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Russia, Loshak lascia museo Pushkin: lo scandalo della sobrietà

Russia, Loshak lascia museo Pushkin: lo scandalo della sobrietà


Russia, Loshak lascia museo Pushkin: lo scandalo della sobrietà – askanews.it



Russia, Loshak lascia museo Pushkin: lo scandalo della sobrietà – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – A Mosca, mentre tutti gli occhi erano puntati sulla visita del leader cinese Xi Jinping, si consumava quasi in silenzio un’uscita di scena a suo modo colossale: Marina Loshak, funzionaria rispettatissima si dimetteva da direttore del Museo Pushkin di Mosca, considerato dai russi tempio della cultura mondiale. Loshak ha dato le dimissioni secondo il suo stile sobrio, delicato nei modi, classico per una donna e intellettuale proveniente da una famiglia di intellettuali, grande ammiratrice dell’Italia poichè paese di cultura.

Loshak, nata e cresciuta a Odessa, con il suo piglio inusuale e brillante, ha fatto più volte centro nella sua carriera, praticando un corso di apertura e ospitando esposizioni prestigiose e importanti nel suo museo, come ad esempio nel 2019 “Shchukin. Biography of a Collection” con una guest star di primissimo livello, ovvero l’uomo più ricco di Francia e uno dei più importanti collezionisti Bernard Arnault (nella foto Loshak è all’inaugurazione con l’allora ministro della Cultura russo Medinsky e in secondo piano Irina Antonova). Le tv russe per giorni non parlarono d’altro. All’attivo di Loshak anche tante mostre-evento organizzate con il nostro Paese, a partire da quella storica dedicata a Tiziano, Tintoretto e Veronese con 23 capolavori sino a “Raffaello e la Poesia del Volto”, esposizione letteralmente assediata dai visitatori russi nel settembre 2016. Loshak ha detto al canale televisivo Dozhd (dichiarato “agente straniero” in Russia) di aver scritto una lettera di dimissioni di sua spontanea volontà. Lo ha fatto lunedì sera e martedì mattina il ministero della Cultura ha dato la conferma ufficiale. Viene sostituita da Elizaveta Likhacheva, con un passato nella goventù putiniana e un travagliato insediamento come direttrice del Museo di architettura Shchusev di Mosca (dove è stata negli ultimi sei anni): all’epoca, era il 2017, i dipendenti del museo organizzarono una petizione su Change.org, scrivendo tra l’altro: “la nomina di una persona così incompetente come E.S. Likhacheva minerà ulteriormente la reputazione del Museo e porterà al suo completo ISOLAMENTO nell’ambiente socio-culturale”.

“Il continuo sconvolgimento del mondo museale russo è collegato alla repressione ideologica seguita all’invasione russa dell’Ucraina” scrive The Art Newspaper. “Per inciso, la figlia e il nipote di Loshak sono entrambi giornalisti dell’opposizione che hanno lasciato la Russia dopo l’invasione. Entrambi sono stati etichettati come ‘agenti stranieri’ dal ministero della giustizia”, aggiunge, per poi sottolineare: “La nomina di Likhacheva arriva poche settimane dopo la cacciata di Zelfira Tregulova dalla Galleria Statale Tretyakov. Tregulova è stata sostituita da Elena Pronicheva, figlia di un ex capo del Servizio di sicurezza federale associato al presidente russo Vladimir Putin”, conclude The Art Newspaper. Lunedì 20 marzo, la notizia della lettera di dimissioni di Loshak si era già diffusa, benchè la grande attenzione del mondo era già tutta su Xi e Putin. Tuttavia le dimissioni in Russia non sono passate sotto silenzio: Evgenia Milova, editorialista del quotidiano Kommersant, ha precisato che la lettera di dimissioni è stata firmata, “sebbene non avessero intenzione di separarsi da lei”. “Poche persone hanno la forza di fare un passo del genere”, ha scritto Milova, citata anche dalla Bbc.

Al Pushkin Loshak era arrivata per i suoi grandi meriti: ne assunse la direzione nel luglio 2013, sostituendo l’iconica Irina Antonova, responsabile del museo per oltre 50 anni, come direttrice. Loshak, che a quel tempo era il direttore artistico del Manege, fu scelta dalla stessa Antonova, che passò alla carica onoraria di presidente del museo. In base alla biografia ufficiale, pubblicata sul sito del Pushkin, dopo la laurea in filologia classica presso l’Odessa State University, Loshak iniziò a lavorare al Museo letterario statale di Odessa. Dopo essersi trasferita a Mosca nel 1986, ha lavorato presso il Museo statale intitolato a V.V. Majakovskij. Sotto la sua direzione, nel 2017 il Pushkin ha anche partecipato per la prima volta alla Biennale di Venezia, presentando la mostra “Man as a Bird. Immagini di viaggio”.

Vista con gli occhi di oggi, alla luce della guerra in Ucraina, e soprattutto per chi non ha vissuto l’atmosfera di Mosca all’epoca dell’insediamento della Loshak, è difficile capire i meccanismi che la portarono in cima al Pushkin. Loshak stessa è un prodotto di un periodo interessante nella storia della Russia. Esiste un’espressione ben nota: “il disgelo di Medvedev”, ovvero l’epoca in cui Dmitri Medvedev era presidente della Federazione russa e rappresentava non quello che è oggi, con i suoi post su Telegram, ma piuttosto una nuova Russia che guardava a Occidente. Ma il “disgelo” continuò ancora un po’ anche dopo di lui e le proteste di massa del dicembre 2011, quando apparentemente venne concesso qualcosa, soprattutto a Mosca: libertà di creatività, giocare con l’urbanistica, sovvenzioni per i progetti più controversi e persino una serie di incarichi importanti nella cultura. I giri di vite iniziarono poco dopo, con le leggi sugli agenti stranieri e sulle ong. E oggi, evidentemente, non è proprio tempo di disgelo. (di Cristina Giuliano)

Al via domani il Ramadan, mese sacro per oltre 1,9 mld musulmani

Al via domani il Ramadan, mese sacro per oltre 1,9 mld musulmani


Al via domani il Ramadan, mese sacro per oltre 1,9 mld musulmani – askanews.it



Al via domani il Ramadan, mese sacro per oltre 1,9 mld musulmani – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Sono oltre 1,9 miliardi i musulmani che osserveranno da domani il Ramadan, il mese più sacro per gli islamici.

I musulmani seguono un calendario lunare composto da 12 mesi in un anno di 354 o 355 giorni. L’avvistamento in Arabia Saudita della nuova luna crescente segna l’inizio del Ramadan, il nono mese del calendario islamico. Come ricorda al Arabiya, si ritiene sia il mese in cui venne rivelato il Corano al profeta Maometto. Per i fedeli musulmani è il mese del digiuno e della spiritualità. Il digiuno dall’alba al tramonto durante il Ramadan è uno dei cinque pilastri dell’Islam ed è obbligatorio per tutti i musulmani sani. Sono esentati i bambini piccoli, le persone malate, i viaggiatori e le donne in stato di gravidanza.

Lagarde: le banche europee sono solide, ma se è necessario la Bce è pronta ad agire

Lagarde: le banche europee sono solide, ma se è necessario la Bce è pronta ad agire


Lagarde: le banche europee sono solide, ma se è necessario la Bce è pronta ad agire – askanews.it



Lagarde: le banche europee sono solide, ma se è necessario la Bce è pronta ad agire – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il settore bancario europeo “gode di buona capacità di tenuta e solide posizioni di capitale e liquidità”, ma “alla luce della recente volatilità nei mercati finanziari siamo pronti ad agire e fornire, se necessario, liquidità a sostegno del sistema finanziario e a preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nel suo intervento alla conferenza annuale The ECB and Its Watchers.

“Ma deve essere chiaro che non occorrono compromessi fra la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria. Come abbiamo dimostrato più volte, siamo in grado di stabilire l’orientamento adeguato di politica monetaria per tenere a bada l’inflazione e al tempo stesso utilizzare altri strumenti per far fronte ai rischi per la trasmissione della politica monetaria – ha sostenuto -. Lo abbiamo fatto quando abbiamo deciso di ricorre in maniera più flessibile ai reinvestimenti nell’ambito del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica e quando abbiamo approvato lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Grazie a questi programmi, la normalizzazione dei tassi è proseguita senza intoppi”.

Quali sono i proiettili all’uranio impoverito che Londra vuole dare a Kiev e cosa fanno

Quali sono i proiettili all’uranio impoverito che Londra vuole dare a Kiev e cosa fanno


Quali sono i proiettili all’uranio impoverito che Londra vuole dare a Kiev e cosa fanno – askanews.it



Quali sono i proiettili all’uranio impoverito che Londra vuole dare a Kiev e cosa fanno – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il Regno Unito ha annunciato la sua intenzione di inviare all’Ucraina munizioni all’uranio impoverito, nonostante le polemiche degli anni scorsi sulla legalità del loro utilizzo in teatri di guerra. Le armi perforanti contenenti uranio impoverito restano in dotazione a diversi Paesi del mondo. La Gran Bretagna ne possiede almeno due tipi: le Charm 1 e le Charm 3. Entrambi possono essere utilizzati come munizioni per i cannoni da 120 millimetri, montati su alcuni carri armati in dotazione all’esercito. E’ anche il caso dei Challenger 2, i tank che il governo guidato da Rishi Sunak si è impegnato a inviare all’Ucraina. L’uranio impoverito è un sottoprodotto del procedimento di arricchimento dell’uranio, utilizzato sia in ambiti civili che militari. Il suo utilizzo è agevolato dai bassi costi e da una facile reperibilità. In campo militare, l’uranio impoverito è utilizzato nelle munizioni anticarro e per perforare i mezzi corazzati. Dopo un trattamento specifico, infatti, l’uranio impoverito diventa duro e resistente, denota un’elevata densità e risulta molto efficace proprio se utilizzato con il fine di penetrare i mezzi corazzati del nemico.

Nella fabbricazione del proiettile all’uranio impoverito è utilizzata anche una piccola percentuale di plutonio. Il plutonio e l’uranio, all’atto dell’esplosione, sviluppano una piccola reazione atomica che eleva la temperatura del punto di contatto del proiettile. Così facendo, la corazza di un carro armato viene penetrata e fusa. Dopo l’impatto, una parte dell’uranio contenuto inizialmente nel proiettile si dissolve nell’aria. La sua radioattività è considerata di basso livello ma l’esposizione a questo materiale può causare danni a pancreas, reni, stomaco, intestino. In taluni casi può avere effetti carcinogeni o creare malformazioni in uno o più organi del feto. Uno dei rischi più importanti è legato all’inalazione del materiale polverizzato o alla sua introduzione nell’organismo tramite cibo o acqua. Manifestazioni di tossicità sono poi possibili anche nel caso di contatto attraverso ferite. Le malattie sviluppate dai militari durante le guerre in Iraq, Afganistan e nei Balcani sono state definite come Sindrome della Guerra del Golfo e Sindrome dei Balcani.

Francia, Macron: popolo si esprime tramite eletti, non in piazza

Francia, Macron: popolo si esprime tramite eletti, non in piazza


Francia, Macron: popolo si esprime tramite eletti, non in piazza – askanews.it



Francia, Macron: popolo si esprime tramite eletti, non in piazza – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Dopo la mancata approvazione lunedì all’Assemblea nazionale di due mozioni di censura contro la riforma delle pensioni, Emmanuel Macron (che oggi parlerà al telegionale delle 13) ha voluto rimobilitare le sue truppe. Martedì sera, quindi, il presidente della Repubblica ha ricevuto i deputati ei senatori della maggioranza durante un ricevimento all’Eliseo. Obiettivo: serrare i ranghi dopo l’incomprensione e lo sgomento provocato dalle proteste sulla riforma delle pensioni.

Di fronte agli episodi di violenza che ogni sera colpiscono diverse grandi città, il presidente mostra i muscoli. “La nostra rotta è chiara. Dobbiamo garantire l’ordine democratico e repubblicano (…) un ordine che abbia una società equilibrata e rispettosa, ma dove le istituzioni siano al centro”, ha insistito Emmanuel Macron, rifiutando che “si stabilisca una forma di inversione di valori”, secondo i commenti riportati dai partecipanti. Il Capo dello Stato si è spinto anche un po’ oltre: “la folla” ha detto, non ha “alcuna legittimità di fronte al popolo che si esprime sovrano attraverso i suoi eletti”. Mentre le opposizioni hanno criticato nei giorni scorsi un articolo costituzionale sinonimo di negazione democratica, cioè la scelta di non sottoporre al voto la riforma delle pensioni, Emmanuel Macron ha ostinatamente difeso il processo scelto. “Usare la Costituzione per fare una riforma è sempre un bene se vogliamo essere rispettosi delle nostre istituzioni”, ha tuonato il capo dello Stato. Perché dopo aver visto il governo Borne a malapena salvato durante la mozione di censura del gruppo Liot, respinta per nove voti, le opposizioni hanno trovato lì carburante per continuare la loro lotta. “In democrazia, non è perché un testo passa per pochissime voci che è illegittimo. (…)e ha aggiunto: il voto di ieri ha mostrato che “non c’è maggioranza alternativa alla sua”.

Se la decisione di attivare la norma 49.3 (cioè di non votare in aula la riforma dell’età pensionabile) è stata criticata tanto dalle opposizioni quanto dai sindacati, il presidente della Repubblica riconosce che, dalla presentazione della riforma a inizio gennaio, l’esecutivo “non è riuscito a condividere il vincolo con i politici forze e forze sociali. Un modo per “ringraziare” meglio la sua maggioranza che “è stata presente fino alla fine”. Ed Emmanuel Macron per blandire ulteriormente il suo pubblico ha aggiunto: “I miei ringraziamenti vanno anche a tutti voi perché i gruppi di maggioranza hanno retto in maniera impeccabile. Lei ha tenuto i dibattiti in circostanze senza precedenti di inciviltà, brutalità e molestie con commenti inaccettabili. Soffiando caldo e freddo, l’inquilino dell’Eliseo augura d’ora in poi l’apertura di “un periodo in cui è necessario placare, calmare, tornare in campo e ascoltare la rabbia”. Va detto che il presidente non perde occasione per inveire contro i comportamenti e gli sfoghi dei Nupes in Assemblea. In un contesto molto esplosivo dove il ministro del Lavoro è stato il bersaglio preferito dell’opposizione durante il dibattito parlamentare, Emmanuel Macron ha approfittato di trovarsi davanti alle sue truppe per “avere una parola speciale per Olivier Dussopt che ha portato il testo con grande coraggio nonostante attacchi atroci”.

Mentre la riforma deve ancora essere varata ed esaminata dal Consiglio costituzionale, Emmanuel Macron guarda già al futuro per ricominciare il suo secondo quinquennio: “Dobbiamo anche fare progressi su tre grandi progressi per i francesi: sanità, scuola e educazione.’ecologia. E allo stesso tempo, dobbiamo organizzare la società della piena occupazione per pensare alla fine delle carriere, lunghe e dolorose carriere mentre la disoccupazione degli anziani è al minimo da quindici anni. A Emmanuel Macron non resta che spiegare ai francesi le sue scelte e le sue ambizioni. In questo senso, il presidente sarà ospite del telegiornale di TF1 e France 2 mercoledì alle 13:00.

Mosca: dare all’Ucraina armi all’uranio impoverito porterà ad una tragedia globale

Mosca: dare all’Ucraina armi all’uranio impoverito porterà ad una tragedia globale


Mosca: dare all’Ucraina armi all’uranio impoverito porterà ad una tragedia globale – askanews.it



Mosca: dare all’Ucraina armi all’uranio impoverito porterà ad una tragedia globale – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Gli Stati Uniti e i loro alleati stanno facendo di tutto per prolungare il conflitto ucraino, non evitando di fornire munizioni con uranio impoverito a Kiev, ha detto oggi il presidente della Duma di Stato russa Vyacheslav Volodin. Il Regno Unito ha annunciato lunedì che avrebbe trasferito all’Ucraina munizioni per carri armati all’uranio impoverito insieme ai carri armati Challenger 2.

“Questa decisione porta a una tragedia su scala globale, che colpirà principalmente i paesi europei”, ha dichiarato Volodin su Telegram, esprimendo preoccupazione per la possibilità che Kiev utilizzi una bomba sporca o addirittura “armi nucleari tattiche” in futuro. “Se ciò accadrà, non si tornerà indietro. Washington e i suoi satelliti (Londra, Bruxelles, Varsavia e così via) stanno facendo di tutto perché una ‘guerra all’ultimo ucraino’ diventi una ‘guerra all’ultimo europeo’”, ha aggiunto Volodin.

Crimea, il governatore di Sebastopoli: la flotta russa ha respinto un attacco di droni

Crimea, il governatore di Sebastopoli: la flotta russa ha respinto un attacco di droni


Crimea, il governatore di Sebastopoli: la flotta russa ha respinto un attacco di droni – askanews.it



Crimea, il governatore di Sebastopoli: la flotta russa ha respinto un attacco di droni – askanews.it


















Roma, 22 mar. (askanews) – La marina russa ha “respinto” oggi un attacco con droni al porto di Sebastopoli, in Crimea: lo ha detto il governatore della città sostenuto dal Cremlino.

“La flotta del Mar Nero ha respinto un attacco di droni di superficie su Sebastopoli”, ha scritto su Telegram Mikhail Razvozhayev, il leader di Sebastopoli sostenuto dalla Russia. “Hanno cercato di penetrare nella nostra baia, i nostri marinai hanno sparato contro di loro con armi leggere. Anche la difesa aerea ha funzionato”, ha aggiunto.

Finita la visita di Xi Jinping a Mosca: decollato l’aereo del presidente cinese

Finita la visita di Xi Jinping a Mosca: decollato l’aereo del presidente cinese


Finita la visita di Xi Jinping a Mosca: decollato l’aereo del presidente cinese – askanews.it



Finita la visita di Xi Jinping a Mosca: decollato l’aereo del presidente cinese – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Gli aerei del presidente cinese Xi Jinping e della delegazione da lui guidata sono decollati dall’aeroporto internazionale di Mosca Vnukovo, mettendo fine alla visita del presidente nella Federazione russa: lo riferisce la Ria Novosti. La guardia d’onore ha scortato il leader cinese e ha eseguito gli inni nazionali di Cina e Russia. La delegazione è partita su due aerei diretti in Cina.

Si è così conclusa la visita del presidente cinese Xi Jinping, che era arrivato a Mosca lunedì 20 marzo per la sua prima visita all’estero dopo la sua rielezione a presidente della Cina per la terza volta.

Giornata dell’Acqua, allarme dell’Onu: la crisi idrica globale è imminente

Giornata dell’Acqua, allarme dell’Onu: la crisi idrica globale è imminente


Giornata dell’Acqua, allarme dell’Onu: la crisi idrica globale è imminente – askanews.it



Giornata dell’Acqua, allarme dell’Onu: la crisi idrica globale è imminente – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – La “linfa vitale” dell’umanità – l’acqua – è sempre più a rischio in tutto il mondo a causa del “consumo eccessivo e dello sviluppo eccessivo dei vampiri”, ha avvertito l’ONU in un rapporto, pubblicato poche ore prima di un importante vertice. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, oggi si apre a New York la seconda Conferenza Mondiale sull’Acqua, a 45 anni dalla prima (1977). Il mondo sta “percorrendo ciecamente un sentiero pericoloso” poiché “l’uso insostenibile dell’acqua, l’inquinamento e il riscaldamento globale incontrollato stanno prosciugando la linfa vitale dell’umanità”, ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in una prefazione al rapporto, pubblicato poche ore prima del primo grande incontro delle Nazioni Unite sulle risorse idriche in quasi mezzo secolo.

Co-ospitata dai governi del Tagikistan e dei Paesi Bassi, la Conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua riunirà circa 6.500 partecipanti, tra cui un centinaio di ministri e una dozzina di capi di stato e di governo da mercoledì a venerdì a New York. Richard Connor, autore principale del rapporto, ha dichiarato all’AFP che l’impatto della “crisi idrica mondiale” sarà una “questione di scenari”. Alla conferenza delle Nazioni Unite, i governi e gli attori del settore pubblico e privato sono invitati a presentare proposte per un cosiddetto programma d’azione per l’acqua per invertire tale tendenza e contribuire a raggiungere l’obiettivo di sviluppo, fissato nel 2015, di garantire “l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030”. L’ultima conferenza a questo alto livello sulla questione, che manca di un trattato globale o di un’apposita agenzia delle Nazioni Unite, si tenne nel 1977 a Mar del Plata, in Argentina. Alcuni osservatori hanno già espresso preoccupazione circa la portata di questi impegni e la disponibilità di finanziamenti per attuarli. Secondo l’ultimo rapporto sul clima delle Nazioni Unite, pubblicato lunedì dal gruppo di esperti dell’IPCC, “circa la metà della popolazione mondiale attualmente soffre di grave scarsità d’acqua per almeno una parte dell’anno”. Il rapporto rileva il particolare impatto delle forniture idriche esistenti che vengono contaminate a causa di sistemi igienico-sanitari poco performanti o inesistenti. “Almeno 2 miliardi di persone (a livello globale) utilizzano una fonte di acqua potabile contaminata da feci, esponendole al rischio di contrarre colera, dissenteria, tifo e poliomielite”, ha affermato. Quel numero elevato non tiene nemmeno conto dell’inquinamento da prodotti farmaceutici, chimici, pesticidi, microplastiche e nanomateriali. E per garantire l’accesso all’acqua potabile sicura per tutti entro il 2030, gli attuali livelli di investimento dovrebbero essere triplicati.

Fed oggi decide su tassi Usa in riunione tra le più incerte da anni

Fed oggi decide su tassi Usa in riunione tra le più incerte da anni


Fed oggi decide su tassi Usa in riunione tra le più incerte da anni – askanews.it



Fed oggi decide su tassi Usa in riunione tra le più incerte da anni – askanews.it


















Roma, 22 mar. (askanews) – I vertici della Federal Reserve si riuniranno questa settimana per una delle riunioni politiche più incerte della banca centrale degli Stati Uniti da anni.

Costretta a bilanciare le conseguenze di una crisi bancaria e un’inflazione che rimane ben al di sopra dell’obiettivo, la Fed dovrebbe aumentare i tassi di interesse di un altro 0,25% quando rilascerà la sua ultima decisione politica alle 19.00 italiane. Questa mossa porterebbe l’intervallo dei tassi di interesse di riferimento della Fed al 4,75%-5%, il più alto dal 2006. Il presidente della Fed Jerome Powell terrà una conferenza stampa alle 19.30. per spiegare la decisione della Fed. “Sono tra l’incudine e il martello”, ha detto Wilmer Stith, gestore del portafoglio obbligazionario per Wilmington Trust. “C’è una crisi bancaria ed è davvero una posizione molto tenue e scomoda per la Fed”.

Durante la sua audizione semestrale davanti al Congresso all’inizio di marzo, il presidente della Fed Jerome Powell ha affermato che dati economici forti probabilmente spingerebbero l’interesse “più in alto di quanto previsto in precedenza”. Pochi giorni dopo, la sedicesima banca più grande degli Stati Uniti, la Silicon Valley Bank, è stata posta in amministrazione controllata dalla FDIC, segnando il secondo più grande fallimento bancario nella storia degli Stati Uniti. La sera di domenica 12 marzo, la Fed, il Tesoro e la FDIC erano intervenuti per sostenere i depositi presso la banca e, in effetti, i depositi in tutto il sistema bancario.

I regolatori hanno anche sequestrato Signature Bank il 12 marzo e la scorsa settimana il settore bancario ha organizzato un salvataggio de facto di un altro istituto in difficoltà, la First Republic. Le azioni di First Republic hanno raggiunto un minimo storico lunedì poiché gli investitori temono che la banca sarà la quarta banca statunitense a fallire questo mese. Lo scorso fine settimana, i giganti bancari svizzeri UBS e Credit Suisse si sono fusi in una combinazione di emergenza volta a sostenere il sistema bancario europeo. La Fed, insieme alla Bce e alle principali banche centrali del mondo ha nuovamente rilasciato una dichiarazione domenica sera, questa volta sulle linee di swap globali per garantire che la liquidità in dollari rimanga abbondante in tutto il pianeta.