Un aereo russo ha sganciato per errore una bomba su Belgorod, cratere di 20 metri nel centro della cittàRoma, 21 apr. (askanews) – Un cacciabombardiere russo ha sganciato per errore una bomba a Belgorod, città russa presso il confine con l’Ucraina e ha provocato un enorme cratere – 20 metri di larghezza – nel centro della città. Ieri sera tardi le autorità locali hanno riferito di una forte esplosione e il governatore regionale ha detto che due donne sono rimaste ferite.
“Mentre un aereo dell’aeronautica Sukhoi Su-34 stava sorvolando la città di Belgorod, si è verificata una scarica accidentale di munizioni per aviazione”, ha detto il ministero della Difesa, secondo Tass. Il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, annunciando lo stato di emergenza, ha scritto su Telegram che un cratere di 20 metri (65 piedi) di diametro si è creato su una delle strade principali. Quattro auto e quattro condomini sono stati danneggiati.
Speciale Lettonia, viaggio a Riga dove allineamento Nato è totaleRiga, 21 apr. (askanews) – Può sembrare davvero strano vedere la bandiera giallo-blu, quella ucraina, che sventola sulla facciata principale dell’Accademia delle scienze di Riga, in Lettonia. Un palazzone, in completo stile sovietico, principale simbolo del quartiere russo della capitale del Paese baltico. Maskavas Forstate, che in lettone significa sobborgo russo, è il quartiere sulla riva destra del fiume Daugava, che meglio racconta il suo passato, a cavallo tra due popoli e due regimi.
Al mercato si parla solo russo. I palazzi richiamano l’architettura sovietica. Nel Paese ci sono più di mezzo milione di lettoni russi, un quarto dell’intera popolazione. Nessuno vuole rispondere a chi gli chiede se temono una invasione anche in Lettonia, dopo l’Ucraina, da parte di Mosca. E si percepisce paura, timore, diffidenza. “Se ho paura che la guerra arrivi anche da noi? Certamente, chi non ha paura di Putin?”, risponde un giovane, uno dei pochi che – oltre al russo – parla anche inglese. “Non voglio essere fotografato – prosegue – non voglio finire con un colpo in testa dai russi. Qui siamo nel quartiere della piccola Mosca – ci spiega – tutti qui parlano russo. Tutti hanno paura, ma nessuno lo dice”. Poi l’accusa all’Occidente. “Denunciano quanto accaduto in Georgia prima, in Ucraina ora. Però stanno tutti a guardare”.
Da Riga arriva un segnale chiaro alla Russia di Putin: l’allineamento alla Nato è totale. Consolati chiusi nel Paese, diplomatici espulsi. La bandiera ucraina svetta in ogni dove nella capitale lettone. Dalla città vecchia, Patrimonio Unesco, fino al quartiere Art Nouveau. Bandiere, striscioni, slogan davanti ai Musei, sui tram, ma anche al Comune, ai ministeri e davanti al castello, sede del presidente lettone. Una gigantografia, che campeggia da oltre un anno sulla facciata del Museo della Scienza, di fronte all’ambasciata russa, riproduce il presidente russo Vladimir Putin come un teschio. “Con questo manifesto esprimiamo il nostro sostegno all’Ucraina – si legge sul sito ufficiale del museo – e, dalla nostra posizione vicina all’ambasciata di Mosca, facciamo una chiara dichiarazione contro la guerra scatenata Putin”. I segni del sostegno a Kiev, qui a Riga sono ancora visibili, anche se nel tempo sono diminuiti. Tante anche le bandiere della Nato nella piccola perla del Baltico, che si specchia sulle acque del fiume Daugava. I lettoni riconoscono il ruolo importantissimo della base dell’Alleanza ad Adazi, a una trentina di chilometri da Riga, a 300 chilometri dalla Russia. Circa 4mila soldati impiegati per garantire la sicurezza del confine est, ma è già previsto un aumento.
In Lettonia, un paese grande come la Svizzera, con appena 2 milioni di abitanti, è stata da poco reintrodotta la leva obbligatoria per gli under 28, a partire dall’anno prossimo. Non è ancora del tutto chiaro come funzionerà ma c’è chi la vive come una imposizione che Riga aveva abolito dopo l’ingresso nella Nato nel 2004. (di Serena Sartini e Cristina Giuliano)
Twitter, il Papa, Beyoncè e Donald Trump hanno perso la spunta bluRoma, 21 apr. (askanews) – Twitter ha cominciato a eliminare la spunta blu che appare sugli account verificati per gli utenti che non hanno sottoscritto il servizio a pagamento da 84 dollari l’anno per mantenerla. Ne ha fatto le spese Papa Francesco, ma anche Kim Kardashian, Beyonce, Bill Gates, Donald Trump e addirittura Jack Dorsey, il fondatore di Twitter hanno perso la spunta blu.
Via la spunta blu anche da una serie di account governativi americani, che non hanno ancora ottenuto la spunta grigia che caratterizzerà gli account delle amministrazioni pubbliche nela nuova Twitter di Elon Musk.
Al Salone del Mobile è l’anno di Euroluce, settore vocato a export (77%)Milano, 21 apr. (askanews) – Il mondo dell’illuminazione è tornato dopo quattro anni a esporre in presenza al Salone del mobile con Euroluce, la biennale dedicata al settore, che si presenta in un inedito format. “Il nostro obiettivo era quello di rappresentare il sistema luce nella sua globalità, dal tecnico fino ad arrivare alla parte decorativa” spiega Carlo Urbinati, numero uno di Assoluce, l’associazione di FederlegnoArredo delle più importanti aziende italiane produttrici di apparecchi di illuminazione che esportano per il 77% del loro fatturato.
Il settore dell’illuminazione conta 1.360 aziende e circa 10.900 addetti. Dopo la pesante flessione del 2020, nel 2021 è tornato ai livelli pre-pandemici per poi tornare a crescere nel 2022 con un aumento di fatturato del +7,2%. Fortemente votato alle esportazioni, ha nella Francia il primo mercato (220 milioni di euro, +6,5%), seguita dalla Germania (210 milioni, +2,5%), come attestano i dati del Centro Studi FederlegnoArredo. Gli Stati Uniti si confermano anche per il 2022 il terzo mercato, con vendite per circa 143 milioni di euro e la variazione più significativa di tutte le principali destinazioni (+27,1%). In particolare, si segnala l’ingresso della Cina nella top 10, con un export dall’Italia di 42 milioni di euro e un andamento del +15,9%. “L’ultima edizione di Euroluce risale al 2019 e in questi quattro anni come associazione abbiamo sviluppato una progettualità precisa, con lo scopo di rafforzare una formula espositiva efficace. L’innovazione tecnologica ha infatti portato il mondo della luce a integrare gli interlocutori storici, legati all’arredamento, con i tecnici della luce, interessati non solo al design ma soprattutto alla gestione degli impianti. Così siamo arrivati a privilegiare un’offerta che potesse attrarre anche questo tipo di pubblico – ha raccontato Urbinati – È stato inoltre creato un percorso che privilegia il punto di vista del visitatore perché dopo la sua esperienza di visita possa essere diverso da come è entrato in fiera. È stato un processo non banale”.
Usa, Washington Post: Biden annuncerà la sua ricandidatura martedìMilano, 20 apr. (askanews) – Secondo il Washington Post il presidente americano, Joe Biden potrebbe annunciare la sua ricandidatura alla presidenza martedì 25 aprile. “Il presidente Biden e il suo team stanno preparando l’annuncio della campagna per la rielezione la prossima settimana, con gli assistenti che lavorano a un piano per la diffusione di un video con cui lanciare ufficialmente la campagna” scrive il Washington Post citando “tre persone informate sui fatti”.
Biden e i suoi collaboratori punterebbero a martedì per la diffusione del video in concomitanza con il quarto anniversario del lancio della sua campagna 2020.
Lagarde (Bce): l’inflazione è troppo alta da troppo tempoRoma, 20 apr. (askanews) – Sulla manovra di stretta monetaria della Bce “ad oggi la situazione è semplice: abbiamo una inflazione che è troppo elevata da troppo tempo. E la nostra politica monetaria deve evidentemente dispiegare tutti i suoi strumenti per riportarla all’obiettivo del 2%. Abbiamo già dispiegato una parte importante” di questo intervento monetario restrittivo ma “c’è ancora un po’ di strada da fare”. Lo ha ribadito la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo al Politecnico di Parigi.
“La lunghezza di questo cammino dipenderà da diversi fattori, in particolare dall’impatto che ci sarà sulla disponibilità di credito a seguito delle tensioni che abbiamo visto con i fallimenti di due banche negli Usa e di una banca sistemica in Svizzera”, ha aggiunto.
Fiera Milano porta il design italiano a Singapore con FINDMilano, 20 apr. (askanews) – Le eccellenze italiane del design alla prova del grande mercato asiatico: Fiera Milano, in collaborazione con dmg Events, ha annunciato al Fuorisalone la seconda edizione di FIND – Design Fair Asia, che si terrà a Singapore dal 21 al 23 settembre. “Il nostro intento strategico con questo tipo di iniziative – ha detto ad askanews Andrea Sozzi, Head of International Department Fiera Milano – è di intercettare un bisogno, quello delle aziende italiane con cui ci interfacciamo ogni giorno nel quartiere di Fiera Milano a Rho, per poi portarle dove è più forte la crescita”.
Oltre 500 brand di riferimento, 50 relatori internazionali e moti giovani talenti: questi i numeri principali di FIND, che punta ad avere 15mila presenze internazionali. “C’è grande voglia di design a livello internazionale – ha aggiunto Carl Constantin Press, direttore di FIND – ma in Asia non esisteva una piattaforma di qualità elevata per portare i brand più importanti nel continente. Per questo abbiamo scelto Singapore, che è un hub internazionale per la regione”. Il mercato asiatico offre grandi opportunità a chi opera nell’arredamento, ma anche l’industria dei servizi in interior design sta crescendo a grande velocità. “FIND – ha proseguito Sozzi – è una manifestazione che si rivolge alle aziende del design, industria di punta per l’Italia in tutto il mondo e Singapore, dove si svolgerà la prossima edizione, è in un certo senso l’hub del design asiatico che nel 2027 è atteso valere circa 250 miliardi di dollari, quindi un’opportunità enorme per le aziende italiane. FIND, con questa seconda edizione vuole confermare il nostro impegno a fianco delle aziende italiane nell’indirizzare questo importante mercato”.
E per le aziende italiane è prevista particolare attenzione: “È ovviamente una piattaforma abbastanza importante anche per gli italiani – ha concluso Press – abbiamo un padiglione per l’Italia con più di 30 aziende e lavoriamo con l’Ice per portare l’eccellenza del Made in Italy in Asia”. FIND è inoltre l’appuntamento principale della Singapore Design Week, uno dei principali appuntamenti al mondo per il settore.
Stoltenberg a sorpresa a Kiev, Cremlino: Ucraina nella Nato serio pericoloRoma, 20 apr. (askanews) – Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg è in visita a sorpresa a Kiev alla vigilia della riunione del gruppo di contatto per l’Ucraina a Ramstein, in Germania, dove si discuterà di ulteriori aiuti militari all’Ucraina. Il sottotesto è la controffensiva ucraina su cui si rincorrono voci discordanti, ma che sembra imminente, comunque da concretizzare entro l’estate. E Stoltenberg non si stanca di lanciare a rilanciare l’appello a fare di tutto per permettere all’Ucraina di prevalere, perchè “se Putin vince, sarà una tragedia”.
Il segretario dell’Alleanza atlantica è stato avvistato dalla stampa ucraina stamattina nel centro di Kiev, davanti al monumento in memoria dei militari ucraini caduti, su piazza San Michele. I primi scatti hanno fatto il giro del mondo: l’arrivo di Stoltenberg – la prima volta dall’invasione russa dell’Ucraina – è un evento di forte impatto simbolico, e possibilmente di peso anche concreto. Secondo il Financial Times, Stoltenberg è atteso dal presidente Volodymyr Zelensky, che insiste per ottenere chiare promesse per l’adesione alla Nato del suo Paese. All’inizio del mese il segretario ha ribadito che “la posizione Nato resta invariata e l’Ucraina diventerà un membro dell’Alleanza”. La vittoria ucraina va vista come “un primo passo” verso l’ingresso a pieno titolo nella Nato, ha aggiunto.
L’adesione dell’Ucraina alla Nato creerebbe “un pericolo serio e significativo” per la Russia, ha detto oggi il Cremlino, commentando la notizia dell’arrivo di Stoltenberg a Kiev. Secondo il portavoce Dmitri Peskov, evitare questo scenario è uno degli obiettivi della cosidetta Operazione militare speiciale, “perché altrimenti rappresenterà un pericolo serio e significativo per il nostro Paese, per la sicurezza del nostro Paese”. In vista della riunione di Ramstein, Olanda e Danimarca hanno annunciato la donazione di 14 carri armati Leopard a Kiev. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha autorizzato il prelievo di un massimo di 325 milioni di dollari per assistenza alla difesa per l’Ucraina attraverso la legge sull’assistenza estera. La somma servirà per la fornitura di munizioni di artiglieria, l’aspetto ritenuto più critico da molti analisti in vista di una controffensiva ucraina, che sembra considerata inevitabile anche da Mosca. Le forze russe continuano infatti a costruire e rafforzare linee difensive nel Sud-Est ucraino, nel timore che un affondo delle truppe di Kiev possa spezzare il corridoio che permette ora la continuità territoriale tra Federazione russa e Crimea e lanci il tanto temuto assedio alla penisola sul Mar Nero annessa nel 2014.
Consiglio Atlantico Finlandia: Mar Baltico è “lago della Nato”Helsinki, 20 apr. (askanews) – Il Mar Baltico in epoca sovietica era detto lago “russo”, oggi è “un lago della Nato, per essere onesti: dopo che la Svezia si unirà alla Nato, sarà un’area Nato unita e non divisa. È un grosso cambiamento”. Lo dice ad askanews senza incertezze Terhi Suominen, segretario generale del Consiglio Atlantico di Finlandia. Suominen è appena rientrata a Helsinki, reduce dalle cerimonie di ingresso della Finlandia nell’alleanza militare, avvenuto il 4 aprile.
L’ingresso è stato un evento storico e un cambiamento molto importante per il Paese, considerato un esempio di neutralità sino al cambio di passo deciso dopo lo shock provocato dall’invasione russa dell’Ucraina. E anche se non si è concretizzato quello che la Finlandia aveva auspicato, ovvero un ingresso “mano nella mano” di Helsinki e Stoccolma nell’alleanza militare, Suominen resta ancora “ottimista”: possibile che la Svezia entri nella Nato prima del vertice dell’alleanza di luglio a Vilnius “ma probabilmente subito dopo” le elezioni presidenziali in Turchia, previste il 14 maggio. In queste ore il Segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin, durante una visita ufficiale in Svezia, ha sollecitato Budapest e Ankara a ratificare la richiesta di adesione alla Nato di Stoccolma, prima del vertice di luglio a Vilnius (11-12 luglio). “Non vedo l’ora di chiamare la Svezia ‘alleato della NATO’”, ha twittato Austin ieri pomeriggio.
Alla domanda “quando entrerà secondo lei la Svezia nella Nato?” Suominen afferma di pensare “che entrerà, difficile dire quando. Io credo che possa accadere prima del summit di Vilnius, l’11 e il 12 luglio. Alcune voci dicono che non avverrà entro il vertice, ma accadrà di sicuro. Prima o poi”. Poi incalzata su cosa dovrebbe accadere affinchè in particolare la Turchia dia luce verde, aggiunge: “Penso che la chiave di tutto sia nella testa del signor Recep Tayyip Erdogan. Abbiamo le elezioni in Turchia il 14 maggio. Quindi, vedremo che cosa accadrà in queste elezioni; la maggioranza si aspetta che non accada nulla prima del voto, ma probabilmente subito dopo. Vediamo come andranno le elezioni e il risultato di esse”. Intanto le esercitazioni militari attualmente in corso in Svezia sono una “preparazione” all’ingresso del Paese nell’Alleanza, che per ora ha lo status di “Paese invitato”. In questi giorni si sono fatte notare due fregate della NATO, attraccate a Helsinki fino a domenica scorsa. “Ci sono diverse esercitazioni in corso: è la prima volta ad esempio che la Finlandia partecipa a quelle navali come Paese Nato. Quindi questo è un momento storico per la Nato, ma anche per la Finlandia. In Svezia ci sono diverse esercitazioni in corso, con migliaia di uomini: è una preparazione al fatto che la Svezia sarà un Paese Nato” dice Suominen. Per poi aggiungere sul significato di tali esercitazioni: “in primo luogo è un messaggio di solidarietà da parte della Nato alla Svezia e in secondo luogo la Svezia è già Paese invitato ad entrare nella Nato. Lo status è quindi quello di un Paese ‘quasi’ Nato. E quindi è come concretizzare che la Svezia diventerà Paese Nato”.
Al momento sono in corso esercitazioni navali nella parte meridionale del Paese e sull’isola strategicamente importante di Gotland, che non sono sicuramente sfuggite all’occhio attento della Russia. Più di 26.000 soldati provenienti da 14 paesi, inclusi gli Stati Uniti e Paesi NATO come Francia e Germania, partecipano a settimane di esercitazioni “per aria, a terra e in mare”, secondo una dichiarazione delle forze armate svedesi. Le operazioni di volo sono effettuate in tutta la Svezia e nel Mar Baltico. Interrogata sulla possibilità di future basi dell’Alleanza in Finlandia Suominen afferma: “difficile da prevedere, ma io credo che una (base) strategica sarebbe un segnale molto forte. Dobbiamo ricordare che l’ingresso della Finlandia nella Nato ha raddoppiato i confini diretti (dell’Alleanza) con la Russia. Quindi questo è già un segnale forte abbastanza. Ora questo è un confine della Nato con la Russia. Sulla parte finlandese, ma anche sulla parte russa: vuol dire che ci sono differenti disposizioni che sono in atto. Abbiamo in corso alcune esercitazioni nell’area finlandese, che per la prima volta si tengono come membri della Nato. È una nuova era”.
Migliaia per rara eclissi ibrida in Australia, Timor Est e IndonesiaRoma, 20 apr. (askanews) – Oggi la Terra, la luna e il sole si allineano perfettamente, dando vita a un raro tipo di eclissi solare totale chiamata eclissi solare ibrida, in parte totale e in parte anulare. È un fenomeno che si verifica solo una manciata di volte ogni 100 anni ed è visibile nella sua forma perfetta soltanto in alcune parti dell’Australia, di Timor Est e dell’Indonesia ne avranno la vista migliore.
Il fenomeno si può osservare anche se non al 100% anche Nuova Zelanda, Vietnam, Filippine e Papua Nuova Guinea. Il percorso dell’eclissi totale passa dall’Oceano Indiano all’Oceano Pacifico, principalmente sull’acqua e per coloro che potranno vederla, quella totale, durerà poco più di un minuto. Migliaia di persone si sono riversate in una remota città australiana per osservarla dal miglior punto di osservazione sulla Terra: il cielo sopra Exmouth, nell’Australia occidentale, si è oscurato per circa 60 secondi, quando la Luna ha proiettato un’ombra larga 40 chilometri sull’area.