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Capo Wagner: opzione ideale annunciare fine guerra Ucraina

Capo Wagner: opzione ideale annunciare fine guerra UcrainaMilano, 15 apr. (askanews) – Il servizio stampa del fondatore del Wagner Group, Yevgeny Prigozhin, ha pubblicato il 14 aprile un testo rilanciato da The Kyiv Independent in cui si afferma che “l’opzione ideale” sarebbe che la Russia cessasse la fase attiva della guerra e “si trincerasse saldamente” nei territori occupati. Il tutto mentre nella battaglia di Bakhmut i russi sembrano avanzare.

“L’opzione ideale sarebbe annunciare la fine del conflitto, informare tutti che la Russia ha raggiunto i risultati previsti e, in un certo senso, li abbiamo davvero raggiunti”, ha scritto Prigozhin. Secondo Prigozhin, il compito principale della Russia in futuro dovrebbe essere quello di “stabilirsi saldamente e trincerarsi” nei territori occupati. Il tutto dopo che si è ipotizzato che siano i mercenari di Wagner a essere collegati ai video dei soldati ucraini che vengono decapitati, emersi online. Allo stesso tempo, Prigozhin ha riconosciuto che l’Ucraina è uno “stato completamente orientato” ad essere una “nazione” piuttosto che considerarsi parte della Russia.

Le dichiarazioni in merito allo stop alla guerra giunte da Prigozhin confermerebbero le ambizioni politiche del fondatore della Wagner, mentre a San Pietroburgo si dice che vorrebbe prendere il controllo del partito Russia Giusta. E a giudicare dall’umore del leader della fazione, Sergei Mironov, non è escluso che la manovra funzioni. Il tutto dopo che all’inizio di aprile, quattro deputati della fazione nell’Assemblea legislativa di San Pietroburgo hanno annunciato che avrebbero lasciato il partito. Tra loro c’era Marina Shishkina, vicepresidente dell’Assemblea legislativa, che in precedenza aveva espresso apertamente insoddisfazione per il riavvicinamento tra Mironov e il capo della Wagner.

Mironov infatti più di una volta ha parlato con approvazione dei della famigerata compagnia di mercenari russi, chiamando il loro capo con il diminutivo Zhenya.

I sindacati francesi invitano Macron a non firmare la riforma delle pensioni

I sindacati francesi invitano Macron a non firmare la riforma delle pensioniMilano, 14 apr. (askanews) – I sindacati francesi hanno esortato ancora una volta il presidente Emmanuel Macron a non firmare la sua riforma delle pensioni, in un ultimo disperato tentativo di impedire l’innalzamento dell’età pensionabile a 64 anni. “Vista la massiccia bocciatura (pubblica) di questa riforma, i sindacati gli chiedono solennemente di non promulgare questa legge, unico modo per placare la rabbia che si sta manifestando nel Paese”, si legge in un comunicato congiunto inviato all’agenzia di stampa Afp.

I sindacati francesi non accetteranno “nessun incontro con l’esecutivo” entro il 1 maggio dopo l’approvazione della riforma delle pensioni da parte del Consiglio costituzionale questa sera. Lo affermano in un comunicato congiunto rifiutando così l’invito lanciato in giornata dal presidente Emmanuel Macron che ha proposto martedì un incontro all’Eliseo, “qualunque sia la decisione del Consiglio costituzionale”. I sindacati hanno anche chiesto a Macron “solennemente” di non promulgare la legge di riforma delle pensioni.

Sul fronte delle manifestazioni, i sindacati nel comunicato informano che sostengono “azioni e scioperi locali che saranno decisi a livello locale” e chiedono che il 1 maggio sia “un giorno di mobilitazione popolare e eccezionale contro la riforma delle pensioni”. Dopo la decisione del consiglio costituzionale che ha approvato la riforma delle pensioni più di 3.000 persone si sono radunate sul piazzale dell’Hotel de Ville a Parigi. In serata massiccia presenza della polizia a guardia del Consiglio costituzionale e del quartiere dell’Eliseo. Lo riferisce France 24, che parla di un gran numero di poliziotti antisommossa che ha sorvegliato il quartiere sin dalle prime ore di oggi. Nelle vicinanze si trova anche il palazzo presidenziale dell’Eliseo.

L’Onu: serve solidarietà con l’Italia, ma no alla linea dura con i migranti

L’Onu: serve solidarietà con l’Italia, ma no alla linea dura con i migrantiRoma, 14 apr. (askanews) – L’Alto Commissario Onu per i diritti umani Volker Turk ha sollecitato “solidarietà con l’Italia” a fronte del crescente numero di persone “che mettono a rischio la propria vita” lungo la rotta del Mediterraneo centrale, ricordando quindi a Roma che “l’adozione di una linea più dura sul contenimento dell’immigrazione irregolare non impedirà le partenze, ma provocherà più sofferenze umane e morti in mare”.

In una nota, l’Alto commissariato Onu per i diritti umani ha ricordato che dal 2014 sono oltre 26.000 le persone morte o disperse durante la traversata del Mediterraneo, di cui oltre 20.000 lungo la rotta del Mediterraneo centrale. “Stiamo assistendo a un forte aumento del numero di persone disperate che mettono a serio rischio la propria vita”, ha detto l’Alto Commissario, chiedendo agli Stati di aprire più canali di migrazione regolare, di migliorare la condivisione delle responsabilità e di garantire accordi per lo sbarco sicuro e tempestivo di tutte le persone soccorse in mare. Turk ha quindi elogiato la Guardia costiera italiana per le operazioni di soccorso degli ultimi giorni a favore di circa 2.000 persone e nella nota si ricorda che sono circa 31.300 i migranti arrivati in Italia dall’inizio dell’anno. “Ora è il momento della solidarietà con l’Italia e di una cooperazione rafforzata per salvaguardare la protezione dei diritti umani di tutte le persone in movimento”, ha quindi aggiunto Turk, chiedendo agli Stati dell’Unione europea di coordinarsi sulla governance della migrazione.

Riguardo alla decisione di Roma di imporre lo stato di emergenza, l’Alto Commissario ha commentato: “Qualsiasi nuova politica nell’ambito dello stato di emergenza deve essere in linea con gli obblighi in materia di diritti umani dell’Italia. Non si può derogare alla tutela dei diritti umani, come il diritto alla vita e il divieto di respingimento, nemmeno durante questi periodi”. “L’esperienza ci insegna che l’adozione di una linea più dura sul contenimento dell’immigrazione irregolare non impedirà le partenze, ma provocherà più sofferenze umane e morti in mare – ha poi rimarcato – invece sarebbe molto meglio che i paesi fornissero percorsi sicuri e regolari per la migrazione e prevenissero morti inutili”.

Infine, nella nota si afferma che “l’Alto Commissario ha implorato il governo italiano di abbandonare la nuova e dura legge adottata all’inizio dell’anno che limita le operazioni di ricerca e salvataggio dei civili, e di astenersi dal criminalizzare coloro che sono impegnati a fornire assistenza salvavita”.

In Francia in pensione a 64 anni. Il Consiglio costituzionale ha approvato la riforma

In Francia in pensione a 64 anni. Il Consiglio costituzionale ha approvato la riformaRoma, 14 apr. (askanews) – Il Consiglio costituzionale francese ha convalidato gli elementi essenziali della riforma delle pensioni, compresa la sua misura faro di portare l’età pensionabile legale a 64 anni, respingendo alcune misure del progetto di governo, come la creazione di un “indice senior”.

I “saggi” hanno, contestualmente, respinto una richiesta di referendum di iniziativa condivisa (Rip) avanzata dalla sinistra. Una seconda richiesta, depositata successivamente, dovrà essere oggetto di una nuova sentenza il 3 maggio.

Jack Teixeira incriminato per aver violato le norme Usa sullo spionaggio

Jack Teixeira incriminato per aver violato le norme Usa sullo spionaggioNew York, 14 apr. (askanews) – Jack Teixeira, il membro della Guardia Aerea Nazionale che ha diffuso documenti classificati del Pentagono relativi alla guerra in Ucraina è stato accusato di detenzione e trasmissione non autorizzate di informazioni sulla difesa nazionale, nonché di rimozione non autorizzata di informazioni classificate e materiali di difesa.

L’udienza di Teixera, che si è tenuta nel tribunale di Boston, è durata pochi minuti. L’imputato è entrato in aula indossando una camicia e dei pantaloni marrone chiaro, tipiche del centro di detenzione ed è stato ammanettato fino quando è arrivato al banco degli imputati. Teixera non ha mai guardato la famiglia, nè le altre persone presenti in aula. Il Washington Post ha avuto accesso ad oltre 300 foto di documenti classificati, ma non li ha resi pubblici.

Qatargate, l’eurodeputata greca Eva Kaili è uscita dal carcere belga (passa ai domiciliari)

Qatargate, l’eurodeputata greca Eva Kaili è uscita dal carcere belga (passa ai domiciliari)Roma, 14 apr. (askanews) – L’eurodeputata greca Eva Kaili, l’ultima sospettata ancora detenuta nella vicenda di corruzione denominata “Qatargate”, è stata scarcerata in Belgio dopo quattro mesi di detenzione preventiva. La donna è passata agli arresti domiciliari con un braccialetto elettronico. “Mia figlia mi sta aspettando, sono molto felice di ritrovarla”, ha detto la 44enne europarlamentare socialista ai giornalisti che attendevano il suo arrivo in mattinata nella sua abitazione di Bruxelles. “La lotta continua, con la determinazione dei miei avvocati. Ne parleremo presto, grazie”, ha aggiunto la destituita vice presidente del Parlamento europeo, che ha parlato sia in greco sia in inglese nella parte posteriore di un’auto che era partita dal carcere di Haren, a nord-est della capitale belga, dove era detenuta.

Il giudice istruttore belga Michel Claise, che sta indagando su questo caso di presunta corruzione a favore del Qatar e del Marocco che ha scosso il Parlamento europeo, ha deciso ieri la scarcerazione e gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La giustizia belga aveva preso decisioni simili nei giorni scorsi per altri due sospetti, l’eurodeputato belga Marc Tarabella e l’ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri. Eva Kaili è sospettata di aver perorato la causa per diversi anni di potenze straniere, tra cui il Qatar, nelle decisioni del Parlamento europeo, in cambio di pagamenti in denaro. La politica greca rivendica la sua innocenza. A metà dicembre è stata destituita dalle sue funzioni di vicepresidente del Parlamento europeo. Un quarto sospettato, l’eurodeputato italiano Andrea Cozzolino, è stato arrestato e poi posto agli arresti domiciliari l’11 febbraio in Italia. Ha impugnato di fronte ai tribunali italiani la sua consegna al Belgio ai sensi di un mandato d’arresto europeo. L’udienza davanti alla Corte d’Appello di Napoli sulla sua estradizione in Belgio è stata rinviata al 2 maggio. Infine, l’assistente parlamentare Francesco Giorgi, compagno di Eva Kaili e vicino ad Antonio Panzeri, era stato posto sotto braccialetto elettronico a fine febbraio dopo oltre due mesi di detenzione in Belgio. Il Qatar e il Marocco hanno fortemente negato di essere all’origine di qualsiasi corruzione.

Design Economy 2023: 36mila operatori, 32% imprese operano all’estero

Design Economy 2023: 36mila operatori, 32% imprese operano all’esteroMilano, 14 apr. (askanews) – Il design italiano conta 36mila operatori, 20.320 liberi professionisti e lavoratori autonomi e 15.986 imprese, che hanno generato nel 2021 un valore aggiunto pari a 2,94 miliardi con 63mila occupati. Le imprese si distribuiscono su tutto il territorio nazionale, con una particolare concentrazione nelle aree di specializzazione del Made in Italy e nelle regioni Lombardia, Piemonte, Emilia – Romagna e Veneto, dove si localizza il 60% delle aziende. Sono alcuni dati che emergono dal report Design Economy 2023 di Fondazione Symbola, Deloitte Private e POLI.design.

Tra le province primeggiano Milano (14,3% imprese e 18,4% valore aggiunto nazionale) Roma (6,6% e 5,3%), Torino (5,1% e 13,3%). Le imprese operano per il 32,8% all’estero 24,2% extra EU, per il 44,8% su scala nazionale, mentre per il 22,4% su scala locale. “La leadership italiana nel design conferma il suo ruolo importante come infrastruttura immateriale del Made in Italy e protagonista nella sfida della sostenibilità”, ha detto Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. “Nel pieno di una transizione verde e digitale, il design è chiamato nuovamente a dare forma, senso e bellezza al futuro. Molti aspetti della nostra vita, così come molti settori, mutano: dalla metamorfosi della mobilità verso modelli condivisi, interconnessi ed elettrici, ai processi di decarbonizzazione e dell’economia circolare che stanno cambiando l’industria e le relazioni di filiera”, ha aggiunto Realacci.

Il tema della sostenibilità emerge come rilevante per il settore: l’87,4% degli intervistati ne sottolinea l’importanza nei progetti in corso, quota che arriva al 96,5% nel caso delle piccole-medie imprese. “I prodotti, in un contesto di risorse scarse, dovranno necessariamente essere riprogettati per diventare più durevoli, riparabili, riutilizzabili”, ha sottolineato Realacci. “Il rapporto tra design e sostenibilità è alla base del nuovo Bauhaus europeo lanciato dalla presidente Von der Leyen per contribuire alla realizzazione del Green Deal europeo anche per questo l’Italia ne è una naturale protagonista. Perché, come scritto nel Manifesto di Assisi, affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro”.

L’intelligence britannica: Bakhmut sotto attacco russo, le truppe ucraine costrette a ritiri ordinati

L’intelligence britannica: Bakhmut sotto attacco russo, le truppe ucraine costrette a ritiri ordinatiRoma, 14 apr. (askanews) – Le truppe ucraine sono state costrette a effettuare “ritiri ordinati” dalle posizioni che occupavano in precedenza nella città contesa di Bakhmut, dove negli ultimi due giorni si è assistito a un intenso bombardamento di artiglieria delle forze russe. Lo ha affermato il ministero della Difesa del Regno Unito nel suo briefing quotidiano di intelligence.

Scrivendo su Twitter, il ministero ha postato: “La Russia ha rilanciato il suo assalto alla città di Bakhmut, nell’oblast di Donetsk, mentre le forze del ministero russo e del gruppo Wagner hanno migliorato la cooperazione. La difesa ucraina controlla ancora i quartieri occidentali della città, ma è stata sottoposta a fuoco di artiglieria russa particolarmente intenso nelle precedenti 48 ore”. “I gruppi d’assalto Wagner continuano a condurre l’avanzata principale attraverso il centro della città, mentre le forze aviotrasportate russe hanno dato il cambio ad alcune unità Wagner assicurando i fianchi nord e sud dell’operazione”, ha proseguito. “Le forze ucraine affrontano notevoli problemi di rifornimento, ma si sono ritirate in modo ordinato dalle posizioni che sono state costrette a cedere”, ha concluso il ministero della Difesa di Londra.

Cina: non venderemo armi a parti coinvolte in conflitto in Ucraina

Cina: non venderemo armi a parti coinvolte in conflitto in UcrainaRoma, 14 apr. (askanews) – La Cina non venderà armi alle parti coinvolte nel conflitto in Ucraina e regolerà l’esportazione di apparecchiature con duplice uso, civile e militare. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri di Pechino.

Qin Gang stava rispondendo alle preoccupazioni degli Stati Uniti e di altre nazioni sul fatto che la Cina stesse valutando la possibilità di fornire assistenza militare alla Russia, che Pechino ha sostenuto politicamente e retoricamente nel conflitto, pur affermando formalmente di restare neutrale. Parlando in una conferenza stampa congiunta con la sua omologa tedesca in visita nel Paese, Annalena Baerbock, Qin ha ribadito la volontà della Cina di aiutare a facilitare i negoziati per trovare una soluzione pacifica al conflitto e ha affermato che tutte le parti dovrebbero restare “obiettive e calme”.

“Per quanto riguarda l’esportazione di articoli militari, la Cina adotta un atteggiamento prudente e responsabile”, ha riferito Qin. “La Cina non fornirà armi alle parti interessate del conflitto e non gestirà e controllerà le esportazioni di articoli a duplice uso in conformità con le leggi e i regolamenti”, ha aggiunto.

Nelle sue dichiarazioni, Baerbock ha affermato che, in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la Cina ha una responsabilità speciale nell’aiutare a mettere fine al conflitto. Mentre la Germania ha fortemente sostenuto la resistenza dell’Ucraina all’invasione della Russia, Pechino ha accusato gli Stati Uniti e la Nato di aver provocato il conflitto, si è rifiutata di condannare le azioni di Mosca e ha criticato le sanzioni economiche contro il governo del presidente Vladimir Putin.

“Il territorio è indivisibile e la sicurezza è ugualmente indivisibile”, ha affermato Qin, “Senza il riconoscimento degli interessi di sicurezza di una particolare parte, crisi e conflitti sono inevitabili”. “La Cina è disposta a continuare a lavorare per la pace e spera che tutte le parti coinvolte nella crisi rimangano obiettive e calme e compiano sforzi costruttivi per risolvere la crisi attraverso i negoziati”, ha aggiunto.

’Un attimo di vita’, una silloge che affronta il dolore dei malati di cancro e dei loro famigliari

’Un attimo di vita’, una silloge che affronta il dolore dei malati di cancro e dei loro famigliariRoma, 14 apr. (askanews) – Una silloge per condividere il dolore e la sofferenza di una malattia così devastante. Un attimo di vita è la raccolta di versi e riflessioni con cui la scrittrice Sabrina Morelli, partecipa alla prima edizione del Premio Strega Poesia 2023: “Dopo la morte di mio padre, di mio suocero e di mio marito -spiega la Morelli- ho iniziato a raccogliere pensieri e riflessioni che mi servivano per attenuare la turbolenza che stavo attraversando. Poi, ho pensato che farlo sarebbe servito non solo a me, ma a tutti quelli che vivono situazioni simili alla mia. A chi è colpito dal cancro, ma anche ai familiari che devono sopportare, in silenzio, una quotidianità stravolta. Vivere dentro il dramma che il destino riserva loro e farlo dando attenzioni massime a chi quel peso poi lo porta concretamente”.

Il libro è stato candidato insieme alle altre 135 opere ammesse alla prima edizione del Premio Strega Poesia 2023 che nasce con il proposito di dare visibilità alle diverse esperienze di scrittura poetica, segnalando la produzione italiana di più alta qualità letteraria e significato nel mondo contemporaneo: “Sono orgogliosa di questa candidatura-dice la Morelli-e, siccome penso che il mio lavoro debba essere di aiuto anche ad altre persone che si trovano a convivere con lo spettro di questa patologia, ho deciso di devolvere il 70% dei diritti d’autore che ne deriveranno alla Fondazione Bambino Gesù di Roma Fondazione Onlus per la realizzazione del centro dedicato alle Cure Palliative Pediatriche. Il Centro sorgerà nella struttura di Palidoro, alle porte della Capitale. Un atto che sento dal profondo del mio cuore”. Un gesto di generosità che, del resto è in sintonia con l’ispirazione che ha portato l’autrice al componimento di versi struggenti ma ricchi di sentimenti e di un amore profondo: “Ho visto la morte e la malattia -afferma ancora la Morelli- attraverso gli occhi e i volti dei miei familiari che non ci sono più, ma ho visto soprattutto occhi di bimbi che avrebbero voluto più tempo, ho sentito il dolore di mamme che avrebbero voluto un miracolo e, in tutto questo, ho sentito un urlo nell’anima che, come un’esortazione morale, mi ha spronato a ricominciare, a sperare senza mai rinunciare a credere. La cosa più importante che ho compreso è che non bisogna mai arrendersi ed è altrettanto inutile inveire contro la sorte. Io non l’ho fatto e spero che le mie poesie e le mie riflessioni possano aiutare tante altre persone ad avere la mia stessa reazione”.

Una reazione che può avere solo una motivazione: “Mai abbandonare coloro che amiamo – afferma la Morelli – lasciamo che sia il nostro volto e il nostro abbraccio il loro ultimo ricordo in questa vita. Ho scritto questa silloge dedicata alla sofferenza dei nostri cari, perché la condivisione del dolore è un sostegno in più a chi non crede ci sia un altro domani, invece un altro domani deve esserci. Ed è questo il motivo per il quale ho deciso di sostenere il Bambino Gesù per la realizzazione di un Centro per le Cure Palliative Pediatriche. Desidero, a tal proposito, ringraziare il dottor Michele Salata e la dottoressa Silvia Crotali che mi hanno dato la possibilità di aderire a questa importante iniziativa e l’attore e speaker radiofonico Claudio Germanò che sarà voce narrante della mia poetica raccolta in questa Silloge. Spero che la mia esperienza sia un raggio di luce per chi è costretto a vivere un periodo nero. Luce che vuol dire vita. Che vuol dire amore”.