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E’ stato scarcerato lo studente italo-palestinese Khaled El Qaisi (ma dovrà rimanere a Betlemme)

E’ stato scarcerato lo studente italo-palestinese Khaled El Qaisi (ma dovrà rimanere a Betlemme)Roma, 1 ott. (askanews) – Torna in libertà lo studente italo-palestinese residente a Roma, Khaled El Qaisi, arrestato il 31 agosto scorso dalle autorità israeliane, ma non potrà lasciare il paese e sarà obbligato a rimanere a Betlemme per almeno una settimana. Lo ha detto a Il Manifesto la moglie Francesca Antinucci, precisando: “Khaled non è agli arresti domiciliari, ma fino all’8 ottobre ha il divieto di espatrio e l’obbligo di restare a disposizione delle autorità giudiziarie”.

Negli Usa il voto del Senato ha evitato in extremis lo shutdown

Negli Usa il voto del Senato ha evitato in extremis lo shutdownRoma, 1 ott. (askanews) – Un ultimo disperato tentativo a Capitol Hill ieri in tarda serata ha scongiurato lo shutdown dell’amministrazione Usa a meno di tre ore dalla scadenza di mezzanotte, le sei di stamani in Italia. Il presidente della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, in una brusca retromarcia, ha proposto un piano che ha ottenuto il sostegno di quasi tutti i democratici alla Camera e della maggior parte dei repubblicani per tenere il governo federale in funzione fino a metà novembre.

La legislazione, che il Senato ha poi approvato con ampio sostegno bipartisan, ha segnato una sorprendente inversione di rotta dopo che molti a Washington si aspettavano che il governo chiudesse a mezzanotte in seguito a diversi tentativi falliti da parte dei repubblicani della Camera di concordare un testo sulle autorizzazioni di spesa la scorsa settimana. Alla fine, i Democratici alla Camera hanno sostenuto la proposta in extremis di McCarthy per una proroga di 45 giorni delle attuali autorizzazioni di spesa, che include fondi per i soccorsi in caso di calamità, un’estensione di un programma federale di assicurazione contro le alluvioni e una nuova autorizzazione alla Federal Aviation Administration. Tutti i democratici tranne uno hanno votato a sostegno del testo mentre 90 repubblicani hanno votato contro, con un voto di 335-91.

Il Senato ha approvato il disegno di legge 88-9, con tutti i nove voti “no” provenienti dal partito repubblicano.È stata una vittoria importante per i democratici, che in settimana si erano opposti costantemente ai tentativi dei repubblicani di approvare misure che avrebbero tagliato drasticamente la spesa. Ciò è avvenuto solo dopo che McCarthy ha tentato ripetutamente di elaborare una legislazione che attirasse un numero sufficiente di repubblicani alla Camera tagliando le spese, senza successo nonostante le concessioni ai conservatori più intransigenti. Tuttavia, la risoluzione non include alcun finanziamento per l’Ucraina in guerra contro la Russia, una delle priorità per i democratici, che chiedono un testo separato subito per fornire denaro a Kiev. Un funzionario della Casa Bianca, parlando in condizione di anonimato, ha detto che i democratici si aspettano che McCarthy porti alla Camera un disegno di legge autonomo per gli aiuti all’Ucraina. Il funzionario ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli, ma ha sottolineato le numerose dichiarazioni pubbliche di McCarthy in cui esprime sostegno all’Ucraina.

“La maggioranza di entrambi i partiti sostiene gli aiuti all’Ucraina, e fare di più è vitale”, ha detto il leader della maggioranza al Senato Charles E. Schumer (D-N.Y.) dopo il voto. La mossa di McCarthy ha temporaneamente evitato la chiusura del governo, ma potrebbe anche mettere in pericolo il suo mandato di presidente della Camera a maggioranza repubblicana. I repubblicani di estrema destra stanno complottando da giorni per spodestare McCarthy, e sabato si sono infuriati quando ha scelto di fare affidamento sui voti democratici per mantenere aperto il governo.

Per ottenere i voti dei conservatori intransigenti e salire alla presidenza, a gennaio McCarthy ha accettato di ridurre, da cinque a uno, il numero di deputati necessari per forzare un voto per estrometterlo dalla carica. Se gli avversari repubblicani di McCarthy decidessero di portare avanti un attacco di questo genere la prossima settimana, i risultati sarebbero altamente imprevedibili. La misura di spesa approvata stanotte finanzia il governo fino al 17 novembre, quindi il Congresso dovrà affrontare un altro round di negoziati per evitare lo shutdown poco prima della festa del Ringraziamento. Molti parlamentari hanno affermato di vedere pochi motivi per aspettarsi che le principali controversie vengano risolte prima di allora, comprese le differenze sui livelli di spesa, sui finanziamenti per l’Ucraina e sulle disposizioni in materia di sicurezza delle frontiere. Il presidente Joe Biden ha definito l’approvazione della misura “una buona notizia per il popolo americano”. Ma ha aggiunto: “voglio essere chiaro: in primo luogo non avremmo mai dovuto trovarci in questa posizione. Solo pochi mesi fa, il presidente McCarthy e io abbiamo raggiunto un accordo sul bilancio per evitare proprio questo tipo di crisi fabbricata ad arte”.

In Spagna in fiamme una discoteca a Murcia, ci sono almeno 9 morti

In Spagna in fiamme una discoteca a Murcia, ci sono almeno 9 mortiRoma, 1 ott. (askanews) – Un incendio nella discoteca Teatre de Murcia ha provocato finora nove morti e quattro feriti e non si escludono nuove vittime. Stamattina alle 6 sono arrivate diverse chiamate al Centro di coordinamento delle emergenze che segnalavano un incendio in una discoteca nella zona di Atalayas, a Murcia, dove diverse squadre dei vigili del fuoco di Murcia si sono recate per cercare di spegnere l’incendio. Una volta spento, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per localizzare le persone scomparse e finora si contano nove vittime. I vigili del fuoco hanno richiesto l’intervento dell’elicottero della Direzione generale della Sicurezza ed Emergenze. Sul posto si sono recate anche diverse ambulanze mediche e da trasporto della Gestione Emergenze Sanitarie ed Emergenze -061- per soccorrere i feriti. Due di loro sono stati portati in ospedale. La Polizia Locale ha chiuso l’accesso alla zona. Tra l’altro, la vecchia strada di Alicante è chiusa. Uno spazio informativo per i parenti è stato allestito nel vicino Palacio de los Deportes, dove attualmente si sta dirigendo anche un team di psicologi per assistere i parenti delle vittime. Il governo della regione Murcia scriove sui social che “oggi è un giorno di lutto e di dolore per #RegióndeMurcia. Decretiamo tre giorni di lutto ufficiale per la tragedia avvenuta questa mattina a Murcia.” Il presidente della regione Fernando López Miras, espreime “Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici, e tutto il mio amore in questi momenti di così tanto dolore che condividiamo”. (con fonte Servimedia)

La Tunisia: non possiamo proteggere le frontiere di altri paesi

La Tunisia: non possiamo proteggere le frontiere di altri paesiRoma, 1 ott. (askanews) – La Tunisia “non può in nessun caso agire da guardia di frontiera per altri paesi, può solo difendere i propri confini”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Kamel Feki, in una nota riportata dall’agenzia di stampa tunisina Tap.

Secondo il ministro, “la questione dell’immigrazione irregolare richiede sacrifici e concessioni reciproche da parte dei paesi più ricchi nel mondo”. Alla Tunisia spetta “difendere i propri confini e garantire l’applicazione delle proprie leggi interne”, ha rimarcato il ministro.

“La Tunisia è uno Stato che non può accogliere massicci flussi di migranti irregolari oltre le proprie capacità sociali e finanziarie, né può più fungere da paese ospitante”, ha proseguito Feki, affermando che le autorità tunisine hanno “costantemente espresso il proprio sconcerto per l’aumento dei flussi migratori irregolari”. Una politica efficace per gestire il fenomeno richiede “un ampio consenso globale su soluzioni radicali che garantiscano condizioni di vita dignitose alle persone provenienti dai paesi sub-sahariani”, ha concluso. Secondo il ministro dell’Interno tunisino, Kamel Feki, le ong internazionali “manipolano la questione migratoria al servizio degli interessi degli europei”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal ministero e riportata dall’agenzia di stampa Tap.

Turchia, attentato terroristico ad Ankara: kamikaze si fa esplodere

Turchia, attentato terroristico ad Ankara: kamikaze si fa esplodereMilano, 1 ott. (askanews) – Attentato terroristico nel cuore della Turchia: un kamikaze si è fatto esplodere davanti alla sede nel ministero degli Interni di Ankara, mentre un complice è stato arrestato.

A riferirlo, su X, è il ministro dell’Interno turco, Ali Yerlikaya: “Intorno alle 09.30 – scrive il rappresentante del governo turco – 2 terroristi si sono presentati con un veicolo commerciale leggero davanti al cancello d’ingresso della Direzione Generale della Sicurezza del nostro Ministero degli Affari Interni e hanno effettuato un attentato. Uno dei terroristi si è fatto esplodere e l’altro terrorista è stato neutralizzato. Due dei nostri agenti di polizia sono stati leggermente feriti durante la sparatoria. Auguro ai nostri eroi una pronta guarigione”.

Attacco russo in Ucraina centrale, a fuoco i magazzini del grano

Attacco russo in Ucraina centrale, a fuoco i magazzini del granoMilano, 1 ott. (askanews) – L’esercito russo ha lanciato la notte scorsa un bombardamento sulla regione dell’Ucraina centrale di Cherkasy colpendo infrastrutture industriali e provocando diversi incendi nei magazzini di stoccaggio del grano.

Lo riferisce su Telegram il governatore di Cherkasy Ihor Taburets: “Di notte, il nemico ha attaccato massicciamente la nostra regione di Cherkasy con droni d’attacco. Purtroppo sono state colpite le infrastrutture industriali della città di Uman. Di conseguenza, sono scoppiati incendi nei magazzini. In particolare, dove era immagazzinato il grano”. Una persona è rimasta ferita nel raid.

Slovacchia, l’ex premier Robert Fico vince le elezioni

Slovacchia, l’ex premier Robert Fico vince le elezioniMilano, 1 ott. (askanews) – L’ex primo ministro anti-Ucraina e filo russo Robert Fico ha vinto le elezioni in Slovacchia. Robert Fico e il suo partito nazionalista Smer hanno ottenuto più del 23% dei voti, piazzandosi davanti a Michal Šimecka e al suo partito liberale Slovacchia Progressista che si è fermato al 18%, secondo i risultati preliminari diffusi nelle prime ore di domenica, con quasi il 100% dei voti scrutinati. Lo riporta il Financial Times, sottolineando che il partito di Šimecka era in testa agli exit poll di sabato.

Il nuovo governo, evidenzia ancora la testata britannica, potrebbe minare gli sforzi occidentali per rimanere uniti nell’aiutare Kyiv nella sua guerra contro la Russia.

Il capo della diplomazia dell’Ue è andato in visita a Odessa

Il capo della diplomazia dell’Ue è andato in visita a OdessaRoma, 30 set. (askanews) – Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, è giunto oggi in visita a Odessa, in Ucraina.

“Odessa è una bellissima città storica. Dovrebbe essere sulle prime pagine dei giornali per la sua vibrante società multietnica, per la sua bellezza, per la sua storia. Invece è sulle prime pagine dei giornali per la barbara aggressione russa”, ha detto Borrell in un video pubblicato sul suo account Twitter. “Sono qui per testimoniare le conseguenze di questa guerra e del caro prezzo che l’Ucraina e Odessa stanno pagando”, ha aggiunto. Borrell ha quindi ricordato che oggi “è passato un anno dall’annessione illegale da parte della Russia delle regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, come avvenuto prima per la Crimea”. “L’Unione europea sostiene l’Ucraina nella sua lotta per la propria integrità territoriale. La mia presenza qui a Odessa vuole dare prova del nostro sostegno all’Ucraina”, ha concluso.

Medvedev dice che altre regioni ucraine torneranno alla Russia

Medvedev dice che altre regioni ucraine torneranno alla RussiaRoma, 30 set. (askanews) – “L’operazione militare speciale continuerà fino a quando il regime nazista di Kiev non sarà completamente distrutto e le terre originarie russe non saranno liberate dal nemico. La vittoria sarà nostra e ci saranno altre nuove regioni russe”: è quanto ha scritto su Telegram l’ex presidente russo Dmitri Medvedev, attuale numero due del Consiglio di sicurezza russo in occasione del primo anniversario dei referendum tenuti nelle regioni ucraine occupate di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson per l’annessione alla Russia.

Migranti, Tajani a Berlino: nessuna guerra alle ong ma non possono essere una calamita. Baerbock: salvano vite umane

Migranti, Tajani a Berlino: nessuna guerra alle ong ma non possono essere una calamita. Baerbock: salvano vite umaneRoma, 28 set. (askanews) – “Nessuno fa la guerra alle organizzazioni non governative. Diciamo soltanto però, come ha detto Frontex, che non possono essere una sorta di calamita per attrarre migranti irregolari che poi guarda caso vengono portati sempre e soltanto in Italia, perchè l’Italia è il Paese più vicino e che ha porti sicuri. Questo è quello che noi abbiamo detto, quindi le navi delle ong possono fare soccorso in mare una volta, poi accompagnano nel porto sicuro dell’Italia – e questo sta accadendo – ma non si può trasformare l’Italia nel luogo dove tutte le organizzazioni non governative accompagnano migranti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il punto stampa congiunto a Berlino con l’omologa tedesca Annalena Baerbock.

“Perché sono migranti che non vogliono venire in Italia”, ha sottolineato il titolare della Farnesina, “io ho parlato con i sopravvissuti del naufragio di Cutro e nessuno di loro voleva venire in Italia. Questo è il punto politico, per questo noi chiediamo solidarietà europea. Solidarietà per i migranti è una cosa, solidarietà europea nei confronti dell’Italia Paese di primo approdo per quelli che vengono dall’Africa è un’altra. Per questo chiediamo una strategia europea, per questo sono d’accordo con Annalena sul fatto che si devano fare accordi con i Paesi d’origine, che si debba molto nel continente africano come si deve lavorare molto nei Balcani”. “L’Italia non ha detto no alla proposta presentata stamane dalla Repubblica Federale tedesca, ha soltanto preso tempo, il ministro dell’Interno, per esaminare i contenuti di questa proposta da un punto di vista giuridico”, ha chiarito in precedenza Tajani, “Ma esaminare da un punto di vista giuridico i contenuti di una proposta, non significa assolutamente pensare che non si debbano salvare le persone in mare. Le nostre forze armate e forze dell’ordine salvano ogni giorno centinaia e centinaia di persone, noi siamo contro coloro che organizzano il traffico di esseri umani, siamo contro queste organizzazioni criminali che come ho detto sono le stesse che fanno il traffico di droga e il traffico di armi. Nel continente africano e anche nell’area dei Balcani”.

“Noi vogliamo proprio per questo salvare il maggior numero possibile di persone, per questo insistiamo sul diritto a non emigrare, per questo insistiamo con accordi con i Paesi di partenza, per questo insistiamo con la possibilità di rimpatriare gli illegali”, ha chiarito il ministro degli Esteri, “Non voglio ci siano fraintendimenti sulla posizione del governo: ieri, durante la riunione del Consiglio dei Ministri, abbiamo definitivamente approvato il decreto sui flussi migratori legali e abbiamo stabilito che – da quest’anno e nei prossimi tre – ci saranno oltre 400mila migranti legali che potranno venire a lavorare nell’industria dell’agricoltura. A questi oltre 400mila se ne potranno aggiungere altri, che avendo una formazione nel Paese di origine e già con un posto di lavoro, che potranno venire anch’essi a lavorare in Italia”. Il problema, quindi, “sono i trafficanti di essere umani, il rispetto della legge”, ha concluso Tajani, “Anche per quanto riguarda la dignità delle donne, abbiamo fatto sì ieri durante il Consiglio dei Ministri di approvare una norma che tutela non soltanto le donne incinte ma tutte quante le donne. Il rispetto dei diritti umani è una cosa, la lotta all’immigrazione clandestina è un’altra, la lotta contro i trafficanti di esseri umani è un’altra ancora”.

“Molti dei migranti che attraversano il Mediterraneo vengono salvati, oltre il 95% dei salvati in mare che arrivano in Italia vengono portati in salvo dalle autorità statali e grazie all’impegno della Guardia costiera italiana che svolge un lavoro umanitario importantissimo di cui siamo grati, ma anche i soccorritori volontari, e ne abbiamo parlato a lungo, svolgono un lavoro per salvare vite, contrapponendo alla morte l’umanità, il loro impegno trova il nostro sostegno e appoggio”, ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock nella conferenza stampa congiunta con il vicepremier Antonio Tajani a Berlino. Baerbock ha anche sottolineato il supporto ai Paesi di confine: “La nostra Europa comune inizia ai confini esterni, pertanto come Germania non lasceremo soli alcuni stati europei, cerchiamo soluzioni europee che abbiamo la parola Europa non solo in copertina ma che radichino la solidarietà vera in Europa. Serve un sistema comune che metta ordine, esprima regole chiare e procedimenti. Il sistema comune di asilo europeo deve essere messo in atto”, ha detto Annalena Baerbock, ministra degli Esteri tedesca nella conferenza stampa congiunta con il ministro Antonio Tajani.

La ministra ha ringraziato il vicepremier della visita: “Grazie di essere venuto finalmente a Berlino per un grande incontro bilaterale”. “L’intera Europa sta guardando ai nostri confini esterni, anche noi due ne abbiamo parlato ampiamente e non è un caso che in questo momento in cui le cose diventano interessati a Bruxelles ci siamo incontrati per parlare delle politiche migratorie. Nell’Europa unita ciò che succede altrove in Europa ha ripercussioni su di noi. Fa parte del dna europeo trovarci e discutere per trovare soluzioni europee congiunte”.