mantenere la competitività del settore a livello internazionale. In questo processo evolutivo viene in soccorso anche la tracciabilità una tecnologia che per il consumatore rappresenta una garanzia di provenienza del prodotto e di tutte le sue fasi produttive, di conoscenza del valore reale del bene che acquista, e per il produttore rappresenta l’opportunità di agire per una drastica diminuzione del rischio di contraffazione. La moda ha una importanza strategica per l’economia italiana, sia in termini di contributo diretto al PIL che di capacità di trainare altri settori e di promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo, il che è testimoniato dalla attrazione di milioni di turisti ogni anno. La moda è strettamente legata al patrimonio culturale e artistico del Paese, generando un ulteriore indotto economico attraverso mostre, eventi culturali e collaborazioni con il mondo dell’arte. Le stesse interazioni le possiamo rilevare nello scorrere il calendario di attività della Mercedes Benz – Bucharest Fashion Week”. Le attività svolte durante la Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week hanno evidenziato come sia fondamentale riflettere sul ruolo della formazione nel settore tessile moda in Romania. Come in molti altri Paesi, la sfida non è più solo ‘saper cucire’, un’abilità ormai diffusa in tutto il mondo, ma piuttosto sviluppare competenze avanzate che permettano di lavorare su produzioni più complesse e innovative. È essenziale quindi investire anche in programmi di formazione che integrino tecnologie avanzate con le tradizioni sartoriali attuali, per formare questa nuova generazione di artigiani. La Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week, inziativa ideata e organizzata Mario Antico, consigliere di presidenza di Confindustria Romania con Delega all’Education e da Roxana Voloseniuc – Editor in chief & Publisher di Elle Romania, ha proposto anche un’installazione speciale, ‘Ressurected Wardrobe’, per mettere in evidenza la creatività di cinque marchi romeni V:PM, Borbala, ARSENE, VOL di Bianca Taban e Medeea mostrando pezzi delle loro collezioni e due outfit upcycled creati in collaborazione con Auchan. Anche il marchio ucraino Kacharovska, noto per la sua qualità nelle calzature e accessori, è presente nel Fashion Space. Altro evento, il Moldavian Corner per presentare l’identità distintiva della moda moldava attraverso installazioni creative con designer come Constanzia Yurashko, Valentina Vidrascu, Yulia Efros e Liudmila Storojuc che hanno offerto interpretazioni raffinate del design contemporaneo, mescolando tradizione e innovazione e mostrando la creatività avanguardistica della moda moldava. Fashion Panorama – The Italian New Wave, curata da Vogue Italia, è stata organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura: un’esposizione itinerante (Atene, Los Angeles e ora Bucarest) che esplora la moda italiana contemporanea attraverso la visione di 10 marchi unici. In un mondo in cui la moda gioca un ruolo sempre più importante nella definizione dell’identità, questi marchi combinano tradizione e innovazione, ridefinendo lo stile italiano. L’esposizione rivela l’universo personale di ciascun marchio, offrendo uno sguardo sulla loro evoluzione e su come raccontano la storia dell’Italia di oggi. L’installazione ‘Talk with a Stranger’ ha invitato i visitatori a riflettere sui cambiamenti nella comunicazione nell’era digitale, evidenziando il declino delle conversazioni telefoniche a favore dei messaggi di testo. Il progetto ha esplorato il legame tra moda e arte, sfidando gli spettatori a ripensare il ruolo dell’abbigliamento nella definizione dell’identità. Infine NABA Talks: incontri tra la professoressa Valentina Torricelli (professoressa di NABA Milano e fondatrice di TrendingNOW) e Valeria Battel di NABA Milano, che hanno offerto spunti sull’evoluzione del retail nell’era digitale per studenti di UNARTE e UAD.