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Soldati ucraini superano il fiume Dnepr a Kherson. In Crimea i russi respingono un attacco con i droni

Soldati ucraini superano il fiume Dnepr a Kherson. In Crimea i russi respingono un attacco con i droniMilano, 24 apr. (askanews) – Alcuni uomini delle forze ucraine avrebbero saltato il fiume Dnepr, di fronte a Kherson. Lo sostiene l’Institute for the Study of War, che analizza le dinamiche della guerra in corso in Ucraina. Secondo l’ISW queste avanguardie starebbero già combattendo alla periferia di Oleshky, zona che sembrava impossibile da espugnare.

La flotta russa del Mar Nero ha respinto un attacco di droni al porto di Sebastopoli in Crimea nelle prime ore di oggi, ha dichiarato il governatore della città insediato a Mosca sull’app di messaggistica Telegram. “Secondo le ultime informazioni: un drone di superficie è stato distrutto … il secondo è esploso da solo”, ha scritto il governatore Mikhail Razvozhaev. “Ora la città è tranquilla ma tutte le forze e i servizi restano in allerta”. Nessun danno è stato segnalato, secondo Razvozhaev. Sebastopoli, insieme al resto della penisola di Crimea, è stata dichiarata annessa alla Russia nel 2014 ma è riconosciuta a livello internazionale come parte dell’Ucraina. Non ci sono state reazioni immediate dall’Ucraina. Kiev non rivendica quasi mai pubblicamente la responsabilità di attacchi all’interno della Russia e sul territorio ucraino controllato dalla Russia.

Le ultime esplosioni a Sebastopoli erano state udite a febbraio, secondo i media ucraini, quando le difese aeree russe avevano abbattuto un drone sopra la centrale termica di Balaklava.

Meloni: sono stati evacuati dal Sudan tutti gli italiani

Meloni: sono stati evacuati dal Sudan tutti gli italianiMilano, 24 apr. (askanews) – “Dopo una giornata di trepidante attesa, tutti i nostri connazionali in Sudan che hanno chiesto di partire sono stati evacuati. Con loro ci sono anche cittadini stranieri. L’Italia non lascia nessuno indietro. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa operazione così difficile, in piena zona di combattimento, il mio plauso va al ministro degli Esteri Antonio Tajani e all’Unità di crisi della Farnesina, al ministro della Difesa Guido Crosetto, al sottosegretario Alfredo Mantovano, al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, al comandante del Covi, il generale Francesco Paolo Figliuolo, al nostro ambasciatore in Sudan, Michele Tommasi, ai servizi di sicurezza. Voglio rinnovare anche in questa occasione il mio appello alla fine della guerra, all’apertura di un negoziato che conduca a un governo a trazione civile, il Sudan ha bisogno di pace”. Lo ha scritto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una nota diffusa nella tarda serata di ieri.

Triennale Milano: nella Design Week oltre 77mila visitatori

Triennale Milano: nella Design Week oltre 77mila visitatoriMilano, 24 apr. (askanews) – Triennale Milano ha registrato oltre 77.300 visitatori durante la Milano Design Week, dal 15 al 23 aprile 2023. Un dato che supera il risultato dell’edizione di giugno 2022 e conferma la risposta positiva del pubblico all’offerta di Triennale.

“In questi giorni in Triennale – ha detto Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano – abbiamo assistito a una straordinaria presenza di visitatori, italiani e internazionali, in larga parte giovani, che hanno accolto con entusiasmo e interesse la nostra proposta di mostre, installazioni, incontri ed eventi. Grande protagonista è stato il Museo del Design Italiano, riaperto per il nostro centenario con un nuovo allestimento e una nuova selezione di oggetti, insieme alla retrospettiva dedicata ad Angelo Mangiarotti, a Casa Lana e alla mostra Ettore Sottsass. La Parola e a tutte le altre esposizioni e iniziative che hanno reso Triennale uno degli hub di questa Milano Design Week”. Oltre al Museo del Design Italiano, il pubblico ha potuto visitare 12 mostre: Text, a cura di Marco Sammicheli (fino al 17 settembre); Droog30. Design or Non-design?, coprodotta con Nieuwe Instituut di Rotterdam e a cura di Maria Cristina Didero e Richard Hutten; Lisa Ponti. Disegni e voci, a cura di Damiano Gullì e Salvatore Licitra (fino al 7 maggio); Angelo Mangiarotti. Quando le strutture prendono forma, a cura di Fulvio Irace; l’allestimento permanente di Casa Lana di Ettore Sottsass, con la mostra Ettore Sottsass. La Parola a cura di Marco Sammicheli (fino al 3 settembre); Mirdidingkingathi Juwarnda Sally Gabori, presentata nell’ambito del partenariato con Fondation Cartier pour l’art contemporain (fino al 14 maggio); OUR BAMBOO. Exploring Materials by Japan Creative di Japan Creative; Mother-of-Pearl Tables di Duson Gallery Seoul; FUTURE73 VISIONS di Timberland; Made by Fire di Moravian Gallery in Brno; EVERYTHING IS GONNA BE ALRIGHT di Meritalia; Tashkent Modernism. Index di ACDF – Arts and Culture Development Foundation under the Cabinet of Ministers of the Republic of Uzbekistan.

La Milano Design Week ha rappresentato anche l’occasione per Triennale di ricordare Fernando Campana con una speciale installazione: un omaggio a una delle più importanti figure del design contemporaneo. Sono state inoltre presentate le installazioni Terra-cotta, Plastic Pots and Chai and Chinese Hibiscus di Lorenzo Vitturi, in collaborazione con Lavazza Group (fino al 2 ottobre), Falena di Nico Vascellari, donata dall’artista e prodotta con il supporto di gloª (fino al 2 luglio), e Aperta parentesi di Franco Mazzucchelli (fino al 26 aprile). Alla programmazione espositiva si sono aggiunti gli appuntamenti del public program e la serata di musica nel Giardino Giancarlo De Carlo, che si è svolta martedì 18 aprile.

Salone Mobile, Feltrin: successo certifica valore del nostro saper fare

Salone Mobile, Feltrin: successo certifica valore del nostro saper fareMilano, 23 apr. (askanews) – “Gli espositori hanno investito bene le loro risorse, i visitatori hanno investito bene il loro tempo. Lo dicono i numeri, lo dice l’entusiasmo che si è respirato durante la settimana e lo dice la massiccia presenza della stampa e delle istituzioni con cui abbiamo condiviso temi fondamentali per il legno-arredo come formazione, internazionalizzazione, sostenibilità e filiera corta con legname made in Italy”. Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo sintetizza così il successo del Salone del Mobile che “si è confermato ancora una volta come l’unica fiera del design che vanta la maggioranza di espositori italiani capace di attirare visitatori, in maggioranza stranieri: il risultato migliore che certifica il valore del nostro saper fare”. “Ma quest’anno, lasciatemelo dire, al di là dei numeri e dell’evidente soddisfazione di tutti, il risultato di cui dobbiamo andare più fieri, aziende e Salone, è quello di aver fatto una scelta strategica vincente – sottolinea Feltrin – pensando a Euroluce come a un modello di fiera innovativo e molto democratico, apprezzato da espositori e visitatori, a cui ci ispireremo non soltanto noi per l’appuntamento di aprile 2024, ma a cui, sono convinto, si ispireranno tutte le fiere del mondo. Ma nel mondo, solo il Salone è il Salone”.

Salone Mobile, Porro: successo internazionale, superate le attese

Salone Mobile, Porro: successo internazionale, superate le atteseMilano, 23 apr. (askanews) – “La 61esima edizione del Salone del Mobile.Milano è stata un successo internazionale ed è grande la soddisfazione per aver superato le attese. Le presenze rappresentano un risultato eccezionale per il quale abbiamo lavorato duramente, in modo profondo e radicale per dare nuovi sensi e valori alla visita in fiera e nuove esperienze ai visitatori che ci hanno raggiunto”. Così Maria Porro, presidente del Salone del Mobile di Milano, commenta la 61esima edizione del Salone del Mobile, che si è chiusa dopo sei giorni con un incremento del 15% delle presenze.

“Da questa edizione abbiamo tratto diverse lezioni importanti: abbiamo imparato che si può riprogettare un evento grandissimo come il Salone per traghettarlo nel futuro, che si può vincere la partita della sostenibilità quando tutto il sistema rimane coeso, che si possono immaginare e utilizzare nuovi contenuti per generare conoscenza, crescita, valore”, sottolinea Porro che ha firmato una edizione rinnovata che ha visto ripensare il layout della manifestazione che si è svolta per la prima volta su un solo piano. “Siamo soddisfatti di come siamo riusciti a mettere al centro il visitatore, che con facilità ha gestito i propri percorsi e incontrato le aziende desiderate, dell’opportunità data agli espositori di presentarsi e raccontarsi non solo al target di riferimento, ma anche ai nuovi interlocutori con cui sono venuti in contatto grazie al nuovo layout, di aver proposto a chiunque si trovasse in fiera momenti di conoscenza e crescita grazie ai tanti talk e tavole rotonde e alle mostre di Euroluce – afferma Porro – Abbiamo investito sulla qualità e dimostrato la voglia di continuare a produrre innovazione e ‘raccontare le storie’ delle nostre aziende e dei nostri prodotti. Siamo stati ancora una volta il motore che ha riacceso la città”. Alla fine di questa sei giorni di manifestazione, aperta dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, Porro ha espresso i suoi ringraziamenti per quanti hanno reso possibile i risultati raggiunti, a partire da Ice, “che ci ha supportato nell’apertura verso nuovi mercati come quello indiano”, e passando per le aziende “che si sono messe in gioco e hanno scommesso sulle nuove proposte, gli organizzatori, gli allestitori, i curatori che, insieme, hanno creduto nella Manifestazione”. “Confidiamo che tutti abbiano percepito l’entusiasmo e la volontà di offrire un’esperienza nuova, globale e consapevole – conclude – in cui quello che ha contato sono le idee e lo scambio culturale, consci che pensare al futuro e anche alle nuove generazioni con il SaloneSatellite sia la via per costruire valore nel tempo”.

Salone Mobile 2023 supera 307mila presente (+15%), Cina primo Paese estero

Salone Mobile 2023 supera 307mila presente (+15%), Cina primo Paese esteroMilano, 23 apr. (askanews) – La 61esima edizione del Salone del Mobile di Milano si è chiusa con un incremento del 15% dei visitatori rispetto all’edizione 2022 con 307.418 presenze, in sei giorni, da 181 Paesi. Significativo il 65% di buyer e operatori di settore provenienti dall’estero e il grande ritorno della Cina, dopo la pausa imposta dalle restrizioni per il Covid: il Paese del Dragone è tornato a essere, infatti, il primo Paese dopo l’Italia, seguita da Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna con Brasile e India a pari merito.

Per gli organizzatori questi numeri “sanciscono il successo del nuovo format della manifestazione, confermando la forza catalizzatrice dell’evento”. In questa formula totalmente rinnovata del Salone firmato Maria Porro hanno trovato spazio oltre 2.000 espositori, di cui il 34% esteri da 37 Paesi, tra cui 550 giovani designer da 31 Paesi e 28 scuole e università di design da 18 nazioni differenti. Appuntamento alla prossima edizione a Milano dal 16 al 21 aprile 2024.

Di Maio possibile inviato speciale Ue per il Golfo Persico, la Lega (e non solo) insorge: scelta oltraggiosa

Di Maio possibile inviato speciale Ue per il Golfo Persico, la Lega (e non solo) insorge: scelta oltraggiosaRoma, 23 apr. (askanews) – A quanto pare – sono indiscrezioni stampa confermate indirettamente dalle reazioni politiche – l’ex ministro degli Esteri grillino Luigi Di Maio è stato indicato dall’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri Josep Borrell come inviato Ue per il Golfo Persico. La Lega (e non solo) è letteralmente insorta contro Bruxelles, gridando all’oltraggio. Anche se non tutto è ancora certo: “Per quanto riguarda l’inviato speciale dell’UE per il Golfo, non abbiamo annunciato nulla. La procedura per la scelta e la nomina dell’inviato non è ancora stata completata e, poiché questa procedura è una questione interna riservata al Consiglio, non la commenteremmo pubblicamente, né parteciperemmo alle speculazioni dei media”, ha riferito l’Ufficio del portavoce dell’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri Josep Borrell, interpellato sulla notizia anticipata dal Corriere sull’indicazione dell’ex ministro degli esteri Luigi Di Maio. “Comunicheremo su questa posizione una volta che tutte le decisioni saranno state finalizzate e adottate” ha aggiunto la stessa fonte.

Ma la possibilità, comunque, ha già fatto scattare le reazioni politiche nostrane. “Gli italiani hanno votato: hanno scelto e continuano a scegliere il centrodestra, non sinistra o grillini. Quella di Bruxelles è una indicazione vergognosa, un insulto all’Italia ed a migliaia di diplomatici in gamba”, così fonti della Lega hanno commentato subito le indiscrezioni stampa, per poi ribadirle. “La scelta di Josep Borrell di indicare, in una lettera inviata agli Stati membri, Luigi Di Maio per l’incarico di inviato Ue per il Golfo Persico, è politicamente oltraggiosa”, così in una nota i senatori della Lega in commissione Esteri e Difesa Marco Dreosto, Andrea Paganella e Stefania Pucciarelli. “Una decisione che – aggiungono i senatori leghisti – rappresenta, inoltre, un affronto alla volontà degli italiani che lo scorso 25 settembre si sono chiaramente espressi scegliendo il centrodestra e non grillini o Dem”. “Inaccettabile che Bruxelles indichi Di Maio come inviato speciale dell’Ue per il Golfo Persico. Abbiamo fior fiore di diplomatici in Italia, ma in Europa che fanno? Nonostante la scelta democratica di milioni di italiani per un governo di centrodestra, i burocrati si ostinano a pescare dal mazzo di grillini e Pd. È semplicemente vergognoso”, così in una nota il deputato della Lega e vicesegretario del partito Andrea Crippa, membro della commissione Affari Esteri. Altrettanto forte la critica del forzista Maurizio Gasparri: “L’ipotesi di Borrell, alto esponente Ue, che definisce Di Maio adatto a fare il rappresentante europeo nel Golfo è assurda e vergognosa. Squalifica chi la propone e l’Unione europea stessa. Di Maio è del tutto inadeguato”, lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, aggiungendo: “Il solo fatto di prenderlo in considerazione mette nel ridicolo chi lo fa. Basta con questi incapaci acchiappa poltrone. Di Stefano grillino ex sottosegretario avrebbe avuto un incarico violando le leggi sul conflitto di interessi. E ora Di Maio ambisce a ruoli che non è in grado di svolgere. Chi può impedisca questo sconcio. Lo diremo in tutte le sedi. Il Golfo richiede persone serie non nullità come Di Maio”. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenuto a Mezz’Ora In più su Rai Tre, per quanto non entusiasta, stempera: quella di indicare Luigi Di Maio come inviato dell’Unione europea nel Golfo “è una scelta di Borrell, legittima, ma non è Di Maio il candidato del governo italiano. Si era candidato prima della nascita del governo”. Quindi “è una scelta dell’Alto rappresentante, non è una scelta del governo italiano, è nelle sue facoltà”. Commenti positivi alla scelta arrivano sparuti. “Se la notizia sarà confermata, faccio i migliori auguri di buon lavoro a Luigi Di Maio nel suo nuovo incarico di inviato Ue nel golfo. L’ho apprezzato come vicepresidente della Camera e nello stile osservato da ministro di governi che ho sempre frontalmente avversato”, così su Twitter Gianfranco Rotondi, presidente di “Verde è Popolare”. “Buon lavoro a Luigi Di Maio scelto da Borrell come delegato dell”UE per il Golfo. Avere un italiano li è sempre una buona notizia per il nostro Paese”, lo scrive sui social il deputato di Azione – IV Ettore Rosato. “Se l’Europa sceglie un italiano come proprio inviato speciale è senz’altro una buona notizia per il Sistema Paese. A meno che non vogliamo esportare ancora una volta le nostre piccole beghe a livello comunitario”, ha sottolineato il senatore Pier Ferdinando Casini, concludendo: “Buon lavoro al nostro ex ministro degli Esteri, Luigi Di Maio”.

Sudan, scatta il salvataggio internazionale. In corso l’operazione per evacuare gli italiani

Sudan, scatta il salvataggio internazionale. In corso l’operazione per evacuare gli italianiRoma, 23 apr. (askanews) – In Sudan la situazione dei combattimenti peggiora ed è scattata l’operazione di salvataggio internazionale, i cittadini di altri Paesi stanno lasciando il Paese. Già evacuata dalle forze speciali Usa l’ambasciata americana a Khartoum, mentre è in corso l’operazione per evacuare gli italiani.

“I nostri connazionali in Sudan sono stati tutti contattati dall’Unità di crisi. Sono stati chiamati uno per uno. Stanno tutti bene e raggiungeranno la nostra ambasciata”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando a margine della sua visita al Salone del Mobile di Milano. “Siamo mobilitati per mettere in sicurezza tutti nostri concittadini a Khartoum, la nostra ambasciata sarà il punto di raccolta. Dopodiché faremo in modo di poterli mettere in sicurezza”, ha aggiunto Tajani. Intervistato al TG1, Tajani ha poi spiegato: “La nostra ambasciata ha chiamato a raccolta tutti i nostri connazionali che intendono partire proprio nella sede della rappresentanza diplomatica. L’appuntamento era per le 12 e molti dei nostri connazionali sono arrivati e anche qualche cittadino di altri paesi europei. Siamo intervenuti anche per aiutare l’evacuazione della nunziatura apostolica”. “Poi naturalmente – ha aggiunto – l’operazione sarà tutta militare. I C-130 che arrivano da Gibuti dovranno atterrare a Karthoum e, come stanno facendo gli aerei militari di altri paesi, prenderanno i nostri concittadini e li porteranno di nuovo a Gibuti. I dettagli dell’operazione per garanzia dei nostri militari e concittadini dovranno rimanere riservati per evitare rischi”. In Sudan, infatti “la situazione rimane complicata. Sono in contatto sia col Presidente che col Generale capo dei ribelli. Li ho ringraziati per la tregua e ho chiesto loro di garantire a tutti i cittadini italiani di poter lasciare la città di Karthoum. Ho già ricevuto risposta positiva dal presidente e questo ci deve far ben sperare”, ha spiegato Tajani al TG1, ribadendo: “La situazione è complicata ma il governo sta facendo tutto ciò che è necessario. Ministero degli esteri, ministero della Difesa, Presidenza del Consiglio, intellligence siamo tutti mobilitati per garantire la sicurezza degli italiani. Il Presidente del Consiglio è informata costantemente da me. Speriamo che il caso si risolva positivamente”.

Anche gli altri Paesi stanno organizzando i piani di evacuazione dei loro connazionali. Forze speciali americane hanno già evacuato il personale dell’ambasciata Usa in Sudan. Lo ha confermato il presidente Joe Biden. “Oggi su mio ordine – ha spiegato in una nota – le forze armate degli Stati Uniti hanno condotto un’operazione per estrarre il personale governativo americano da Khartoum”. Secondo quanto riferiscono i media Usa l’operazione sarebbe stata condotta da un centinaio di membri delle forze speciali coordinate dal comando delle forze Usa in Africa e dal Dipartimento di Stato. Il segretario Antony Blinken ha spiegato che i combattimenti in corso erano diventati “un inaccettabile rischio per il personale della nostra ambasciata. Sospendere le operazioni in una delle nostre ambasciate è sempre una decisione difficile, ma la sicurezza del nostro personale è la mia prima responsabilità”.

Le forze ucraine avanzano a Kherson e hanno raggiunto la riva sinistra del fiume Dnepr

Le forze ucraine avanzano a Kherson e hanno raggiunto la riva sinistra del fiume DneprMilano, 23 apr. (askanews) – Le forze ucraine, secondo quanto riportato dall’Istituto per lo studio della guerra (Isw), hanno raggiunto la riva sinistra del fiume Dnepr della regione di Kherson. In particolare si specifica che i “corrispondenti militari” russi hanno fornito “ampie riprese video e messaggi di testo” che confermerebbero questo avanzamento.

Un filmato geolocalizzato pubblicato da un blogger di guerra russo il 22 aprile mostra che le forze ucraine hanno stabilito posizioni sulla riva del fiume Dnipro a nord di Oleshky (7 km a sud-ovest della città di Kherson) e sono avanzate fino alla periferia settentrionale dell’insediamento sull’autostrada E97, così come a ovest di Dachi (10 km a sud della città di Kherson). Questo filmato indica anche che le forze russe potrebbero non controllare le isole nei fiumi Kinka e Chaika a meno di mezzo chilometro a nord delle posizioni ucraine vicino al ponte Antonivsky. I milblogger russi hanno affermato il 20 e 22 aprile che le forze ucraine hanno mantenuto per settimane posizioni nell’Oblast di Kherson sulla sponda orientale, stabilito linee di rifornimento stabili per queste posizioni e condotto regolarmente sortite nell’area, il che indica una mancanza di controllo russo sull’area. La mappa di battaglia di un altro milblogger ha affermato che le forze russe non controllano alcune isole del delta del fiume Dnipro a sud-ovest della città di Kherson a partire dal 22 aprile, suggerendo possibili progressi ucraini su queste isole.

Sudan, forze speciali Usa evacuano ambasciata a Khartoum

Sudan, forze speciali Usa evacuano ambasciata a KhartoumRoma, 23 apr. (askanews) – Forze speciali americane hanno evacuato il personale dell’ambasciata Usa in Sudan.

Lo ha confermato il presidente Joe Biden. “Oggi su mio ordine – ha spiegato in una nota – le forze armate degli Stati Uniti hanno condotto un’operazione per estrarre il personale governativo americano da Khartoum”. Secondo quanto riferiscono i media Usa l’operazione sarebbe stata condotta da un centinaio di membri delle forze speciali coordinate dal comando delle forzze Usa in Africa e dal Dipartimento di Stato.

Il segretario Antony Blinken ha spiegato che i combattimenti in corso erano diventati “un inaccettabile per il personale della nostra ambasciata. Sopendere le operazioni in una delle nostre ambasciate è sempre una decisione difficile, ma la sicurezza del nostro personale è la mia prima responsabilità”.