Ungheria ammette di stare ritardando l’iter svedese per la Nato
Ungheria ammette di stare ritardando l’iter svedese per la Nato
Milano, 29 mar. (askanews) – L’Ungheria ammette di stare ritardando l’iter svedese verso la Nato a causa delle critiche di Stoccolma alle politiche del primo ministro Viktor Orban. Colmare il divario richiederà uno sforzo da entrambe le parti, ha detto il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs. Le dichiarazioni cadono nel giorno delle polemiche scaturite dal post su Facebook dell’ambasciata russa in Svezia, dove si minaccia Stoccolma di poter diventare “obiettivo legittimo” per Mosca in caso di ingresso nell’Alleanza. Un chiaro “tentativo di influenza”, secondo il ministro degli Esteri svedese Tobias Billström che ha convocato l’ambasciatore russo, mentre alcuni analisti prospettano la possibilità di espulsione per il diplomatico.
Intanto in Ungheria dopo mesi di riluttanza da parte del partito Fidesz al governo di Orban, il parlamento ungherese ha approvato un disegno di legge per consentire alla Finlandia di aderire alla NATO: questo è successo lunedì, mentre il disegno di legge svedese è ancora bloccato. Scrive Kovacs sul suo blog, in un post dal titolo “Tre motivi per cui il parlamento ungherese ha ragione a esitare sull’ammissione della Svezia alla NATO”: “Il tempo è essenziale e con la sicurezza della regione in bilico, sarebbe nell’interesse di tutti che gli svedesi inizino ad abbracciare i nostri obiettivi condivisi. Ma sembra che per ora non stiano lasciando andare questo rancore”, si legge.
In sostanza uno scambio di favori e vecchi rancori, scaturiti ad esempio quando la eurodeputata svedese di sinistra Malin Björk scrisse: “È tempo che la destra dell’UE metta fine a Orbán una volta per tutte e che l’UE introduca la possibilità di prendere di mira i paesi che non possono restare nel quadro della democrazia”. La Svezia e la vicina Finlandia hanno chiesto di aderire all’alleanza militare della NATO l’anno scorso “mano nella mano” in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Ma il processo è stato bloccato da Ungheria e Turchia.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato la scorsa settimana che anche il parlamento turco inizierà a ratificare l’adesione della Finlandia. Ma ha esitato ad approvare l’offerta della Svezia , accusandola di ospitare militanti curdi.